CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 gennaio 2023
49.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 69

RISOLUZIONI

  Martedì 24 gennaio 2023. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI.

  La seduta comincia alle 12.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Mirco CARLONI, presidente, comunica che l'onorevole Soumahoro cessa di far parte della Commissione. Augura all'onorevole Soumahoro un buon lavoro nella nuova Commissione di appartenenza.

7-00026 Caretta: in merito alle iniziative da assumere per contrastare l'introduzione nell'etichettatura dei vini di indicazioni di rischio per la salute connesso al consumo di alcool.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Mirco CARLONI, presidente, prima di dare la parola ai colleghi per l'illustrazione dei contenuti della risoluzione in esame, auspica che la Commissione possa svolgere un confronto costruttivo e, al termine di un breve ciclo di audizioni, giungere all'approvazione di un testo ampiamente condiviso. Se tale percorso risulterà condivisibile, ritiene importante che la Commissione possa concentrarsi sulla risoluzione in esame per affrontare politicamente la questione, evitando sovrapposizioni, per quanto possibile, con altri e ulteriori atti di sindacato ispettivo. Preannuncia, comunque, che tali questioni verranno opportunamente approfondite nella prevista riunione dell'ufficio di presidenza convocata nella giornata odierna.

Pag. 70

  Marco CERRETO (FDI), in qualità di cofirmatario, illustra sinteticamente i contenuti dell'atto di indirizzo in titolo.
  In particolare ricorda che il 27 gennaio 2016 l'Irlanda ha notificato alla Commissione europea un pacchetto normativo sul rapporto tra alcol e salute pubblica, oggetto di varie modifiche ed integrazioni, sino all'ultima e più recente notifica del 21 giugno 2022.
  Segnala che la proposta normativa irlandese prevede, tra l'altro, l'introduzione dell'obbligo di riportare sulle bottiglie indicazioni relative alle patologie tumorali e alle malattie del fegato che potrebbero essere determinate dal consumo di alcol nonché ai relativi rischi per le donne in gravidanza, in modo analogo a quanto avviene ad oggi per i prodotti a base di tabacco, come le sigarette.
  La notifica della normativa alle autorità europee è stata effettuata per mezzo della direttiva (UE) n. 2015/1535, che ha istituito il meccanismo denominato «TRIS», in base al quale ogni normativa con forti ripercussioni sul mercato interno deve essere oggetto di notifica alla Commissione europea e di successivo scrutinio da parte della stessa Commissione, previo invio delle osservazioni da parte dei vari Paesi membri.
  La proposta irlandese ha ricevuto la totale contrarietà di molti Paesi membri dell'Unione, tra cui l'Italia, la Francia e la Spagna. Purtroppo a nulla è servito tutto ciò, dato che la Commissione – con il silenzio assenso – ha dato implicitamente il via libera alla misura.
  Evidenzia, quindi, come, da un lato, siano noti i problemi di abuso di alcol che l'Irlanda si trova ad affrontare; le stesse autorità irlandesi hanno presentato una ampia relazione in merito, al momento della notifica della proposta di normativa. Tuttavia, i problemi riscontrati sembrano nascere anche da un approccio all'alcol diverso, meno legato alla «cultura» dei prodotti di qualità e al suo utilizzo nell'ambito dei pasti.
  Osserva, infatti, che il meccanismo di etichettatura proposto coinvolge ogni prodotto alcolico allo stesso modo, che sia un Brunello di Montalcino o un superalcolico, e sanziona il semplice consumo di alcool, non il consumo irresponsabile.
  Al riguardo sottolinea che con la risoluzione in esame, il suo gruppo intende, inoltre, sottolineare una questione politica sia nei confronti dell'Irlanda che della Commissione europea.
  Ricorda, infatti, come nel dicembre 2021, nel periodo compreso tra il 9 ed il 23 dicembre, una Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro, la BECA, nell'espletare il proprio mandato, ha redatto un rapporto contenente le linee guida per un piano d'azione europeo contro i tumori.
  In quell'occasione, la Commissione BECA ha votato un testo, consistente nello schema definitivo del proprio report, poi inviato alla plenaria del Parlamento europeo per la fase emendativa e per la discussione finale.
  L'articolato della relazione oggetto del voto finale del BECA, tra le varie cose, raccomandava di integrare l'etichettatura delle bevande alcoliche con delle controindicazioni per la salute, come per l'appunto avviene per le sigarette e per gli altri prodotti a base di tabacco. Il testo arrivato in Aula non faceva alcuna distinzione tra consumo responsabile e consumo dannoso di bevande alcoliche, presupponendo una generica assenza di un livello sicuro di consumo di bevande alcoliche. Sul testo sono state, invece, apportate numerose modifiche dal Parlamento europeo, che ha soppresso ogni riferimento a sistemi di etichettatura allarmistici, ponendo, al contrario, l'enfasi sulla necessità di promuovere un consumo responsabile di alcol. Il Parlamento europeo, quindi, con la sua decisione politica, ha completamente cambiato il testo, rinnegando una visione di assoluto contrasto al consumo di alcol e sostituendola con una volta a promuovere il consumo responsabile. Il testo è poi stato votato ed approvato dal Parlamento europeo in una risoluzione relativa alla lotta contro il cancro del 16 febbraio 2022.
  Si domanda, quindi, come è stato possibile che la Commissione europea, la cui investitura dipende dalla fiducia accordata dal Parlamento, non abbia ritenuto di dar Pag. 71seguito a tale impostazione e abbia dato il via libera alla normativa in esame.
  Ritiene che la decisione adottata dall'Irlanda rappresenti una misura che, in modo irresponsabile, impone una sanzione nei confronti di qualunque tipo di consumo di alcol, introducendo una vera e propria barriera implicita al commercio interno dell'Unione, e di ciò ne è dimostrazione il fatto che persino l'Organizzazione mondiale del commercio è chiamata a fornire il proprio nullaosta alla misura.
  Teme che dalla normativa irlandese possano poi nascere dei precedenti in tutta l'Unione e che, di fatto, si verificherà quello che con la risoluzione votata dal Parlamento europeo si voleva scongiurare, ossia la creazione di una normativa e di un mercato europeo totalmente asimmetrici, a detrimento di una nostra produzione di eccellenza che ha segnato la storia, la cultura e l'economia di tutti i Paesi che si affacciano sul mediterraneo.
  In conclusione, evidenzia come con questa risoluzione si vuole impegnare il Governo ad intervenire presso l'Unione europea e l'Organizzazione mondiale del commercio a, se del caso, presso la Corte di giustizia dell'Unione europea, perché venga confermato l'indirizzo votato dal Parlamento europeo in ordine alla necessità di promuovere un consumo responsabile dei prodotti alcolici.

  Stefano VACCARI (PD-IDP) condivide l'auspicio del presidente di poter giungere all'elaborazione di un testo ampiamente condiviso che impegni il Governo su una questione assai rilevante, che riguarda un settore di eccellenza delle produzioni italiane. Dichiara, quindi, la disponibilità del suo gruppo a lavorare alla redazione di un testo unitario, preannunciando fin d'ora alcune modifiche ed integrazioni. Segnala che il suo gruppo ha presentato una mozione a prima firma della capogruppo Serracchiani sulla medesima materia.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), nel condividere l'importanza circa il raggiungimento di una posizione comune da parte della Commissione volta a contrastare, per il tramite del Governo, le recenti decisioni dell'Irlanda, sottopone alla presidenza l'opportunità di svolgere un ciclo di audizioni di esperti del settore.

  Raffaele NEVI (FI-PPE) nel dichiarare la disponibilità del suo gruppo a lavorare per l'approvazione di un testo ampiamente condiviso, segnala l'importanza dell'iniziativa del ministro degli affari esteri Antonio Tajani che ha promosso l'istituzione di un tavolo permanente di confronto con i ministri irlandesi dell'agricoltura e della salute. Al riguardo, ritiene che il lavoro di approfondimento che svolgerà la Commissione Agricoltura possa rappresentare un valido contributo al confronto intergovernativo.

  Giandonato LA SALANDRA (FDI) dichiara di condividere l'importanza dell'approvazione di un testo di una risoluzione unitaria al fine di garantire la necessaria difesa per un prodotto italiano di eccellenza come il vino.

  Maria Stefania MARINO (PD-IDP) condivide l'opportunità che la Commissione mediante l'approvazione di un testo unitario possa esprimere una posizione politica incisiva e di sostegno all'azione del governo.

  Mirco CARLONI, presidente, invita i gruppi a sottoscrivere la risoluzione in esame che lui stesso ha già provveduto a firmare e a proporre le modifiche che ritengono più opportune allo scopo di giungere all'approvazione di un testo unitario. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 gennaio 2023. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI.

  La seduta comincia alle 12.30.

Pag. 72

DL 5/2023 – Disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico.
C. 771 Governo.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Davide BERGAMINI (LEGA), relatore, riferisce che la XIII Commissione è chiamata ad esprimere il parere, alla X Commissione Attività produttive, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 5 del 2023 recante «Disposizioni in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi e di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico».
  Il provvedimento si compone di 6 articoli, dei quali darà sinteticamente conto del contenuto, e reca alcune disposizioni di competenza della Commissione agricoltura, in particolare all'articolo 3.
  Venendo, quindi, direttamente all'articolo 3, al comma 1, esso interviene sulla disciplina del Garante della sorveglianza prezzi, di cui all'articolo 2 della legge 27 dicembre 2007, n. 244, modificandola e integrandola con norme volte ad implementare il raccordo e il coordinamento con organismi operanti a livello territoriale, quali gli uffici regionali dei prezzi, sportelli o analoghi uffici, qualora istituiti (lettera a)), nonché a prevedere che il Garante possa avvalersi della collaborazione dell'ISTAT, i cui dati sono ora messi a disposizione del Garante su sua specifica istanza (lettera b), n. 1)).
  Inoltre, si precisa che la sanzione amministrativa pari all'1 per cento del fatturato (comunque non inferiore a 2.000 euro e non superiore a 200.000 euro) prevista in caso di comunicazione al Garante di dati, notizie ed elementi non veritieri, si applica anche nel caso in cui siano comunicati al Garante dalle imprese dati contabili e di bilancio non veritieri, (lettera b), n. 2). Si precisa, inoltre, che le sanzioni amministrative previste in caso di mancato riscontro alle richieste del Garante o di comunicazione di dati non veritieri sono irrogate dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competente (lettera b), n. 3).
  Il comma in esame dispone, inoltre, la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, per monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo derivanti dall'andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime sui mercati internazionali. Le funzioni di segreteria della Commissione sono svolte dalla stessa Unità di missione a supporto dell'attività del Garante per la sorveglianza prezzi (lettera c)).
  Il comma 2 prevede che detta Unità di missione curi il raccordo e la collaborazione amministrativa tra il Garante, le strutture del MEF e degli altri Ministeri, nonché gli uffici delle autorità indipendenti competenti per i singoli settori, e, ove necessario, provveda ad acquisire e condividere con tali soggetti i dati e le informazioni utili alla conclusione delle indagini e delle attività in corso di svolgimento.
  Alla Commissione partecipano un rappresentante rispettivamente dell'ISTAT, di ciascuno dei Ministeri competenti per materia, dell'Ismea, dell'Unioncamere, delle Camere di commercio, della Guardia di finanza, i responsabili delle strutture direzionali del MIMIT di cui il Garante si avvale, un rappresentante delle Autorità indipendenti competenti per settore, tre rappresentanti delle associazioni dei consumatori e degli utenti inserite nell'apposito elenco istituito presso il MIMIT ai sensi del Codice del Consumo (articolo 137, decreto legislativo n. 206 del 2005), nominati dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, e un rappresentante delle regioni e delle province autonome. Ove vengano in rilievo fenomeni relativi all'anomalo andamento dei prezzi delle filiere agroalimentari, alla Commissione partecipa, altresì, un rappresentante dell'Ispettorato centrale repressione frodi (ICQRF) del Ministero dell'agricoltura, della sovranitàPag. 73 alimentare e delle foreste, fermo restando quanto previsto, in materia di contrasto ai fenomeni di andamento anomalo dei livelli di qualità e dei prezzi nelle filiere agroalimentari, la specifica disciplina vigente, contenuta nell'articolo 2 del decreto-legge n. 182 del 2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 231 del 2005.
  A tale riguardo ricorda che il citato articolo 2 del decreto-legge n. 182 del 2005, al fine di contrastare l'andamento anomalo dei livelli di qualità e dei prezzi nelle filiere agroalimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy, dispone che la Guardia di finanza e l'Agenzia delle entrate, sulla base delle direttive impartite dal Ministro dell'economia e delle finanze, avvalendosi anche dei dati degli Osservatori dei prezzi del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero delle imprese e del made in Italy, effettuino controlli mirati a rilevare i prezzi lungo le filiere produttive in cui si sono manifestati, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi; si prevede inoltre che l'Ispettorato centrale repressione frodi – ICQRF del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste svolga programmi di controllo finalizzati al contrasto della irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti dai Paesi comunitari ed extracomunitari.

  Il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, riferisce sugli esiti delle attività degli organismi di controllo al Presidente del Consiglio dei ministri, formulando le proposte per l'adozione da parte del Governo di adeguate misure correttive dei fenomeni di andamento anomalo nelle filiere agroalimentari.
  Qualora, dalle analisi condotte in seno alla Commissione o dalle indagini conoscitive, emergano fenomeni speculativi lungo la filiera di origine e produzione, ingrosso e distribuzione, nonché vendita e consumo, il Garante riferisce gli esiti delle attività al Ministro delle imprese e del made in Italy che ne informa, ove necessario, il Governo, per l'adozione di adeguate misure correttive o di ogni altra iniziativa ritenuta opportuna.
  Più in generale tiene a porre all'attenzione della Commissione la questione dei prezzi minimi conferiti ai produttori agricoli. Segnala che anche se il decreto legislativo 198 del 2021, in materia di pratiche commerciali sleali, prevede il divieto, all'articolo 5, lettera b), dell'imposizione di condizioni contrattuali eccessivamente gravose per il venditore, ivi compresa quella di vendere prodotti agricoli e alimentari a prezzi al di sotto dei costi di produzione, il settore agricolo e quello ortofrutticolo, in particolare, risultano caratterizzati da forti fluttuazioni dei prezzi, con conseguente limitazione della capacità competitiva dell'ambito economico di riferimento.
  Tutto ciò pone in difficoltà le aziende agricole, la cui redditività risulta negativamente influenzata da un appiattimento verso il basso dell'offerta per l'acquisto dei prodotti stessi. Obiettivo deve essere quello di tutelare la produzione agricola nazionale e di garantire il sostegno e la stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole, stabilendo dei prezzi minimi che tengano conto, tra gli altri costi di produzione, anche del ciclo delle colture, della loro collocazione geografica e della destinazione finale dei prodotti, delle caratteristiche territoriali e organolettiche, delle tecniche di produzione medie ordinarie e del differente costo della manodopera, nonché della concorrenza dei prodotti provenienti dai paesi UE ed extra UE, in particolare, che influenzano il prezzo medio praticato per prodotti similari nel mercato di riferimento.
  Dà quindi sinteticamente conto del contenuto, rinviando alla documentazione predisposta dal Servizio Studi della Camera per ogni ulteriore approfondimento, degli ulteriori articoli del decreto-legge all'esame.
  L'articolo 1, al comma 1, riconosce un'esenzione dal computo del reddito del lavoratore, con riferimento al valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l'acquisto di carburanti, ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti nell'anno 2023, fino ad un importo pari a 200 euro per Pag. 74lavoratore. Ai commi da 2 a 7, si prevede l'obbligo per i soggetti che esercitano l'attività di vendita al pubblico di carburanti di indicare, presso i singoli impianti di distribuzione, la media aritmetica dei prezzi praticati su base regionale, rilevata dal Ministero delle imprese e del made in Italy sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti.
  L'articolo 2 interviene sulla disciplina del meccanismo di rideterminazione delle aliquote d'accisa sui carburanti mediante decreto ministeriale, in corrispondenza di un maggior gettito IVA, previsto dalla legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008). In sintesi si prevede che il decreto di riduzione delle accise sui carburanti, in ragione dell'aumento del gettito IVA derivante dall'aumento del prezzo del petrolio greggio, sia adottato dal Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, in luogo del Ministro dello sviluppo economico; sono altresì modificati i presupposti di emanazione del predetto decreto, allo scopo di condizionarlo all'aumento del greggio, sulla media del bimestre, rispetto al valore di riferimento indicato nell'ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria presentato e tenuto conto dell'eventuale diminuzione del prezzo, nella media del quadrimestre precedente all'adozione del medesimo decreto, sempre rispetto a quanto indicato nell'ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria presentato.
  L'articolo 4 ripropone una misura istituita nel 2022 dall'articolo 35 del decreto-legge n. 50 del 2022, per mitigare l'impatto del caro energia sulle famiglie in relazione ai costi di trasporto sostenuti da studenti e lavoratori. A tal fine viene istituito un fondo, con una dotazione di 100 milioni, finalizzato a riconoscere, nei limiti della dotazione del fondo e fino ad esaurimento delle risorse, un buono riconosciuto alle persone fisiche da utilizzare per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

  Mirco CARLONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 12.40 alle 12.50.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 24 gennaio 2023.

Audizione di rappresentanti della Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (CAI Agromec), in merito alle problematiche del settore.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.00 alle 13.35.