CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 gennaio 2024
243.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
Pag. 218

ALLEGATO 1

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi. C. 1633 Governo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato il testo del disegno di legge recante conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (C. 1633 Governo);

   preso atto favorevolmente della proroga al 30 giugno 2024 dell'operatività delle misure straordinarie a valere sul Fondo 394/1981 previste dall'articolo 5-ter del decreto-legge n. 14 del 2022 e dall'articolo 29 del decreto-legge n. 50 del 2022 a favore delle imprese esportatrici colpite dal conflitto russo-ucraino,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 219

ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Protocollo alla Convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza, per la riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico, con allegati, firmato a Göteborg il 30 novembre 1999; b) Modifiche al testo e agli allegati da II a IX del Protocollo del 1999 per la riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico nonché aggiunta dei nuovi allegati X e XI, adottate a Ginevra il 4 maggio 2012. C. 1585 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Protocollo alla Convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza, per la riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico, con allegati, firmato a Göteborg il 30 novembre 1999; b) Modifiche al testo e agli allegati da II a IX del Protocollo del 1999 per la riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico nonché aggiunta dei nuovi allegati X e XI, adottate a Ginevra il 4 maggio 2012 (C. 1585 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 220

ALLEGATO 3

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul trasporto aereo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e lo Stato del Qatar, dall'altra, con allegati, fatto a Lussemburgo il 18 ottobre 2021. C. 1587 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul trasporto aereo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e lo Stato del Qatar, dall'altra, con allegati, fatto a Lussemburgo il 18 ottobre 2021 referente (C. 1587 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 221

ALLEGATO 4

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra, con allegati, fatto a Bruxelles il 15 novembre 2021. C. 1589 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra, con allegati, fatto a Bruxelles il 15 novembre 2021 (C. 1589 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 222

ALLEGATO 5

Riconoscimento dell'interesse storico, culturale e ambientale dell'area della Magna Grecia e disposizioni per la tutela e la promozione del suo territorio. C. 882 Loizzo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato il testo della proposta di legge recante Riconoscimento dell'interesse storico, culturale e ambientale dell'area della Magna Grecia e disposizioni per la tutela e la promozione del suo territorio (C. 882 Loizzo);

   preso favorevolmente atto di quanto recato all'articolo 1, al comma 2, ove si specifica che nell'ambito della tutela e della promozione del peculiare valore dei territori della Magna Grecia lo Stato ne promuove il recupero, la tutela e lo sviluppo, finalizzati a qualificarne la vocazione culturale e turistica e al fine di creare nuove opportunità di sviluppo sociale ed economico per le popolazioni interessate;

   apprezzato quanto disposto all'articolo 3, ove si specifica che tra gli interventi ammessi al finanziamento si prevedono, tra gli altri, anche interventi di manutenzione e nuova edificazione di strutture turistico-ricettive, nell'ambito di progetti di valorizzazione e promozione turistica di specifiche aree, le attività di studio, informazione e comunicazione ai fini della promozione turistica e culturale del territorio, nonché programmi di formazione, riqualificazione e valorizzazione della forza lavoro già impiegata o da impiegare per le attività connesse alla promozione e alla fruizione del territorio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 223

ALLEGATO 6

Norme per la valorizzazione della castanicoltura. Nuovo testo C. 565 Nevi e abb., quale risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento recante Norme per la valorizzazione della castanicoltura (C. 565 Nevi e abb., quale risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente);

   preso atto che l'articolo 1 stabilisce che tra le finalità e l'ambito di applicazione della proposta di legge figurano il sostengo alle attività di valorizzazione industriale del frutto attraverso interventi di trasformazione sia innovativi sia tradizionali nonché la promozione del settore castanicolo nazionale e della sua filiera produttiva;

   apprezzato quanto disposto dall'articolo 13 che assegna al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in collaborazione con l'ICE – Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, il compito di favorire iniziative legate all'internazionalizzazione delle filiere della castanicoltura che aumentino il valore del prodotto italiano all'estero;

   valutata con favore la possibilità di istituire da parte delle regioni, d'intesa con il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, nel rispetto della normativa dell'Unione europea, marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera dei prodotti castanicoli, nonché la facoltà del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di proporre un marchio unico di qualità che le regioni possono adottare, disposte dall'articolo 15,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 224

ALLEGATO 7

Delega al Governo in materia di florovivaismo. C. 1560 Governo e abb., quale risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento recante Delega al Governo in materia di florovivaismo (C. 1560 Governo e abb., quale risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente);

   preso atto, in particolare, di quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, che, fra gli altri criteri direttivi stabilisce la necessità di una disciplina dell'articolazione della filiera florovivaistica che comprenda non solo le attività agricole, ma anche quelle di supporto alla produzione, quali quelle di tipo industriale e di servizio;

   preso altresì atto di quanto recato alla lettera i) del medesimo articolo 2, comma 1, che fa riferimento alla riconversione degli impianti serricoli, destinati al florovivaismo, in siti agroenergetici e all'incremento della loro efficienza energetica e sostenibilità ambientale,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 8

5-01917 Orlando: Sugli impegni reciprocamente assunti tra Governo e Stellantis, in particolare rispetto alla produzione di autovetture in Italia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Com'è noto, il Governo sta supportando il settore automotive in Italia e vuole che il Paese torni ad essere centrale nei piani di Sviluppo del Gruppo Stellantis ma in un contesto molto chiaro: la produzione di veicoli deve aumentare e raggiungere almeno 1 milione di unità/anno, così come devono essere maggiormente valorizzati e integrati i nostri centri di ingegneria e di sviluppo.
  Per il raggiungimento di questi obiettivi, il Governo dispone del Fondo automotive, avente una dotazione iniziale di 8,7 miliardi di euro istituito nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, per il periodo 2022-2030. Attualmente, le risorse residue del citato Fondo ammontano a circa 6 miliardi di euro.
  È opportuno sottolineare che le risorse saranno utilizzate, da un lato, per stimolare «in generale» la domanda di veicoli a basse emissioni inquinanti tramite contributi statali all'acquisto e, dall'altro, per supportare la produzione dell'intera filiera automotive nazionale tramite strumenti agevolativi quali i Contratti di sviluppo e gli Accordi per l'innovazione, entrambi di competenza del Ministero delle imprese e del made in Italy.
  Sempre con riferimento alle agevolazioni, si precisa che il Piano Transizione 5.0 introduce un credito d'imposta fruibile da tutte le imprese, a fronte di un progetto green che comporti un significativo risparmio energetico a livello d'impresa e di specifico processo produttivo.
  Inoltre, tengo a ribadire che il 6 dicembre scorso è stato costituito un tavolo di lavoro coordinato dal Ministero delle imprese e del made in Italy e partecipato da Stellantis, dalle organizzazioni sindacali del settore metalmeccanico e dalle sette regioni sedi di stabilimenti produttivi di Stellantis e da ANFIA. Obiettivo di questo tavolo di sistema è giungere a un accordo di sviluppo con il Gruppo e tutti gli attori del settore automotive italiano per l'aumento dei livelli produttivi negli stabilimenti italiani, il consolidamento dei centri di ingegneria e ricerca, maggiori investimenti sui modelli innovativi, la riqualificazione delle competenze dei lavoratori e il sostegno alla riconversione della filiera della componentistica.
  L'interlocuzione tra il Ministero e Stellantis ha permesso di chiarire l'intendimento del Governo di agevolare con nuove risorse le progettualità produttive e di ricerca e sviluppo del Gruppo soltanto a fronte di precisi impegni in termini di incremento dei livelli produttivi degli stabilimenti e, conseguentemente, di riqualificazione e impiego dei lavoratori.
  Al contempo, si ribadisce in questa sede che il Governo sta lavorando per attirare almeno un secondo costruttore automobilistico in Italia. Sono in corso interlocuzioni con diversi soggetti imprenditoriali ed è stata costituita una task force dedicata che opera congiuntamente al Comitato Attrazione Investimenti Esteri (CAIE).
  Da ultimo si ricorda che è convocato per domani 1° febbraio presso il Ministero delle imprese e del made in Italy il Tavolo Automotive con all'ordine del giorno la presentazione dei contenuti del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di rimodulazione degli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti (Ecobonus) nonché lo stato di avanzamento dei gruppi di lavoro previsti proprio dal Tavolo Stellantis dedicati al mercato, alla competitività, alla componentistica, al lavoro e alla ricerca e sviluppo.

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ALLEGATO 9

5-01918 Benzoni: Sulla convocazione di un nuovo tavolo di confronto con «Fibre Ottiche Sud» Srl al fine di rilanciare la produzione di cavi dello stabilimento di Battipaglia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.
  Come ricordato, la società «Fibre Ottiche Sud», del gruppo Prysmian, è specializzata nella produzione di cavi per i settori dell'energia e delle telecomunicazioni (fibra ottica per la rete digitale).
  Per quello che attiene all'individuazione degli standard tecnici a cui devono attenersi gli aggiudicatari dei bandi PNRR per la realizzazione dell'infrastruttura di rete, la legge n. 10 del 2023 assegna tale compito all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).
  Al fine di assicurare adeguati livelli qualitativi e prestazioni elevate di connettività, l'AGCOM ha effettuato una consultazione pubblica alla quale ha risposto anche la Prysmian.
  È stato poi convocato dalla stessa AGCOM il Tavolo tecnico citato dagli Onorevoli interroganti, al fine di analizzare congiuntamente la proposta per l'identificazione degli standard tecnici da utilizzare nella realizzazione dell'infrastruttura di rete in fibra ottica. Al citato Tavolo partecipano gli operatori, i produttori di cavi in fibra ottica e il soggetto attuatore della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga.
  Per quello che riguarda specificamente la società «Fibre Ottiche Sud», sentiti gli Uffici competenti del Ministero delle imprese e del made in Italy, si rappresenta che ci sono costanti contatti con l'Azienda, le Organizzazioni Sindacali e tutte le parti coinvolte per individuare ogni soluzione possibile per salvaguardare le attività imprenditoriali e l'occupazione dello stabilimento FOS di Battipaglia.
  Proprio questa mattina il Ministro ha incontrato a Palazzo Piacentini una rappresentanza dei vertici dell'Azienda. In esito all'incontro è stato convocato presso il Ministero delle imprese e del made in Italy un tavolo per il 15 febbraio alle ore 11.

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ALLEGATO 10

5-01919 Pavanelli: Sul rafforzamento delle misure a sostegno dell'innovazione per i settori produttivi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come ricordato dagli Onorevoli interroganti, il 23 gennaio 2024 è stato approvato in prima lettura il disegno di legge Autonomia Differenziata, proposto dal Ministro Calderoli. Il disegno di legge in parola mira a decentralizzare il potere decisionale dello Stato dando – su determinati ambiti di materie – forme di autonomia alle regioni a statuto ordinario, ai sensi dell'articolo 116, comma 3, della Costituzione.
  Il disegno di legge chiarisce che l'assegnazione di funzioni relative a ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia riguardanti materie o ambiti di esse legate ai diritti civili e sociali garantiti su tutto il territorio nazionale, è subordinata alla previa determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni – LEP relativi a tali diritti (ossia standard dei servizi che devono essere garantiti in tutte le regioni).
  Orbene, secondo gli Onorevoli interroganti, tra gli ambiti di materie potenzialmente interessate dal provvedimento rientrerebbero le misure di sostegno all'innovazione per i settori produttivi, tra cui il credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
  Nella sua versione attuale, il citato credito d'imposta ha l'obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell'ambito del paradigma 4.0 e dell'economia circolare, design e ideazione estetica.
  Al riguardo, informo che il Ministero delle imprese e del made in Italy ha adottato rilevanti misure finalizzate al potenziamento della ricerca e dell'innovazione tecnologica, tramite l'istituzione dell'albo dei certificatori del credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione e design (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2023), nonché tramite la prossima definizione del credito d'imposta transizione 5.0, connesso alla transizione ecologica e digitale.
  Pertanto, con riferimento al quesito posto, informo che si sta attentamente seguendo l'iter parlamentare in corso. Il filo conduttore dell'impianto normativo è quello di condividere con il Parlamento le decisioni più importanti: sia affidando a una legge ordinaria il compito di attuare in via generale le disposizioni costituzionali sull'autonomia differenziata; che poi in fase di approvazione parlamentare delle singole intese con le regioni.
  Pertanto, sarà soprattutto a valle dell'approvazione del disegno di legge Autonomia Differenziata, ossia attraverso l'«intesa» con le regioni, che dovranno essere considerate le possibili differenziazioni di funzioni e concretamente valutate le singole ed eventuali richieste regionali di attribuzioni di competenze sul tema e le conseguenze sul piano economico ed organizzativo. Resta fermo che in tali casi troveranno senz'altro applicazione i princìpi stabiliti dalla legge in ordine al trasferimento dallo Stato alle regioni interessate. In particolare, l'articolo 5, del disegno di legge rimette all'intesa i criteri per l'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative necessari per l'esercizio da parte della regione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Tali risorse poi vengono determinate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ed i Ministri competenti, su impulso di una Commissione paritetica Stato-regione-autonomie locali, disciplinata dall'intesa medesima.

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ALLEGATO 11

5-01920 Cavo: Sulle iniziative volte a tutelare i livelli produttivi di Sanac S.p.A.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al quesito posto dall'Onorevole interrogante, rappresento che il 6 novembre scorso i Commissari Straordinari di Sanac hanno pubblicato un invito (quarto bando di vendita) a manifestare l'interesse per il Gruppo, con un termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse al 10 gennaio 2024.
  Sul punto, si conferma che è pervenuta la manifestazione di interesse di una società per l'acquisto dei quattro complessi aziendali facenti capo alla Sanac.
  Conseguentemente, previa autorizzazione dei competenti Uffici del Ministero delle imprese e del made in Italy, si aprirà una procedura propedeutica all'eventuale presentazione – da parte della citata società – di un'offerta vincolante per l'acquisto dei Complessi Aziendali della Sanac, che dovranno essere ceduti unitariamente.
  Per l'eventuale convocazione di un tavolo sindacale (Sanac) si attende dunque l'evoluzione della procedura in corso.
  Come ricordato dall'Onorevole interrogante, la situazione di Sanac si intreccia inevitabilmente con gli eventi in divenire riguardanti Acciaierie d'Italia.
  Riguardo quest'ultima è opportuno ricordare che è in corso un'interlocuzione tra socio pubblico e parte privata. Il Governo, nelle more, è intervenuto con specifiche disposizioni, contenute nel decreto-legge n. 4 del 2024, per garantire la continuità produttiva degli impianti siderurgici della ex Ilva S.p.a, qualificata quale stabilimento di interesse strategico nazionale.
  Inoltre, al fine di tutelare l'indotto, è stato disposta la prosecuzione dell'erogazione del trattamento straordinario di integrazione salariale ai lavoratori interessati.
  Si ribadisce, dunque, l'assoluta urgenza e priorità con le quali il Governo lavora al dossier ex Ilva e relativo indotto e che si continuerà a fare tutto il possibile per garantire la continuità produttiva e occupazionale di Sanac.

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ALLEGATO 12

5-01921 Squeri: Sui criteri per la definizione del piano per gli incentivi per l'acquisto di veicoli non inquinanti per il 2024.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri condiviso con le altre amministrazioni concertanti è stato predisposto a seguito di un approfondito confronto con tutti i principali operatori del settore. Rispetto al precedente schema di incentivi sono previste significative novità:

   1. un incremento dei contributi per i veicoli elettrici e ibridi plugin, così da supportare al massimo la transizione energetica, in coerenza con l'obiettivo delle misure e con la natura delle risorse;

   2. il maggiore supporto alle classi meno abbienti attraverso:

    a) una maggiorazione dei contributi per ISEE inferiore a 30 mila euro;

    b) l'estensione degli incentivi a fronte di rottamazione Euro 5 (con ISEE inferiore a 30 mila euro);

    c) l'avvio di un progetto pilota per il NLT (Noleggio Lungo Termine);

   3. il ripristino degli incentivi anche per l'usato;

   4. l'estensione della platea dei beneficiari, comprendendo anche le imprese (flotte aziendali).

  Venendo nello specifico alle proposte puntuali dell'interrogazione, si fa presente che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in approvazione assegna il 40 per cento complessivo delle risorse alle vetture della classe 61-135 g/km CO2, storicamente quella che esaurisce la disponibilità in tempi brevi. Qualora non si fosse confermato l'approccio della ripartizione tra segmenti, si sarebbe corso il rischio di una totale o parziale esclusione dal beneficio proprio delle categorie di autovetture a minor impatto ambientale, in evidente contrasto con la finalità della norma.
  Analoghe considerazioni possono essere estese all'inclusione del bonus per chi acquista un veicolo Euro 6 della classe 61-135 anche senza rottamazione: l'ampliamento dell'ambito oggettivo avrebbe comportato un assorbimento ancora più rapido delle risorse disponibili.
  In ultimo, circa la previsione di un punteggio ambientale per ogni veicolo calcolato all'impronta di carbonio rilasciata da questo nell'intero ciclo di vita, compresa la fase di produzione e trasporto, l'ipotesi è stata vagliata. Al momento, tuttavia, le difficoltà tecniche non sono compatibili alla necessità di adottare il Piano in tempi brevi.