CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 febbraio 2023
66.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 29 MARZO 2023

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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 21 febbraio 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sui lavori della Commissione.

  Giulio TREMONTI, presidente, rende comunicazioni alla Commissione su alcune iniziative assunte in relazione alla repressione in atto in Iran.
  In primo luogo, ricorda che lo scorso giovedì 16 febbraio, insieme alla Vicepresidente Quartapelle, ha ricevuto il nuovo Ambasciatore iraniano, Mohammad Reza Sabouri.
  Segnala che il colloquio ha avuto per oggetto principale la situazione dei diritti umani in Iran e anche una serie di questioni rilevanti per le relazioni bilaterali tra i due Paesi, come le forniture militari alla Russia e il rapporto tra l'Iran e la Cina.
  Sottolinea che sulla questione dei diritti umani l'Ambasciatore ha riproposto la narrazione secondo la quale le dimostrazioni in atto sarebbero fomentate dagli Stati Uniti e le gravi e diffuse violenze compiute da organi dello Stato iraniano sarebbero in realtà frutto di fake news.
  Evidenzia che sia egli stesso sia la vicepresidente Quartapelle hanno insistito sul fatto che la questione dei diritti umani costituisce una pregiudiziale assoluta nei rapporti tra l'Italia e l'Iran e che le continue violazioni rappresentano un ostacolo insuperabile a un rapporto di collaborazione, anche commerciale, tra i due Paesi.
  Rileva che, in questo quadro, entrambi hanno insistito sulla necessità di dare un segnale chiaro con la concessione della grazia ai condannati a morte, anche a prescindere dai pure necessari cambiamenti di un quadro normativo non rispettoso degli standard internazionali sui diritti umani. Allo stesso modo, hanno respinto qualunque tentativo di minimizzare la repressione Pag. 28in nome del principio di non ingerenza, poiché non si tratta di ingerenza, ma di un necessario richiamo a princìpi universalmente riconosciuti.
  Segnala che al termine dell'incontro l'Ambasciatore si è dichiarato disponibile a trasmettere al suo Governo le richieste di commutazione delle pene che gli saranno inviate. Rileva tuttavia che al momento non ci sono stati riscontri; ci sono anzi messaggi social fuorvianti dell'Ambasciata iraniana rispetto ai contenuti dell'incontro.
  Ricorda, infine, che nella giornata di oggi, insieme ai colleghi Billi, Boldrini, Formentini, Onori e Quartapelle, ha svolto un importante confronto con una delegazione di attivisti iraniani guidata da Masih Alinejad e Hamed Esmaeilion, incentrato sulla situazione dei diritti umani e sulle iniziative che si potrebbero assumere. Precisa che sarà inviato un resoconto della riunione, e preannuncia la disponibilità a proseguire la discussione, dedicandovi una o più sedute.

Schema di decreto ministeriale di individuazione, per l'anno 2023, delle priorità tematiche per l'attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici.
Atto n. 23.
(Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il previsto parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, entro il 6 marzo prossimo.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, ricorda che la nuova disciplina del sistema di erogazione dei contributi sulla ricerca internazionalistica, da ultimo modificata dalla legge di bilancio 2020, prevede che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale possa erogare, a valere su un apposito stanziamento – per il 2023 pari a 778 mila euro – contributi a enti pubblici o privati, associazioni, anche non riconosciute, o comitati, impegnati da almeno tre anni continuativi nella formazione in campo internazionalistico o nella ricerca in materia di politica estera.
  Segnala che le erogazioni sono regolate da convenzioni, stipulate previa procedura pubblica, nel rispetto dei princìpi di trasparenza e di parità di trattamento. I relativi bandi individuano modalità per incoraggiare la partecipazione di giovani studiosi.
  Evidenzia che i contributi sono attribuiti a progetti di ricerca proposti nell'ambito di priorità tematiche approvate con decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale entro il 31 gennaio di ciascun anno, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, che è reso entro venti giorni dall'assegnazione.
  Rileva che le spese effettivamente sostenute per tali progetti sono rimborsate nella misura massima del 75 per cento. I risultati dei progetti di ricerca e l'impiego delle somme assegnate sono pubblicati in un'apposita sezione del sito istituzionale del Ministero.
  Segnala che, dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari e la successiva adozione del decreto, si procederà alla pubblicazione di un bando per la presentazione dei progetti di ricerca. Nel bando, che verrà pubblicato sul sito istituzionale del MAECI e al quale verrà assicurata la massima diffusione, saranno indicati: i requisiti per la presentazione delle richieste di contributo; le priorità tematiche; le modalità di presentazione delle domande di contributi; la documentazione da produrre; i criteri di valutazione; le modalità di rendicontazione delle spese sostenute per i progetti.
  Sottolinea che l'esame delle istanze pervenute – e la successiva selezione dei progetti da finanziare – sarà effettuato a cura di una commissione interna del MAECI nominata dal Capo dell'Unità di analisi, programmazione, statistica e documentazione storica (UAPS-SDS) della Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale,Pag. 29 tenendo conto anche del parere delle Direzioni generali e dei Servizi competenti per materia.
  Rileva che la definizione delle priorità tematiche per il 2023 parte dall'esigenza di affrontare in maniera organica le implicazioni di medio-lungo periodo degli sconvolgimenti internazionali intercorsi nel 2022, privilegiando quei progetti che sapranno unire ad una solida analisi teorica concreti suggerimenti e chiare raccomandazioni finalizzate a contribuire attivamente all'elaborazione di politiche adeguate a rispondere alle priorità indicate.
  Segnala che vengono, dunque, individuate tre diverse macroaree tematiche.
  In primo luogo, la «sicurezza», articolata nei seguenti ambiti di ricerca: le implicazioni della guerra in Ucraina sull'architettura di sicurezza europea e la possibile evoluzione futura del rapporto tra NATO e difesa europea; l'impatto della guerra di aggressione all'Ucraina sul Mediterraneo allargato, considerata la rilevanza strategica di questa regione per la politica estera del nostro Paese e l'esigenza di rafforzare il ruolo dell'Italia come ponte d'Europa per il Maghreb e la frontiera del Vicino Oriente; l'azione di Italia e Unione europea nei Balcani Occidentali, con particolare riguardo all'esigenza di promuovere il processo di allargamento e contrastare il rischio di penetrazione di altri attori; l'approfondimento delle dinamiche geopolitiche nella regione compresa tra il Mar Nero, il Golfo Persico e il Mar Caspio, con particolare attenzione alla situazione interna in Iran al suo impatto regionale; l'evoluzione degli equilibri interni all'Alleanza Atlantica e lo stato dei rapporti transatlantici, con il possibile spostamento delle priorità di sicurezza verso la regione dell'Indo-Pacifico; la crisi del sistema multilaterale delle Nazioni Unite, con il rischio di polarizzazione tra il Nord e il Sud del Mondo, e la ritrovata funzione del formato G7, anche in vista della presidenza italiana nel 2024; le prospettive di sviluppo dell'autonomia strategica dell'Unione europea, incluso il dibattito sulle modifiche del processo decisionale dell'UE in materia di politica estera; i nuovi strumenti di aggressione – minacce ibride e cibernetiche – e gli strumenti per contrastarli; le strategie per assicurare la sicurezza energetica, anche attraverso la diversificazione del mix energetico e delle fonti di approvvigionamento; la crescente instabilità nell'Africa subsahariana, in particolare nel Sahel e nel Corno d'Africa, inclusa la riflessione sui fattori socio-economici che rappresentano le cause profonde dei fenomeni terroristici, criminali e migratori; le conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina sulle dinamiche di sicurezza dell'Indopacifico, anche al fine di valutare come la presenza dell'Italia contribuisce all'attuazione della nuova Strategia UE per la regione, nonché dei partenariati con le Organizzazioni regionali (Association of South-East Asian Nations, ASEAN; Pacific Islands Forum, PIF; e Indian Ocean Rim Association, IORA); il ruolo della Cina come grande potenza globale, con l'esigenza di conciliare la difesa dei valori dell'ordine internazionale liberale con la promozione degli interessi nazionali.
  Con riferimento alla seconda macroarea tematica – «prosperità» – osserva che essa è declinata nei seguenti ambiti: l'approfondimento del processo di integrazione europeo, anche attraverso il dialogo istituzionale, tra società civili, settore privato e mondo accademico; l'economia come strumento militare e i rischi della «militarizzazione» dei rapporti economici, dall'energia alle terre rare e alle materie prime cruciali per la transizione; una diplomazia economica al servizio della promozione di un'economia globale integrata e inclusiva, approfondendo anche il tema di una possibile riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio; la diplomazia al servizio della crescita del Paese, per rafforzare la posizione dell'Italia a livello globale ed espandere ulteriormente l'export italiano; la finanza per il clima, con particolare riferimento al ruolo delle International Financial Institutions (IFI); il ruolo di Italia e Unione europea per strutturare politiche industriali sostenibili e integrate nei Paesi meno sviluppati; la rilevanza dell'America Latina e dell'Africa nelle nuove catene del valore globali, nel contesto attuale di transizionePag. 30 energetica; lo sviluppo sostenibile nei Paesi emergenti, con particolare attenzione alle modalità di coinvolgimento di imprese tecnologicamente avanzate nell'esperienza di cooperazione dei principali Paesi donatori (Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania).
  Riguardo alla terza ed ultima macroarea tematica – «partecipazione» – sottolinea che essa è articolata nei seguenti settori di ricerca: la diplomazia culturale e diplomazia pubblica come strumenti di dialogo e influenza politica; i diritti umani, con particolare riguardo alla dimensione multilaterale di tutela e promozione; il nuovo associazionismo italiano all'estero, come risorsa nel campo della cooperazione scientifica ed economica; le politiche di cooperazione e di sviluppo, con particolare riguardo al contributo del nostro Paese nelle aree di crisi; la promozione della parità di genere come componente valoriale della politica estera; la libertà di religione o credo e il dialogo interreligioso; il ruolo dell'Italia nella lotta a narcotraffico e corruzione, come minacce alla democrazia, allo Stato di diritto ed alla tutela dei diritti umani in America Latina; le interazioni tra cooperazione allo sviluppo e politica migratoria, approfondendo i progetti di reintegro nelle comunità di origine nel quadro delle operazioni di rimpatrio volontario assistito dai Paesi di transito o destinazione; la formazione e sviluppo del capitale umano per un partenariato con l'Africa; un approccio strategico alle migrazioni, finalizzato ad individuare un equilibrio tra sicurezza e sviluppo attraverso la promozione della migrazione regolare e la lotta contro l'immigrazione irregolare.
  Nel condividere l'impianto di fondo del documento, preannuncia una proposta di parere favorevole, auspicando che dal dibattito possano emergere ulteriori elementi di proposta, in grado arricchire il già ampio novero di materie illustrato nello schema di decreto.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) suggerisce di inserire nella proposta di parere uno specifico riferimento, per quanto concerne la NATO, alle prospettive di sviluppo del fianco sud dell'Alleanza atlantica.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), sottolineando l'interesse comune a promuovere una adeguata cultura internazionalistica in Italia, chiede chiarimenti, da un lato, al Governo sull'utilizzo dei fondi negli ultimi esercizi finanziari e, dall'altro, ai partiti di maggioranza sugli effetti delle modifiche apportate al meccanismo di erogazione delle risorse: la nuova disciplina, infatti, consentendo la partecipazione ai bandi anche ai comitati e alle associazioni non riconosciute, ha frammentato gli interventi di sostegno, con il rischio di minare la qualità dei prodotti di ricerca. A suo avviso, tenuto conto della rilevanza strategica di questi studi, sarebbe opportuno razionalizzare il sistema e concentrare le risorse su pochi e qualificati soggetti: come accaduto con la Russia, c'è il serio rischio di non valutare con sufficiente attenzione le dinamiche relative alla Cina, destinata a consolidare sempre di più il suo ruolo da protagonista sulla scena globale.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) evidenzia l'opportunità di riservare una particolare attenzione al quadrante africano, destinando fondi adeguati ai think tank che si occupano prevalentemente di quel continente. A suo avviso, questa scelta è coerente con la linea più volte rivendicata dal Governo, da ultimo con l'evocazione di un «Piano Mattei» per l'Africa, i cui contorni, peraltro, appaiono ancora assai vaghi. Nella stessa ottica, occorre garantire una equilibrata distribuzione delle risorse fra le tre macroaree tematiche, evitando una eccessiva concentrazione sull'ambito della sicurezza e tenendo debitamente conto delle eventuali carenze organizzative dei soggetti che si occupano dei temi della cooperazione allo sviluppo rispetto agli enti che seguono più da vicino i profili della sicurezza.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, ringraziando i colleghi per i contributi,Pag. 31 si dichiara disponibile ad integrare tali spunti nella proposta di parere, a partire dalla richiesta di assicurare un'adeguata distribuzione dei fondi tra le diverse macroaree tematiche. Si associa, inoltre, alla richiesta al Governo di fornire i dati sulla ripartizione delle risorse nelle annualità precedenti.

  Federica ONORI (M5S) sottolinea l'esigenza di garantire la massima trasparenza e il più ampio accesso riguardo ai progetti di ricerca finanziati, eventualmente ricorrendo ad un apposito database, sulla base delle buone prassi adottate da altri Paesi europei.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 21 febbraio 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.30.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Croazia sulla delimitazione delle zone economiche esclusive, con allegato, fatto a Roma il 24 maggio 2022.
C. 770 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 febbraio scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Avverte, quindi che non sono stati presentati emendamenti nel termine fissato, mentre il relatore Formentini ha predisposto l'emendamento 1.1, che modifica il titolo del provvedimento.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore, illustra l'emendamento 1.1. (vedi allegato).

  Il sottosegretario Giorgio SILLI esprime parere favorevole sull'emendamento 1.1 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.1 del relatore.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.