CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 maggio 2023
106.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

  Martedì 9 maggio 2023. — Presidenza del presidente Enrico COSTA.

  La seduta comincia alle 8.40.

DELIBERAZIONI IN MATERIA
D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale promosso nei confronti di Alessia Morani, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Bergamo (procedimento n. 8186/17 RGNR – n. 5717/18 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 9).
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 3 maggio 2023.

  Enrico COSTA, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale promosso nei confronti di Alessia Morani, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di ordinario Bergamo (procedimento n. 8186/17 RGNR – n. 5717/18 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 9).
  Ricorda, inoltre, che nelle sedute del 12, 19 e 27 aprile il relatore, deputato Dori, ha illustrato la vicenda alla Giunta e che, nella seduta del 3 maggio, ha formulato la propria proposta nel senso della insindacabilità delle opinioni espresse dall'on. Morani.
  Ricorda, infine, che l'onorevole Morani – invitata a fornire chiarimenti ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera – ha inviato una memoria difensiva, che il relatore ha illustrato alla Giunta nella seduta del 19 aprile.
  Chiede al collega Dori se desidera aggiungere altre considerazioni alla sua proposta.

  Devis DORI (AVS), relatore, ribadisce la propria proposta nel senso della insindacabilità delle opinioni espresse dall'on. Morani, in particolare in ragione di due principi che ritiene torneranno utili anche per i prossimi casi all'esame della Giunta:

   1) anzitutto, per quanto riguarda l'espressione usata dall'on. Morani, sottolinea che l'epiteto impiegato non era rivolto direttamente a una persona specifica ma esprimeva piuttosto, in generale e in astratto, una critica politica a una modalità dell'agire amministrativo improntato a eccessiva Pag. 4rigidità, con riferimento quindi a un tema attuale e di interesse pubblico;

   2) in secondo luogo, evidenzia che la potenziale identificazione del soggetto offeso non può essere imputabile al parlamentare qualora lo stesso non abbia dato ulteriori nuovi elementi atti alla sua identificabilità nel contesto in cui le opinioni sono state espresse. Nel caso specifico, l'on. Morani, infatti, non ha aggiunto in alcun modo elementi (es. qualità di consigliere comunale del sig. Lodovici) idonei alla sua identificazione, proprio perché l'oggetto delle sue opinioni non era l'operato del sig. Lodovici, ma una critica generale e astratta dell'agire amministrativo improntato a un patologico eccesso di zelo.

  Enrico COSTA, presidente, chiede ai colleghi se intendono intervenire per formulare dichiarazioni di voto sulla proposta del relatore.

  Carla GIULIANO (M5S) ringrazia il relatore sia per i contenuti della relazione sia per l'enunciazione dei principi in essa contenuti.
  Afferma che si tratta di un caso particolare, in quanto, pur essendo vero che le espressioni usate dall'on. Morani non risultano direttamente riconducibili al consigliere Lodovici, ma piuttosto articolate come una forma di critica politica all'agire amministrativo, tali espressioni risultano comunque sconvenienti. Ritiene poi di dover inserire il caso in esame all'interno della riflessione complessiva che la Giunta sta svolgendo, tramite una serie di audizioni informali, sul perimetro dell'insindacabilità parlamentare, dal momento che nel caso di specie non vi è un pregresso atto parlamentare tipico, quanto una critica politica estemporanea.
  Alla luce di quanto sopra, e in attesa dell'esito delle audizioni informali attualmente in corso presso la Giunta, afferma che il proprio Gruppo esprimerà un voto di astensione.

  Dario IAIA (FDI) concorda sul fatto che il caso in esame rappresenta, per la Giunta, l'occasione per riflettere circa il perimetro della insindacabilità, anche alla luce delle audizioni in corso. Ricorda, ad esempio, che da ultimo il prof. Giovanni D'Alessandro, audito presso la Giunta, ha parlato della necessità di superare il rigido formalismo legato alla presenza di un nesso funzionale tra atto parlamentare tipico e dichiarazione resa dal parlamentare extra moenia.
  Ricorda, inoltre, che durante la scorsa legislatura la Giunta aveva già deliberato all'unanimità di ritenere insindacabili le opinioni espresse dall'on. Morani, nonostante l'Assemblea non abbia poi fatto in tempo a deliberare in via definitiva a causa della fine anticipata della legislatura.
  In tal senso, fa presente che l'articolo 3, comma 1, della legge n. 140 del 2003 – che costituisce disposizione attuativa dell'articolo 68 della Costituzione – ne prevede espressamente l'applicabilità ad ogni attività di critica espletata anche fuori del Parlamento. Anche la Corte costituzionale, con sentenza n. 133 del 2018, ha affermato che «Non è dunque da escludere, in astratto, che nel sistema costituzionale italiano l'insindacabilità possa coprire anche dichiarazioni rese extra moenia, non necessariamente connesse ad atti parlamentari ma per le quali si ritenga nondimeno sussistente un evidente e qualificato nesso con l'esercizio della funzione parlamentare».
  Ribadisce che le espressioni usate dall'on. Morani nel caso all'esame della Giunta, per quanto non particolarmente felici nella loro formulazione testuale, sono espressione di una generica critica politica, e non consentono di per sé l'identificazione di un soggetto leso.
  Conclusivamente, conferma il voto favorevole del proprio gruppo alla proposta del relatore.

  Antonella FORATTINI (PD-IDP) ringrazia il relatore e condivide le motivazioni da lui portate. Preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo alla proposta della insindacabilità delle dichiarazioni rese dall'on. Morani.

  Pietro PITTALIS (FI-PPE), esprimendo la propria condivisione della proposta del Pag. 5relatore, nonché delle argomentazioni enunciate dal collega on. Iaia, conferma che il caso Morani è emblematico dell'esigenza di rimeditare la giurisprudenza della Corte costituzionale, nel senso di una interpretazione dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione che tenga conto non soltanto, in termini formalistici, dell'esistenza di un nesso funzionale tra atto parlamentare tipico e dichiarazioni rese extra moenia, ma piuttosto della connessione di tali dichiarazioni alla complessiva attività parlamentare del soggetto coinvolto.
  Manifesta inoltre apprezzamento per la posizione assunta dai colleghi del M5S, che a suo avviso stanno dando prova di superare alcune rigidità ermeneutiche inizialmente manifestate.
  Da ultimo, conferma il voto favorevole del proprio gruppo alla proposta del relatore.

  Ingrid BISA (Lega) esprime il voto favorevole del proprio Gruppo alla proposta del relatore, facendo proprie anche le dichiarazioni espresse dal collega on. Iaia. Sottolinea, in particolare che, nel caso concreto – a quanto consta – la querela sembra essere stata sporta solo nei confronti della parlamentare presente alla trasmissione televisiva in oggetto e non anche di altre persone che, nella medesima trasmissione, hanno impiegato uguali epiteti. Ritiene che tale circostanza, pur se non decisiva, rappresenti comunque un indice rivelatore della sussistenza di un certo fumus persecutionis, che non deve invece condizionare i lavori della Giunta.
  Da ultimo, preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo alla proposta del relatore.

  Enrico COSTA, presidente, non essendovi altri interventi, pone in votazione la proposta del relatore secondo la quale le dichiarazioni dell'on. Alessia Morani, oggetto del procedimento penale pendente presso il Tribunale di Bergamo (procedimento n. 8186/17 RGNR – n. 5717/18 RG GIP), costituiscono opinioni espresse nell'esercizio della funzione parlamentare ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione.

  La Giunta approva la proposta del relatore.

  Enrico COSTA, presidente, avendo la Giunta approvato la proposta dell'on. Dori secondo la quale ai fatti oggetto del procedimento in esame si applica il primo comma dell'articolo 68 della Costituzione, dà mandato al medesimo relatore di predisporre la relazione per l'Assemblea.

  La seduta termina alle 9.