CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 20 febbraio 2023
65.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 20 febbraio 2023. — Presidenza del vicepresidente della I Commissione Riccardo DE CORATO. – Interviene, in videoconferenza, la sottosegretaria per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 13.05.

DL 198/2022: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l'esercizio di deleghe legislative.
C. 888 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 febbraio 2023.

  Riccardo DE CORATO, presidente, avverte che sono state presentate 231 proposte emendative al provvedimento in esame (vedi allegato 1).
  In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano affatto estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.Pag. 10
  Con riferimento al provvedimento in esame, la Presidenza si è attenuta ai criteri di valutazione di ammissibilità adottati in occasione dell'esame dei precedenti disegni di legge di conversione di decreti-legge in materia di proroga dei termini di disposizioni legislative, nonché ai contenuti della sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012, ai sensi della quale i cosiddetti decreti «Milleproroghe», «sebbene attengano ad ambiti materiali diversi ed eterogenei, devono obbedire alla ratio unitaria di intervenire con urgenza sulla scadenza di termini il cui decorso sarebbe dannoso per interessi ritenuti rilevanti dal Governo e dal Parlamento». In tale contesto ricorda che la stessa Corte costituzionale, da ultimo con la sentenza n. 147 del 2019, ha ribadito che «l'inserimento di norme eterogenee rispetto all'oggetto o alla finalità del decreto-legge determina la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione», oggetto che, nel caso di decreti-legge a contenuto plurimo, deve essere individuato facendo riferimento «alla ratio dominante del provvedimento originario considerato nel suo complesso».
  Pertanto, fa presente che sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti recanti proroghe di termini, anche riferiti a termini già scaduti al momento dell'entrata in vigore del decreto-legge, previsti da disposizioni di rango legislativo, anche laddove tali proposte emendative rechino norme volte a introdurre ulteriori disposizioni rispetto a quelle di proroga, purché connesse o consequenziali alle medesime disposizioni di proroga, nonché proposte emendative strettamente connesse e consequenziali a disposizioni, diverse da quelle recanti proroghe, previste nel testo del decreto-legge.
  Alla luce di tali criteri, comunica che sono state pertanto considerate inammissibili le seguenti proposte emendative:

   Grimaldi 1.10, che prevede la possibilità per i comuni di assumere assistenti sociali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale;

   Grimaldi 1.21, che prevede che il contributo finalizzato a favorire la fusione dei comuni, disciplinato dall'articolo 15 della legge n. 267 del 2000, continua a essere erogato anche dopo il decimo anno dalla fusione per altre tre annualità in misura progressivamente ridotta;

   Grimaldi 1.27, che reca modifiche alla disciplina in materia di cooperative sociali per favorire l'attività lavorativa dei detenuti;

   Grimaldi 1.33, che sopprime una disposizione in materia di dirigenza amministrativa, professionale e tecnica del Servizio sanitario nazionale;

   Torto 2.7, che prevede che le procedure di cui all'articolo 145, comma 2, del decreto legislativo n. 267 del 2000, in materia di gestione straordinaria dei comuni, si applichino anche ai finanziamenti e ai contributi previsti per gli enti locali nell'ambito del PNRR;

   Peluffo 3.5, che consente ai soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, nella redazione dei bilanci di esercizio in corso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023, di qualificare come onere pluriennale il costo relativo all'acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata, rispettivamente, nei periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023;

   Dell'Olio 3.13, che estende misure per l'acquisto della prima casa di abitazione a favore di soggetti che versano in una situazione di comprovata difficoltà economica;

   Lomuti 3.17, che prevede l'estensione ai consorzi con attività esterna delle disposizioni in materia di scioglimento di società di capitali di cui all'articolo 40, comma 2, del decreto-legge n. 76 del 2020;

   Sportiello 4.1, che individua i criteri di ripartizione della quota premiale a valere sulle risorse ordinarie previste dalla vigente legislazione per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale;

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   Sportiello 4.6, che dispone che gli enti del Servizio sanitario nazionale possano avvalersi fino al 31 dicembre 2023 del personale infermieristico in servizio presso le strutture del sistema di emergenza-urgenza territoriale 118, per il quale è prevista la possibilità di accesso a procedure di stabilizzazione;

   Di Lauro 4.8, che prevede che le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possano conferire, in deroga alla legislazione vigente, incarichi di lavoro autonomo a soggetti appartenenti alla categoria professionale degli psicologi;

   Quartini 4.10, che amplia l'ambito di applicazione dei criteri formativi da acquisire attraverso attività di formazione continua in medicina;

   Furfaro 4.11, che introduce a regime la disciplina sulle modalità di utilizzo di strumenti alternativi al promemoria cartaceo della ricetta elettronica;

   Marianna Ricciardi 4.13, che reca modifiche all'articolo 1, comma 268, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e all'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, relative al personale della ricerca sanitaria;

   Sportiello 4.17, che reca modifiche all'articolo 1, comma 268, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, volte a estendere le disposizioni ivi previste ai fini del rafforzamento strutturale dei servizi sanitari regionali, anche al personale amministrativo e tecnico-sanitario;

   Sportiello 4.15, che modifica le disposizioni dell'articolo 1, comma 268, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, volte a estendere le disposizioni ivi previste per rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali, al personale della ricerca sanitaria, nonché al personale amministrativo e tecnico-sanitario;

   Grimaldi 4.24, che modifica l'articolo 1, comma 268, lettera b), della legge 30 dicembre 2021, n. 234, estendendo anche al personale dipendente non sanitario del Servizio sanitario nazionale la disciplina ivi prevista per l'assunzione a tempo indeterminato presso gli enti del Servizio sanitario nazionale;

   Orrico 5.8 e Manzi 5.14, che modificano l'articolo 1-quater, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, relativamente al contributo per sostenere spese relative a sessioni di psicoterapia legate alle conseguenze dell'emergenza pandemica e istituiscono un servizio di consulenza psicologica per la scuola, al fine di potenziare il benessere psicologico nel sistema dell'istruzione;

   Amato 5.9, che, tra l'altro, potenzia l'assistenza a tutela della salute mentale e dell'assistenza psicologica e psicoterapica, novellando l'articolo 1-quater, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, e interviene sulla procedura di accertamento dell'handicap di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104;

   Manzi 5.12, che reca misure volte a definire le modalità di svolgimento di un concorso riservato volto all'immissione nei ruoli dei dirigenti scolastici;

   Grimaldi 5.15, che interviene sulla immissione in ruolo dei docenti di sostegno e sulla assegnazione con contratto a tempo determinato per i posti di sostegno vacanti e disponibili che residuano dopo le ordinarie procedure;

   Caso 6.2, che reca disposizioni finalizzate all'attivazione di nuovi contratti di ricerca;

   Grimaldi 6.8, limitatamente ai commi 4-quinquies e 4-sexies, e Pastorino 6.9 e 6.10, in quanto intervengono, tra l'altro, sui processi di statizzazione delle istituzioni del settore artistico-disciplinare previsti dall'articolo 22-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50;

   Pastorino 6.11, che incide sui principi e i criteri direttivi da seguire in sede di Pag. 12emanazione dei regolamenti che disciplinano la qualificazione degli istituti di alta formazione e specializzazione artistica e musicale;

   Donno 6.15, che reca un'autorizzazione di spesa per assicurare l'operatività della fondazione «Istituto di ricerche tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile»;

   Grimaldi 6.01, che reca misure per gli enti pubblici di ricerca non vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca;

   Ascari 8.1, che aumenta l'età di collocamento d'ufficio a riposo per raggiunti limiti d'età dei magistrati ordinari in servizio alla data del 31 gennaio 2023;

   Zaratti 8.7, che modifica l'articolo 179-ter delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile, prevedendo che il giudice dell'esecuzione che conferisce la delega delle operazioni di vendita, nomina un professionista iscritto nell'elenco di uno dei tribunali ricompresi nel distretto di corte d'appello;

   Gianassi 8.02, che prevede a regime le misure straordinarie in materia di licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semi-libertà, in materia di permessi premio, e in materia di detenzione domiciliare, che sono state introdotte durante lo stato di emergenza da COVID-19;

   Sportiello 9.9, che interviene sull'equiparazione al ricovero ospedaliero del periodo di assenza dal servizio per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità;

   Auriemma 9.8, che prevede fino al 31 dicembre 2022 un'indennità pari al trattamento dell'ultima mobilità ordinaria percepita, per i lavoratori delle aree di crisi complessa della Campania che hanno cessato la mobilità ordinaria dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016;

   Pastorino 10-quater.01, che ridetermina la soglia minima del canone annuo dovuto quale corrispettivo dell'utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime;

   Lomuti 11.15, che autorizza la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2023 in favore del comune di Maratea;

   Barzotti 11.17, che abroga le disposizioni del decreto-legge n. 80 del 2021, concernenti la nomina di un Commissario straordinario per la realizzazione del sistema di collettamento e depurazione delle acque nella sponda bresciana del lago di Garda;

   Lomuti 12.7, che prevede l'annullamento, da parte di ARERA nel primo trimestre 2023, degli oneri generali di sistema applicati alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW;

   Cappelletti 12.8, che modifica l'aliquota del credito d'imposta riconosciuto alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi di cui all'articolo 1, comma 1057-bis, della legge n. 178 del 2020;

   Romano 12.9 e 12.20, che prevedono una specifica disciplina per la cessione, da parte delle società di capitali, del credito d'imposta per investimenti connessi al piano Transizione 4.0;

   Onori 13.1, che modifica la disciplina delle detrazioni per i figli a carico;

   Onori 13.01, che incrementa la dotazione organica del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale prevedendo conseguentemente assunzioni di personale a tempo indeterminato;

   Zaratti 17-bis.01, che reca modifiche alla disciplina in materia di trattamenti pensionistici in favore di lavoratori iscritti all'INPGI.

  Avverte che il termine per la presentazione dei ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità appena pronunciati è fissato, secondo quanto convenuto nella riunione Pag. 13congiunta degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, alle ore 14 della giornata odierna.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta prevista alle ore 16 di oggi.

  La seduta termina alle 13.10.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 20 febbraio 2023. — Presidenza del presidente della I Commissione Nazario PAGANO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni e la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 16.15.

DL 198/2022: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l'esercizio di deleghe legislative.
C. 888 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che le Commissioni riunite I e V proseguono l'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 888 di conversione in legge del decreto-legge n. 198 del 2022, recante «Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l'esercizio di deleghe legislative», rinviato nella seduta antimeridiana.
  Avverte, inoltre, che nella precedente seduta è stata pronunciata la declaratoria di inammissibilità delle proposte emendative presentate, avverso la quale non sono stati presentati ricorsi.
  Comunica che il Governo ha trasmesso la relazione tecnica di passaggio riferita al provvedimento in esame, presentata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 198 del 2009 (vedi allegato 2), che è stata salvata sull'applicazione Geocom.
  Non essendovi richieste di intervento, dà quindi la parola ai relatori per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore per la V Commissione, nell'esprimere parere contrario su tutte le proposte emendative presentate, si augura che comunque la discussione si svolga in modo proficuo e tale da consentire il rispetto dei tempi previsti dal calendario dei lavori per la prosecuzione dell'iter del provvedimento in Assemblea. Nel ricordare che molte proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione sono state approvate nel corso dell'esame al Senato, afferma che l'esame in questa sede dovrà essere più limitato a causa dei tempi brevi a disposizione per la conversione in legge tanto che il Governo intende porre la questione di fiducia sul provvedimento.

  Il Sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Aiello 1.1 e 1.2 e Lomuti 1.3.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento 1.7 a sua prima firma, fa presente che è volto a porre rimedio alla scadenza dei contratti a termine dei lavoratori che prestano la loro attività negli uffici periferici del Governo per le procedure inerenti al riconoscimento dei diritti degli stranieri immigrati.
  Precisa che tali contratti coinvolgono 1.150 lavoratori, di cui 613 somministrati dall'agenzia Manpower per svolgere attività di supporto alle procedure concernenti l'immigrazione presso le prefetture e per i quali era già stata chiesta una proroga durante l'esame del disegno di legge di bilancio; 409 forniti da Gi Group per attività riguardanti il rilascio del permesso di Pag. 14soggiorno; 120 sempre forniti da Gi Group che lavorano nel progetto Empowerment Asylum Commission concernente il riconoscimento del diritto di asilo e, infine, 77 che operano nell'ambito della protezione internazionale.
  Nel precisare che tali lavoratori svolgono servizi essenziali, come riconosciuto dai dirigenti dell'amministrazione periferica, sottolinea che la loro attività consente ai dipendenti delle forze di polizia di dedicarsi ai servizi di presidio del territorio che, altrimenti, non potrebbero essere garantiti. Ricorda, infine, che i contratti di cui si tratta, prorogati in via straordinaria per l'emergenza della guerra in Ucraina, sono in parte scaduti e in parte stanno per scadere.

  Le Commissioni respingono gli emendamenti Grimaldi 1.7 e 1.9.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento 1.11 a sua prima firma, fa presente che esso è volto a prolungare la possibilità da parte delle pubbliche amministrazioni di assumere a tempo indeterminato i dipendenti allo scopo di superare il precariato, anche attingendo alle risorse del Fondo non autosufficienze per garantire i punti unici di accesso a favore dei disabili.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 1.11.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), fa presente che l'emendamento 1.12 a sua prima firma è volto a stabilizzare i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che sono stati formati e specializzati per lavorare nella realizzazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza da parte dei soggetti gestori. Evidenzia che l'apporto di tali dipendenti è indispensabile per assicurare l'effettivo e utile impiego delle risorse assegnate agli enti pubblici allo scopo di arginare, all'interno dell'attuale difficile contesto economico, il rischio di una recessione. Chiede quali siano i motivi per i quali il Governo abbia ritenuto di non prorogare i contratti di tali dipendenti, se cioè abbia verificato che questi ultimi non sono stati utilizzati o non rispondevano alle esigenze delle amministrazioni. Conclude affermando che l'utilizzo di tale personale rappresenta un'opportunità che non deve essere persa dagli enti interessati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ubaldo Pagano 1.12.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento 1.13 a sua prima firma, afferma che la proposta emendativa è volta ad estendere fino all'anno 2025 la possibilità per gli enti territoriali di utilizzare senza vincoli di destinazione le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui nonché dal riacquisto dei titoli obbligazionari emessi, secondo quanto previsto dall'articolo 7, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2015.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 1.13.

  Alfonso COLUCCI (M5S), illustrando l'emendamento 1.15 a sua prima firma, afferma che la proposta emendativa è volto a sopprimere il comma 20 dell'articolo 1 concernente la proroga fino al 31 dicembre 2023 della disposizione che sospende l'applicazione dell'inconferibilità di incarichi di livello regionale ai componenti dei consigli comunali con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Spiega, infatti, che la ratio di tale sospensione, ossia la necessità di non disperdere le competenze e le professionalità acquisite dagli amministratori locali nel corso del loro mandato, soprattutto durante la pandemia, può dirsi oggi superata da esigenze di legalità e di trasparenza.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 1.15.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), nel sottoscrivere l'emendamento Provenzano 1.16, chiarisce che la proposta emendativa è volta ad estendere fino al 31 dicembre 2023 la non applicabilità dell'inconferibilità di incarichi a componenti di organo politico Pag. 15di livello regionale e locale, di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 39 del 2013, anche ai componenti delle giunte dei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Afferma, infatti, che tale disciplina costituisce una forma di disparità ingiustificata tra categorie di amministratori locali, non fondata su ragioni legate a condanne penali ma soltanto al fatto di aver ricoperto altre cariche pubbliche.

  Daniela TORTO (M5S) annuncia che il gruppo MoVimento Cinque Stelle non parteciperà alla votazione dell'emendamento Ubaldo Pagano 1.16.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ubaldo Pagano 1.16.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) fa presente che, mediante l'emendamento 1.17 a sua prima firma, si intende prorogare per un anno la possibilità per alcuni funzionari dei comuni di svolgere le funzioni del segretario comunale, quando quest'ultimo non sia presente per ragioni legate al ritardo nell'espletamento dei bandi e delle nomine. Chiede che, qualora l'emendamento sia respinto, il Governo si impegni almeno ad accogliere un ordine del giorno di contenuto analogo che eventualmente potrà essere presentato in Assemblea.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore per la V Commissione, afferma che la questione sollevata dalla deputata Guerra è bene presente all'attenzione del Governo e del Parlamento e che il Ministro Zangrillo sta lavorando ad un provvedimento per superare tale carenza. Nel ribadire la necessità di rigettare la proposta emendativa per i motivi spiegati in precedenza, rileva che potrà eventualmente esserci spazio di confronto in Assemblea qualora fosse presentato un ordine del giorno in materia.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) si dichiara disposta a ritirare l'emendamento 1.17 a sua prima firma, se il rappresentante del Governo è pronto ad impegnarsi ad approvare un ordine del giorno in cui sia trasfuso il contenuto della proposta emendativa da presentare in Assemblea.

  Il Sottosegretario Federico FRENI, in risposta alla deputata Guerra, nel premettere che il governo non può anticipare adesso decisioni che dovranno essere assunte durante l'esame del provvedimento in Assemblea, afferma che, tenuto conto delle interlocuzioni con il Ministro Zangrillo, è verosimile che il Governo possa accettare un ordine del giorno in materia.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Guerra 1.17, Ubaldo Pagano 1.18 e Alfonso Colucci 1.19.

  Alfonso COLUCCI (M5S) afferma che l'emendamento 1.19 a sua prima firma è volto a prorogare di un anno le graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza entro il 31 dicembre 2023. Considerata infatti la difficoltà delle pubbliche amministrazioni nell'espletamento delle procedure concorsuali, sarebbe in tal modo possibile attingere alle graduatorie già esistenti anche per far fronte alle attività inerenti al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ritiene che l'eventuale reiezione dell'emendamento Alfonso Colucci 1.19 rappresenterebbe una scelta dannosa e irresponsabile, considerata la condizione di cronica carenza di personale in cui la versa la pubblica amministrazione italiana, il cui buon funzionamento costituisce un presupposto indefettibile per il conseguimento degli obiettivi alla stessa affidati nonché per la piena attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel sottoscrivere l'emendamento Alfonso Colucci 1.19, sul quale preannunzia il voto favorevole del suo gruppo, avanza quindi una proposta di carattere procedurale che, a suo giudizio, potrebbe consentire un più proficuo svolgimento dei lavori in corso. A tale ultimo proposito, invita i relatori e il rappresentante del Governo a modificare il parere contrario in precedenza espresso sul complesso degli emendamenti presentati, formulando viceversa un invito al ritiro su quelle specifiche propostePag. 16 emendative su cui appare presumibile ipotizzare, in ragione delle tematiche affrontate, che possa realizzarsi una trasversale condivisione da parte dei diversi gruppi parlamentari, onde consentire ai presentatori il ritiro delle stesse ai fini della successiva predisposizione di appositi ordini del giorno per l'esame in Assemblea che, proprio sulla base di quell'ampia condivisione, possano essere accolti dal Governo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), pur concordando con l'onorevole Zaratti sul giudizio relativo alla difficile condizione in cui versa la pubblica amministrazione del nostro Paese a causa della sistematica carenza di personale registrata ai vari livelli, ritiene tuttavia che tale situazione non possa essere addebitata alla mancata proroga di questa o quella disposizione in materia di reclutamento nel pubblico impiego, bensì derivi da problematiche assai più complesse e risalenti, mai efficacemente affrontate dai Governi che si sono succeduti nel corso degli ultimi decenni.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) si associa alle considerazioni di merito svolte dal deputato Zaratti, rimarcando come non vi siano allo stato attuale modalità di reclutamento del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni diverse dallo svolgimento dei concorsi. In tale quadro, osserva che la reiezione di proposte emendative relative alla stabilizzazione del suddetto personale, al pari di quelle recanti proroghe di graduatorie di pubblici concorsi in scadenza, si pone chiaramente in contrasto rispetto alla necessità di investire convintamente sul capitale umano operante nelle pubbliche amministrazioni del nostro Paese, quale condizione essenziale per assicurare, tra l'altro, una completa attuazione del PNRR.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, precisa che l'espressione di un parere contrario sul complesso delle proposte emendative presentate discende essenzialmente, come dianzi già rappresentato dal relatore per la V Commissione, onorevole Pella, dalla significativa ristrettezza dei tempi residui per la conversione in legge del provvedimento in esame, fermo restando che presso il Senato si è comunque svolta una discussione molto approfondita sul merito delle singole questioni, che ha consentito, tra l'altro, l'approvazione di molteplici proposte emendative, in buona misura anche di iniziativa dei gruppi di opposizione. Con specifico riferimento alla proposta avanzata dal deputato Zaratti, manifesta la piena disponibilità sua e del correlatore Pella, qualora ne ricorressero effettivamente le condizioni, a valutare specifiche proposte emendative rispetto alle quali appare presumibile che possa realizzarsi un'ampia condivisione da parte dei diversi gruppi parlamentari. In tale ultima ipotesi, avverte che sulle predette proposte emendative i relatori potrebbero pertanto riconsiderare il parere contrario in precedenza espresso, formulando sulle stesse un invito al ritiro, al fine di consentire la presentazione da parte delle diverse forze politiche di appositi ordini del giorno per l'esame in Assemblea, volti ad impegnare il Governo nel senso auspicato dalle proposte emendative medesime.

  Filiberto ZARATTI (AVS), pur accogliendo positivamente la disponibilità manifestata dai relatori fa tuttavia presente che, qualora si intendesse agire nel modo ipotizzato, risulta imprescindibile procedere ad una previa, puntuale individuazione degli argomenti sui quali possa effettivamente realizzarsi una trasversale condivisione tra i diversi gruppi parlamentari, da concretizzare attraverso la successiva presentazione in Assemblea di specifici ordini del giorno.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), associandosi alle considerazioni testé svolte dal deputato Zaratti, osserva come in tal caso le proposte emendative suscettibili di incontrare in linea di principio un sostanziale favore da parte delle diverse forze politiche potrebbero essere momentaneamente accantonate, onde consentire una più approfondita valutazione in ordine alla percorribilità dell'ipotesi procedurale in precedenza richiamata.

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  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, onorevole Urzì, alla luce del dibattito in corso, chiede una breve sospensione della seduta al fine di svolgere informalmente un rapido confronto anche con i capigruppo di opposizione, volto ad appurare la possibilità di pervenire alla individuazione di quelle proposte emendative su cui sia dato registrare un'ampia convergenza in merito alla necessità di affrontare specifiche tematiche, finalizzata alla successiva presentazione in Assemblea di appositi ordini del giorno, rilevando come tale soluzione potrebbe altresì velocizzare lo svolgimento dei lavori delle Commissioni riunite.

  Nazario PAGANO, presidente, non essendovi obiezioni rispetto alla proposta testé formulata dal relatore Pella, sospende quindi brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 17, riprende alle 17.10.

  Nazario PAGANO, presidente, nel riprendere i lavori dopo la sospensione, ricorda che il termine per la presentazione degli ordini del giorno in Assemblea scade mercoledì prossimo e che dunque c'è tempo per prendere decisioni in merito.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustra l'emendamento 1.14, del quale è il primo firmatario, che interviene sulla recente disciplina della mobilità orizzontale, di cui all'articolo 6 del decreto-legge n. 36 del 2022, per prorogare al 31 dicembre 2023 i comandi ed i distacchi del personale non dirigenziale, qualora le amministrazioni non abbiano già attivato procedure straordinarie di inquadramento in ruolo e consente alle amministrazioni stesse di attivare tali procedure entro il dicembre 2023 in luogo del dicembre 2022.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 1.14.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), chiede ai relatori e al rappresentante del Governo quali siano le risposte alle questioni che erano state poste e avevano motivato la sospensione della seduta.

  La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, dichiara che le questioni che sono state poste dall'opposizione sono all'attenzione del Governo, che ha però bisogno di tempo per acquisire indicazioni dalle diverse amministrazioni interessate. In particolare, sottolinea che se anche il Governo condivide il merito di alcuni emendamenti, si potrebbero porre anche, come già accaduto in passato, alcuni problemi di copertura finanziaria che necessitano di un approfondimento. Ribadisce che il Governo al momento sta valutando se sia possibile per alcuni emendamenti invitare i proponenti al ritiro in vista dell'accoglimento di ordini del giorno.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel ringraziare la Sottosegretaria, auspica che le verifiche del Governo siano celeri, per evitare la contraddizione di accogliere un ordine del giorno dopo aver fatto respingere un analogo emendamento. Passando al merito delle proposte emendative, dichiara di sottoscrivere l'emendamento Furfaro 1.20 che pone il problema delle carenze di organico presso le commissioni e le sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, prorogando fino a dicembre 2023 i contratti a termine che diversamente scadranno il prossimo 27 marzo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Furfaro 1.20.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento 1.23, a sua prima firma, volto a rifinanziare il fondo per contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti, di cui all'articolo 4 del decreto-legge n. 113 del 2016, la cui operatività è cessata a dicembre 2022. La proposta emendativa è volta a prorogarlo per il triennio 2023-2025, mediante l'utilizzo delle risorse non assegnate negli anni precedenti.

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  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Grimaldi 1.23 e l'emendamento Grimaldi 1.24.

  Filiberto ZARATTI (AVS) illustra l'emendamento Grimaldi 1.25, volto a prorogare il termine per la partecipazione dei comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti al programma sperimentale denominato «Dateci spazio». Ricorda che si tratta di un programma previsto dall'art. 10 del decreto-legge n. 68 del 2022, per la realizzazione di parchi gioco innovativi, al fine di favorire lo sviluppo psico-fisico dei minori, il conseguimento degli obiettivi di rigenerazione del tessuto socioeconomico delle città, nonché il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza e la rifunzionalizzazione di spazi pubblici, anche periferici. Il termine per partecipare ai bandi era fissato al dicembre 2022, ma solo ad ottobre 2022 la Conferenza Unificata ha approvato il bando di concorso, che deve essere ancora valutato dalla Corte dei Conti. Evidenzia come questi passaggi burocratici e il termine troppo stretto per concorrere a questo progetto, ne stiano vanificando la funzionalità impedendo sostanzialmente ai comuni di concorrere. Per questa ragione l'emendamento propone una proroga della scadenza dei termini per presentare le domande.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 1.25.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento, a sua prima firma, 1.26, volto a prorogare al 31 dicembre 2024 il termine durante il quale l'inadempimento degli obblighi di registrazione degli aiuti di Stato non comporta responsabilità patrimoniale del responsabile della concessione o dell'erogazione degli aiuti medesimi. Interviene inoltre per illustrare l'emendamento 1.28 che proroga fino all'anno scolastico 2022/2023, in considerazione delle eccezionali esigenze organizzative necessarie ad assicurare il regolare svolgimento dei servizi educativi e scolastici gestiti direttamente dai comuni, la possibilità di non computare nei limiti di spesa la maggiore spesa di personale sostenuta rispetto a quella dell'anno 2019 per contratti di lavoro diversi da quello subordinato a tempo indeterminato del personale educativo, scolastico e ausiliario impiegato dai comuni e dalle unioni di comuni, fermi restando la sostenibilità finanziaria della stessa e il rispetto dell'equilibrio di bilancio degli enti. Segnala che questo emendamento, al pari dell'emendamento Grimaldi 1.29, è stato sottoposto alle valutazioni del Governo al fine della possibile trasformazione in ordine del giorno.

  La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, propone l'accantonamento degli emendamenti Grimaldi 1.28 e Grimaldi 1.29.

  Nazario PAGANO, presidente, concordi i relatori, dispone l'accantonamento degli emendamenti Grimaldi 1.28 e Grimaldi 1.29, e rileva che l'emendamento Grimaldi 1.26, ad un più approfondito esame, è risultato irricevibile in quanto di contenuto identico all'articolo 22, comma 1, lettera a), del decreto-legge in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 1.30.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento 1.31, del quale è primo firmatario, volto a prorogare anche oltre il 2024 la disposizione in base alla quale la dirigenza amministrativa, professionale e tecnica del Servizio sanitario nazionale è compresa nell'area della contrattazione collettiva della sanità. Segnala che si tratta di una modifica richiesta dai sindacati della quale auspica l'approvazione proprio nella giornata dedicata al personale sanitario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 1.31. e Grimaldi 1.32.

  Alfonso COLUCCI (M5S) illustra l'emendamento 1-bis.1, a sua prima firma, relativo alla soppressione del comma 3 dell'articolo 1-bis del decreto-legge, che prevede il ricorso a modalità semplificate per lo svolgimento delle procedure concorsuali della Pag. 19Polizia di Stato. Evidenzia come le procedure semplificate siano state motivate dal COVID-19 e come, conseguentemente, esse abbiano perso oggi ragion d'essere.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Alfonso Colucci 1-bis.1, Aiello 2.1 e Ascari 2.2.

  Filiberto ZARATTI (AVS) illustra l'emendamento Grimaldi 2.3, volto a sopprimere il comma 4 dell'articolo 2, che ha differito dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il termine per la verifica di vulnerabilità sismica sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Dichiara che tra le molte norme irragionevoli contenute nel decreto-legge questa è sicuramente una delle più irragionevoli.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 2.3.

  Leonardo DONNO (M5S) illustra il suo emendamento 2.4, volto a intervenire sulla legge di bilancio 2023 con particolare riferimento alla disciplina relativa alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, che devono essere garantiti in tutto il territorio nazionale, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Evidenzia come la proposta sia volta a prolungare i termini per gli adempimenti attribuiti alla Cabina di regia per la determinazione dei LEP e in generale il cronoprogramma delineato dalla legge di bilancio, oltre che a rafforzare il ruolo del Parlamento nell'attuazione del cosiddetto regionalismo differenziato. Pur dichiarando che il suo gruppo non è contrario a prescindere all'attuazione dell'autonomia differenziata, evidenzia come il procedimento delineato dalla legge di bilancio 2023, all'articolo 1, commi da 792 a 798, rappresenti una minaccia per l'unità del Paese, essendo volto ad accentuare i divari tra i territori anziché a colmarli, anche in aperto contrasto con gli obiettivi del PNRR. Invita dunque la maggioranza ad approvare questo emendamento che, dilatando i tempi per la determinazione dei LEP, offre al Governo la possibilità di rivedere alcune sue scelte. Sottolinea in particolare l'esigenza di reperire risorse finanziarie per finanziare i LEP – risorse che l'istituto Svimez ha quantificato in 100 miliardi di euro – auspicando che tali risorse non vengano individuate attraverso la soppressione di qualsiasi strumento di sostegno per i cittadini. Evidenzia come sul tema del regionalismo differenziato la maggioranza non sia compatta e come molti presidenti di regione di centro-destra siano contrari alla riforma; sottolinea inoltre come il ruolo marginale previsto per il Parlamento, chiamato solo a ratificare decisioni assunte altrove, sia contrario alla Costituzione. Annuncia una campagna informativa contro questa riforma, che definisce scellerata.

  Filiberto ZARATTI (AVS) rileva in primo luogo che la questione sollevata dai colleghi del MoVimento 5 Stelle assume un'importanza fondamentale per l'intera legislatura, considerati gli evidenti elementi di incostituzionalità della proposta sull'autonomia differenziata, dal momento che il Parlamento viene completamente espropriato del diritto-dovere definire i livelli essenziali delle prestazioni. Sottolinea a tale proposito come la definizione di tali livelli essenziali abbia a che fare con l'applicazione dell'articolo 3 della Costituzione. Considera, pertanto, particolarmente grave che un lavoro tanto importante e delicato venga sottratto al massimo organo rappresentativo dei cittadini e demandato a una commissione tecnica alle dirette dipendenze del Ministro. Aggiunge che, come correttamente affermato dal collega Donno, la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni deve essere accompagnata da una copertura finanziaria adeguata se veramente si vogliono eliminare i divari esistenti nel nostro Paese, non solo tra regione e regione, ma anche tra cittadino e cittadino. Nel ricordare a titolo esemplificativo che, secondo recenti notizie di stampa, gli Pag. 20stipendi a Milano sarebbero pari a 2,5 volte la media nazionale, rileva come istituzionalizzare le differenze tra il Nord e il Sud del Paese equivalga a tradire due elementi fondamentali della nostra storia, vale a dire il Risorgimento, che ha portato all'unità d'Italia, e la Resistenza, che ha dato origine alla Carta costituzionale. Deprecando quindi, che si mettano a repentaglio i principi dell'unità e dell'uguaglianza per soggiacere al ricatto di un piccolo partito del Nord come la Lega, si rivolge in particolare ai colleghi di Fratelli d'Italia i quali si richiamano costantemente ai concetti di Patria e Nazione, che nulla hanno a che vedere con l'aberrante autonomia differenziata del Ministro Calderoli. Rileva che la proposta, solo apparentemente innocua, produrrà enormi danni al Paese, sottolineando come Governo e Parlamento puntino sugli elementi che dividono invece che su quelli che uniscono.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) evitando di entrare nel merito della proposta sull'autonomia differenziata, che potrà essere opportunamente esaminata in futuro, con l'obiettivo di smontare le scempiaggini di cui il testo è infarcito, fa presente che l'emendamento Donno 2.4, di cui condivide il merito e lo spirito, è volto tra l'altro ad estendere il tempo a disposizione per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. Nel rilevare, inoltre, che l'individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni è innanzitutto un'operazione di natura politica, attribuita dalla maggioranza ad una commissione tecnica guidata da un Ministro, evidenzia che sono già trascorsi due dei sei mesi previsti, senza che si sia completata la selezione dei superesperti. Considera, quindi, impossibile che nel tempo rimasto la commissione possa provvedere alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e alla predisposizione dei necessari calcoli econometrici. Tiene a lasciare agli atti un'ulteriore considerazione, sottolineando che con l'autonoma differenziata del Ministro Calderoli, lungi dal dare attuazione al dettato costituzionale, ci si limita a dare copertura mediatica al solo terzo comma dell'articolo 116 della Carta. Rileva, in conclusione, che la cosiddetta commissione di saggi dovrebbe, in primo luogo, dare attuazione all'articolo 2 della Costituzione, secondo cui la Repubblica riconosce e garantisce tutti i diritti fondamentali dei cittadini e non soltanto quelli legati a livelli essenziali delle prestazioni.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), nel rivolgersi in particolare al sottosegretario Freni, che ha partecipato ai lavori della V Commissione sul disegno di legge di bilancio, rammenta che in quell'occasione il MoVimento 5 Stelle aveva già manifestato le proprie perplessità con riguardo alla natura ordinamentale dei commi da 799 a 804 dell'articolo 1, con i quali è stata istituita la segreteria tecnica della Cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Nel rammentare che a seguito dell'approvazione di una proposta emendativa al disegno di legge di bilancio è stato disposto che la citata segreteria tecnica potesse avvalersi di 12 persone anche provenienti dalla pubblica amministrazione, con una dotazione di oltre un milione di euro senza limiti temporali, fa presente che la proroga proposta dall'emendamento Donno 2.4 non pone problemi di natura finanziaria.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Donno 2.4.

  Carmela AURIEMMA (M5S) nel richiamare le considerazioni svolte dai colleghi sulla cosiddetta autonomia differenziata, che dovrebbe essere più propriamente definita «secessione», ribadisce che il Parlamento è stato esonerato dalla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni e sostituito da una cabina di regia costituita nell'ambito dell'Esecutivo. A suo avviso, dal momento che la proposta prevede la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in soli dodici mesi e senza mettere a disposizione un solo euro aggiuntivo, il vero intento del Governo è quello di approdare alla nomina di un commissario straordinario, dal momento che la cabina di regia non ha gli strumenti né la capacità di azione per assolvere al compito attribuitole. Nel ritenere che il partito di Fratelli Pag. 21d'Italia dovrebbe per coerenza cambiare il suo nome, dal momento che l'autonomia differenziata metterà a rischio l'unità del Paese, sottolinea l'esigenza di dare attuazione, oltre all'articolo 116, anche ai primi 13 articoli della Costituzione, che hanno una valenza rafforzata. Nel sottolineare, in particolare, che gli articoli 2 e 3 della Carta costituzionale costituiscono il faro per l'interpretazione degli articoli successivi, rileva che l'emendamento Alfonso Colucci 2.5 è volto a prorogare a 36 mesi il termine previsto, al fine di dare maggiore capacità di azione alla cabina di regia. Precisa in conclusione che ad avviso del MoVimento 5 Stelle dovrebbe comunque essere il Parlamento a provvedere alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 2.5.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustrando l'emendamento a sua prima firma 2.6, fa presente che si tratta della proroga dei contratti di somministrazione di lavoro stipulati dal Ministero dell'interno.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 2.6.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Furfaro 2.8.

  Nazario PAGANO, presidente, fa presente che i relatori hanno proposto l'accantonamento dell'emendamento Furfaro 2.8.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'accantonamento.

  Alfonso COLUCCI (M5S) chiede che venga accantonato anche l'emendamento a sua prima firma 2.9, riservandosi di illustrarlo nel caso in cui la richiesta non venga accolta.

  Nazario PAGANO, presidente, preso atto dell'orientamento contrario dei relatori rispetto all'accantonamento richiesto, invita il collega Alfonso Colucci a illustrare l'emendamento a sua prima firma 2.9.

  Alfonso COLUCCI (M5S) fa presente che l'emendamento a sua prima firma 2.9 è volto a sostenere gli enti locali, in un momento di particolare difficoltà, dovuta anche all'aumento del costo dell'energia, prorogando il termine per l'applicazione delle sanzioni determinate dalla mancata risposta al questionario SOSE, nonché per la sospensione dei pagamenti delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo dovute dal Ministero dell'interno in caso di mancato invio dei dati relativi ai bilanci alla banca dati delle amministrazioni pubbliche. Evidenzia in conclusione che si tratta di una misura di buon senso volta a favorire anche l'attuazione dei piani previsti dal PNRR da parte degli enti locali.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Alfonso Colucci 2.9, 2.10 e 2-bis.1, Scutellà 3.1 e Cappelletti 3.2.

  Marco GRIMALDI (AVS) fa presente che l'emendamento a sua prima firma 3.3 è volto a prorogare il contributo straordinario per i comuni che hanno realizzato una fusione. Nel chiedersi per quale ragione i colleghi della maggioranza abbiano fino a questo punto ignorato tale proposta emendativa, auspica che possano esprimersi in senso favorevole.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimaldi 3.3.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), nel far presente che l'emendamento Santillo 3.4 è volto a prorogare il termine per l'applicazione della detrazione del 110 per cento ad alcuni casi specifici, rileva come a causa del recente decreto-legge adottato dal Governo in materia di cessione dei crediti di imposta si verificherà un tracollo del settore edilizio, dal momento che si impedirà a molti operatori di portare a termine i lavori preventivati. Sottolinea inoltre come le disposizioni del decreto-legge vadano in netta controtendenza rispetto alle dichiarazioni rilasciate da importanti esponenti dell'attuale maggioranza, a partire dalla stessa presidente del Consiglio che nel 2019 aveva Pag. 22garantito sull'argomento la tutela dei cittadini e delle imprese. Cita, inoltre, le affermazioni del collega Gusmeroli il quale in un comunicato del 2021 aveva preannunciato l'intenzione della Lega di fare il possibile e l'impossibile per ripristinare lo sconto in fattura e la cessione dei crediti di imposta e per eliminare tutte le eventuali penalizzazioni. Indipendentemente dai cambiamenti di opinione intervenuti, ritiene che l'aspetto più grave sia rappresentato dal fatto che le scelte del Governo e della maggioranza avranno un forte impatto sul bilancio dello Stato, che dovrà mettere in campo rilevanti misure di sostegno, specialmente per tutelare i lavoratori coinvolti.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), replicando all'onorevole Dell'Olio, non rileva contraddittorietà rispetto alle dichiarazioni rese in passato. Al riguardo, infatti, rileva come la misura del superbonus sconti un vizio d'origine dovuto al fatto che l'opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura può essere esercitata nell'immediato, mentre la relativa detrazione può essere portata in ammortamento in un arco temporale di cinque o dieci anni. Rileva che, qualora le due scadenze fossero state ab origine allineate, non si sarebbero verificati gli attuali problemi connessi alla misura in discussione, che rischia di creare forti criticità per la tenuta dei conti pubblici.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), associandosi alle considerazioni esposte dall'onorevole Dell'Olio, rileva un chiaro cambio di atteggiamento dei gruppi di maggioranza rispetto alla misura oggetto di discussione. Da questo punto di vista, ritiene che il collega Gusmeroli abbia cambiato posizione rispetto a quanto sostenuto in passato al fine di aderire alla posizione politica espressa adesso dal Governo.

  Alfonso COLUCCI (M5S), sottolinea come il superbonus abbia rappresentato un importante investimento per il Paese che, come tale, richiede un arco temporale ampio per poter dispiegare i suoi effetti. Osserva che il superbonus, secondo uno studio dell'ANCE, avrebbe prodotto un effetto moltiplicatore pari a tre, creando circa 900.000 posti di lavoro ed un cosiddetto «tesoretto» che ha permesso al Governo Draghi di impiegare consistenti risorse per il contrasto al rincaro dei costi energetici senza ricorrere ad ulteriore indebitamento. Ricorda, inoltre, come la misura abbia consentito la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano con effetti positivi in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Sul punto, rileva che la maggiore criticità connessa alla misura è dovuta alla situazione di incertezza giuridica che si è venuta a creare a causa dei numerosi interventi normativi che si sono succeduti nel tempo. A fronte delle richieste provenienti dal settore bancario, ritiene che una possibile soluzione potrebbe essere quella di consentire agli istituti finanziari di compensare i bonus con gli F24 della propria clientela. Reputa, allo stesso tempo, necessario garantire che eventuali procedimenti cautelari non possano impedire al cessionario di poter esercitare i propri diritti connessi al credito, in osservanza di una recente sentenza della Corte di Cassazione sul tema. Nel concludere, ricorda la recente audizione presso il Senato del rappresentante di Eurostat che ha espressamente escluso che i crediti d'imposta abbiano diretto impatto sul debito rilevando, invece, come potrebbero impattare esclusivamente sul deficit con una differente imputazione contabile a seconda che siano considerati crediti «pagabili» o «non pagabili» secondo la nuova metodologia proposta da Eurostat.

  Marco GRIMALDI (AVS), invita le forze di maggioranza ad accogliere l'appello del comparto degli ingegneri, degli architetti e dei progettisti, categorie che saranno duramente colpite dalle misure previste dal decreto-legge recentemente approvato dal Governo. Rileva come l'abolizione della misura potrebbe determinare la perdita di numerosi posti di lavoro e la chiusura di numerose imprese. Sottolinea poi come il superbonus, presenti profili critici dal punto di vista dell'equità, giacché consente di portare in detrazione un importo che è proporzionalePag. 23 alla capacità fiscale del soggetto, favorendo i ceti più abbienti.

  Leonardo DONNO (M5S), nel citare le dichiarazioni rese dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della recente campagna elettorale per le elezioni politiche, rileva una netta inversione di tendenza dell'attuale maggioranza rispetto al tema del superbonus e ribadisce la contrarietà sua e del suo gruppo alle recenti iniziative legislative assunte in materia dal Governo Meloni.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore per la V Commissione, chiede alla Presidenza di intervenire al fine di impedire che il deputato Donno continui la ripresa video del proprio intervento.

  Leonardo DONNO (M5S) precisa che non sta diffondendo le riprese della seduta, ma sta registrando il proprio intervento per fini personali.

  Nazario PAGANO, presidente, invita a interrompere la registrazione video della seduta delle Commissioni, ricordando che le uniche forme di pubblicità dei lavori sono quelle previste dalla disciplina regolamentare in materia.

  Leonardo DONNO (M5S), riprendendo il proprio intervento, richiama i dati contenuti nel rapporto elaborato da Nomisma, evidenziando che gli investimenti oggetto del superbonus hanno avuto un effetto moltiplicatore pari a tre, con un impatto finanziario complessivo pari a circa 125 miliardi di euro. Rileva, in conclusione, che un recente rapporto del Censis ha sottolineato che per ogni euro investito vi sarebbe un rientro per lo Stato, dal punto di vista delle entrate fiscali, pari a circa 70 centesimi, circostanza che dovrebbe smentire, a suo avviso, la narrazione tale per cui la misura creerebbe problemi dal punto di vista della tenuta dei conti pubblici.

  Ida CARMINA (M5S), nel richiamare anch'essa l'audizione del rappresentante Eurostat presso il Senato, sottolinea che la misura del superbonus non ha un impatto diretto sul debito ma, semmai, sul deficit a seconda della definizione contabile che verrà adottata. Da questo punto di vista, ritiene che sia necessario cercare di trovare rimedio alle problematiche connesse alla misura e non addivenire ad una sua abolizione tout court. Ricorda, infatti, anche alla luce dei dati illustrati in precedenza dai colleghi, che la misura del superbonus rappresenta un investimento, con effetti positivi su crescita e occupazione, e non un costo. Denuncia, in conclusione, l'atteggiamento, a suo avviso, ipocrita dell'attuale maggioranza di Governo che ha diametralmente cambiato posizione rispetto a quanto sostenuto in passato.

  Filiberto ZARATTI (AVS), nel dichiararsi soddisfatto per la decisione del Governo di non porre la questione di fiducia consentendo un approfondimento della discussione anche in Assemblea, sottolinea che il Governo Meloni non ha soppresso lo strumento del superbonus bensì la cessione del credito e, in tal modo, ha danneggiato la parte più povera del Paese che non è in grado di anticipare il pagamento delle fatture di spesa.
  Nell'evidenziare che è stato riconosciuto in modo unanime che il superbonus è un provvedimento a carattere anticiclico che ha aumentato la crescita economica e che, in seguito all'introduzione di tale misura, le entrate derivanti dall'IVA sui lavori sono molto aumentate, ricorda che anche i componenti dell'attuale maggioranza l'hanno sostenuto quando è stato introdotto e hanno dichiarato pubblicamente la necessità di risolvere i problemi che ostacolano la cessione del credito.
  Conclude affermando che nel Paese si sta formando un'alleanza sociale contraria al decreto cosiddetto «cessioni».

  Carmela AURIEMMA (M5S) nel sottolineare il comportamento contraddittorio del Governo che, a novembre scorso, nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, ha registrato un andamento positivo delle entrate nei primi otto mesi dell'anno, mentre recentemente il MinistroPag. 24 Giorgetti ha affermato la sussistenza di un deficit di 110 miliardi di euro, chiede al Ministro quali provvedimenti intenda assumere al riguardo o se, piuttosto, tale dichiarazione su un ammanco così rilevante nella casse dello Stato non sia fatta in malafede a fini mediatici.
  Riguardo agli effetti positivi dello strumento del superbonus, ricorda che è stata una misura di agevolazione fiscale che ha consentito l'efficientamento energetico degli edifici in una fase particolarmente difficile per l'approvvigionamento energetico, anche anticipando le finalità della direttiva europea sulle case green che dovrà essere recepita anche nel nostro Paese.

  Daniela TORTO (M5S), afferma che il superbonus edilizio ha rappresentato una forma di investimento per l'economia del Paese che non è stata condivisa dal Governo Meloni, orientato, invece, ad investire nell'acquisto di armamenti secondo una scelta politica dettata da esigenze emerse all'interno del partito di maggioranza relativa, piuttosto che della maggioranza di Governo, dal momento che il partito di Forza Italia, da sempre vicino alle posizioni dei costruttori edili, ha espresso perplessità sulle disposizioni di revisione della misura.
  Fa presente, inoltre, che la regione Abruzzo, poco prima dell'approvazione del decreto cosiddetto «cessioni», ha introdotto un superbonus regionale e che in Senato, nel corso dell'esame del decreto-legge 11 gennaio 2023, n. 3, recante interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile, si sta discutendo anche di prorogare il superbonus da utilizzare nei territori del cratere sismico.
  Nel constatare la contrarietà del Governo su misure innovative in materia fiscale che hanno lo scopo di evitare l'indebitamento dei cittadini, chiede se il Governo non preferisca edificare altri terreni, dando luogo a nuove speculazioni edilizie, piuttosto che valorizzare il patrimonio edilizio già esistente. Infine, rivolgendosi al presidente, lamenta di essere stata molto disturbata dal comportamento rumoroso dei colleghi durante il suo intervento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Santillo 3.4.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) protesta contro il comportamento dei colleghi dei gruppi di maggioranza che impediscono un ordinato svolgimento dei lavori e chiede al presidente di richiamarli all'ordine.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, nel dichiarare la disponibilità della maggioranza ad approvare in Assemblea gli ordini del giorno in cui saranno trasfuse alcune proposte emendative di particolare rilievo per i gruppi di opposizione, afferma che si augura un comportamento più collaborativo tra le parti.
  Segnala, infine, che il contenuto dell'emendamento Grimaldi 1.29, in precedenza accantonato, è identico ad una disposizione del provvedimento.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che, durante l'intervento del deputato Donno, tutti i componenti della maggioranza hanno protestato accusandolo di riprendere il suo intervento per pubblicarlo on line, mentre egli stesso può garantire di aver verificato che l'accusa non era fondata.

  Alfonso COLUCCI (M5S), dal momento che è stato affermato dal relatore che l'emendamento Grimaldi 1.29 riproduce il contenuto del testo in esame, chiede alla presidenza un approfondimento anche sulle altre proposte emendative sotto questo profilo.

  Nazario PAGANO, presidente, fa presente che l'emendamento Grimaldi 1.29 deve ritenersi irricevibile giacché riproduce il contenuto di disposizioni già contenute nell'articolo 7, comma 7-octies, del decreto in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Appendino 3.6.
  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Santillo 3.7, Pavanelli 3.8, Fenu 3.9, 3.10 e 3.11, AppendinoPag. 25 3.12, Santillo 3.14, Peluffo 3.15, Fenu 3.16 e L'Abbate 3.18.

  Daniela TORTO (M5S), illustrando l'emendamento Torto 3-ter.1, afferma di non comprendere le ragioni del parere contrario della maggioranza e del Governo sull'emendamento 3-ter.1 a sua prima firma, che consente agli enti locali di prorogare l'utilizzo della quota libera dell'avanzo per la copertura dei maggiori oneri derivanti dall'incremento della spesa per l'energia elettrica. Nell'affermare che il respingimento della proposta emendativa da parte della maggioranza smentirebbe le ripetute dichiarazioni di vicinanza agli enti locali, chiede di accantonare la proposta emendativa.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Torto 3-ter.1.
  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Fenu 3-quinquies.01 e 3-quinquies.02.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.2, volto a subordinare, dall'anno 2023, l'incremento della spesa per il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale delle regioni all'adozione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale, tale da garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Per le ragioni sopra esposte, ne raccomanda l'approvazione, che a suo avviso darebbe anche il segnale di un'inversione di tendenza rispetto ad un monocameralismo di fatto esistente, rammentando come, proprio in coincidenza con la Giornata nazionale del personale sanitario, occorra porre la dovuta attenzione al problema drammatico delle lunghe liste di attesa, che ha determinato un concomitante raddoppio del numero dei pazienti che si rivolgono alle strutture private.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 4.2, Quartini 4.3, Marianna Ricciardi 4.4 e 4.5, Di Lauro 4.7, Sportiello 4.9 e 4.12, Quartini 4.14, Sportiello 4.16, Grimaldi 4.18, Sportiello 4.19 e Caramiello 4.20.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Provenzano 4.21, di cui illustra il contenuto, raccomandandone l'approvazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Provenzano 4.21 e Furfaro 4.22 e 4.23.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 4.01, volto a prorogare il credito d'imposta in favore degli enti della ricerca biomedica in relazione alle spese sostenute per l'acquisto di reagenti e di apparecchiature connesse alle medesime attività di ricerca. Nel raccomandarne pertanto l'approvazione, giacché la proposta emendativa in esame è finalizzata a consentire ai predetti enti di ricerca di competere adeguatamente sul piano internazionale, ne chiede in alternativa l'accantonamento.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Grimaldi 4.01 e Furfaro 4.02.

  Alfonso COLUCCI (M5S) illustra il contenuto dell'emendamento Caso 5.2, di cui è cofirmatario, che reca una proroga degli incarichi temporanei del personale docente e amministrativo, tecnico a ausiliario delle istituzioni scolastiche attivati durante la pandemia da COVID-19.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Caso 5.2 e 5.3, Amato 5.5, Grimaldi 5.6, Orrico 5.7 e 5.10, Grimaldi 5.11 e Amato 5.13.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, onorevole Pella, chiede l'accantonamento dell'emendamento Grimaldi 5.16.

  Nazario PAGANO, presidente, preso atto al riguardo anche del consenso del rappresentantePag. 26 del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Grimaldi 5.16.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Manzi 5.17 e l'articolo aggiuntivo Caso 5.01.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, onorevole Pella, chiede l'accantonamento dell'emendamento Manzi 6.1.

  Nazario PAGANO, presidente, preso atto al riguardo anche del consenso del rappresentante del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Manzi 6.1.

  Daniela TORTO (M5S) illustra il contenuto dell'emendamento a sua prima firma 6.5, recante una proroga relativa al personale AFAM che consentirebbe la stabilizzazione di alcune centinaia di precari con più di tre anni di servizio, come richiesto dalla normativa europea, scongiurando al contempo il verificarsi di un significativo contenzioso. Osserva inoltre che, nonostante le ripetute dichiarazioni pubbliche della dimissionaria sottosegretaria di Stato per l'università e la ricerca, Montaruli, il Governo in carica dimostra di trascurare completamente un intero settore che da anni attende una profonda riorganizzazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Pastorino 6.4 e Torto 6.5, nonché gli identici emendamenti Orrico 6.6 e Manzi 6.7.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Grimaldi 6.8, nella sua parte ammissibile, diretto a contrastare il fenomeno del precariato nel comparto AFAM.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 6.8, limitatamente alla sua parte ammissibile, e Orrico 6.12.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 6.13.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimaldi 6.13, Cherchi 6.14, Manzi 7.2, D'Orso 8.2, 8.5 e 8.6 e Zaratti 8.8 e 8.9.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, onorevole Pella, chiede l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 8.10.

  Nazario PAGANO, presidente, preso atto al riguardo anche del consenso del rappresentante del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 8.10.

  Daniela TORTO (M5S) interviene sull'emendamento a sua prima firma 8.11, volto a prevedere che le piante organiche del personale amministrativo dei tribunali soppressi delle circoscrizioni de L'Aquila e di Chieti siano ripristinate e prorogate al 1° gennaio 2026, e ne chiede l'accantonamento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Torto 8.11.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Gianassi 8.12, volto a prevedere la proroga delle vigenti disposizioni in materia di licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà, nonché di quelle concernenti la durata straordinaria dei permessi premio e la detenzione domiciliare, evidenziando come trattasi di interventi normativi di indubbia rilevanza, la cui permanenza dovrebbe essere valutata solo all'esito dei risultati registrati in fase applicativa.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Gianassi 8.12 e Zaratti 8.13, nonché gli emendamenti Zaratti 9.1, Carotenuto 9.2 e 9.3 e Aiello 9.4.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, onorevole Pella, chiede l'accantonamento dell'emendamento Furfaro 9.5.

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  Nazario PAGANO, presidente, preso atto al riguardo anche del consenso del rappresentante del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Furfaro 9.5.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Aiello 9.6, 9.7, 9.10 e 9.11.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, onorevole Pella, chiede l'accantonamento dell'emendamento Serracchiani 9.12.

  Nazario PAGANO, presidente, preso atto al riguardo anche del consenso del rappresentante del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Serracchiani 9.12.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Aiello 9.13 e Sportiello 9.14.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Zaratti 9.15, volto a prorogare le disposizioni che riconoscono agli invalidi di guerra e per servizio di beneficiare dell'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 9.15.

  Filiberto ZARATTI (AVS) illustra l'emendamento 9.16 a sua prima firma, volto ad estendere le procedure di stabilizzazione relative al Servizio sanitario nazionale anche al personale a tempo determinato e a coloro che hanno contratti flessibili.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 9.16.

  Filiberto ZARATTI (AVS) illustra l'emendamento 9.17, del quale è il primo firmatario, che prevede la proroga della norma di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono le proposte emendative Zaratti 9.17, Carotenuto 9.01 e Iaria 10.1.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Braga 10.2, che procede ad illustrare. Evidenzia come la proposta sia volta a porre rimedio ad un errore fatto con la legge di bilancio che per il 2023 non ha rifinanziato il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. Ritiene che si sia trattato di una scelta incomprensibile e sbagliata, alla quale l'emendamento intende porre rimedio, finanziando il fondo con ulteriori 50 milioni di euro per sostenere soprattutto quei giovani per i quali la possibilità immediata di uscire dalla casa familiare è data solo dalla sottoscrizione di un contratto di affitto.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono le proposte emendative Braga 10.2, Cantone 10.3, Zaratti 10.4, Zaratti 10.5 e 10.6, Iaria 10.8 e Amendola 10.9.

  Ida CARMINA (M5S), illustra il suo emendamento 10.10, che dichiara essere volto a riportare equità tra i comuni di Lampedusa e Linosa e gli altri comuni costieri della Sicilia, che comunque subiscono gli effetti e l'impatto dei flussi migratori, senza ricevere compensazioni per i loro sacrifici.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Carmina 10.10.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Provenzano 10.11 che, analogamente al precedente, è volto a sostenere anche altri comuni siciliani che, oltre a Lampedusa, sono chiamati a fronteggiare e gestire gli sbarchi. Ritiene che pur essendo incontestabile lo sforzo compiuto da Lampedusa, sia incomprensibile che gli altri comuni della regione Sicilia siano trascurati.

  Ida CARMINA (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Provenzano 10.11.

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  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Provenzano 10.11, gli identici emendamenti Barbagallo 10.12 e Zaratti 10.13 nonché l'emendamento Zaratti 10.14.

  Filiberto ZARATTI (AVS), illustra l'emendamento 10-ter.1, a sua prima firma, volto a sopprimere l'articolo 10-ter del decreto-legge, inserito surrettiziamente in Senato per prorogare di un anno la durata delle concessioni balneari. Nel preannunciare la presentazione di una pregiudiziale di costituzionalità in Assemblea, sottolinea come questa disposizione contrasti con il diritto dell'Unione europea e con l'articolo 117 della nostra Costituzione ed esponga il Paese a una procedura di infrazione. Ritiene che quello delle concessioni balneari sia un grande scandalo del nostro Paese: a fronte di migliaia di chilometri di coste, per le concessioni lo Stato incassa 100 milioni di euro, a fronte di un fatturato degli stabilimenti balneari pari a 7 miliardi di euro e ad una evasione fiscale stimata al 50 per cento. Evidenzia peraltro come spesso i cittadini si vedano interdetto l'accesso al mare, in violazione di tutte le norme che invece lo garantiscono. Sottolinea come l'articolo 10-ter, del quale l'emendamento propone la soppressione, proroghi di un anno i bandi di gara, regalando così agli operatori balneari un anno di profitti sulle spalle dei cittadini. Ritiene che ai cittadini debba essere garantito l'accesso al mare, e anche l'accesso a bandi aperti per la gestione delle spiagge, e che i concessionari debbano essere obbligati a pagare il dovuto, e non cifre irrisorie, mettendo fine a una vergogna che lascia il demanio marittimo nelle mani di pochi e di interessi corporativi. Stigmatizza come la lobby dei balneari si sia arricchita e sia costata molti miliardi alla collettività, e ciò mentre parallelamente il Governo decideva di togliere il reddito di cittadinanza. Tiene a precisare che indubbiamente non tutti i titolari di concessioni balneari siano da criticare, perché sicuramente ci sono anche molti imprenditori onesti, che danno lavoro e si comportano correttamente, ma sottolinea come anche per questi imprenditori sia importante la definizione di un quadro di regole che tutti devono rispettare e sia importante che le concessioni vadano a gara. Chiede dunque la soppressione dell'articolo 10-ter e spera di vedere con chiarezza chi sono coloro che sostengono la misura introdotta per i balneari nel decreto-legge.

  Marco GRIMALDI (AVS), ritiene che la norma introdotta all'articolo 10-ter del decreto-legge, che rinvia la messa a gara delle concessioni balneari, in aperto contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato, fosse ampiamente prevedibile, tenuto conto del nome di alcuni imprenditori candidati alle ultime elezioni, dell'ampio numero di sostenitori della lobby dei balneari in Parlamento e del titolare del Papeete eletto al Parlamento europeo. Afferma che forse la Ministra del turismo, Daniela Santanchè, crede che la cessione delle sue quote del Twiga Beach di Forte dei marmi al suo compagno, o all'amico Briatore, sia sufficiente a sgombrare il campo dai conflitti di interesse e a legittimarla a farsi paladina di ulteriori proroghe ai balneari. Ritiene che si sia dinanzi al classico dualismo italiano, di un capitalismo che fa il liberista di giorno e il corporativo, ultranazionalista, contro i burocrati europei, di notte, aleggiando il rischio di multinazionali pronte a prendersi le spiagge italiane; non ci si indigna, invece, del liberismo che ha distrutto la nostra economia di prossimità e i nostri centri storici. Ritiene che serva una riflessione sullo stato delle nostre coste, sugli investimenti pubblici che possono essere fatti e anche sulle forme per garantire una tutela di chi ha investito sulle concessioni balneari, ma che ciò non possa essere fatto semplicemente rimandando la messa a gara, con la promessa che nulla cambierà. Ricorda, inoltre, la recente sentenza 14 febbraio 2023 delle Sezioni unite della Corte di Cassazione, che rischia di vanificare quanto la maggioranza sta facendo, per invitare tutti ad approvare l'emendamento soppressivo Zaratti 10-ter.1, evitando che il Parlamento inserisca una norma che va contro i limiti che esso stesso si è dato. In conclusione, ricorda alla maggioranza come negli ultimi anni tutti i partiti che la compongono siano stati lungamente al Governo Pag. 29ed abbiano dunque avuto tutto il tempo di affrontare questi temi, tanto a livello europeo quanto a livello nazionale, senza farlo per ora risolvere tutto con questa ennesima proroga.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Zaratti 10-ter.1 e 10-ter.2.

  Filiberto ZARATTI (AVS) intervenendo sull'emendamento 10-ter.3, a sua prima firma, sottolinea come la questione delle concessioni balneari sia emblematica di qualcosa che accade solo nel nostro Paese. Ricorda, infatti, che lo stabilimento Twiga, di proprietà della senatrice Santanchè, che come ha precisato l'onorevole Grimaldi ha ceduto le sue quote di proprietà al compagno, paga 18 mila euro l'anno di canone concessorio a fronte di una fatturazione di 4 milioni di euro. Evidenzia di aver fatto solo l'esempio di una persona e di uno stabilimento conosciuto, per semplicità, ma che si tratta di dati generalizzati, oggettivi, pubblici e verificabili. Si chiede in quale altro Paese, oltre all'Italia, una situazione analoga sarebbe possibile. Ribadisce che la collega Santanchè, o il suo compagno, non stanno compiendo delle irregolarità, semplicemente stanno pagando il canone concessorio nell'importo previsto, ma che questo fatto rappresenta una ingiustizia, un'ingiustizia che si è fatta regola, sulla quale invita la maggioranza a riflettere.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Zaratti 10-ter.3 e 10-ter.4, Grimaldi 10-ter.5, gli identici emendamenti Zaratti 10-quater.1 e Pavanelli 10-quater.2, nonché gli emendamenti Grimaldi 10-quater.3 e 10-quater.4 e l'articolo aggiuntivo Zaratti 10-quater.02. Respingono, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Ilaria Fontana 11.1, Quartini 11.2, Zaratti 11.3, Fenu 11.4, Zaratti 11.5, Cappelletti 11.6, Todde 11.7, Ilaria Fontana 11.8 e Dell'Olio 11.9.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Roggiani 11.10 che proroga di due mesi una misura introdotta dalla stessa maggioranza durante l'esame del disegno di bilancio per favorire il contenimento dei consumi energetici. Sottolinea a tale proposito come la disposizione introdotta nella legge di bilancio avesse un respiro cortissimo dal momento che utilizzava le risorse ereditate dal Governo Draghi. Rileva come, nel caso specifico, il Governo si avvii a sopprimere la misura del teleriscaldamento o perché non ritiene più efficace la riduzione del 5 per cento dell'Iva o perché non ha più le risorse necessarie. Si domanda allora per quale motivo si sia inteso destinare importanti dotazioni finanziarie per la flat tax incrementale o per l'innalzamento della soglia per l'applicazione dell'imposta forfettaria del 15 per cento, misura quest'ultima che va a vantaggio di una platea di sole 16 mila unità. Nel sottolineare che il costo dell'energia continuerà ad essere influenzato dalla perdurante guerra tra Ucraina e Russia, fa presente che le esigenze di contenimento dei consumi non si limiteranno alla stagione invernale dal momento le medesime materie prime sono utilizzate anche per il refrigeramento. Nel rilevare che la necessità di estendere la misura in questione riguarda in particolar modo le regioni del nord e del centro della penisola, si dichiara convinto che i colleghi di maggioranza provenienti da quei territori non vorranno far mancare il proprio sostegno.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Roggiani 11.10, Zaratti 11.11, 11.12 e 11.13.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Merola 11.14 che interviene su una disposizione che mette in imbarazzo la maggioranza dal momento che non risulta alcuna ragione logica per la scelta di impedire l'accesso alla detrazione del 110 per cento agli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari in tema di edilizia residenziale pubblica. Fa presente, infatti, che il termine del 31 dicembre 2023 stabilito dal Governo per la realizzazione degli interventi è assolutamente improponibile, considerato che si tratta di soggetti pubblici, che sono tenuti a seguire Pag. 30procedure di natura pubblicistica. Evidenzia, inoltre, come gli stessi colleghi che hanno vivacemente protestato perché il Governo Draghi aveva operato una minima limitazione della misura del superbonus oggi la annientano completamente senza che vi siano solide ragioni per il cambiamento di opinione. Nel dichiararsi disponibile al confronto in via generale sulla detrazione del 110 per cento, con dati reali alla mano, ritiene tuttavia inaccettabile penalizzare l'edilizia residenziale pubblica, impedendo i piani di risanamento urbano, danneggiando le persone più vulnerabili e comportando oneri a carico dello Stato che dovrà pagare per le utenze. Nel sottolineare l'atteggiamento distonico dei colleghi del centrodestra, ricorda che in sede di esame del disegno di legge di bilancio sono stati presentati diversi ordini del giorno, alcuni dei quali firmati da esponenti della maggioranza, per chiedere il rifinanziamento della misura in favore dell'edilizia residenziale pubblica.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Merola 11.14, Pavanelli 11.16, Peluffo 12.2, Caramiello 12.3, Todde 12.4 nonché gli identici emendamenti Pavanelli 12.5 e Peluffo 12.6. Respingono quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Fenu 12.10, Iaria 12.11 e Cappelletti 12.12.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 12.13 che, intervenendo sul cosiddetto decreto «aiuti-quater», è volto ad estendere di un mese il termine per l'invio all'Agenzia delle entrate un'apposita comunicazione sull'importo del credito maturato nell'esercizio 2022, da parte dei beneficiari, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito non ancora fruito. Nel sottolineare che l'emendamento replica il contenuto di diversi ordini del giorno presentati durante l'esame del decreto-legge «aiuti-quater» alla Camera e che il Governo ha accolto come raccomandazione, fa presente che la disposizione in questione si prefigge di evitare che le imprese perdano il diritto al credito d'imposta.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dell'Olio 12.13, Appendino 12.14, Pavanelli 12.15, Iaria 12.16. Pavanelli 12.17, Todde 12.18, Cappelletti 12.19, Caramiello 12.21, Onori 13.2, Pellegrini 14.1, Caramiello 15.1, 15.2 e 15.3, Amato 16.1 e Zaratti 16.3.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Berruto 16.4 che affronta il tema delle concessioni in favore di associazioni sportive dilettantistiche che usufruiscono di impianti posti su terreni demaniali. Considerato che si tratta di associazioni che svolgono un servizio utile alla società, nel rammentare l'importanza dello sport che tanto sta a cuore alla stessa maggioranza, l'emendamento di prefigge di estendere l'ambito di applicazione della norma delle proroghe in materia di concessioni. Chiede quindi che la proposta sia valutata favorevolmente.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Berruto 16.4 e l'articolo aggiuntivo Amato 16-ter.01, gli emendamenti Orrico 17.3, Alfonso Colucci 18.1, Morfino 20.1, Alfonso Colucci 22-bis.1, gli articoli aggiuntivi Zaratti 22-quater.03 e 22-quater.04 nonché gli emendamenti Zaratti Dis 1.1, Grimaldi Dis 1.2 e Zaratti Dis 1.3.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che sono state votate tutte le proposte emendative contenute nel fascicolo, ad eccezione di quelle temporaneamente accantonate. Rammenta che l'accantonamento era stato disposto al fine di consentire ai relatori e al Governo di valutare l'eventuale trasposizione degli emendamenti in ordini del giorno. Chiede quindi ai relatori quale sia stato l'esito delle valutazioni svolte.

  Alessandro URZÌ (FDI), relatore per la I Commissione, fa presente, anche a nome del collega Pella e dei rappresentanti del Governo, che potrebbero essere accolti favorevolmente eventuali ordini del giorno che traspongano il contenuto degli emendamenti Grimaldi 1.28, Furfaro 2.8, Grimaldi 5.16, Manzi 6.1, Zaratti 8.10 e FurfaroPag. 31 9.5 purché sia richiesto al Governo di valutare l'opportunità del provvedimento. Fa presente invece che analoga valutazione positiva non è stata possibile sull'emendamento Serracchiani 9.12.

  Marco GRIMALDI (AVS) ritira gli emendamenti a sua prima firma 1.28 e 5.16.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) sottoscrive gli emendamenti Furfaro 2.8, Manzi 6.1 e Furfaro 9.5 e dichiara di volerli ritirare.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ritira l'emendamento a sua prima firma 8.10.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Serracchiani 9.12 che tenta di sanare una misura riconosciuta dalla stessa maggioranza come sbagliata, vale a dire l'assoluta compressione della cosiddetta «opzione donna», drasticamente ridimensionata nella legge di bilancio. Nel richiamare sull'argomento le dichiarazioni della Ministra del lavoro che ha preannunciato il proprio impegno in favore del miglioramento della misura, trova poco incoraggiante che il Governo non intenda prendere in esame in senso favorevole un ordine del giorno di analogo contenuto. A suo parere creerà inquietudine il fatto che gli impegni assunti da un'esponente del Governo nei tavoli di confronto vengano poi disattesi nelle sedi istituzionali.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Serracchiani 9.12.

  Nazario PAGANO, presidente, dichiara concluso l'esame delle proposte emendative. Avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva.
  Non essendovi interventi in sede di dichiarazione di voto pone in votazione il mandato ai relatori, onorevole Urzì per la I Commissione e onorevole Pella per la V Commissione, a riferire in Assemblea sul testo del provvedimento in esame.
  Pone quindi in votazione la richiesta di autorizzazione a riferire oralmente in Assemblea.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore per la V Commissione, ringrazia i colleghi della maggioranza e soprattutto quelli dell'opposizione per aver mantenuto fede agli impegni assunti per le vie informali.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 20.40.