CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 aprile 2024
281.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità
ALLEGATO
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ALLEGATO

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'INDIVIDUAZIONE DEGLI SVANTAGGI DERIVANTI DALLA CONDIZIONE D'INSULARITÀ E SULLE RELATIVE MISURE DI CONTRASTO.

PROGRAMMA

  L'introduzione del principio di insularità in Costituzione al sesto comma dell'articolo 119 (legge cost. n. 2 del 2022) ha determinato il riconoscimento delle peculiarità insulari, con l'obiettivo di superare gli svantaggi derivanti da tale condizione geografica e di promuovere le misure idonee a rimuovere i pregiudizi ad essa connessi.
  L'insularità rappresenta infatti un ostacolo alla uguaglianza sostanziale, determinando ritardi nello sviluppo economico e sociale delle popolazioni e dei territori interessati.
  In attuazione della predetta riforma costituzionale, con la legge di bilancio per il 2023 (legge n. 197 del 2022) è stato istituito, da un lato, un apposito Fondo nazionale per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 e, dall'altro, è stata istituita una Commissione parlamentare bicamerale per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità.
  La legge istitutiva ha attribuito alla Commissione numerose competenze sia di tipo ricognitivo, sia propositivo al fine di contrastare gli svantaggi derivanti dall'insularità e proporre idonee riforme normative.
  In tale contesto, l'ufficio di presidenza della Commissione, ha deliberato di svolgere un'indagine conoscitiva ad ampio spettro volta ad individuare le risorse finanziarie stanziate, a livello nazionale ed europeo, destinate alle isole; a verificare quali siano i principali settori destinatari di interventi compensativi, con particolare riferimento alla sanità, all'istruzione e all'università, ai trasporti e alla continuità territoriale nonché all'energia; ad individuare, avvalendosi dell'Ufficio parlamentare di bilancio, gli indicatori economici necessari a stimare i costi degli svantaggi derivanti dall'insularità nei predetti settori; ad esaminare la normativa europea in materia di aiuti di Stato.
  La Commissione, in attuazione dei compiti previsti dalla legge istitutiva, si propone altresì di svolgere un approfondito esame delle problematiche legate ad alcuni settori strategici per lo sviluppo delle isole, con particolare riferimento alle due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, senza tuttavia tralasciare le isole minori.

  In tale quadro saranno dedicati appositi approfondimenti:

   alla continuità territoriale – sistema del trasporto aereo e marittimo, per estendere i vantaggi della normativa vigente per la Sardegna anche alla Sicilia;

   alle infrastrutture interne (strade e ferrovie);

   al settore dell'energia (fonti rinnovabili, approvvigionamento e relativi costi);

   agli interventi da adottare nel sistema sanitario insulare;

   alla condizione delle aree interne (estensione del sistema delle Zone economiche speciali – ZES);

   ai Fondi europei, al PNRR in rapporto al principio di insularità;

   alla situazione occupazionale con particolare riguardo sia agli organici degli Pag. 237enti locali, sia delle sedi distaccate dei Ministeri, sia di altri organismi statali decentrati con sedi territoriali;

   al livello del sistema di istruzione e formazione, anche con riferimento agli aspetti delle carenze di organico;

   alla bonifica e riconversione dei siti militari dismessi;

   al patrimonio artistico, archeologico e culturale con riguardo allo stato di conservazione, alla valorizzazione e all'accesso ai finanziamenti nazionali ed europei.

  Sulla base dei dati e delle indicazioni raccolte, l'indagine mira ad individuare possibili strumenti normativi e amministrativi da proporre al Governo e al Parlamento per attuare politiche di sostegno alle popolazioni ed ai territori, contrastando gli svantaggi dovuti alla condizione di insularità, anche valutando opzioni praticabili nell'ambito delle deroghe ammesse dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato, senza alterazione del funzionamento del mercato unico europeo, e proponendo correttivi al sistema dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) previsti dalla normativa italiana vigente, anche allo scopo di contrastare lo spopolamento e di assicurare servizi sulla base delle specificità demografiche e geografiche dei territori.

  L'indagine dovrebbe articolarsi secondo il seguente programma di audizioni:

   Ministro dell'interno;

   Ministro per gli affari regionali e le autonomie;

   Ministro per la protezione civile e le politiche del mare;

   Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR;

   Ministro dell'economia e delle finanze;

   Ministro delle imprese e dal made in Italy;

   Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica;

   Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

   Ministro della salute;

   Ministro della giustizia;

   Ministro per la pubblica amministrazione;

   Ministro del lavoro e delle politiche sociali;

   Ministro dell'istruzione e del merito;

   Ministro della difesa;

   Ministro della cultura;

   Ministro del turismo;

   Presidenti delle regioni Sicilia e Sardegna;

   Sindaci, assessori ed amministratori degli enti locali;

   rappresentanti dell'Ufficio parlamentare di bilancio;

   Presidente del Comitato sui livelli essenziali delle prestazioni (CLEP);

   Coordinatore dell'Osservatorio sull'insularità Eurispes;

   rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato;

   rappresentanti della Commissione tecnica per i fabbisogni standard presso il MEF;

   soggetti italiani o stranieri con incarichi nell'UE o in organismi internazionali;

   rappresentanti dell'ISTAT;

   rappresentanti di Invitalia;

   rappresentanti dell'ENAC;

   rappresentanti di AGENAS;

   Presidente del Consiglio esecutivo della Corsica;

   Presidente del Governo delle Isole Baleari;

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   esponenti del mondo accademico;

   rappresentanti di Autorità di sistema portuale;

   rappresentanti di enti e società di gestione e distribuzione di reti energetiche e di approvvigionamento idrico;

   rappresentanti di enti e società di gestione del trasporto aereo, marittimo, terrestre;

   rappresentanti di associazioni ambientaliste e del terzo settore;

   rappresentanti delle organizzazioni sindacali, datoriali e delle associazioni dei consumatori.

  A tale programma di audizioni, che potrà essere integrato a seconda degli approfondimenti ritenuti necessari, potrebbero aggiungersi missioni, da sottoporre all'autorizzazione dei Presidenti delle Camere, dirette ad effettuare sopralluoghi o a partecipare ad incontri inerenti l'oggetto dell'indagine.