CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 dicembre 2022
26.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 53

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 14 dicembre 2022.

Audizione del Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari esteri di Finlandia, Kai Sauer.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 15.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 14 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 15.05.

7-00001 Orsini: Sulla situazione dei diritti umani in Iran.
7-00004 Onori: Sulla situazione dei diritti umani in Iran.
7-00006 Quartapelle Procopio: Sulla situazione dei diritti umani in Iran.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 30 novembre scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che i presentatori hanno predisposto un testo unificato delle risoluzioni, che è in distribuzione. Sottolinea l'importante lavoro di sintesi che è stato realizzato dai Gruppi politici, ora sottoposto alle valutazioni del Governo
  Invita, quindi, la collega Onori di illustrare il testo unificato, a nome dei presentatori degli atti di indirizzo.

  Federica ONORI (M5S) illustra la proposta di testo unificato (vedi allegato), su cui auspica possa realizzarsi una convergenza unanime della Commissione. Sintetizza, in particolare, i contenuti della parte dispositiva, che impegna il Governo a: adoperarsi al fine di bloccare l'esecuzione delle sentenze di condanna a morte emesse nei confronti dei manifestanti arrestati e a sollecitarne il rilascio immediato e incondizionato; promuovere una interlocuzione con le organizzazioni impegnate per la difesaPag. 54 dei diritti umani in Iran; promuovere le opportune iniziative in tutti i consessi internazionali al fine di ottenere dal governo iraniano l'immediata cessazione della repressione in corso, così come il pieno rispetto degli obblighi derivanti dal diritto internazionale; ampliare, aggiornare ed estendere ulteriormente l'elenco delle sanzioni individuali, includendo i membri della polizia «della moralità» e tutti i responsabili della repressione; sostenere con fermezza, nel quadro della politica di azione esterna dell'Unione europea, la definizione e l'applicazione di misure sanzionatorie nei confronti dei responsabili di violazioni dei diritti umani in Iran; invitare l'Iran a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti; evitare che il territorio italiano possa essere utilizzato per eludere l'applicazione delle sanzioni imposte contro l'Iran; adoperarsi nelle opportune sedi al fine di far inserire le milizie paramilitari Basiji nella lista delle organizzazioni terroristiche internazionali.
  Propone, altresì di integrare il punto b) della parte dispositiva inserendo, all'inizio del periodo, la seguente frase: «ad attivarsi per manifestare solidarietà ai manifestanti e».

  Andrea ORSINI (FI-PPE), esprimendo apprezzamento per l'ampia convergenza delle altre forze politiche sulla iniziativa assunta originariamente da Forza Italia con la presentazione della risoluzione a sua prima firma n. 7-00001, auspica l'unanime approvazione della proposta di testo unificato, quale segno di unità e coerenza su un tema così delicato di politica estera, in grado di rafforzare anche la posizione del Governo. Al riguardo, ritiene comprensibile che l'Esecutivo si riservi di approfondire la portata del testo unificato, limitandosi nella seduta odierna ad illustrare le prime valutazioni.

  Simone BILLI (LEGA), precisando che il Gruppo Lega ha appena depositato a una propria risoluzione a prima firma Formentini sul medesimo argomento e ringraziando il collega Orsini per aver suscitato, con la presentazione della sua risoluzione, il dibattito su un tema così rilevante, ribadisce il sostegno della Lega alla proposta di testo unificato, che recepisce i punti più qualificanti della proposta di risoluzione a prima firma Formentini, ovvero l'impegno a rafforzare i controlli per evitare che il territorio italiano possa essere utilizzato per eludere l'applicazione delle sanzioni imposte contro l'Iran, nonché ad adoperarsi nelle opportune sedi al fine di far inserire le milizie paramilitari Basiji nella lista delle organizzazioni terroristiche internazionali.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) sottolinea l'importanza di procedere ad un'approvazione unanime della proposta di testo unificato, anche al fine di rafforzare la posizione di severa censura che il Governo ha già assunto per condannare le esecuzioni capitali comminate dalle autorità iraniane: al riguardo, ricorda la tradizionale posizione del nostro Paese a favore di una moratoria universale della pena di morte. Precisando che l'opposizione avrebbe auspicato un testo più avanzato, riconosce l'esigenza della maggioranza e del Governo di adottare un approccio più prudente sul piano diplomatico: tuttavia, invita il rappresentante del Governo a non proporre modifiche che rendano il testo meno incisivo, anche in considerazione della posizione di ferma condanna che il Ministro Tajani ha assunto nei riguardi della repressione in corso. Preannuncia, infine, l'intenzione del proprio Gruppo di presentare una mozione in Aula sullo stesso tema, al fine di rendere ancora più netto e corale lo sdegno del Parlamento.

  Naike GRUPPIONI (A-IV-RE), ringraziando i colleghi per il prezioso lavoro di sintesi – realizzato, peraltro, in tempi molto brevi –, sollecita il Governo ad approntare gli adeguati strumenti comunicativi per informare correttamente i cittadini sulle iniziative che le istituzioni italiane stanno assumendo per contrastare la brutale repressione messa in atto dalle autorità iraniane.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI, essendo la prima seduta alla quale partecipa Pag. 55come rappresentante del Governo, ribadisce, in primo luogo, la disponibilità dello stesso Esecutivo a cooperare proficuamente con la Commissione, avendo massimo rispetto per le prerogative del Parlamento, in particolare per la sua funzione di indirizzo in politica estera.
  Evidenziando che la Presidente Meloni ha condannato con inusuale durezza le violenze commesse dal regime di Teheran, ricorda che dieci anni fa il Parlamento italiano aveva assunto una posizione di apertura verso quello stesso regime: in quella sede la sua era stata una delle poche voci critiche. Osserva che l'Italia continua ad essere vista come un Paese fautore della pacificazione e titolare di una millenaria tradizione di alta diplomazia, in grado di contribuire alla risoluzione delle controversie internazionali anche nei frangenti più delicati della storia: basti ricordare i buoni rapporti che l'Italia ha costruito con l'Unione sovietica e con la Repubblica popolare cinese, mantenendo un dialogo anche nelle fasi più critiche della guerra fredda, in cui il resto del mondo occidentale aveva interrotto ogni relazione.
  Venendo al merito della discussione, esprime apprezzamento, in linea generale, per tutte le proposte di risoluzione in esame, ritenendo assai positiva la convergenza su un testo unificato: al riguardo, ritiene tuttavia opportuno proporre alcune modifiche, rinviando l'approvazione del testo ad una seduta successiva.
  In premessa, ricorda che il Ministro Tajani, nella replica all'odierna sessione di question time dell'Aula, ha già sottolineato che l'orrore delle esecuzioni capitali di semplici manifestanti segna un punto di non ritorno. Peraltro, la reazione del Governo, di fronte alla gravità dei fatti iraniani, è stata immediata, sia a livello nazionale, sia in ambito europeo e multilaterale. Sul piano nazionale, è stata trasmessa ai rappresentanti iraniani la ferma richiesta di porre fine alla repressione, di ascoltare la voce dei manifestanti e avviare un dialogo con loro. Annuncia, altresì, che è intenzione del Governo convocare l'Ambasciatore iraniano designato, non appena avrà presentato le credenziali al Capo dello Stato, per manifestargli la preoccupazione e l'indignazione del Governo italiano, chiedendo una risposta credibile per quanto riguarda la tutela dei diritti umani. Da ultimo, aggiunge che lo scorso 12 dicembre, in sede di Consiglio Affari esteri dell'UE sono stati approvati nuovi pacchetti di sanzioni contro le repressioni; inoltre, segnala che a livello multilaterale, nell'ambito delle Nazioni Unite, l'Italia è stata tra i promotori della risoluzione del Consiglio per i diritti umani per l'avvio di una missione d'accertamento dei fatti sulla repressione delle proteste; rileva, inoltre, che oggi, in sede Consiglio economico e sociale, la delegazione italiana si appresta a votare per l'espulsione dell'Iran dalla Commissione sulla condizione delle donne, mentre domani, esprimerà sostegno alla risoluzione dell'Assemblea Generale sulla situazione dei diritti umani in Iran.
  Più in dettaglio, propone le seguenti modifiche al testo unificato: al tredicesimo paragrafo delle premesse, sostituire le parole «sarebbero almeno 326 le» con le seguenti: «si contano già centinaia di»; riformulare il ventunesimo paragrafo in questi termini: «l'Italia ha già dato un primo chiaro segnale, non rispondendo alla richiesta di incontro del Ministro degli Esteri dell'Iran con il capo della diplomazia del nostro Paese in occasione dei “Med Dialogues 2022”, cui era stato invitato dal precedente Governo».
  Per quanto riguarda la parte dispositiva, sottolinea l'opportunità di chiarire meglio, alla lettera c), che il Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite ha già istituito, come menzionato, una missione internazionale indipendente di accertamento dei fatti: si tratterebbe, dunque, di supportare l'azione di questo organismo – che ha un mandato ampio, non limitato alle condizioni delle carceri – anziché promuovere l'istituzione di uno analogo, ma con poteri più limitati. Quanto al punto j), rileva che, sul piano del diritto internazionale, le milizie Basiji non possono essere annoverate nella lista delle organizzazioni terroristiche internazionali, in quanto incorporate nel Corpo delle Guardie della Rivoluzione, parte integrante delle forze armate iraniane.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) condivide la proposta di riformulazionePag. 56 relativa la punto c) della parte dispositiva.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), ringraziando il Viceministro Cirielli per il prezioso contributo ai lavori della Commissione, esprime apprezzamento per la decisione del Governo di votare, in sede di Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, per l'estromissione dell'Iran dalla Commissione ONU sulla condizione delle donne. Ribadisce, inoltre, che il Ministro degli esteri Tajani ha appena confermato pubblicamente quanto anticipato ieri in sede di audizione sulle linee programmatiche del suo Dicastero, ovvero l'intenzione di convocare l'Ambasciatore iraniano, appena avrà presentato le credenziali al Capo dello Stato, per manifestargli la preoccupazione e l'indignazione del Governo italiano e chiedere una risposta credibile nella tutela dei diritti umani. Infine, si riserva di approfondire la questione posta dal Viceministro Cirielli circa lo status delle milizie Basiji.

  Andrea ORSINI (FI-PPE), associandosi ai ringraziamenti al Viceministro per il prezioso contributo offerto alla Commissione, invita i colleghi ad integrare nel testo unificato le proposte di modifica suggerite dal Governo, rinviando l'approvazione dell'atto di indirizzo ad altra seduta.

  Andrea DI GIUSEPPE (FDI) ringraziando il Viceministro Cirielli per aver ricordato la posizione lineare e coerente che Fratelli d'Italia ha sempre avuto nei riguardi dell'Iran, dichiara di apprezzare il ruolo di mediazione e dialogo che l'Italia ha mantenuto con Teheran. Esprime tuttavia alcune riserve sulla scelta del Ministro Tajani di limitarsi a non rispondere alla richiesta di incontro avanzata dall'omologo iraniano in occasione dei recenti MED Dialogues: a suo avviso, sarebbe stato opportuno manifestare un chiaro diniego, come segno della ferma condanna da parte dell'Italia delle violenze perpetrate dal regime.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), ringrazia i colleghi per lo sforzo unitario che consentito di addivenire ad un testo di risoluzione condiviso e si associa all'apprezzamento per le ferme prese di posizione manifestate sia dalla Presidente Meloni sia dal Ministro Tajani.

  Giulio TREMONTI, presidente, chiede chiarimenti circa gli ostacoli tecnico-giuridici che impediscono di qualificare le milizie Basiji come organizzazioni terroristiche.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI ribadisce che si tratta di milizie regolarmente inquadrate nelle forze armate dell'Iran, e dunque non riconducibili ad organizzazioni paramilitari. Rileva, tuttavia, che si potrebbe riformulare il punto specifico limitandosi a stigmatizzarne le azioni.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), pur comprendendo le difficoltà di natura giuridica, segnala che alcuni Stati hanno già provveduto a qualificare tali milizie come organizzazioni terroristiche. Analogamente, osserva che il Ministro Tajani, in attesa delle credenziali al nuovo ambasciatore, avrebbe potuto convocare il vice capo della missione diplomatica iraniana.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI, ribadendo la fondatezza delle obiezioni già avanzate in termini di diritto internazionale, segnala che il ritardo nella accettazione delle credenziali del nuovo Ambasciatore dell'Iran deriva da una precisa scelta di mantenere il confronto diplomatico a un livello elevato. Ritiene che anche in sede di presentazione delle credenziali sarà manifestato al nuovo ambasciatore lo sdegno dell'Italia per la brutale repressione in atto.

  Giulio TREMONTI, presidente, Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.