CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 8 maggio 2023
105.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO
Pag. 27

ALLEGATO

Sulla missione alla Casa circondariale «Badu 'e Carros» di Nuoro.

COMUNICAZIONI

  Venerdì 31 marzo 2023 una delegazione della II Commissione si è recata in missione a Nuoro, per svolgere un sopralluogo presso la Casa Circondariale «Badu 'e Carros».
  Hanno preso parte alla missione il Vice-presidente Pietro Pittalis, i deputati Carla Giuliano, Jacopo Morrone, Alessandro Palombi e Barbara Polo, membri della Commissione, nonché i deputati Paolo Ciani e Francesca Ghirra. Alla delegazione si sono uniti anche i deputati Emiliano Fenu e Alessandra Todde, presenti in loco.

  La delegazione, recatasi presso la Casa circondariale «Badu 'e Carros», ha incontrato il Provveditore regionale, Maurizio Veneziano, il Comandante della polizia penitenziaria, Amerigo Fusco, la Direttrice del carcere, Patrizia Incollu e la Garante dei detenuti di Nuoro, Giovanna Serra.
  In tale sede, il Provveditore Veneziano, preliminarmente, ha ringraziato la delegazione per aver posto al centro della propria visita il tema dello stato di salute del sistema penitenziario. Ha evidenziato come, a suo avviso, il grado di civiltà di uno Stato dipenda anche dalla civiltà del sistema di detenzione carceraria e come quest'ultimo debba essere finalizzato al recupero della persona e al suo reinserimento nella società civile, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 27 della Costituzione. Successivamente il Provveditore, annunciando di aver appena concluso l'attività di verifica connessa all'inchiesta amministrativa aperta a seguito dell'evasione avvenuta il 25 febbraio presso la casa circondariale – che ha avuto una particolare eco mediatica a livello nazionale –, si è soffermato, anche su sollecitazione dei componenti della delegazione, sullo stato dell'amministrazione penitenziaria in Sardegna. Ha fatto presente che allo stato vi è una popolazione carceraria di circa 300 unità inferiore alla capienza massima prevista. Dei 2000 soggetti detenuti circa un terzo appartiene al circuito dell'alta sicurezza e una minima parte è sottoposta al regime di cui all'art. 41-bis dell'ordinamento penitenziario. Anche nel carcere di Badu 'e Carros vi sono attualmente tre soggetti sottoposti a tale regime, a fronte dei sei posti previsti.
  Quanto alle problematiche connesse alla generale carenza di personale all'interno delle strutture penitenziarie, il Provveditore ha rilevato come, a livello regionale, vi sia una sofferenza di organico trasversale a tutti i livelli professionali. In particolare, ha evidenziato che al momento vi sono in regione solamente 3 dirigenti, a fronte dei 13 previsti dall'organico, i quali si trovano a dovere ricoprire la direzione di diverse strutture contemporaneamente. Discorso analogo vale per i funzionari della polizia penitenziaria e per i funzionari contabili. Tuttavia, ha precisato come a suo avviso tale carenza di organico non deve essere invocata come scusante di un episodio grave, come quello dell'evasione di un detenuto pericoloso.
  Inoltre, su sollecitazione di alcuni Commissari, il Provveditore si è soffermato sulla presenza all'interno della Casa circondariale di personale femminile, presente pur in mancanza di una sezione detentiva femminile, specificando che tale personale è adoperato per lo svolgimento di una pluralità di funzioni diverse dalla prestazione di servizio presso i reparti detentivi maschili e che ciò non costituisce un problema dal punto di vista organizzativo.
  Inoltre, sono stati illustrati i principali interventi infrastrutturali in corso e quelli programmati per i prossimi anni nella Pag. 28Casa circondariale (documento 1). In particolare, tra quelli in corso sono da segnalare i «lavori di risanamento del muro di cinta e adeguamento degli impianti tecnologici» – oggetto di attenzione da parte dei Commissari in ragione del fatto che la recente evasione è avvenuta attraverso il superamento del muro di cinta – per i quali sono stati stanziati 3,4 milioni di euro.
  Infine, il Provveditore ha espresso preoccupazione per il sistema di assistenza sanitaria ai detenuti, che nell'ultimo periodo ha visto un generale decadimento qualitativo e quantitativo delle prestazioni fornite, ricordando come, tra l'altro, in Sardegna non siano ancora state istituite le due strutture previste per tutela della salute mentale e vi sia una carenza di posti di ricovero in reparti protetti esterni al carcere. Ha ricordato quindi che allo stato in Sardegna è presente solo una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS), insufficiente a soddisfare la domanda presente sull'isola.
  Successivamente, il Comandante Fusco, giunto a Badu 'e Carros dalla Casa di reclusione di Milano Opera dopo l'evasione e assegnato presso tale sede per un periodo di tre mesi, ha illustrato alcuni dati sulla Casa circondariale (documento 2), evidenziando, con preoccupazione, come nell'ultimo periodo si sia registrato un aumento di c.d. «eventi critici» a fronte della diminuzione del numero dei soggetti detenuti. Facendo presente che la struttura carceraria, sotto il profilo strutturale, non presenta rilevanti problemi di sicurezza, ha poi sottolineato come sia problematica la situazione riguardante la carenza di organico e, in particolare, la carenza di figure direttive, che non consente un'ordinaria gestione della struttura. Inoltre, ha sottolineato come sia necessaria un'adeguata formazione del personale, in particolare di quello addetto al circuito dell'alta sicurezza, resa difficile dalla frequente mobilità, dovuta anche alla mancanza di incentivi alla permanenza per chi proviene da altre regioni.
  Infine, il Comandante ha manifestato preoccupazione per l'età media particolarmente alta del personale di polizia penitenziaria in servizio, auspicando che anche la polizia penitenziaria possa ricorrere all'arruolamento di Volontari in ferma prefissata di un anno (c.d. «VFP 1»), così come avviene per le forze armate, al fine di inserire personale giovane all'interno di tale corpo di polizia.
  Nel corso dell'incontro, anche la direttrice Incollu ha richiamato le problematiche derivanti dalla carenza di personale della polizia penitenziaria, in particolare di sottoufficiali, dalla sua anzianità e dalla carenza di personale amministrativo e di sostegno psicologico ai detenuti. Ha fatto presente inoltre che sono state già avviate le procedure amministrative per i lavori al muro di cinta perimetrale e per altri lavori di manutenzione, ritenendoli elementi positivi per la gestione futura della Casa circondariale. Tuttavia, ha specificato che per il buon funzionamento della struttura carceraria sarebbe necessario garantire una maggiore stabilità del personale ad esso assegnato, ricordando come, ad esempio, l'assegnazione del Comandante Fusco sia solo temporanea. Infine, quanto alle attività previste per i detenuti, la direttrice ha ricordato che presso la Casa circondariale vi è la possibilità di essere impiegati presso la falegnameria o di partecipare alla coltivazione di un appezzamento di terra nelle vicinanze.
  In conclusione, la Garante dei detenuti Serra ha evidenziato le gravi carenze strutturali ancora presenti nella casa circondariale, in particolare nelle sezioni di media sicurezza e presso l'infermeria, non idonea a fornire assistenza ai detenuti. Ha ricordato quindi come soltanto il miglioramento delle condizioni dei detenuti possa garantire un miglioramento delle condizioni di tutti i soggetti che ruotano intorno al carcere.

  Successivamente la delegazione ha svolto un incontro con i rappresentanti di alcune sigle sindacali della Polizia Penitenziaria (SAPPE, OSAPP, SINAPPE, UILPA, FPGCIL, USPP, FSNCISL). Con singoli interventi e con un comunicato unitario delle sigle OSAPP, SINAPPE, UILPA, Pag. 29FPGCIL, USPP (documento 3), tali soggetti hanno sottoposto alla delegazione le principali problematiche inerenti alla propria categoria, riferendosi in particolare alle carenze strutturali e dei sistemi di sicurezza della Casa circondariale, alla carenza di personale della polizia penitenziaria e alla età media particolarmente avanzata di quello in servizio. Inoltre, è stato evidenziato come tali fattori abbiano aggravato le già critiche condizioni lavorative, comportando l'allungamento della durata dei turni di servizio recentemente disposto e l'impossibilità di godere pienamente dei giorni di ferie o di riposo previsti. In aggiunta, è stato evidenziato che la carenza di organico va valutata anche alla luce del fatto che vi è una componente di sesso femminile, che non può prestare servizio nei reparti di detenzione maschili, nonché dal fatto che il personale del gruppo operativo mobile (GOM) è deputato esclusivamente alla sorveglianza dei detenuti sottoposti al regime del 41-bis, e che infine il personale del nucleo cinofili non opera all'interno della struttura. Pertanto, le associazioni hanno evidenziato come, viste le carenze infrastrutturali e di organico esistenti, non ci si possa sorprendere che accadano episodi gravi come una evasione.
  Le associazioni sindacali hanno inoltre lamentato l'inadeguatezza dell'assistenza sanitaria prestata ai soggetti detenuti, derivante da carenze strutturali della sanità regionale.
  Il rappresentante della FsnCISL, presentando un proprio comunicato (documento 4), ha evidenziato, tra l'altro, come la previsione di lavori infrastrutturali alla Casa circondariale debba necessariamente essere affiancata da un incremento del personale, poiché, altrimenti, vi sarà un conseguente aggravio delle condizioni, già pesanti, di lavoro per gli agenti di polizia penitenziaria.

  Infine, la delegazione ha svolto un sopralluogo in alcune aree della Casa circondariale e ha visitato alcune celle presenti nella III sezione del circuito di media sicurezza, interloquendo con alcuni detenuti ivi reclusi.

  Nel pomeriggio, presso la Prefettura di Nuoro, la delegazione ha svolto i programmati incontri istituzionali.
  In primo luogo, alla presenza del Questore, Alfonso Polverino, del Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Alessandro Ferri, e del Vice comandante provinciale del Carabinieri, Saverio Aucello, il Prefetto, Giancarlo Dionisi, ha rivolto un indirizzo di saluto alla delegazione, ricevendo dal Vice-presidente Pittalis un particolare ringraziamento per il prezioso ed efficace supporto reso all'attività della delegazione. Successivamente, il Prefetto ha illustrato brevemente la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nella Provincia di Nuoro. In particolare, ha ricordato come la competenza della Prefettura di Nuoro ricada su un territorio molto vasto, che conta circa cento comuni, di cui la gran parte al di sotto dei tremila abitanti e con caratteristiche geografiche e logistiche assai peculiari. Ha poi espresso le proprie preoccupazioni per alcuni recenti casi di atti intimidatori commessi nei confronti di amministratori locali, per lo più collocati probabilmente all'interno del più ampio fenomeno di faide familiari presenti sul territorio. Inoltre, ha evidenziato come, pur non in un contesto di allerta per l'ordine pubblico generale, le problematiche derivanti dalle carenze e dalle inefficienze del sistema sanitario siano costantemente monitorate dalla Prefettura, ricordando che di recente è stato riattivato il punto di polizia presso l'Ospedale San Francesco di Nuoro. Il Prefetto ha inoltre ribadito il proprio impegno in alcune vertenze che coinvolgono lavoratori della provincia, come quella riguardante l'azienda Tossilo.
  Quanto alla situazione derivante dalla gestione del fenomeno migratorio, ha registrato che attualmente vi sono alcune difficoltà dal punto di vista dell'accoglienza di soggetti migranti, poiché è stata raggiunta la capienza massima delle strutture presenti sul territorio; a tal proposito, ha ricordato che per il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Macomer sono in corso lavori di ampliamento, in fase di completamento.Pag. 30
  In conclusione, il Prefetto, pur ricordando che la vicenda è attualmente oggetto di indagini giudiziarie, ha illustrato le dinamiche dell'evasione dalla Casa circondariale avvenuta il 25 febbraio scorso e ha ricostruito le modalità con cui le forze di polizia sono sin da subito intervenute attuando tutte le procedure previste.

  Infine, a margine dell'incontro in Prefettura, i membri della delegazione hanno risposto alle domande dei giornalisti intervenuti nel corso di una conferenza stampa.

  I documenti citati e gli altri acquisiti nel corso degli incontri sono disponibili presso la segreteria della II Commissione.