CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 novembre 2022
17.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 22

RISOLUZIONI

  Mercoledì 30 novembre 2022. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.05.

7-00001 Orsini: Sulla situazione dei diritti umani in Iran.
7-00004 Onori: Sulla situazione dei diritti umani in Iran.
7-00006 Quartapelle Procopio: Sulla situazione dei diritti umani in Iran.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la discussione delle risoluzioni in titolo, vertendo su analoga materia, in assenza di obiezioni, sarà svolta congiuntamente.

  La Commissione conviene.

  Andrea ORSINI (FI-PPE), illustrando la proposta di risoluzione a sua prima firma, sottolinea che il regime iraniano non è nuovo alla violenta repressione del dissenso: tuttavia, la differenza sostanziale rispetto al passato è la chiara presa di coscienza della società civile iraniana, in particolare delle donne, che stanno pagando un prezzo altissimo in termini di privazione della libertà e – in molti casi – della stessa vita. A suo avviso l'Iran, pur essendo espressione di una cultura e di una civiltà di grande respiro, oggi è governato da un regime oppressivo, che genera instabilità in tutto il Medio Oriente, sostiene gruppi terroristici che perseguono apertamente l'annientamento di Israele e, in base a ricostruzioni credibili e mai smentite, ha fornito alla Federazione russa dispositivi d'arma utilizzati nella guerra di aggressione all'Ucraina.
  Auspica, dunque, che il Parlamento italiano assuma una chiara posizione di sostegno alla lotta che le donne iraniane stanno conducendo per promuovere i valori di libertà e democrazia, che nei nostri sistemi politici sono diritti acquisiti, ma in Iran rappresentano ancora un sogno e una Pag. 23speranza: peraltro, l'Italia, in ragione dei suoi rapporti storici con Teheran, può svolgere una importante azione di sensibilizzazione verso i partner europei ed occidentali.
  Infine, esprimendo apprezzamento per l'iniziativa assunta da altri gruppi politici sullo stesso tema, rileva che le tre proposte di risoluzione in esame, al netto di alcune sfumature di linguaggio, risultano nella sostanza convergenti. Ritiene perciò che sussistano le condizioni per elaborare un testo unitario che possa raccogliere il consenso, se non unanime, largamente maggioritario della Commissione.

  Federica ONORI (M5S), illustrando la proposta di risoluzione a sua prima firma, concorda con il collega Orsini sulla gravità della situazione in Iran e sull'urgenza di approvare un atto di indirizzo parlamentare.
  Ribadendo la necessità che la comunità internazionale si mobiliti per condannare la repressione dei diritti umani in Iran, ricorda che, a seguito alla morte della studentessa ventiduenne Mahsa Amini, è deflagrata una vasta protesta popolare, alimentata da decenni di violenze e soprusi ad opera del regime.
  Illustra, quindi, il contenuto della parte dispositiva della risoluzione, sottolineando, in particolare, l'impegno ad adoperarsi nelle opportune sedi nazionali e internazionali al fine di bloccare l'esecuzione delle sentenze di condanna a morte emesse nei confronti dei manifestanti arrestati.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), si associa alle considerazioni dei colleghi e rileva che lo stesso Presidente francese Macron ha utilizzato il termine «rivoluzione» per sottolineare la straordinaria reazione della società civile iraniana alla crudele repressione messa in atto dal regime.
  Segnalando che la proposta di risoluzione n. 7-00006, di cui è co-firmataria, include specifiche sollecitazioni ricevute da gruppi organizzati della dissidenza iraniana e ricordando che diversi parlamentari hanno aderito alle manifestazioni di solidarietà organizzate in Italia nelle scorse settimane, evidenzia che la stretta sulle libertà femminili imposta dall'Esecutivo guidato dal Presidente conservatore Raisi si accompagna ad un'ondata di repressione del dissenso politico e culturale, che ha portato all'arresto di politici di opposizione, come il noto riformista Mostafa Tajzadeh, o di uomini di cultura come i registi Mohammad Rasoulof, Jafar Panahi e Mostafa Al-Ahmad, con l'accusa di fare propaganda sediziosa contro lo Stato. È altresì grave e preoccupante che 227 deputati sui 290 che compongono il Parlamento iraniano abbiano sottoscritto un documento in cui si invoca la pena di morte per chi osa manifestare contro il regime: al riguardo, segnala che sono già due le condanne alla pena capitale comminate nei giorni scorsi dal Tribunale di Teheran contro persone che hanno partecipato alle proteste.
  Ricordando di aver già presentato l'interrogazione n. 5-00020 per sapere quali iniziative il Governo intenda intraprendere affinché le autorità iraniane cessino quant'opera di violenta repressione, evidenzia la necessità che l'Esecutivo assuma una posizione chiara e ferma sulla questione, superando le prudenze e le cautele che potevano essere giustificate dall'obiettivo di liberare la connazionale Alessia Piperno, detenuta nelle carceri iraniane fino al 10 novembre scorso. Illustra, quindi, il dispositivo della risoluzione, precisando che l'ultimo punto si intende riformulato in questi termini: «a sostenere nel quadro della politica di azione esterna dell'Unione europea la definizione e l'applicazione di misure sanzionatorie nei confronti dei responsabili di violazioni dei diritti umani in Iran».
  Infine, segnalando l'approvazione, il 24 novembre scorso, di una risoluzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che prevede, tra le altre cose, l'istituzione di una commissione d'inchiesta internazionale per accertare le gravi violazioni dei diritti umani commesse in Iran, auspica che il Governo si attivi per verificare la possibilità che rappresentanti italiani possano partecipare alla suddetta commissione.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), esprimendo la ferma condanna del proprio Pag. 24gruppo politico nei riguardi della brutale repressione in corso, dichiara la piena disponibilità a convergere su una risoluzione unitaria, superando alcune differenze che caratterizzano i testi in esame. Al riguardo, sottolinea che va precisata la portata del penultimo punto del dispositivo della mozione Onori, che impegna il Governo a valutare l'opportunità di condizionare le relazioni bilaterali con l'Iran fintantoché continuerà la violenta repressione nei confronti della popolazione civile.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), concordando sulla opportunità di approvare un testo condiviso, deplora che l'Esecutivo non si sia ancora pronunciato sul tema, anche dopo la felice conclusione della vicenda di Alessia Piperno. Auspica, quindi, che i parlamentari di maggioranza sollecitino il Governo ad associarsi alla unanime condanna delle violenze del regime di Teheran, facendo leva anche sulla storica posizione del nostro Paese a sostegno di una moratoria sulla pena di morte.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), esprime apprezzamento per l'iniziativa assunta dai colleghi su un tema così rilevante, auspicando che gli atti di indirizzo in esame possano contribuire a modificare la posizione dell'Italia nei riguardi dell'Iran, troppo a lungo orientata all'apertura e al dialogo con un regime che da sempre conculca le libertà ed i diritti fondamentali. Si associa, altresì, all'auspicio che si possa convergere su un testo unitario che impegni il Governo, tra le altre cose, a chiedere conto alle autorità iraniane, nelle interlocuzioni bilaterali, delle gravi violazioni commesse.

  Arnaldo LOMUTI (M5S) auspica l'approvazione di una risoluzione unitaria, che solleciti il Governo ad assumere una posizione chiara e ferma sulla crisi iraniana.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, esprimendo apprezzamento per l'approccio costruttivo che anima la discussione, si associa all'auspicio di addivenire ad un testo condiviso.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) conferma la disponibilità a collaborare per predisporre un testo comune.

  Giulio TREMONTI, presidente, apprezzando lo spirito collaborativo dei gruppi, sottolinea l'opportunità di affinare il testo tenendo conto dei delicati interessi diplomatici in gioco. Auspica l'approvazione di un testo unitario, che costituirebbe un segnale politicamente importante.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, associandosi alle considerazioni del presidente Tremonti, sottolinea la necessità di calibrare meglio il passaggio della risoluzione n. 7-00004 Onori in cui si chiede al Governo di condizionare le relazioni bilaterali con l'Iran fintantoché continuerà la violenta repressione nei confronti della popolazione civile.

  Nicola FRATOIANNI (AVS), ricorda di aver sottoscritto la risoluzione n. 7-00006 Quartapelle Procopio e di condividere gli obiettivi della risoluzione n. 7-00004 Onori. Ribadisce l'opportunità di lavorare ad un testo unitario che definisca con chiarezza la posizione del nostro Paese sulla questione, dal momento che fino ad oggi sia il Presidente del Consiglio sia il Ministro degli Esteri hanno ritenuto di non esporsi pubblicamente sul tema.

  Giulio TREMONTI, presidente, sottolinea l'esigenza di definire un testo che tenga conto delle legittime e comprensibili cautele diplomatiche del Governo.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE), rileva che l'unanime, o quanto meno larghissimo, consenso sugli atti di indirizzo è un presupposto fondamentale per assicurare la coerenza e l'efficacia della politica estera di un Paese e sottolinea la necessità di una posizione coesa tra Governo e Parlamento, anche in vista dell'imminente visita in Italia del Ministro degli Esteri iraniano.

  Giulio TREMONTI, presidente, condivide l'obiettivo di pervenire ad una sintesi, precisando che tale obiettivo richiede un Pag. 25tempo congruo di riflessione e confronto tra i gruppi.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), sottolineando l'importanza di questo primo atto di indirizzo e del positivo confronto tra i gruppi, ribadisce la disponibilità ad elaborare un testo di compromesso, incentrato sulla comune condanna della crudele repressione perpetrata dalle autorità iraniane.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) precisa che, sul piano del metodo, i gruppi politici hanno la responsabilità di elaborare un testo condiviso, da sottoporre poi alla valutazione del Governo.

  Giulio TREMONTI, presidente, torna a ribadire l'obiettivo di arrivare ad una sintesi, ricordando che le forze di maggioranza, nell'esprimere le proprie posizioni, devono necessariamente tener conto degli orientamenti dell'Esecutivo.

  Andrea ORSINI (FI-PPE) rileva che la questione di metodo posta dalla collega Boldrini è ampiamente superata dalla sostanziale convergenza di posizioni emersa nel corso del dibattito odierno.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.