CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
Pag. 636

ALLEGATO 1

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. C. 1627 Governo, approvato dal Senato e relativa Nota di variazioni. C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026» (C. 1627 Governo, approvato dal Senato);

   espresso apprezzamento per gli interventi di sostegno nel settore dei trasporti e le misure di sviluppo nel settore delle telecomunicazioni e, in particolare, per:

    l'articolo 1, comma 19, che riduce da 90 a 70 euro per l'anno 2024 l'importo del canone RAI;

    l'articolo 1, comma 20, che riconosce alla RAI un contributo di 430 milioni per il 2024, per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale;

    l'articolo 1, commi 203 e 204, che prorogano fino al 2026 il Fondo per le vittime dell'amianto in favore dei lavoratori dei cantieri navali;

    l'articolo 1, commi 272-275, che assicurano risorse per complessivi 11.630 milioni di euro per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina;

    l'articolo 1, comma 276, che semplifica le procedure per la realizzazione degli interventi urgenti di ripristino della funzionalità dell'impianto funiviario di Savona;

    l'articolo 1, comma 277, che, nell'Allegato V:

     a) autorizza la spesa di complessivi 560 milioni di euro, per gli anni dal 2024 al 2038, in relazione alla realizzazione delle linee metropolitane M4 e M5 di Milano;

     b) autorizza la spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2024 per l'adeguamento tecnologico degli operatori di rete mobile al sistema IT-ALERT;

     c) autorizza la spesa di 265.400 euro per il 2024 per il già citato impianto funiviario di Savona;

    l'articolo 1, comma 279, che autorizza una spesa pari a complessivi 825 milioni di euro negli anni 2024-2027 per la realizzazione degli interventi finanziati anche in parte a valere sulle risorse previste dal PNRR, affidati a contraente generale dalle società del gruppo Ferrovie dello Stato;

    l'articolo 1, comma 280, che reca disposizioni volte ad accelerare la realizzazione degli interventi di potenziamento e velocizzazione della linea ferroviaria adriatica;

    l'articolo 1, comma 285, che assegna un finanziamento di complessivi 100 milioni di euro alla Ferrovia centrale umbra;

    l'articolo 1, comma 287, che reca un finanziamento di 35 milioni di euro per il 2024 per il porto di Civitavecchia;

    l'articolo 1, comma 292, quarto periodo, che rifinanzia per 55 milioni di euro per l'anno 2024, 130 milioni di euro per l'anno 2027 e 170 milioni di euro per l'anno 2028 il Fondo per le infrastrutture portuali;

    l'articolo 1, comma 292, ultimo periodo, che rifinanzia per 100 milioni di euro per l'anno 2027 l'autorizzazione di Pag. 637spesa per interventi in favore del settore dell'autotrasporto;

    l'articolo 1, commi 296 e 297, che estendono l'applicazione del credito d'imposta per gli autotrasportatori di merci per l'acquisto del gasolio impiegato nei veicoli di categoria euro 5 o superiore, nel limite massimo di 20 milioni di euro per l'anno 2024;

    l'articolo 1, comma 344, che proroga per il 2024 l'impiego di un contingente di personale delle Forze armate per la finalità specifica di rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza delle principali infrastrutture ferroviarie del Paese;

    l'articolo 1, commi da 464 a 469, che dispongono l'assegnazione alle regioni a statuto ordinario di contributi per investimenti diretti nel limite complessivo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, da destinare, fra l'altro, ad interventi di viabilità e per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico;

    l'articolo 1, comma 531, che incrementa di 1.925.000 euro annui, a decorrere dal 2024, la dotazione del Fondo di solidarietà per il trasporto aereo e il sistema aeroportuale;

   considerato l'ampio lavoro svolto dalla Commissione sui temi del trasporto aereo e marittimo e del trasporto pubblico locale e rilevata l'esigenza di adottare le conseguenti iniziative;

   in particolare:

    con riferimento al trasporto marittimo, risulta necessario assumere ogni utile iniziativa presso le competenti sedi europee per valutare gli effetti della direttiva (UE) 2023/959, che dispone, fra l'altro, l'estensione del sistema EU ETS al settore del trasporto marittimo; il nuovo sistema EU ETS infatti rischia di determinare una perdita di competitività dei porti europei, con il pericolo di una progressiva delocalizzazione verso gli altri porti del Mediterraneo, risultando fortemente penalizzante per il settore portuale nazionale;

    con riferimento al trasporto pubblico locale, occorre pervenire finalmente ad una riforma del settore, che garantisca al sistema risorse adeguate in termini strutturali e preveda criteri di ripartizione delle risorse che tengano anche conto dei livelli essenziali dei servizi;

    con riferimento al trasporto aereo e alla continuità territoriale aerea e marittima, occorre adottare iniziative volte a contrastare i fenomeni di aumenti indiscriminati dei prezzi, oramai sempre più frequenti soprattutto con riferimento alle tratte da e per le isole, nonché ogni opportuna azione per l'inserimento di Sardegna, Sicilia e isole minori nell'articolo 349 del TFUE e proporre le modifiche, all'uopo necessarie, della normativa dell'Unione europea in tema di trasporti aerei e marittimi al fine di stabilire e attuare politiche di coesione, volte alla mitigazione del divario economico-sociale che la condizione di insularità implica, in piena attuazione del principio di insularità di cui all'articolo 119 Cost. nonché della risoluzione Omarjee del Parlamento europeo,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. C. 1627 Governo, approvato dal Senato e relativa Nota di variazioni. C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI RELAZIONE

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),

   esaminato, per le parti di competenza, il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 (A.C. 1627) e la Tabella 10;

   premesso che:

    l'esame del disegno di legge di bilancio per il 2024 si inserisce in un contesto macroeconomico che desta forti preoccupazioni: nel secondo trimestre dell'anno il PIL ha subito un rallentamento e, secondo le prime stime Istat, l'andamento nel terzo trimestre è rimasto stazionario. La crescita acquisita per il 2023 si stabilizza pertanto allo 0,7 per cento, ad un livello inferiore alle attese, mentre per il 2024 il paventato raggiungimento di una crescita del 1,2 per cento, come evidenziato dalla NADEF 2023, appare ottimistico e difficilmente raggiungibile. Le più recenti stime di organismi internazionali, infatti, collocano la crescita del Pil italiano per il prossimo anno tra lo 0,5 e lo 0,8 per cento;

    tale andamento prefigura, pertanto, il primo vero arresto della crescita per due trimestri consecutivi a partire dal gennaio 2021, evidenziando l'esaurimento della spinta economica ereditata dalla precedente legislatura e tutta l'inefficacia delle politiche attuate dall'Esecutivo in carica, a partire dall'incerto apporto alla crescita da parte del PNRR a seguito del rallentamento degli interventi e della rimodulazione dei programmi;

    alcune delle misure previste in questa legge di bilancio costituiscono un pericoloso passo indietro i cui effetti potrebbero rendere ancor più incisivi i rischi al ribasso sull'andamento dell'economia, con un deterioramento dei conti pubblici a partire già dal 2024 che rischia di mettere in serio pericolo la solidità dei fondamentali dell'economia italiana;

    l'evidenza empirica ci insegna che l'espansione del bilancio non si traduce automaticamente in un sostenuto aumento del prodotto, se le misure non sono adeguate a favorire la crescita potenziale nel lungo periodo. Al contrario, questa manovra di bilancio, di ammontare pari a 25,5 miliardi di euro, non contiene vere e proprie misure espansive – che si riducono a pochi interventi – mentre le fonti di finanziamento a deficit ammontano ad oltre 15 miliardi di euro 2024 e sono affiancate da preoccupanti tagli di spesa e riduzioni di entrate. Il tutto in un contesto dove il debito pubblico non diminuisce, la volatilità sui mercati finanziari è tornata ad aumentare e i tassi di interesse sul debito pubblico risultano molto elevati;

    gli effetti della protratta incertezza degli investitori sugli orientamenti del Governo, con posizioni spesso conflittuali con i più importanti argomenti di discussione in seno alle istituzioni europee, in particolare in merito alla mancata decisione a tutt'oggi sulla ratifica dell'accordo di modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES), e sulla credibilità dell'impegno a conseguire i risultati di crescita annunciati, stanno determinando una situazione di scarsa credibilità anche nel contesto internazionale;

    tenuto conto che nell'ambito del Semestre europeo il Consiglio ha approvato Pag. 639in luglio le sue raccomandazioni specifiche per Paese sui programmi nazionali di riforma 2023 e ha formulato pareri sui programmi di stabilità o convergenza aggiornati. Le raccomandazioni per l'Italia invitano, tra l'altro, il nostro Paese ad assicurare una politica di bilancio prudente, limitando l'aumento della spesa primaria; a utilizzare i risparmi dalla graduale riduzione delle misure di sostegno di emergenza connesse all'energia per ridurre il disavanzo pubblico, e qualora nuovi aumenti dei prezzi dell'energia dovessero richiedere nuove misure di sostegno o di proseguire le esistenti, far sì che esse tutelino le famiglie e le imprese vulnerabili; a preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e a provvedere all'assorbimento efficace delle sovvenzioni del dispositivo e di altri fondi dell'Unione, in particolare per promuovere le transizioni verde e digitale; a continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme atti a migliorare la produttività e ad aumentare la crescita sostenibile; a ridurre le imposte sul lavoro e aumentare l'efficienza del sistema fiscale, preservandone la progressività e migliorando l'equità; ad accelerare la produzione di energie rinnovabili aggiuntive; ad aumentare l'efficienza energetica, anche attraverso sistemi di incentivi mirati, rivolti in particolare alle famiglie più vulnerabili e agli edifici con le prestazioni peggiori; a promuovere la mobilità sostenibile; a intensificare le iniziative a favore dell'offerta e dell'acquisizione delle abilità e competenze necessarie per la transizione verde;

    nel disegno di legge di bilancio in esame si ravvisano scelte incoerenti con i suddetti indirizzi, se non proprio controproducenti, sia sul fronte sociale e della crescita sostenibile sia con le scelte che stanno maturando in sede UE; esattamente al contrario di quanto sarebbe necessario per il nostro Paese, molte delle raccomandazioni espresse a livello europeo sono disattese, in particolare per quanto riguarda gli investimenti e riforme atti a migliorare la produttività e ad aumentare la crescita sostenibile, l'adeguato assorbimento delle risorse europee, l'accelerazione sulla transizione verde e digitale, la riduzione delle imposte sul lavoro e l'aumento dell'efficienza del sistema fiscale, preservandone la progressività e migliorando l'equità, tutti elementi fortemente manchevoli nel disegno di legge di bilancio. Inoltre, il provvedimento in esame contiene una serie di scelte penalizzanti per le fasce più deboli della cittadinanza; preoccupano in questo senso le insufficienti misure per fronteggiare l'andamento dell'inflazione e i tagli alla spesa pubblica che colpiscono in particolare la sanità pubblica, in rapido peggioramento con il rapporto spesa sanitaria/Pil che scende al 6,2 per cento nel 2024 rispetto al 6,6 per cento del 2023, e rispetto ai numeri del personale sanitario, già carente in ragione della mancanza di oltre 15 mila medici, con riflessi devastanti sull'aumento delle liste d'attesa; scarse le risorse per l'istruzione e quelle per la disabilità, mentre nulla è previsto con riguardo al riconoscimento di un salario minimo a tutela dei lavoratori più fragili;

   considerato che:

    la manovra di bilancio appare illusoria, insostenibile e scarsamente credibile;

    per quanto concerne le materie di competenza della Commissione, si sottolinea, tra l'altro, che:

     considerate le disposizioni della Sezione I del disegno di legge, l'articolo 1, commi 272-275, autorizza tra l'altro la spesa complessiva di 9,31 miliardi di euro per il periodo 2024-2032 al fine di consentire l'approvazione da parte del CIPESS entro l'anno 2024 del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. Rispetto al testo originario, il nuovo testo approvato al Senato prevede una riduzione di 2,32 miliardi di euro che sono posti a carico del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ovvero vengono stornati dal Fondo quelle risorse delle Regioni Sicilia e Calabria destinate a investimenti e sviluppo del territorio. Complessivamente, l'onerosissimo progetto del ponte sullo Stretto, reso obsoleto dagli avanzamenti sopravvenuti in campo tecnico e scientifico,Pag. 640 irrispettoso di ogni vincolo paesaggistico e ambientale, cui non corrisponde né una visione generale delle reali esigenze di mobilità delle regioni del Mezzogiorno, né una valutazione delle conseguenze della costruzione del ponte per la logistica e per l'economia dell'intero Paese, prelude a contenziosi di ogni genere ma soprattutto distrae un ingente ammontare di risorse che, anche considerando la più che probabile fine ingloriosa del progetto, potrebbero invece essere utilmente investite nell'ammodernamento del sistema infrastrutturale del Sud Italia e di Calabria e Sicilia in particolare;

     il rifinanziamento del trasporto pubblico locale nella manovra, tra decreto fiscale e legge di bilancio, risulta largamente insufficiente in relazione alle necessità del Paese; non sono previsti interventi adeguati sulla continuità territoriale e per la mobilità sostenibile, né le risorse necessarie per un sostegno strategico per porti e aeroporti;

     preoccupa profondamente lo stato di attuazione del PNRR, che rappresenterebbe invece un fondamentale volano per la crescita del nostro Paese, in particolare sul fronte degli investimenti infrastrutturali e della tutela del territorio, dopo le rimodulazioni volute dal Governo; il differimento dei termini in diverse e significative misure del PNRR, non ultima quella relativa alle risorse da assegnare ai comuni, quelle relative alle agevolazioni sulle auto elettriche, sulle colonnine di ricarica, completamente assenti in alcune vaste aree del Paese, pone l'Italia in controtendenza rispetto ai più avanzati Paesi dell'Unione europea;

   tutto ciò considerato,

DELIBERA DI RIFERIRE
IN SENSO CONTRARIO.

Barbagallo, Bakkali, Casu, Ghio, Morassut, Ghirra.

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ALLEGATO 3

DL 161/2023: Disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano. C. 1624 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 15 novembre 2023, n. 161, recante disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano (C. 1624 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.