CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 maggio 2023
103.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
Pag. 35

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 maggio 2023. — Presidenza del presidente della IX Commissione, Salvatore DEIDDA. – Interviene il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo RIXI.

  La seduta comincia alle 10.10.

DL 35/2023: Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
C. 1067 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 maggio 2023.

  Salvatore DEIDDA, presidente, a seguito della richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che, nella seduta di ieri, sono state esaminate le proposte emendative fino all'emendamento Iaria 3.36, con accantonamento degli emendamenti Zinzi 2.17 e Barbagallo 3.15.
  Avverte che sono stati presentati cinque subemendamenti all'emendamento 4.100 dei relatori (vedi allegato 1).

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 3.37.

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo sull'emendamento Bonelli 3.38, dichiara che esso prevede di riportare le procedure di valutazione di impatto ambientale per il ponte alla prassi ordinaria, anziché seguire le procedure accelerate delle opere finanziate dal PNRR, vista l'importanza del lavoro e la datazione dei progetti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bonelli 3.38 e L'Abbate 3.39 e 3.40.

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  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Simiani 3.41, dichiara che esso specifica la procedura rispetto alla VIA. Un'opera dell'importanza del ponte deve essere valutata complessivamente; fare salva l'approvazione della VIA sulla base dei pareri di 12 anni fa e limitarsi ad integrarli per la parte successiva rappresenta una prassi del tutto inusuale, che eluderebbe i principi fondamentali dell'ordinamento giuridico.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Simiani 3.41, Fede 3.42 e Ilaria Fontana 3.43.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), intervenendo sul proprio emendamento 3.44, evidenzia come, nel corso dell'esame parlamentare, sia emerso il problema del mancato passaggio presso le Commissioni competenti sul progetto. Ricorda che il Governo ha già legiferato con la decretazione d'urgenza e che già indiscrezioni di stampa anticipano la possibilità della posizione della questione di fiducia. L'emendamento chiede invece che le Commissioni competenti esprimano un parere sul progetto e sulle prescrizioni connesse alla VIA.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Barbagallo 3.44.

  Agostino SANTILLO (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 3.45, sottolinea come esso prescriva che non solo il progetto esecutivo, ma anche gli atti aggiuntivi siano sottoposti al vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici prima della loro validazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Santillo 3.45.

  Daniela MORFINO (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 3.46, ricorda che il progetto del ponte è stato approvato nel 2011 e che dovranno dunque essere riviste le condizioni contrattuali sia di impatto ambientale che finanziario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Morfino 3.46, Faraone 3.47 e Morfino 3.48.

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo sul proprio emendamento 3.49, precisa che esso intende sopprimere la previsione in base alla quale il procedimento si conclude con una determinazione del CIPESS, mantenendosi fedeli alla cattiva prassi per cui le opere strategiche vengono calate dall'alto, senza alcun coinvolgimento degli enti locali.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ghirra 3.49 e Bonelli 3.50.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) chiede chiarimenti in merito al contenuto dell'emendamento Mattia 3.51. Vuole comprendere, dichiara, se esso alluda alla possibilità di prevedere varianti al progetto esecutivo sin da una fase così preliminare.

  Antonino IARIA (M5S) si unisce alla richiesta di chiarimenti ai relatori del collega Barbagallo. Afferma che, in base al tenore di questo emendamento, il famoso progetto già pronto non risulta pronto per nulla e si dispongono dunque delle «valvole di sicurezza» per prepararsi al momento in cui tale impreparazione emergerà con evidenza.

  Il Viceministro Edoardo RIXI risponde che l'emendamento risponde all'esigenza, tipica di tutti gli iter progettuali, di prevedere la possibilità di varianti fra il progetto definitivo e quello esecutivo. Rivendica l'effettiva esistenza di un progetto definitivo, come dimostra il fatto che esso è stato esaminato ai fini della VIA. Si tratta comunque di definire legislativamente il processo relativamente al passaggio fra progetto definitivo ed esecutivo, in modo da scongiurare fin da subito la possibilità di ricorsi da parte delle aziende che realizzano l'opera o di terzi.

  Agostino SANTILLO (M5S) sottolinea che, in base al tenore dell'emendamento, le variantiPag. 37 sembrerebbero riferirsi ai lavori in corso d'opera, non ai progetti. Si chiede dunque se il Governo intenda rispettare il codice dei contratti pubblici.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP) manifesta apprezzamento per il ragionamento del rappresentante del Governo, perché nella fase esecutiva di un'opera di questa entità può certo prodursi la necessità di varianti. Tuttavia la formulazione dell'emendamento gli appare assai generica e preannunzia dunque il voto contrario della propria forza politica.

  Il Viceministro Edoardo RIXI ricorda che in tutte le opere pubbliche si sono verificate delle varianti, che in questo caso dovranno essere approvate dal Consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina, in cui siedono rappresentanti di MEF e MIT. Si tratta dunque di una previsione che risponde all'ottica propria dell'opposizione: garantire la possibilità di un controllo pubblico delle varianti, anche allo scopo di evitare contenziosi; ciò appare tanto più indispensabile perché il progetto risale a 12 anni fa. In tal modo si intende introdurre una tutela per la parte pubblica, non un'agevolazione per il general contractor.

  Antonino IARIA (M5S) si chiede perché la maggioranza abbia bocciato tutti gli emendamenti che ponevano dei richiami espliciti al codice dei contratti pubblici e poi nell'emendamento in esame proponga di normare un passaggio, quello fra progetto definitivo ed esecutivo, già ben regolato dal codice dei contratti pubblici. Inoltre, non si segue il codice dei contratti pubblici, perché non si propone un progetto ex novo ma semplicemente una relazione di adeguamento del progetto definitivo; in più si inserisce questa previsione, con cui definitivamente ci si discosta dall'iter del codice dei contratti pubblici.

  Francesca GHIRRA (AVS) dichiara di condividere le perplessità manifestate dai colleghi: il parere favorevole del Governo sull'emendamento in esame testimonia la profonda confusione che regna sull'iter di progettazione e approvazione del ponte. Si continua di fatto a fare riferimento alla legge n. 1158 del 1971. Preannunzia dunque il voto contrario del suo gruppo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Mattia 3.51 (vedi allegato 2).

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo in qualità di cofirmataria sull'emendamento Bonelli 3.52, chiede di conoscere le ragioni dell'invito al ritiro di un emendamento i cui contenuti sono stati suggeriti anche dall'ANAC. Insiste quindi perché sia posto in votazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bonelli 3.52.

  Antonino IARIA (M5S) illustra le finalità dell'emendamento 3.53, volto a prevedere l'istituzione di un Osservatorio ambientale a fine di verificare il rispetto delle prescrizioni ambientali previste nella VIA. Ribadisce, al riguardo, l'importanza che si effettui un monitoraggio ambientale al fine di adottare le opportune misure correttive durante la realizzazione dell'opera.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 3.53.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.06, volto a prevedere la sottoscrizione di un Accordo di programma di durata pluriennale che coinvolga le istituzioni interessante nella realizzazione dell'opera nonché i territori.
  In particolare tale accordo di programma deve prevedere la realizzazione di interventi straordinari nel settore dei trasporti, la previsione di un sistema tariffario per l'attraversamento dello stretto di Messina, la realizzazione di opere mitigatrici e compensative e di riqualificazione sociale nonché la stipulazione di appositi accordi finalizzati anche alle iniziative di formazione dei lavoratori coinvolti, al fine di valorizzare al massimo la partecipazione Pag. 38dei territori in termini di forniture di beni e servizi.
  Ritiene, infatti, che la previsione di un cronoprogramma definito possa servire a responsabilizzare il Governo sugli interventi da realizzare e sullo stanziamento delle risorse. Invita quindi i relatori ed il Governo a valutare con maggiore attenzione l'articolo aggiuntivo in esame al fine di favorire l'accordo con i territori coinvolti.

  Antonino IARIA (M5S), nel ricordare che anche il suo gruppo ha presentato un emendamento di contenuto analogo a quello in esame, evidenzia come il progetto di realizzazione del Ponte abbia di fatto bloccato, da anni, la realizzazione di altri importanti progetti relativi alle infrastrutture necessarie a garantire un'adeguata mobilità. Esprime quindi rammarico per la bocciatura di tutti gli emendamenti volti a prevedere un maggiore coinvolgimento dei territori.
  Insiste perché l'articolo aggiuntivo Simiani 3.06 possa essere accantonato ai fini di un supplemento di riflessione; ritiene infatti che la previsione di un Accordo di programma specifico possa rappresentare davvero un atto di coraggio da parte del Governo, al fine di instaurare un rapporto di stretta collaborazione con i territori coinvolti.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP) si associa alla richiesta di accantonamento avanzata dal collega Iaria, evidenziando l'importanza che si instauri un dialogo costruttivo con i territori coinvolti, anche in considerazione del fatto che il Parlamento non avrà un ruolo nel monitoraggio dell'esecuzione dell'opera.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), nel condividere le considerazioni svolte dai colleghi fin qui intervenuti, ribadisce l'importanza di prevedere una serie di opere connesse alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina favorendo il massimo accordo e coinvolgimento dei territori. Nel sottolineare l'utilità dello strumento dell'Accordo di programma a tal fine, evidenzia in particolare l'importanza della formazione dei lavoratori coinvolti nell'esecuzione dell'opera.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Simiani 3.06.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Mattia 3.07, esprime sconcerto per le norme relative alle procedure espropriative che evidentemente non sembrano garantire adeguatamente i cittadini coinvolti che dovranno cambiare vita e trasferirsi in altri quartieri.
  In particolare, non ritiene che la previsione di un fascicolo virtuale ad hoc possa effettivamente favorire una maggiore trasparenza delle procedure di esproprio, ritenendo piuttosto che sarebbe stato opportuno prevedere l'istituzione di un ufficio speciale al fine di facilitare i numerosi adempimenti burocratici cui saranno chiamati i cittadini.

  Antonino IARIA (M5S) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Mattia 3.07, esprime apprezzamento per la prevista digitalizzazione del procedimento di esproprio e per la creazione del cosiddetto fascicolo virtuale. Ciò nonostante non comprende appieno le ragioni del rinvio a norme specifiche per il procedimento di esproprio, dal momento che tale disciplina è già prevista dal codice degli appalti. Preannuncia quindi il voto di astensione sull'articolo aggiuntivo in esame.

  Il Viceministro Edoardo RIXI, con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Iaria, chiarisce che le previste procedure di esproprio sono necessariamente da considerarsi una procedura ad hoc.
  In tale contesto è stato quindi ritenuto opportuno richiamare le norme specifiche del codice degli appalti che si intendono applicare, anche al fine di favorire la massima trasparenza dei dati e dei processi e per garantire maggiori tutele per i cittadini coinvolti.
  Ricorda, inoltre, che si tratta di un emendamento volto anche ad accogliere Pag. 39alcune osservazioni emerse nel corso delle audizioni.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) esprime alcune perplessità sui chiarimenti forniti dal Viceministro Rixi, ribadendo di non comprendere il rinvio a specifiche norme del codice degli appalti che ritiene del tutto ultroneo. Dichiara, altresì, di non comprendere perché il fascicolo virtuale sia previsto solo per la realizzazione del ponte dello Stretto di Messina e non per altre opere.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP), con riferimento ai contenuti dell'articolo aggiuntivo Mattia 3.07, richiama l'attenzione sul fatto che così come formulato si prevede una procedura ad hoc in deroga non solo al codice degli appalti, ma anche alla legge n. 327 del 2001. Quest'ultima, all'articolo 11 comma 2, prevede infatti che la comunicazione dell'esproprio sia effettuata «personalmente» agli interessati. Invita quindi al ritiro dell'emendamento in esame al fine di scongiurare il rischio di un notevole contenzioso con i cittadini, conseguente all'incertezza sulla normativa da applicare.

  Il Viceministro Edoardo RIXI, con riferimento alle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti, ricorda come il nuovo codice dei contratti pubblici preveda la digitalizzazione di tutti i processi ma che tali disposizioni, in realtà, entreranno in vigore solo a partire dall'anno prossimo.
  Rivendica, al riguardo, la necessità di indicare quindi le norme specifiche che devono ritenersi applicabili, evidenziando come anche per le opere previste dal PNRR e dal Fondo complementare sia prevista una disciplina specifica.
  Più in generale ribadisce che la procedura ad hoc è volta proprio a garantire una maggiore trasparenza anche nell'ottica di ridurre l'eventuale contenzioso. Conferma pertanto il parere favorevole del Governo sull'articolo aggiuntivo Mattia 3.07.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Mattia 3.07 (vedi allegato 2).

  Salvatore DEIDDA, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative all'articolo 4 del decreto-legge.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, onorevole Battistoni, esprime parere contrario sull'emendamento Simiani 4.1, sugli identici emendamenti Morfino 4.2 e Bonelli 4.3, nonché sugli identici emendamenti Santillo 4.4 e Barbagallo 4.5; esprime, altresì, parere contrario sugli emendamenti Bonelli 4.6, Ghirra 4.7, sugli identici emendamenti Iaria 4.8 e Ghirra 4.9, nonché sugli emendamenti L'Abbate 4.10, Iaria 4.11 e Ghirra 4.12; propone l'accantonamento dell'emendamento Iaria 4.13, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Bonelli 4.14; propone, quindi, l'accantonamento dell'emendamento Cortelazzo 4.15, degli emendamenti Cannizzaro 4.16 e 4.17, dell'emendamento Maccanti 4.18 ed esprime parere contrario sull'emendamento Stumpo 4.19.

  Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra l'emendamento Simiani 4.1, del quale è cofirmatario, soppressivo dell'articolo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Simiani 4.1.

  Daniela MORFINO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.2, sottolineando l'esigenza di garantire la conformità delle procedure alle norme nazionali ed europee in materia di contratti pubblici e appalti internazionali.

  Francesca GHIRRA (AVS), in qualità di cofirmataria dell'identico emendamento Bonelli 4.3, si associa alle considerazioni della collega Morfino, evidenziando che la disciplina introdotta con il decreto-legge in esame presenta profili di illegittimità sul piano delle procedure. Inoltre, rileva la mancanza di chiarezza sotto il profilo dei costi dell'opera, che nel Documento di economia e finanza sono quantificati in 13,5 miliardi Pag. 40di euro, cui si aggiungono 1,1 miliardi per le opere correlate, senza considerare i costi complementari: a suo avviso, un impegno finanziario di questa dimensione deve essere sottoposto necessariamente ad una gara pubblica.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Morfino 4.2 e Bonelli 4.3.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.5, che mira ad assicurare una più intensa tutela della sicurezza dei lavoratori e, nel contempo, a prevenire il rischio di infiltrazioni criminali nelle attività di sub-appalto.

  Agostino SANTILLO (M5S), intervenendo sull'identico emendamento a sua prima firma 4.4, ribadisce la necessità di garantire la massima trasparenza dei processi di sub-affidamento, anche sulla base delle indicazioni fornite dall'Autorità nazionale anticorruzione.
  A suo avviso, l'attuale disciplina comporta il rischio che si arrivi alla fase esecutiva del progetto senza che siano stati quantificati i costi effettivi, comunque non inferiori ai 15-20 miliardi di euro.

  Antonino IARIA (M5S), in qualità di cofirmatario dell'emendamento Santillo 4.4, sottolinea che esso è coerente con l'impostazione illustrata dal Viceministro Rixi, secondo cui il progetto deve essere realizzato tenendo conto della fase delicata di transizione dal vecchio al nuovo codice degli appalti.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Santillo 4.4 e Barbagallo 4.5.

  Francesca GHIRRA (AVS), in qualità di cofirmataria, illustra l'emendamento Bonelli 4.6, volto ad introdurre un termine per il raggiungimento dell'accordo tra la società concessionaria ed il contraente generale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bonelli 4.6.

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.7, evidenzia che esso definisce le obbligazioni del contraente generale, al fine di conferire certezza e trasparenza, in particolare, alle procedure relative ai sub-affidamenti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ghirra 4.7.

  Antonino IARIA (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.8, finalizzato a garantire l'aggiornamento delle relazioni tecniche specialistiche. Al riguardo, ricorda che sono già state approvate proposte emendative che recepiscono le indicazioni dell'Ordine dei geologi.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Iaria 4.8 e Ghirra 4.9.

  Patty L'ABBATE (M5S) illustra il proprio emendamento 4.10, ribadendo la necessità di aggiornare gli studi geologici, tanto più che il progetto deve essere realizzato in un'area particolarmente soggetta al rischio sismico.

  Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che l'aggiornamento degli studi geologici è già assicurato dall'articolo 3, comma 2, del decreto, che dispone l'adeguamento del progetto definitivo dell'opera alle più recenti norme tecniche di costruzione e regole di progettazione, all'evoluzione tecnologica e all'utilizzo dei materiali da costruzione, nonché alle normative vigenti in ambito archeologico, ambientale e paesaggistico.

  Le Commissioni respingono l'emendamento L'Abbate 4.10.

  Antonino IARIA (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.11, volto ad assicurare un'adeguata informativa alle competenti Commissioni parlamentari.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Iaria 4.11.

  Francesca GHIRRA (AVS) illustra il proprio emendamento 4.12, sottolineando che Pag. 41esso è finalizzato ad assicurare la conformità del provvedimento in esame alla disciplina del codice dei contratti, nonché, in via più generale, ai princìpi di trasparenza della pubblica amministrazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ghirra 4.12.

  Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Iaria 4.13.

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo in qualità di cofirmataria sull'emendamento 4.14, ribadisce che in caso di incremento superiore al 50 per cento del costo originario dell'opera in sede di prima aggiudicazione, occorrerebbe procedere alla selezione di un nuovo contraente generale, nel rispetto della disciplina nazionale ed europea in materia di contratti pubblici e gare internazionali.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bonelli 4.14.

  Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Cortelazzo 4.15, Cannizzaro 4.16 e 4.17 e Maccanti 4.18.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra l'emendamento Stumpo 4.19, del quale è cofirmatario, evidenziando la necessità di non depauperare gli organici di RFI e ANAS.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Stumpo 4.19.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, onorevole Furgiuele, esprime parere contrario sui subemendamenti Ghirra 0.4.100.2, Ilaria Fontana 0.4.100.3, Bonelli 0.4.100.4, Ilaria Fontana 0.4.100.5 e Faraone 0.4.100.6. Raccomanda, invece, l'approvazione dell'emendamento 4.100 dei relatori.

  Salvatore DEIDDA, presidente, dispone una breve sospensione della seduta al fine di consentire a tutti di disporre del fascicolo dei subemendamenti.

  La seduta, sospesa alle 11.20, è ripresa alle 11.30.

  Francesca GHIRRA (AVS), illustrando il subemendamento 0.4.100.2 a sua prima firma, evidenzia che esso prevede che la selezione del contraente generale da parte della società concessionaria sia attuata con le modalità e le procedure di cui all'articolo 39, comma 9, del decreto legislativo n. 36 del 2023. Sottolinea, in proposito, che per il suo gruppo parlamentare il tema della gara pubblica è prioritario.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Ghirra 0.4.100.2.

  Agostino SANTILLO (M5S), illustrando il subemendamento Ilaria Fontana 0.4.100.3 e ricordando che nella seduta di ieri il Viceministro Rixi ha assicurato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si è già confrontato con l'ANAC in merito al monitoraggio delle grandi opere, fa presente, invece, che è stata proprio l'ANAC a suggerire la modifica contenuta nel subemendamento Ilaria Fontana 0.4.100.3.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Ilaria Fontana 0.4.100.3.

  Francesca GHIRRA (AVS), illustrando il subemendamento Bonelli 0.4.100.4, evidenzia che esso è volto ad assicurare il dibattito pubblico nella procedura di realizzazione dell'opera.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Bonelli 0.4.100.4, Ilaria Fontana 0.4.100.5 e Faraone 0.4.100.6. Approvano quindi l'emendamento 4.100 dei relatori (vedi allegato 2).

  Salvatore DEIDDA, presidente della IX Commissione, nessun altro chiedendo di Pag. 42intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 3 maggio 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.35 alle 11.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 maggio 2023. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Mauro ROTELLI. – Interviene il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo RIXI.

  La seduta comincia alle 15.20.

DL 35/2023: Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
C. 1067 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  Mauro ROTELLI, presidente, a seguito della richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Nel segnalare che nella seduta antimeridiana le Commissioni hanno proseguito l'esame di tutte le proposte emendative presentate, ricorda che risultano ancora accantonati gli emendamenti Zinzi 2.17, Barbagallo 3.15, Iaria 4.13, Cortelazzo 4.15, Cannizzaro 4.16 e 4.17 e Maccanti 4.18.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore per la IX Commissione, propone ai presentatori, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, una riformulazione degli emendamenti Cortelazzo 4.15 e Cannizzaro 4.16 (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, prende atto che i presentatori degli emendamenti Cortelazzo 4.15 e Cannizzaro 4.16 accettano le riformulazioni proposte dai relatori.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), intervenendo anche a nome del relatore per la IX Commissione, formula parere contrario sull'emendamento Barbagallo 3.15, invitando nel contempo i presentatori a trasformarlo in un ordine del giorno, che potrebbe essere votato anche dalla maggioranza.

  Il Viceministro Edoardo RIXI formula parere conforme a quello espresso dai relatori. Precisa poi che sia l'emendamento in esame, sia l'emendamento Iaria 4.13 riguardano elementi della progettazione che attualmente sono già all'interno delle previsioni normative su cui essa si basa. Sottolineare solo alcuni aspetti rischia di creare disparità e asimmetrie rispetto ad altri aspetti. Si associa pertanto alla richiesta di presentazione di un ordine del giorno.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) manifesta, anche a nome del suo gruppo, l'insoddisfazione per il parere testé espresso dai relatori e dal Governo. Ricorda che sicurezza statica e vulnerabilità sismica sono aspetti rilevanti, che destano preoccupazione anche presso la popolazione locale e nel territorio.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Barbagallo 3.15.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore per la IX Commissione, esprime, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, parere contrario sull'emendamento Iaria 4.13.

  Il Viceministro Edoardo RIXI formula parere conforme a quello espresso dai relatori; suggerisce poi ai presentatori di ritirare l'emendamento e trasformarlo in ordine del giorno. Argomenta che, come già sull'emendamento Barbagallo 3.15, il Governo rileva l'opportunità che tutti gli aspetti siano adeguati alla normativa: citarne alcuniPag. 43 a dispetto di altri nel testo della norma depotenzierebbe solo i secondi piuttosto che valorizzare maggiormente i primi.

  Antonino IARIA (M5S) afferma di non comprendere perché dovrebbe ritirare l'emendamento in esame, anche perché la votazione su di esso non gli precluderebbe la presentazione di un ordine del giorno; si sarebbe aspettato semmai una riformulazione, che magari menzionasse anche la città di Messina. Ricorda che gli accordi di programma sono uno strumento estremamente flessibile, e che in passato accordi di programma sono stati stipulati per valorizzare l'intera costa calabrese. Il progetto del ponte avrebbe, a suo avviso, dovuto dialogare con un accordo di programma, eventualmente da stipulare in una fase prodromica, al fine di consentire la pianificazione urbanistica e la valorizzazione dei tratti di costa calabrese più in abbandono. Ribadisce infine che l'accordo di programma risponde a una proposta avanzata dalla sindaca di Villa San Giovanni, cioè della città che ha un ruolo centrale nella costruzione del ponte. Nel ribadire pertanto l'opportunità di riformulare la proposta emendativa, preannunzia comunque che presenterà un ordine del giorno.

  Augusto CURTI (PD-IDP) osserva che l'emendamento Iaria 4.13, che i relatori e il Governo hanno inizialmente deciso di accantonare e che hanno ritenuto meritevole di attenzione come dimostra la proposta di presentazione di un ordine del giorno, è molto simile, nel contenuto, all'articolo aggiuntivo Simiani 3.06, che è stato invece respinto sin da subito. Esprime pertanto perplessità sulle valutazioni che vengono date dai relatori e dal Governo sulle proposte emendative.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Iaria 4.13.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), intervenendo sulla riformulazione dell'emendamento Cortelazzo 4.15, giudica la nomina di un Commissario straordinario per l'autostrada Palermo-Catania del tutto incomprensibile, in quanto parrebbe volta solo ad agevolare il lavoro del presidente della regione che, per sua stessa affermazione, ha dichiarato di non riuscire a gestire la situazione. Osserva che la nomina di un commissario è necessaria nel solo caso in cui si voglia accelerare il processo di aggiudicazione delle gare, che invece sulla Palermo-Catania sono già state aggiudicate. Stigmatizza quindi la scelta di presentare tale proposta emendativa.

  Antonino IARIA (M5S) fa presente che il Viceministro, nell'esplicitare le ragioni della contrarietà sull'emendamento a propria firma 4.13, ha fatto riferimento all'eccessiva specificità e puntualità dell'intervento, che invece egli ravvede proprio nella riformulazione dell'emendamento Cortelazzo 4.15 in esame, che ha ad oggetto determinate opere che fra l'altro non appaiono – a differenza del proprio emendamento – strettamente connesse con la realizzazione del ponte. L'emendamento, come riformulato, intende infatti nominare immotivatamente un Commissario straordinario, con la sola finalità apparente di voler agevolare il lavoro del presidente della regione.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Cortelazzo 4.15, come riformulato (vedi allegato 2).

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) chiede se, con la riformulazione dell'emendamento Cannizzaro 4.16, si intende intervenire sul trasporto pubblico locale in attesa di realizzare l'opera, come suggerirebbero le ragioni di necessità ed urgenza del provvedimento, o successivamente alla realizzazione.

  Francesco GALLO (MISTO) osserva che la riformulazione dell'emendamento Cannizzaro 4.16 addebita i costi degli interventi alle amministrazioni locali e si chiede quindi quale vantaggio rappresenti per loro gestire a proprie spese il caos trasportistico legato all'avvio dei lavori del ponte.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Cannizzaro 4.16, come riformulato (vedi allegato 2).

Pag. 44

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per la VIII Commissione, anticipa alle Commissioni, anche a nome del relatore per la IX Commissione, che nella giornata di domani verrà presentato un nuovo emendamento dei relatori.

  Antonino IARIA (M5S) chiede ai relatori di precisare in modo definitivo le proprie intenzioni con riguardo alla presentazione di ulteriori proposte emendative.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) stigmatizza che non sia stato dato sin da subito il quadro complessivo delle proposte emendative da esaminare, quadro che ancora oggi muta con l'annuncio di una nuova proposta emendativa, di cui sarebbe opportuno conoscere sin da subito i tempi esatti di presentazione da parte dei relatori e il termine per eventuali subemendamenti. Esprime anch'egli perplessità sulla difformità di giudizio dei relatori e del Governo su proposte emendative aventi analogo contenuto presentate da due forze di opposizione e sottolinea con rammarico il mancato accoglimento di proposte delle opposizioni volte ad un miglioramento del testo. Prende quindi atto con dispiacere che non viene ritenuto interessante il contributo fornito dalle forze di minoranza a favore del Paese e dei territori interessati alla realizzazione dell'infrastruttura.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP) ritiene che, qualora l'emendamento che i relatori si accingono a presentare sia di contenuto analogo all'emendamento Zinzi 2.17, che interviene sui prezzi, occorrerebbe che al riguardo si acquisisse un avviso della Ragioneria generale dello Stato, configurandosi un impatto finanziario non indifferente. Ricorda che quello in discussione è un provvedimento sostanzialmente senza oneri, che non trova copertura neanche nel Documento di economia e finanza.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore per la IX Commissione, ringrazia le opposizioni per i contributi apportati nel corso del dibattito, che sono stati attentamente valutati e in parte accolti. Preannuncia che l'emendamento che i relatori si accingono a presentare prevede l'attuazione di iniziative di informazione a carattere pervasivo sui territori, con particolare riguardo ai due centri più grandi, volte a sopperire anche all'assenza di un dibattito pubblico preventivo.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già programmata per l'8 maggio prossimo, nella quale si procederà all'esame delle proposte emendative Zinzi 2.17, Cannizzaro 4.17, Maccanti 4.18 e dell'emendamento del relatore con i relativi eventuali subemendamenti, nonché alla deliberazione del mandato ai relatori.

  La seduta termina alle 15.50.