CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 aprile 2023
100.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00745 Peluffo: Sull'adozione dei decreti attuativi relativi all'utilizzo del Fondo per il potenziamento delle politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del made in Italy.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'atto in parola, si chiede a che punto sia l'attuazione del «Fondo per il potenziamento delle politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del made in Italy» (articolo 1, comma 402 e seguenti, Legge di Bilancio 2023).
  Com'è stato ricordato, il Fondo in parola è stato istituito nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy al fine di sostenere lo sviluppo e la modernizzazione dei processi produttivi e le connesse attività funzionali alla crescita dell'eccellenza qualitativa del made in Italy ed ha una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2023 e di 95 milioni di euro per l'anno 2024 e seguenti.
  In particolare, la Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che, con uno o più decreti del MIMIT, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con il Ministro dell'economia e delle finanze, siano definiti i settori di intervento ammissibili al finanziamento del Fondo, nonché i criteri per il riparto delle risorse del medesimo Fondo.
  Sul punto rappresento che, al momento, i competenti uffici del Ministero delle imprese e del made in Italy stanno valutando forme di distribuzione delle citate risorse nell'ambito di un apposito Disegno di Legge «made in Italy», collegato alla Legge di Bilancio 2023, che sarà portato all'esame del Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane.
  Si ritiene, infatti, che una fonte normativa di rango primario possa fornire una disciplina organica di sviluppo del made in Italy, con l'obiettivo di sostenere il sistema produttivo italiano. In particolare, il citato disegno di legge si propone di dettare una disciplina per valorizzare e promuovere, in Italia e all'estero, le produzioni d'eccellenza, le bellezze storico-artistiche e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari ma anche per la crescita dell'economia nazionale nell'ambito e in coerenza con le regole del mercato interno.

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ALLEGATO 2

5-00746 Cavo: Iniziative di competenza concernenti le maggiori vertenze industriali del territorio ligure.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Come si è avuto modo di sottolineare in occasione di un precedente QT presso questa Commissione, il MIMIT è molto attento alla situazione del territorio ligure.
  In primo luogo, richiamo l'Accordo di Programma per l'attuazione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI) dell'area di crisi industriale complessa della provincia di Savona, che ha assegnato, tra l'altro, 20 milioni di euro alla selezione di iniziative imprenditoriali, da agevolare tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181 del 1989. Nel 2020 è stato sottoscritto l'atto integrativo all'Accordo di Programma, con uno stanziamento di ulteriori 12 milioni di euro. Ad oggi sono state ammesse alle agevolazioni tre delle quindici domande presentate, per complessivi 17 milioni di euro, mentre sette iniziative risultano in graduatoria.
  È tuttora pendente un ricorso, promosso da un'impresa non ammessa che ha richiesto agevolazioni che blocca l'istruttoria in corso, in attesa della fissazione l'udienza pubblica per la discussione dell'appello.
  Il MIMIT continuerà a monitorare l'esito del contenzioso in parola e a sostenere i progetti di sviluppo imprenditoriali presenti nell'area con tutti gli strumenti aggiuntivi disponibili.
  Come ricorda l'Onorevole interrogante, inoltre, il 27 marzo scorso si è riunito, presso il MIMIT, il Tavolo per lo sviluppo economico della provincia di Savona. Si tratta di un tavolo di coordinamento e di regia, ulteriore ai singoli tavoli di crisi che interessano le imprese del territorio ligure, il cui fine è quello di trasformare un'area di crisi complessa (dal 2016) in un'area di crescita e di sviluppo.
  Nell'ambito di tale tavolo vengono monitorate le situazioni industriali più complesse del territorio savonese (es. Sanac e Piaggio) per sviluppare al meglio le opportunità derivanti dalle realtà imprenditoriali presenti.
  Si sono dunque poste le basi per iniziare un lavoro sinergico, produttivo e sistematico tra Territorio e Ministero, al quale l'esecutivo intende dare seguito, non solo per individuare soluzioni alle criticità industriali emerse ma anche perché lo sviluppo strategico di determinate realtà imprenditoriali è funzionale alla crescita e allo sviluppo del Sistema Paese nel suo complesso.
  A tal fine sono allo studio dei competenti uffici tecnici e politici tutte le possibili iniziative per il rilancio del citato territorio.
  Resta ferma altresì la disponibilità a riconvocare il tavolo per lo sviluppo economico della provincia di Savona nel breve periodo, anche in presenza di Invitalia, per analizzare in maniera compiuta le tematiche emerse e i possibili sviluppi.

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ALLEGATO 3

5-00747 Pavanelli: Iniziative di competenza volte a supportare l'industria nazionale nell'attuazione della transizione energetica e digitale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione in oggetto, si chiede di conoscere quali iniziative il Ministero delle Imprese e del made in Italy intenda attuare per il rafforzamento dell'industria nazionale.
  Fermo restando quanto già riferito dal Ministro Urso nella presentazione delle linee programmatiche presso questa Commissione, ritengo necessario sottolineare ancora una volta taluni aspetti.
  Alla luce di talune contingenze che hanno colpito le nostre imprese, come il caro energia e le implicazioni del conflitto russo-ucraino, è necessario costituire una strategia industriale integrata a livello nazionale ed europeo, riportando al centro della nostra azione le imprese. Una strategia industriale che tuteli e renda autonomi sia i settori altamente tecnologici (penso all'aerospazio e alle telecomunicazioni) e che protegga il nostro made in Italy dalla contraffazione, dalla concorrenza sleale e dall'Italian sounding, continuando allo stesso tempo nella battaglia per il riconoscimento dell'indicazione geografica ai prodotti manufatturieri italiani.
  Per realizzare quanto detto faremo leva sugli strumenti incentivanti tradizionali (dai contratti di sviluppo agli accordi per l'innovazione passando per gli IPCEI, e Transizione 4.0) nonché abbiamo previsto nuove misure volte a dare nuova linfa alle nostre imprese.
  In particolare, per sostenere la transizione ecologica del sistema produttivo sono state previste apposite misure agevolative volte a contribuire ad un processo di decarbonizzazione dell'economia, allo sviluppo dell'economia circolare, alla riduzione dell'uso della plastica e la sua sostituzione con materiali alternativi, alla rigenerazione urbana, al turismo sostenibile, all'adattamento e alla mitigazione dei rischi sul territorio, derivanti dal cambiamento climatico.
  Per il finanziamento dei progetti che perseguono tali finalità il Ministero ha infatti messo a disposizione una dotazione di circa 750 milioni di euro, così suddivisa: 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) e 150 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa.
  Per il sistema del trasferimento tecnologico italiano, in attuazione dell'investimento 2.3 del PNRR («Rafforzamento e potenziamento del sistema del trasferimento tecnologico italiano») evidenzio che è stato firmato (10 marzo 2023) e registrato dalla Corte dei Conti (7 aprile 2023) il decreto che a tal fine stanzia 350 milioni di euro. Tale linea di intervento ha lo scopo di sostenere, anche attraverso un processo di riorganizzazione e razionalizzazione, una rete di 50 centri (Centri di Competenza, Digital Innovation Hub, Punti di Innovazione Digitale e altri) incaricati dello sviluppo progettuale e dell'erogazione alle imprese di servizi tecnologici avanzati.
  Si sta procedendo, inoltre, ad una di riforma degli incentivi in una logica di affinamento degli stessi basata sull'esperienza delle imprese e sulla loro operatività. Il DDL incentivi, attualmente all'esame del Parlamento, in particolare mira:

   a) alla «razionalizzazione dell'offerta di incentivi», attraverso l'individuazione di un insieme limitato e definito di modelli agevolativi;

   b) ad una migliore sinergia tra finanza statale e regionale;

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   c) alla «codificazione» delle regole procedurali concernenti gli interventi di incentivazione alle imprese.

  Il testo varato dal Governo promuove altresì la digitalizzazione e la semplicità delle procedure d'incentivazione e un maggior coordinamento di strumenti già esistenti.
  Con riferimento alle iniziative digitali voglio ricordare, infine, il progetto «Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale» che introduce strumenti concreti per favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del divario digitale nei piccoli centri e nelle aree interne, nella convinzione che la fruizione semplificata di numerosi servizi della pubblica amministrazione possa contribuire efficacemente al rilancio delle PMI e degli artigiani nei piccoli centri.

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ALLEGATO 4

5-00748 Squeri: Sugli incentivi destinati all'acquisto di veicoli meno inquinanti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli interroganti sollevano una questione molto delicata e molto attuale, in merito alla quale il Ministro Urso ha risposto, come ricordato, in Aula Camera il 1° marzo scorso. Già in quell'occasione, il Ministro ha ricordato che fino al 2030 disponiamo di un fondo «automotive», che ha ancora a disposizione 6 miliardi di euro che possono essere utilizzati per incentivare il mercato, sottolineando, al contempo, la necessità che tali incentivi vengano calibrati meglio, insieme agli investimenti per incentivare la produzione e la vendita di autovetture realizzate in Italia.
  Si tratta del Fondo pluriennale, istituito nello stato di previsione del MIMIT (articolo 22 del decreto-legge n. 17 del 2022) per far fronte alle sfide della decarbonizzazione e della riconversione del settore automotive. Le risorse stanziate servono sia per finanziare gli incentivi all'acquisto di veicoli non inquinanti, che per il perseguimento di obiettivi di riconversione, ricerca e sviluppo della filiera.
  A livello tecnico, è in corso un monitoraggio sul tiraggio della misura con riferimento agli stanziamenti 2022 e 2023, in vista di possibili interventi normativi.
  Per fronteggiare la situazione attuale, anche a seguito degli intendimenti europei, l'obiettivo del Governo di rottamare tutti i veicoli più inquinanti ancora circolanti in Italia (da Euro 0 a Euro 3), ossia, oltre 10 milioni di veicoli, pari al 25 per cento del parco circolante.
  Si tratta di rimodulare gli incentivi esistenti, per utilizzarli meglio, anche al fine di svecchiare il parco macchine circolante, che è altamente inquinante e il più vecchio d'Europa. Si devono aiutare le persone meno abbienti a rottamare la vecchia auto e acquistarne una ecologicamente più sostenibile.
  Siamo altresì al lavoro per mettere in sintonia gli investimenti sull'offerta con quelli sulla domanda per fare in modo che gli incentivi vadano sempre più a beneficio della produzione nazionale, anche dell'indotto.
  In tale ottica, valuteremo ogni soluzione utile ad assicurare una transizione del comparto efficace e sostenibile sotto il profilo economico e sociale alla luce del principio di neutralità tecnologica, fondamentale per il Governo.
  Perché questo obiettivo sia realizzato, bisogna attendere il confronto in sede europea per la rimodulazione delle risorse derivanti da PNRR, Repower EU e Fondo di coesione.
  È necessario, però, presentare un piano completo e articolato, su cui il Governo sta lavorando e che sarà definito nelle prossime settimane, anche al fine di realizzare la propria visione industriale in modo chiaro ed efficace.

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ALLEGATO 5

5-00749 Andreuzza: Iniziative di competenza in materia di vigilanza sul sistema cooperativo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione in parola si chiede di conoscere quali iniziative il Ministero delle imprese e del made in Italy intenda adottare per migliorare la vigilanza sul sistema cooperativo e contrastare fenomeni fraudolenti.
  Vorrei evidenziare in primo luogo che il sistema di controlli mutualistici richiede una sinergia tra più forze pubbliche: per il settore delle false fatturazioni è necessario il contributo dell'Amministrazione finanziaria, per il settore caratterizzato dalle violazioni del rapporto di lavoro è trainante il ruolo del Ministero del lavoro ed, in ultimo, per quanto riguarda l'elusione degli obblighi di natura previdenziale, non può che venire in rilievo anche il ruolo svolto dall'INPS.
  Ciò premesso, con riferimento all'attività di vigilanza mutualistica di competenza del MIMIT, fornisco i dati relativi alle attività di vigilanza svolte nel 2022. In particolare:

   Sono stati assegnati n. 8.668 incarichi di revisione ordinaria e sono state concluse n. 9.863 revisioni (delle quali alcune riferite a incarichi già assegnati nei precedenti anni).

   Sono stati assegnati incarichi di ispezione straordinaria per un totale di n. 813 e sono state concluse n. 840 ispezioni (delle quali n. 304 riferite a incarichi già assegnati nei precedenti anni).

  La competente Direzione del Ministero rappresenta altresì che le n. 813 ispezioni straordinarie assegnate nel 2022 sono così distribuite:

   a) n. 163 ispezioni a seguito di esposti o segnalazioni di altre amministrazioni, con una distribuzione pressoché omogenea su tutto il territorio nazionale;

   b) n. 359 ispezioni finalizzate alla verifica della corretta attuazione dei contratti di collaborazione tra più società cooperative, propriamente detti «contratti di rete». La distribuzione territoriale ha interessato per lo più il Veneto e la Toscana, e in via residua il centro-sud;

   c) n. 291 ispezioni di società cooperative che hanno ad oggetto lo svolgimento di attività nell'ambito della logistica (trasporto di merce per conto terzi, facchinaggio, eccetera) e assegnate con percentuale maggiore nei territori del nord ovest, del centro-sud e della Sardegna.

  In tal senso, vale ricordare che, sulla base delle risultanze ispettive la Direzione generale competente del MIMIT ha informato che nel corso del 2022 ha notificato n. 287 atti di avvio di procedimento di Liquidazione coatta amministrativa in seguito ai quali sono stati adottati n. 213 provvedimenti di Liquidazione.
  Sempre in base alle risultanze dell'attività revisionale ed ispettiva sono stati adottati n. 1319 provvedimenti di scioglimento con nomina di commissario liquidatore e di gestione commissariale.
  È ferma intenzione del Ministero continuare nel perseguimento degli obiettivi istituzionali in qualità di Autorità di vigilanza, tramite interventi ispettivi mirati e pianificati con riferimento a specifici settori produttivi nonché con il rafforzamento dell'attività revisionale ordinaria.
  Al fine di rendere sempre più efficiente ed efficace l'insieme delle azioni di vigilanza sul sistema cooperativo, informo Pag. 212che la Direzione competente del Ministero ha intrapreso un importante processo di reingegnerizzazione dei processi e delle banche dati e che nel corso del 2022 si è provveduto ad un robusto innesto di personale addetto alle funzioni ispettive attraverso la formazione e successiva abilitazione di n. 90 nuovi ispettori.

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ALLEGATO 6

DL 20/2023: Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare. C. 1112 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare (C. 1112 Governo, approvato dal Senato);

   preso atto che l'articolo 1 prevede che per il triennio 2023-2025, in deroga alla normativa vigente, siano definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri le quote massime di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale, e per lavoro autonomo;

   sottolineato, in particolare, il comma 3 del citato articolo 1 che specifica, quanto al contenuto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che l'indicazione dei criteri generali per la definizione dei flussi di ingresso deve tenere conto dell'analisi del fabbisogno del mercato del lavoro effettuata dal Ministero del lavoro previo confronto con organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano nazionale;

   ricordato l'articolo 6 che detta disposizioni volte a fronteggiare situazioni straordinarie nella gestione dei centri per migranti, dovute ad inadempimento grave, da parte dell'impresa aggiudicataria, degli obblighi previsti dal capitolato di gara, ove l'immediata cessazione dell'esecuzione del contratto possa compromettere la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 7

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto ad Hanoi il 30 giugno 2019. C. 1039 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminata per le parti di competenza il disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto ad Hanoi il 30 giugno 2019» (C. 1039 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 8

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018. C. 1040 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminata per le parti di competenza il disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018» (C. 1040 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 9

Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999. C. 1041 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminata per le parti di competenza il disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999» (C. 1040 Governo, approvato dal Senato),

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PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 10

DL 34/2023: Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali C. 1060 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante conversione in legge del decreto-legge n. 34/2023: Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali (C. 1060 Governo);

   considerato favorevolmente che l'articolo 1 prevede, per il secondo trimestre 2023, agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale, rideterminate dall'ARERA;

   valutato con favore che il medesimo articolo 1 prevede altresì che, dal secondo trimestre 2023 e fino al 31 dicembre 2023, le agevolazioni relative alle tariffe di cui all'articolo 3, comma 9-bis, del decreto-legge n. 185 del 2008 per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico vengano rideterminate sulla base dell'indicatore della situazione economica equivalente pari a 30.000 euro, valido per il 2023, in luogo degli attuali 20.000 euro;

   preso atto che l'articolo 2 proroga la riduzione dell'aliquota IVA al 5 per cento alle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2023 nonché la riduzione al 5 per cento dell'aliquota IVA anche in relazione alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia;

   considerato, altresì, favorevolmente che l'articolo 3 prevede la possibilità di erogare un contributo nei mesi da ottobre a dicembre del 2023, a parziale compensazione delle spese sostenute dalle famiglie per le spese di riscaldamento;

   preso atto che l'articolo 4 riconosce, pur abbassandone le percentuali, anche nel secondo trimestre 2023 alcuni crediti di imposta già riconosciuti in passato per contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas in capo alle imprese;

   apprezzata, in particolare, l'istituzione nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, disposta dall'articolo 24, comma 5, di un Fondo finalizzato a sostenere le imprese elettrivore localizzate nelle Regioni insulari,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 11

Documento di economia e finanza 2023. Doc. LVII, n. 1, Annesso bis e Allegati.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2023 (Doc. LVII, n.1, Annesso bis e Allegati);

   preso atto che il Documento evidenzia che uno degli obiettivi dell'azione di Governo consiste nel superamento graduale di alcune misure straordinarie di politica fiscale attuate negli ultimi tre anni nonché di individuare nuovi interventi sia per il sostegno ai soggetti più vulnerabili che per il rilancio dell'economia;

   rilevato inoltre che il provvedimento sottolinea l'intento di ridurre gradualmente, ma in misura sostenuta nel tempo, il deficit e il debito della PA in rapporto al PIL e di continuare a sostenere la ripresa dell'economia italiana nonché l'obiettivo di conseguire tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi, riducendo l'inflazione e recuperando il potere d'acquisto delle retribuzioni con un taglio dei contributi sociali per i dipendenti con redditi medio bassi (per il 2023) e una politica di riduzione della pressione fiscale da perseguire anche nel 2024;

   preso altresì atto che il Documento indica che la politica economica del Governo continuerà a fondarsi sui quattro assi della competitività sostenibile delineati dalla Commissione nell'Annual Sustainable Growth Survey (ASGS): l'attenzione alla stabilità macroeconomica, continuando a vigilare sulla riduzione di deficit e debito; il sostegno delle famiglie più vulnerabili; il rilancio della produttività, degli investimenti e delle politiche dell'innovazione per promuovere la crescita, nonché il sostegno alle imprese, senza dimenticare la sostenibilità ambientale;

   apprezzata l'intenzione di intervenire per ridefinire le aliquote attualmente vigenti sui prodotti energetici (carburanti e combustibili) e sull'energia elettrica, tenendo conto dell'impatto ambientale di ciascun prodotto, con l'obiettivo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso l'utilizzo della leva fiscale e di promuovere la transizione energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed ecocompatibili, in linea con gli impegni internazionali G20 e G7 e unionali;

   considerato quanto evidenziato nel Documento in materia di politiche energetiche, volte al raggiungimento dei target di decarbonizzazione al 2030 e di neutralità climatica al 2050, attraverso elevati livelli di indipendenza energetica, basati su un percorso di crescita esponenziale delle fonti rinnovabili e di forte promozione del risparmio e dell'efficienza energetica;

   valutata con favore l'intenzione di rivedere il sistema degli incentivi esistente al fine di promuovere una nuova politica industriale per consentirgli di dispiegare compiutamente i propri effetti abbandonando la logica «emergenziale» e realizzare una compiuta sinergia tra le fonti di finanziamento;

   evidenziata con favore l'annunciata imminente presentazione da parte del Governo del disegno di legge annuale per la concorrenza al fine di assicurare una piena e perdurante apertura dell'intero sistema economico nazionale, anche considerato che il Governo assicura che le disposizioni contenute nel predetto disegno di legge non prevedono l'emanazione a valle di atti normativi, di rango primario o secondario, o di atti di carattere amministrativo generale ai fini della loro concreta efficacia;

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   preso atto che nel Documento, a completamento della manovra di bilancio 2023-2025, il Governo dichiara, tra i disegni di legge collegati alla decisione di bilancio, quelli relativi a misure organiche per la promozione, la valorizzazione e la tutela del Made in Italy, alla delega al Governo per la realizzazione di un sistema organico degli incentivi alle imprese (disegno di legge il cui esame peraltro è già iniziato presso il Senato della Repubblica), alla disciplina della professione di guida turistica e allo sviluppo e competitività del settore turistico,

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PARERE FAVOREVOLE.