CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 luglio 2023
137.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-01046 Ghirra: Rilancio del Porto Canale di Cagliari

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al quesito posto, l'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna ha rappresentato quanto segue.
  A partire dalla metà del 2019 il traffico dei contenitori nel Porto Canale di Cagliari ha subìto una drastica riduzione a seguito dell'abbandono da parte degli abituali liner e il conseguente ritiro del terminalista CICT (gruppo Contship).
  L'Autorità ha promosso diverse iniziative volte a favorire a livello internazionale lo scalo cagliaritano, ricercando compagnie di navigazione e operatori terminalistici interessati al rilancio dello stesso, coinvolgendo anche il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Invitalia e l'Istituto per il commercio estero.
  Al contempo, la medesima Autorità ha proseguito le interlocuzioni con i sindacati di categoria, sia territoriali che nazionali, per la situazione degli ex lavoratori del comparto. È stata individuata una soluzione temporanea attraverso la costituzione di una agenzia del lavoro terminalistico del Transhipment, richiamata dell'onorevole interrogante.
  Quanto alla situazione dei lavoratori iscritti negli elenchi dell'agenzia Kalport ad un anno dall'avvio dell'operatività dell'Agenzia stessa, risultano iscritti nelle liste 187 lavoratori di cui 15 cancellati e 12 sospesi temporaneamente; pertanto, i lavoratori che usufruiscono dell'indennità di mancato avviamento al lavoro sono 160.
  Gli importanti investimenti che sono stati stanziati per il porto di Cagliari, anche con l'avvio della Zona economica speciale e con l'istituzione della zona franca doganale, potranno concretizzare opportunità di impiego per questi lavoratori.
  Il MIT continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi della questione ed è disponibile ad eventuali incontri per l'individuazione di ogni utile strategia per il rilancio del Porto Canale di Cagliari anche nell'attività di Transhipment, al fine di sostenere la crescita di un settore fondamentale non solo per Cagliari e la Sardegna ma per l'economia nazionale.

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ALLEGATO 2

5-01047 Pastorella: Emanazione del decreto attuativo per il rinnovo del «Ferrobonus»

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Lo schema di regolamento in materia di «ferrobonus» disciplina i criteri e le modalità per la concessione delle risorse assegnate con riferimento alle annualità 2023- 2026.
  La finalità del provvedimento è quella di spostare il traffico delle merci dalla rete stradale a quella ferroviaria, attraverso l'incremento dell'uso del trasporto intermodale e del trasporto trasbordato da e verso nodi logistici ed interporti italiani, tramite un incentivo rivolto alle imprese committenti di servizi ferroviari e agli operatori multimodali ferroviari.
  Il rifinanziamento della misura persegue gli obiettivi generali fissati dal Green Deal europeo, ovvero il potenziamento dei servizi di trasporto in grado di ridurre significativamente le emissioni inquinanti, in particolare di CO2, da realizzare mediante trasferimento di una quota del trasporto di merci dalla strada alla ferrovia in modo da poter raggiungere la soglia del 30 per cento di cargo ferroviario entro il 2030.
  Sullo schema di provvedimento lo scorso 1° giugno è stato acquisito il concerto del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Il successivo 13 giugno lo schema è stato trasmesso al Consiglio di Stato per l'acquisizione del prescritto parere.
  Acquisito detto parere, il MIT provvederà celermente ai successivi adempimenti al fine di garantire la tempestiva erogazione dei contributi alle imprese operanti nel settore del trasporto intermodale e trasbordato da e verso nodi logistici ed interporti italiani.

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ALLEGATO 3

5-01048 Frijia: Emanazione del regolamento ministeriale per il finanziamento del «Marebonus» per le annualità 2022 e 2023

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Lo schema di regolamento Marebonus disciplina i criteri e le modalità per l'erogazione del contributo nei limiti delle risorse incrementali stanziate dalla legge di bilancio 2021 e per il periodo relativo alle annualità dal 2023 al 2026.
  L'emanazione del nuovo regolamento, denominato «Sea Modal Shift», prevede l'autorizzazione della Commissione europea per l'utilizzo delle ulteriori risorse a favore del marebonus ai sensi dell'articolo 108 paragrafo 3 del Trattato di Funzionamento dell'Unione europea. Il 30 maggio scorso, la Commissione europea ha autorizzato, con Decisione C 3645 del 2023, il regime dell'incentivo per le prossime annualità.
  Il 13 giugno scorso lo schema di regolamento recante l'individuazione dei beneficiari, la commisurazione degli aiuti, le modalità e le procedure per l'attuazione degli interventi, è stato trasmesso dal MIT al Ministero dell'economia e delle finanze al fine di acquisire il prescritto concerto.
  Acquisito detto concerto, si procederà a richiedere con tempestività il relativo parere al Consiglio di Stato e a mettere in atto i successivi adempimenti, al fine di garantire il finanziamento della misura a tutela delle imprese italiane e dell'intero comparto, fondamentale per lo sviluppo dell'intermodalità.

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ALLEGATO 4

5-01049 Barbagallo: Estensione delle misure incentivanti delle energie rinnovabili nei trasporti dai soli biocarburanti all'elettricità rinnovabile

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa ricordo che sul tema della transizione ecologica dei trasporti, ho già avuto modo di riferire in questa Commissione circa l'impegno del Governo.
  L'obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e climalteranti nei trasporti nei prossimi anni rappresenta una sfida verso un modello di sviluppo sostenibile e per le imprese una grande opportunità di innovazione e crescita.
  Con specifico riferimento al quesito posto dall'onorevole interrogante in merito alla revisione del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) è stato interessato il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, competente al riguardo, che ha rappresentato la compatibilità delle proposte descritte con l'emanando aggiornamento del Piano.
  Politiche di shift modale dalla gomma al trasporto ferroviario e navale, potenziamento significativo del trasporto pubblico a zero o bassissime emissioni, infrastrutturazione dei porti verso l'elettrificazione spinta, sono misure prioritarie sulle quali puntare nei prossimi anni. Su questi temi, sarà avviato a breve un tavolo di lavoro MASE-MIT.
  Quanto alle misure incentivanti richiamate nell'interrogazione, il MASE ha evidenziato che, all'atto del recepimento della citata direttiva RED 3, che espressamente lo prevede, sarà possibile emettere certificati di immissione in consumo (CIC) oltre che per i biocarburanti anche per l'elettricità rinnovabile utilizzata nei trasporti.
  Il MIT è parte integrante di questo processo. Oltre il 70 per cento delle risorse gestite MIT riguardano interventi per affrontare la sfida della transizione verde e digitale. Oltre 44 miliardi di euro sono destinati a mobilità, logistica e infrastrutture sostenibili.
  In particolare, sono in corso interventi per un significativo incremento del livello di decarbonizzazione nei trasporti, in linea con gli standard ed i tempi previsti dal nuovo PNIEC. Tra questi, il «Progetto Energy» del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, che si propone di realizzare impianti a fonti rinnovabili, al fine di produrre energia per alimentare direttamente la trazione ferroviaria. Il progetto prevede la realizzazione di circa 2000 MW di potenza installata entro il 2028, uniformemente su tutto il territorio nazionale.
  Per l'elettrificazione dei porti, sono in corso progetti finanziati con il Piano nazionale complementare al PNRR che si completeranno entro la scadenza del 2026 con la messa in esercizio degli impianti per una potenza complessiva di 682 MW.
  Il settore dei trasporti contribuirà in modo significativo al raggiungimento dei target previsti e concordati a livello europeo, attraverso il ricorso a tutte le soluzioni tecnologiche che la ricerca e il mercato metterà a disposizione, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica e della effettività sostenibilità ambientale e socioeconomica.

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ALLEGATO 5

5-01050 Fede: Impatto della mobilità urbana del nuovo impianto regolatorio sulla circolazione dei monopattini

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il disegno di legge sulla sicurezza stradale, approvato in esame preliminare lo scorso 27 giugno dal Consiglio dei ministri, contiene diverse misure per migliorare la sicurezza stradale ed è il frutto di un confronto interistituzionale con i Ministri dell'interno e dell'istruzione e del merito nonché con esperti del settore e con le principali associazioni di categoria.
  Il DDL prevede una serie di misure normative e amministrative finalizzate a migliorare la sicurezza stradale con regole più efficaci negli ambiti in cui si registrano le criticità maggiori e i più alti tassi di incidentalità.
  Tra queste anche quelle sulla mobilità dolce, considerato che il maggior uso della micromobilità genera effetti positivi in termini di riduzione dell'inquinamento e del traffico ma richiede apposite strategie per il contenimento del rischio stradale.
  In particolare, si interviene sull'utilizzo dei monopattini, con la disciplina della circolazione in ambiti stradali sicuri e il blocco nelle aree non consentite, l'obbligo del contrassegno ai fini dell'identificazione del veicolo, l'obbligo del certificato assicurativo e dell'utilizzo del casco.
  Tali misure sono volte a regolamentare in maniera più efficace la circolazione dei monopattini anche in considerazione dei dati sulla incidentalità che rivelano un incremento consistente del tasso dei sinistri, anche gravi, che vedono coinvolti i velocipedi. Aggiungo che interventi normativi finalizzati ad un uso responsabile dei mezzi di micromobilità sono in fase di valutazione anche in altri Paesi europei.
  Secondo i dati Istat, gli incidenti stradali con lesioni a persone che vedono coinvolti monopattini elettrici sono in aumento in misura proporzionale alla loro diffusione e si stima una crescita dell'incidentalità per questa categoria anche negli anni futuri.
  Nel corso del confronto parlamentare, il provvedimento potrà essere arricchito ed emendato per individuare soluzioni quanto più possibili condivise con l'obiettivo di promuovere l'utilizzo della mobiltà dolce garantendo al contempo la sicurezza di tutti gli utenti della strada.