CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 marzo 2024
273.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2024-2026. Atto n. 138.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione),

   esaminato lo schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2024-2026 (Atto del Governo n. 138),

   premesso che:

    lo schema di decreto ministeriale in esame reca l'aggiornamento triennale, per il triennio 2024-2026, della tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato, ai sensi dell'articolo 1 della legge 17 ottobre 1996, n. 534;

    per il triennio 2024-2026 le risorse assegnate alle sole istituzioni inserite in tabella ammontano ad un totale annuale di 25.541.000 di euro, in aumento di 41.000 euro rispetto alle risorse ripartite alle medesime istituzioni nell'anno finanziario 2023. Le risorse assegnate alle istituzioni fuori tabella (articolo 8) si sono invece contratte, rispetto al 2023, di 1.635.246 euro;

    dalla relazione illustrativa che accompagna lo schema di decreto emerge che, delle 365 domande pervenute, sono stati esclusi dal beneficio 132 istituti per mancato raggiungimento della soglia minima di valutazione e 1 istituto per mancanza dei requisiti formali;

    dei 232 istituti ammessi nella nuova tabella, 189 istituti erano già presenti nella tabella 2021-2023, mentre 43 istituti sono nuovi ammessi,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   a) valuti il Governo l'opportunità di meglio chiarire i criteri adottati nella scelta delle Istituzioni culturali ammesse al contributo;

   b) valuti il Governo l'opportunità di prevedere un eventuale stanziamento di ulteriori risorse finanziarie in considerazione dell'elevato numero di nuovi soggetti ammessi al finanziamento.

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ALLEGATO 2

7-00185 Amorese: iniziative per garantire la tutela del diritto d'autore nell'ambito dell'utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale.

RISOLUZIONE APPROVATA

   La VII Commissione,

   premesso che:

    l'intelligenza artificiale è da considerarsi come una delle tecnologie più rivoluzionarie e socialmente fruibili degli ultimi anni, con potenziali risvolti di utilità sociale in ogni campo dello scibile;

    il sistema, infatti, attraverso enormi archivi di dati utilizzati per l'apprendimento, permette all'algoritmo di generare testi, immagini o suoni attingendo appunto da detto materiale generando nuovi contenuti basandosi su relazioni semantiche e sintattiche apprese durante l'addestramento;

    come un umano che studia da varie fonti senza copiarle direttamente, ma traendo ispirazione e compiendo una sintesi, allo stesso modo l'alter ego virtuale apprende da plurime fonti e plasma una sintesi generata da impulsi visivi o sonori offerti dagli utenti;

    l'intelligenza artificiale generativa può essere definita come una branca dell'intelligenza artificiale che utilizza algoritmi di apprendimento automatico per generare nuovi contenuti secondo un algoritmo che viene addestrato attraverso l'analisi di modelli reali;

    questi sistemi sono in grado di elaborare grandi quantità di dati e utilizzare queste informazioni per creare opere che non sono la replica esatta di elementi specifici dei dati di input, ma piuttosto rappresentano nuove creazioni basate su schemi, stili o strutture appresi. L'elemento chiave dell'intelligenza generativa è la sua capacità di produrre risultati che possono andare da nuove composizioni musicali a opere d'arte visiva e testi;

    a titolo meramente esemplificativo, deve essere citata l'acquisizione, da parte dei proprietari delle principali piattaforme di social network, usate da oltre tre miliardi di fruitori, dei contenuti visivi o audio pubblicati dagli utenti e utilizzati per permettere l'addestramento e l'alfabetizzazione dell'intelligenza artificiale generativa essa collegata e poi ceduta su licenza per fini commerciali e che le fonti vengano indicate chiaramente in tutto il percorso, dall'inizio alla fine;

    non è infrequente che detti contenuti siano coperti da copyright e che, quindi, vengano utilizzati impropriamente per addestrare l'algoritmo generativo a creare elementi simili o addirittura sovrapponibili in violazione del diritto di autore;

    è evidente come la base tecnologica cambi più rapidamente della sovrastruttura legale e concettuale, rendendo affannosa la rincorsa della normazione alle nuove tecnologie. Le aziende proprietarie di programmi di intelligenza artificiale stanno sfidando gli storici concetti tradizionali di proprietà intellettuale, mettendo in discussione l'adeguatezza delle leggi attuali di fronte alla velocità del progresso costringendo artisti ed industrie creative a trovare nuove modalità per operare senza poter essere imitabile;

    nel corso del 2023 tre artiste americane hanno citato in tribunale tre programmi di intelligenza artificiale (Stability Al, Midjourney e DeviantArt), sostenendo che le opere generate dai programmi imitassero esplicitamente quelle analizzate per addestrarli, usate senza consenso dagli aventi diritto. Nel dicembre 2023 inoltre, anche la celebre testata giornalistica New York Times ha eccepito la violazione del diritto di autore del celebre programma ChatGpt, Pag. 112evidenziando come l'algoritmo avesse imparato a generare contenuti giornalistici concorrenti, basandone l'apprendimento su articoli di giornale protetti da copyright. Secondo l'accusa della testata giornalistica, gli algoritmi proprietari avrebbero utilizzato milioni di articoli del New York Times per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale e cioè ChatGPT e Windows Copilot;

    manca dunque una normativa specifica per regolare il diritto d'autore di un elaborato prodotto dai programmi di intelligenza artificiale. Con la possibilità che si creino pericolose zone grigie, per le quali è necessario colmare la lacuna creatasi. Attualmente la normazione è da considerarsi anacronistica e ancorata alla materialità delle opere, dimenticando anche che le normative sul copyright possono variare molto di Paese in Paese, anche a seconda degli interessi e tradizioni, andando ancor di più a frazionare la risposta che viene fornita all'utente finale. Tale problema andrà ad acuirsi quando l'intelligenza artificiale avrà sempre più materiale per basare l'apprendimento generativo, come ad esempio ulteriori stili di scrittura, aforismi ed opere di natura visiva;

    deve necessariamente essere espresso e normato il procedimento dell'algoritmo per generare contenuti nuovi, come l'elaborazione di testi, immagini, musica, ed altro, e sottolineare la differenza tra la generazione automatica e la semplice elaborazione di dati preesistenti, nonché indicare come l'intelligenza generativa interagisca con i database che possono includere opere protette da copyright; il tutto finalizzato ad una logica di protezione del diritto autoriale del creatore;

    nel dicembre del 2023 è stato approvato l'Ai Act, un documento programmatico di matrice comunitaria che disciplina l'utilizzo etico dell'intelligenza artificiale, ma non affronta compiutamente il tema del diritto di autore. Questa novella normativa assicura che i diritti e le libertà siano al centro dello sviluppo di questa tecnologia, garantendo un bilanciamento tra innovazione e protezione. Il principio alla base come nel caso della Gpr è quello della responsabilizzazione e dell'autovalutazione. Vuole dire che, salvo eccezioni, aziende che producono Ai devono essere in grado di dimostrare che il modo in cui sono arrivati a sviluppare la tecnologia non leda i diritti fondamentali e non costituisca un rischio per le persone. Vuole dire in altri termini mantenere al centro della protezione normativa la tutela dell'integrità e dei diritti dell'individuo. L'Ai Act adotta un approccio «basato sul rischio» per regolamentare l'Ai concentrandosi sulle applicazioni con il maggior potenziale di danno umano, normando una serie di obblighi per gli algoritmi generativi. Viene prevista la pubblicazione di una lista dei materiali usati per l'addestramento dei sistemi, strumento che in teoria dovrebbe aiutare i produttori di contenuti a difendere i diritti d'autore, oltre all'obbligo di rendere riconoscibili, per contrastare truffe o disinformazione, tutti i contenuti prodotti,

impegna il Governo:

   ad assicurare l'impegno dell'Italia a sostengo di ogni iniziativa in seno all'Unione europea finalizzata ad assicurare una valorizzazione del diritto di autore anche nel campo dell'intelligenza artificiale generativa, attraverso princìpi e linee guida codificati e integrativi del già vigente Ai Act di natura comunitaria;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a garantire che tutti i dati relativi a persone o opere, siano essi già digitalizzati come file di testo, audio, video o di immagine o catturati dalla realtà, non possano essere utilizzati per il training di modelli di intelligenza artificiale senza l'esplicito consenso informato dei loro legittimi proprietari;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative di competenza volte a estendere anche agli algoritmi digitali la disciplina di protezione di dati personali di cui al General data protection regulation (Gdpr) e a introdurre una nuova forma di protezione specifica per questo tipo di sfruttamento, il «training right», che prevede tre scenari Pag. 113alternativi: l'impossibilità di utilizzare i dati in mancanza del consenso esplicito del proprietario, l'utilizzo dei dati senza restrizioni a seguito di una autorizzazione del legittimo proprietario o una licenza di sfruttamento a fronte di un accordo commerciale fra le parti che preveda termini e condizioni contrattuali dettagliate;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a garantire che l'utilizzo di nomi di persone, nomi d'arte o opere non coperti da una licenza di sfruttamento o che non siano stati ceduti per il training di intelligenza artificiale sia inibito dai software che consentono di inserire un comando testuale o vocale per richiedere la generazione di un'immagine, video, testo o suono;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a garantire che l'utilizzo di video, immagini, suoni e testi non coperti da una licenza di sfruttamento o che non siano stati ceduti per il training di intelligenza artificiale sia proibito dai software che consentono di inserire media per richiedere la generazione di un'immagine, video, testo o suono;

   a valutare l'opportunità di istituire un sistema di indicizzazione e certificazione standardizzato, delle attività dei sistemi artificiali e dei database di immagini, testi o suoni interamente o parzialmente prodotte con intelligenza artificiale comprensibile anche dagli algoritmi di altre aziende, affinché diciture come «interamente generato con intelligenza artificiale», o «realizzato utilizzando materiale generato con intelligenza artificiale» diventino lo standard, considerata anche la facilità con cui queste tecnologie possono essere usate per generare falsi credibili;

   a valutare l'opportunità di rafforzare la distinzione tra materiale protetto e di pubblico dominio, affinché ogni singolo dato che viene inserito nei modelli di addestramento dell'intelligenza artificiale venga autorizzato dai legittimi proprietari e quindi inserito in maniera volontaria e informata dai singoli autori affinché l'algoritmo possa immagazzinarlo;

   ad adottare iniziative di competenza volte a determinare il responsabile nel caso in cui un sistema di intelligenza artificiale utilizzi, senza permesso, materiale protetto dal copyright per generare nuove opere, ossia demarcare la responsabilità tra gli sviluppatori del software e l'utente finale;

   ad adottare iniziative volte a imporre requisiti di trasparenza e attribuzione per le opere generate da intelligenza artificiale, in modo che gli utenti siano consapevoli della natura e dell'origine del contenuto.
(8-00051) «Amorese, Mollicone, Perissa, Cangiano, Di Maggio, Matteoni, Roscani, Messina».

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ALLEGATO 3

Disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive. C. 836 Molinari.

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 1.

  Al comma 1, sostituire le parole: le società sportive e con le seguenti: le società sportive di cui all'articolo 2,
1.9. Il Relatore.

ART. 3.

  Al comma 1, lettera d), numero 2), sopprimere le parole: , salvo comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze ai fini dello svolgimento delle attività di interesse generale di cui all'articolo 5, comma 1.
3.11. Il Relatore.

  Al comma 1, lettera d), numero 4), sopprimere le parole: salvo che tali cessioni o prestazioni non costituiscano l'oggetto dell'attività di interesse generale di cui all'articolo 5.
3.12. Il Relatore.

  Al comma 2, sostituire le parole: partecipanti con le seguenti: sostenitori partecipanti.
3.13. Il Relatore.

ART. 4.

  Al comma 1, alinea, sostituire le parole: delle agevolazioni con le seguenti: del diritto di prelazione.

  Conseguentemente:

   1) alla rubrica, sostituire le parole: alle agevolazioni delle società sportive a partecipazione popolare con le seguenti: al diritto di prelazione per l'assegnazione del titolo sportivo;

   2) ovunque ricorra nel testo, sostituire la parola: agevolazioni con le seguenti: diritto di prelazione.
4.8. Il Relatore.

ART. 6.

  Sopprimere il comma 3.

  Conseguentemente, dopo l'articolo 7, aggiungere il seguente:

Art. 7-bis.
(Clausola d'invarianza finanziaria)

  1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri provvede all'attuazione degli articoli 6 e 7, comma 4, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
6.5. Il Relatore.

ART. 8.

  Al comma 2, sopprimere la lettera c).
8.3. Il Relatore.

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ALLEGATO 4

DL 19/2024: Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). C. 1752 Governo.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione,

   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 1752 Governo, di conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   a) al fine di contribuire al rafforzamento dell'attività svolta dagli istituti italiani di cultura all'estero, di favorire il contributo dei predetti istituti alla piena implementazione e conoscenza, anche all'estero, dell'attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, nonché di migliorare e rendere più efficiente l'attività svolta per promuovere la diffusione della cultura e della lingua italiana nel più ampio quadro di rafforzamento dei rapporti che l'Italia intrattiene con gli altri Stati, valuti il Governo all'articolo 14, comma 6, secondo periodo, della legge 22 dicembre 1990, n. 401, l'opportunità di sostituire la parola «biennale» con la seguente: «quadriennale», nonché di estendere l'applicazione delle disposizioni previste al comma 1 del medesimo articolo 14, agli incarichi già in essere.

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ALLEGATO 5

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Serbia, con Allegato, fatto a Belgrado il 21 marzo 2023. C. 1745 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 1745 Governo, approvato dal Senato, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Serbia, con Allegato, fatto a Belgrado il 21 marzo 2023,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 6

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Giappone, con Allegato, fatto a Tokyo il 28 giugno 2023. C. 1746 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 1746 Governo, approvato dal Senato, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Giappone, con Allegato, fatto a Tokyo il 28 giugno 2023,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 7

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Regno di Thailandia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 14 dicembre 2022. C. 1686 Governo.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 1686 Governo, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Regno di Thailandia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 14 dicembre 2022,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 8

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Governo della Malaysia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 14 dicembre 2022. C. 1687 Governo.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 1687 Governo, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Governo della Malaysia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 14 dicembre 2022,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 9

Sugli esiti della missione svolta in Kerala (India) in occasione della Conferenza annuale del Soft Power Club (16-17 febbraio 2024).

RELAZIONE

  Il 16 e il 17 febbraio una Delegazione della Commissione Cultura, composta dal Presidente, Federico Mollicone e dal deputato Mauro Berruto ha preso parte alla conferenza annuale del Soft Power Club – il think tank fondato e presieduto da Francesco Rutelli – che si è svolta in India, nello Stato del Kerala.
  Il Soft Power Club riunisce un gruppo qualificato di amministratori delegati, rappresentanti culturali di spicco, intellettuali e funzionari di alto rango, ex e in carica, provenienti da tutte le parti del mondo. Lo scopo del Club è quello di definire ogni anno messaggi inclusivi e obiettivi pragmatici, ponendosi come forum per un multilateralismo rinnovato ed efficace.
  La conferenza internazionale, organizzata su invito di Amitabh Kant, Sherpa del G20 per il Presidente Modi presso il Technopark di Thiruvananthapuram, ha potuto valersi del sostegno dell'Ambasciata italiana a New Delhi nonché della partecipazione dell'ambasciatore italiano in India, Vincenzo De Luca, ed è stata aperta da un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha evidenziato come la conferenza del Soft Power Club, fosse impegnata sulle più attuali questioni di respiro globale che riguardano l'umanità intera, tra cui i cambiamenti climatici, il multilateralismo nelle relazioni internazionali, le opportunità connesse al crescente sviluppo delle tecnologie digitali, nonché la necessità di implementare un'economia globale sostenibile ed equilibrata, sollecitando l'impegno di esponenti della società civile, di esperti e studiosi provenienti da numerosi Paesi e di rappresentanti di organismi internazionali. Il Presidente ha sottolineato inoltre come la Conferenza si sia posta l'obiettivo di argomentare su sfide di fronte alle quali si trova la comunità internazionale nella sua interezza, rese ancora più impegnative in questa fase funestata dalla guerra intrapresa dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, che rende più fragile ogni risposta comune.
  I partecipanti provenienti da diverse parti del mondo hanno condiviso idee innovative e le migliori pratiche per amplificare l'uso del soft power nelle relazioni internazionali.
  Tra le tematiche chiave affrontate si segnalano:

   Cultura e identità: gli oratori hanno esplorato il ruolo della cultura e dell'identità nel plasmare l'immagine di una nazione e nel promuovere la comprensione interculturale;

   Tecnologia e media: si è discusso l'impatto della tecnologia e dei media nell'influenzare la narrazione nazionale e globale;

   Diplomazia pubblica: i partecipanti hanno esaminato strategie efficaci di diplomazia pubblica per costruire legami tra le nazioni e affrontare le sfide globali;

   Ambiente e sostenibilità: un focus è stato dedicato all'utilizzo del soft power per affrontare le questioni ambientali e promuovere la sostenibilità.

  Di particolare interesse la sessione interattiva sulla narrazione digitale e l'uso creativo dei social media per promuovere il soft power nazionale, la sessione sull'uso delle tecnologie digitali per l'insegnamento e la didattica in collaborazione con le istituzioni, nonché la presentazione di casi di studio su come il soft power può essere utilizzato per mitigare conflitti e promuovere la pace.Pag. 121
  La Conferenza del Soft power Club 2024, svoltasi nell'epicentro della trasformazione digitale della più popolosa nazione del mondo, ha fornito una piattaforma cruciale per lo scambio di idee e la costruzione di reti e, dall'Italia, leader e pensatori delle industrie culturali, tecnologiche, audiovisive e dell'animazione, del settore «food and wine». Gli argomenti trattati e le soluzioni proposte promettono di plasmare in modo significativo il futuro delle relazioni internazionali basate sulla persuasione e l'influenza non coercitiva.
  Tra i Membri del Club, hanno partecipano, in presenza e in video, Irina Bokova, Lord Charles Powell, Ana Luiza Massot Thompson-Flores, Philippe Donnet, il Principe di Giordania El Hassan bin Talal. L'Ambasciatore a Delhi, Vincenzo De Luca, ha accompagnato la delegazione della Camera dei deputati, guidata dal presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, Federico Mollicone, assieme al deputato Mauro Berruto. Tra gli interventi in programma: Carlo Ratti, curatore della 19a Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia nel 2025 e direttore Mit senseable city lab; Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso ed Acotel; Alberto Tripi, presidente di Almaviva; Maurizio Taffone Senior Director International Markets Almaviva; Renata Sansone, chief operating officer di Civita Mostre e Musei S.p.A., Anne Sophie Vanhollebeke, executive producer di Motion Pictures and Tv program; Cristian Jezdic, CEO di beQ entertainment; Alfio Bastiancich, specializzato in animation e youth productions.
  Tra gli interventi rappresentativi indiani: Mohammed Riyas, Ministro del turismo del Kerala; V. Venu, Chief Secretary Govt. of Kerala; Sanjeev Sanyal, componente del consiglio economico del Primo Ministro indiano; Suman Billa, segretario generale di Industries & NORKA; V.K. Mathews, Chairman di GTech and Founder e Executive Chairman di IBS Software; Rathan U Kelkar, Sottosegretario per l'elettronica, l'informatica e la tecnologia del Governo del Kerala; Biju K., Sottosegretario per il turismo del Governo del of Kerala; Anup Rau, MD & amministratore delegato di Future Generali India; i rappresentanti della Camera di Commercio del Kerala, Karan Modi, Managing Director, Modi Group; Suneel Vyas Director Modi Group.
  Tre i principali panel: «Perché il Soft power conta per i Governi, i popoli, le industrie»; «Il Soft power – con il Turismo e la Cultura – indirizza la Crescita»; «Planet, Progress, People and Prosperity».
  Il Fondatore e Presidente del Soft power Club Francesco Rutelli, nel suo intervento introduttivo, ha innanzitutto espresso vivo apprezzamento per il fatto che la Conferenza sul soft power si svolgesse in Kerala. Nel ringraziare il governo del Kerala per la sua ospitalità ha quindi sottolineato che senza l'India, come forza di innovazione e progresso, non ci potrà essere soluzione per le crisi del mondo e per lo sviluppo umano evidenziando che la Conferenza del Soft Power Club in Kerala, nel cuore della trasformazione digitale della più popolosa nazione del mondo, ha portato le voci degli autorevoli Membri internazionali, dall'Italia il messaggio del Presidente Mattarella, la voce del Parlamento assieme ai leader delle industrie culturali, tecnologiche, audiovisive e dell'animazione, del settore alimentare. Tra gli obiettivi principali il multilateralismo efficace e la promozione degli interessi nazionali attraverso l'uso di un rinnovato soft power che è anzitutto il potere della persuasione attraverso la reputazione, valori non sostituibili nelle nostre società. Ha sottolineato, infine, il potere della cultura come strumento capace di veicolare un vero cambiamento.
  Amitabh Kant, Sherpa del G20 per il Presidente Modi, nel ringraziare il Governo del Kerala per aver ospitato la Soft power Conference al Technopark di Thiruvananthapuram, esprime apprezzamento per l'intervento di Mohammed Riyas, membro del Governo del Kerala, che ha aperto la conferenza e si dichiara orgoglioso del fatto che la Conferenza si tenga in India, che con la guida del Primo Ministro Narendra Modi è divenuta la quinta potenza economica del mondo, e che ha concluso con successo la conferenza del G20 con pieno consenso sui temi della crescita, dello sviluppo e della Pag. 122cultura. Ricorda che la presidenza indiana del G20 ha avuto come tema portante «Una Terra, una Famiglia, un Futuro», secondo l'antico concetto indù di Vasudhaiva Kutumbakam (il mondo intero è una sola famiglia). Questo approccio umanocentrico rappresenta un grande simbolo dell'unicità del soft power in India, dove anche il rapido sviluppo delle tecnologie sta avvenendo sempre con l'obiettivo di migliorare la vita delle persone. Il governo indiano crede fortemente nel potere della cultura e della tecnologia open source come strumenti atti a migliorare la qualità della vita dei singoli con un approccio olistico. La cultura, la storia e lo spirito di civiltà indiane sono unici e convergono con la storia e la cultura dell'Italia. Entrambi i Paesi hanno una meravigliosa relazione economica e culturale guidata dai rispettivi leader. Ha quindi ricordato che il Kerala è un eccezionale esempio di alto indice di sviluppo umano, qualità della vita ed eccezionali risorse culturali e turistiche, sottolineando in particolar modo l'orgoglio turistico del Kerala – backwaters, housewaters, arti marziali, danza, cucina – unici e speciali come pure il Festival della Danza di Nishagandhi. Nel ringraziare il Governo del Kerala per la sua ospitalità ha sottolineato come i componenti del Soft power Club sono pronti ad agire come ambasciatori del marchio dello Stato del Kerala per promuovere e commercializzare il Kerala come una grande destinazione mondiale per il soft power, per promuoverne l'arte, la cultura, il turismo e il tecnoparco. Augurando allo Stato del Kerala tutto il meglio e un grande futuro si è dichiarato convinto che grazie al soft power indiano, quello che stiamo vivendo non sia solo il decennio dell'India, ma sia il secolo dell'India.
  Il Presidente Federico Mollicone, nel suo intervento ha ricordato che oltre a un'intensa cooperazione commerciale e di visione della geopolitica mondiale, tra l'Italia e l'India c'è una forte cooperazione accademica e culturale, sostenuta da un'intensa cooperazione nella formazione superiore, con oltre 250 accordi universitari. L'India è il quinto Paese per iscritti in Italia. Tra gli obiettivi del Soft power Club c'è la valorizzazione del ruolo della cultura, della ricchezza e pluralità dei saperi, di ascolto e comprensione reciproca tra le popolazioni, animata dal rispetto delle diversità.
  Ha poi ricordato che nel marzo del 2023 il viaggio del Presidente Meloni e del Ministro Tajani in India ha sancito un accordo di difesa e rinnovati rapporti bilaterali. A beneficiare dell'intesa sarebbero le aziende italiane del settore, a cominciare da Leonardo. Ma significative occasioni possono aprirsi anche per Fincantieri ed Elettronica.
  Ha poi rilevato come non sia possibile ottenere il protagonismo geopolitico solo con la diplomazia tradizionale. Il ritorno della conflittualità convenzionale in Europa e nel mondo non ha messo in secondo piano il ragionamento sul soft power e il multilateralismo: lo ha trasformato, rendendo sempre più necessario il multilateralismo. Sono proprio le identità a porre nuove forme di regolazione della globalizzazione. L'Italia – nell'annuale indice sul soft power – è tornata quest'anno nei primi 10 posti grazie soprattutto al peso delle categorie «Cultura e patrimonio». Attraverso la cultura si possono aprire nuove connessioni, nuove alleanze e riscoprire antiche amicizie come accaduto, ad esempio, con l'importante mostra dei capolavori custoditi al Museo di Capodimonte di Napoli organizzata al Museo del Louvre di Parigi. La diplomazia culturale è quindi una dimensione importante del soft power di un Paese. L'impatto internazionale del soft power indiano si è fatto sentire molto prima che il termine entrasse nel linguaggio popolare del XXI secolo. Le arti, la cultura e lo spiritualismo indiani attirano da secoli persone da tutto il mondo. Il Primo Ministro Modi ha riorientato la diplomazia indiana combinando nuovi elementi di soft power. I cinque pilastri di questo soft power, usati in senso strategico, sono Samman (dignità), Samvaad (dialogo), Samriddhi (prosperità condivisa), Suraksha (sicurezza regionale e globale) e Sanskriti evam Sabhyata (legami culturali e di civiltà).Pag. 123
  Ha ribadito poi la ferma convinzione che non esiste soltanto la valorizzazione del patrimonio dei beni culturali materiali ma esistono tradizioni che devono essere tutelate e promosse. Il Mudiyettu, la danza rituale di questa regione, che rappresenta la battaglia tra la dea Kali e il malvagio Darika inscenata attorno ai piccoli templi in occasione della festa del raccolto estivo, e il canto lirico italiano figurano nella stessa lista come patrimoni immateriali dell'Unesco e ha ricordato come il Parlamento italiano stia esaminando, proprio in questi giorni, una legge volta a disciplinare questa fattispecie a livello nazionale per valorizzare le nostre tradizioni.
  Con riferimento al settore dell'audiovisivo ha ricordato i grandi capolavori cinematografici girati a Cinecittà e a Bollywood, evidenziando come il comparto cinematografico abbia sempre rappresentato un potente strumento del soft power per i due Paesi, ricordando la necessità di impegnarsi per tutelarli. La combinazione tra la digitalizzazione di risorse e la distribuzione multimediale e multicanale dei prodotti audiovisivi sta progressivamente riconfigurando l'industria cinematografica e della animazione, attraverso una ridefinizione di ruoli e competenze a cui corrispondono nuove opportunità di mercato. Ha ricordato, infine, come, grazie a un importante dialogo con i player istituzionali sia stato possibile varare la legge più all'avanguardia in Europa contro la pirateria digitale.
  Con riferimento all'innovazione ha ricordato come l'India esporti oggi più di 170 miliardi di dollari di software a livello globale, di cui oltre il 60 per cento dell'outsourcing tecnologico globale arriverà in India. Per mettere questa cifra in prospettiva, queste esportazioni sono molto più grandi delle esportazioni di petrolio effettuate dal più grande esportatore di petrolio del mondo, l'Arabia Saudita. Il Kerala è stato il primo Stato dell'India a creare un Super Fab Lab (centro di innovazione e invenzione) e ad ospitare la Prima Università Digitale, il primo parco scientifico digitale e la prima metropolitana via acqua del Paese. Anche la nostra attenzione sui temi della digitalizzazione e dell'innovazione è alta.
  Ha quindi evidenziato come la Commissione cultura abbia avviato la prima indagine conoscitiva sull'impatto della digitalizzazione e dell'innovazione tecnologica nell'ambito della cultura, della scienza e della ricerca scientifica, dell'istruzione, del diritto d'autore, dello spettacolo, dello sport, dell'editoria nonché dell'informazione e dei beni culturali, per aprire un confronto istituzionale con gli operatori del settore e raccogliere dati, materiali istruttori e contenuti indispensabili per valutare conseguenti iniziative politiche e legislative. Il Parlamento italiano sta inoltre lavorando sul tema centrale della trasparenza e della riconoscibilità dei contenuti creati o comunque interpolati tramite AI.
  Con riferimento all'intelligenza artificiale ha sottolineato il grande impatto sulla nostra quotidianità e come il mercato dell'intelligenza artificiale, in Italia, stia crescendo a ritmi significativi. Come testimoniano i dati emersi dalla ricerca dell'Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 segna +52 per cento, raggiungendo il valore di 760 milioni di euro, dopo che già nel 2022 aveva registrato un +32 per cento rispetto all'anno precedente. A tale proposito ha ricordato come, nel corso di una conferenza interparlamentare tenutasi di recente a Bruxelles sul tema, abbia proposto la definizione di 4 watermark per contrassegnare dati e documenti, sul modello di un logo o di una filigrana tradotta anche nella lingua nazionale per garantire trasparenza e riconoscibilità, prevedendo un watermark dedicato ai deepfake, uno per indicare contenuti integralmente generati dall'AI, uno per indicare i documenti frutto del contestuale apporto sia dell'AI che dell'intelligenza umana e uno per contrassegnare documenti realizzati in via esclusiva dall'uomo senza apporto dell'AI. Le grandi Big tech, da Google a Meta, stanno lavorando in questa direzione e grandi colossi editoriali mondiali, tra cui il New York Times, si sono dichiarati favorevoli. Ribadisce l'impegno a portare avanti questa idea nelle prossime settimane sia in sede di Pag. 124confezionamento del testo finale dell'AI Act e della successiva disciplina attuativa a livello europeo; sia a livello nazionale per raggiungere l'obiettivo di un vero e proprio diritto alla trasparenza digitale.
  Con riferimento alla questione geopolitica ha ricordato che la ricerca dei materiali per produrre queste nuove tecnologie assume ogni giorno di più un rilevante ruolo geopolitico. La società cinese Huawei, una delle principali aziende produttrici di smartphone al mondo, ha dovuto rallentare la produzione dei telefoni Mate 60, il modello più recente, per dare priorità allo sviluppo di microchip per l'intelligenza artificiale. La Cina non possiede un'industria di microchip all'avanguardia ed è dunque dipendente dagli acquisti dall'estero. Nel frazionato scenario internazionale, quindi, l'Italia, insieme all'Unione Europea, e l'India possono giocare un ruolo determinante. Secondo UTI International, si stanno creando le condizioni affinché l'India domini la scena dell'innovazione nei prossimi anni, grazie anche al programma Digital India del governo Modi, che prevede fondi pubblici pari a 477 milioni di dollari proprio per sviluppare tecnologie e modelli credibili di intelligenza artificiale, mentre il Presidente Meloni ha posto al centro del G7 di quest'anno in Italia proprio il tema dell'intelligenza artificiale.
  In conclusione ha ricordato le parole di Gandhi su Giuseppe Mazzini: «vi sono al mondo pochi esempi d'un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita.». Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai due popoli. Italia e India sono civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà.
  L'onorevole Berruto, nel suo intervento ha ricordato di aver passato quasi trent'anni nel mondo dello sport e, nello specifico, della pallavolo l'unico sport al mondo dove passare la palla è obbligatorio per regolamento e nel quale è vietato fermare la palla, è vietato toccarla due volte consecutivamente e ogni giocatore sa che la sua azione di gioco dipenderà in maniera necessaria da qualcosa che qualcuno ha fatto prima di lui e quello che lui farà determinerà la qualità di qualcosa altro che qualcun altro farà dopo di lui. Ha quindi evidenziato come lo sport abbia un enorme potenziale di «soft power» e la pallavolo, per le ragioni esposte, ancora di più. Al riguardo ricorda poi una famosa frase di Nelson Mandela: «lo sport ha il potere (il soft power) di cambiare il mondo».
  Ha poi evidenziato come lo sport sia in grado di generare due cose: la performance, lo spettacolo, l'ispirazione che quello spettacolo porta con sé e una sorta di mindset: il prendersi cura di sé, mettere al centro il proprio benessere, la propria salute. Ricorda come, recentemente, appena cinque mesi fa, il Parlamento italiano abbia approvato una modifica della carta costituzionale, introducendo un comma all'articolo 33 che recita: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme». Così come nel Kerala vige una meravigliosa legge che definisce il diritto di accesso alla rete internet, il Parlamento italiano, all'unanimità, ha deciso di introdurre nella Costituzione un diritto allo sport. È stato un momento storico per l'Italia. Non si tratta della parte di sport che produce spettacolo e performance ma dell'enorme possibilità che ha invece lo sport di produrre salute, ricorda a tale proposito come al momento desti molta preoccupazione ciò che potrebbe succedere ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi, perché mentre nell'Antica Grecia lo sport per 1168 anni è stato capace di fermare le guerre, oggi le guerre rischiano di fermare lo sport. Ha espresso poi la ferma convinzione che le nuove tecnologie possano giocare un ruolo fondamentale nella «cultura del movimento» che, come dimostra la letteratura scientifica, è in grado di generare un risparmio alle spese necessarie per il diritto alle cure, soprattutto in una società che, aumentando l'aspettativa di vita, avrà una richiesta sempre superiore di assistenza sanitaria. Ha poi espresso apprezzamento per i progetti esposti dalle realtà imprenditoriali che già Pag. 125operano in questo senso e si è dichiarato disponibile a scambiare buone esperienze e opinioni sul tema.
  Ha poi concluso il suo intervento omaggiando un grande campione indiano della pallavolo che in qualche modo è stato molto importante anche per la sua carriera: Jimmy George, nato proprio in Kerala dove ancora oggi è una leggenda. Un pallavolista straordinario che giocò a lungo nel campionato italiano dove trovò tragicamente la morte in un incidente stradale nel 1978 quando era un atleta della storica società di Montichiari, in provincia di Brescia, società dove ha allenato dal 2008 al 2010 giocando proprio nel bellissimo palasport di Montichiari intitolato a lui: il PalaGeorge. Nel ricordare il grande impianto polisportivo di Thiruvananthapuram intitolato a Jimmy George ha voluto sottolineare che questo grande atleta e questi due impianti dove, nel suo nome, ragazzi e ragazze si avviano alla pratica sportiva ci leghino all'idea che lo sport possa essere linguaggio universale, strumento di soft power e unire i due Paesi dell'Italia e dell'India in un'idea di pace, di dialogo, di cultura, di inclusione.
  Nel suo intervento su sostenibilità e forma urbana il Presidente Federico Mollicone ha affrontato il tema della sostenibilità nello sviluppo della forma urbana coniugata con l'intelligenza artificiale. Ha rammentato come la cultura e l'arte del riciclo, l'abilità nell'adattamento abbiano rappresentato una costante delle civiltà urbanizzate e rurali, fino a quando l'immensa forza della tecnica sprigionatasi nel corso del XX secolo ha prodotto la «Grande accelerazione», spingendoci nell'era dell'Antropocene. Tecnica e tecnologie disponibili hanno permesso di costruire sempre più in grande, più in fretta, più in alto. In Occidente la cultura del riciclo e del riuso degli oggetti è venuta meno sia per il progressivo inurbamento e la graduale scomparsa della civiltà contadina, sia per il dominio della plastica nelle vite di ciascuno.
  Ha ricordato come le pratiche Re/Ri (restauro, recupero, ristrutturazione, riqualificazione, rivitalizzazione, rigenerazione) siano codificate da più di un secolo nelle discipline che progettano e trasformano la città, e lo sono a grande scala almeno dall'epoca degli interventi parigini gestiti dal barone Haussmann. Esse diventeranno ancora di più la norma, perché le città del mondo dovranno procedere verso una radicale riorganizzazione funzionale ed energetica della vita urbana, capace di modificare i comportamenti e gli orientamenti al consumo di individui e famiglie. Agire circolarmente sui sistemi produttivi e sulle città sarà possibile solo se sapremo modificare comportamenti e abitudini di vita. Il problema non è mai tecnologico, bensì culturale.
  Ha quindi ricordato come la città circolare si palesi oggi come una sfida da non perdere anche perché nel 2050 fra il 70 e il 75 per cento degli esseri umani vivrà in una città. Questo significa che la battaglia della sostenibilità si vince nelle città del mondo, nelle quali i Sapiens concentrano, attraverso i loro consumi, l'intera impronta ecologica impressa sul Pianeta. Città che sono responsabili del 76 per cento delle emissioni di carbonio, del 75 per cento del consumo di risorse naturali e del 50 per cento della produzione totale di rifiuti, come risultato dell'85 per cento della produzione lorda globale, malgrado esse occupino solamente il 2 per cento della superficie del globo.
  Per questo i progetti delle città di archistar che si sviluppano solo in verticale, con grattacieli, rischiano di non essere più sostenibili. Come dice l'urbanista Tagliaventi il grattacielo necessita di un'enorme quantità di energia legata alle molteplici reti idrauliche e meccaniche che permettono di abitare una struttura dove la comunicazione verticale è possibile solo attraverso ascensori e la sopravvivenza è legata a sistemi molto sofisticati di condizionamento dell'aria. Al contrario quindi di costruzioni particolarmente energivore, bisogna ripensare lo spazio con un prototipo di «eco-città compatta», per dirla con le parole di Leon Krier, che concilia la tradizione con l'innovazione, costruita e sviluppata in equilibrio con l'ambiente naturale. In questo senso l'intelligenza artificiale svolgeràPag. 126 un ruolo fondamentale. Il Wall Street Journal ha calcolato che l'intelligenza artificiale può elaborare 100.000 progetti di interni in 27 ore. Per offrire lo stesso numero di opzioni con i sistemi tradizionali bisogna produrre 40 disegni al giorno per dieci anni. Nel campo specifico dell'architettura l'intelligenza artificiale rientra nei progressi che sta facendo la domotica per migliorare l'abitabilità degli edifici. Tuttavia, se non adeguatamente indirizzata dall'intelligenza umana, rischia di non tenere in considerazione il rapporto con il luogo, il contesto urbano e la tradizione futuribile del neourbanesimo.
  Ha quindi rammentato la necessità di ritrovare una creatività che connetta e amalgami e in accordo con il nuovo direttore della Biennale di Venezia Ratti quando dice che l'architettura deve riuscire a sfruttare tutta l'intelligenza che ci circonda, rileva come non sia più pensabile non pensare al contesto urbano, come dichiarato da alcune archistar mondiali. Ha inoltre sottolineato la necessità di ripristinare ecosistemi, progettare soluzioni ispirate alla natura per contrastare i cambiamenti climatici, ricucire periferie sconnesse, reinventare borghi abbandonati. Al riguardo ha citato poi l'esempio positivo della Poundbury in Inghilterra o del progetto di Borgo Città Nuova ad Alessandria di Tagliaventi e dello stesso Krier, padre del neourbanesimo che vede nel linguaggio contemporaneo degli architetti la necessità di sviluppare una architettura contemporanea ma con stilemi classici e con materiali sostenibili. Ricordando la citazione di Leon Krier secondo cui «le città e i paesaggi sono illustrazioni del nostro valore spirituale e materiale ha evidenziato come essi non solo esprimano i nostri valori, ma danno loro una realtà tangibile. Determinano il modo in cui utilizziamo o sprechiamo la nostra energia, tempo e risorse terrestri.».
  Ha quindi evidenziato, che una forte relazione di interscambio tra Italia e India possa trovare insieme nuove sintesi sullo sviluppo urbano che prenda quanto di tradizionale e comunitario esiste in India e lo unisca al nuovo design della città sensorializzata, che analizza i nostri dati e ci rende la possibilità nel prossimo futuro di una vita urbana più sostenibile e digitalizzata ma sempre con l'uomo al centro.
  Nel corso della conferenza sono poi emersi interessanti spunti per l'attività della Commissione, relativamente all'uso delle tecnologie e delle piattaforme digitali didattiche per l'apprendimento. È stata, in particolare, evidenziata la necessità di un'alleanza forte fra istituzioni, società scientifiche e comunità professionali nel predisporre programmi, attività di ricerca e sperimentazioni capaci di costruire ambienti di apprendimento sempre più in linea con traguardi di eccellenza ed efficacia nei livelli di qualità della formazione erogata, favorendo le condizioni massime di accesso all'istruzione.