CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 dicembre 2022
37.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 27 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO.

  La seduta comincia alle 13.30.

DL 176/2022: Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
C. 730 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice, illustra a grandi linee i contenuti del decreto-legge n. 176 del 2022, sottolineando anzitutto il fatto che il provvedimento è stato emanato dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 novembre allo scopo di fronteggiare le problematiche connesse all'approvvigionamento di energia elettrica e di gas naturale, incentivare l'efficientamento energetico e rafforzare la sicurezza energetica nazionale. Evidenzia, quindi, che il testo normativo, originariamente composto da 16 articoli, reca anche altre misure urgenti di finanza pubblica ed è stato ampiamente modificato ed integrato con l'approvazione di diversi articoli aggiuntivi durante l'esame presso il Senato.
  Con specifico riguardo alle misure di carattere finanziario, rileva inoltre che vengono, tra l'altro, estesi fino al 31 dicembre 2022 alcuni crediti di imposta per contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas che ricade sulle imprese, viene prorogata, sempre fino al 31 dicembre 2022, la riduzione delle aliquote di accisa applicabili ad alcuni prodotti energetici utilizzati come carburanti e vengono adottate altre misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette e i costi dell'energia. Con altre disposizioni viene poi ridotta la percentuale della detrazione riconosciuta nel 2023 per gli interventi rientranti nella disciplina del cosiddetto superbonus, portandola dal 110 al 90 per cento, viene previsto un procedimento speciale e acceleratorio per le procedure di approvazione di alcuni progetti relativi ad interventi stradali ed autostradali di preminente interesse per il Paese e viene modificata la disciplina della Commissione tecnica a cui è affidata l'istruttoria per la valutazione di impatto ambientale (VIA) dei progetti PNRR-PNIEC. Ciò premesso, si sofferma sulle parti che interessano direttamente la Commissione Pag. 3Difesa ai fini del parere da rendere alla Commissione Bilancio.
  In primo luogo segnala l'articolo 6, che si riferisce al contributo del Ministero della difesa alla sicurezza energetica nazionale. Nello specifico, la norma interviene sull'articolo 20 del decreto-legge n. 17 del 2022 (cosiddetto «decreto energia») modificando le disposizioni relative all'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sui beni del demanio militare o comunque in uso al Ministero della difesa. Si tratta di un intervento volto a consentire al Ministero della difesa di implementare una strategia finalizzata alla costituzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili utilizzando le superfici dei beni della Difesa o a qualunque titolo in uso al Dicastero, anche ricorrendo alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La novella operata al comma 1 dell'articolo 20 del richiamato decreto-legge n. 17 del 2022 estende la possibilità per il Ministero della difesa – anche attraverso la propria società in house Difesa Servizi S.p.A. – di affidare in concessione o utilizzare direttamente i beni del demanio militare o a qualunque titolo in uso, ivi inclusi i beni individuati quali immobili da accorpare o razionalizzare in quanto non più utili ai fini istituzionali, ma che non risultano ancora consegnati all'Agenzia del demanio per essere successivamente valorizzati o dismessi, oppure non risultano ancora alienati. Per effettuare tali operazioni è necessario che si realizzi un previo accordo, oltreché tra il Ministero della difesa e il Ministero della transizione ecologica, anche con l'Autorità politica delegata per il PNRR, nonché una comunicazione all'Agenzia del demanio. Viene poi modificato il comma 3 dell'articolo 20 prevedendo che i beni da destinare attraverso concessioni all'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili possano ospitare di diritto sistemi di accumulo senza limiti di potenza, contribuendo ulteriormente alla sostenibilità della produzione, all'efficienza e alla sicurezza energetica. Infine, vengono aggiunti i commi 3-bis, 3-ter e 3-quater che prevedono, rispettivamente: la nomina – senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica – di un Commissario speciale e di due Vice commissari chiamati ad operare per l'individuazione dei beni di cui al comma 1, per la programmazione degli interventi finalizzati all'installazione degli impianti, nonché per la gestione dei procedimenti autorizzatori; che il Commissario speciale presieda la conferenza di servizi volta a rilasciare un'unica autorizzazione per l'installazione degli impianti di cui al comma 1 e, al fine di favorire la realizzazione degli interventi, fissi dei tempi per il rilascio dei pareri o assensi o autorizzazioni; che quota parte degli utili di Difesa Servizi derivanti dalle citate concessioni confluisca ad un fondo istituito nel bilancio della società per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore della filiera connessa alla produzione di energia da fonti rinnovabili anche attraverso il supporto alle attività svolte nei medesimi ambiti dall'Agenzia industrie difesa.
  In secondo luogo evidenzia che il comma 1-bis dell'articolo 11, introdotto al Senato durante l'esame in sede referente, consente alla Direzione generale per le valutazioni ambientali del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) di avvalersi, per un periodo di tre anni, per le esigenze della Commissione per le valutazioni di impatto ambientale e le valutazioni ambientali strategiche VIA-VAS e della Commissione PNRR-PNIEC, di personale delle Forze armate in possesso della laurea magistrale in ingegneria, anche in posizione di richiamo in servizio dell'ausiliaria, demandando ad un apposito decreto ministeriale, adottato dal Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, l'individuazione delle unità da destinare alle esigenze in questione. Infine, viene disposto che gli oneri derivanti dalla corresponsione del trattamento economico fondamentale al citato personale delle Forze armate sia a carico del Ministero della difesa e che i compensi accessori, o emolumenti comunque denominati derivanti dal richiamo in servizio dall'ausiliaria, siano erogati nel limite delle risorse disponibili a legislazione Pag. 4vigente per il funzionamento delle Commissioni.
  Infine, richiama anche l'articolo 14, comma 2, che autorizza la spesa di 45 milioni di euro per il 2022 per incrementare le risorse disponibili nell'anno in corso per i programmi di ammodernamento e rinnovamento destinati alla difesa nazionale, precisando che la norma prevede altresì che il Ministero della difesa provveda alla conseguente rimodulazione delle consegne e dei relativi cronoprogrammi.
  Tutto ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole a conclusione del dibattito.

  Marco PELLEGRINI (M5S) ritiene che le modifiche apportate dal provvedimento all'articolo 20 del cosiddetto «decreto energia» (decreto-legge n. 17 del 2022), attraverso la sostituzione della parola «decarbonizzazione» con la parola «ottimizzazione», rappresentino un grave passo indietro nell'ambito della transizione ecologica, non ravvisando alcuna valida ragione che possa spingere ad abbandonare tale obiettivo. Manifesta, poi, sconcerto per la disposizione che incrementa di 45 milioni di euro per il 2022 le risorse per i programmi d'ammodernamento e rinnovamento destinati alla difesa nazionale e sottolinea la genericità della norma che non chiarisce adeguatamente quali programmi verranno interessati. Conclude evidenziando come nell'attuale contesto di crisi economica non sia condivisibile l'aumento delle spese per gli armamenti.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) osserva che, dal combinato delle disposizioni recate dal provvedimento in esame e dalla legge di bilancio, non emerge una strategia chiara del Governo sul tema energetico. In particolare non ravvisa alcun passo in avanti nell'ambito dell'utilizzo delle energie rinnovabili che consentirebbero di abbattere il costo dell'energia per le famiglie e per le aziende, né tantomeno si profilano interventi volti a promuovere e favorire il risparmio energetico. Pensa, in particolare, alle misure che riguardano il superbonus per l'efficientamento energetico e i crediti d'imposta per l'acquisto di energia. Per tali motivi esprime, quindi, la contrarietà generale del gruppo del Partito democratico sul provvedimento.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Marco PELLEGRINI (M5S) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo ribadendo le motivazioni già espresse nella discussione generale e precisando di essersi limitato ai soli profili che interessano le materie di competenza della Commissione.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) preannuncia, a sua volta, il voto contrario del gruppo del Partito democratico.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.50.