CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 5 dicembre 2022
20.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 92

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 5 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario all'ambiente e alla sicurezza energetica, Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 14.40.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mauro ROTELLI, presidente, nel ricordare che la Commissione è chiamata a esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 per le parti di propria competenza, avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta riguardante tale esame è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Avverte che saranno quindi esaminate dalla Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche le tabelle contenute nella seconda sezione e relative, per le parti di competenza, agli stati di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Fa presente che l'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle Pag. 93parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore e che potranno essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione bilancio. I relatori (per la maggioranza e di minoranza) potranno partecipare ai lavori della Commissione bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore.
  Sottolinea che la Commissione potrà inoltre esaminare gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza. Riguardo al regime di presentazione degli emendamenti ricorda che gli emendamenti che riguardano parti di competenza della Commissione potranno essere presentati sia in questa sede, sia direttamente presso la Commissione bilancio. La stessa regola è peraltro applicata in via di prassi anche agli emendamenti compensativi all'interno di parti di competenza di questa Commissione.
  Rileva che gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati presso la Commissione bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della loro ripresentazione in Assemblea.
  Segnala che la valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati presso questa Commissione sarà effettuata dalla Presidenza della medesima prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia, fermo restando che, come da prassi, gli emendamenti che saranno ripresentati in Commissione bilancio, ivi compresi quelli approvati, saranno comunque sottoposti, analogamente a quelli presentati direttamente in V Commissione, ad una puntuale valutazione di ammissibilità da parte della presidenza della medesima V Commissione, ai fini dell'esame in sede referente. Ricorda, in particolare, che sono previste specifiche regole per l'emendabilità della prima e della seconda sezione del disegno di legge di bilancio, nonché per gli emendamenti volti a modificare, con finalità di compensazione, contemporaneamente la prima e la seconda sezione, ferme restando le regole ordinarie sulla compensatività, a seconda che si tratti di oneri di parte corrente o in conto capitale. Riguardo a tali specifiche regole, rinvia integralmente alle linee guida di carattere procedurale – contenute nella lettera della Presidenza della Camera, inviata ai Presidenti delle Commissioni permanenti in data 25 ottobre 2016 – adottate in occasione della prima applicazione della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica introdotta dalla legge n. 163 del 2016.

  Elisa MONTEMAGNI (LEGA), relatrice, osserva, innanzi tutto, che, come evidenziato nella relazione del Governo che lo accompagna, il disegno di legge si colloca in uno scenario macroeconomico di incertezza che risente delle tensioni geopolitiche e dell'aumento dell'inflazione, dovuto principalmente all'incremento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime. In tale scenario l'impostazione della politica di bilancio è diretta a limitare quanto più possibile l'impatto dei costi energetici sulle famiglie, in particolare quelle più fragili, e a garantire la sopravvivenza e la competitività delle imprese tanto a livello globale che europeo, anche in considerazione degli interventi annunciati da altri Paesi dell'Unione europea.
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per un'analisi dettagliata del contenuto del disegno di legge, fa presente che darà conto sinteticamente delle disposizioni di competenza e di interesse della VIII Commissione partendo da quelle della prima sezione in materia infrastrutturale e ambientale, secondo l'ordine progressivo degli articoli, dando conto poi delle disposizioni in materia di protezione civile e degli interventi di interesse della Commissione disposti nella sezione seconda del disegno di legge.
  Partendo dalle previsioni in materia infrastrutturale, per le parti di competenza della Commissione, avverte che il disegno di legge reca norme riguardanti la pianificazione infrastrutturale, le infrastrutture stradali e autostradali, nonché più in generalePag. 94 i lavori pubblici. Sotto quest'ultimo profilo, rileva che il provvedimento contiene disposizioni volte a fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici attraverso un incremento delle risorse finanziarie del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili (500 milioni di euro per l'anno 2023, 1.000 milioni di euro per il 2024, 2.000 milioni di euro per l'anno 2025, 3.000 milioni di euro per l'anno 2026 e 3.500 milioni di euro per l'anno 2027), l'aggiornamento dei prezzari regionali, l'incremento della dotazione del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili, nonché la rimodulazione delle «somme a disposizione» indicate nel quadro economico degli interventi (articolo 68). L'articolo 79 introduce delle disposizioni finalizzate, da un lato, a semplificare le procedure di pagamento dei crediti maturati in conseguenza del caro materiali, dall'altro, a disciplinare un nuovo meccanismo di compensazione a favore delle stazioni appaltanti, che, in conseguenza dell'obbligatorietà delle clausole di revisione prezzi, si vedessero costrette al pagamento di somme maggiorate rispetto al valore contrattuale. Ulteriori disposizioni riguardano, per un verso, l'istituzione di un Fondo (con dotazione complessiva di 340 milioni di euro per il periodo 2023-2032) per interventi infrastrutturali destinati a soddisfare le esigenze della Polizia di Stato (articolo 113) e, per l'altro, l'incremento (50 milioni per il 2023 e 100 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025) dei contributi a favore degli enti locali per spese di progettazione relative ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, messa in sicurezza e miglioramento dell'efficienza energetica delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza delle strade (articolo 138).
  Sottolinea che il provvedimento contiene importanti previsioni volte a introdurre una disciplina delle procedure di pianificazione e programmazione secondo criteri di coerenza, misurazione del rendimento atteso, certezza dei tempi di realizzazione relative alle infrastrutture che non rivestono carattere prioritario per lo sviluppo del Paese, non sono finanziate attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione ovvero attraverso fondi europei, non sono incluse nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) o nel Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR (PNC), non sono incluse nei contratti di programma con RFI e ANAS. A tal fine, l'articolo 80 istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture (MIT), il Fondo per le infrastrutture ad alto rendimento (FIAR) con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per l'anno 2023 e 60 milioni di euro per l'anno 2024, demandando a un decreto ministeriale la determinazione degli obiettivi di sviluppo infrastrutturale del Paese da ripartire tra le macro-aree territoriali e a ulteriori provvedimenti la revisione degli strumenti destinati alla pianificazione e al finanziamento delle infrastrutture non a carattere prioritario e alla revoca delle risorse destinate ad interventi non corrispondenti ai requisiti di rendimento. Osserva che il disegno di legge detta, altresì, misure finalizzate a garantire la realizzazione del Piano complessivo delle opere relative ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026, autorizzando la spesa di 400 milioni di euro per il triennio 2024-2026 per il finanziamento del fabbisogno residuo del piano complessivo e riducendo contestualmente di un pari importo l'incremento del Fondo per l'avvio di opere indifferibili (articolo 84).
  Ricorda che, in materia di infrastrutture stradali e autostradali, il disegno di legge: autorizza la spesa complessiva di 3.000 milioni di euro per il periodo 2023-2037, per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari – Catanzaro della S.S. 106 Jonica (articolo 88); autorizza una spesa complessiva di 400 milioni di euro per il periodo 2023-2027, per la realizzazione di interventi sulle strade statali dei territori colpiti dagli eventi sismici 2009 (Abruzzo) e 2016 (Centro-Italia) (articolo 89); autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2023, 100 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 50 milioniPag. 95 di euro per l'anno 2026 per il potenziamento, la riqualificazione e l'adeguamento della strada statale 4 Salaria (articolo 90).
  Segnala inoltre che l'articolo 82 contiene diverse disposizioni volte a riavviare l'attività di progettazione e realizzazione del collegamento stabile, viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente (c.d. Ponte sullo Stretto), che è opera prioritaria e di preminente interesse nazionale. L'articolo prevede, tra l'altro, al fine di riattivare la Società Stretto di Messina Spa e di risolvere il contenzioso pendente, la rinuncia della società al contenzioso con le amministrazioni pubbliche, la definizione delle controversie con il contraente generale e la revoca dello stato di liquidazione a suo tempo disposto. Al fine di sostenere i programmi di sviluppo e il rafforzamento patrimoniale della società, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e la Società ANAS S.p.a. sono autorizzate a sottoscrivere aumenti di capitale, proporzionalmente alla quota di partecipazione, sino all'importo complessivamente non superiore a 50 milioni di euro.
  Sempre in materia infrastrutturale, segnala l'articolo 92 che, per il miglioramento dell'approvvigionamento idrico della Città Metropolitana di Roma, autorizza la spesa complessiva di 700 milioni di euro da destinare alla realizzazione del sottoprogetto «Nuovo tronco superiore acquedotto del Peschiera – dalle sorgenti alla Centrale di Salisano» del progetto denominato «Messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera» e disciplina le procedure da seguire per l'individuazione degli interventi da finanziare con le risorse citate, le modalità di erogazione e i casi di revoca delle risorse stesse.
  Passando alle previsioni in materia ambientale, segnala che l'articolo 124 dispone il rifinanziamento, per gli anni 2023 e 2024, di un credito d'imposta, nella misura del 36 per cento delle spese sostenute ed entro il limite di 20.000 euro per ciascun beneficiario, per l'acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata precedentemente introdotto dalla legge di bilancio 2019. L'articolo 125, al fine di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l'utilizzo di eco-compattatori, provvede a rifinanziare il fondo denominato «Programma sperimentale Mangiaplastica», per un importo di 6 milioni di euro per l'anno 2023 e di 8 milioni di euro per l'anno 2024. L'articolo 126 reca una autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni di euro nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e di 50 milioni di euro nel 2026 a favore del Commissario unico per la depurazione al fine di garantire la dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi sui sistemi fognari e depurativi volti a dare esecuzione alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea sul trattamento delle acque reflue urbane. L'articolo 127 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, il «Fondo per il contrasto al consumo di suolo» con l'assegnazione di uno stanziamento complessivo di 160 milioni di euro per gli anni 2023-2027, al fine di consentire la programmazione ed il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e periurbano. L'articolo 128, al fine di consentire l'espletamento delle attività strategiche dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ivi comprese quelle connesse all'attuazione del PNRR, autorizza a favore dell'Istituto la spesa di 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.
  Segnala come disposizioni di interesse della Commissione, inoltre, per un verso, il posticipo al 1° gennaio 2024 della decorrenza dell'efficacia dell'imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (c.d. plastic tax) istituita dalla legge di bilancio 2020 (articolo 16) e, per l'altro, il rifinanziamento dei contratti di sviluppo fino al 2037 destinando le risorse anche ai programmi di sviluppo per la tutela ambientale (articolo 70).
  Fa altresì presente che quota parte degli oneri generali del sistema elettrico – quella afferente allo smantellamento delle centrali nucleari e alle relative misure di compensazione territoriale – è fiscalizzata in Pag. 96via strutturale, a decorrere dall'anno 2023 (articolo 6), comportando che i predetti oneri sono non più riscossi dai fornitori in bolletta elettrica, bensì coperti a valere su specifiche risorse appostate a bilancio statale, indicate in 400 milioni annui dal 2023. Si tratta di una misura, che si muove in coerenza con un obiettivo del PNRR, che è volto, tra l'altro, all'eliminazione dell'obbligo per i fornitori di riscuotere (in bolletta) oneri «impropri», ossia non collegati al settore energetico.
  Avverte che il disegno di legge reca misure per fronteggiare le emergenze derivanti dagli eventi sismici che si sono verificati negli ultimi anni e dalle calamità naturali. In particolare, il disegno di legge autorizza la spesa di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, ad integrazione delle risorse già stanziate dall'art. 3 del D.L. 179/2022, a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 15 settembre 2022 (articolo 131).
  Ricorda che l'articolo 132 reca vari interventi per fronteggiare le conseguenze derivanti dagli eventi sismici in Molise e Sicilia nel 2018, al fine di prorogare, fino al 31 dicembre 2023: il termine di scadenza dello stato di emergenza conseguente all'evento sismico che il 26 dicembre 2018 ha colpito il territorio della città metropolitana di Catania; i termini di durata dell'incarico dei Commissari straordinari per la ricostruzione nei territori dei comuni della provincia di Campobasso colpiti dagli eventi sismici del 16 agosto 2018 e nei territori dei comuni della città metropolitana di Catania colpiti dall'evento sismico del 26 dicembre 2018, nonché i termini delle relative gestioni straordinarie, strutture commissariali e relativo personale; i termini per assunzioni in deroga da parte della città metropolitana di Catania.
  Per quanto concerne la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2017 nell'isola di Ischia, sottolinea che il disegno di legge proroga fino al 31 dicembre 2023 la gestione straordinaria, per una spesa di 4,95 milioni per l'anno 2023; si autorizza inoltre, per l'anno 2023, la spesa di 4,9 milioni per la struttura commissariale, la continuità nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le assunzioni a tempo determinato e la stipula di una convenzione con Invitalia S.p.A.; si prevede, fino al 31 dicembre 2023, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per determinati immobili inagibili o distrutti (attività economiche e prima casa); si autorizza per il periodo 2023-2027 una spesa complessiva pari a 190 milioni di euro per la ricostruzione privata e pubblica (articolo 133).
  Specifiche disposizioni riguardano i territori colpiti dagli eventi sismici in Italia centrale nel 2016 e nel 2017, allo scopo di prevedere: la proroga fino al 31 dicembre 2023 dello stato di emergenza e della gestione straordinaria; disposizioni in materia di personale e per la Struttura di missione antimafia per la ricostruzione; un finanziamento per garantire lo sviluppo delle piattaforme informatiche del Commissario straordinario per la ricostruzione; disposizioni per la sospensione delle rate dei mutui e norme di natura fiscale; disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti urbani e lo stoccaggio e il recupero delle macerie e dei rifiuti da costruzione e demolizione; agevolazioni per le utenze; esclusione, anche per il 2023, di immobili distrutti o inagibili a fini Isee (articolo 134).
  Con riguardo agli interventi per i territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, fa presente che il disegno di legge proroga fino al 31 dicembre 2023 lo stato di emergenza, la facoltà di assunzione di personale con contratto di lavoro flessibile (per una spesa di 9,505 milioni), la possibilità per i commissari delegati di riconoscere compensi per prestazioni di lavoro straordinario, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui concessi agli enti locali dalla Cassa depositi e prestiti e l'esenzione dall'applicazione dell'IMU; si autorizza inoltre la spesa di 14,2 milioni di euro per l'anno 2023 per spese relative al funzionamento, all'assistenza tecnica, al contributo di autonoma sistemazione, all'assistenza alla popolazione e a interventi sostitutivi (articolo 135).Pag. 97
  Ulteriori disposizioni riguardano i territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2009 in Abruzzo, e segnatamente: l'assegnazione, per il periodo 2023-2025, di un contributo straordinario in favore del Comune dell'Aquila, pari a complessivi 53 milioni di euro, di un contributo straordinario per gli altri comuni del cratere sismico, diversi da L'Aquila, pari a complessivi 5,3 milioni, ed un contributo destinato all'Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere, pari a complessivi 1,5 milioni. Si prorogano, inoltre, fino al 31 dicembre 2025, i contratti a tempo determinato del comune dell'Aquila, dei due Uffici speciali per la ricostruzione e dei comuni del cratere sismico (articolo 136).
  Con riferimento alle tabelle del disegno di legge di bilancio, ricorda poi che l'articolo 151 dispone in ordine all'entità dei fondi speciali determinati dalle tabelle A e B, allegate al disegno di legge in esame, che recano gli stanziamenti dei fondi speciali, rispettivamente, di parte corrente e di conto capitale. Sia per il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) sia per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), l'accantonamento previsto nella tabella A (Fondo speciale di parte corrente) reca importi destinati genericamente all'attuazione di interventi diversi (pari, rispettivamente, a circa 15 milioni di euro per il 2023 e 17 milioni di euro per il 2024 e 2025, per il MASE, e a circa 15 milioni di euro per il 2023, 23 milioni di euro per il 2024 e 28 milioni di euro per il 2025 per il MIT). Segnala che la tabella B registra invece, per il MIT un accantonamento di 20 milioni di euro per il 2023, 35 milioni di euro per il 2024 e 40 milioni di euro per il 2025, e, per il Ministero dell'ambiente, un accantonamento di 35 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2023-2025, per interventi diversi.
  Relativamente alla Parte I – Sezione I del disegno di legge di bilancio, segnala quanto recato nell'articolo 153, comma 1, che prevede che le riduzioni di spesa dei Ministeri apportate con i commi da 2 a 14 dello stesso articolo concorrano, quale contributo dei Ministeri medesimi, in cui rientrano anche i Ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture, alla manovra di finanza pubblica, al conseguimento degli obiettivi di spesa di ciascun Dicastero, come definiti nel D.P.C.M. 4 novembre 2022.
  Prima di passare ai contenuti di sintesi della seconda sezione, ricorda che tale parte del disegno di legge ha un contenuto sostanziale, in quanto può incidere direttamente – attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni – sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione. Avverte che le principali previsioni di spesa di competenza della Commissione ambiente si rinvengono, in via prevalente, nelle missioni 14 «Infrastrutture pubbliche e logistica» e 19 «Casa e assetto urbanistico» dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), nonché nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE). Ulteriori stanziamenti di interesse sono contenuti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF).
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per un'analisi degli interventi di maggior rilievo contenuti nelle missioni e nei programmi, segnala che il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, spese finali, in termini di competenza, pari a 23.033,8 milioni di euro nel 2023, a 3.404,6 milioni di euro per il 2024 e 2.961,6 milioni di euro per il 2025, con un notevole incremento nel 2023 (in termini assoluti pari a 17 miliardi di euro) imputabile al programma 10.7 «Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico» in cui si concentrano gli effetti della manovra ed è ricompresa la fiscalizzazione degli oneri generali di sistema afferenti al nucleare e alle connesse misure di compensazione territoriale a cui ha fatto in precedenza cenno. Rileva che lo stanziamento complessivo della missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente», nell'ambito dello stato di previsione del MASE, fa segnare, per l'anno Pag. 982023, un incremento di 27 milioni di euro, che è il risultato di alcune delle citate modifiche in materia ambientale, con una previsione di bilancio per il 2023 pari a 2.332,1 milioni di euro. Segnala inoltre in tale missione, il programma 18.14 allocato nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF), che reca uno stanziamento di competenza pari a 1.430,0 milioni di euro per il 2023.
  Per quanto riguarda lo stato di previsione del MIT, rileva che la Missione 14 «Infrastrutture pubbliche e logistica» reca, a bilancio a legislazione vigente 2023, uno stanziamento di competenza pari a 5.863,4 milioni di euro e, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della missione 14 ammontano a 7.291,4 milioni per il 2023, con una dotazione che risulta essere la più rilevante del Ministero in termini di risorse allocate. La missione 19 «Casa e assetto urbanistico» nello stato di previsione del MIT, considerando gli effetti della manovra, reca spese finali pari a 523,5 milioni per il 2023, allocate nell'unico programma 19.2. Segnala inoltre in tale missione il programma 19.1 nello stato di previsione del MEF con uno stanziamento di competenza per il 2023 di 530,0 milioni di euro, che deriva dalla sezione I e che riguarda l'assegnazione di risorse al Fondo di garanzia della prima casa di cui all'articolo 18 e l'istituzione del Fondo per le periferie inclusive per 10 milioni di euro di cui all'articolo 67.
  Ricorda, infine, che nello stato di previsione del MEF è presente la missione 8 «Soccorso civile», di interesse della Commissione, che in termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, reca spese finali pari a 2.026,6 milioni di euro per il 2023 con un incremento operato dalla sezione I che risulta imputato alle disposizioni in materia di protezione civile precedentemente citate e al Fondo per le emergenze nazionali.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di relazione in esito al dibattito che si svolgerà in Commissione.

  Il sottosegretario Vannia GAVA si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame.

  Daniela MORFINO (M5S) ritiene necessario porre l'attenzione della Commissione su quanto previsto dall'articolo 82 del disegno di legge di bilancio. In proposito, a nome del proprio gruppo e da siciliana, ritiene che, pur adottando un punto di vista collaborativo e scevro da ogni retorica ideologica, la decisione in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto debba essere valutata attentamente, anche alla luce dell'esistenza di altre priorità, ben più rilevanti, come quelle riguardanti le infrastrutture interne delle due regioni interessate dalla costruzione del ponte. In particolare, nel segnalare tutte le criticità della viabilità siciliana, segnala che sarebbe opportuno porre in essere investimenti aventi ad oggetto la viabilità interna della Sicilia e, più in generale, di tutte le regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l'implementazione della rete ferroviaria ad alta velocità.
  Nel ricordare infine le ingenti risorse di cui, già in passato, è stata destinataria la società Stretto di Messina spa, ritiene che lo stanziamento di risorse in favore della predetta società in misura pari a 50 milioni di euro si traduca in uno sperpero di risorse, che potrebbero essere, a suo avviso, utilizzate per il miglioramento delle infrastrutture interne di tutto il Mezzogiorno.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), facendo presente di non condividere molte delle misure contenute nel disegno di legge di bilancio, ritiene che occorra concentrarsi su questioni di carattere più organico. Difatti, come già evidenziato nel corso delle audizioni con i Ministri competenti, ritiene che l'azione dell'esecutivo non si concentri su quelli che ritiene essere, in questo momento storico, i veri temi che dovrebbero rappresentare le priorità a livello nazionale, quali in primo luogo il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo e l'efficienza energetica. A tale riguardo, nel rilevare come sia insufficiente la dotazione di soli 160 milioni di euro per gli anni 2023-2027 per il «Fondo per il contrasto del consumo di suolo», ritiene che sarebbe stato più opportuno affrontare tale tema all'interno di un provvedimento normativo organico, Pag. 99da adottare con l'obiettivo di risolvere definitivamente tale rilevante problematica.
  Inoltre, evidenzia come sarebbe necessaria un'azione maggiormente efficace sulle infrastrutture delle aree interne, poiché vi sono molti degli assi viari del Paese che necessitano di maggiori interventi e che assumono rilevanza prioritaria.
  Quanto al tema delle politiche abitative, segnala la necessità di provvedere al rifinanziamento del Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell'Abitare (PINQuA), anche al fine di rispondere alle aspettative di molti comuni. Parimenti, ritiene necessario che il Governo intervenga sugli incentivi riguardanti le locazioni, su cui si riscontrano rilevanti difficoltà da parte dei cittadini nel far fronte a tali spese.
  Infine, esorta il Governo ad intervenire anche in riferimento al miglioramento dell'efficienza energetica dell'edilizia popolare.

  Giorgio FEDE (M5S), pur comprendendo i tempi ristretti a disposizione del Governo per la redazione del disegno di legge di bilancio, ritiene che, al contrario di quanto manifestato dalla maggioranza in campagna elettorale, le misure della manovra siano prive di visione e adottate con mancanza di coraggio da parte dell'esecutivo. Inoltre, rileva come vi siano misure giudicate negativamente non solo dalle opposizioni, ma anche oggetto di osservazioni critiche formulate da alcuni soggetti, come la Corte dei Conti.
  In particolare, fa notare come in tale disegno di legge siano presenti per lo più proroghe di misure adottata dai precedenti governi, il che si traduce di fatto in una conferma del loro operato.
  Pur ritenendo apprezzabile la scelta di non ricorrere a uno scostamento di bilancio, scelta a cui invece sono stati costretti i Governi precedenti in ragione della necessità di far fronte alla crisi pandemica, esprime rammarico in generale per una palese mancanza di coraggio che contraddistingue l'impianto della manovra.
  Nel reputare inoltre erronea la decisione di riavviare l'attività di progettazione concernente la costruzione del Ponte sullo Stretto anche in ragione degli ingenti costi già sostenuti, sottolinea la necessità che l'azione del Governo si concentri sul contrasto al dissesto idrogeologico, come testimonia quanto accaduto di recente a Ischia, che dimostra come eventi che fino a poco tempo fa si ritenevano eccezionali siano ormai divenuti ordinari.

  Patty L'ABBATE (M5S), nel sottolineare che nel disegno di legge di bilancio si registra una riduzione delle risorse indirizzate agli interventi concernenti la difesa del suolo, preannuncia la presentazione di proposte emendative in materia, anche al fine di provvedere all'aggiornamento della carta geologica nazionale che è reputato necessario ai fini di un monitoraggio delle aree maggiormente colpite dal dissesto idrogeologico e di un'azione efficiente e mirata.
  Ritiene inoltre importante, soprattutto in occasione della «Giornata mondiale del suolo» che ricorre nella giornata odierna, sottoporre il tema della trasformazione dei sussidi ambientalmente dannosi, che andrebbero eliminati e dovrebbero confluire in investimenti per azioni funzionali alla lotta al cambiamento climatico e alla transizione ecologica.
  Desidera richiamare l'attenzione della Commissione su un'altra tematica che potrà essere oggetto di proposte emendative e che riguarda i gas fluorurati, altamente inquinanti e utilizzati in particolare nelle cosiddette «catene del freddo». In tal senso, auspicando che tale intervento possa essere condiviso da tutte le forze politiche, ritiene che sarebbe opportuno adottare misure tese ad incentivare le imprese a sostituire l'utilizzo di tali gas con altri non inquinanti.
  Preannuncia infine l'orientamento contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 169/2022, recante disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della NATO, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l'AIFA. Differimento dei termini Pag. 100per l'esercizio delle deleghe in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
C. 664 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite IV e XII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rachele SILVESTRI (FDI), relatrice, nel ricordare che il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 169 del 2022 è stato approvato dal Senato in prima lettura nella seduta del 30 novembre, segnala, per i profili di competenza della Commissione, il comma 3-ter dell'articolo 2, con il quale si prevede una modifica all'articolo 4, comma 1 del decreto-legge n. 32 del 2019 (cosiddetto «decreto sblocca cantieri»), con cui è stata prevista, con uno più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, l'individuazione degli interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico – amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio – economico a livello nazionale, regionale o locale, per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari che è disposta con i medesimi decreti.
  Sottolinea, in particolare, che la disposizione, inserita nel corso dell'esame al Senato, stabilisce che quando, per sopravvenute ragioni soggettive od oggettive, è necessario provvedere alla sostituzione dei Commissari straordinari, si procede con le medesime modalità individuate dallo stesso comma 1 dell'articolo 4, che disciplina appunto la relativa procedura di nomina. Sottolinea che la disposizione inserita al Senato prevede inoltre che la sostituzione avvenga anche oltre i termini di cui al primo e al secondo periodo dello stesso comma 1, che riguardano rispettivamente il termine del 31 dicembre 2020 per l'adozione dei citati decreti di nomina dei Commissari e per l'espressione del parere delle Commissioni parlamentari sulla nomina stessa.
  Fa presente infine che all'articolo 1-ter, anch'esso inserito al Senato, che disciplina l'acquisizione di materiali e servizi e la realizzazione di lavori e opere del Ministero della difesa, si richiama il rispetto delle disposizioni in materia di contratti pubblici.
  In conclusione, si riserva di formulare una proposta di parere, anche alla luce del dibattito che si svolgerà in Commissione.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.