CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 gennaio 2023
39.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 5 gennaio 2023. — Presidenza del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 176/2022: Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
C. 730 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 dicembre 2022.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, avverte che sono state presentate 182 proposte emendative al disegno di legge C. 730 Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica (vedi allegato 1).
  Ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, sono considerati ammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano strettamente attinenti alla materia del decreto-legge. Ricorda, a questo riguardo, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
  Segnala, tuttavia, che, in considerazione degli ampi contenuti del decreto-legge, sulla base di quanto già avvenuto in passato in occasione dell'esame da parte della Camera dei deputati di analoghi decreti-legge di carattere eterogeneo, si è tenuto conto anche di un criterio di ordine finalistico, in particolar modo con riferimento a quelle proposte emendative che potevano essere ricondotte agli obiettivi generali del provvedimento.Pag. 4
  Alla luce di tali criteri, sono state pertanto considerate inammissibili le seguenti proposte emendative:

   Almici 3-quater.01, che reca disposizioni in materia di debiti relativi alle quote latte;

   Roggiani 10.06, che prevede la sospensione sino al 31 dicembre 2023 dell'applicazione dei nuovi criteri ambientali minimi in relazione all'acquisto dei servizi di ristorazione collettiva e di fornitura di derrate alimentari;

   Torto 11.01, che differisce dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 il termine finale per l'applicazione della disciplina relativa all'esportazione di materie prime critiche;

   Alifano 12.01, che prevede la temporanea limitazione delle variazioni in aumento degli indici ISTAT per i canoni di locazione ad uso non abitativo, di affitto di ramo di azienda o di altre forme contrattuali utilizzate per il godimento di immobili ad uso commerciale;

   Roggiani 13.01, che prevede la proroga delle concessioni di impianti sportivi per le società e associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, introducendo con ciò disposizioni analoghe a quelle già contenute nell'articolo 16, comma 4, del decreto-legge n. 198 del 2022, in corso di esame presso il Senato della Repubblica;

   Amato 14.3, che rifinanzia il Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 istituito presso il Ministero dell'istruzione al fine di destinarlo alla riattivazione di incarichi a tempo determinato di docenti e personale ATA conferiti per far fronte all'emergenza epidemiologica;

   Torto 14.5, che reca disposizioni in materia di mobilità interregionale dei dirigenti scolastici e di criteri per la formazione dell'organico di sostegno;

   Amato 14.6, che prevede il prolungamento, fino ad esaurimento, delle graduatorie di merito di specifici concorsi per il reclutamento di personale docente;

   Fossi 14-bis.2, che vieta l'avvio di procedure di delocalizzazione di macchinari, di materiali o di produzione da parte delle imprese che non abbiano provveduto alla restituzione di sovvenzioni o contributi pubblici percepiti nei dieci anni precedenti.

  Ricorda che il termine per la presentazione dei ricorsi avverso le predette dichiarazioni di inammissibilità è fissato alle ore 16 della giornata odierna.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 5 gennaio 2023. — Presidenza del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 16.

DL 176/2022: Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
C. 730 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, avverte che, come convenuto unanimemente dai gruppi, nel corso della presente seduta proseguirà l'esame preliminare del provvedimento.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica di passaggio predisposta ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, contenente anche alcuni elementi di risposta alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nella seduta dello scorso 27 dicembre (vedi allegato 2).

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  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo in videoconferenza, chiede anzitutto alla presidenza se nella seduta prevista per il prossimo lunedì 9 gennaio sarà possibile intervenire in videoconferenza per l'illustrazione delle proposte emendative.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, precisa che nella seduta prevista per il prossimo lunedì 9 gennaio sarà possibile intervenire esclusivamente in presenza, dal momento che in essa avranno luogo votazioni.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo in videoconferenza, preso atto del chiarimento fornito dal presidente Cannata, venendo ai contenuti del provvedimento in esame osserva in primo luogo che l'attuale situazione di enorme difficoltà determinata, tra l'altro, dal conflitto armato in corso in Ucraina richiede più che mai al nostro Paese la definizione di un percorso di progressivo raggiungimento dell'autonomia in materia di approvvigionamento energetico, al contempo investendo massicciamente sulle cosiddette energie rinnovabili o pulite, le uniche in grado di assicurare una graduale diminuzione dei costi di produzione e di contrastare la sfida rappresentata dai sempre più marcati cambiamenti climalteranti.
  Al riguardo, fa presente che, qualora vi fosse una reale volontà politica in tal senso, l'Italia potrebbe già nell'arco dei prossimi tre anni giungere alla produzione di circa 60 gigawattora di energie rinnovabili, a condizione di velocizzare le procedure autorizzative per l'installazione dei relativi impianti, di sostenere gli investimenti – che, ad esempio, nel caso dell'energia eolica offshore risultano di entità particolarmente rilevante – e di favorire adeguate politiche di riconversione industriale, ciò nell'ottica di pervenire ad una sempre maggiore sostituzione del metano e di promuovere i processi di transizione energetica, nel senso di realizzare una effettiva sicurezza in ambito energetico e di conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione peraltro già concordati a livello europeo e internazionale.
  Ritiene infatti non più procrastinabile per il nostro Paese il momento di recidere in maniera definitiva i legami con il sistema attuale basato sulle energie fossili, ereditato dal passato e rispetto al quale pare invece porsi in piena continuità il Governo Meloni, come peraltro confermato dalla ultima legge di bilancio, che non reca alcuna misura nella direzione di un effettivo impegno a favore della transizione energetica.
  Osserva che anche il decreto-legge ora all'esame della Commissione si muove in una direzione completamente opposta rispetto agli obiettivi della transizione energetica, aprendo viceversa la strada ad un uso indiscriminato delle trivellazioni e ponendosi in contrasto con i contenuti del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PITESAI). Ricorda, in particolare, che le disposizioni di cui all'articolo 4 consentono infatti il rilascio di nuove concessioni per la coltivazione di idrocarburi anche in zone di mare comprese tra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, evidenziando come tale regime appare peraltro suscettibile di produrre un assai limitato vantaggio in termini di incremento della produzione di gas naturale, quantificabile nell'ordine di circa il 2 per cento dell'interno fabbisogno nazionale annuo. Evidenziando come il mancato perseguimento di una effettiva transizione energetica a livello planetario determini effetti assai negativi anche sull'intero comparto agricolo, chiamato a pagare un elevato prezzo economico, rileva inoltre che la rinuncia a simili politiche è confermato anche dalle scelte compiute dal Governo con il provvedimento in esame sul cosiddetto superbonus del 100 per cento relativo agli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici, che viene invece affrontato solo come fonte di frodi o speculazioni e non già come misura capace di costituire un volano per lo sviluppo economico e per favorire il risparmio energetico, osservando come tale agevolazione andrebbe piuttosto resa permanente e strutturale.
  Fa infine presente che il suo gruppo ha presentato specifiche proposte emendative volte non solo a sopprimere l'articolo 4 Pag. 6relativo al rilascio delle concessioni per la coltivazione di idrocarburi, ma anche dirette perlomeno a prevedere il divieto di ricorso a tecniche esplosive di prospezione dei fondali marini allo stato molto praticate, quali ad esempio l'air gun, ma suscettibili – come diffusamente dimostrato dalla stessa ISPRA – di causare effetti decisamente nocivi a danno della flora e della fauna marine, auspicando che su tali proposte emendative possa quantomeno registrarsi una vasta convergenza da parte delle diverse forze politiche.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo in videoconferenza, condivide molte delle considerazioni svolte dal deputato Grimaldi in relazione ai risvolti negativi che sul piano ambientale ed energetico rivestono talune delle disposizioni recate dal presente decreto-legge, con particolare riguardo a quelle concernenti le trivellazioni, che presentano anche dubbi profili di legittimità costituzionale e si pongono evidentemente in contrasto rispetto agli obiettivi perseguiti dal PITESAI elaborato dal precedente Ministro Cingolani. Rileva, al riguardo, che il nuovo regime consente il rilascio delle concessioni per la coltivazione degli idrocarburi anche a ridosso di aree protette soggette a vincoli specifici, vanificando in tal modo la disciplina a salvaguardia della tutela ambientale predisposta a livello locale da molti enti territoriali, in particolare con riferimento all'area del nord Adriatico. Sottolineando come da tali disposizioni ricaveranno un beneficio soprattutto le imprese estrattrici, senza che viceversa ne derivi un apprezzabile risultato in termini di maggiore produzione nazionale di gas naturale, osserva come il provvedimento in esame non rechi invece alcuna misura con riferimento allo sviluppo delle energie rinnovabili e ai rigassificatori. Rileva, altresì, che anche le modifiche apportate dall'articolo 9 alla disciplina del superbonus del 110 per cento lasciano sostanzialmente insoluta la questione dirimente dei cosiddetti crediti incagliati, la cui consistenza ammonta a diversi miliardi di euro, così come manca una strategia di più ampio raggio, salva la previsione di un progressivo decalage nella fruizione del beneficio. Osserva inoltre che il medesimo articolo 9 prevede la possibilità di avvalersi della suddetta agevolazione, sia pure in misura ridotta, anche per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023, a condizione che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, evidenziando tuttavia come la valutazione della situazione economica del soggetto sia effettuata sulla base di una malintesa nozione di quoziente familiare, dal momento che, da un lato, risultano esclusi dal predetto indice di valutazione tanto i beni patrimoniali quanto le rendite finanziarie, con evidente vantaggio per gli evasori fiscali, dall'altro, si tiene conto di una particolare scala di equivalenza che finisce però con il penalizzare decisamente le famiglie cosiddette numerose, vale a dire quelle con quattro o più figli, giacché a questi ultimi non viene riconosciuto alcun peso aggiuntivo.

  Daniela TORTO (M5S), intervenendo in videoconferenza ed associandosi agli interventi degli onorevoli Guerra e Grimaldi, evidenzia che, sebbene il provvedimento in esame stanzi 14 miliardi di euro, solo 4 miliardi riguardano misure di iniziativa del nuovo Esecutivo, poiché i restanti 10 riguardano misure ereditate dal precedente Governo. Inoltre, contesta che il provvedimento in esame pone termine a quello che, a suo avviso, è stato l'unico strumento che negli ultimi anni ha dato un vero sostegno a famiglie e imprese, ossia il superbonus. Ritiene, infatti, che il superbonus sia stato una misura all'avanguardia non solo in termini ambientalistici, ma anche per quanto riguarda i risultati in termini economici. In proposito riporta i dati di alcuni studi effettuati dal CRESME e dall'ANCE, in base ai quali la misura del superbonus ha largamente contribuito alla crescita del PIL nel 2021 e nel 2022, favorendo un incremento record degli investimenti edilizi.
  In merito alla misura relativa alle trivellazioni, stigmatizza la volontà del Governo e della maggioranza di far fronte alla crisi energetica in atto ricorrendo alle fonti fossili. In proposito, fa presente che il suo gruppo parlamentare non è contrario all'utilizzo degli impianti di estrazione già Pag. 7esistenti, ma contesta la realizzazione di nuove piattaforme.
  Pertanto ritiene che non sia possibile una valutazione semplicistica del provvedimento in esame, ossia limitata unicamente agli aspetti di carattere finanziario, ma che occorra effettuare una valutazione politica che abbia ad oggetto anche gli eventuali effetti del provvedimento sulla crescita economica del nostro Paese. In proposito, evidenzia che, nonostante il Ministro Giorgetti continui a ripetere che le risorse finanziarie disponibili sono esigue, il provvedimento in esame utilizza le risorse disponibili in modo discutibile, ad esempio per misure la cui ristretta validità temporale non permetterà la loro fruizione da parte dei cittadini. Reputa che presto gli italiani chiederanno conto al Governo di tali misure e che la maggioranza farebbe meglio ad ascoltare e a valutare positivamente le proposte dell'opposizione al fine di migliorare il provvedimento in esame.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo in videoconferenza e condividendo gli interventi degli onorevoli Grimaldi, Guerra e Torto, ricorda che in occasione dell'esame del decreto-legge cosiddetto «Aiuti bis» tutti i gruppi parlamentari si erano battuti per salvare la misura del superbonus, cercando una soluzione all'incapacità del sistema bancario di assorbire i crediti delle imprese. A suo avviso, infatti, è prioritario salvare il superbonus poiché tale misura ha fatto ripartire un settore fondamentale della nostra economia, ossia quello edilizio. In proposito, rileva che già oggi è chiaro che le entrate derivanti da tale misura, nel lungo termine, supererebbero di molto le spese e fa presente che altri Paesi stanno pensando di introdurre misure analoghe per stimolare le loro economie.
  Per quanto riguarda la questione delle trivelle, sottolinea come i gruppi di maggioranza abbiano avuto un atteggiamento contraddittorio, dichiarando la propria contrarietà in campagna elettorale e autorizzando poi nuove trivellazioni una volta arrivati al Governo. In proposito, ritiene che una soluzione di compromesso possa essere quella di utilizzare pienamente le piattaforme già esistenti, posto che i relativi costi di smaltimento, in caso di dismissione, sarebbero sicuramente elevati.

  Ida CARMINA (M5S), intervenendo in videoconferenza e concordando con gli onorevoli Torto e Dell'Olio, reputa che sarebbe meglio puntare sulle fonti rinnovabili piuttosto che sulla ricerca di fonti fossili nel sottosuolo del nostro Paese. Al riguardo, crede che gli investimenti in fonti rinnovabili potrebbero rappresentare un importante volano in termini economici anche nelle zone economiche speciali. Sottolinea, inoltre, che l'aspetto ambientale rappresenta un potenziale economico molto importante per il nostro Paese anche dal punto di vista del turismo. Per quanto riguarda, invece, la misura del superbonus, reputa che sia un errore sopprimerla poiché tale misura ha prodotto risultati importanti in termini di crescita economica, occupazione e risparmio energetico.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, nel dichiarare concluso l'esame preliminare del provvedimento, avverte che, con riferimento alla dichiarazione di inammissibilità pronunciata nella seduta odierna, è stata presentata un'unica richiesta di riesame. Si tratta del ricorso presentato in merito alla dichiarazione di inammissibilità riferita alla proposta emendativa Almici 3-quater.01, che reca disposizioni in materia di debiti relativi alle quote latte. In proposito, alla luce degli approfondimenti svolti, ritiene di confermare il giudizio di inammissibilità già reso, posto che il provvedimento in esame non reca alcuna misura di tenore analogo rispetto a quello della citata proposta emendativa.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.55.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 32 del 20 dicembre 2022:

   a pagina 9, seconda colonna, trentaduesima riga, le parole da: «dal testo» fino Pag. 8a: «iniziativa parlamentare» sono sostituite dalle seguenti: «dall'emendamento 51.1000 del Governo parte dei suoi contenuti per farli confluire, rispettivamente, nelle nuove proposte emendative Foti 51.22 e Serracchiani 96.042, presentate fuori dai termini con il consenso unanime di tutti i capigruppo e sottoscritte da questi ultimi, intendendosi che le risorse rivenienti dall'approvazione del citato emendamento del Governo, come modificato dal subemendamento soppressivo 0.51.1000.104 dei relatori, saranno utilizzate a copertura delle predette nuove proposte emendative»;

   a pagina 18, prima colonna, dodicesima riga, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Segnala che i citati subemendamenti presentati dai relatori sono volti a espungere dal testo delle proposte emendative 4.1000, 57.01000 e 58.01000 del Governo parte dei loro contenuti per farli confluire nelle nuove proposte emendative Comaroli 4.011 e 17.032, Ubaldo Pagano 57.19, Pella 58.9, Romano 62.015, Lucaselli 65.16, Grimaldi 66.26, Comaroli 67.067, 67.068 e 101.043, Torto 113.010 e 127.023, Marattin 150.021, Pella 153.8, Lucaselli 152.9, Ubaldo Pagano 59.013, Steger 79.10, Ubaldo Pagano 87.08, Torto 118.010 e Ricciardi 129.019, presentate fuori dai termini con il consenso unanime di tutti i capigruppo, intendendosi che le risorse rivenienti dall'approvazione delle predette proposte emendative del Governo, come modificate dai citati subemendamenti soppressivi dei relatori, saranno utilizzate a copertura delle suddette nuove proposte emendative».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 37 del 27 dicembre 2022, alla seduta della V Commissione viene pubblicata in allegato, nella sola versione online presente sul sito internet della Camera dei deputati, la relazione tecnica di passaggio trasmessa dal Governo ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 sul disegno di legge C. 705, recante Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162, recante misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali, già approvato dal Senato.