CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2022
21.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 13.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 5 dicembre 2022.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che sono stati presentate quattro proposte emendative (vedi allegato 1), di cui due identiche.
  Tali emendamenti sono da considerare ammissibili sul presupposto, che resta da verificare, che la copertura finanziaria in essi individuata sia sufficiente a garantire la spesa derivante dalle misure previste.
  Invita quindi il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere su di essi il parere.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Amendola 643-bis/III/129.01 e Tremonti 643-bis/III/129.02 e parere contrario sugli articoli aggiuntivi Rosato 643-bis/III/130.01 e Amendola 643-bis/III/130.02; precisa, tuttavia di condividere lo spirito anche di queste ultime proposte emendative. Il parere contrario è motivato dai limiti di capienza del fondo a Pag. 61cui si intende attingere per coprire i relativi oneri finanziari.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI esprime parere conforme a quello espresso dalla relatore. Con riferimento, in particolare, all'articolo aggiuntivo Rosato 643-bis/III/130.01, ricorda che la Presidente Meloni, in occasione del vertice G20 di Bali del 15-16 novembre scorso, ha annunciato l'impegno dell'Italia a contribuire con ulteriori 185 milioni di euro – erogabili nell'arco di tre anni – al Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la malaria e la tubercolosi; segnalando che il nostro Paese è il decimo contributore del Fondo su scala mondiale, riconosce che si tratta di una cifra inferiore a quella prevista dell'emendamento in questione, ma compatibile con gli attuali vincoli di finanza pubblica. A suo avviso, anche l'articolo aggiuntivo Amendola 643-bis/III/130.02, che mira a ripristinare la dotazione finanziaria per le politiche di cooperazione allo sviluppo, è pienamente condivisibile sul piano delle intenzioni, ma non può essere accolto per le sopra esposte ragioni di compatibilità finanziaria.

  Arnaldo LOMUTI (M5S), preannuncia l'astensione del Movimento 5 Stelle sugli identici articoli aggiuntivi Amendola 643-bis/III/129.01 e Tremonti 643-bis/III/129.02, nonché l'intenzione di presentare una proposta emendativa in Commissione Bilancio che preveda l'incremento da 500 mila euro a 1 milione degli stanziamenti per adeguare le retribuzioni del personale a contratto.

  Giulio TREMONTI, presidente, precisa che la previsione di spesa di 500 mila euro è stata prospettata dagli uffici dello stesso Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Amendola 643-bis/III/129.01 e Tremonti 643-bis/III/129.02; successivamente, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Rosato 643-bis/III/130.01 e Amendola 643-bis/III/130.02.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con due osservazioni, di cui dà lettura (vedi allegato 2), precisando di aver integrato alcuni elementi emersi nel corso del dibattito svolto nella seduta di ieri.

  Fabio PORTA (PD-IDP), preannuncia il voto contrario del Partito democratico, che resta profondamente critico riguardo all'intero impianto della legge di bilancio: in via generale, essa appare infatti del tutto inadeguata ad affrontare le emergenze del Paese e, per quanto concerne i profili di competenza della III Commissione, rischia di minare gravemente il ruolo internazionale dell'Italia.
  Ribandendo che, come riconosciuto dalla stesso Governo, l'organico del MAECI versa in una situazione drammatica – tanto più grave se si considera la crescita esponenziale della comunità degli italiani all'estero –, segnala che il proprio gruppo ha appena votato a favore di un emendamento alla legge di conversione decreto-legge n. 173 del 2022 sul riordino dei Ministeri, volto a potenziare il personale dello stesso Dicastero: ciò conferma la piena disponibilità dell'opposizione a collaborare con le forze di maggioranza per porre rimedio alle carenze di organico della Farnesina. Associandosi alle riflessioni del collega Lomuti circa l'insufficienza dello stanziamento di 500 mila euro per adeguare le retribuzioni del personale a contratto, anche in considerazione della svalutazione dell'euro rispetto ad altre valute, evidenzia l'esiguità di risorse destinate alle politiche degli italiani all'estero. Al riguardo, segnala anche che, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, il Governo non ha ancora proceduto ad attribuire la relativa delega.
  Analoga incoerenza rileva nel settore della cooperazione allo sviluppo: gli slogan dell'Esecutivo sulla necessità di supportare la crescita nei Paesi di provenienza dei migranti sono infatti contraddetti dalla scelta di ridimensionare le risorse destinate alla cooperazione. Anche su questo punto, preannuncia l'intenzione del proprio gruppo di presentare apposite proposte emendative in sede di esame presso la Commissione Bilancio.

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  Nicola FRATOIANNI (AVS), preannunciando il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione avanzata dal relatore, stigmatizza la condotta del Governo che taglia i fondi della cooperazione, essenziali per promuovere lo sviluppo nei Paesi poveri e affrontare alla radice il fenomeno delle migrazioni. Si associa, quindi, all'impegno a presentare, presso la Commissione Bilancio, emendamenti volti a ripristinare gli stanziamenti relativi all'aiuto pubblico allo sviluppo.

  Federica ONORI (M5S), ricordando che la legge di bilancio rappresenta un momento fondamentale dai molteplici risvolti, non ultimo in termini di percezione di stabilità a livello internazionale, per quanto concerne le parti di competenza della III Commissione, segnala che in chiusura dell'ottava edizione dei MED Dialogues la Presidente Meloni ha pronunciato dichiarazioni importanti, descrivendo scenari globali con un'Italia protagonista e addirittura un «Piano Mattei» per l'Africa, evocato anche in occasione del suo discorso di insediamento.
  Più specificamente, osserva che la Presidente del Consiglio ha illustrato un modello virtuoso di collaborazione tra l'Unione europea e le nazioni africane attraverso un approccio che, prendendo spunto dalla grande figura di Mattei, non abbia una postura predatoria, ma al contrario collaborativa, fondata sullo sviluppo. A suo avviso, le cifre contenute nella legge di bilancio in esame contraddicono questi impegni: infatti, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del MAECI, spese finali, in termini di competenza, pari a 3.283 milioni di euro nel 2023, 3.251 milioni per il 2024 e 3.091 milioni per il 2025. Rileva che il «lieve decremento» illustrato dal collega Battilocchio rispetto alla legge di bilancio 2022 – pari al 22,94 milioni – non è solo una evidenza numerica, ma rappresenta una scelta, frutto di una visione che non si può in alcuno modo condividere. È del tutto evidente, infatti, la contraddizione tra un presunto «Piano Mattei» ed una concreta decrescita del trend di allocazione delle risorse.
  Più nel dettaglio, evidenzia che lo stato di previsione della Farnesina espone, a legislazione vigente, una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 3.304,66 milioni di euro; rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le due sezioni del disegno di legge di bilancio in esame determina complessivamente una diminuzione delle spese finali pari a 28,7 milioni di euro. A titolo di esempio, illustra, quindi, alcuni tagli, visti come espressione di miopia: la missione principale – l'Italia in Europa e nel mondo, vede suo programma 4.2 Cooperazione allo sviluppo, dotato di 1.091,61 milioni secondo il bilancio assestato 2022 – passare a 1.001,81 milioni nel progetto di bilancio assestato.
  A suo avviso, se si vuole affrontare seriamente – non solo attraverso sterili slogan – il problema dei flussi migratori occorre muoversi su una direttiva strategica di ingenti investimenti nel settore della cooperazione allo sviluppo e i numeri sopra citati mostrano in maniera lampante l'incoerenza del Governo. Proseguendo nell'illustrazione, osserva che il programma 4.12 – Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari – registra un decremento sostanziale, da 145,15 milioni di euro nel bilancio 2022 a 109,82 milioni dell'attuale legge di bilancio; così come il programma 4.8 – Italiani nel mondo e politiche migratorie – i cui fondi passano da 125,87 milioni a 75,64 milioni. Sottolinea che diminuire la crescita, soprattutto in questi ambiti, è un errore strategico che il Paesi inevitabilmente pagherà.
  Stigmatizza, infine, l'assenza di visione di un Esecutivo che, al di là delle dichiarazioni pubbliche, non sta fornendo al Paese strumenti adeguati per affrontare le molteplici sfide a livello globale.
  Sulla scorta di queste considerazioni, preannuncia il voto contrario del Movimento 5 Stelle alla proposta di parere presentata dal relatore

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, ringraziando i colleghi per le osservazioni, ribadisce che la legge di bilancio in esame non prevede tagli in termini assoluti alla cooperazione allo sviluppo, bensì un Pag. 63ridimensionamento dei trend di crescita degli stanziamenti. Peraltro, nel 2026 è previsto un aumento di circa il 25 per cento rispetto ai livelli del 2022. Precisa, inoltre, che il «Piano per l'Africa» evocato dalla Presidente Meloni e dal Ministro degli Esteri Tajani va inquadrato in una più ampia iniziativa che l'Unione europea nel suo insieme dovrebbe assumere nei riguardi del continente africano.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di relazione formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di relazione formulata dal relatore. Delibera altresì di nominare il deputato Alessandro Battilocchio quale relatore presso la V Commissione.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.