CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 aprile 2023
95.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
Pag. 12

SEDE REFERENTE

  Martedì 18 aprile 2023. — Presidenza del presidente della I Commissione, Nazario PAGANO, indi del presidente della V Commissione, Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 9.35.

DL 13/2023: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune. Disposizioni concernenti l'esercizio di deleghe legislative.
C. 1089 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta pomeridiana del 17 aprile.

  Nazario PAGANO, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stata pronunciata la declaratoria di inammissibilità delle proposte emendative presentate, avverso la quale non sono stati presentati ricorsi.
  Rammenta, inoltre, che nella seduta odierna si svolgeranno le votazioni delle proposte emendative presentate, che, secondo quanto convenuto nella scorsa riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e V, dovranno concludersi entro le ore 11.30, al fine di consentire l'inizio della discussione del provvedimento in Assemblea alle ore 12.

  Elisabetta GARDINI (FDI), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, onorevole Ottaviani, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO, nel depositare agli atti delle Commissioni la relazione tecnica aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato), esprime parere conforme a quello dei relatori sulle proposte emendative.

  Nazario PAGANO, presidente, dà conto delle sostituzioni pervenute.

Pag. 13

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ubaldo Pagano 1.1 e Bonafè 1.2.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), nell'illustrare l'emendamento 1.3 a sua prima firma, ricorda che il provvedimento in esame sopprime il Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale affidandone le funzioni alla Cabina di regia per il PNRR. In proposito, evidenzia che l'emendamento in esame, tra l'altro, ha lo scopo di coinvolgere anche preliminarmente nei lavori della Cabina di regia le parti sociali maggiormente rappresentative al fine di monitorare il conseguimento delle priorità trasversali, l'utilizzo delle risorse del PNRR e del Fondo complementare in relazione e in sinergia con gli interventi previsti dai Fondi strutturali e di investimento europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, nonché le politiche necessarie ad assicurare processi di riconversione. Ritiene, infatti, che il provvedimento in esame non sia in grado di valorizzare adeguatamente l'aspetto concertativo, che invece, a suo avviso, è un requisito fondamentale per la corretta attuazione del PNRR.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ubaldo Pagano 1.3.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento 1.4 a sua prima firma, evidenzia che le organizzazioni della società civile hanno dato un contributo fondamentale ai lavori del Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, ora soppresso dal provvedimento in esame. Pertanto, fa presente che l'emendamento in esame è volto ad assicurare la partecipazione delle organizzazioni della società civile che hanno fatto parte del citato Tavolo anche alla Cabina di regia per il PNRR. Evidenzia, inoltre, che la proposta emendativa in esame, al fine di garantire la trasparenza dei lavori della Cabina di regia, prevede che le risultanze, i verbali e ogni altro documento collegato alle riunioni sia condiviso con tutti i membri della Cabina di regia e che all'inizio di ogni semestre sia convocata una riunione della Cabina di regia, il cui ordine del giorno venga definito tenendo conto altresì delle esigenze dei suoi componenti, al fine di procedere a una più efficace e coordinata implementazione dei target e milestone previsti per il semestre di riferimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 1.4.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento 1.5 a sua prima firma, evidenzia che esso introduce articolazioni territoriali della Cabina di regia nazionale, tali da rispecchiarne la composizione e le funzioni, allo scopo di assicurare la cooperazione con il partenariato economico, sociale e territoriale anche per l'attuazione a livello territoriale del PNRR. Ritenendo che si tratti di un emendamento di buon senso, stigmatizza la mancanza di volontà della maggioranza e del Governo di arrivare a una mediazione su talune criticità rimarcate anche dall'ANCI e dagli enti territoriali.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 1.5 e Bonafè 1.6.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento Zaratti 1.7, ricorda che il PNRR, tra l'altro, dovrebbe essere il mezzo per ridisegnare un Paese più equo, per ridurre le disuguaglianze, anche a livello territoriale, e per realizzare la transizione green e digitale. Evidenzia che in questo contesto si pone la sfida di coniugare gli investimenti e le riforme necessarie, per la quale, a suo avviso, risulta cruciale la partecipazione di tutti gli attori economici, sociali ed istituzionali. Pertanto, ritiene che il modello di governance del PNRR dovrebbe basarsi principalmente sul confronto tra i soggetti interessati alla sua realizzazione, come prevede la proposta emendativa in esame, di cui è firmatario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 1.7.

Pag. 14

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'emendamento Zaratti 2.1, di cui è firmatario, ribadisce la necessità di sviluppare e rafforzare il confronto con le parti sociali ed economiche per la realizzazione del PNRR, anche in riferimento a singoli progetti di intervento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 2.1.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'articolo aggiuntivo 2.01 a sua prima firma, ricorda che il decreto-legge n. 77 del 2021, ora modificato dal provvedimento in esame, promuoveva il confronto con le parti sociali tramite la previsione di specifici tavoli di settore, assicurando anche una concertazione preventiva.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Grimaldi 2.01 e l'emendamento Alfonso Colucci 3.1.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'emendamento Zaratti 3.2, evidenzia che esso interviene sul comma 5 dell'articolo 12 del decreto-legge n. 77 del 2021, al fine di meglio definire i limiti dei poteri sostitutivi per la realizzazione degli interventi previsti dal PNRR.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 3.2.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'emendamento Zaratti 3.3, evidenzia che esso prevede che le disposizioni dei commi 1, 2, 3, 4 e 5 dell'articolo 12 del decreto-legge n. 77 del 2021, in materia di poteri sostitutivi, si applichino anche a tutti i casi di inerzia o ritardi di enti terzi preposti al rilascio di pareri, nulla osta o autorizzazioni nell'ambito dei subprocedimenti relativi all'attuazione degli interventi da parte dei soggetti attuatori comuni o città Metropolitane e dagli stessi segnalati alla Struttura di missione PNRR della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 3.3.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'articolo aggiuntivo 3.01 a sua prima firma, evidenzia che esso prevede che, al fine di garantire la realizzazione e il rispetto dei tempi fissati per la realizzazione dei progetti già finanziati, in tutto o in parte, con le risorse del PNRR o del PNC, ogni autorità pubblica preposta al rilascio di autorizzazioni, pareri e nulla osta previsti dalla legislazione vigente si esprima entro e non oltre trenta giorni dalla richiesta, decorsi i quali si applica la disciplina del silenzio assenso, e che, nell'espressione di un eventuale diniego, l'Autorità preposta sia tenuta a motivare adeguatamente il contemperamento dell'interesse prevalente che si intende tutelare con l'interesse pubblico al rispetto dei princìpi e dei tempi di attuazione del PNRR.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Grimaldi 3.01.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'emendamento Zaratti 4.2, ribadisce che, al fine di realizzare gli obiettivi del PNRR, risulta necessario rafforzare il ruolo delle parti sociali anche a livello territoriale. In proposito, ricorda che ampia parte delle risorse del PNRR sarà assegnata agli enti territoriali, in particolare nell'ambito delle Missioni 5 e 6. Fa presente, pertanto, che l'emendamento Zaratti 4.2, come l'identico emendamento Dori 4.1, è volto a stabilizzare i lavoratori che saranno impiegati per la realizzazione degli obiettivi del PNRR. Ricordando che recentemente anche il Governo si è espresso su tale tema, auspica che gli identici emendamenti Dori 4.1 e Zaratti 4.2 vengano accantonati per svolgere ulteriori approfondimenti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Dori 4.1 e Zaratti 4.2, nonché gli emendamenti Zaratti 4.3, Grimaldi 4.4 e Morfino 4.6.

  Marco GRIMALDI (AVS), nell'illustrare l'emendamento 4-bis.1 a sua prima firma, evidenzia che esso, al fine di facilitare ed accelerare l'attuazione degli interventi che concorrono a realizzare gli obiettivi del Pag. 15Piano nazionale di ripresa e resilienza, assicurando il corretto adempimento delle attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e pagamento, prevede che le amministrazioni centrali titolari delle misure adempiano entro il termine perentorio di quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, al completamento dei dati necessari per l'accesso da parte dei soggetti attuatori al sistema informatico ReGiS, in particolare inserendo le informazioni relative agli interventi oggetto di finanziamento, completi dei relativi CUP, e richiedendo la profilazione delle utenze dei soggetti attuatori. Segnala, inoltre, che la proposta emendativa in esame prevede che, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in esame, le amministrazioni centrali titolari pubblichino in apposita sezione del portale Italia Domani i manuali tecnico-operativi contenenti gli obblighi e le scadenze in capo ai soggetti attuatori e le informazioni necessarie, inclusa la parte documentale, da inserire sul sistema informatico ReGiS e che i citati manuali contengano l'indicazione del dirigente di riferimento della misura e dei contatti di assistenza tecnico-operativa dell'amministrazione centrale titolare. Fa presente, infine, che l'emendamento in esame prevede che i soggetti attuatori, sulla base delle indicazioni fornite dai manuali, trasmettano i rendiconti degli interventi ad avanzamenti significativi della spesa.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 4-bis.1.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 5.1, rilevando in particolare che con la nuova lettera b-bis) del comma 3 dell'articolo 5 si intende prevedere che i dati informativi idonei all'identificazione fiscale dei beneficiari dei finanziamenti siano pubblicati anche sul portale Italia Domani entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge in esame e successivamente aggiornati con una frequenza non superiore a tre mesi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Grimaldi 5.1 e l'articolo aggiuntivo Zaratti 5.01.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) rammenta preliminarmente che l'articolo 6 reca disposizioni finalizzate a semplificare le procedure di gestione finanziaria delle risorse del PNRR, con particolare riguardo all'erogazione delle anticipazioni di risorse destinate ai soggetti attuatori degli interventi ricompresi nel Piano ma finanziati con risorse nazionali. Precisa quindi che l'emendamento Ubaldo Pagano 6.1 intende modificare l'articolo sotto due profili, il primo dei quali è relativo all'estensione dell'ambito soggettivo anche agli enti del Servizio sanitario regionale, quali soggetti attuatori esterni e delegati. Quanto al secondo profilo, l'emendamento si prefigge di estendere anche l'ambito oggettivo della disposizione, prevedendo che le anticipazioni possano essere utilizzate per tutti i pagamenti che dovessero rendersi necessari ai fini dell'esecuzione dei progetti del PNRR. Rilevato quindi che l'impostazione dell'articolo 6 è giusta mentre la sua applicazione è limitata, evidenzia che la modifica proposta dall'emendamento Ubaldo Pagano 6.1 aiuterebbe i soggetti attuatori, e soprattutto i soggetti decentrati, a portare a compimento i progetti del PNRR.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ubaldo Pagano 6.1 e Giuliano 6.2.

  Daniela TORTO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 6.3.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Torto 6.3 e Alfonso Colucci 6.4, nonché l'articolo aggiuntivo Giuliano 6.01.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.02 che intende favorire il rilancio degli investimenti, consentendo agli enti locali di utilizzare il complesso delle risorse confluite nel risultato di amministrazione almeno per investimenti concentrati sul proprio Pag. 16territorio. Ritiene infatti che in considerazione dei margini di finanza pubblica consentiti, si possa estendere la deroga già prevista dal decreto-legge n. 77 del 2021.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Grimaldi 6.02, nonché gli emendamenti Torto 6-ter.1, Fenu 6-ter.2 e Fede 7.1.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 7.01, che mira a introdurre alcuni correttivi indispensabili nella disciplina dei meccanismi compensativi per gli appalti pubblici di lavori, introdotta dall'articolo 26 del decreto-legge n. 40 del 2022. Rileva in particolare che uno dei correttivi è volto a salvaguardare la coerenza generale della disciplina e a garantirne l'efficacia, estendendo l'ambito di applicazione della disposizione relativa allo stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite o contabilizzate, diversamente dalla formulazione attuale che invece richiede che tali lavorazioni siano sia eseguite sia contabilizzate. Fa presente inoltre che l'articolo aggiuntivo si prefigge di risolvere le problematiche già emerse nel corso del 2022 con riguardo ai ritardi nei pagamenti.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Grimaldi 7.01.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) segnala preliminarmente che le proposte emendative presentate dal Partito Democratico, al netto delle interlocuzioni in corso tra Governo e Commissione europea circa eventuali modifiche al Piano, di cui si ignorano gli esiti, sono volte a evitare cambiamenti significativi nella governance del PNRR, che rischierebbero di causare ritardi nella conclusione dei progetti e comprometterebbero di conseguenza la riscossione delle prossime rate. Quanto all'emendamento a sua prima firma 8.1, precisa che esso agisce sugli assetti normativi esistenti per favorire una migliore attuazione del PNRR, rafforzando le strutture tecniche degli enti locali. Nel sottolineare il ruolo centrale rivestito nell'attuazione del Piano dagli enti locali, posti di fronte ad una sfida enorme che riguarda la credibilità dell'intero Paese, fa presente che l'emendamento chiede l'autorizzazione ad assumere a tempo determinato 500 funzionari altamente specializzati. Rileva in secondo luogo che la modifica introdotta dall'emendamento al comma 3 dell'articolo si prefigge di estendere anche agli enti e alle aziende del Servizio sanitario nazionale la possibilità di incrementare la componente variabile dei fondi per la contrattazione integrativa destinata al personale in servizio. In terzo luogo, intervenendo sul comma 5 dell'articolo 8, l'emendamento prevede che la possibilità di erogare incentivi al personale dirigenziale sia estesa anche ai progetti del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bonafè 8.1.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) fa presente che l'emendamento Alfonso Colucci 8.2 intende sopprimere il comma 1-bis dell'articolo 8 introdotto dal Senato, ritenendo problematico il previsto ricorso ai contratti di somministrazione di lavoro.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 8.2.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento Zaratti 8.3, rileva la necessità di superare in via strutturale il tetto al salario accessorio del personale della pubblica amministrazione posto dal decreto legislativo n. 75 del 2017. Nel richiamare i dati forniti dall'ARAN nell'ultimo rapporto semestrale, che rilevano per il periodo 2013-2022 una crescita della retribuzione dei pubblici dipendenti inferiore di quasi 5 punti percentuali rispetto al settore privato, ritiene quindi indispensabile superare i vincoli imposti alle retribuzioni del personale degli enti locali, al fine di colmare il divario con il settore privato e di rilanciare l'attrattività dell'impiego presso la pubblica amministrazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Zaratti 8.3 e 8.4.

Pag. 17

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) fa presente che l'emendamento a sua prima firma 8.5 ripropone un tema già oggetto di dibattito presso la Commissione Bilancio in occasione dell'esame del disegno di legge di bilancio per il 2023, vale a dire quello dell'impossibilità per molti enti locali, e in particolare per quelli montani, di dotarsi di un segretario comunale e quindi di chiudere i bilanci. Nel rilevare che non si ha ancora notizia dell'intervento strutturale da parte del Ministero per la pubblica amministrazione, preannunciato dal Governo in sede di esame del disegno di bilancio, evidenzia che il suo emendamento è volto a garantire una soluzione provvisoria, prevedendo un'estensione a trentasei mesi del periodo di possibile attribuzione da parte degli enti locali più piccoli delle funzioni di segretario comunale a un funzionario in servizio da almeno due anni. In conclusione stigmatizza che il Governo non abbia ancora preso in carico tale questione, auspicando che possa presto trovarsi una soluzione alle problematiche evidenziate.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Guerra 8.5.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel rammentare che i commi 3 e 4 dell'articolo 8 sono volti a consentire un incremento controllato e temporaneo dell'ammontare della componente variabile dei fondi per la contrattazione integrativa destinata al personale, illustra l'emendamento a sua prima firma 8.6 che fa propria una richiesta avanzata dall'ANCI. A tale proposito rileva che le disposizioni introdotte per l'attuazione del PNRR hanno consentito un potenziamento temporaneo degli organici degli enti locali senza tuttavia la corrispondente possibilità di superare i vincoli sugli stanziamenti destinati al salario accessorio. Ritiene che tale circostanza sia la causa della scarsa attrattività dell'impiego presso la pubblica amministrazione.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Grimaldi 8.6 e Alfonso Colucci 8.7.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Zaratti 8.8, volto a prevedere che le amministrazioni aggiudicatrici possano aumentare per il periodo dal 2023 al 2026 la percentuale di risorse finanziarie modulate sull'importo dei lavori, servizi e forniture, poste a base di gara e destinate al fondo per le funzioni tecniche.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 8.8.

  Daniela TORTO (M5S) illustra l'emendamento Alfonso Colucci 8.9 che intende sopprimere il comma 13 dell'articolo 8, che introduce una deroga alle disposizioni vigenti per incarichi di vertice presso istituti ed enti nazionali. Ritiene che tale previsione dimostri la grave disattenzione del Governo nei confronti del modo giovanile.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 8.9.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima 8.10 che, accogliendo una richiesta avanzata in più occasioni dall'ANCI, si prefigge di escludere il trattamento economico dei segretari comunali dal limite di spesa imposto agli enti locali. Nel rilevare che molti nuovi iscritti nell'albo dei segretari comunali non riescono ad ottenere la prima nomina proprio in ragione dell'impossibilità per gli enti locali di superare i vincoli alle spese per il personale, chiedendo di accantonare l'emendamento, sollecita Governo e relatori a modificare il parere espresso.

  Nazario PAGANO, presidente, prende atto che né i relatori né la rappresentante del Governo manifestano l'intenzione di intervenire in merito alla richiesta del collega Grimaldi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 8.10 e Zaratti 9.1.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento Ilaria Fontana 9.2 che interviene sulla lettera a) del comma 2 dell'articoloPag. 18 9 per migliorarne il testo, allo scopo di evitare che l'attuale formulazione possa favorire modifiche in contrasto con il principio «non arrecare un danno significativo».

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 9.2.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Zaratti 9.3 che chiede di prevedere che possano essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato centrale per la sicurezza tecnica della transizione energetica e per la gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici, anche le associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative, riconosciute dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 9.3.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 10.1 che intende autorizzare la giustizia ordinaria e la giustizia amministrativa a prorogare i contratti degli addetti all'ufficio per il processo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 10.1 e Ubaldo Pagano 10.2.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Dori 10.4, volto a prorogare al 31 dicembre 2026 la durata dei contratti a tempo determinato delle unità di personale per l'ufficio del processo previste dal decreto-legge n. 80 del 2021.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dori 10.4, 10.3 e 10.5, nonché gli articoli aggiuntivi Onori 11.01 e 12.01.

  Daniela TORTO (M5S) illustra l'emendamento Ilaria Fontana 14.1, sottolineando in particolare che la lettera c) del comma 1 dell'articolo 14 prevede che in casi eccezionali il Ministro competente per gli interventi di competenza statale previsti dal PNRR e dal PNC possa proporre al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica l'avvio della procedura di esenzione dalla valutazione di impatto ambientale. Evidenzia l'assurdità della norma, dichiarando tuttavia di non essere stupita da tale disposizione, che è perfettamente coerente con l'azione dell'attuale Governo, che è intervenuto sul codice degli appalti eliminando i necessari requisiti di trasparenza e dimostrando di non avere intenzione di combattere i fenomeni di corruzione e criminalità. Nel sottolineare che il Governo preferisce interventi di cosiddetta «sburocratizzazione» al più difficile impegno di studiare soluzioni che comportino nuove opportunità di lavoro, manifesta il proprio dispiacere nel vedere riconfermata anche in quest'occasione la tipica tendenza della maggioranza di destra-centro.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 14.1.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Zaratti 14.2 sottolineando come la velocizzazione delle procedure non si possa realizzare attraverso l'eliminazione della valutazione di impatto ambientale, che è essenziale per garantire la sostenibilità dei progetti e la salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità. Nell'augurarsi che l'articolo 9 della Costituzione continui ad essere applicato, rileva che bisognerebbe piuttosto creare le condizioni per velocizzare le procedure della VIA.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Zaratti 14.2 e Ilaria Fontana 14.3, nonché l'emendamento Tucci 14.4.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 14.5, dichiarando di non comprendere la ratio della norma del decreto-legge che consente di evitare la valutazione di impatto ambientale per gli interventi statali, giustificando tale scelta con l'eccezionalità dei casi.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Grimaldi 14.5 e Santillo 14.6.

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  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento Santillo 14.7 sottolineando che la disposizione recata dal numero 2) della lettera d) del comma 1 dell'articolo 14, invece di semplificare le procedure, comporterà ulteriori problemi a valle dell'intervento progettuale, dal momento che ammette l'affidamento di progettazione ed esecuzione dei lavori anche sulla base del progetto di fattibilità. Ritenendo che l'affidamento dovrebbe essere ammesso di regola sulla base del progetto definitivo, considerate le consistenti variazioni del costo dei lavori rispetto al progetto di fattibilità, nel prevedere che l'emendamento in esame verrà respinto, sollecita comunque il Governo a farsi carico in futuro della questione posta.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Santillo 14.7, Ilaria Fontana 14.8, Grimaldi 14.9, Zaratti 14.10 e Alfonso Colucci 14.11.

  Daniela TORTO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 14.12, dichiarandosi rammaricata per il fatto che il Governo non voglia acquisire il parere delle Commissioni parlamentari competenti nel caso in cui si tratti di progetti che utilizzano sia le risorse del PNRR sia quelle previste dal PNC. Ritiene che l'emendamento in questione avanzi una proposta di buon senso, rilevando che il Governo non soltanto non ascolta le opposizioni ma addirittura non dà loro voce.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Torto 14.12.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 14.13 che, in linea con le richieste dell'ANCI, si prefigge di accelerare gli interventi dei soggetti attuatori per favorire il rispetto delle tempistiche dettate dall'Unione europea.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 14.13, Alfonso Colucci 14.14, Zaratti 14.15, gli identici emendamenti Santillo 14.16 e Grimaldi 14.17, nonché l'emendamento Fenu 14.18.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo Zaratti 14.01, che intende introdurre una sanatoria per le richieste di accesso al fondo per la compensazione dell'aumento dei prezzi dei materiali erroneamente inviate a una diversa piattaforma del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Fa presente che l'obiettivo dell'intervento è quello di evitare il blocco dell'avvio dei lavori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Zaratti 14.01 e gli emendamenti Santillo 14-bis.1, Zaratti 15.1, Grimaldi 17.1, Alfonso Colucci 18.1 e Quartini 18.2.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 18.3, volto a sottrarre dall'ambito di applicazione della disposizione considerata le aree gravate da usi civici, rappresentando queste ultime un fondamentale bene comune.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 18.3, Ilaria Fontana 18.4, Fede 18.5, Zaratti 18.6, Ilaria Fontana 19.1, gli identici emendamenti Ilaria Fontana 19.2 e Ubaldo Pagano 19.3, nonché gli emendamenti Ubaldo Pagano 20.1, Sportiello 21.1 e 21.2, Di Lauro 21.3, Quartini 21.4, 21.5 e 21.6, Marianna Ricciardi 21.7, Quartini 21.8, Grimaldi 22.1, gli identici emendamenti Zaratti 24.1 e Santillo 24.2, Morfino 24.3, Cherchi 24.4, Bonafé 25.1, Grimaldi 25.2, Amato 25.3, gli identici emendamenti Ilaria Fontana 29.1 e Zaratti 29.2, Ilaria Fontana 29.3, Morfino 29-bis.1, Torto 30.1, Carmina 31.1, Ilaria Fontana 31.2, Santillo 31.3 e Ilaria Fontana 31.4 e 33.1.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 33.2, volto a sopprimere il comma 5-ter dell'articolo 33, che prevede la nomina da parte del Governo di un Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei XX Giochi del Pag. 20Mediterraneo di Taranto nel 2026. Evidenzia, in primo luogo, come tale misura risulti del tutto incoerente rispetto ai contenuti e alle finalità propri del decreto-legge in esame. Sottolinea, quindi, come non appaiano minimamente comprensibili, né condivisibili, le ragioni che hanno indotto all'approvazione di tale disposizione nel corso dell'esame presso il Senato, come del resto emerge chiaramente anche dal complesso della documentazione da lui stesso presentata e che, su avviso conforme delle presidenze delle Commissioni riunite I e V, è stata trasmessa nella giornata di ieri a tutti i componenti delle medesime Commissioni. Al riguardo, sottolinea incidentalmente l'opportunità di avviare una riflessione, nell'ambito del dibattito sulla riforma del Regolamento della Camera, circa la possibilità di prevedere forme di pubblicità di documenti depositati dai deputati con riferimento ai provvedimenti in discussione presso le Commissioni permanenti. Tornando al merito della proposta emendativa in esame, segnala la totale inopportunità di prevedere la nomina di un Commissario straordinario per l'organizzazione del suddetto evento sportivo, dal momento che titolari esclusivi della realizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo sono i soggetti attuatori già individuati, in particolare il Comitato organizzatore e, ancor più nello specifico, il suo rappresentante legale. Osserva, viceversa, che la nomina di un Commissario straordinario è normalmente giustificata dalla necessità di realizzare nei tempi prescritti le opere necessarie, assicurando al contempo la corretta gestione delle risorse finanziarie a ciò destinate, circostanza che tuttavia, nel caso dei Giochi del Mediterraneo di Taranto, non è in alcun modo ravvisabile, tenuto conto delle ampie garanzie offerte dai soggetti attuatori in ordine al rispetto della tempistica prestabilita, come si ricava appunto dalla richiamata documentazione, anche in considerazione della natura prevalentemente manutentiva degli interventi previsti. Rileva inoltre che, nel caso di specie, la nomina di un Commissario straordinario non appare in alcun modo giustificabile neppure nell'ottica di scongiurare condotte improntate a scarsa trasparenza o illiceità nella gestione dei fondi stanziati o nello svolgimento delle procedure amministrative, a differenza di quanto sembrerebbe invece emergere con riferimento all'organizzazione dei giochi olimpici invernali Milano-Cortina del 2026, rispetto a cui sono stati segnalati rischi di infiltrazione criminale. Evidenzia, altresì, che per i citati giochi olimpici di Milano-Cortina 2026 i Governi succedutisi nel corso del tempo hanno stanziato circa 2 miliardi di euro a carico del quadro strategico nazionale, mentre per i XX Giochi del Mediterraneo sono stati destinati ad oggi 150 milioni di euro, sui 200 complessivamente previsti, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, ennesima spia di una palese disparità di trattamento tra i due eventi sportivi. Ricorda che ad oggi il mancato affidamento della realizzazione dei lavori necessari allo svolgimento della manifestazione sportiva ospitata dalla città di Taranto, previa pubblicazione dei relativi bandi, è dipeso dal fatto che i soggetti attuatori non hanno ancora ottenuto le previste risorse finanziarie, dal momento che, a differenza di quanto erroneamente affermato di recente dal Ministro Fitto, all'attribuzione nel febbraio del 2022 dei richiamati 150 milioni di euro in forza di espressa previsione legislativa non è poi seguito il prescritto decreto attuativo, motivo per cui, anche a causa dell'avvenuto scioglimento delle Camere, si è venuta a creare una situazione di impasse. Ritiene che questa situazione di ritardo sia responsabilità soprattutto dell'attuale Governo, che ha inteso avviare un'improduttiva trattativa con i medesimi soggetti attuatori, basata quasi esclusivamente su richieste di natura burocratica, che non ha di fatto permesso di procedere all'effettiva assegnazione delle risorse stanziate. Nel rimarcare, peraltro, che la prevista nomina del Commissario straordinario, imposta dal nuovo Esecutivo, è supportata da uno stanziamento finanziario di 6 milioni di euro, superiore dunque alla dotazione riconosciuta invece al Comitato organizzatore dei Giochi, pari a 4 milioni di euro, rivolge un appello ai componenti della maggioranza parlamentare affinché si possa Pag. 21evitare un intervento che non esita a definire un'inaccettabile forzatura politico-istituzionale, destinata a comprimere irreparabilmente il ruolo affidato ai soggetti attuatori, nonché le funzioni legittimamente svolte dalle amministrazioni territoriali coinvolte, espressione diretta del voto popolare. Ritiene, in conclusione, che il rigoroso rispetto degli equilibri istituzionali debba sempre costituire, tanto più da parte di coloro che incarnano adesso la maggioranza di Governo, un elemento imprescindibile, pena l'impossibilità di affermare sul piano civile una comune appartenenza, scevra da tifoserie politiche che finiscono inevitabilmente con il minare i fondamenti di una matura democrazia rappresentativa.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) ritiene che l'intervento svolto dal deputato Ubaldo Pagano imponga talune precisazioni da parte di chi peraltro ben conosce il territorio destinato ad ospitare i XX Giochi del Mediterraneo. Evidenzia, in primo luogo, come la decisione di prevedere la nomina di un Commissario straordinario derivi dalla necessità di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei predetti Giochi e rappresenti una scelta dettata proprio dall'esigenza di prestare il dovuto rispetto agli abitanti della città di Taranto, che su una efficiente organizzazione del predetto evento sportivo fanno affidamento anche al fine di rilanciarne l'immagine, dal momento che tale manifestazione rappresenta una grandissima opportunità che, qualora non si procedesse alla rapida individuazione di un Commissario straordinario preposto agli interventi da completare entro i termini prestabiliti, rischierebbe verosimilmente di essere vanificata. Ricorda, infatti, che l'amministrazione comunale di Taranto si è sinora rivelata assolutamente incapace di gestire l'organizzazione dei prossimi Giochi del Mediterraneo, come è agevolmente ricavabile anche dalle delibere ad oggi adottate, da cui emerge che da circa due anni l'organizzazione della predetta manifestazione sportiva versa in una situazione di stallo totale. Nel rammentare come sinora l'unica soluzione prospettata dal comune di Taranto sia stata quella di procedere alla ristrutturazione del locale stadio «Erasmo Iacovone», accompagnata da un discutibile progetto di realizzazione nei suoi pressi di un centro commerciale di cui non si avverte alcuna necessità, anche dal punto di vista dell'indotto economico, rivendica la scelta di procedere celermente alla nomina di un Commissario straordinario, segnalando altresì come il Ministro Fitto abbia in tal senso agito in modo ineccepibile, salvaguardando l'interesse esclusivo della città ed evitando un probabile sperpero di risorse finanziarie e ritardi significativi, temi che vengono spesso richiamati anche dalle forze di opposizione.

  Filiberto ZARATTI (AVS), nel condividere pienamente le argomentazioni del collega Ubaldo Pagano, considera sconcertanti le dichiarazioni della deputata Lucaselli, posto che la nomina di un Commissario straordinario deve sempre fondarsi su elementi oggettivi di un comprovato ritardo nella realizzazione delle opere previste, circostanza che non è dato invece rinvenire in alcun modo nel caso dell'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto nel 2026. Rileva altresì che l'amministrazione comunale di quella città, liberamente espressa dal voto popolare, ha tutto il diritto di compiere le scelte da essa ritenute più opportune, non potendosi evidentemente immaginare di imporre in quei territori un Commissario straordinario, ledendo una pur minima sensibilità istituzionale e scavalcando così il ruolo e le funzioni legittimamente svolte dal comune di Taranto.

  Giandonato LA SALANDRA (FDI) precisa che i criteri oggettivi che giustificano la nomina del Commissario straordinario possono essere individuati essenzialmente nella insufficiente capacità di spesa da parte dell'ente responsabile della gestione e, pertanto, in base al principio di sussidiarietà, quando le risorse non siano state spese, l'amministrazione di livello superiore può sostituirsi a quella di livello inferiore.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel sottolineare che il Governo, prevedendo la Pag. 22nomina di un Commissario straordinario, è intervenuto non al fine di porre rimedio a difficoltà amministrative ma allo scopo di delegittimare l'amministrazione della città di Taranto, afferma che è difficile dimostrare che vi sono stati ritardi oggettivi, considerato che, nella relazione del collegio dei revisori al bilancio di esercizio 2022 del Comitato organizzatore della XX Edizione dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, è stato espresso un giudizio positivo sulla gestione dell'ente. Conclude chiedendo che le Commissioni procedano a un approfondimento della vicenda sulla base di documentazione oggettiva.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel precisare quanto precedentemente rappresentato, evidenzia che la scelta del Ministro Fitto di nominare il Commissario straordinario per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 risponde alla richiesta avanzata più volte dai gruppi di opposizione di provvedere all'impiego proficuo delle risorse assegnate agli enti locali.

  Alfonso COLUCCI (M5S) chiede se il collega Ubaldo Pagano, che ha testé riportato la relazione del collegio dei revisori dei conti del comitato organizzatore che ha certificato la corretta gestione da parte degli amministratori in aderenza ai principi contabili e nel pieno rispetto delle norme di legge, possa chiarire per quale motivo l'Esecutivo ha ritenuto di prevedere la nomina del Commissario straordinario.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) precisa anzitutto che i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 non rappresentano né milestone né un target del PNRR e, inoltre, che il collegio dei revisori, nella propria relazione sulla gestione dell'anno 2022, ha certificato che le risorse assegnate al Comitato organizzatore sono state impegnate correttamente.
  Nel sostenere che, a suo avviso, la scelta del Governo sia stata dettata dalla circostanza che l'amministrazione locale di Taranto è invisa al Governo per l'appartenenza del sindaco al Partito Democratico, ricorda che la cittadinanza tarantina lo ha confermato nelle elezioni di giugno scorso con il 60 per cento delle preferenze.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) fa notare che la disposizione in esame non attiene al PNRR e, pertanto, chiede se non rischi di essere censurata da parte del Presidente della Repubblica per difetto del requisito di omogeneità al momento della promulgazione della legge di conversione.

  Leonardo DONNO (M5S), a nome dei deputati appartenenti al gruppo MoVimento 5 Stelle delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio, dichiara di sottoscrivere l'emendamento Ubaldo Pagano 33.2.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ubaldo Pagano 33.2.

  Leonardo DONNO (M5S), nell'illustrare gli emendamenti 33.3 e 33.4 di cui è primo firmatario, critica l'affermazione della deputata Lucaselli, secondo cui il Governo, attraverso il provvedimento in esame, sta agendo a favore dei cittadini di Taranto, dal momento che è stato recentemente approvato con il decreto-legge riguardante gli impianti strategici il cosiddetto «scudo penale» per i reati riguardanti l'ILVA.
  Nel ricordare di aver condiviso l'emendamento Ubaldo Pagano 33.2 volto a sopprimere la nomina del Commissario straordinario per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, che reputa una soluzione inadeguata e sbrigativa sia sotto il profilo dell'opportunità sia della forma, ritiene che la Presidente Meloni e il Ministro Fitto avrebbero dovuto piuttosto supportare l'amministrazione locale al fine di superare i ritardi verificatisi nella realizzazione delle infrastrutture.
  Nel criticare, altresì, la previsione di una quota percentuale dei quadri economici degli interventi da realizzare da destinare alle spese di supporto tecnico e al compenso per il Commissario straordinario che può ammontare a circa 6 milioni di euro, raccomanda l'approvazione della proposta emendativa a sua prima firma che prevede la nomina di un Commissario straordinario da individuare nella persona del Pag. 23prefetto di Taranto, che dovrà esercitare tale funzione a titolo gratuito, al fine di garantire la cittadinanza contro lo sperpero delle risorse pubbliche e le infiltrazioni delle criminalità organizzata.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Donno 33.3.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ricorda che, secondo quanto convenuto nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, i lavori delle Commissioni riunite dovranno concludersi entro le ore 11.30, e quindi entro pochi minuti, al fine di consentire l'inizio della discussione del provvedimento in Assemblea alle ore 12.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Donno 33.4, Ubaldo Pagano 33.5 e Ilaria Fontana 41.1.

  Filiberto ZARATTI (AVS) fa notare che la maggioranza, che si pone, a suo avviso, in modo erroneo la questione dell'autonomia differenziata, in realtà attraverso i provvedimenti approvati dimostra di considerare gli enti locali come enti di minore rilevanza. Quindi, passando ad illustrare l'emendamento Grimaldi 41.2, evidenzia che esso è volto ad agevolare la produzione di idrogeno verde, ovvero rinnovabile, che rappresenta un elemento centrale del PNRR. In particolare afferma che la proposta emendativa sottrae gli impianti di produzione di idrogeno verde ovvero rinnovabile alla procedura di VIA prevista per gli impianti chimici integrati e alle autorizzazioni previste per le produzioni su scala industriale.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 41.2, L'Abbate 41.3, Cappelletti 41.4 e Orrico 46.1, l'articolo aggiuntivo Pavanelli 46.01, gli emendamenti Appendino 47.2, Todde 47.3, Cappelletti 47.4, Grimaldi 47.5, Cappelletti 47.6, Pavanelli 47.7, Grimaldi 47.8, Todde 47.9, Cappelletti 47.10 e 47.11, L'Abbate 47.12, Appendino 47.13, Zaratti 47.14, Ilaria Fontana 47.15, Grimaldi 47.16, Todde 47.17, Ilaria Fontana 47.18, 47.19 e 47.20, Zaratti 47.21, Cappelletti 47.22, Zaratti 47.23, Cappelletti 47.24 e 47.25, Todde 47.26, Appendino 47.27, gli identici emendamenti Pavanelli 47.28 e Zaratti 47.29, Zaratti 47.30 e 47.31, Grimaldi 47.32, Todde 47.33, l'articolo aggiuntivo Pavanelli 47.02, gli emendamenti Ilaria Fontana 48.1, Cappelletti 49.1 e 49.2, Ilaria Fontana 49.3 e 49.4, Grimaldi 49.5, Caramiello 49.6, 49.7, 49.8 e 49.9, Grimaldi 49.10, Pavanelli 49.12, Scutellà 50.1, Sarracino 50.2, Zaratti 50.3, Ubaldo Pagano 51.1, Dell'Olio 51-bis.2, 51-bis.3 e 51-bis.1, Bonafé 51-bis.4, Simiani 52.1, Ilaria Fontana 52.2, Todde 52.3, Ubaldo Pagano 53.2, Scutellà 53.1, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 55.1 e D'Orso 55.2, gli emendamenti D'Orso 55.3, nonché Baldino 55.4, 55.5, 55.6, 55.7, 55.8 e 55.9.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dichiara concluso l'esame delle proposte emendative. Avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni VII, VIII, IX, X e XIV, che le altre Commissioni alle quali il provvedimento è assegnato in sede consultiva non si sono espresse e che il Comitato per la legislazione esprimerà il proprio parere all'Assemblea.

  Le Commissioni deliberano quindi di conferire il mandato ai relatori, on. Gardini per la I Commissione e on. Ottaviani per la V Commissione, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che le Presidenze si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 11.35.