CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 gennaio 2024
243.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi. C. 1633 Governo.

PARERE APPROVATO

  La VIII Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge C. 1633, di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi;

   apprezzate le disposizioni di cui all'articolo 1 relative al reclutamento di personale per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, all'assunzione di personale nelle amministrazioni centrali e locali in relazione all'attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), nonché presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) per esigenze di carattere tecnico e per l'attuazione di interventi di contrasto al dissesto idrogeologico;

   sottolineate favorevolmente le proroghe di termini in materie di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di cui all'articolo 8;

   valutate positivamente le proroghe di termini in materie di competenza del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica di cui all'articolo 12;

   evidenziato che l'articolo 17 autorizza il Commissario straordinario del Governo per gli eventi sismici del 2016 e la Struttura di Missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e di sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2009 alla prosecuzione degli interventi previsti dal Fondo nazionale complementare e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la ricostruzione di tali aree, anche in deroga ai termini previsti dal cronoprogramma procedurale degli adempimenti con scadenza al 31 dicembre 2023;

   considerato che dal 1° gennaio 2024 hanno acquisito efficacia le disposizioni del codice dei contratti pubblici recanti la disciplina sulla digitalizzazione, che prevede l'utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale, istituite dall'articolo 25 del decreto legislativo n. 36 del 2023, ma che l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha adottato un'interfaccia web per gli affidamenti diretti di importo inferiore ai 5000 euro, al fine di consentire lo svolgimento delle ordinarie attività di approvvigionamento per tali tipologie di appalto,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di inserire una disposizione volta a prorogare fino al 31 dicembre 2024 la facoltà per le stazioni appaltanti di utilizzare, in alternativa alle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, l'interfaccia web di ANAC per gli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore ai 5000 euro.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo in materia di florovivaismo. C. 1560 Governo e abb.

PARERE APPROVATO

  La VIII Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge recante «Delega al Governo in materia di florovivaismo» (C. 1560 Governo e abb.);

   considerato che l'articolo 1 reca una delega al Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per costituire un quadro normativo organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità e dell'utilizzo dei prodotti del settore florovivaistico e della filiera florovivaistica, secondo i princìpi e i criteri direttivi di cui all'articolo 2;

   valutati positivamente i principi e i criteri direttivi di cui alle lettere e), e-bis), i), l), n), r), s-bis) e s-ter) dell'articolo 2,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

Sulla partecipazione di una delegazione della Commissione alla COP28 di Dubai.

RELAZIONE

  Una rappresentanza di osservatori parlamentari in seno alla delegazione italiana ha preso parte, su invito del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, alla prima parte della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si è svolta a Dubai (Emirati Arabi Uniti) dal 30 novembre al 12 dicembre 2023. La delegazione parlamentare ha partecipato alla COP28 nel periodo 1-6 dicembre 2023.
  Sono stati designati a partecipare, per la Camera dei deputati, i seguenti deputati componenti della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici: il Presidente Mauro Rotelli e la Vice Presidente Patty L'Abbate (M5S), nonché il Segretario della Commissione Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) per conto del Gruppo italiano presso la UIP. Per il Senato della Repubblica sono state designate a far parte della delegazione italiana le senatrici della 8a Commissione Simona Petrucci (FDI) ed Elena Sironi (M5S), nonché Aurora Floridia del gruppo Misto (Alleanza Verdi e Sinistra) per conto dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Attività della rappresentanza parlamentare

  Nelle prime due giornate (1-2 dicembre) la delegazione ha seguito il World Climate Action Summit, evento di apertura della COP in cui sono intervenuti i Capi di Stato e di Governo. In tale contesto si è svolto l'evento di alto livello sul rapporto tra cambiamento climatico e sicurezza alimentare (Transforming Food Systems in the face of Climate Change) a cui ha partecipato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme, tra gli altri, al Segretario di Stato americano Antony Blinken e a Bill Gates (all'evento hanno presenziato l'onorevole Rotelli e la senatrice Petrucci). Successivamente i parlamentari hanno partecipato al Segmento di Alto livello della Conferenza, in cui si sono svolti gli interventi nazionali di numerosissimi Capi di Stato e di Governo (tra gli altri l'indiano Modi, il brasiliano Lula, il tedesco Scholz, il francese Macron, la vicepresidente degli Usa Harris, etc.). Il Presidente del Consiglio dei ministri è intervenuto nella sessione del 2 dicembre, illustrando la posizione dell'Italia nell'ambito della COP28, con particolare riguardo allo sviluppo delle energie rinnovabili, alle attività di cooperazione internazionale per il continente africano (Piano Mattei), alla esigenza di promuovere la sostenibilità ambientale senza compromettere la sfera economica e sociale. In questa occasione è stato annunciato l'impegno italiano di destinare oltre 100 milioni di euro al nuovo Fondo «Loss and damage».
  A latere, sempre nella giornata di sabato 2 dicembre, la delegazione ha incontrato il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha aggiornato i parlamentari sugli orientamenti governativi rispetto alla Conferenza, evidenziando il ruolo dell'Italia, fortemente impegnata, in coordinamento con i Paesi partner dell'Unione europea, a contribuire al buon esito della COP28, con particolare riferimento allo sviluppo delle energie rinnovabili.
  Nelle giornate successive la delegazione ha partecipato a diverse sessioni ed eventi paralleli della Conferenza. Si segnalano, in particolare, alcuni incontri tematici organizzati presso il Padiglione italiano, tra cui quello dedicato al rinnovamento dei territori nella prospettiva della transizione ecologica e quello dedicato ai processi produttivi sostenibili del mondo della moda (3 Pag. 192dicembre). Inoltre, la delegazione ha partecipato all'evento internazionale sulla fuoriuscita dai combustibili fossili (3 dicembre), all'evento europeo sulla transizione energetica delle città (5 dicembre), alla tavola rotonda ministeriale sull'espansione delle energie rinnovabili (5 dicembre), all'evento del Padiglione italiano su soluzioni e tecnologie per la decarbonizzazione (5 dicembre), all'evento del Padiglione parlamentare sul ruolo delle assemblee legislative nelle politiche climatiche (5 dicembre).

Incontri bilaterali

  La Delegazione italiana ha avuto il 5 dicembre un incontro bilaterale con una delegazione del Consiglio della Federazione degli Emirati Arabi Uniti, guidata dal Presidente della Commissione Affari esteri, Difesa ed Interni, Ali Rashid AL NUAIMI, e composta dai parlamentari Meera Sultan ALSUWAIDI, Sara Mohammad FALAKNAZ, Marwan Obaid ALMHEIRI, Sultan Bin Yaqoob ALZAABI, Fatima Ali ALMHEIRI.
  La Vice Presidente L'Abbate ha esordito sottolineando come da parte italiana sia stato auspicato il successo della COP28 ed il raggiungimento di un accordo ambizioso e duraturo sul cambiamento climatico, in particolare riguardo allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. La delegazione ha inoltre evidenziato il nesso sempre più stretto tra cambiamento climatico e salute (senatrice Sironi) che ha rappresentato una priorità per la presidenza della COP28. Da parte emiratina è stato sottolineato il carattere inclusivo della COP28 e l'importanza di coinvolgere i parlamenti e i parlamentari all'interno del processo decisionale delle Nazioni Unite.
  È stato poi affermato come l'eccellente stato dei rapporti tra Italia ed Emirati Arabi Uniti costituisca un'opportunità non solo per ampliare gli scambi bilaterali, ma anche per costruire sinergie finalizzate allo sviluppo sostenibile dell'Africa e del Mediterraneo allargato, anche come delineato dal governo italiano con il Piano Mattei (senatrice Petrucci).
  Infine, sul piano più generale della situazione geopolitica, è stato espresso apprezzamento da parte dell'Italia per il ruolo svolto dagli Emirati arabi nello scenario internazionale. In particolare, l'intensa attività diplomatica avviata dagli Emirati in relazione alla crisi israelo-palestinese è di grande importanza (senatrice Floridia). A testimonianza della volontà di dialogo e di convivenza pacifica tra popoli, culture e religioni è stata citata nel corso dell'incontro la rilevanza simbolica di un luogo come la Casa della famiglia abramitica di Abu Dhabi, recentemente inaugurata, nella quale convivono diverse confessioni: cristiana, ebraica e musulmana.
  Tra gli incontri della delegazione parlamentare, si segnala anche quello avuto con Francesco La Camera, direttore generale di «Irena», organizzazione internazionale finalizzata ad incoraggiare l'adozione e l'utilizzo crescente e generalizzato delle energie rinnovabili. Durante l'incontro è stato evidenziato il ruolo importante che l'Italia può svolgere per favorire la transizione energetica nelle aree del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell'Africa, in particolare per la promozione dell'idrogeno verde. L'obiettivo, adottato dalla COP28, di triplicare l'uso delle rinnovabili entro il 2030 rende necessaria l'adozione di politiche mirate, capacità istituzionali e potenziamento delle infrastrutture.
  La Delegazione ha inoltre ha avuto modo di incontrare l'Inviato speciale per il Cambiamento climatico dell'Italia Francesco Corvaro, in una conversazione sulle principali tematiche che hanno caratterizzato la COP28, nonché i rappresentanti del Think-tank italiano per il clima «Ecco».

Esiti della COP28

  Al termine di lunghi e intensi negoziati, la Conferenza di Dubai si è conclusa con l'adozione di un pacchetto di Decisioni denominato EAU Consensus. La decisione principale (Outcome of the first Global Stocktake), approva il «Global Stocktake», ovvero il primo bilancio dell'attuazione dell'accordo di Parigi (adottato nel 2015) e pone le basi per le azioni da intraprendere nei prossimi anni, in particolare in vista della preparazione dei nuovi impegni determinatiPag. 193 a livello nazionale (NDCs). L'adozione del documento, rimasta in bilico fino a poche ore prima dell'accordo, è stata resa possibile grazie a un compromesso linguistico relativo ai combustibili fossili, da cui gli Stati sono chiamati a uscire gradualmente, «transitioning away», e in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l'azione in questo decennio per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L'obiettivo già stabilito dall'Unione europea del net zero al 2050 diventa così un obiettivo esteso a livello globale.
  Tale formulazione, meno impositiva del «phase out» richiesto dai gruppi di Paesi più «ambiziosi», ha consentito di superare le forti opposizioni dei principali produttori di idrocarburi e di ottenere un riferimento chiaro alla necessità di iniziare ad abbandonare le fonti fossili per contenere l'innalzamento delle temperature globali entro 1,5 gradi centigradi.
  Nella sezione dedicata alla mitigazione, il documento contiene altresì l'obiettivo di triplicare la capacità di produzione di rinnovabili e di raddoppiare il tasso di efficienza energetica, nonché riferimenti al «phase down» del carbone «unabated» e alle tecnologie a zero e basse emissioni, tra cui rinnovabili, nucleare e impianti di cattura e stoccaggio di CO2. Inoltre, viene indicato l'obiettivo di accelerare la riduzione delle emissioni derivanti da trasporto su strada, tramite lo sviluppo di infrastrutture e veicoli a basse o zero emissioni.
  Nella parte dedicata alle misure di adattamento, il documento fa riferimento al nuovo obiettivo globale, alla finanza per il clima ed al nuovo fondo Loss and damage (perdite e danni), che gli Stati membri si sono sinora impegnati a finanziare con 792 milioni di dollari iniziali, di cui 107 derivanti dal pledge italiano annunciato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
  L'accordo, come è inevitabile in un processo multilaterale, non è stato accolto con il medesimo entusiasmo da tutte le parti in causa. È stata tiepida, in particolare, la reazione dei piccoli Stati insulari, più vulnerabili ai cambiamenti climatici, che hanno tuttavia riconosciuto al Global Stocktake il merito di creare una base, per quanto imperfetta, per la transizione dalle fonti fossili. Quanto all'attuazione, l'accordo lascia ampia libertà agli Stati di applicare con flessibilità l'obiettivo condiviso di abbandono delle fonti fossili. La portata politica globale dell'accordo, tuttavia, orienterà inevitabilmente le politiche dei governi e le decisioni di investimento delle istituzioni finanziarie.

Dimensione parlamentare

  Mercoledì 6 dicembre 2023 la delegazione italiana ha partecipato alla Giornata parlamentare della COP28, organizzata congiuntamente dall'Unione interparlamentare e dal Consiglio Nazionale Federale degli Emirati Arabi Uniti. Hanno partecipato alla riunione oltre 270 parlamentari provenienti da circa 76 Paesi.
  I lavori sono stati aperti dallo Speaker del Consiglio Nazionale Federale degli Emirati Arabi Uniti, Mr. Saqr Ghobash, e dal Segretario Generale della UIP, Martin Chungong.
  I lavori della riunione parlamentare si sono articolati in cinque sessioni:

   1) Scenario: spiegazioni scientifiche, progressi mondiali e appello a raddoppiare le ambizioni: la sessione introduttiva è stata finalizzata a dare un quadro complessivo della situazione climatica attuale, dei progressi scientifici e dei passi in avanti compiuti in rapporto all'attuazione dell'Accordo di Parigi con l'obiettivo di motivare i parlamentari ad esercitare le loro funzioni di controllo nei confronti dei Governi rispetto alle misure adottate per contrastare il cambiamento climatico;

   2) Colmare il divario: far progredire le misure di adattamento ai cambiamenti climatici per i gruppi vulnerabili: la sessione è stata incentrata sull'importanza di dare una priorità agli interventi volti all'attenuazione e all'adattamento nell'ambito della risposta mondiale ai cambiamenti climatici, così come alle opportunità ed alle sfide che ne derivano, con particolare riguardo ai Paesi vulnerabili. Partendo dallo scambio di esperienze e di idee tra i parlamentari a sostegno del finanziamento dell'attenuazione,Pag. 194 la sessione si è incentrata sulla necessità di liberare fondi per i Paesi in prima linea al fine di colmare lo scarto che rischia di approfondirsi tra i flussi finanziari destinati all'adattamento e i bisogni realmente esistenti.
   In questa sessione è intervenuta l'onorevole Patty L'Abbate, la quale ha illustrato il ruolo fino ad oggi svolto dall'Italia nell'attuazione dell'Accordo di Parigi e ha sottolineato come sostenibilità sociale ed economica e sostenibilità ambientale siano complementari e non viaggino su binari differenti. Ha, inoltre, ricordato come proprio in questa COP28 il Governo italiano si sia impegnato a destinare cento milioni di dollari l'anno al fondo per le perdite e i danni. Ha poi presentato un emendamento alla dichiarazione finale, nella parte relativa ai soggetti vulnerabili, contenente un riferimento all'infanzia, che è stato recepito, e ha infine sostenuto che l'unica direzione è quella indicata da Papa Francesco, per cui «nessuno si salva da solo».

   3) Azione climatica: la leadership delle donne parlamentari e dei giovani parlamentari: illustrazione delle ultime attività ed iniziative delle donne parlamentari e dei giovani parlamentari assunte in ambito UIP;

   4) Oltre la mitigazione e l'adattamento, attivazione del meccanismo riguardante le perdite e i danni: partendo dall'ipotesi che i cambiamenti climatici continueranno a produrre gravi conseguenze a dispetto degli sforzi nazionali, regionali e mondiali volti all'attenuazione e all'adattamento, la sessione si è incentrata sulle soluzioni da adottare per far fronte alle perdite ed ai danni irreparabili che taluni paesi subiscono a causa del cambiamento climatico.
   In questa sessione la senatrice Elena Sironi ha sottolineato la necessità di provvedere ad una tempestiva riconversione del mercato verso il risparmio energetico e le fonti di energia pulita e rinnovabile e, parallelamente, l'urgenza di procedere ad un'attenta analisi e valutazione dei rischi che minacciano i territori, che devono essere messi in sicurezza. Ha, infine, ribadito che i fondi per il Loss and damage dovrebbero essere finalizzati alla prevenzione e all'eliminazione del rischio, allo scopo di ridurre e prevenire morti ingiuste causate dal cambiamento climatico e dall'inquinamento;

   5) Controllo parlamentare sull'attuazione dell'Accordo di Parigi al termine della COP28: presentazione di strategie finalizzate a rafforzare la partecipazione parlamentare, il quadro legislativo e la trasparenza, evidenziando il ruolo dei Parlamenti.
   Nel corso della riunione si è tenuta anche una sessione riservata ai Presidenti dei Parlamenti nazionali e volta a promuovere la partecipazione alla campagna UIP intitolata «Parlamenti per il pianeta», finalizzata a mobilitare i parlamenti affinché agiscano per far fronte all'emergenza climatica.
   La riunione si è conclusa con l'adozione di una dichiarazione finale, presentata alla COP28, nella quale si è riconosciuto che, per affrontare i cambiamenti climatici, i Paesi dovranno concentrarsi sul passaggio ad economie a basse emissioni di carbonio e sugli investimenti nelle energie rinnovabili, nonché sulla definizione di obiettivi per il raggiungimento di zero emissioni nette entro il 2050, che richiederanno una spesa fino a 300 miliardi di dollari all'anno fino al 2030 e 500 miliardi di dollari all'anno fino al 2050 – stime che sono da cinque a dieci volte superiori agli attuali livelli di finanziamento – e si sono riconosciuti gli effetti moltiplicatori dei cambiamenti climatici e di altre sfide sociali ed economiche, come la povertà, la disuguaglianza, le popolazioni sfollate e l'insicurezza, comprendendo che la legislazione e l'azione in materia di politica climatica sono direttamente correlate a un'ampia gamma di problemi ambientali, tra cui la perdita di biodiversità e l'inquinamento.

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ALLEGATO 4

5-01929 Ilaria Fontana: Ambito di applicazione del DM 23 gennaio 2024 relativo alla diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili (CER).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riguardo al quesito posto, si rappresenta che, come noto, lo schema di decreto è stato oggetto di un lungo negoziato con la Commissione europea, ai fini di una valutazione circa la compatibilità dello stesso con la disciplina in materia di aiuti di stato.
  Tra gli aspetti sottoposti a valutazione, vi è stato anche quello del cosiddetto «effetto di incentivazione». Le nuove linee guida in materia di aiuti di Stato energia e ambiente, pubblicate dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 199 del 2021, hanno rafforzato le prescrizioni relative all'effetto incentivante, mettendo in discussione la sussistenza dello stesso nel caso di progetti i cui lavori di realizzazione siano stati avviati prima della data di presentazione dell'istanza di ammissione alle relative misure incentivanti. Segnatamente, il riferimento è al punto 29 del paragrafo 3.1.2 della Comunicazione della Commissione europea del 18 febbraio 2022 sulla Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia 2022.
  
Nel corso del 2022, tale aspetto è stato, tra l'altro, oggetto di consultazione pubblica, nell'intento di dare spazio a un confronto che conducesse all'individuazione delle soluzioni in grado di tutelare le iniziative avviate a partire dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 199 del 2021.
  A valle dei negoziati con la Commissione, tale criticità è stata però superata. Difatti, l'accesso alla misura tariffaria è consentito anche a seguito dell'entrata in esercizio degli impianti. Sulla scorta dell'esperienza di altri Stati membri, la condizione è che possa dimostrarsi che l'impianto sia stato progettato, sin dal principio, come «impianto di comunità» e, dunque, con l'obiettivo di accedere all'apposito regime incentivante. Si rappresenta che, durante la fase di interlocuzioni con la Commissione, il Ministero ha proseguito costantemente nel lavorare in stretto coordinamento con il GSE per addivenire a una quanto più celere definizione del decreto – richiamato dall'Onorevole interrogante – di disciplina delle regole operative per il riconoscimento degli incentivi.
  Con tale atto saranno chiariti tutti gli aspetti operativi della misura di incentivazione, ivi incluse le modalità con cui dovranno essere rispettati i requisiti di accesso, nell'ottica di garantire la più ampia diffusione delle configurazioni in parola.

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ALLEGATO 5

5-01930 Simiani: Legittimità nell'assegnazione degli incarichi direzionali all'interno di Sogin.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riguardo al quesito posto, si rappresenta quanto segue.
  Come richiamato dall'Onorevole interrogante, il Dottor Giuseppe Bono, in servizio presso la Sogin dal dicembre 2011 all'aprile 2014, successivamente distaccato al GSE S.p.A. sino al dicembre 2018 e presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, è rientrato in azienda nel 2020.
  Al tal proposito, si precisa che il 18 maggio 2020 l'Amministratore Delegato pro tempore richiedeva formalmente al GSE la retrocessione del rapporto di lavoro.
  La legittimità di tale retrocessione del contratto, di natura privatistica, è confortata da parere pro veritate di un prestigioso studio legale, pervenuto a seguito di richiesta della citata amministrazione pro tempore.
  Alla luce di quanto su esposto, è comprovata la sussistenza di esperienza professionale a garanzia di conoscenza delle tematiche trattate e dei vari ambiti aziendali.
  Rileva infatti la posizione di distacco presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, oggi Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), ossia un ente pubblico economico che opera nei settori dell'elettricità, del gas e dell'acqua. La sua missione principale consiste nella riscossione di componenti tariffarie dagli operatori, nella loro raccolta e gestione in conti dedicati, nonché nell'erogazione di contributi a favore degli operatori di settore, secondo regole stabilite da ARERA, in materia, tra l'altro, di decommissioning nucleare.
  Le conoscenze e competenze acquisite in tale ambito appaiono pertinenti e utili allo svolgimento dell'attuale incarico.
  Tra le responsabilità ad esso connesse, vi è anche la gestione dei rapporti con gli organismi di regolazione, in particolare ARERA, anche in relazione alla remunerazione delle attività istituzionali riguardanti il decommissioning, la localizzazione e realizzazione del Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale e delle attività ad essi riferite.
  In merito si segnala che Sogin è soggetta al controllo e alla regolazione da parte dell'ARERA, la quale opera in maniera indipendente applicando un rigoroso meccanismo di riconoscimento degli oneri conseguenti alle sopracitate attività.
  A tal fine, l'Autorità prevede l'approvazione di un preventivo annuale e del relativo consuntivo, attraverso il quale determina l'entità dei costi da addebitare sulla fiscalità generale per la copertura dei fabbisogni finanziari della Sogin, come previsto dalla vigente normativa.
  Al riguardo, l'Amministratore Delegato della Sogin ha dichiarato che la struttura organizzativa aziendale, con i connessi poteri di rappresentanza, è stata adottata in conformità a norme, regolamenti e procedure aziendali.
  In tale ambito, il Dottor Giuseppe Bono è ampiamente in possesso di tutti i requisiti di competenza ed esperienza professionale, a garanzia delle tematiche da trattare in ragione delle funzioni assegnate e, dell'inquadramento come quadro manager.

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ALLEGATO 6

5-01931 Bonelli: Modifica del perimetro della Riserva naturale «Borsacchio» nel Comune di Roseto degli Abruzzi – TE.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riguardo al quesito posto, si rappresenta quanto segue.
  In data 26 gennaio 2024 è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Abruzzo (B.U.R.A.), Serie Speciale n. 12/2024, la legge regionale 25 gennaio 2024 n. 4, recante «Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2024-2026 della regione Abruzzo (Legge di Stabilità Regionale 2024)», il cui articolo 25 (rubricato «Modifiche all'articolo 69 della legge regionale n. 6 del 2005 [...]») ha previsto la riperimetrazione della Riserva naturale regionale «Borsacchio», sita in zona Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo (TE).
  Al riguardo, si sottolinea che l'istruttoria sull'articolato della legge regionale di cui trattasi risulta, come da prassi, attualmente in corso presso i competenti Uffici del MASE.
  In particolare, si evidenzia che ciascuna norma regionale viene sottoposta ad uno scrutinio preventivo da parte dei Dicasteri, anche con il coinvolgimento delle competenti Direzioni generali e delle Amministrazioni eventualmente interessate, che vengono chiamate ad inviare contributi istruttori per dirimere eventuali dubbi sulla compatibilità, con la Costituzione e con il relativo parametro interposto, delle disposizioni introdotte.
  Atteso quanto sopra, ai fini di una esaustiva risposta al quesito formulato dall'Onorevole interrogante, occorrerà attendere l'esito dell'istruttoria di cui sopra, per verificare il rispetto degli adempimenti procedimentali previsti dalla legge n. 394 del 1991 (Legge quadro sulle aree protette).
  Infine, si sottolinea, come certamente noto, che al Ministero compete la sola, eventuale, proposta di impugnazione di una legge regionale che il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie (DARA) sottopone alla deliberazione collegiale del Consiglio dei ministri.

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ALLEGATO 7

5-01932 Mazzetti: Presenza di ceneri di risulta dei rifiuti conciari classificati «Keu» in diverse aree della regione Toscana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riguardo al quesito posto, si rappresenta quanto di seguito.
  Dagli esiti dell'indagine giudiziaria, avviata in Toscana dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.I.A.) nell'aprile 2021, i rifiuti del distretto conciario allo stato di fanghi sarebbero stati illegalmente smaltiti.
  In particolare, una parte di essi sarebbe stata trasformata in keu ovvero essiccata e miscelata con terre di scavo per massicciate stradali o riempimenti ambientali; un'altra parte, non adeguatamente depurata, sarebbe stata riversata nel torrente Usciana, in zona di Santa Croce (provincia di Pisa).
  Al riguardo, su indicazione della D.I.A. ed in stretta connessione con la Procura della Repubblica di Firenze, ARPA Toscana ha avviato un'attività ricognitiva, nonché l'analisi di ingente materiale documentale oggetto di sequestro, per verificare l'eventuale presenza di contaminanti anche in altri siti, oltre a quelli oggetto di reato.
  Peraltro, attualmente l'Agenzia sta conducendo, con il personale dei propri Uffici, un'indagine parallela.
  Inoltre, è stato preso accordo con il Comando regionale dei Carabinieri Forestali, che ha attivato i Comandi provinciali al fine di garantire supporto ai sopralluoghi conseguenti ai risultati dell'indagine documentale di cui sopra.
  Ulteriori approfondimenti e analisi per appurare la situazione ambientale del suolo e delle acque sono stati svolti dal Consulente nominato dalla Procura della Repubblica di Firenze.
  Per quanto riguarda la bonifica delle aree contaminate dal cromo ed altri metalli pesanti, afferenti ai due impianti di Bucine (Arezzo) e Pontedera (Pisa), nonché alla SRT n. 429 Empoli-Castelfiorentino, è stato nominato un Commissario Unico per la bonifica delle discariche.
  Si rappresenta, altresì, che il sito dell'aeroporto di Pisa è stato già oggetto di bonifica.
  Nel corso delle operazioni di polizia giudiziaria, sono stati, inoltre, effettuati un sequestro per equivalente di oltre 20 milioni di euro, confermati in sede di gravame, e una confisca di oltre 5 milioni; somme che potrebbero essere reimpiegate nelle attività di bonifica.
  Si segnala che, ai sensi della normativa vigente, la competenza in materia di autorizzazione di impianti di gestione di rifiuti spetta alle amministrazioni regionali.
  Questo Ministero emette detta autorizzazione in ipotesi di impianti di competenza statale.
  Infine, anche i controlli in materia di gestione illecita di rifiuti sono dalla legge affidati a regioni e province.
  Fermo quanto sopra esposto, l'attenzione del MASE in relazione a quanto rappresentato nell'interrogazione resta massima e solo all'esito delle diverse risultanze potranno essere vagliate eventuali iniziative da intraprendere.

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ALLEGATO 8

5-01933 Mattia: Stato di avanzamento del procedimento amministrativo relativo alla realizzazione del parco eolico «Poggio tre Vescovi» in provincia di Arezzo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il progetto di parco eolico «Poggio Tre Vescovi» – che prevede l'installazione di 11 aerogeneratori in Alta Valmarecchia e, più precisamente, in località Tre Vescovi ricadente nel comune di Badia Tedalda, per una potenza complessiva pari a oltre 72 megawatt e una producibilità annua stimata pari a circa 165 gigawatt/ora – rientra tra quelli rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC).
  Da ciò discende che l'autorità competente per le valutazioni di impatto ambientale è il Ministero e che la relativa istruttoria è affidata all'apposita Commissione tecnica PNRR-PNIEC, con applicazione delle accelerazioni e delle semplificazioni procedimentali previste dalla normativa vigente per progetti suscettibili di concorrere alla realizzazione degli obiettivi di transizione energetica e del PNRR.
  Come ricorda l'Onorevole interrogante, l'istanza per l'avvio del procedimento di valutazione ambientale del progetto in parola è stata presentata al Ministero in data 10 maggio 2023. La procedibilità della stessa è stata comunicata lo scorso 16 maggio, con il contestuale avvio della consultazione pubblica, poi conclusasi il 15 giugno. Ad oggi risultano pervenute complessivamente 22 osservazioni.
  In quanto soggetti interessati, le regioni Toscana ed Emilia-Romagna hanno formulato delle richieste di integrazione della documentazione. A fronte di tale richiesta, nell'oggi, non risulta trasmessa dal proponente alcuna controdeduzione né integrazione documentale.
  In ogni caso, sta proseguendo l'istruttoria tecnica del progetto presso la Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, cui compete la predisposizione dello schema di provvedimento di VIA da sottoporre alla direzione generale competente del Ministero, ai fini dell'adozione.