CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 dicembre 2023
220.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Disciplina dell'ippicoltura. C. 329 Gadda.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminata, per quanto di competenza, la proposta di legge C. 329 Gadda, recante disciplina dell'ippicoltura, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente;

   rilevato che l'obiettivo del provvedimento è quello di consentire, attraverso la definizione di un nuovo e adeguato contesto normativo, lo sviluppo e il rafforzamento della filiera degli equidi, con particolare riferimento all'allevamento dei cavalli, a fronte di una disciplina vigente attualmente frammentata, diversificata e disomogenea, per quanto concerne gli ambiti fiscale, previdenziale e amministrativo;

   rilevato che, in base all'articolo 1, comma 2, le attività di ippicoltura sono considerate agricole ai sensi dell'articolo 2135, primo comma, del codice civile;

   preso atto, quanto agli ambiti di competenza della Commissione, del contenuto del medesimo articolo 1, laddove, al comma 3, prevede che alle attività di ippicoltura si applicano le disposizioni fiscali e previdenziali vigenti previste per il settore agricolo, stabilendo, al successivo comma 7, che gli operai assunti a tempo indeterminato o determinato dalle imprese che esercitano attività di ippicoltura sono considerati, ai fini previdenziali, lavoratori agricoli dipendenti;

   osservato che, in base al comma 4 del già richiamato articolo 1, tra le attività considerate connesse all'attività di ippicoltura, ai sensi dell'articolo 2135, terzo comma, del codice civile, viene richiamata la promozione in ogni sede di attività di studio delle tecniche di ippicoltura, di tirocini e di attività formative, anche in collaborazione con istituti scolastici, con gli allevamenti presenti sul territorio e con le cliniche veterinarie universitarie,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

DL 181/2023: Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023. C. 1606 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge C. 1606, di conversione del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023;

   preso atto delle disposizioni recate dall'articolo 3, che, nel modificare e integrare la disciplina delle concessioni geotermoelettriche, al comma 1, lettera b), introduce nel decreto legislativo n. 22 del 2010 un nuovo articolo 16-bis, con il fine espresso di rafforzare l'autonomia energetica nazionale e il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione, disponendo che l'autorità competente può chiedere al concessionario uscente di una concessione geotermoelettrica di presentare, entro un termine stabilito dall'autorità, comunque non successivo al 30 giugno 2024, un apposito piano pluriennale di investimenti, avente a oggetto, tra l'altro, misure per l'innalzamento dei livelli occupazionali nei territori interessati dalla concessione di coltivazione;

   osservato che l'articolo 14, nel prevedere disposizioni urgenti in materia di procedure competitive e di tutela dei clienti domestici nel mercato al dettaglio dell'energia elettrica, al comma 4, prevede che le imprese che esercitano il servizio di maggior tutela continuino ad avvalersi dei servizi di contact center prestati da soggetti terzi, con salvaguardia degli stessi livelli occupazionali, sino alla conclusione delle procedure di individuazione dei fornitori del servizio di vulnerabilità, ferma restando la scadenza naturale dei contratti, se anteriore,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

5-01762 Gribaudo: Sui ritardi nell'erogazione degli acconti e dei saldi del finanziamento spettante ai patronati.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio gli Onorevoli Interroganti che hanno chiesto di fare luce sulle motivazioni del ritardo nell'erogazione dei saldi dei finanziamenti spettanti agli Istituti di Patronato per l'attività svolta.
  Sul tema illustrerò gli elementi informativi forniti dalla Direzione Generale competente del Ministero.
  Preliminarmente, rappresento che nei mesi scorsi è stato istituito, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un tavolo con gli Istituti di patronato, cui sarà invitato a partecipare anche l'INPS, al fine di individuare soluzioni per snellire i passaggi burocratici e, anche tramite la digitalizzazione e l'interoperabilità delle piattaforme, accelerando i tempi dei controlli e i conseguenti pagamenti.
  Occorre ricordare che gli Istituti di patronato svolgono un servizio di pubblica utilità a cui sono affidati compiti strumentali e funzionali alla tutela, anche costituzionale, in materia di lavoro e previdenza.
  In considerazione della rilevanza del ruolo sociale assunto, i Patronati sono sottoposti – ai sensi della legge n. 152 del 2001 e del decreto ministeriale 10 ottobre 2008, n. 193 – alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con particolare riferimento alla gestione finanziario-contabile e sono destinatari di apposito finanziamento per lo svolgimento delle loro attività.
  Le verifiche ispettive necessarie ai fini del finanziamento erogato ai Patronati per l'attività svolta, vengono eseguite a posteriori rispetto all'anno di riferimento, così come previsto dalla vigente disciplina di legge e se dal controllo effettuato vengono riscontrate irregolarità, viene decurtando il punteggio spettante.
  Il Ministero del lavoro, pertanto, necessita ex lege dei dati relativi all'attività svolta dagli Istituti di patronato per garantire un'erogazione di fondi corrispondente all'attività effettivamente svolta da ciascun Patronato.
  Ci tengo ad evidenziare che il Ministero per favorire una velocizzazione delle procedure di erogazione delle somme, è recentemente intervenuto, costituendo, con specifico riferimento alla Sicilia una task force di ispettori dell'INL che stanno operando per portare a compimento le ispezioni relative ad annualità pregresse.
  Con riferimento all'evocata mancata ottemperanza alle sentenze, si precisa come invero il Ministero si sia sempre adeguato al dictum delle sentenze del giudice amministrativo, adottando decreti di ripartizione dell'intero ammontare del fondo, fatti salvi eventuali conguagli all'esito della definizione delle necessarie e dovute verifiche ispettive.
  Da ultimo con decreto direttoriale, n. 705 dell'8 novembre 2023 sono state attribuite e liquidate agli Istituti di patronato le somme a titolo di integrazione la prima anticipazione 2022, la seconda anticipazione 2022 e il conguaglio degli anni 2017 e 2018.

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ALLEGATO 4

5-01759 Mari: Sull'inserimento dei portalettere tra le professioni usuranti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio l'Onorevole Interrogante per aver posto l'attenzione sull'importante misura dell'anticipo pensionistico (cd. «Ape sociale») che il Governo con la legge di bilancio, in corso di approvazione al Senato, ha voluto confermare e prorogate per tutto il 2024 con condizioni e caratteristiche quasi del tutto analoghe a quelle attive nel 2023.
  Con specifico riferimento al quesito riguardante l'individuazione di ulteriori attività particolarmente faticose e pesanti ai fini del pensionamento anticipato, posso riferite che il tema dell'aggiornamento delle professioni e delle mansioni gravose, già oggetto di un primo intervento normativo nella legge n. 234 del 2021, è stato un punto di attenzione costante dei lavori dell'Osservatorio della spesa previdenziale e dei tavoli di confronto con le parti sociali che sono stati più volte convocati nel corso del 2023. Tale Osservatorio, istituito a maggio scorso presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha avviato, fra gli altri temi, anche una riflessione sulle figure professionali ad oggi non ricomprese ai fini dell'accesso all'ape sociale mettendole in relazione rispetto agli accantonamenti stanziati fino al 2023 per questa forma di anticipo pensionistico.
  Ciò permetterà, nel corso del 2024, di valutare ulteriori interventi per analizzare l'attuale platea dei beneficiari di tale anticipo pensionistico in riferimento agli addetti mansioni ritenute gravose, verificando, nel contempo, l'impatto della spesa previdenziale sui saldi di finanza pubblica, anche in ottica previsionale, di possibili ampliamenti e modifiche rispetto all'elenco codificato dalla legge n. 234 del 2021, identificando ulteriori tipi di lavorazioni che devono potere trovare un accesso anticipato alla pensione e semplificandone anche l'iter amministrativo e le accorciandone le relative tempistiche.
  Concludo, pertanto, ribadendo la massima attenzione del Ministero del lavoro agli strumenti di flessibilità in uscita, in special modo per le categorie di lavoratori che svolgono occupazioni gravose caratterizzate da indici di rischio particolarmente elevate.

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ALLEGATO 5

5-01760 Soumahoro: Iniziative volte a contrastare gli infortuni sul lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Passo a illustrare l'atto di sindacato ispettivo con il quale l'Onorevole Interrogante chiede quali iniziative di competenza si intendano intraprendere in materia di infortuni sul lavoro.
  In proposito, sulla scorta degli elementi forniti dalla competente direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, l'Ispettorato nazionale del lavoro e l'INAIL, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, mi preme ricordare che la salute e la sicurezza sul lavoro rappresentano un tema di fondamentale importanza per il Governo che, sin dal suo insediamento, lo ha inserito tra le sue priorità. È stato, infatti, fin da subito istituito un tavolo tecnico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro che ha anche l'obiettivo di elaborare delle proposte di revisione dell'impianto normativo vigente per renderlo più in linea con l'attuale contesto produttivo.
  Quanto agli strumenti di prevenzione, è fondamentale l'attività di controllo ispettivo, finalizzata al contrasto degli infortuni e delle morti sul lavoro.
  Al riguardo, l'INL da sempre conduce attività di vigilanza nei settori produttivi ad alto rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori, in particolare nel settore delle costruzioni con l'obiettivo di contrastare e ridurre gli infortuni sui luoghi di lavoro.
  Rappresento, a tal proposito, che dal mese di settembre scorso, l'INL ha avviato una vigilanza straordinaria volta ad intensificare l'attività di controllo in edilizia e nei cantieri relativi ad appalti pubblici, avviati per la realizzazione di progetti di efficientamento e di manutenzione straordinaria di opere infrastrutturali realizzate sulla rete ferroviaria e stradale, incrementando così la sorveglianza in materia di salute e sicurezza nei settori considerati ad alto rischio.
  Ritengo anche opportuno ricordare che, al fine di intensificare l'attività ispettiva su tutto il territorio nazionale, sono stati assunti, tra il mese di luglio e settembre 2023, circa 670 ispettori tecnici destinati agli uffici territoriali del lavoro.
  Sul fronte normativo, in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, faccio presente che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha messo in atto già diversi interventi: come noto, un primo pacchetto di misure di intervento in materia di salute e sicurezza sul lavoro è contenuto nel decreto-legge n. 48 del 2023 (decreto lavoro) con cui è stato incrementato il fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, nella misura di 5 milioni di euro.
  Inoltre, con lo stesso decreto lavoro è stato istituito il Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2024.
  Sul punto sempre il decreto lavoro prevede, tra l'altro, l'obbligo per i datori di lavoro di nominare il medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi di cui agli articoli 17 e 28 del decreto legislativo n. 81 del 2008, l'estensione ai lavoratori autonomi di alcune misure di tutela previste nei cantieri, nonché le modifiche apportate alla disciplina in materia di attrezzature di lavoro.
  Comunico altresì che la legge di bilancio 2024, attualmente all'esame del Senato della Repubblica, ha previsto un rifinanziamento del fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di infortuni sul lavoro, prevedendo ulteriori risorse finanziarie per il triennio 2024- 2026.Pag. 82
  La prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali costituisce anche un obiettivo strategico dell'INAIL, nell'ottica del tendenziale azzeramento del fenomeno infortunistico in tutti i settori lavorativi.
  A partire dal 2010, l'INAIL ha introdotto meccanismi d'incentivazione per il miglioramento continuo delle misure di prevenzione e protezione attraverso bandi di finanziamento denominati Bandi ISI; ad oggi sono stati stanziati oltre 3 miliardi di euro e sono stati ammessi al finanziamento oltre 36.000 progetti di prevenzione.
  Con particolare riferimento al potenziamento dei sistemi informativi, l'INAIL ha dichiarato che l'analisi dei dati contenuti negli archivi e nelle banche dati costituiscono una fondamentale fonte informativa per la prevenzione e per le attività di vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro; a tal proposito, l'INAIL ha sottoscritto con l'INL e con la Conferenza delle regioni e province Autonome una convenzione per l'accesso ai servizi «Flussi Informativi», «Registro delle Esposizioni» e «Cruscotto infortuni», nell'ottica di una maggiore condivisione delle informazioni negli stessi contenute e per il potenziamento del coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti, attraverso azioni svolte in sinergia dalle istituzioni operanti a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
  Tra le attività di prevenzione dell'INAIL è contemplata, altresì, la creazione e la diffusione di un archivio di «Soluzioni e procedure Buone Pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili», di facile consultazione per i cittadini, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza nei cantieri edili.
  Tali buone pratiche, infatti, assumono sempre di più un ruolo strategico per la promozione della salute e della sicurezza nei cantieri edili e possono contribuire in modo significativo alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali.
  In conclusione, assicuro che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a riservare la massima attenzione al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro nella consapevolezza che il diritto al lavoro e il diritto alla salute sono diritti riconosciuti e garantiti dalla nostra Costituzione.

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ALLEGATO 6

5-01761 Carotenuto: Sulle criticità relative alla fruizione dell'Assegno di Inclusione (AdI) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere i dati relativi alle domande esitate in riferimento al Supporto Formazione e lavoro (SFL), nonché informazioni circa le modalità attuative della nuova misura dell'assegno di inclusione (Adi).
  Preliminarmente, rilevo che sono state acquisite informazioni da parte delle competenti Direzioni Generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e da ANPAL.
  Voglio, poi, rassicurare gli onorevoli interroganti circa il fatto che non solo il decreto attuativo relativo alle modalità di presentazione delle domande e di erogazione del beneficio Adi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 16 novembre scorso, debitamente registrato dalla Corte dei conti, ma anche che, in quella stessa data, è stata pubblicata la circolare INPS n. 105, recante le prime indicazioni sulla citata misura.
  Perciò, come previsto e comunicato, lunedì 18 dicembre si è dato avvio alla presentazione delle domande di Adi, onde consentire il pagamento del beneficio già a partire dal prossimo mese di gennaio.
  La domanda può essere presentata sia in modalità telematica sul portale dell'istituto, sia presso i patronati. Inoltre, dal 1° gennaio sarà possibile rivolgersi anche ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF). Questo per consentire ai cittadini di poter ricevere l'assistenza necessaria e garantire, pertanto, l'accesso alle domande anche a coloro che siano sprovvisti di mezzi.
  Con la circolare INPS citata si sono chiariti una serie di punti, che preciso anche in questa sede.
  Con riferimento al patto di attivazione digitale (PAD), propedeutico all'erogazione del beneficio oltre che all'avvio del percorso di inclusione sociale e lavorativa, è prevista la possibilità di sottoscriverlo insieme alla presentazione della domanda, così da anticipare i tempi e permettere, a valle dei controlli, ai beneficiari che ne hanno i requisiti di accedere al beneficio in tempi molto brevi.
  Inoltre, e mi preme sottolineare in particolar modo questo aspetto perché lo ritengo fondamentale, oltre che un grande risultato che permette di dare continuità alle persone effettivamente in situazione di disagio e povertà, si è disposto che in fase di prima applicazione, ferma restando la necessità dell'esito positivo dell'istruttoria, per le sole domande con PAD sottoscritto entro il mese di gennaio 2024, la decorrenza del beneficio sarà riconosciuta dallo stesso mese di gennaio 2024.
  In questo modo abbiamo ottenuto che non ci fosse, per i nuclei attualmente percettori del Reddito di Cittadinanza e con i requisiti per accedere al beneficio ADI, alcuna soluzione di continuità tra le due misure.
  Ne approfitto per comunicare agli Onorevoli interroganti i dati a nostra disposizione sulle domande Adi, che ci forniscono un riscontro al momento positivo e confermano l'assenza di criticità per l'inoltro delle stesse.
  Difatti, in data 18 dicembre, alle ore 17.00 risultavano trasmesse e acquisite 52 mila domande, di cui il 50 per cento frutto dell'inserimento diretto da parte dei cittadini.
  Infine, relativamente ai dati SFL richiesti dagli onorevoli interroganti, dalle informazioni fornite da ANPAL risultano presenti nei sistemi 49.656 domande accolte, al netto di quelle decadute e revocate; per 44.858 domande risulta presente un patto di servizio, mentre sono complessivamentePag. 84 24.927 i soggetti presi in carico che risultano avete una politica attiva in corso o avviata successivamente all'accoglimento della domanda SFL.
  A tal fine, consegno agli Onorevoli interroganti e alla Commissione la tabella, fornita da ANPAL, recante i dati suddivisi per regione.

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ALLEGATO 7

5-01763 Tassinari: Iniziative volte a tutelare i lavoratori della ex Farmografica s.r.l. di Cervia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Passo a illustrare l'atto di sindacato ispettivo con il quale gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative di competenza si intende adottare per la tutela dei lavoratori dello stabilimento Mayer-Melnhof Packaging (ex Farmografica di Cervia).
  Preliminarmente, informo l'interrogante che sono state acquisite informazioni dalle competenti strutture del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché dal Ministero dell'interno e dalla regione Emilia-Romagna.
  Nel merito, comunico che lo scorso 14 dicembre si è svolto, presso la Prefettura di Ravenna, un primo confronto tra le organizzazioni sindacali, l'attuale proprietà dello stabilimento e il Gruppo Focaccia di Cervia, impresa locale disposta a rilevare la società.
  Al riguardo, la Prefettura di Ravenna ha comunicato che il confronto tra le parti coinvolte è stato positivo, in quanto è stata riscontrata la volontà di procedere nelle trattative per formalizzare in tempi brevi il passaggio di società, nel momento in cui verrà acquisito il consenso da parte della dirigenza della società austriaca Mayer-Melnhof Packaging.
  Rappresento agli interroganti che la società proprietaria della ex Farmografica si è impegnata a non dare corso alla procedura di licenziamento dei dipendenti e si è resa disponibile a garantire le retribuzioni per tutti i lavoratori coinvolti che, come assicurato, non cesseranno dalle loro mansioni fino al termine delle operazioni di passaggio del ramo d'Azienda.
  La regione Emilia Romagna, sul punto, ha dichiarato di aver partecipato al tavolo di confronto, condividendo gli obiettivi di salvaguardia dell'occupazione e mantenimento del sito produttivo.
  Concludo, garantendo il massimo impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che continuerà a seguire, per quanto di competenza, lo sviluppo della vicenda per trovare ogni possibile soluzione che salvaguardi i livelli occupazionali.