CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2022
21.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 96

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 169/2022: Disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della NATO, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l'AIFA. Differimento dei termini per l'esercizio delle deleghe in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
C. 664 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite IV e XII)
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 dicembre scorso.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 5 dicembre il relatore Maullu ha illustrato il provvedimento, riservandosi di formulare una proposta di parere favorevole.

  Stefano Giovanni MAULLU (FdI), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Pag. 97

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (per le parti di competenza).
C. 643-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione)
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 dicembre scorso.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Avverte quindi che sono state presentate, limitatamente alle parti di competenza della Commissione Finanze, 10 proposte emendative, che non presentano profili di inammissibilità (vedi allegato 1).
  Ricorda poi che nella seduta del 5 dicembre scorso la relatrice ha preannunciato la presentazione di una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge.
  Avverte inoltre che è stata presentata dai deputati del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista una relazione di minoranza in senso contrario (vedi allegato 2), che sarà posta in votazione nel caso in cui fosse respinta la proposta di relazione favorevole formulata dalla relatrice.
  Dopo aver dato conto delle sostituzioni, invita la relatrice, onorevole Cavandoli, e il rappresentante del Governo a esprimere il loro parere sulle proposte emendative presentate.

  Laura CAVANDOLI (LEGA), relatrice, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) ritira le proposte emendative presentate dal suo gruppo.

  Marco OSNATO, presidente, preso atto che tutte le proposte emendative presentate sono state ritirate, invita la relatrice a formulare una proposta di relazione.

  Laura CAVANDOLI (Lega), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione formulata dalla relatrice.
  Richiama quindi i contenuti della relazione di minoranza presentata, evidenziando le perplessità sul provvedimento espresse da diversi soggetti indipendenti nel corso delle audizioni svolte presso la Commissione Bilancio. Manifesta quindi il proprio sconcerto sull'adozione di misure che sembrano porsi in contrasto con l'obiettivo, previsto dal PNRR, di un'efficace azione di contrasto all'evasione fiscale.

  Emiliano FENU (M5S) esprime, a nome del gruppo MoVimento 5 Stelle, un parere contrario sul provvedimento, che appare privo di prospettive e non reca le misure che sarebbero necessarie per fronteggiare l'attuale situazione di emergenza.
  Pur riconoscendo la validità di alcuni interventi in favore dei contribuenti che hanno regolarmente dichiarato i loro redditi e si trovano in difficoltà nel versamento delle imposte, che tra l'altro erano già stati proposti in passato dal proprio gruppo, rileva la presenza di misure – quali l'innalzamento della soglia del contante – che non giovano ai contribuenti onesti e sembrano piuttosto essere destinate a semplificare l'occultamento al fisco della ricchezza.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP), sottolineando l'importanza della legge di bilancio nell'ambito dell'attività parlamentare, ritiene che Governo e maggioranza dovrebbero illustrarne dettagliatamente le misure, nel tentativo di favorire l'emersione del merito virtuoso del provvedimento e di uno spirito di convergenza che induca l'opposizione ad un voto favorevole.Pag. 98
  Per quanto lo riguarda, come esponente dell'opposizione, ritiene necessario segnalare tre grandi questioni che a suo parere vengono sottovalutate dalla manovra di bilancio.
  La prima riguarda la necessità di avviare in concreto la realizzazione delle opere previste dal PNRR, che comporteranno un aumento dell'occupazione e garantiranno utilità ai cittadini e alle imprese. A tal fine, riconoscendo la difficoltà di tradurre i progetti in realtà, si dovrebbe operare una riorganizzazione delle competenze dei ministeri che non sia solo di natura espressiva, estetica, ma che possa garantire l'unicità dell'azione amministrativa. Occorre a tal fine avvalersi di adeguate professionalità e dare forza alla figura del responsabile unico del procedimento, come figura capace di tradurre in cantieri effettivi le risorse del Piano di ripresa e resilienza. Richiama sul punto il ruolo dell'attuale Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, che malgrado la consapevolezza politica e territoriale, potrà realizzare solo in minima parte ciò che si prefigge se non sarà dotato di adeguate figure tecniche.
  Richiama l'attenzione della Presidenza della Commissione, del rappresentante del Governo e dei colleghi sul fatto che l'esame del disegno di legge di Bilancio rappresenta una importante occasione per rispondere al bisogno di risorse normative, finanziarie, tecnologiche e organizzative che la complessa azione di Governo richiede; auspica sul punto che si possa intervenire attraverso un'azione emendativa congiunta dei gruppi parlamentari, superando la logica della contrapposizione tra maggioranza e opposizione.
  Si sofferma quindi su un secondo tema, relativo al progetto di autonomia differenziata. Al riguardo ritiene pericoloso che l'Esecutivo, per seguire un pensiero in questo momento dominante e acquisire consensi, attribuisca – con ciò che potrebbe definirsi uno sbilanciamento riformatore – maggiori risorse alle regioni che già si sono dimostrate capaci e abbandoni le altre al loro destino, in tal modo cristallizzando una differenza di opportunità che ha radici nel passato. Il Governo deve operare con molta attenzione nell'ambito delle riforme costituzionali, tenendo sempre presenti tutte le possibili conseguenze future e senza assecondare l'emotività di un riformismo invocato ma non necessario. Invita quindi a non ripetere l'esperienza dell'abolizione delle province – riforma che vide partecipe anche il suo gruppo – che ha lasciato sguarniti i territori. Rammenta che in occasione della tragedia di Rigopiano tutti si aspettavano un intervento delle province, delle prefetture; in realtà quegli organi avevano visto ridursi del 90 per cento il proprio personale ed erano privi di risorse e di efficacia operativa.
  Evidenzia quindi che la riforma del Titolo V non è stata completata ed ha bisogno di un recupero di cantiere dal punto di vista riformatore, ma evitando di procedere per sussulti.

  Marco OSNATO, presidente, invita l'onorevole D'Alfonso a concludere il suo intervento.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) segnala che la definizione dei LEP è di fondamentale importanza per salvare la comunità nazionale dall'odio che potrebbe nascere nei territori nei quali le prestazioni sono riconosciute in misura inferiore che altrove. L'odio – sottolinea – demolisce la democrazia.
  Infine si sofferma sulla raccolta fiscale in Italia, in relazione alla quale ritiene indispensabile introdurre sistemi di premialità fiscale, sinora assenti nel sistema, in favore dei contribuenti che adempiono regolarmente ai propri obblighi tributari.
  Preannuncia quindi che nell'ambito del proprio mandato parlamentare, indipendentemente dalla posizione che il suo partito intenderà assumere, è sua intenzione adoperarsi, in un confronto con tutti i gruppi parlamentari, per riconoscere agevolazioni in favore dei contribuenti corretti.
  In materia fiscale evidenzia anche l'opportunità di aggredire cespiti, sinora rimasti sconosciuti al fisco, rappresentati dai dati raccolti dai giganti dell'economia digitale, sottolineando come in Italia e in EuropaPag. 99 stiano nascendo quote di capitalismo predittivo sulle spalle dei cittadini consumatori. Anche su questo aspetto auspica un lavoro congiunto al quale possano contribuire tutti i componenti della Commissione.
  Conclude ribadendo il voto contrario già espresso dall'onorevole Merola, in considerazione del mancato impegno del Governo sugli aspetti che ha testé evidenziato.

  Bruno TABACCI (PD-IDP) lamenta la limitatezza del tempo a disposizione delle Commissioni in sede consultiva per la discussione sulle linee generali del provvedimento, rammentando inoltre che le audizioni presso la Commissione Bilancio, che hanno fornito spunti e materiale per il dibattito, si sono concluse solo nella giornata di ieri.

  Marco OSNATO, presidente, concorda con quanto rilevato dall'onorevole Tabacci e assicura che in futuro farà quanto in suo potere per garantire alla Commissione tempi di esame dei provvedimenti più adeguati. Ricordato che nel caso dell'ultimo disegno di legge di Bilancio della scorsa legislatura la Commissione Finanze non ha, data la ristrettezza del tempo a disposizione, neppure avuto la possibilità di esprimere un parere, rileva che non intende affatto comprimere il dibattito in corso, rammentando, in ogni caso, che i deputati possono ora intervenire in sede di dichiarazioni di voto.

  Bruno TABACCI (PD-IDP) interviene quindi per motivare il proprio voto contrario sulla proposta di parere della relatrice.
  Segnala innanzitutto le preoccupazioni, espresse in particolare dalla Banca d'Italia, sul rilevante fenomeno dell'evasione fiscale in Italia, che potrebbe essere favorito da un maggior impiego del contante. In proposito non ritiene sufficiente il richiamo del Presidente del Consiglio Meloni all'assenza in Germania di limiti di importo per i pagamenti in contanti. Osserva infatti che quest'ultimo Paese non registra gli elevatissimi tassi di evasione dell'Italia, che non hanno eguali in Europa, eccezion fatta forse per la Grecia.
  Passa poi a considerare lo stato di attuazione degli obiettivi del PNRR. Rileva in proposito come il Governo in carica abbia ripetutamente evidenziato l'esigenza di rinegoziare gli obiettivi del PNRR, lasciando intendere che il precedente Governo Draghi non abbia svolto adeguatamente i propri compiti, mentre – segnala – vi è stata in realtà piena collaborazione e all'atto del passaggio delle consegne tra il vecchio e il nuovo Esecutivo, il 22 ottobre scorso, risultavano adempiuti ben 25 obiettivi su 55. Per comparazione, il 20 aprile 2022, gli obiettivi raggiunti erano nove su 45, a dimostrazione del trend positivo che il Governo Draghi ha garantito sino all'ultimo.
  Altra questione, che non riguarda solo l'Italia, ma tutti i Paesi coinvolti, è quella dei sovracosti dovuti all'inflazione. Rammenta che è stata approvata sul punto una disposizione da 7 miliardi, provenienti dai fondi strutturali. Si tratta di una questione che riguarda tutti i Paesi, che dovrà essere affrontata in sede europea e che non può certamente essere imputata a presunte inadempienze del precedente Governo.
  Sempre in tema di PNRR segnala la questione della governance e della collocazione del Servizio centrale per il PNRR, ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge n. 173 del 2022, di riordino delle attribuzioni dei Ministeri, questione già rilevata dalla Commissione Finanze nel parere espresso lo scorso 30 novembre. Osserva in proposito come, a fronte dell'ambiguità del testo del decreto-legge, l'esame parlamentare non sia stato in grado di chiarire se la struttura debba rispondere al Ministro dell'economia e delle finanze o al Ministro competente per l'attuazione del PNRR, con evidenti riflessi negativi in termini di funzionalità ed efficacia della sua azione.
  Esprimendo preoccupazione su quanto evidenziato, ribadisce il proprio voto contrario.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) dichiara di volersi soffermare sull'impatto del disegno di legge di Bilancio sulla situazione del Mezzogiorno, ricordando anche come il Presidente del Consiglio Meloni Pag. 100abbia dedicato a questa parte del Paese solo poche parole nel discorso svolto in occasione della richiesta di fiducia parlamentare.
  Nell'attuale momento di crisi esprime la propria preoccupazione per la mancata riproposizione nel provvedimento di misure in favore dell'economia meridionale e per la decisione di introdurre una procedura semplificata di approvazione dei LEP mediante decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, esautorando così il Parlamento del potere di intervenire in relazione a questo fondamentale strumento della coesione territoriale.
  Sottolinea quindi l'assenza di misure che in passato hanno prodotto positivi effetti per l'economia del Sud, come i crediti di imposta per gli investimenti strumentali, la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato e le misure in favore delle Zone economiche speciali – ZES, che divengono in tal modo strumenti vuoti e non operativi. Quelle richiamate sono misure che hanno favorito anche le imprese del Nord, le quali hanno potuto concentrare grandi investimenti nel Mezzogiorno con significativi effetti economici, e la loro assenza nella manovra di Bilancio appare quindi ancor più incomprensibile oltre che dannosa per l'intero sistema Paese.
  Nell'esprimere profonda preoccupazione, si associa pertanto al voto contrario già preannunciato dai colleghi del proprio gruppo sul disegno di legge Bilancio.

  Marco OSNATO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di relazione formulata dalla relatrice, avvertendo che, in caso di sua approvazione, si intenderà preclusa la votazione della relazione di minoranza presentata dai deputati del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, che sarà comunque trasmessa alla Commissione Bilancio.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole formulata dalla relatrice.
  Delibera altresì di nominare la deputata Cavandoli quale relatrice presso la V Commissione.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.