CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 novembre 2022
13.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 113

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 23 novembre 2022. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI.

  La seduta comincia alle 14.10.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2022, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 5.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta di martedì 16 novembre scorso.

  Mirco CARLONI, presidente, ricorda che nella seduta del 16 novembre scorso il relatore, onorevole Cerreto, ha introdotto il provvedimento.
  Ricorda altresì che il termine per l'espressione del parere scadrà il prossimo martedì 29 novembre, per cui la Commissione è chiamata ad esprimere il parere nella seduta odierna.
  Chiede pertanto al relatore, onorevole Cerreto, di illustrare la proposta di parere.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, illustra una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 novembre 2022. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI.

  La seduta comincia alle 14.20.

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DL 173/2022: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.
C. 547 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaele NEVI (FI-PPE), relatore, riferisce che la Commissione Agricoltura è chiamata ad esprimere un parere, alla I Commissione Affari costituzionali, sul provvedimento in titolo recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», che si compone di 15 articoli.
  Preannuncia quindi che nel corso della presente relazione, si soffermerà, in particolare, sui profili di stretto interesse della Commissione XIII, contenute nelle disposizioni di cui, agli articoli, 1, 2, 3,9, 11 e 12 dell'articolato.
  L'articolo 1, fermo restando il numero complessivo di dicasteri pari a 15, modifica la denominazione di 5 di essi come segue: il Ministero dello sviluppo economico in Ministero delle imprese e del made in Italy; il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; Ministero della transizione ecologica in Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica; il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili riassume la denominazione di Ministero delle infrastrutture e dei trasporti precedente al riordino dei ministeri operata con il decreto-legge n. 22 del 2021; il Ministero dell'istruzione in Ministero dell'istruzione e del merito.
  In particolare, al comma 1 con la lettera b) la denominazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali viene mutata in Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
  Alla nuova denominazione corrisponde, inoltre, un'integrazione delle competenze in materia di sovranità alimentare (indicate all'articolo 3) che comprende tra l'altro la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari e il sostegno delle produzioni agroalimentari nazionali.
  L'articolo 2 ridenomina il Ministero dello sviluppo economico in Ministero delle imprese e del made in Italy (comma 1), apportando i conseguenti adeguamenti testuali nel decreto legislativo n. 300 del 1999 (comma 2, lettere a), b) n. 1 e 2), c), d) ed e)).
  Quanto alle attribuzioni, queste vengono integrate con la previsione che il Ministero contribuisce a definire le strategie e gli indirizzi per la valorizzazione, la tutela e la promozione del made in Italy in Italia e nel mondo, ferme restando le competenze degli altri dicasteri interessati (Ministero affari esteri e cooperazione internazionale, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e foreste e Ministero del turismo) (comma 2, lettera b), n. 3) e 4)).
  L'articolo 3 modifica la denominazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (comma 1), apportando i conseguenti adeguamenti testuali al decreto legislativo n. 300 del 1999 (comma 2, lettera a) n. 1, 2 e 3 e lettera b)).
  Quanto alle attribuzioni, si prevede che il Ministero eserciti le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di tutela della sovranità alimentare garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari, il sostegno della filiera agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, il coordinamento delle politiche di gestione delle risorse ittiche marine, la produzione di cibo di qualità, la cura e la valorizzazione delle aree e degli ambienti rurali, la promozione delle produzioni agroalimentari nazionali sui mercati internazionali (comma 2, lettera a), n. 3).
  Per quanto riguardo le competenze già attribuite al Ministero precedentemente all'entrata in vigore del decreto-legge, rammenta che il comma 2 dell'articolo 33 del suindicato decreto legislativo n. 300 del 1999, attribuisce al Ministero le funzioni e i compiti in materia di agricoltura e foreste, caccia e pesca, ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143, Pag. 115fatto salvo quanto previsto dagli articoli 25 e 26 del decreto legislativo n. 300 del 1999.
  La disposizione stabilisce, infine, una clausola di chiusura, in base alla quale le nuove denominazioni di Ministro e/o Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sostituiscono, a ogni effetto e ovunque presenti, le denominazioni di Ministro e/o Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (comma 3).
  L'articolo 9 istituisce il Comitato interministeriale per il made in Italy nel mondo (CIMIM), con il compito di indirizzare e coordinare le strategie in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane, al fine di valorizzare il made in Italy nel mondo. Il CIMIM è composto dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro delle imprese e del made in Italy, che lo co-presiedono, e dai Ministri dell'economia e delle finanze, dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del turismo. L'articolo dispone inoltre in materia di promozione all'estero e internazionalizzazione delle imprese, con riferimento all'esercizio dei poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero degli esteri, da esercitare, per effetto della norma «di concerto» e non più «d'intesa» con il Ministero delle imprese e del made in Italy (già Ministero dello sviluppo economico).
  L'articolo 11 apporta una serie di modifiche alla disciplina del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) recata dall'articolo 57-bis del Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152 del 2006), nonché alla denominazione e ai contenuti del Piano per la transizione ecologica.
  Le principali modifiche sono finalizzate al coinvolgimento, nell'organizzazione del CITE, del quale fa parte anche il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell'istituendo Ministero delle imprese e del made in Italy – tenuto conto dei riflessi, sul settore produttivo, della transizione ecologica e dell'attuale contesto di crisi energetica – nonché all'inserimento delle materie energetiche tra quelle che devono essere coordinate dal Piano per la transizione ecologica.
  L'articolo 12 inserisce l'articolo 4-bis nel decreto legislativo n. 303 del 1999 (sull'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri), al fine di disciplinare, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, gli indirizzi strategici per le politiche del mare e l'istituzione del Comitato interministeriale per le politiche del mare (d'ora in avanti CIPOM).
  Nello specifico, il comma 3 del nuovo articolo 4-bis stabilisce che il CIPOM provveda all'elaborazione e all'approvazione del Piano del mare, con cadenza triennale, contenente gli indirizzi strategici in materia di: a) tutela e valorizzazione della risorsa mare dal punto di vista ecologico, ambientale, logistico, economico; b) valorizzazione economica del mare con particolare riferimento all'archeologia subacquea, al turismo, alle iniziative a favore della pesca e dell'acquacoltura e dello sfruttamento delle risorse energetiche; c) valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale; d) promozione e coordinamento delle politiche volte al miglioramento della continuità territoriale da e per le isole, al superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione insulare e alla valorizzazione delle economie delle isole minori; e) promozione del sistema-mare nazionale a livello internazionale, in coerenza con le linee di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane; f) valorizzazione del demanio marittimo, con particolare riferimento alle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative.
  Per quanto riguarda la composizione del CIPOM, il comma 4 dell'articolo 12 stabilisce che lo stesso è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato per le politiche del mare, ove nominato.
  Viene previsto che il CIPOM sia composto dalle Autorità delegate per le politiche europee, le politiche di coesione e il coordinamento del PNRR, ove nominati, e dai seguenti Ministri: – Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale; Ministro della difesa; – Ministro dell'economiaPag. 116 e delle finanze; Ministro delle imprese e del made in Italy; Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica; Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Ministro della cultura; Ministro del turismo; Ministro per gli affari regionali e le autonomie.

  Giuseppe CASTIGLIONE (A-IV-RE), esprime un orientamento non favorevole sul provvedimento in esame che interviene soprattutto in materia di denominazione di alcuni ministeri, ricordando come in passato si sia svolta anche una consultazione referendaria, con esito positivo, per la soppressione del ministero dell'agricoltura. Ritiene, infatti, come la denominazione scelta dall'attuale Governo così come le attribuzioni del Ministero dell'agricoltura riflettano, in realtà, competenze oggi attribuite alle regioni.
  Ribadisce, pertanto, l'opportunità che il Governo non si limiti ad interventi relativi alle denominazioni, ma intervenga con provvedimenti concreti a favore del settore agricolo.

  Mirco CARLONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 23 novembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.35.