CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 novembre 2023
208.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Disposizioni in materia di giusta retribuzione
e salario minimo. C. 1275 Conte e abb.

PARERE APPROVATO

  La VIII Commissione,

   esaminata, per i profili di competenza, la proposta di legge, recante deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione, quale risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente (C.1275 e abb.);

   valutato positivamente il criterio direttivo per l'esercizio della delega in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva, di cui alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 1, volto a stabilire per le società appaltatrici e subappaltatrici, negli appalti di servizi di qualunque tipo e settore, l'obbligo di riconoscere ai lavoratori coinvolti nell'esecuzione dell'appalto trattamenti economici complessivi minimi non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati nel settore al quale si riferisce l'oggetto dell'appalto, nonché a prevedere, coerentemente, il rafforzamento delle misure di verifica e di controllo spettanti alle stazioni appaltanti, al fine di rendere effettivi i predetti obblighi,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Disposizioni organiche per la valorizzazione,
la promozione e la tutela del made in Italy. C. 1341 Governo.

PARERE APPROVATO

  La VIII Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge C. 1341 Governo, recante disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy;

   rilevato che l'articolo 2 prevede che le amministrazioni centrali e locali orientano la propria azione e le relative misure di incentivazione ai principi del recupero delle tradizioni, della valorizzazione dei mestieri, alla promozione del territorio e delle bellezze naturali e artistiche, assicurando che le misure di incentivazione che caratterizzano e qualificano la loro azione siano coerenti, tra le altre cose, con i principi della sostenibilità ambientale della produzione;

   valutata positivamente l'istituzione del Fondo nazionale del Made in Italy di cui all'articolo 4, con finalità di sostegno alla crescita, al rafforzamento e al rilancio delle filiere strategiche nazionali, anche in riferimento alle attività di approvvigionamento e riuso di materie prime critiche per l'accelerazione dei processi di transizione energetica e allo sviluppo di modelli di economia circolare;

   considerato che l'articolo 7 interviene per semplificare il procedimento di autorizzazione degli interventi selvicolturali nei boschi e nelle foreste indicati all'articolo 136 del codice dei beni culturali e del paesaggio, al fine di agevolare il procedimento di approvvigionamento delle materie prime;

   evidenziato che l'articolo 8 reca disposizioni per la promozione e il sostegno degli investimenti, sul territorio nazionale, la ricerca, la sperimentazione e l'innovazione dei processi di produzione di fibre di origine naturale, nonché provenienti da processi di riciclo, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità;

   apprezzato che l'articolo 11 prevede l'adozione di linee guida volte a stabilire criteri per la misurazione del livello qualitativo dei prodotti, compresi gli aspetti relativi alla sostenibilità, da valutare da parte delle stazioni appaltanti, anche sulla base del rispetto da parte delle imprese degli obblighi in materia ambientale, nel contempo disponendo che il livello di ottemperanza a tali parametri qualitativi possa essere considerato dalla stazione appaltante, per ciascuna delle voci merceologiche che compongono l'offerta, tra i criteri di valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

5-01195 Iaia: Salubrità delle acque e dei terreni attigui alla discarica in località «La Chianca» (TA) e ipotesi di ristoro dei relativi portatori di interesse.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Riguardo le questioni poste, si comunica quanto rappresentato dalla regione Puglia.
  La piattaforma di trattamento RSU di Manduria si compone di una discarica per rifiuti non pericolosi, e di una linea di biostabilizzazione della frazione umida da trasformare in materiale stabile ed inerte diretto alla discarica. Una terza linea non è mai entrata in esercizio e stralciata dal provvedimento autorizzativo, prevedeva la selezione e valorizzazione delle frazioni riutilizzabili derivanti da raccolta differenziata.
  La piattaforma è stata realizzata in forza dell'approvazione del progetto esecutivo avvenuta ad aprile 2001, successivamente confermata a gennaio 2002. La discarica è entrata in esercizio nell'anno 2003 e ad oggi ha esaurito le volumetrie autorizzate.
  La piattaforma è attualmente in esercizio a seguito del provvedimento positivo di compatibilità ambientale dell'intervento. La Valutazione di Impatto Ambientale – VIA risale a giugno 2012, mentre l'Autorizzazione Integrata Ambientale – AIA ad ottobre 2013, oggetto di modifiche ed aggiornamenti nel corso degli anni.
  La falda che defluisce sotto l'impianto è monitorata secondo quanto indicato nel provvedimento di AIA e nel Piano di Monitoraggio e Controllo – PMC, in cui sono stati individuati tre pozzi, di cui uno a monte e due a valle dell'impianto.
  In occasione degli autocontrolli eseguiti dal Gestore, le indagini sono state attuate anche mediante altri quattro pozzi, ubicati lungo il perimetro della discarica. Perciò complessivamente sono sette i pozzi di monitoraggio dislocati lungo il perimetro della discarica, sui quali il Gestore dell'impianto esegue con cadenza trimestrale il monitoraggio della qualità delle acque sotterranee.
  Anche I'ARPA Puglia svolge attività di controllo ordinario, e nell'ambito del campionamento svoltosi a giugno 2022, sono stati rilevati alcuni superamenti rispetto alle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) fissate per le acque sotterranee.
  È opportuno rappresentare che sui cinque i pozzi esaminati, in tre è stato evidenziato il superamento dei limiti, ma due di questi sono posti a monte dell'impianto. Tuttavia, come comunicato dal competente comitato tecnico, nonostante la ipotizzata direzione del gradiente idraulico naturale della falda, la prossimità dei pozzi di monitoraggio e controllo alle sponde dalla discarica non consente di escludere che l'emungimento per il campionamento delle acque abbia creato un'area di richiamo, interferente con il bacino di discarica. Pertanto non può escludersi la possibile correlazione tra i superamenti rilevati in alcuni pozzi di campionamento ed il percolato di discarica.
  Come prova dell'assenza di correlazione tra la caratterizzazione del percolato di discarica con i superamenti rilevati, è stato chiesto al gestore di produrre uno studio dettagliato, per dimostrare l'integrità del sistema barriera di fondo e delle sponde della discarica, nonché l'assenza di emissioni imputabili a fratture o a discontinuità.
  Nello scorso mese di luglio, il Gestore ha presentato il piano di indagini integrative. Le attività proposte, con lo svolgimento di una serie di indagini di tipo geoelettrico, si sono svolte nella prima decade di agosto alla presenza del personale ARPA di Taranto. Sulla base delle risultanze, la regionePag. 89 Puglia ha rappresentato che le analisi chimiche effettuate sui pozzi presenti non hanno evidenziato superamenti delle concentrazioni di soglia di contaminazione per i parametri analizzati, come da vigente normativa. Inoltre, le prospezioni geoelettriche hanno mostrato l'assenza di discontinuità o di fratture nella barriera di fondo e sulle sponde della discarica. Infine, la comparazione della facies idrochimica dell'acqua di falda con quella di percolato hanno evidenziato nette differenze composizionali. Lo studio pertanto esclude la diffusione o il mescolamento di percolato.
  Il competente servizio regionale ha comunicato di non essere a conoscenza di ulteriori informazioni ambientali sui corpi idrici e sulla salubrità dei terreni attigui all'insediamento.
  Si segnala altresì che negli anni 2012-2013, il personale dell'allora Nucleo Operativo ecologico dei Carabinieri di Lecce ha svolto numerose attività di controllo sul sito in parola, in merito a problematiche connesse ad esalazioni odorigene moleste, segnalate dalla cittadinanza in molte occasioni attraverso esposti e raccolta firme. Nel corso dei suddetti controlli, non sono mai emerse criticità inerenti presunte infiltrazioni nella falda acquifera di sostanze inquinanti.

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ALLEGATO 4

5-01331 Zanella: Possibili danni ambientali alla dolina di Piano Battaglia, nel Parco delle Madonie (PA), conseguenti alla realizzazione di una strada carrabile al servizio degli impianti sciistici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla questione posta dall'onorevole interrogante, si rappresenta quanto segue.
  Con nota del 25 settembre 2023, la Regione Sicilia, interpellata da questo Ministero, ha evidenziato che la strada carrabile oggetto dell'interrogazione, che ricade, oltre che all'interno dei Siti Natura 2000 richiamati, in Zona C del Parco Regionale delle Madonie, è stata realizzata a seguito di iter autorizzativo avviato con Conferenza dei servizi tenutasi l'8 marzo 2021 ed indetta dal Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico della regione stessa.
  Nello specifico, i lavori consistono nella pavimentazione con selciato di due tratti, nella delimitazione di un tratto con muretto in pietra e nella regimazione delle acque superficiali, con collocazione di barriere di sicurezza in legno, pali di illuminazione e impianto di video-sorveglianza.
  Nell'ambito della Conferenza di servizi sono stati acquisiti il nulla osta del competente assessorato regionale, subordinato alla definitiva cessione del suolo trazzerale incorporato nelle particelle interessate dall'intervento, ai sensi dell'articolo 13 della Legge regionale n. 4 del 16 aprile 2003, e il parere, in uno con il nulla osta, dell'Ente Parco Regionale delle Madonie, trasmesso con nota 8 marzo 2021 n. 568.
  Ciò ai sensi della Legge regionale n. 13 del 2007, attuata con decreto assessorile n. 36 del 2022 (di recepimento delle Linee guida nazionali VincA), che individua l'Ente Parco Regionale quale Autorità competente per la VincA in relazione a interventi ricadenti all'interno di Parchi regionali.
  Tale nulla osta è stato subordinato alla prescrizione della tutela dell'area «rifugio Marini versante Petralia Sottana», con impossibilità, pertanto, di realizzazione di una terza via di accesso – oltre a quella sul versante nord, lato Isnello, e sul versante sud, rifugio Marini – vista la coincidenza con il Sentiero Italia su suolo di pertinenza di regia trazzera, connotato da prati concimati e pascolati, nonché da faggete della Sicilia settentrionale, in un paesaggio ad elevata naturalità.
  In tale tratto sono state pertanto ritenute ammissibili la sola delimitazione con staccionata e la pulizia dell'area circostante al fine di valorizzare il Sentiero Italia stesso.
  Inoltre, nel nulla osta sono stati prescritti sia la limitazione degli impatti sugli ambienti, con misure di sicurezza per la salvaguardia della fauna selvatica, durante l'esecuzione dei lavori, che il ripristino dello stato dei luoghi una volta terminati.
  È stata poi specificata la necessaria conformazione alle superiori prescrizioni e/o condizioni, sottoposte alla vigilanza in materia urbanistica ed edilizia del comune, con evidenziazione della necessaria sottoposizione ad apposito iter autorizzativo di eventuali varianti. Infine, è stata messa in evidenza l'adeguatezza al contesto paesaggistico delle tipologie di intervento e dei materiali previsti, non in grado di arrecare impatti degni di nota.
  Alla luce di quanto rappresentato dalla Regione Sicilia, per gli aspetti di competenza di questo Ministero, risulta che l'iter autorizzativo svolto sia stato condotto in coerenza con quanto previsto dall'articolo 6.3 della Direttiva «Habitat» n. 43 del 1992 e dall'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, in materia di valutazione di incidenza.
  Il Mase continuerà, comunque, ad attenzionare la questione, in considerazione della pregevolezza, a livello ambientale, del sito.

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ALLEGATO 5

5-01269 Roggiani: Realizzazione delle infrastrutture previste per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, con particolare riguardo alle varianti di Vercurago e Trescore e alla tangenziale di Sondrio.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto dagli onorevoli interroganti, rappresento quanto segue.
  In premessa, preciso che tutti gli interventi infrastrutturali oggetto dell'interrogazione sono inclusi nel Piano complessivo delle opere olimpiche approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri lo scorso 8 settembre 2023, con l'indicazione delle risorse disponibili e le relative fonti di copertura finanziaria.
  Nello specifico, l'articolo 1 del citato decreto suddivide le opere incluse nel Piano in due distinti allegati:

   nell'Allegato 1 sono riportate le opere di impiantistica sportiva ed infrastrutturali, stradali e ferroviarie, con ultimazione stimata del relativo cronoprogramma entro il 31 dicembre 2025 ovvero oltre tale data, tra le quali la Tangenziale sud di Sondrio e la Variante di Trescore-Entratico;

   nell'Allegato 2 sono riportate le opere infrastrutturali, con ultimazione stimata da relativo cronoprogramma successivamente alla data del 31 dicembre 2025, tra cui la Variante di Vercurago.

  Per quanto concerne l'iter tecnico-amministrativo di attuazione, la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026 (SIMICO) ha rappresentato quanto segue:

   per la Tangenziale sud di Sondrio si è conclusa con esito positivo la Conferenza di servizi preliminare sul progetto di fattibilità tecnica ed economica e lo scorso 24 novembre il medesimo progetto è stato trasmesso al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per l'avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006;

   per la Variante Trescore Entratico, suddivisa in due lotti nei comuni di Trescore Balneario (Lotto 1) ed Entratico (Lotto 2), si è conclusa l'elaborazione e la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica che lo scorso 19 ottobre è stato trasmesso al Consiglio Superiore dei lavori pubblici per il prescritto parere, secondo la procedura semplificata di cui all'articolo 44 del decreto-legge n. 77 del 2021. Attualmente è in corso l'istruttoria;

   per la Variante di Vercurago – Lotto «San Gerolamo», lo scorso 19 settembre si è tenuta la Conferenza di servizi preliminare sul progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il 9 novembre scorso è stato adottato il decreto di determinazione motivata di conclusione positiva della conferenza, pubblicato sul sito di SIMICO il successivo 13 novembre. Nel merito, il decreto ha stabilito che ANAS procederà ad approfondire e sviluppare il progetto di fattibilità tecnico economica relativamente alla soluzione individuata, al fine di acquisire, nell'ambito della citata procedura semplificata, il parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici nonché gli ulteriori correlati séguiti per soddisfare il raggiungimento degli obiettivi ex lege e le esigenze temporali di realizzazione del Piano complessivo delle opere olimpiche.

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ALLEGATO 6

5-01438 Marino: Iniziative per il miglioramento delle condizioni ambientali del lago di Pergusa e della sua Riserva naturale speciale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Lago di Pergusa è un corpo idrico (specificamente classificato con apposito codice di riferimento) per il quale, ai fini del conseguimento degli obiettivi ambientali di cui alla Direttiva europea n. 60 del 2000, si applica il Programma delle misure del Piano di Gestione del Distretto idrografico della Sicilia – 3° ciclo di pianificazione (2021-2027), adottato dalla Conferenza Istituzionale Permanente con delibera n. 7 del 2021 e approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 giugno 2023.
  In particolare, è prevista l'attuazione di tre KTM, riguardanti: riduzione dell'inquinamento da nutrienti da agricoltura; riduzione dell'inquinamento da pesticidi in agricoltura; servizi di consulenza per l'agricoltura.
  Il lago ricade all'interno di un'area SIC e, in quanto tale, come specificato nel suddetto Programma delle misure, deve applicarsi la misura KTM99 – azione E15Re che prevede «l'attuazione dei piani di gestione dei SIC e ZPS», per il raggiungimento degli obiettivi sia delle Direttive «Habitat» e «Uccelli» che, implicitamente, di qualità ambientale di cui alla Direttiva Quadro sulle Acque. L'integrazione fra le richiamate Direttive rientra nel quadro introdotto dalla DQA.
  Esso ha, tra l'altro, lo scopo di assicurare che gli strumenti adottati con la pianificazione a scala di distretto idrografico contribuiscano e non siano in contrasto al perseguimento degli obiettivi di altre normative comunitarie in materia ambientale o dei corrispondenti strumenti di pianificazione.
  Nel caso in esame, l'azione si esplicita con l'attuazione del Piano di gestione della Riserva, elaborato dall'Ente gestore e approvato con Determina del Direttore generale del Dipartimento regionale dell'Ambiente n. 625 del 2011, che interessa il Sito Natura 2000, come integrato dal beneficiario, Provincia Regionale di Enna.
  Quanto agli interventi di polizia idraulica per il controllo dei pozzi presenti attorno al bacino del lago di Pergusa, l'Autorità di bacino distrettuale della Sicilia, appositamente interpellata da questo Ministero, ha evidenziato che l'attività di rilascio e controllo sui pozzi è demandata, ai sensi del Regio Decreto n. 1775 del 1933, agli Uffici del Genio Civile, preposto alle attività di controllo e accertamento delle violazioni, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Regio Decreto stesso.
  In merito, l'Autorità rende il parere vincolante di competenza, al suddetto Ufficio Istruttore, in ordine alla compatibilità della utilizzazione con le previsioni del Piano di Tutela delle Acque. L'Autorità ha anche disposto il finanziamento e l'impegno delle somme occorrenti per la realizzazione di interventi urgenti per la manutenzione ordinaria sul torrente Torcicoda nel comune di Enna, ivi compresa la rifunzionalizzazione idraulica del tratto finale di detto corso d'acqua, che sbocca sul lago di Pergusa.
  Risulta, altresì, che il consiglio comunale della medesima città abbia redatto un documento da inviare alla Regione Siciliana con l'elenco degli interventi ritenuti assolutamente urgenti, quali la pulizia e il mantenimento dell'efficienza dei canali di adduzione delle acque pluviali al lago, la separazione del sistema fognario di raccolta delle acque di dilavamento superficiale del villaggio di Pergusa ed interventi di pulizia.
  Il consiglio comunale ha sollevato, inoltre, la necessità di affrontare, in un'ulteriore seduta consiliare, «l'individuazione di un soggetto-gestore dotato di organico dedicatoPag. 93 e capacità gestionale e finanziaria da sottoporre ai sistemi di controllo regionale che possa garantire la conservazione della riserva».
  Si specifica, per quanto di competenza di questo Ministero, che il Piano Operativo Ambiente finanziato con i Fondi di Sviluppo e Coesione 2014-2020 ha previsto finanziamenti per il miglioramento della qualità delle acque; dette risorse sono confluite nel Piano sviluppo e coesione del Mase, settore di intervento 05.02 «Risorse idriche», per il finanziamento di specifiche misure dei Piani di gestione delle acque, redatti dalle Autorità di distretto, volte a colmare criticità nel monitoraggio e contestualmente ad approfondire la disponibilità di dati qualitativi della risorsa idrica.
  La somma destinata al bacino idrografico in argomento è di oltre 29,5 milioni di euro, nell'ambito di una Convenzione sottoscritta tra il Mase e l'Autorità di bacino distrettuale siciliana, che ha predisposto un Piano esecutivo di dettaglio, approvato da questo Ministero nel 2021 e aggiornato nel 2022, che prevede la collaborazione scientifica di Arpa Sicilia, in virtù di apposito accordo con la ridetta Autorità.
  Ad oggi, le rilevazioni Arpa classificano il livello chimico delle acque come «buono»; il monitoraggio verrà ripetuto nel 2024.
  Infine, si rappresenta, per gli aspetti concernenti la tutela della fauna in loco, che i Carabinieri Forestali, con il proprio Centro Anticrimine Natura di Catania, esercitano nel sito i controlli sul commercio delle specie tutelate dalla Convenzione di Washington, e che, ad oggi, non sono emerse particolari criticità in materia.

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ALLEGATO 7

5-01326 Barbagallo: Iter di realizzazione
del nuovo ponte di Fiumendinisi in Sicilia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto dall'onorevole interrogante, la Società ANAS ha rappresentato quanto segue.
  Sulle opere d'arte della rete stradale in gestione, la società ANAS realizza una serie di ispezioni programmate, in esito alle quali pianifica l'esecuzione di lavori di manutenzione secondo scale di priorità. La ricostruzione dei ponti Fiumedinisi e Forza d'Agrò, posti rispettivamente al km 25+350 e al km 35+100 della strada statale 114 Orientale Sicula, rientrano tra i lavori considerati prioritari.
  In particolare, per quanto attiene al ponte Forza d'Agrò, i lavori sono stati affidati nel settembre del 2020, tuttavia, a causa dell'avvenuto fallimento della ditta mandataria, ANAS ha disposto la risoluzione del contratto di appalto provvedendo a riaffidare i lavori tramite accordo quadro già appaltato.
  Lo scorso 31 agosto, la medesima società ha proceduto ad una consegna parziale dei lavori in via d'urgenza, in considerazione dell'indisponibilità di alcune aree, occupate in parte dai mezzi della precedente impresa e in parte da attività commerciali già soggette a procedure di esproprio. Nello scorso mese di ottobre, è avvenuta la consegna definitiva dei lavori ed è stato avviato l'iter di sgombero dell'area interessata. Il termine dei lavori è previsto entro il primo trimestre del 2025.
  Per quanto riguarda il ponte Fiumedinisi, ad oggi, sono stati eseguiti i lavori di consolidamento ed armatura delle opere di fondazione, di consolidamento delle pile in elevazione e di demolizione dei pulvini. Inoltre, è già presente in cantiere la carpenteria metallica per la realizzazione degli impalcati.
  Il collegamento viario è, comunque, garantito dalla presenza di una passerella sommergibile regolata da un apposito modello di intervento per rischi idrogeologici ed idraulici, condiviso con la Prefettura, il Genio Civile, la Protezione Civile e le amministrazioni locali. Tale passerella è transitabile anche da mezzi pesanti e bus di linea.
  La riapertura al transito del ponte Fiumedinisi è stimata entro il terzo trimestre del 2024.
  Il MIT ha sensibilizzato ANAS al rispetto dei termini fissati, affinché si giunga finalmente alla realizzazione di queste due infrastrutture la cui durata dei cantieri si protrae da tempo a danno delle comunità interessate.

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ALLEGATO 8

5-01495 Iaia: Stato dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della strada statale n. 172 in Puglia, con particolare riguardo al tratto Orimini-Taranto.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento all'ammodernamento e alla riqualificazione della SS 172 dei Trulli, nel tratto che collega Taranto a Martina Franca, la società ANAS ha rappresentato quanto segue.
  L'intervento, interamente ricadente nel territorio di Martina Franca, prevede la realizzazione della quarta corsia tra il km 56+000 e il km 60+500, di alcune complanari di raccordo alla viabilità locale e vicinale, la manutenzione della sovrastruttura stradale di due tratti posti a nord e a sud dell'abitato di Martina Franca per una lunghezza totale di circa 9 chilometri e relative quattro rotatorie, oltre ad opere di attraversamento idraulico.
  Quanto ai lavori lungo il tratto Orimini, nel dicembre 2020, è emersa la presenza diffusa di alcune cavità antropiche sotterranee, confermata anche da una campagna di indagini archeologiche. Alla luce di tali evidenze, l'allora Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha imposto il fermo delle lavorazioni nel tratto interessato da detti rinvenimenti, invitando ANAS ad «una verifica dei luoghi e ad una eventuale esplorazione delle cavità stesse da parte di speleologi di comprovata esperienza». In seguito a tale prescrizione, è stato affidato al Gruppo Speleologico Martinese l'incarico di valutare, congiuntamente ai tecnici di ANAS e dell'ATI appaltatrice, le soluzioni migliori per il superamento della criticità riscontrate.
  Successivamente, è stata anche condotta una specifica campagna di indagini al fine di determinare i parametri di portanza del piano di sedime del corpo stradale e di indagare la presenza di eventuali condotti freàtici situati al di sotto del piano stradale.
  I risultati hanno determinato la necessità di una variazione al progetto esecutivo e la redazione di una perizia di variante tecnica suppletiva, che ha introdotto soluzioni progettuali tese sia al consolidamento roccioso che alla salvaguardia delle cavità.
  Nelle more dell'approvazione della citata perizia, il cui iter è in via di conclusione, sono state realizzate le seguenti soluzioni tecniche idonee al superamento delle criticità emerse con una produzione attuale corrispondente a circa l'80 per cento dell'importo contrattuale.
  Nel merito, sono state completate le rotatorie, ad oggi pienamente funzionanti, e realizzati gli impianti di illuminazione sulle stesse.
  Per quanto attiene al tratto della quarta corsia, è stato completato l'intervento di sigillatura delle cavità e sono in fase avanzata sia la realizzazione della sovrastruttura stradale che l'installazione delle barriere laterali e spartitraffico.
  Aggiungo, infine, che sono in corso le attività prodromiche per l'intervento di adeguamento dello svincolo di Crispiano alla nuova sede stradale.
  Il MIT garantisce l'impegno a monitorare le attività per assicurare la realizzazione dell'intervento in esame, considerata la strategicità di questa importante arteria, sia per la mobilità dei cittadini che per la vocazione commerciale e turistica dei territori interessati.