CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 aprile 2023
92.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 13 aprile 2023.

Audizione informale, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 88 Magi, C. 115 Madia, C. 424 Grippo, C. 769 Zanella e C. 907 Pavanelli, recanti disposizioni per l'esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura, di rappresentanti del sindacato Polizia di Stato (FSP), del prefetto Claudio Sgaraglia, Capo dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.30 alle 9.

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 13 aprile 2023. — Presidenza del vicepresidente Riccardo DE CORATO. – Interviene il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

  La seduta comincia alle 14.15.

  Riccardo DE CORATO, presidente, avverte che è consentita la partecipazione in videoconferenza dei deputati, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento e che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati. Ricorda che, a norma dell'articolo 135-ter, comma 4, del Regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto; a ciascuna delle interrogazioni presentate, risponde il rappresentante del Governo per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante ha il diritto di replicare, per non più di due minuti.

5-00672 Paolo Emilio Russo (FI): Sulle attività di formazione destinate al personale pubblico.

  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Ministro Paolo ZANGRILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Ministro. Evidenzia come l'obiettivo di arrivare al 30 giugno 2026 con il 70 per cento del personale che completa con successo l'attività di formazione, sia sicuramente ambizioso ma raggiungibile, e in linea con le esperienze di altri Paesi europei. Sottolinea come indubbiamente la possibilità di svolgere la formazione on line e da remoto semplifichi anche per il lavoratore l'accesso ai corsi e ritiene che questa innovazione tecnologica possa rappresentare la chiave di volta nel processo di modernizzazione della pubblica amministrazione.

5-00673 Zaratti (AVS): Sul raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione della PA individuati dal PNRR.

  Filiberto ZARATTI (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Ministro Paolo ZANGRILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Filiberto ZARATTI (AVS), nel registrare con favore l'ampia partecipazione degli enti locali alle iniziative di promozione del percorso di digitalizzazione, richiamata nella risposta del Ministro, fa tuttavia presente che ciò non implica necessariamente l'effettiva realizzazione dei progetti né tanto meno il conseguimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel rammentare in particolare che il PNRR si prefigge di portare almeno il 75 per cento delle pubbliche amministrazioni italiane a utilizzare servizi cloud entro il 2026, evidenzia al contrario la carenza della situazione attuale. Richiama quindi i dati riportati nell'indagine annuale della Banca d'Italia, ricordando tra l'altro che solo il 30 per cento degli enti consente l'accesso ai propri servizi online tramite SPID mentre il 40 per cento di loro non ha ancora individuato un responsabile per la transizione digitale, così come il 12 per cento degli enti non ha ancora aderito a PagoPA. Rileva quindi che alla luce dei dati riportati da Banca D'Italia siamo clamorosamente indietro sia a livello generale sia con specifico riguardo al conseguimento degli obiettivi del PNRR. Nel ribadire che la richiamata ampia partecipazione degli enti locali è un segnale positivo, sottolinea tuttavia che ciò non è sufficiente per indurre a sperare che gli obiettivi di digitalizzazione della pubblica amministrazione siano raggiunti nei tempi previsti.

5-00674 Alfonso Colucci (M5S): Sull'esigenza di rendere maggiormente attrattivo l'impiego pubblico per i giovani più qualificati.

  Alfonso COLUCCI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il Ministro Paolo ZANGRILLO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), evidenziando in particolare come i processi di selezione del personale siano divenuti molto più rapidi. Fa presente, infatti, che, se prima della pandemia per portare a compimento una procedura concorsuale occorrevano 789 giorni, durante la pandemia erano sufficienti 169 giorni, essendo stato necessario saltare alcuni passaggi – sostanzialmente i colloqui – per evitare situazioni di contatto fisico. Precisa inoltre, con riferimento al personale assunto a tempo determinato per l'attuazione del PNRR, come sia volontà del Governo consentire agli enti territoriali di stabilizzare i più meritevoli, in presenza di specifici requisiti, al fine di non privarsi delle migliori risorse.

  Alfonso COLUCCI (M5S), replicando, dichiara di condividere l'esigenza di porre al centro dell'attuazione del PNRR i giovani, ma evidenzia come i dati attuali relativi ai concorsi pubblici palesino un insuccesso, con frequenti rinunce da parte dei vincitori. Ritiene che ciò dipenda da molteplici problemi: retribuzioni basse, conferimento di mansioni inadeguate rispetto al livello di studio dei candidati, contratti a tempo determinato che non forniscono prospettive di stabilizzazione e scarsa formazione dei neoassunti. Tutto ciò rende poco attrattivo attualmente il lavoro nella pubblica amministrazione per il PNRR. Stigmatizza il fatto che il Governo, per risolvere il problema, sia orientato verso rapporti di somministrazione; ritiene che la formula del lavoro in somministrazione produca un maggior costo per la pubblica amministrazione – chiamata non solo a versare la retribuzione al lavoratore ma anche a remunerare l'agenzia che fornisce il personale – e dia luogo a uno sperpero di risorse pubbliche per la formazione di persone che non hanno poi prospettive di stabilizzazione nella pubblica amministrazione. In conclusione, evidenzia come le politiche del Governo non attraggano i giovani e come ciò sia particolarmente grave tenuto conto che la pubblica amministrazione, soprattutto per la realizzazione del PNRR, avrebbe bisogno di sfruttare la forza propulsiva dei giovani.

5-00675 Urzì (FdI): Sull'esigenza di riformare i concorsi della PA e di adeguare i salari al fine di valorizzare il personale.

  Alessandro URZÌ (FDI), illustrando l'interrogazione in titolo, nel far presente di aver già potuto ricavare un quadro complessivo dalle risposte fornite dal Ministro alle interrogazioni dei colleghi, ritiene comunque utile qualche ulteriore precisazione in particolare sull'attivazione di meccanismi premiali nei confronti dei giovani che accedono alla pubblica amministrazione. Apprezzando in particolare il riferimento del Ministro alla valorizzazione del merito, tiene a ricordare che il Governo si è insediato da pochi mesi e che si trova pertanto a fronteggiare una situazione ereditata dai suoi predecessori.

  Il Ministro Paolo ZANGRILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Alessandro URZÌ (FDI), ringrazia il Ministro per la risposta, che ha fornito indicazioni chiare sul futuro percorso del Governo, impegnato ad affrontare di petto una situazione difficile che, come già illustrato nell'interrogazione, vede la riduzione dei dipendenti della pubblica amministrazione da 3,5 a 3,2 milioni di unità, il progressivo elevamento dell'età media e l'insufficienza della spesa per la formazione del personale. Nel richiamare la complessità della sfida, rileva che, a differenza di quanto sembrerebbero intendere gli interventi appena svolti dai colleghi dell'opposizione, la situazione in cui versa la pubblica amministrazione non è responsabilità dell'attuale Governo, che l'ha ereditata dai suoi predecessori. A suo parere, dalla risposta del Ministro si evince chiaramente un cambio di prospettiva che punta tra l'altro alla valorizzazione del merito, sulla quale l'Esecutivo è fortemente impegnato, come dimostra anche la modificata intitolazione di un Ministero. Con riguardo inoltre agli obiettivi di svecchiamento della pubblica amministrazione, dichiara di aver particolarmente apprezzato il riferimento alla premialità retributiva e alla previsione Pag. 15di concorsi unici nazionali su base regionale, al fine di promuovere la permanenza in servizio presso la pubblica amministrazione anche dopo il 2026. Fa quindi presente che il 76 per cento degli italiani ritiene inadeguati i servizi forniti dalla pubblica amministrazione, delle cui condizioni egli considera responsabile l'attuale opposizione, contro il 51 per cento degli altri cittadini europei. Nel preannunciare che allo scadere dei cinque anni di Governo si vedranno i risultati della sfida raccolta, reitera il ringraziamento al Ministro per la puntualità e la precisione delle sue risposte.

5-00676 Bonafè (PD): Sull'esigenza di reperire risorse da destinare al rinnovo contrattuale del comparto del pubblico impiego.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando in particolare come nel Documento di economia e finanza 2023, appena approvato dal Governo, non siano individuate risorse per il pubblico impiego, né per i rinnovi contrattuali né per la formazione; riporta dunque il passaggio del DEF nel quale si prevede una revisione della spesa corrente al fine di consentire, con risparmi crescenti nel tempo, di coprire le politiche inerenti al pubblico impiego, collegando in sostanza il rinnovo contrattuale alla capacità del Governo di effettuare tagli sulla spesa pubblica.

  Il Ministro Paolo ZANGRILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), sottolineando la convinzione della centralità dell'aspetto retributivo del pubblico impiego, anche al fine di rendere maggiormente appetibile l'assunzione per i giovani più qualificati, ma invita tutti a guardare alle retribuzioni pubbliche con oggettività, anche confrontandole con i livelli retributivi, ad esempio, dei giovani che vengono assunti negli studi professionali. Ciò per respingere la narrazione che descrive la pubblica amministrazione sempre in termini negativi. Per quanto riguarda le risorse necessarie per far fronte ai rinnovi contrattuali pubblici, ricorda come Il Sole 24-ore le abbia stimate in 32 miliardi e come tale cifra rappresenti sostanzialmente una manovra di bilancio. Ritiene che si tratti di una cifra al momento non compatibile con il debito pubblico italiano e che, conseguentemente, il Governo oggi debba concentrare i propri sforzi nel reperire risorse per avviare la trattativa per il rinnovo dei contratti, senza stravolgere i conti pubblici, e rispettando le attuali condizioni di contesto.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatta dalla risposta del Governo. Contesta l'affermazione del Ministro circa l'esistenza di un impegno preciso al rinnovo dei contratti nel DEF; ritiene infatti che così non sia e che il Documento di economia e finanza si limiti a connettere i rinnovi contrattuali al taglio della spesa corrente. Ribadisce l'importanza del tema della retribuzione per la pubblica amministrazione ricordando come dalla pubblica amministrazione passi non solo l'attuazione del PNRR, ma anche l'erogazione di tutti i servizi fondamentali ai cittadini. Evidenziando che i livelli salariali in Italia sono tra i più bassi in Europa, e che nel 2020 sono stati inferiori rispetto a quelli registrati nel 2010, fa presente l'esigenza che la pubblica amministrazione dia il buon esempio, spingendo così anche i privati a innalzare le retribuzioni. Conclude affermando che il Paese non può permettersi di congelare i rinnovi contrattuali e che dunque il Governo dovrebbe attivarsi per reperire le risorse.

  Riccardo DE CORATO, presidente, ringrazia il Ministro Zangrillo e dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 13 aprile 2023. — Presidenza del presidente Nazario PAGANO.

  La seduta comincia alle 15.05.

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Disposizioni per l'esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura.
C. 88 Magi, C. 115 Madia, C. 424 Grippo, C. 769 Zanella e C. 907 Pavanelli.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 4 aprile 2023.

  Nazario PAGANO, presidente, ricorda che nella giornata odierna si è concluso il ciclo di audizioni programmato. Nessuno chiedendo di intervenire in discussione generale, dichiara concluso l'esame preliminare. Chiede quindi al relatore se è nelle condizioni di proporre un testo base, ricordando che i provvedimenti sono iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea in quota opposizione.

  Igor IEZZI (LEGA), relatore, proprio in virtù del fatto che, come appena ricordato dal presidente, i provvedimenti in oggetto sono iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea in quota opposizione, propone di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il testo della proposta di legge C. 115 Madia. Ritiene comunque opportuna una riflessione in ordine alla tempistica dei lavori successivi, in considerazione del fatto che la Commissione sarà impegnata la prossima settimana nell'esame del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, cosiddetto PNRR, tanto in sede referente quanto in Assemblea, dove potrebbe essere posta la questione di fiducia. Considerando difficile in tale contesto che si possa rispettare il termine del 26 aprile prossimo per l'avvio dell'esame da parte dell'Assemblea dei provvedimenti in esame, propone di sottoporre alla valutazione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che sarà previsto per la prossima settimana, l'opportunità di una richiesta di rinvio dell'esame in Assemblea di una o due settimane in ogni caso, chiede che il termine per la presentazione delle proposte emendative al testo base che sarà adottato, venga spostato, rispetto a quanto deciso nella riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di ventiquattr'ore, e quindi venga fissato alle ore 16 di martedì 18 aprile.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), ricorda che è stato l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi tenutosi nella giornata di ieri a concordare sull'organizzazione dei lavori della Commissione per il prosieguo dell'esame dei provvedimenti in materia di voto fuori sede, in considerazione della data del 26 aprile prossimo, previsto per l'inizio dell'esame in Assemblea. Nel sottolineare che nella giornata di ieri la Commissione era già perfettamente consapevole dell'imminente trasmissione dal Senato del decreto-legge PNRR, dichiara di non comprendere la ratio delle proposte del relatore. Non ravvisa pertanto la necessità di modificare le decisioni già assunte, ritenendo che la Commissione possa assolvere ad entrambi gli impegni.

  Igor IEZZI (LEGA), relatore, al fine di precisare meglio il suo intervento precedente, fa presente che ritiene opportuno assumere in questa sede una decisione in merito al differimento del termine per la presentazione delle proposte emendative al testo base, rinviando invece al prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, la valutazione circa la richiesta di un eventuale rinvio dell'esame da parte dell'Assemblea. Nel rammentare che, alla luce degli esiti della riunione degli Uffici di presidenza delle Commissioni I e V appena svoltasi, nella giornata di lunedì 17 è fissato anche il termine per la presentazione delle proposte emendative al decreto-legge PNRR, ritiene comunque opportuno un differimento di ventiquattr'ore del termine per la presentazione di emendamenti al testo base che sarà adottato in relazione ai provvedimenti in esame.

  Nazario PAGANO, presidente, in ordine al differimento del termine per la presentazione delle proposte emendative al testo base in materia di voto fuori sede, fa presente che il collega Iezzi ha anticipato una Pag. 17proposta che la stessa presidenza si apprestava ad avanzare. Ritiene infatti che, in ragione dei concomitanti impegni della Commissione sul decreto-legge PNRR, non vi sarebbero comunque i tempi tecnici per avviare nella giornata di martedì 18 aprile l'esame delle proposte emendative in materia di voto fuori sede. Propone quindi, in assenza di obiezioni, di procedere intanto all'adozione del testo base.

  Maria Anna MADIA (PD-IDP), nel ringraziare il relatore per la proposta avanzata, prima di procedere alla relativa deliberazione, ritiene indispensabile un chiarimento politico in ordine all'audizione di stamattina. Pur ignorando se le considerazioni espresse dal Claudio Sgaraglia, Capo dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, coincidano o meno con la posizione del Governo, rileva comunque che i contenuti dell'audizione svoltasi nella mattinata odierna non appaiono banali. Tiene pertanto a lasciare agli atti la propria posizione, qualora si adottasse quale testo base il testo della proposta di legge a sua prima firma e nel corso del prosieguo dell'esame si provvedesse ad approvare eventuali proposte emendative volte a ricondurre il provvedimento ai contenuti espressi dal prefetto Sgaraglia. Precisa infatti che in tal caso non potrà più riconoscersi nel testo come modificato.

  Nazario PAGANO, presidente, pur comprendendo le preoccupazioni espresse dalla collega, propone di procedere intanto all'adozione del testo base, non essendo possibile prevedere in anticipo quale sarà l'esito dell'esame della Commissione. Fa presente che la collega Madia potrà quindi valutare le posizioni da assumere in relazione all'andamento dei lavori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di adottare quale testo base per il prosieguo dell'esame il testo della proposta di legge C. 115 Madia.

  Nazario PAGANO, presidente, in assenza di obiezioni, differisce alle ore 16 di martedì 18 aprile il termine per la presentazione delle proposte emendative al testo base testé adottato, rinviando all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, previsto per la prossima settimana le ulteriori valutazioni in ordine al prosieguo dell'esame. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.