CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 novembre 2022
17.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 31

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 novembre 2022. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica Claudio Barbaro.

  La seduta comincia alle 14.35.

DL 173/2022: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.
C. 547 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 novembre 2022.

  Dario IAIA (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Il sottosegretario Claudio BARBARO condivide la proposta di parere formulata dal relatore.

  Patty L'ABBATE (M5S) sottolinea l'opportunità di non modificare la denominazione del Ministero, in considerazione delle specifiche competenze in materia energetica già contemplate nel precedente assetto. A suo avviso, il concetto di transizione ecologica ricomprende infatti l'ambito della sicurezza energetica, oltre a quello della tutela del capitale naturale e del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti all'interno dell'Agenda 2030. Rileva pertanto la necessità di affrontare le attuali criticità dal punto di vista ambientale attraverso un modello economico, che è delineato e i cui obiettivi sono perseguiti anche con la missione n. 2 del PNRR, ai quali è significativo dare continuità. Non volendo sottovalutare le criticità attuali in campo energetico, a partire dall'eliminazione degli sprechi fino alle decisioni concernenti le fonti di approvvigionamento, rimarca l'importanza del concetto più ampio di sviluppo sostenibile e ritiene un segnale negativo che l'Italia, a differenza di altri paesi europei, non si doti di un Ministero che si occupi esplicitamente di transizione ecologica.
  Esprime inoltre un giudizio negativo con riguardo al cambio di denominazione del piano approvato dal Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), a Pag. 32suo avviso non essenziale stante l'ampia gamma di materie già ricomprese al suo interno. Segnala poi la necessità di dare continuità e stabilità all'organizzazione dei Ministero, anche in ragione dei numerosi decreti attuativi ancora da adottare
  Per le ragioni precedentemente esposte, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Chiara BRAGA (PD-IDP), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, osserva che il decreto-legge in esame rappresenta, anche con il cambio di denominazione del Ministero, un chiaro arretramento. A suo avviso, il mancato riferimento alla transizione ecologica si traduce in un segnale di sottovalutazione di un modello energetico orientato alla sostenibilità, alla riduzione delle emissioni e al raggiungimento degli obiettivi in tema di energia e clima rispetto ai quali l'Italia ha assunto impegni a livello internazionale ed europeo. Ritiene che il tema della sicurezza energetica non debba sostituirsi a quello della transizione ecologica, atteso che rischia di mandare un segnale errato e orientare l'azione del Ministero nel segno della conservazione e non della trasformazione e del cambiamento ormai indifferibile nel Paese. Esprime quindi una contrarietà rispetto alla modifica della denominazione e alle politiche che ne potranno derivare.
  Stigmatizza inoltre la modifica di cui all'articolo 11, con la quale si prevede che il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) non debba individuare, ma solo indicare le fonti di finanziamento già previste dalla normativa vigente. Ritiene, infatti, che il processo di transizione ecologica debba essere adeguatamente governato e disporre di risorse appropriate. Considerato che al CITE è attribuito il compito di ricondurre ad unitarietà le politiche di transizione ecologica, fornendo indicazioni chiare sull'allocazione e sulla destinazione delle risorse, ritiene che la modifica intervenuta con il decreto-legge in esame desti preoccupazione a livello politico, ma anche a livello economico tenuto conto degli effetti della transizione su tale settore.
  Nel ribadire pertanto il voto contrario sulla proposta di parere, sottolinea infine che il proprio gruppo fornirà qualsiasi contributo affinché, sia attraverso le politiche che attraverso le scelte di modifica delle denominazioni, non si compiano passi indietro che rischiano di far arretrare l'Italia nel percorso verso la transizione ecologica.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 30 novembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.