CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 marzo 2023
82.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 33

INTERROGAZIONI

  Giovedì 23 marzo 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 8.45.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che il seguente punto all'ordine del giorno, non essendo previste votazioni, sarà svolto consentendo la partecipazione da remoto, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.

5-00501 Boldrini: Sulla repressione in atto in Tunisia.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta del Governo. Ricorda che la cosiddetta «rivoluzione dei gelsomini» del 2011 è stata uno degli esperimenti più riusciti nel quadro delle primavere arabe, con l'introduzione di una Costituzione aperta, democratica e attenta la parità di genere. Al riguardo, ricorda di aver incontrato, durante il mandato da Presidente della Camera, gli esponenti del Quartetto per il dialogo nazionale tunisino, insignito del premio Nobel per la pace nel 2015.
  Osserva che il percorso di consolidamento delle istituzioni democratiche è stato però bruscamente interrotto nel luglio del 2021 con la torsione autoritaria imposta dal Presidente Saïed, che ha avocato a sé tutti i poteri, esautorando il Parlamento e criminalizzando gli oppositori politici. Segnala che all'interno di questo involuzione democratica si è inserita anche una campagna di stampo razzista ai danni dei migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana. La loro presenza è evocata dalle Pag. 34autorità tunisine nei termini di una minaccia di sostituzione etnica a cui le autorità intendono rispondere con politiche discriminatorie, che inducono i migranti a cercare una via di scampo riprendendo la via del deserto oppure tentando la migrazione via mare: in entrambi i casi, mettendo a rischio la propria vita.
  Stigmatizza, quindi, la missione in Tunisia dei Ministri dell'interno, Piantedosi, e degli esteri, Tajaini, che non hanno richiamato i propri interlocutori al rispetto dello Stato di diritto e degli standard democratici, ma si sono focalizzati esclusivamente sulle politiche per contenere i flussi migratori. Ricorda che, del resto, lo stesso approccio è stato adottato nei riguardi dell'Egitto: benché il Ministro Tajani abbia più volte evocato la collaborazione del regime di al-Sisi sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki, entrambe le vicende appaiono ancora molto lontane da una soluzione rispettosa della dignità del nostro Paese; non solo: nonostante l'evidente mancanza di cooperazione delle autorità egiziane, il Ministro Tajani ha ritenuto di inviare l'orchestra del teatro San Carlo di Napoli ad eseguire un concerto in terra egiziana.
  Evidenzia, inoltre, che la risposta del Governo è palesemente fuorviante anche riguardo alle ultime elezioni che si sono tenute in Tunisia a gennaio scorso, nelle quali ha votato solo l'11 per cento degli aventi diritto.
  Pertanto, auspica che l'Esecutivo cambi radicalmente il proprio approccio e agisca con più efficacia nelle principali crisi regionali – Tunisia e Libia – per tornare ad esercitare un'influenza positiva.

5-00502 Boldrini: Sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele.

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo. Ricorda che la recente visita di Netanyahu Roma è stata preceduta da una lunga intervista dello stesso Premier israeliano al direttore de «La Repubblica» Maurizio Molinari, nel corso della quale ha auspicato che «il Governo italiano possa riconoscere Gerusalemme come capitale ancestrale del popolo ebraico, da ben 3 mila anni, come hanno fatto gli Stati Uniti con un gesto di grande amicizia». Evidenzia che il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Salvini ha replicato a stretto giro a questo auspicio di Netanyahu scrivendo, in un tweet, «Dico convintamente sì a Gerusalemme capitale di Israele, nel nome della pace, della storia e della verità.». A suo avviso, l'evidente dissonanza tra i contenuti della risposta odierna del Governo e le affermazioni del Ministro Salvini attesta in maniera inequivocabile le profonde contraddizioni interna all'Esecutivo su un tema così delicato di politica estera.
  Peraltro, segnala che nella conferenza stampa in esito all'incontro con il Premier israeliano il Presidente del Consiglio Meloni non ha espresso alcuna valutazione sugli insediamenti illegali di Israele in Cisgiordania – severamente stigmatizzati dal Segretario di Stato americano Blinken, oltre che vietati dalle risoluzioni delle Nazioni Unite –, né sulla controversa riforma della giustizia promossa da Netanyahu, su cui il Cancelliere tedesco Scholz ha espresso profonde riserve: si tratta, infatti, di una riforma che subordina la Corte suprema agli orientamenti del Governo e della maggioranza parlamentare, ledendo uno dei princìpi essenziali dello Stato di diritto.
  Sottolinea, infine, che l'atteggiamento reticente del Governo rappresenta una forma di grave auto-censura, che lede l'efficacia della nostra politica estera, impedendo di dialogare con autorevolezza con i partner internazionali.

  Giulio TREMONTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.10.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 23 marzo 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene Pag. 35il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 9.10.

DL 16/2023: Disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall'Ucraina.
C. 939 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 marzo scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che nella seduta di avvio dell'esame il relatore ha illustrato i profili di competenza della Commissione contenuti nel provvedimento, preannunciando la presentazione di una proposta di parere favorevole.
  Dà quindi la parola al relatore affinché presenti la proposta di parere.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), relatore, illustra la proposta di parere (vedi allegato 3).

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI auspica l'approvazione rapida del provvedimento in esame, che assicura protezione umanitaria ad oltre 170 mila ucraini in fuga dalla guerra. Preannuncia, altresì, che il Governo sta valutando l'opportunità di intervenire con ulteriori misure volte a parificare la condizione dei cittadini ucraini a quella dei cittadini dell'Unione europea sotto il profilo, ad esempio, del riconoscimento di titoli di studio e dell'accesso ai servizi sociali.

  Federica ONORI (M5S), preannunciando il voto favorevole del Movimento 5 stelle sulla proposta di parere del relatore, evidenzia, tuttavia, che sussistono criticità quanto alla copertura degli oneri finanziari del provvedimento, dal momento che è prevista la decurtazione di risorse destinate alle politiche sociali, al sostegno delle famiglie e alle spese per l'istruzione. Segnala che si tratta, peraltro, di profili di competenza di altre Commissioni.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), preannunciando il voto favorevole del Partito democratico sulla proposta di parere del relatore, ribadisce l'apprezzamento per lo spirito di solidarietà dimostrato dai cittadini italiani nell'accoglienza di profughi ucraini. Rileva, tuttavia, l'opportunità di valutare l'incremento del contributo di sostentamento una tantum – pari a 900 euro l'anno – per gli ucraini che decidono di non ricorrere all'ospitalità nei centri di accoglienza predisposti dal Governo.

  Nicola FRATOIANNI (AVS), anticipando il voto favorevole del proprio gruppo parlamentare, si associa ai rilievi critici sollevati dalle colleghe Onori e Boldrini. Osserva, inoltre, che l'efficacia e la sensibilità con la quale il Paese ha provveduto ad accogliere i profughi dell'Ucraina dovrebbe essere estesa anche ai rifugiati di altre nazionalità che fuggono da situazioni di guerra, evitando l'argomento ideologico di presunte «invasioni» incontrollate.

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI, accogliendo gli spunti emersi dalla dibattito, ribadisce la disponibilità dell'Esecutivo a valutare un incremento delle risorse per le politiche di accoglienza dei rifugiati, tenuto conto che la loro tutela è un preciso obbligo morale per lo Stato, oltre che giuridico ai sensi del diritto internazionale.

  Emanuele LOPERFIDO (FDI), ricordando che nel corso dell'audizione svoltasi ieri l'Ambasciatore d'Ucraina in Italia ha espresso apprezzamento per lo spirito solidale dimostrato dall'Italia, raccomanda l'approvazione della proposta di parere del relatore. Evidenzia, altresì, il ruolo essenziale svolto dagli enti locali nelle politiche di accoglienza, sotto il profilo dell'assistenza sanitaria, della sistemazione abitativa, nonché dell'accesso all'istruzione e all'occupazione.

  Giulio TREMONTI, presidente, rileva che in sede consuntiva si potrebbe valutare Pag. 36l'eventuale disponibilità di risorse non spese, da destinare ad altre misure di assistenza.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), ribadendo che il contributo di 900 euro annui è ritenuto insufficiente dagli stessi cittadini ucraini ospitati in Italia, si associa alla proposta del presidente Tremonti. Sottolinea, infine, che occorrerebbe garantire gli stessi livelli di assistenza a tutti i profughi di guerra, a partire dai siriani e dagli afgani presenti in Italia.

  La Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 9.30.