CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 marzo 2023
76.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 19

SEDE REFERENTE

  Giovedì 9 marzo 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 12.55.

DL 11/2023: Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
C. 889 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 marzo scorso.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.
  Avverte quindi che sono pervenuti alcuni ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità degli emendamenti formulati nella seduta dell'8 marzo scorso.
  Alla luce dei criteri di ammissibilità già richiamati nella seduta svoltasi ieri, ritiene di confermare il giudizio di inammissibilità pronunciato, fatta eccezione per l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 2.040. Tale proposta emendativa individua infatti una ulteriore modalità di fruizione dei benefici fiscali connessi agli interventi edilizi e appare in tal senso coerente con il contenuto proprio del provvedimento.
  Avverte infine che sono stati ritirati gli emendamenti Lupi 2.45 e Bicchielli 2.19.

  Enrica ALIFANO (M5S) chiede di riconsiderare il giudizio di inammissibilità pronunciato sulle proposte emendative presentate da vari esponenti del gruppo MoVimento 5 Stelle, accomunate dalla medesima finalità di adottare misure di sostegno nei confronti delle imprese, le quali si trovano in una situazione di crisi di liquidità a causa dell'impossibilità di cedere i crediti di imposta in loro possesso.

  Marco OSNATO, presidente, auspica che la Commissione possa emendare il provvedimento in esame in modo tale da contribuire alla soluzione dei gravi problemi di liquidità delle imprese, che sono stati evidenziati dall'onorevole Alifano e dei quali è ben consapevole.Pag. 20
  In relazione al merito della richiesta, rammenta che la presidenza ha ritenuto rientranti nel contenuto proprio del provvedimento non solo le proposte emendative direttamente connesse all'opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali, ma anche gli emendamenti volti a modificare la disciplina sostanziale delle agevolazioni, in considerazione della strettissima connessione tra il meccanismo di cessione dei crediti e la più generale disciplina dei benefici ad essi sottesi.
  Le proposte emendative segnalate dalla collega Alifano, invece, non intervengono sulla disciplina delle detrazioni fiscali in materia edilizia, ma hanno ad oggetto ulteriori misure, di varia natura, a sostegno delle imprese in difficoltà e debbono pertanto ritenersi estranee al contenuto proprio del provvedimento. La presidenza non può pertanto che confermare il giudizio di inammissibilità in precedenza formulato.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP), intervenendo da remoto, ringrazia la Presidenza e gli uffici per l'approfondito lavoro svolto nella valutazione di ammissibilità delle proposte emendative, per il quale esprime il proprio apprezzamento.
  Appoggia poi la richiesta di riesame delle proposte emendative segnalate dalla collega Alifano e invita a non disperdere la possibilità di miglioramento del provvedimento che potrebbe conseguire alla loro approvazione.

  Marco OSNATO, presidente, in relazione agli emendamenti richiamati dalla collega Alifano, cui l'onorevole D'Alfonso ha fatto riferimento, concorda sul fatto che le misure proposte siano volte a sostenere il settore edilizio in un momento di grave crisi. Ribadisce tuttavia come la natura degli interventi – cita, a titolo di esempio, la sospensione dei versamenti di mutui e finanziamenti bancari, l'estensione del Fondo per i mutui prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), la moratoria dei versamenti oggetto di riscossione forzata e dei versamenti fiscali e contributivi, l'estensione della validità dei documenti unici di regolarità contributiva, la possibilità di accedere ai finanziamenti con garanzia SACE – sia estranea al contenuto proprio del provvedimento in esame.
  Rammenta in ogni caso che i temi testé richiamati potranno senz'altro essere discussi in occasione dell'esame di altri provvedimenti, quale ad esempio la preannunciata riforma fiscale, che potrebbe anche includere interventi a sostegno del settore edilizio.
  Ricorda quindi che, sebbene il decreto-legge in esame sia finalizzato a tutelare il bilancio dello Stato nei confronti della crescita esponenziale della spesa per i bonus edilizi, il Governo ha manifestato la propria disponibilità ad intervenire a tutela di specifiche categorie, a fronte dei circa 20 miliardi di crediti incagliati. Auspica che, anche sulla base di questa apertura, si possa svolgere un lavoro positivo a tutela di famiglie e imprese.

  Bruno TABACCI (PD-IDP) esprime apprezzamento per il numero ragionevole di proposte emendative presentate e segnala come molte di queste, anche riferite ad aspetti essenziali, siano identiche, a testimonianza di una visione complessiva convergente. Ciò consentirà di concentrare i lavori della Commissione sulle questioni più rilevanti, ponendo le basi per un lavoro efficace ed una positiva conclusione dell'esame del provvedimento.

  Marco OSNATO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Enrica ALIFANO (M5S) interviene con riferimento all'attività conoscitiva che la Commissione sta svolgendo nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 107, recante Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. Chiede se sia possibile inserire tra le audizioni programmate anche quella del RettorePag. 21 dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

  Marco OSNATO, presidente, non essendovi obiezioni, ritiene senz'altro accoglibile la richiesta dell'onorevole Alifano.

  Bruno TABACCI (PD-IDP), richiamando gli interventi svolti da alcuni colleghi nella seduta dello scorso 8 marzo, relativi alla qualità del lavoro della Commissione Finanze, segnala che al Senato è stato presentato un disegno di legge (S. 265) volto all'istituzione, anche per la XIX Legislatura, di una Commissione bicamerale di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo.
  Ritiene che la costituzione di una simile Commissione avrebbe ripercussioni particolarmente negative con riferimento al ruolo e ai compiti della Commissione Finanze, e sarebbe inoltre foriera di grande confusione, come mostra l'esperienza delle passate legislature. La costituzione delle Commissioni parlamentari d'inchiesta determina in primo luogo – lo ha già messo in evidenza in occasione della ricostituzione della Commissione d'inchiesta sulla morte di David Rossi – una impropria sovrapposizione tra ruolo della magistratura e ruolo delle Commissioni parlamentari. Inoltre, una Commissione d'inchiesta sulle banche non potrebbe che rivolgere la propria attenzione – essendo ormai superate le motivazioni che ne avevano ispirato la prima costituzione, nel 2017 – all'attuale sistema bancario, finanziario e assicurativo, che rappresenta uno dei principali ambiti di intervento della VI Commissione, determinando una dannosa duplicazione di competenze tra i due organi parlamentari, a scapito del lavoro della Commissione Finanze e del suo prestigio.
  Invita quindi la presidenza della Commissione ad una seria riflessione sul punto, a tutela delle prerogative dell'organo parlamentare.

  Marco OSNATO, presidente, prende atto dei rilievi del collega Tabacci, che giudica condivisibili. Rilevato come competa al Parlamento assumere ogni decisione in proposito, si farà certamente carico di tutelare le competenze della Commissione, ivi comprese quelle relative al sistema bancario.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP), intervenendo da remoto, concorda con l'intervento svolto dall'onorevole Tabacci.
  Segnala poi, con riferimento al lavoro sul decreto-legge n. 11 del 2023 in materia di cessioni dei crediti fiscali, che sulle proposte emendative presentate saranno a breve organizzati importanti tavoli di lavoro con il Ministero dell'economia e delle finanze, in un confronto che sebbene informale ricopre un ruolo fondamentale nel procedimento legislativo. Auspica, con riferimento a questo essenziale lavoro di mediazione, che possa esserci, oltre alla partecipazione del presidente Osnato e del relatore De Bertoldi, un impegno comune, affinché sulle proposte emendative ritenute più significative, al di là della paternità politica, possa attivarsi un confronto proficuo. Con riferimento poi agli importanti emendamenti che sono stati giudicati estranei al contenuto proprio del provvedimento ora in esame, potrebbero essere anche questi segnalati all'attenzione del Ministero dell'economia, al fine di un loro inserimento, qualora ritenuti validi, in prossimi provvedimenti.
  Conclude auspicando che nei prossimi giorni si possa realizzare un sano ed equilibrato rapporto collaborativo tra Parlamento e Governo, caratterizzato dalla più ampia partecipazione, che tuteli le prerogative parlamentari e che consenta di migliorare, attraverso il lavoro di analisi e riformulazione delle proposte emendative presentate, il provvedimento all'esame della Commissione.

  Marco OSNATO, presidente, preso atto delle osservazioni del collega D'Alfonso, che certamente ben comprende, assicura che si adopererà, con il supporto di tutti i colleghi, per tutelare il ruolo del Parlamento nel complesso lavoro che la Commissione si appresta a svolgere.
  Si farà inoltre carico di segnalare al Governo le proposte emendative giudicate inammissibili nell'ambito del provvedimentoPag. 22 in esame, al fine di un loro eventuale inserimento in altri provvedimenti, quale ad esempio il preannunciato disegno di legge per la riforma fiscale.
  Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 13.05.