CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 luglio 2023
138.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
Pag. 160

ALLEGATO 1

Delega al Governo per la riforma fiscale. C. 1038 Governo e C. 75 Marattin.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge C. 1038 e abb., nel testo risultante dalle proposte emendative approvate;

   considerato che il Titolo I contiene i princìpi generali ed i tempi di esercizio della delega (articoli 1-3) nonché i princìpi e i criteri direttivi per la riforma dello statuto del contribuente, con particolare riguardo alla disciplina dell'interpello (art. 4); il Titolo II, concernente i tributi è articolato in tre capi, concernenti rispettivamente le imposte sui redditi, l'Iva e l'IRAP (articoli 5-9), le altre imposte indirette (articoli 10-12) e la disciplina dei giochi (art. 13); il Titolo III attiene alla disciplina delle procedure di definizione dell'imponibile, l'accertamento, la riscossione ed il contenzioso (capo I, articoli 14-17) e le sanzioni (Capo II, articoli 18); il Titolo IV contiene i princìpi ed i criteri direttivi relativi al riordino della normativa tributaria e alla codificazione (art. 19); il Titolo V contiene le disposizioni finanziarie (art. 20);

   considerato che l'articolo 3, recante i princìpi e criteri direttivi di delega per la riforma del sistema fiscale anche con riferimento agli aspetti sovranazionali del sistema tributario, delega in particolare il Governo ad adeguare i princìpi dell'ordinamento tributario nazionale ai livelli di protezione dei diritti stabiliti dall'ordinamento dell'Unione europea, tenendo conto dell'evoluzione della giurisprudenza euro-unitaria in materia tributaria; nonché a recepire la direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio, del 14 dicembre 2022, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione, seguendo altresì l'approccio comune condiviso a livello internazionale in base alla guida tecnica dell'OCSE sull'imposizione minima globale;

   evidenziato che l'articolo 7 delega il Governo ad osservare specifici princìpi e criteri direttivi per la revisione dell'IVA, riguardanti i presupposti dell'imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell'Unione europea, la revisione delle disposizioni che disciplinano le operazioni esenti, in conformità ai criteri posti dalla normativa euro-unitaria nonché la razionalizzazione del numero e delle misure delle aliquote dell'imposta secondo i criteri posti dalla normativa dell'Unione europea, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento per beni e servizi similari, meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggiore rilevanza sociale;

   osservato che l'articolo 9 dispone che il Governo possa adottare uno o più decreti legislativi che mirino, tra l'altro a revisionare la fiscalità di vantaggio alle imprese nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, a favorire lo sviluppo economico del Mezzogiorno e la riduzione del divario territoriale, valutando la semplificazione del sistema di agevolazioni fiscali nei riguardi delle imprese finalizzato al sostegno degli investimenti, con particolare riferimento alle zone economiche speciali;

   ritenuto che l'impianto complessivo della riforma risponda coerentemente alle raccomandazioni rivolte dalla Commissione europea al nostro Paese nel pacchetto 2023 del Semestre europeo, nonché alle indicazioni contenute nella Relazione Pag. 161annuale sulla tassazione, presentata dalla Commissione europea il 3 luglio scorso, poiché mira a conservare da un lato la natura progressiva del sistema fiscale nazionale, intervenendo al tempo stesso per ridurne la farraginosità ed aumentare gli incentivi al lavoro,

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PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo per la riforma fiscale. C. 1038 Governo e C. 75 Marattin.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE PRESENTATA DAL GRUPPO PD-IDP

  La XIV Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il nuovo testo della proposta di legge C. 1038 recante «Delega al Governo per la riforma fiscale», quale risultante dalle proposte emendative approvate;

   premesso che,

    il sistema fiscale italiano è in grave crisi, reso più iniquo dalla progressiva fuoriuscita di alcune categorie di reddito dall'IRPEF e dalle addizionali comunali e regionali all'Irpef, che sottrae risorse necessarie al finanziamento dei servizi pubblici locali e premia la rendita; indebolito da un'evasione fiscale che, pur diminuita negli ultimi anni, rimane enorme; caratterizzato da un elevato grado di complessità degli adempimenti e da una scarsa capacità di riscossione;

    la proposta di riforma del Governo – un disegno di legge delega che indica i principi generali di riforma, affidando ai decreti legislativi da adottare entro 24 mesi dall'entrata in vigore gli elementi di dettaglio di revisione del sistema tributario – non affronta nessuna di queste criticità e, anzi, aggrava l'iniquità e l'inefficienza del sistema;

    per quanto riguarda l'IRPEF, la principale imposta, la riduzione degli scaglioni e delle aliquote, con l'esplicito obiettivo finale di una «flat tax» per tutti i contribuenti, ridimensionerà drasticamente la progressività del sistema e favorirà i redditi più elevati, sottraendo risorse essenziali per il finanziamento della sanità, della scuola, di tutte le principali politiche pubbliche: non a caso, come ha evidenziato la Banca d'Italia nella sua audizione, la «flat tax» è stata adottata in prevalenza da economie in transizione o in via di sviluppo, con una contenuta pressione fiscale e sistemi di welfare di dimensione limitata;

    la sostituzione dell'IRAP con una sovrimposta IRES penalizza le imprese manifatturiere, asse portante dell'economia italiana, e mette a rischio il finanziamento della spesa sanitaria regionale;

    in materia di contrasto all'evasione, il disegno di legge introduce un concordato preventivo biennale per i titolari di reddito d'impresa e di lavoro autonomo di minore dimensione, che rischia di legalizzare la sotto dichiarazione di ricavi e compensi, «istituti speciali di definizione» che possono nascondere condoni permanenti, sconti penali a chi aderisce ai vari condoni, rateizzazioni talmente lunghe da rendere conveniente, dal punto di vista economico, non pagare le imposte;

    completamente assenti, invece, la riforma del catasto, recentemente sollecitata anche dalla Commissione europea, volta a eliminare l'attuale penalizzazione per i proprietari di immobili di minor pregio rispetto a quelli di maggior valore e a garantire più equità nel prelievo a parità di gettito e il federalismo fiscale, particolarmente importante alla luce della progressiva riduzione dei margini di autonomia impositiva degli enti territoriali;

    il disegno di legge delega non esplicita né i costi né le modalità di copertura degli interventi, salvo il riordino delle «tax expenditures» (deduzioni, detrazioni, crediti d'imposta): come rilevato dall'UPB, gli interventi definiti con maggior dettaglioPag. 163 dalla delega, determinando una consistente diminuzione del prelievo, potrebbero essere finanziati solo attraverso una riduzione permanente della spesa pubblica e una ridefinizione del livello dei servizi pubblici e delle platee dei beneficiari;

    mentre l'Italia avrebbe bisogno di una revisione organica del proprio sistema tributario, il disegno di legge del Governo rinuncia a qualunque idea di riordino, consolida l'iniquità dell'attuale assetto, mantenendo tutti i regimi cedolari vigenti (che, oltretutto, sono esclusi dall'applicazione delle addizionali IRPEF comunali e regionali) e, anzi, introducendone di nuovi, come la cedolare secca sugli immobili strumentali, non aggredisce l'evasione fiscale,

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PARERE CONTRARIO.

De Luca, Guerini, Iacono, Letta, Madia.

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ALLEGATO 3

Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Testo unificato C. 536 Dori, C. 891 Pittalis e C. 910 Maschio.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 536, C. 891 e C. 910, come risultante dalle proposte emendative approvate;

   valutato positivamente l'impianto complessivo del provvedimento, pienamente conforme alla legislazione ed alle politiche dell'Unione europea in materia di protezione dei minori;

   evidenziata, in particolare, la rilevanza della disposizione di cui all'articolo 3, comma 1, lettera g) che, nell'ottica di prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in tutte le loro manifestazioni, delega il Governo ad emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi volti, tra l'altro, a prevedere che i contratti degli utenti stipulati con i fornitori di servizi di comunicazione e di informazione offerti mediante reti di comunicazione elettronica richiamino espressamente le avvertenze a tutela dei minori previste dal Regolamento (UE) 2022/2065 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022, relativo a un mercato unico dei servizi digitali,

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PARERE FAVOREVOLE.