CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 febbraio 2023
68.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 23 febbraio 2023.Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 9.10.

Schema di decreto ministeriale di individuazione, per l'anno 2023, delle priorità tematiche per l'attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici.
Atto n. 23.
(Seguito esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 21 febbraio scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimerePag. 54 il previsto parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, entro il 6 marzo prossimo.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, in premessa, rileva l'opportunità di procedere ad una più generale riflessione, in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sugli esiti delle modifiche alla disciplina per l'attribuzione dei contributi agli enti internazionalistici.
  Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) ringrazia il relatore per aver integrato nella proposta di parere alcuni elementi sollevati dal proprio gruppo nella seduta del 21 febbraio scorso, in particolare le riserve espresso in merito ad un'eccessiva parcellizzazione dei finanziamenti, che rischia di inficiare la qualità dei prodotti di ricerca. Sollecita, quindi, il Governo a fornire elementi di valutazione sugli effetti della citata riforma del 2020, che potrebbe aver determinato disfunzioni nella allocazione delle risorse, con taluni think tank che hanno ricevuto contributi molto modesti. Ribadisce, inoltre, l'esigenza di assicurare un'equa ripartizione delle risorse fra le tre macroaree.
  Sulla scorta di queste premesse, pur ribadendo l'apprezzamento per lo spirito di dialogo dimostrato dal relatore, preannuncia il voto di astensione del Partito democratico.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), associandosi ai ringraziamenti al relatore, concorda sull'opportunità di avviare una riflessione sull'utilizzo dei fondi negli esercizi precedenti, finalizzata a migliorare l'attuale disciplina, anche in considerazione della rilevanza assunta in questa fase dai temi di politica estera e dalla diplomazia culturale.
  Preannuncia, quindi, il voto favorevole di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere presentata dal relatore.

  Giulio TREMONTI, presidente, precisa che dal 2020 – anno di entrata in vigore della nuova disciplina – lo scenario globale è mutato radicalmente: pertanto, si rende necessaria un'attenta revisione dei meccanismi di finanziamento degli enti internazionalistici, al fine di valutare se sia opportuno concentrare le risorse su singoli progetti di elevata qualità ovvero continuare a distribuirle ad un numero elevato di enti.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) invita l'Esecutivo, in vista della elaborazione del bando per l'attribuzione dei contributi, a prendere atto delle raccomandazioni emerse nel dibattito odierno, nonché a presentare una relazione dettagliata sugli esercizi precedenti.

  Federica ONORI (M5S) si associa alle considerazioni dei colleghi, sottolineando il rischio di una dispersione dei fondi, che contrasta con l'approccio di visione strategica proprio della politica estera. Preannunciando l'astensione del Movimento 5 Stelle, suggerisce di predisporre uno studio comparativo con altri Paesi, anche al fine di individuare eventuali buone prassi da introdurre nell'ordinamento italiano.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, esprimendo apprezzamento per il tenore della dibattito, ribadisce l'importanza delle osservazioni svolte dall'onorevole Quartapelle nella scorsa seduta, relative alla necessità di riservare un adeguato impegno ai progetti di ricerca sui Paesi emergenti, a partire dalla Cina. Dichiarandosi disponibile a presentare la relazione consuntiva chiesta dalla deputata Boldrini, concorda sulla necessità di evitare una eccessiva parcellizzazione, preservando tuttavia la partecipazione del maggior numero di enti possibile. Al riguardo, peraltro, osserva che nel precedente esercizio finanziario il 40 per cento delle risorse è stato destinato all'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) e all'Istituto per gli affari internazionali (IAI), a conferma dell'impegno del Governo a promuovere l'attività degli enti di ricerca più qualificati. Segnala, infine, che l'astensione dei gruppi di opposizione sulla proposta di parere del relatore costituisce un'ottima base per avviare un dialogo costruttivo sul tema.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) ribadisce la necessità di assicurare un'equa ripartizione Pag. 55fra le tre macroaree, riservando ai temi dei diritti umani e della cooperazione allo sviluppo la stessa rilevanza annessa alle materie della difesa e della sicurezza.

  Federica ONORI (M5S) rileva che, in un'ottica di efficacia ed efficienza dei processi, sarebbe opportuno adottare un metodo orientato agli obiettivi ed evitare un'eccessiva parcellizzazione degli interventi; evidenzia, inoltre, che per consolidare l'autorevolezza e la credibilità del Paese in politica estera occorre coniugare l'interesse nazionale con la tutela e la promozione del patrimonio di valori che l'Italia intende rappresentare sul piano globale.

  Arnaldo LOMUTI (M5S), pur apprezzando la varietà dei temi individuati nella proposta di parere del relatore, sottolinea l'opportunità di annettere particolare rilievo al ruolo dell'Italia nella crisi libica e alle prospettive di sicurezza dell'Unione europea al termine del conflitto in Ucraina.

  Andrea DI GIUSEPPE (FDI), ricordando che, in qualità di presidente del Comites degli Stati Uniti, aveva espresso parere contrario – obbligatorio, ma non vincolante – su quattro progetti di ricerca proposti dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, esprime riserve sulla entità complessiva del contributo destinato alle attività di ricerca, a suo avviso eccessiva, anche in considerazione dell'esigenza di assicurare prioritariamente il potenziamento della rete diplomatico-consolare. Concorda, quindi, sull'opportunità che il Governo illustri nel dettaglio gli esiti delle attività finanziate nei precedenti esercizi.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, condividendo le sollecitazioni dell'onorevole Boldrini, sottolinea che fin dal secondo dopoguerra l'Italia ha promosso e tutelato i diritti umani in sede di politica estera: proseguendo su questo solco, occorre tuttavia affiancare un'intensa attività di promozione dell'interesse nazionale. Ribadendo l'importanza di perseguire la coesione e l'unità di intenti di tutte le forze politiche nell'ambito della politica estera, conferma la disponibilità a presentare un resoconto più dettagliato sui progetti finanziati nel passato.

  Federica ONORI (M5S), replicando al collega Di Giuseppe, sottolinea che, suo avviso, le risorse complessive – 778 mila euro – appaiono insufficienti: pertanto, anche per valutare l'adeguatezza dei fondi, sarebbe auspicabile acquisire i dati relativi ad altri Paesi europei paragonabili all'Italia.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore favorevole (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 9.35.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 23 febbraio 2023.Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 14.50.

Sui lavori della Commissione.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nell'interesse della migliore gestione dei tempi, propone una di procedere dapprima all'esame in sede referente delle identiche proposte di legge C. 849 e C. 903, quindi allo svolgimento della seduta di interrogazioni a risposta in Commissione e, infine, alla riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La Commissione acconsente.

Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi, con Allegati, fatta a Vienna il 15 novembre 1972.
C. 849 Formentini e C. 903 Quartapelle Procopio.
(Esame, ai sensi dell'articolo 107, comma 3, del Regolamento, e conclusione).

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  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), presidente e relatore, rileva come la Commissione esamini oggi le identiche proposte di legge C. 849 Formentini e C. 903 Quartapelle Procopio, le quali risultano identiche al disegno di legge C. 3307, approvato in sede referente nella scorsa Legislatura, il 16 marzo 2022. Avverte quindi che ricorrono le condizioni per l'applicazione della procedura prevista dall'articolo 107, comma 3, del Regolamento, la quale prevede che, nel termine di sei mesi dall'inizio della legislatura, la Commissione, possa, previo sommario esame preliminare, deliberare di riferire all'Assemblea sui progetti di legge approvati dalla Commissione stessa in sede referente nel corso della precedente legislatura e di adottare la relazione allora presentata.
  Passando ai contenuti delle proposte di legge, ricorda che, dal punto di vista dell'iter di adesione alla Convenzione in titolo, il nostro Paese sconta un ritardo quasi cinquantennale.
  Rileva, altresì, come l'ambito della Convenzione sia strettamente limitato al controllo del contenuto di metallo prezioso, e non incide sulla salubrità, la sicurezza o su altri aspetti degli oggetti stessi. A tale scopo, il testo della Convenzione prevede l'introduzione del primo marchio di garanzia internazionale – il marchio comune di controllo (Common Control Mark) –, che indica il metallo prezioso e la sua finezza.
  Sottolinea che gli Stati che fanno parte della Convenzione consentono che le merci contrassegnate con tale marchio circolino nel proprio territorio senza ulteriori prove di controllo e marcature. Precisa che il marchio comune di controllo è il primo marchio di garanzia internazionale ed è accettato non solo negli Stati contraenti della Convenzione, ma anche in altri Paesi, dove è riconosciuto come simbolo di qualità.
  Evidenzia, quindi, che il testo della Convenzione ha lo scopo di facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi – con evidenti ricadute positive per l'export di una filiera di assoluta eccellenza come quella orafa –, garantendo, nel contempo, un'adeguata tutela del consumatore, considerata la particolare natura di tali prodotti.
  Propone quindi di adottare la proposta di legge C. 849 Formentini come testo base e di applicare ad essa la procedura prevista dall'articolo 107, comma 3, del regolamento, ricordando che, in caso di approvazione, non si passerà all'esame degli articoli, ma direttamente alla deliberazione del mandato al relatore riferire all'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 849 Formentini e di adottare la procedura prevista dall'articolo 107, comma 3, del Regolamento. Delibera, inoltre, di conferire al relatore, deputato Formentini, il mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul testo base. Delibera, infine, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Paolo FORMENTINI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 23 febbraio 2023.Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 15.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che il seguente punto all'ordine del giorno, non essendo previste votazioni, sarà svolto consentendo la partecipazione da remoto, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.

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5-00308 Marrocco: sulla tutela dei minori e delle donne in Pakistan.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Patrizia MARROCCO (FI-PPE), si dichiara soddisfatta della risposta del Governo. Sottolinea, altresì, la necessità di continuare a fare pressione sulle autorità pachistane affinché migliorino e facciano rispettare la legislazione che proibisce le conversioni forzate, i matrimoni forzati infantili, i rapimenti e il traffico di esseri umani e rispettino gli impegni assunti a livello internazionale in materia di diritti umani per combattere la schiavitù e il traffico di esseri umani e sostenere i diritti delle donne e dei bambini.
  Segnala, altresì, che in una recente intervista l'Ambasciatore del Pakistan in Italia ha ribadito che anche per la legge pachistana i matrimoni forzati sono vietati, ma che ogni giorno c'è la possibilità che vengano commessi dei crimini, e che il suo Governo sta cercando di limitarli promuovendo la consapevolezza, concludendo che non si può forzare nessuno a pregare o a sposarsi. Auspica che alle parole seguano i fatti concreti e che le autorità si occupino del fenomeno senza paura delle potenti lobby religiose islamiche.
  Evidenzia che, oltre le leggi, è necessario anche un forte cambiamento di mentalità. Al riguardo, ricorda che in questi giorni si è aperto il processo per l'omicidio di Saman Abbas, la diciottenne uccisa nel 2001 dai familiari pakistani a Novellara perché si opponeva ad un matrimonio combinato. Ricorda che non è stata concessa l'estradizione al padre detenuto in Pakistan, perché non c'è un trattato di estradizione tra il nostro Paese il Pakistan stesso: si tratta di una vicenda drammatica, giunta all'attenzione dell'opinione pubblica per l'epilogo tragico.
  Segnala che nel 2022 ancora 650 milioni di donne in tutto il mondo sarebbero state costrette a sposarsi, a vivere violenze fisiche e psicologiche e che alcune di loro hanno pagato con la vita il desiderio di essere libere di scegliere chi amare, ribellandosi a padri padroni e tradizioni barbare. Rileva che la fine della pratica dei matrimoni forzati richiede impegno in numerosi contesti e collaborazione a livello internazionale e globale, sia in situazioni di pace che di conflitto: a suo avviso, solo così si potrà essere in grado di salvare anche tutte le Saman di cui non si conosce l'esistenza.

5-00385 Quartapelle Procopio: sui rapporti tra Italia ed Etiopia, con particolare relazione alla questione del Tigray.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), in qualità di cofirmataria, replicando, si dichiara non soddisfatta della risposta del Governo, che denota un linguaggio fin troppo paludato di fronte ad una delle guerre più sanguinose che affliggono il pianeta e che ha già provocato oltre 700 mila vittime, 2 milioni di sfollati, violenze e barbarie di ogni tipo. Ciò è confermato dai bombardamenti aerei sulla popolazione civile, che possono essere messi in atto solo dalle forze regolari e non dagli insorti.
  Stigmatizza l'assenza di una ferma condanna da parte del Governo italiano, che pure si espone quotidianamente – e giustamente – per condannare le atrocità del conflitto in Ucraina. Ricorda che Human Rights Watch, Amnesty International e lo stesso Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) hanno più volte denunciato, nei loro rapporti, i limiti imposti dal Governo etiope all'afflusso degli aiuti umanitari, pratica che si configura a tutti gli effetti come un crimine contro l'umanità.
  A fronte di tutto ciò, il Presidente del Consiglio Meloni ha pubblicamente dichiarato, in esito al suo incontro con il Premier etiope Abiy Ahmed Ali, che le aziende italiane torneranno presto in Etiopia, riprendendo il business as usual; non solo: ha anche evocato la stipulazione di un accordo di cooperazione in materia di difesa. A tale Pag. 58riguardo, ricorda che il Parlamento europeo si è recentemente pronunciato a favore di una ripresa degli aiuti umanitari a beneficio dell'Etiopia, ma ha invece espresso riserve sugli aiuti economici e di cooperazione allo sviluppo, che sarebbero gestiti direttamente dal Governo etiope: a suo avviso, occorrerebbe almeno subordinare gli interventi di sostegno al ritiro delle truppe eritree dall'Etiopia.
  Esprimendo apprezzamento per l'impegno dell'Esecutivo italiano a promuovere una costruttiva interlocuzione tra il Governo etiope e la Commissione internazionale di esperti istituita dal Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite, ribadisce che le aperture nei riguardi del Primo Ministro Abiy Ahmed Ali, finalizzate a riattivare i rapporti economico-commerciali trascurando i diritti umani, rappresentano un errore gravissimo, che nuocerà gravemente alla reputazione internazionale del nostro Paese.

5-00352 Quartapelle Procopio: sulle trattative relative alla terza sede del Tribunale unificato dei brevetti.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che, essendo la collega Quartapelle Procopio impossibilitata a collegarsi in videoconferenza per prendere parte alla seduta, con l'assenso del rappresentante del Governo, la trattazione dell'interrogazione in titolo è rinviata ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.30.