CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 dicembre 2022
38.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 30

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 13.

DL 176/2022: Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
C. 730 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore, segnala che nell'articolato del provvedimento sono confluite le disposizioni del decreto-legge n. 179 del 2022, recante misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi meteorologici.
  Nel rinviare per una disamina più approfondita del contenuto del decreto-legge alla documentazione predisposta dagli uffici, richiama di seguito in sintesi le disposizioni di interesse della Commissione.
  Fa presente che l'articolo 3-bis, ai commi 5 e 6, autorizza per l'anno 2022 a favore di ANAS S.p.A. la spesa di 176 milioni di euro da destinare alla compensazione dei maggiori oneri derivanti dall'incremento dei costi sostenuti dalla società per l'illuminazione pubblica delle strade nell'anno 2022 e, più in generale, dalle attività di manutenzione di alcune strade di interesse nazionale.
  Rileva che l'articolo 4 modifica la disciplina sull'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale, da destinare, a prezzi calmierati ai clienti finali industriali, al fine dichiarato nella norma di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti tra cui il metano. Si prevede, tra l'altro, che le concessioni ammesse alle procedure di approvvigionamentoPag. 31 potranno operare anche nelle aree interessate dai cosiddetti vincoli aggiuntivi di esclusione fissati a livello locale nel Pitesai (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee); devono infatti essere presi in considerazione i soli «vincoli assoluti» stabiliti nel Piano e costituiti dalla vigente legislazione nazionale ed europea o da accordi internazionali. Sono ammesse per la vita utile del giacimento le concessioni di coltivazione di idrocarburi nel tratto di mare tra il 45° parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalla costa superiore a 9 miglia e con un potenziale minerario di gas superiore a 500 milioni di metri cubi, a condizione che i titolari aderiscano alle procedure di approvvigionamento a lungo termine e previe analisi tecnico-scientifiche e programmi di verifica dell'assenza di effetti significativi di subsidenza. È poi consentito, in deroga al divieto di cui all'articolo 6, comma 17, del testo unico ambientale di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, il rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in zone di mare fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, limitatamente ai siti con potenziale minerario di gas superiore a 500 milioni di metri cubi.
  Fa presente che l'articolo 4-bis prevede che, fino al 31 marzo 2024, la sostituzione del gas naturale con combustibili alternativi e le relative modifiche tecnico-impiantistiche, ai fini del soddisfacimento del fabbisogno energetico degli impianti industriali, siano da qualificarsi come modifiche non sostanziali e che pertanto i gestori di tali impianti possano procedere alla sostituzione del combustibile per un periodo di sei mesi, previa comunicazione all'autorità competente al rilascio della VIA, ove prevista, e dell'AIA e salvo non ricevano un motivato diniego nei trenta giorni successivi. Si richiede, comunque, il rispetto dei limiti di emissione nell'atmosfera previsti dalla normativa unionale o, in mancanza, quelli previsti dalle norme nazionali o regionali.
  Rileva che l'articolo 6-bis prevede, tra l'altro, l'erogazione di un contributo in conto capitale per la riconversione totale o parziale delle raffinerie tradizionali esistenti, ai fini del raggiungimento degli obblighi inerenti alla quota aggiuntiva di immissione di biocarburanti, e introduce una nuova disciplina del Fondo per la decarbonizzazione e per la riconversione verde delle raffinerie esistenti.
  Segnala che l'articolo 9, recante modifiche agli incentivi per l'efficientamento energetico, riduce la percentuale della detrazione riconosciuta nel 2023 per gli interventi rientranti nella disciplina del cosiddetto Superbonus, portandola dal 110 al 90 per cento. La norma, nel contempo, proroga al 31 marzo 2023 il termine previsto per l'utilizzo della detrazione del 110 per cento per le spese sostenute da persone fisiche sugli edifici unifamiliari e riconosce, a determinate condizioni di reddito familiare e di titolarità del bene, la possibilità di vedersi riconosciuta la detrazione nella misura del 90 per cento anche per le spese sostenute per le unità immobiliari nel 2023. Inoltre, l'agevolazione con aliquota nella misura del 110 per cento viene riconosciuta fino al 2025 ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali. La nuova disciplina interviene inoltre sulla normativa concernente la cessione del credito prevista per gli interventi di efficientamento energetico e recupero edilizio, al fine di aumentarne il numero. Al fine di sopperire alle esigenze di liquidità delle imprese che hanno realizzato interventi edilizi rientranti nella disciplina del Superbonus, si prevede che SACE possa concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie e soggetti abilitati al credito, per finanziamenti a favore di imprese che realizzano interventi di efficienza energetica (anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione) e di misure antisismiche sugli edifici.
  Osserva che l'articolo 10 contiene alcune previsioni in materia di affidamenti di lavori pubblici. In particolare, l'obbligo, posto a carico del comune non capoluogo di provincia, di utilizzare, per gli affidamenti riguardanti il piano nazionale di Pag. 32ripresa e resilienza (PNRR) e il piano nazionale complementare (PNC), le stazioni appaltanti qualificate o anche le unioni di comuni, province, città metropolitane e comuni capoluogo di provincia, è previsto quando l'importo dell'affidamento è pari o superiore a 150.000 euro nel caso di lavori, e a 139.000 euro nel caso di servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione (comma 1). Alle stazioni appaltanti destinatarie di finanziamenti del PNRR o del PNC sono concessi, a determinate condizioni, contributi per fronteggiare gli incrementi derivanti dall'aggiornamento dei prezzari (comma 2). Sono altresì prorogati al 31 marzo 2023 i termini per l'affidamento dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, che scadono tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2022 (comma 2-bis). Al fine di salvaguardare le procedure già in corso di attivazione, rimangono valide le procedure di affidamento utilizzate alla data del 31 dicembre 2022 dai comuni non capoluogo di provincia che non hanno usufruito di stazioni appaltanti qualificate o di enti sovracomunali, come le unioni di comuni, le province, le città metropolitane e i comuni capoluoghi di province (comma 2-ter).
  Ricorda che l'articolo 10, comma 3, prevede un procedimento speciale e acceleratorio per l'approvazione di alcuni progetti relativi ad interventi stradali e autostradali di preminente interesse per il Paese nominativamente individuati ed esplicitati nell'allegato IV-bis al decreto-legge. Il comma 3-bis dello stesso articolo dispone la convocazione della Conferenza di servizi per gli interventi di ammodernamento relativi all'Autodromo di Monza, al fine di fronteggiare i ritardi derivanti dall'eccezionale contingenza energetica ed economica e il conseguente incremento dei prezzi delle materie prime.
  L'articolo 11, al comma 1, interviene sulla disciplina della Commissione tecnica, a cui è affidata l'istruttoria per la valutazione di impatto ambientale (VIA) dei progetti PNRR-PNIEC, al fine di potenziarla prevedendo la possibilità di nominare fino a trenta componenti aggregati. Il comma 1-bis del medesimo articolo consente alla Direzione generale per le valutazioni ambientali del Ministero dell'ambiente di avvalersi, per un periodo di tre anni, per le esigenze delle Commissioni VIA-VAS e PNRR-PNIEC, di personale delle Forze armate in possesso della laurea magistrale in ingegneria.
  Segnala che l'articolo 12, comma 3, prevede l'esenzione dall'imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, comunque denominati, previsti a favore dei soggetti colpiti da eventi calamitosi o da altri eventi eccezionali in conseguenza dei quali sia dichiarato lo stato di emergenza dalle competenti autorità, nei casi in cui vi sia un nesso di causalità con l'evento calamitoso.
  Fa presente che l'articolo 12-bis autorizza la spesa di 200 milioni di euro, per l'anno 2022, al fine di fronteggiare gli effetti derivanti dagli eccezionali eventi meteorologici del 15 settembre 2022, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, in parte del territorio delle province di Ancona e Pesaro-Urbino e dei comuni ricadenti nella parte settentrionale della provincia di Macerata, limitrofi alla provincia di Ancona.
  Ricorda infine che l'articolo 14-quinquies istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'interno un fondo per investimenti di rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti, con una dotazione complessiva per il biennio 2025-2026 pari a 235 milioni di euro, e demanda ad un decreto ministeriale il compito di individuare i criteri di riparto del fondo e le modalità di utilizzo delle risorse.
  In conclusione, preannuncia che formulerà una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) osserva che, malgrado il provvedimento contenga numerose iniziative assunte dal precedente Governo, soprattutto in relazione alla riduzione dei costi energetici, il suo gruppo lo valuta negativamente, considerandolo indirizzato su scelte di produzione del gas orientate al passato e non rivolte al futuro, Pag. 33che si collocano peraltro in un quadro complicato, con inflazione alta e in un contesto post pandemico che vede l'aumento delle disuguaglianze sociali. A suo avviso, un altro elemento di valutazione negativa è rappresentato dalle modifiche allo strumento del cosiddetto Superbonus, rispetto al quale il proprio gruppo reputa opportuno un approfondimento volto ad una maggiore conoscenza delle conseguenze generate dall'applicazione di tale istituto. A tale ultimo riguardo, preannuncia che chiederà alla presidenza l'avvio di una indagine conoscitiva, al fine di valutare i benefìci economici e il miglioramento dell'efficienza energetica degli immobili conseguente a tale istituto. Segnala inoltre che il provvedimento non reca misure specificamente destinate agli enti locali, che stanno attraversando difficoltà economiche nella definizione dei propri bilanci. Ritiene inoltre che la deroga al Pitesai, su cui si era svolta un'interlocuzione con gli enti locali da parte del precedente Governo, desti preoccupazione, dovendo essere necessariamente e prioritariamente tutelato l'ambiente.

  Giorgio FEDE (M5S), pur consapevole della complessità del momento legata alla crisi energetica generata dalla guerra russo-ucraina, ritiene che il provvedimento non vada nella giusta direzione. Nel condividere l'obiettivo di aiutare i cittadini e le imprese a contenere i costi dell'energia, garantendo al contempo il fabbisogno energetico, ritiene che ricorrere alla autoproduzione di gas, tenuto conto dell'insufficienza delle disponibilità nazionali, sia una scelta errata, che non va nella direzione della transizione energetica. Sottolinea l'importanza dell'istituto del Superbonus, che purtroppo sconta un indebolimento a seguito delle scelte adottate. Nel reputare condivisibili gli interventi volti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi atmosferici, ritiene che sarebbe preferibile intervenire a monte sulle cause che li generano. Nell'apprezzare il risultato conseguito con l'adozione del price cap, che ha consentito di diminuire drasticamente i costi generati dalla bolla speculativa, osserva che il ritardo con cui si è giunti a questa decisione non ha evitato ad imprese e cittadini i fortissimi aumenti dei mesi scorsi.

  Franco MANES (MISTO-MIN.LING.) prende atto che il provvedimento in esame ha carattere emergenziale e che reca misure volte a risolvere i problemi generati a cittadini e imprese dalla peculiare situazione energetica che si è generata. Rileva tuttavia alcune criticità e, tra queste, segnala la mancanza di risorse destinate agli enti locali per far fronte al momento complicato che attraversano, nonché il cambiamento della disciplina concernente il Superbonus, che potrebbe provocare criticità in considerazione della situazione venutasi a creare. Per tali ragioni, già da ora preannuncia l'astensione del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Erica MAZZETTI (FI-PPE), nel ringraziare il relatore per gli elementi di informazione forniti alla Commissione, segnala che il provvedimento affronta questioni su cui da sempre il proprio gruppo è impegnato. Si tratta, in primo luogo, del sostegno ad imprese e famiglie per affrontare l'incremento dei costi dell'energia, nonché della prospettiva del mix energetico fondamentale per l'autonomia energetica. Sottolinea con favore anche le misure che modificano la disciplina sull'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale. Quanto al Superbonus, tiene a rammentare che già il Governo precedente ha apportato numerose modifiche alla sua disciplina e che la riduzione della percentuale dal 110 al 90 per cento è necessitata da esigenze finanziarie. Auspica, pertanto, una modifica organica di tale istituto, a motivo degli effetti diretti e indiretti per lo Stato che dovrebbero essere valutati sulla base di criteri diversi e più razionali di quelli attualmente vigenti.
  Valuta infine con favore la misura relativa al Fondo per la rigenerazione urbana, questione che auspica possa essere trattata celermente nel corso della legislatura, e preannuncia sin da ora il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Dario IAIA (FDI), nell'associarsi ai ringraziamenti al relatore per un provvedimentoPag. 34 di cui il gruppo di Fratelli d'Italia condivide lo spirito e le motivazioni, ritiene il price cap un enorme successo del Governo che, ricorda, si è insediato da pochissimo tempo e che ha raggiunto un obiettivo fondamentale, sia dal punto di vista politico che per i cittadini, stabilizzando il prezzo massimo del gas. Sottolinea che il proprio gruppo condivide le finalità del provvedimento volte a fronteggiare l'aumento dei costi energetici, anche attraverso adeguate misure finanziarie, e operanti in sinergia con il disegno di legge di bilancio, e la possibilità per le imprese di rateizzare gli importi. Nel ricordare quanto rilevato nel corso della campagna elettorale relativamente all'utilizzo ecocompatibile delle fonti energetiche, valuta favorevolmente la possibilità di estrazione da giacimenti attivi e di autorizzazione a determinate condizioni di altri giacimenti. Tra le misure che valuta favorevolmente segnala, in particolare, le misure in materia di sport, lo sblocco di talune opere stradali e autostradali, l'utilizzo di parte degli immobili appartenenti al Ministero della difesa per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il contributo per gli autotrasportatori qualora non delocalizzino la propria impresa, il credito d'imposta alle imprese che acquistano registratori telematici e lo stanziamento di 200 milioni di euro a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici del 15 settembre 2022. Con riguardo all'istituto del Superbonus, rileva che le modifiche recate dal provvedimento sono dettate da evidenti ragioni finanziarie.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica Claudio Barbaro.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 176/2022: Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
C. 730 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Il sottosegretario Claudio BARBARO concorda con la proposta di parere del relatore.

  Ilaria FONTANA (M5S) fa presente che il proprio gruppo ha depositato una questione pregiudiziale stigmatizzando l'assegnazione del provvedimento alla Commissione bilancio e la lesione delle prerogative della Commissione ambiente. Ritiene che le disposizioni di cui agli articoli 4, 4-bis e 6, che prevedono un rilancio delle attività delle piattaforme offshore senza benefìci immediati dal momento che da tali estrazioni deriverà un quantitativo di gas assolutamente insufficiente per il fabbisogno nazionale, siano in contrasto con l'articolo 77, nonché con gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Nel segnalare che le norme, che autorizzano la concessione di coltivazione di idrocarburi nel tratto di mare a una distanza di 9 miglia dalla costa e le nuove concessioni per l'estrazione di idrocarburi, e vicine al perimetro esterno delle aree marine protette e costiere, appaiono in contrasto con gli orientamenti emersi a livello internazionale, rileva che le deroghe al Pitesai introdotte dal provvedimento in esame vanificano la sostenibilità ambientale, economica e sociale e formula un giudizio critico in ordine al ridimensionamento dell'istituto del Superbonus, in considerazione dei positivi effetti di tale strumento in termini ambientali e di crescita economica e occupazionale. Quanto al metodo, ritiene inopportuno l'inserimento di Pag. 35tale norma all'interno di un decreto-legge, dovendosi invece affrontare tale disciplina in modo organico. Reputa infine non adeguato alle effettive necessità il contributo alle popolazioni colpite da calamità naturali. Per tali ragioni preannuncia, a nome del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  Chiara BRAGA (PD-IDP) dichiara il voto contrario del Partito democratico per le ragioni già illustrate dal capogruppo nel corso della discussione generale. Ad esclusione delle sole misure contro il «caro energia», perfettamente in linea con le scelte del precedente Governo, tiene a sottolineare alcuni degli elementi più critici del provvedimento. In primo luogo, segnala le modifiche allo strumento del Superbonus, sia in relazione alla durata temporale che alla sua operatività, considerato che a suo avviso il provvedimento lascia taluni problemi insoluti e provoca una situazione di incertezza a motivo delle modifiche apportate alla nuova disciplina in ragione delle necessità di programmazione degli interventi di riqualificazione energetica. Nel stigmatizzare l'assenza di disposizioni sulle comunità energetiche, osserva che il cambio di denominazione del Ministero, da Ministero della transizione ecologica in Ministero per la sicurezza energetica, trova conferma nelle scelte sulla produzione di energia, che giudica non condivisibili, tra cui, in primo luogo, quella sull'estrazione di gas naturale, scelte che giudica contraddittorie rispetto alla finalità esplicitata nel provvedimento volta alla riduzione di gas climalteranti. Segnala che vengono pertanto incluse aree, il cui contributo alla produzione di gas appare insignificante, a fronte di una mancata accelerazione sulle energie rinnovabili di cui il Paese ha bisogno. Quanto ai beneficiari, osserva che il provvedimento è inoltre destinato alla concessione di un beneficio alle imprese energivore, escludendo del tutto le piccole e medie imprese. Ritiene poi che il provvedimento contenga alcune norme a suo giudizio errate, e cita ad esempio quelle che incidono sulle procedure di affidamento dei lavori, che intervengono su tematiche oggetto del nuovo codice degli appalti, che la Commissione sarà chiamata ad esaminare nelle prossime settimane, nonché le disposizioni concernenti il Fondo per la rigenerazione urbana, finanziato per due anni con finalità non chiare. Stigmatizza infine l'assenza di risposte agli enti locali, che attraversano una situazione di difficoltà economica.

  Angelo BONELLI (AVS) nel dichiarare il voto contrario del proprio gruppo, osserva che il provvedimento in esame si inserisce in una strategia del Governo che non fa della lotta al cambiamento climatico il suo obiettivo principale, come dimostrano le disposizioni riguardanti le trivellazioni e tenuto conto delle disponibilità delle riserve a livello nazionale a suo avviso sufficienti per circa pochi mesi di fabbisogno. Ritiene che debba essere quindi fatta un'operazione di chiarezza sui dati, al fine di definire una strategia energetica efficace. Stigmatizza l'assenza di investimenti sulle energie rinnovabili e la scelta di trasformare il Paese in un hub del gas, in contrasto con la lotta ai cambiamenti climatici su cui l'Italia ha assunto impegni in sede internazionale, da ultimo nella COP27. Nel segnalare i dati significativi concernenti l'esportazione di gas da gennaio ad ottobre del 2022, dato che deve far riflettere, sottolinea le ragioni per le quali il provvedimento in esame rappresenta un'occasione che non è stata colta per la definizione di una strategia energetica in risposta ai cambiamenti climatici e nella prospettiva della riduzione del costo dell'energia, anche in considerazione degli aumenti che dovrebbero registrarsi a breve e che avranno un notevole impatto sociale. Quanto alla disciplina del Superbonus, preannuncia la presentazione di proposte emendative in sede referente al fine di affrontare le problematiche che impedirebbero un accesso ai benefìci.

  Aldo MATTIA (FDI) fa presente che il proprio gruppo condivide il provvedimento sia nei contenuti che nella finalità e preannuncia pertanto il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore. Condivide le ricadute positive dell'istituto del SuperbonusPag. 36, invitando però a valutare il deficit prodotto per lo Stato, a seguito del quale è opportuna una riduzione del beneficio. Sottolinea i positivi risultati conseguenti all'adozione del price cap, misura che si è rivelata immediatamente efficace contro il caro energia. Segnala inoltre che il provvedimento contiene misure di rilevante importanza, tra cui ricorda in primo luogo lo stanziamento di risorse per il contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di energia, nonché lo stanziamento di 200 milioni di euro a sostegno della popolazione delle Marche a seguito degli eventi meteorologici del mese di settembre e le misure per incrementare la produzione di gas nazionale. Al riguardo, ritiene che l'adozione di tali misure consente di evitare la riapertura delle miniere di carbone ed è prodromica ad una valutazione in futuro di altre forme di energia pulita, tra le quali invita a considerare anche quella sul nucleare.

  Daniela RUFFINO (A-IV-RE), intervenendo sulle modifiche alla disciplina riguardante il Superbonus, ritiene che si registri una situazione non chiara nonostante le risorse spese. Formula osservazioni critiche anche con riguardo all'articolo 10, che prevede l'affidamento di lavori con obbligo del comune capoluogo di provincia di utilizzare, per gli affidamenti del PNRR, stazioni appaltanti qualificate o unioni di comuni. Fa presente che sono davvero pochi i comuni che potrebbero sostenere un'attività del genere, anche alla luce delle difficoltà economiche in cui versano. In ultimo, con riguardo alle disposizioni di cui all'articolo 14-quinquies, che prevede un Fondo per la rigenerazione urbana per i comuni con meno di 15.000 abitanti, ritiene che i 235 milioni di euro complessivi rappresenti una somma del tutto insufficiente per i citati comuni. Per tali ragioni dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 28 dicembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.