CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 marzo 2023
77.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 11/2023: Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. C. 889 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge 11/2023, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 34/2020;

   rilevato che il provvedimento è inteso a modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d'imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio, efficienza energetica e «superbonus 110%», misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche;

   condivisa l'esigenza che, a partire dall'entrata in vigore del provvedimento, con l'eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso, non sarà più possibile per i soggetti che effettuano tali spese optare per il cosiddetto «sconto in fattura», né per la cessione del credito d'imposta, e che non sarà più consentita la prima cessione dei crediti d'imposta relativi a specifiche categorie di spese, mentre resterà inalterata la possibilità della detrazione degli importi corrispondenti;

   considerato altresì che il provvedimento introduce opportunamente il divieto, per le Pubbliche amministrazioni, di essere cessionarie di crediti d'imposta derivanti dall'esercizio delle opzioni per la cessione del credito e dello sconto in fattura;

   ritenuto che l'intervento legislativo non reca profili di incompatibilità con l'ordinamento dell'Unione europea,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

DL 11/2023: Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. C. 889 Governo.

PROPOSTA DI PARERE PRESENTATA DAL GRUPPO M5S

  La XIV Commissione permanente,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge 11/2023, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 34/2020;

   rilevato che il provvedimento è volto a modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d'imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio, efficienza energetica e «superbonus 110%», misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche, con l'obiettivo, secondo quanto riportato nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri e nella Relazione Illustrativa al provvedimento, di «contrastare le potenzialità negative che la diffusione dell'istituto della cessione del credito ha sull'incremento del debito pubblico»;

   considerato che dall'esame dei contenuti del provvedimento, si prefigura una perdurante incertezza sia sulla portata applicativa delle norme originarie – decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto Decreto Rilancio, che ha introdotto la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficientamento energetico sotto forma di sconti sui corrispettivi – sia, di conseguenza, sull'inevitabile impatto che questa nuova disposizione avrà rispetto alla complessiva disciplina di cui all'articolo 119 del medesimo decreto-legge n. 34 del 2020;

   valutato inoltre che – abrogando, di fatto, il sistema della cessione dei crediti – il provvedimento in esame non solo non risolve il problema dei crediti cosiddetti «incagliati» sulla Piattaforma di cessione dell'Agenzia delle entrate, prevedendo un sistema di incentivi all'acquisto degli stessi, ma rischia di annullare completamente il sistema dei bonus edilizi, mettendo altresì a rischio il raggiungimento degli obiettivi green europei sui temi dell'efficientamento energetico, dell'adeguamento antisismico e della riqualificazione del patrimonio edilizio;

   pur ritenendo, infine, che tale intervento legislativo non reca profili di incompatibilità formale con l'ordinamento dell'Unione europea, è evidente che esso contrasta con gli obiettivi che l'Europa si pone in relazione al Green Deal e al PNRR sulle tematiche summenzionate,

  pertanto, esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 3

Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. C. 977 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   condivisa la necessità di definire nuovi criteri ed interventi assistenziali per la terza età, per migliorare la qualità del sistema di assistenza alle persone anziane e anziane non autosufficienti e contribuire agli oneri gravanti sulle loro famiglie con emolumenti da rafforzare e riformare anche alla luce dell'evoluzione dei bisogni assistenziali, in un quadro d'integrazione sociale, di autonomia e di vita indipendente;

   condivisa altresì l'esigenza di dare sistematicità ad una materia in cui sussistono fonti normative eterogenee e distinti centri di azione amministrativa che operano con regole proprie e senza coordinamento;

   preso atto che il disegno di legge delega è volto ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 nonché, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l'adozione della legge delega, ed al primo trimestre 2024 il traguardo per l'approvazione dei decreti legislativi delegati;

   valutato che la riforma in questione si pone in linea con il principio di cui all'articolo 25 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e si colloca coerentemente nell'ambito della Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 nonché della Strategia europea per l'assistenza del settembre 2022, che individua misure volte a promuovere l'accesso a servizi di assistenza di qualità ed economicamente sostenibili, a vantaggio dei beneficiari e dei caregiver, anche non professionali, contribuendo in tale modo all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali;

   richiamata la relazione della Commissione europea del 19 dicembre scorso COM(2022) 708 sul Programma di ricerca e sviluppo a sostegno di una vita attiva e autonoma (AAL2), per il periodo 2014-2021, che ha espressamente segnalato l'importanza di utilizzare l'innovazione digitale per aiutare la popolazione anziana ad un invecchiamento attivo e in buona salute, e per garantire un futuro ai sistemi sanitari e assistenziali, attraverso la cooperazione e la comunicazione a tutti i livelli e il coinvolgimento delle imprese, soprattutto le PMI, in partenariati a lungo termine;

   considerato che il provvedimento non reca profili d'incompatibilità con l'ordinamento dell'Unione europea,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.