CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 8 maggio 2023
105.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 31

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 8 maggio 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 25/2023: Disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech.
C. 1115 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nicola OTTAVIANI (LEGA), relatore, ricorda preliminarmente che il disegno di legge in esame è stato approvato con modificazioni dal Senato e che il testo è corredato di una relazione tecnica, aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge di contabilità e finanza pubblica (vedi allegato).
  Per quanto attiene ai profili di competenza della Commissione, con riferimento al Capo II del provvedimento, recante disposizioni comuni per l'emissione e la circolazione degli strumenti finanziari in forma digitale, rileva preliminarmente che l'articolo 3 prevede che l'emissione e il trasferimento degli strumenti finanziari digitali siano eseguiti attraverso scritturazioni su un registro per la circolazione digitale tenuto da un responsabile del registro, dal gestore di un SS DLT o TSS DLT, dalla Banca d'Italia o dal Ministero dell'economia e delle finanze, nonché dagli ulteriori soggetti eventualmente individuati con il regolamento adottato ai sensi dell'articolo 28, comma 2, lettera i), del provvedimento in esame, e che il successivo articolo 4 stabilisce, tra l'altro, che il predetto registro deve garantire l'accessibilità da parte della Consob e della Banca d'Italia per l'esercizio delle rispettive funzioni. Ciò posto,Pag. 32 per quanto riguarda i compiti attribuiti alla Banca d'Italia e alla Consob, dichiara di non avere osservazioni da formulare trattandosi di soggetti non inclusi nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione. Parimenti, per quanto riguarda la possibilità che il registro per la circolazione digitale possa essere tenuto anche dal Ministero dell'economia e delle finanze, dichiara di non avere osservazioni da formulare, tenuto conto di quanto precisato dalla relazione tecnica circa il carattere facoltativo ed eventuale di tale adempimento nonché della presenza di una clausola di invarianza relativa all'intero provvedimento di cui all'articolo 34, comma 2.
  Fa presente, infine, di non avere osservazioni sull'articolo 8, in materia di pagamento di dividendi, interessi e rimborso del capitale, tenuto conto di quanto precisato dalla relazione tecnica, secondo cui restano ferme la disciplina impositiva e le modalità di applicazione della stessa prevista per i corrispondenti strumenti finanziari non emessi in forma digitale, nonché sulle restanti disposizioni del Capo II, in considerazione del loro carattere ordinamentale.
  Con riferimento alle disposizioni del Capo III, che disciplinano gli strumenti finanziari digitali non scritturati presso un TSS DLT o un SS DLT, rileva preliminarmente che le norme in esame disciplinano le modalità di emissione di strumenti finanziari digitali non scritturati presso un TSS DLT o un SS DLT, nonché il procedimento di iscrizione nell'elenco dei responsabili dei registri per la circolazione digitale, prevedendo, tra l'altro, le attività che la Consob deve svolgere ai fini della verifica del rispetto dei requisiti necessari per la suddetta iscrizione. Ciò premesso, dichiara di non avere osservazioni da formulare, tenuto conto del fatto che, da un lato, i predetti adempimenti sono posti a carico della Consob, soggetto non incluso nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, dall'altro che, come risulta dalla relazione tecnica, gli adempimenti medesimi sono ricompresi fra i compiti istituzionali della stessa Consob.
  Con riferimento alle successive disposizioni del provvedimento, rileva preliminarmente che le norme in esame, tra l'altro, affidano alla Consob e alla Banca d'Italia la vigilanza sul rispetto degli obblighi e requisiti applicabili ai responsabili del registro, attribuendo altresì specifici poteri sanzionatori alla stessa Consob. Ciò posto, dichiara di non avere osservazioni da formulare, tenuto conto dal fatto che, da un lato, i predetti adempimenti sono posti a carico della Consob e della Banca d'Italia, soggetti non inclusi nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione e, dall'altro, che la relazione tecnica afferma che i compiti attribuiti alle amministrazioni coinvolte rientrano fra quelli istituzionali cui le amministrazioni stesse provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  Per quanto concerne l'articolo 34, in merito ai profili di copertura finanziaria, rileva che al comma 2, recante la clausola di invarianza finanziaria, si prevede che, fermo quanto previsto dal comma 1 del medesimo, che dispone la riassegnazione ad apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze delle eventuali entrate derivanti dalle sanzioni di cui all'articolo 30, dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate provvedono all'attuazione dei compiti da esso derivanti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Al riguardo, per quanto riguarda la formulazione della disposizione, dichiara di non avere osservazioni da formulare.
  Tutto ciò premesso, con riferimento al testo del decreto, segnala che il provvedimento non presenta profili problematici dal punto di vista finanziario.
  Pertanto, propone di esprimere parere favorevole sul testo del provvedimento.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta di parere del relatore.

  Daniela TORTO (M5S), nell'annunciare l'astensione del gruppo del MoVimento 5 Pag. 33Stelle sul provvedimento in esame, afferma di essere favorevole nel merito alla facilitazione dell'emissione e della circolazione degli strumenti finanziari digitali, criticando tuttavia il metodo di esame del provvedimento, che ha visto l'estrema compressione dei tempi riservati all'esame parlamentare, che, come accade di frequente, denota le difficoltà con le quali l'Esecutivo riesce a governare l'iter parlamentare di esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge.
  Nell'evidenziare che, specialmente su materie tecniche come quella in esame, sarebbe necessario in via generale un congruo approfondimento allo scopo di poter migliorare i testi all'esame delle Camere, con riferimento al decreto in esame si rammarica in particolare del fatto che sia mancato il tempo per un approfondito esame delle disposizioni riguardanti l'estensione delle competenze degli enti interessati dall'attuazione del provvedimento, come Banca d'Italia e Consob.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Nicola OTTAVIANI (LEGA), relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti riferiti al decreto-legge in esame.
  Poiché le proposte emendative trasmesse non appaiono presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere sulle stesse nulla osta.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 35/2023: Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
C. 1067 Governo.
(Parere alle Commissioni VIII e IX).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio 2023.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO, in risposta alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nella precedente seduta, fa presente che le disposizioni dell'articolo 1, comma 1, lettera b), numero 2), ai sensi delle quali i compensi dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della società Stretto di Messina sono determinati, rispettivamente, ai sensi dell'articolo 2389 e dell'articolo 2402 del codice civile, non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, in quanto le disposizioni codicistiche sono richiamate ai soli fini dell'individuazione delle modalità di determinazione dei compensi e non del loro ammontare, per il quale restano fermi i limiti previsti ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, fermo restando in ogni caso che le spese per tali compensi sono a carico della medesima società, che non rientra nel perimetro delle pubbliche amministrazioni.
  Riguardo alle attività di indirizzo e vigilanza svolte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nei confronti della società Stretto di Messina, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera d), capoverso articolo 3-bis, comma 4, evidenzia che potranno essere svolte con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, con il supporto della Struttura tecnica di missione, di cui all'articolo 214, comma 3, del decreto legislativo n. 50 del 2016, rientrando tali attività nell'ambito dei compiti istituzionalmente assegnati alla stessa Struttura di missione, relativi a indirizzo e pianificazione strategica, ricerca, supporto e alta consulenza, valutazione, revisione della progettazione, monitoraggio e alta sorveglianza delle infrastrutture.
  Con riferimento alla ripresa della concessione affidata alla società Stretto di Messina, disposta dall'articolo 2, comma 1, afferma che la medesima società dispone delle risorse necessarie all'immediato riavvio delle attività, in considerazione dei risultati di bilancio della Società in liquidazione,Pag. 34 dai quali emergono risultati in pareggio o con utili destinati alla riserva legale.
  Con riferimento agli oneri derivanti dal trasferimento al Ministero dell'economia e delle finanze di una quota della partecipazione di ANAS S.p.A. al capitale sociale della società Stretto di Messina, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, segnala che dal bilancio di esercizio della società ANAS S.p.A. al 31 dicembre 2021 il valore contabile della partecipazione nella società Stretto di Messina S.p.A. risulta pari a euro 315.863.000, importo inferiore al limite massimo previsto in via prudenziale, ai fini della copertura finanziaria del provvedimento, dall'articolo 4, comma 9, fermo restando che il valore di trasferimento della partecipazione, ai sensi del richiamato articolo 2, comma 3, non potrà essere superiore al valore contabile della stessa al momento del trasferimento.
  Con riferimento ai costi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, di cui all'articolo 3, fa presente che l'allegato III del Documento di economia e finanza 2023 indica che il costo dell'opera, sulla base degli aggiornamenti svolti, risulta pari a 13,5 miliardi di euro, mentre le opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni ferroviarie avranno un costo pari a circa 1,1 miliardi di euro e le opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni stradali, che presentano, un minore impatto economico, saranno meglio definite e dettagliate nei prossimi contratti di programma con ANAS.
  Sottolinea che il costo dell'opera previsto dall'allegato III del Documento di economia e finanza 2023 è stato aggiornato rispetto al quadro economico dell'opera deliberato dal Consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina il 29 luglio 2011, richiamato dalla relazione tecnica, al fine di considerare l'adeguamento dei corrispettivi contrattuali che si rende necessario per tenere conto del tempo intercorso fra la data di caducazione dei contratti disposta ex lege e la loro riattivazione, nonché dell'aumento eccezionale dei prezzi dell'energia e dei materiali da costruzione conseguente al conflitto russo-ucraino e alla pandemia da COVID-19.
  In linea con quanto richiesto dall'articolo 3, comma 1, rileva che l'allegato III del Documento di economia e finanza 2023, nel precisare che non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente per la realizzazione dell'opera, indica le modalità con cui si intende provvedere al suo finanziamento, facendo riferimento alle risorse messe a disposizione dalle regioni, a valere in particolare, sui fondi per lo sviluppo e la coesione, all'individuazione nella legge di bilancio per il 2024 di una copertura finanziaria pluriennale a carico del bilancio dello Stato, ai finanziamenti all'uopo contratti sul mercato nazionale e internazionale e all'accesso alle sovvenzioni di cui al programma Connecting Europe Facility – CEF.
  Con riferimento all'articolo 4, comma 9, afferma che l'utilizzo con finalità di copertura finanziaria, delle risorse in conto residui, di cui all'articolo 27, comma 17, del decreto-legge n. 34 del 2020, non pregiudica il perseguimento di interventi già programmati a legislazione vigente a valere sulle medesime risorse e non determina effetti né sul saldo dell'indebitamento, in quanto si tratta di un'operazione finanziaria, né sul saldo del fabbisogno, dal momento che il trasferimento di quote avverrà tra soggetti interni al perimetro delle amministrazioni pubbliche, rientranti quindi nel conto consolidato della pubblica amministrazione.
  Da ultimo, concorda, sull'esigenza, prospettata dal relatore, di modificare l'articolo 4 al fine di precisare che gli oneri derivanti dal trasferimento al Ministero dell'economia e delle finanze di quote di partecipazione di ANAS S.p.A. al capitale sociale della società Stretto di Messina si determinano nell'esercizio finanziario 2023 e di introdurre una disposizione volta ad autorizzare il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, le variazioni di bilancio occorrenti ai fini dell'attuazione delle previsioni del medesimo articolo.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) chiede alla rappresentante del Governo di chiarire, in Pag. 35riferimento all'articolo 4, comma 9, quale rapporto ci sia tra l'autorizzazione di spesa nel limite massimo complessivo di complessivi 320 milioni di euro, destinata a provvedere agli oneri derivanti dal trasferimento al Ministero dell'economia e delle finanze di una quota della partecipazione alla società Stretto di Messina di titolarità di ANAS S.p.A., e il valore contabile della partecipazione, che, come è stato appena ribadito, risulta pari a circa 315 milioni di euro. In particolare, chiede di chiarire se le risorse disponibili in conto residui nell'ambito del Fondo apporti al Patrimonio destinato di Cassa depositi e prestiti, utilizzate come copertura finanziaria, siano sufficienti a garantire la copertura integrale degli oneri indicati dall'articolo 4, comma 9, del decreto.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO, in risposta al deputato Dell'Olio, conferma che il limite massimo indicato nella norma di copertura di cui all'articolo 4, comma 9, è stato prudenzialmente definito in misura superiore al valore contabile della partecipazione di ANAS alla società Stretto di Messina risultante dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 e che, in ogni caso, le risorse disponibili in conto residui sono ampiamente in grado di far fronte agli oneri indicati.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel ricordare che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha avuto un'elaborazione complessa che non è mai giunta a compimento a causa di ragioni strutturali, economiche e ambientali, sottolinea come la rappresentante del Governo abbia testé confermato che non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente per la realizzazione dell'opera.
  Evidenzia che, nonostante la società Stretto di Messina sia stata posta in stato di liquidazione, il decreto prevede, al contrario, che riprenda la propria attività con corrispettivi aggiornati in base all'inflazione nonché tenendo conto dell'aumento eccezionale dei prezzi dell'energia e dei materiali da costruzione intervenuti negli ultimi anni. Fa presente, peraltro, che non si prevede alcun aggiornamento del progetto esecutivo sulla base dei nuovi standard ambientali, né alla luce delle innovazioni intercorse nell'ambito della mobilità.
  Quindi, con riguardo all'adeguamento del corrispettivo per la realizzazione dell'opera, per un importo di circa 4,5 miliardi di euro da versare al gruppo Salini che si era aggiudicato la gara, afferma che si sarebbe aspettato dal Governo spiegazioni sui motivi che hanno reso necessario tale aggiornamento dei costi.
  Chiede in particolare chiarimenti, che non si limitino all'enunciazione di meri dati contabili, sulla decisione politica di riattivare la concessione con riguardo anche alle criticità emerse durante il dibattito nelle Commissioni di merito.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, con riferimento alle considerazioni del collega Grimaldi sull'adeguamento del corrispettivo per la realizzazione dell'opera, osserva che si sta facendo riferimento a una proposta emendativa presentata dai gruppi di maggioranza nelle Commissioni di merito, mentre la Commissione è chiamata in questa sede ad esprimere il parere sul testo base del provvedimento e che le eventuali modifiche apportate dalle Commissioni di merito saranno esaminate in occasione dell'esame del provvedimento ai fini dell'espressione del parere all'Assemblea.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), critica duramente l'assenza di indicazioni puntuali circa le risorse disponibili per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, sottolineando che, da un lato, è previsto un incremento delle spese per la realizzazione dell'opera e, dall'altro, non vi è alcuna certezza sulla possibilità di portarla a compimento, dal momento che le coperture finanziarie indicate nel Documento di economia e finanza risultano aleatorie. Osserva, in particolare, che il rinvio per l'individuazione della copertura finanziaria alla legge di bilancio per il 2024, accomuna il Ponte a molti altri interventi promessi dal Governo, come il mantenimento del taglio del cuneo fiscale Pag. 36incrementato dal decreto-legge n. 48 del 2023, la riduzione della pressione fiscale e il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
  Nell'esprimere forti perplessità sull'intenzione di rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto senza la contestuale individuazione delle necessarie coperture finanziarie, chiede alla rappresentante del Governo di precisare, rispetto alle indicazioni contenute nel Documento di economia e finanza, quali siano le risorse messe a disposizione dalla regioni a valere sui fondi per la coesione e di chiarire con quali strumenti il Governo intenda ricorrere a nuovi finanziamenti sul mercato nazionale e internazionale.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO, in risposta ai deputati Grimaldi e Guerra, nel premettere che il Governo reputa il Ponte sullo Stretto un'opera prioritaria per lo sviluppo del Paese, fa presente che la riattivazione del progetto è ripresa ex novo con l'avvio di un procedimento amministrativo all'interno del quale saranno esaminate e risolte le diverse questioni sollevate.

  Marco GRIMALDI (AVS), in replica alla sottosegretaria Savino, stigmatizza che il Governo affermi la volontà di riprendere un progetto considerato strategico ma, nello stesso tempo, intenda innovarlo del tutto, pur senza prevedere le coperture finanziarie necessarie. Chiede in particolare che il relatore e la rappresentante del Governo definiscano in maniera più chiara il quadro economico dell'opera e, in particolare, il rapporto con le risorse finanziarie delle messe a disposizione dalle regioni.

  Francesco CANNIZZARO (FI-PPE), relatore, pur riconoscendo l'opportunità delle richieste formulate dai gruppi di opposizione, rileva come la rappresentante del Governo, a suo avviso, abbia già risposto in modo esauriente alle richieste avanzate.
  Formula, pertanto, la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,

   esaminato il disegno di legge C. 1067, di conversione in legge del decreto-legge n. 35 del 2023, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria;

   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:

    le disposizioni dell'articolo 1, comma 1, lettera b), numero 2), ai sensi delle quali i compensi dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della società Stretto di Messina sono determinati, rispettivamente, ai sensi dell'articolo 2389 e dell'articolo 2402 del codice civile, non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, in quanto le disposizioni codicistiche sono richiamate ai soli fini dell'individuazione delle modalità di determinazione dei compensi e non del loro ammontare, per il quale restano fermi i limiti previsti ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, fermo restando in ogni caso che le spese per tali compensi sono a carico della medesima società, che non rientra nel perimetro delle pubbliche amministrazioni;

    le attività di indirizzo e vigilanza svolte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nei confronti della società Stretto di Messina, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera d), capoverso Art. 3-bis, comma 4, potranno essere svolte con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, con il supporto della Struttura tecnica di missione, di cui all'articolo 214, comma 3, del decreto legislativo n. 50 del 2016, rientrando tali attività nell'ambito dei compiti istituzionalmente assegnati alla stessa Struttura di missione, relativi a indirizzo e pianificazione strategica, ricerca, supporto e alta consulenza, valutazione, revisione della progettazione, monitoraggio e alta sorveglianza delle infrastrutture;

Pag. 37

    con riferimento alla ripresa della concessione affidata alla società Stretto di Messina, disposta dall'articolo 2, comma 1, la medesima società dispone delle risorse necessarie all'immediato riavvio delle attività, in considerazione dei risultati di bilancio della Società in liquidazione, dai quali emergono risultati in pareggio o con utili destinati alla riserva legale;

    con riferimento agli oneri derivanti dal trasferimento al Ministero dell'economia e delle finanze di una quota della partecipazione di ANAS S.p.A. al capitale sociale della società Stretto di Messina, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, dal bilancio di esercizio della società ANAS S.p.A. al 31 dicembre 2021 il valore contabile della partecipazione nella società Stretto di Messina S.p.A. risulta pari a euro 315.863.000, importo inferiore al limite massimo previsto in via prudenziale, ai fini della copertura finanziaria del provvedimento, dall'articolo 4, comma 9, fermo restando che il valore di trasferimento della partecipazione, ai sensi del richiamato articolo 2, comma 3, non potrà essere superiore al valore contabile della stessa al momento del trasferimento;

    con riferimento ai costi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, di cui all'articolo 3, l'allegato III del Documento di economia e finanza 2023 indica che il costo dell'opera, sulla base degli aggiornamenti svolti, risulta pari a 13,5 miliardi di euro, mentre le opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni ferroviarie avranno un costo pari a circa 1,1 miliardi di euro e le opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni stradali, che presentano, un minore impatto economico, saranno meglio definite e dettagliate nei prossimi contratti di programma con ANAS;

    il costo dell'opera previsto dall'allegato III del Documento di economia e finanza 2023 è stato aggiornato rispetto al quadro economico dell'opera deliberato dal Consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina il 29 luglio 2011, richiamato dalla relazione tecnica, al fine di considerare l'adeguamento dei corrispettivi contrattuali che si rende necessario per tenere conto del tempo intercorso fra la data di caducazione dei contratti disposta ex lege e la loro riattivazione, nonché dell'aumento eccezionale dei prezzi dell'energia e dei materiali da costruzione conseguente al conflitto russo-ucraino e alla pandemia da COVID-19;

    in linea con quanto richiesto dall'articolo 3, comma 1, l'allegato III del Documento di economia e finanza 2023, nel precisare che non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente per la realizzazione dell'opera, indica le modalità con cui si intende provvedere al suo finanziamento, facendo riferimento alle risorse messe a disposizione dalle regioni, a valere in particolare, sui fondi per lo sviluppo e la coesione, all'individuazione nella legge di bilancio per il 2024 di una copertura finanziaria pluriennale a carico del bilancio dello Stato, ai finanziamenti all'uopo contratti sul mercato nazionale e internazionale e all'accesso alle sovvenzioni di cui al programma Connecting Europe Facility – CEF;

    con riferimento all'articolo 4, comma 9, l'utilizzo con finalità di copertura finanziaria, delle risorse in conto residui, di cui all'articolo 27, comma 17, del decreto-legge n. 34 del 2020, non pregiudica il perseguimento di interventi già programmati a legislazione vigente a valere sulle medesime risorse e non determina effetti né sul saldo dell'indebitamento, in quanto si tratta di un'operazione finanziaria, né sul saldo del fabbisogno, dal momento che il trasferimento di quote avverrà tra soggetti interni al perimetro delle amministrazioni pubbliche, rientranti quindi nel conto consolidato della pubblica amministrazione;

   rilevata l'esigenza di modificare l'articolo 4 al fine di:

    precisare che gli oneri derivanti dal trasferimento al Ministero dell'economia e delle finanze di quote di partecipazionePag. 38 di ANAS S.p.A. al capitale sociale della società Stretto di Messina si determinano nell'esercizio finanziario 2023;

    introdurre una disposizione volta ad autorizzare il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, le variazioni di bilancio occorrenti ai fini dell'attuazione delle previsioni del medesimo articolo,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:

   All'articolo 4, comma 9, apportare le seguenti modificazioni:

    sostituire le parole da: Agli oneri fino a: complessivi con le seguenti: Agli oneri derivanti dalle disposizioni dell'articolo 2, comma 3, nel limite massimo di 320 milioni di euro complessivi per l'anno 2023, si provvede;

    aggiungere, in fine, il seguente comma: 9-bis. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.»

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta di parere del relatore.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), annunciando il voto contrario del gruppo Partito Democratico – Italia democratica e progressista, osserva che avrebbe ritenuto doveroso che il relatore e la rappresentante del Governo precisassero espressamente la finalità del decreto che, non stanziando le risorse necessarie alla realizzazione del Ponte, appare volto esclusivamente ad alimentare un circolo di spese per provvedere ai compensi dei componenti del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico nonché per l'adeguamento dei costi rispetto al progetto originario, senza nel contempo dare alcuna assicurazione sulle caratteristiche tecniche dell'opera, in particolare sotto il profilo della sicurezza statica e della vulnerabilità sismica.

  Marco GRIMALDI (AVS) dichiara il suo voto convintamente contrario sulla proposta di parere del relatore, per ragioni sia di merito che di metodo.
  In primo luogo, ritiene non vi fosse alcun valido motivo oggettivo per discutere nuovamente della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, dal momento che tale opera, da un lato, prescinde totalmente dalla reale necessità di intervenire in via prioritaria sulla situazione attuale del sistema dei trasporti nelle regioni Calabria e Sicilia, caratterizzato da un'evidente, notevole arretratezza, e, dall'altro, non appare corrispondere ad una visione strategica che faccia fronte all'esigenza di implementare adeguatamente il sistema logistico offerto dai porti italiani, con particolare riguardo alla movimentazione delle merci. A suo avviso, infatti, anche in assenza della costruzione del Ponte, i porti italiani, adeguatamente potenziati, potrebbero ugualmente, se non meglio, supplire al trasporto delle merci medesime. Fa presente, infatti, che al momento le merci in transito tra la Sicilia e la Calabria sono essenzialmente veicolate attraverso l'uso di navi, senza che il Governo abbia valutato adeguatamente la possibilità di implementare e potenziare tale sistema di trasporto, con conseguente abbattimento anche dei tempi di percorrenza.
  In secondo luogo, osserva che il provvedimento in esame prescinde del tutto dalla necessità di stanziare ulteriori risorse finanziarie da destinare allo svolgimento di analisi relative al rischio geologico e sismico nonché all'impatto ambientale connessi alla realizzazione dell'opera.
  In definitiva, ritiene che il decreto in esame sia esclusivamente finalizzato a ripristinare gli organi sociali della società preposta alla realizzazione dell'opera, ad avvalersi di un numero non meglio precisato di consulenti nonché ad allineare i costi di realizzazione della stessa all'andamento dell'indice dei prezzi delle materie Pag. 39prime, motivazione a suo giudizio del tutto pretestuosa, tenuto conto che il decreto-legge non reca l'individuazione delle fonti di copertura finanziaria dell'opera stessa e che al suo finanziamento si provvederà essenzialmente facendo riferimento alle risorse messe a disposizione dalle regioni, a valere, in particolare, sui fondi per lo sviluppo e la coesione.
  In tale quadro, considera del tutto legittimo che i gruppi di opposizione, in maniera sostanzialmente concorde, richiedano al Governo ulteriori e più circostanziati chiarimenti in merito alle risorse finanziarie attraverso cui si farà fronte alla realizzazione del ponte.

  Leonardo DONNO (M5S), nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, richiama preliminarmente le parole pronunciate anni addietro dall'attuale Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che esprimeva molteplici dubbi circa l'utilità e i costi eccessivi della realizzazione del Ponte sullo Stretto e sosteneva, viceversa, l'opportunità che sulla questione venisse organizzato un referendum consultivo tra i cittadini delle due regioni interessate. Rammenta che, nell'ambito delle predette dichiarazioni, l'attuale Ministro Salvini ricordava altresì che circa il 90 per cento dei treni in Sicilia viaggiavano su un binario unico e che circa la metà degli stessi era alimentata a gasolio, impiegando, ad esempio, almeno 10 ore per percorrere la tratta da Trapani a Ragusa. Rammenta altresì le dichiarazioni passate dell'attuale Ministro nelle quali esprimeva la sua decisa contrarietà rispetto alla realizzazione dell'opera, concludendo che il Ponte sullo Stretto rappresentava una falsa necessità per il Paese e non avrebbe apportato alcun reale vantaggio all'isola, essendo viceversa prioritario intervenire sull'adeguamento delle esistenti reti infrastrutturali di trasporto. Tutto ciò premesso, sottolinea la palese incoerenza dell'odierna posizione del Ministro Salvini, che adesso dichiara pubblicamente di essere invece convintamente favorevole alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, in quanto suscettibile, tra l'altro, di assicurare maggiore occupazione nelle due regioni coinvolte, di velocizzare fortemente i tempi di trasporto di persone e merci e di rappresentare un'opera estremamente rispettosa dell'ambiente.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nel ricordare di aver svolto nella passata legislatura interventi simili a quelli del deputato Donno, sottolineando la contraddittorietà di affermazioni rese dall'allora Ministro Di Maio, invita il collega ad attenersi più strettamente al merito alla discussione in corso.

  Leonardo DONNO (M5S), pur comprendendo l'evidente imbarazzo che serpeggia all'interno dello schieramento di maggioranza, fa presente che si sta limitando a riprodurre il contenuto di talune dichiarazioni pubbliche rese dal Ministro Salvini che dimostrano in modo inequivoco come egli nel corso del tempo abbia drasticamente mutato le proprie opinioni in ordine alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, i cui lavori, secondo quanto preannunziato dallo stesso Ministro, dovrebbero avere inizio nell'estate del 2024.
  Passando quindi ai profili di carattere finanziario del provvedimento, censura il comportamento del Governo che, a suo giudizio, dovrebbe dimostrare maggiore serietà e responsabilità nell'utilizzo delle risorse pubbliche. Al riguardo, ritiene infatti che, piuttosto che sperperare centinaia di milioni di euro al solo fine di rimettere in piedi un sistema di gestione che come unico risultato concreto riporta in vita gli organi sociali della società concessionaria, il Governo avrebbe dovuto intervenire con urgenza ed efficacia sulle priorità infrastrutturali di Calabria e Sicilia, tuttora drammaticamente irrisolte.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) rileva che il provvedimento non verte in alcun modo sul finanziamento relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, bensì reca esclusivamente il necessario adeguamento della legge n. 1158 del 1971, al fine di allinearlo all'evoluzione della normativa in materia di società partecipate e di prevedere la configurazione di una società in Pag. 40house, forma societaria allora non codificata.
  Dichiara dunque il suo voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore, non ravvisando, come anticipato, alcuna questione problematica relativa alla copertura finanziaria del provvedimento, fermo restando che, a suo avviso, la rappresentante del Governo, interpellata dai colleghi che lo hanno preceduto sui profili finanziari dell'opera, avrebbe potuto fornire in replica chiarimenti maggiormente circostanziati.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.50.