CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 maggio 2023
103.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 84

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 3 maggio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 15.05.

DL 35/2023: Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
C. 1067 Governo.
(Parere alle Commissioni VIII e IX).
(Esame e conclusione – Parere favorevole.).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Laura CAVANDOLI (LEGA), relatrice, illustra il provvedimento in esame, che consta di 5 articoli.
  L'articolo 1 modifica l'assetto societario della Stretto di Messina S.p.a. (SDM) e ne disciplina le attività all'estero; ridefinisce la composizione degli organi di amministrazione e controllo della medesima società. Sono inoltre affidati a RFI S.p.A. la gestione degli impianti ferroviari del Ponte e le relative spese. È prevista la qualificazione di società in house della Stretto di Messina S.p.A. e sono disciplinati i profili relativi all'attività di indirizzo e vigilanza da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche con la previsione della possibilità di nomina con DPCM, su proposta del Ministro delle infrastrutture Pag. 85qualora ne ravvisi la necessità, di un commissario straordinario che opera secondo specifiche disposizioni dell'articolo 12 del decreto-legge n. 77/2021. Viene infine disciplinata la costituzione di un Comitato scientifico con compiti di consulenza tecnica.
  L'articolo 2 ridefinisce il rapporto di concessione fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Stretto di Messina S.p.A. in considerazione delle modifiche apportate alla governance della Società. Con particolare riferimento ai profili di interesse della Commissione, il comma 1 dell'articolo 2 prevede che, a decorrere dalla revoca dello stato di liquidazione della concessionaria riprende, conseguentemente, la concessione affidata alla Società Stretto di Messina S.p.A. A tale riguardo ritiene utile ricordare che la legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023) aveva previsto la revoca dello stato di liquidazione della Società Stretto di Messina S.p.A. con effetto dalla data di iscrizione del medesimo decreto nel registro delle imprese. La legge in questione, inoltre, prevedeva la convocazione dell'assemblea dei soci così da procedere, alla nomina degli organi sociali.
  Il comma 2 stabilisce che, entro il termine di nomina degli organi sociali della Società (termine pari a 30 giorni dalla revoca dello stato di liquidazione della società), il Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, adotti una o più direttive con le quali sono definiti i tempi e le modalità di esercizio dei diritti dell'azionista ai fini della costituzione degli organi sociali, nonché i criteri per l'individuazione dell'ammontare del capitale sociale.
  Il comma 3, al fine di adeguare la compagine societaria della concessionaria alle disposizioni previste dal decreto in esame, autorizza Anas a cedere al MEF una quota della propria partecipazione al capitale sociale della Società, libera da vincoli. In particolare, è previsto che il valore di trasferimento della partecipazione, comunque non superiore al valore contabile, è determinato sulla base di una relazione giurata di stima prodotta da uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale nominati dal Ministero dell'economia e delle finanze.
  Il comma 4, al fine di sostenere i programmi di sviluppo e il rafforzamento patrimoniale della Società, prevede che il Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia autorizzato a ridefinire le quote di partecipazione degli azionisti, mediante sottoscrizione di aumenti di capitale o strumenti diversi, anche secondo criteri di proporzionalità ai relativi conferimenti finanziari.
  In linea con quanto previsto dal comma 4, il comma 5 dell'articolo in commento, reca alcune modifiche all'articolo 1, comma 493, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, che attribuiva analogo compito a RFI e ANAS.
  Il comma 6 stabilisce tra l'altro i termini entro i quali la Società deve adeguare il proprio statuto alle disposizioni del presente decreto.
  Il comma 7 autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze a stipulare con la Società e con i soci un accordo di programma e, inoltre, autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a stipulare con la Società uno o più atti aggiuntivi alla Convenzione di concessione. Tale disposizione si rende necessaria in quanto il riavvio dell'attività della Società e delle procedure di progettazione e realizzazione dell'opera comporta la necessità di ridefinire una serie di impegni di natura amministrativa e finanziaria.
  Il comma 8, in attuazione di quanto previsto dal comma 7, disciplina il contenuto minimo di tali atti aggiuntivi. Sono individuati, inoltre, gli elementi minimi che devono comporre il piano economico finanziario (PEF).
  L'articolo 3 dispone che l'opera sia inserita nell'Allegato infrastrutture del DEF, con l'indicazione del costo stimato, delle risorse disponibili e del fabbisogno residuo e prevede la presentazione di una relazione sul progetto definitivo dell'opera su cui è chiamato ad esprimersi il Consiglio di amministrazione della concessionaria; al terminePag. 86 del procedimento di approvazione della relazione da parte della società concessionaria, ha luogo la Conferenza di servizi istruttoria sul progetto definitivo e sulla relazione in questione. Si specificano, inoltre, le modalità procedurali per la valutazione d'impatto ambientale sul progetto definitivo e si indicano, altresì, gli atti e i documenti sottoposti all'approvazione del CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) e gli esiti derivanti dalla determinazione conclusiva del CIPESS, in materia di pianificazione urbanistica ed espropriazione, di cantierizzazione dell'opera, e di approvazione del progetto esecutivo.
  L'articolo 4 introduce disposizioni finali e di coordinamento al fine di consentire, in tempi rapidi, la riattivazione della società e la ridefinizione dei rapporti contrattuali dalla medesima stipulati, mentre l'articolo 5 dispone l'entrata in vigore del decreto-legge.
  Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole.

  Emiliano FENU (M5S) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo. Ricorda che, in sede referente, il MoVimento 5 Stelle ha presentato alcuni emendamenti al disegno di legge che intendono consentire, tra l'altro, un maggiore coinvolgimento nel progetto da parte degli enti territoriali interessati dal collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Sottolinea inoltre che l'intento del Governo espresso con il decreto-legge sembra essere quello di risolvere i contenziosi riguardanti la società Stretto di Messina S.p.A., dal momento che il provvedimento si concentra principalmente sugli assetti proprietari e sulla governance della predetta società.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo, per ragioni in parte già espresse dall'onorevole Fenu. Esprime inoltre perplessità, sia sulla copertura finanziaria del progetto, sia sull'effettiva realizzazione dell'opera nella tempistica prospettata dal Governo.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) richiama la propria esperienza di lavoro presso ANAS, manifestando un generale favore nei riguardi di infrastrutture che agevolino i trasporti; afferma tuttavia di essere allineato agli interventi dei colleghi che l'hanno preceduto.
  Al riguardo ritiene che sia doveroso, nel ponderare le conseguenze finanziarie di grandi opere pubbliche, valutare attentamente anche i costi di eventuali contenziosi. Ricorda infatti come, in precedenti esperienze di governo, numerosi interventi normativi, ancorché esplicitamente finalizzati a generare occupazione, abbiano invece dato luogo a controversie; di conseguenza, ancor prima di predisporre nuovi interventi, afferma la necessità di intervenire sul contenzioso – anche pregresso – che rischia di moltiplicarsi in proporzione geometrica. Reputa necessario, dunque, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti quantifichi anche i costi di eventuali controversie.
  Richiama l'attenzione dei colleghi della Commissione Finanze sul fatto che il costo delle controversie relative a grandi opere si riflette direttamente sulla tenuta dei conti pubblici; a suo parere, non governare adeguatamente il contenzioso rischia di generare oneri non quantificati, anche per somme molto elevate. Conclude dunque invitando la Commissione a ponderare con attenzione le conseguenze di finanza pubblica legate all'approvazione del provvedimento.

  Francesco Emilio BORRELLI (AVS) interviene affermando di non essere contrario a priori alla costruzione di grandi opere pubbliche. Reputa tuttavia opportuno che, prima ancora del collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto di Messina, sia data priorità alla costruzione di altre infrastrutture di trasporto in Sicilia e in Calabria e, in particolare, di infrastrutture ferroviarie e autostradali, rispetto alle quali la costruzione di un ponte dovrebbe avvenire in una fase successiva e consequenziale. Fa inoltre presente come numerosi esperti abbiano espresso dubbi in ordine alla costruzione di un'opera di tale portata in seno a un ecosistema naturale con caratteristiche di sismicità note nel tempo. Pag. 87Preannuncia dunque il voto contrario al provvedimento.

  Mauro DEL BARBA (A-IV-RE) preannuncia l'astensione del proprio gruppo. Afferma infatti la necessità di valutare il provvedimento nel suo esito finale, alla luce della fase emendativa, e auspica l'accoglimento delle proposte in tal senso presentate dal gruppo Azione – Italia Viva – Renew Europe.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 15.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 3 maggio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 15.20.

Proposta di nomina della dottoressa Gabriella Alemanno a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB).
Nomina n. 7.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
Proposta di nomina del dottor Federico Cornelli a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB).
Nomina n. 8.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame delle proposte di nomina all'ordine del giorno.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che le proposte di nomina sono state trasmesse dal Governo al Parlamento lo scorso 12 aprile 2023 e che nella giornata odierna si sono svolte, in congiunta con la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, le audizioni della dottoressa Alemanno e del dottor Cornelli.
  Invita quindi il relatore, onorevole Congedo, ad illustrare il contenuto delle proposte di nomina e a formulare i relativi pareri.

  Saverio CONGEDO (FDI), relatore, richiamati i curricula trasmessi dal Governo e il contenuto delle audizioni svolte nella mattinata odierna, formula proposte di parere favorevole sulle proposte di nomina della dottoressa Alemanno e del dottor Cornelli a componenti della CONSOB.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che, trattandosi di due proposte di nomina relative alla medesima autorità, le votazioni sulle proposte di nomina della dottoressa Gabriella Alemanno e del dottor Federico Cornelli, sebbene distinte, saranno svolte contestualmente. Da quindi conto delle sostituzioni.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole, formulata dal relatore, relativa alla proposta di nomina della dottoressa Gabriella Alemanno.

  (Segue la votazione).

  Marco OSNATO, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti... 27
   Votanti... 27
   Astenuti... 0
   Maggioranza... 14
   Hanno votato sì... 18
   Hanno votato no... 9.

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Alifano, Bagnai, Borrelli, Caso, Cavandoli, Centemero, Congedo, Coppo, D'Alfonso, De Bertoldi, De Palma, Del Barba, Donno, Fenu, Filini, Gebhard, Gusmeroli, Matera, Matteoni, Maullu, Merola, Osnato, Rubano, Sala, Stefanazzi, Tabacci, Testa.

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  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, relativa alla proposta di nomina del dottor Federico Cornelli.

  Marco OSNATO, presidente, comunica il risultato della votazione:

  Presenti... 27
  Votanti... 27
  Astenuti... 0
  Maggioranza... 14
  Hanno votato sì... 27
  Hanno votato no... 0.

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Alifano, Bagnai, Borrelli, Caso, Cavandoli, Centemero, Congedo, Coppo, D'Alfonso, De Bertoldi, De Palma, Del Barba, Donno, Fenu, Filini, Gebhard, Gusmeroli, Matera, Matteoni, Maullu, Merola, Osnato, Rubano, Sala, Stefanazzi, Tabacci, Testa.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 3 maggio 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 maggio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 18.40.

DL 25/2023: Disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech.
C. 1115 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 2 maggio 2023.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che nella giornata di ieri il relatore, onorevole Filini, ha illustrato i contenuti del provvedimento.
  Avverte quindi che sono state presentate 11 proposte emendative, che saranno ora poste in votazione e che saranno allegate al resoconto della seduta odierna (vedi allegato).
  Avverte inoltre che sul provvedimento sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), IX (Trasporti), XIV (Politiche UE) e del Comitato per la legislazione. Avverte che la Commissione Bilancio si esprimerà direttamente per l'Assemblea.
  Dà infine conto delle sostituzioni e invita il relatore ad esprimere il parere sulle proposte emendative presentate.

  Francesco FILINI (FDI), relatore, formula parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Emiliano FENU (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.1 a sua prima firma, esprimendo considerazioni che riguardano anche i successivi emendamenti da lui presentati. Pur condividendo l'impianto generale del provvedimento e le finalità di semplificazione, esprime perplessità sul fatto che il Governo, con il decreto-legge in esame, sembri eccedere rispetto al perimetro delineato dal regolamento dell'Unione europea oggetto di attuazione, con particolare riferimento all'apertura dell'utilizzo di strumenti digitali anche da parte di società di piccola dimensione non operanti su mercati regolamentati. Tale circostanza comporta rischi sia per le società sia per gli investitori. Per le prime tali strumenti implicano dei costi, anche di intermediazione, impedendo loro di fatto di Pag. 89accedervi. Per gli investitori vi sono meno garanzie e minori presidi di vigilanza.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fenu 2.1 e Fenu 2.2.

  Emiliano FENU (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.1 a sua prima firma, che illustra, ritenendo che l'introduzione di un titolo idoneo a certificare le quote cedute con gli strumenti finanziari digitali sia un presidio di tutela per gli investitori.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fenu 3.1 e Fenu 12.1.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) illustra il contenuto degli identici emendamenti Merola 23.1 e Fenu 23.2, esprimendo alcune considerazioni riferibili al provvedimento nel suo complesso. Constata la finalità del decreto, che apre agli investimenti in capitali digitali, ma ritiene che le istanze di libertà economica vadano contemperate con le esigenze di garanzia e tutela degli operatori del mercato. Le proposte emendative di cui si raccomanda l'approvazione intendono rendere certe le competenze degli investitori allo scopo di prefigurare uno standard che non limiti la libertà economica, ma, al contrario, ne consenta l'espletamento regolare. Rammenta al riguardo come una maggiore ponderazione del contenuto delle norme possa evitare che sia compromessa la loro successiva efficacia.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Merola 23.1 e Fenu 23.2.

  Emiliano FENU (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 27.1 a sua prima firma, che affida a Consob il controllo dell'identità digitale dell'investitore, con finalità antiriciclaggio.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fenu 27.1 e gli identici emendamenti Merola 28.1 e Fenu 28.2.

  Emiliano FENU (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 30.1 a sua prima firma, che intende introdurre un principio di proporzionalità nell'impianto sanzionatorio del provvedimento, parametrato a una percentuale del controvalore delle emissioni. Sottolinea che tale principio di proporzionalità è, tra l'altro, anche presente nel disegno di legge di delega per la riforma fiscale presentato dal Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 30.1.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) esprime, prima di procedere alla votazione dell'ultimo emendamento presentato, una considerazione di ordine generale sull'attività della Commissione nelle fasi successive all'approvazione delle disposizioni sui mercati finanziari, invitando i colleghi a intensificare l'attività di monitoraggio sulle norme approvate, anche attraverso gli strumenti a disposizione degli organi parlamentari.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 33.1.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al relatore Filini il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 19.