CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2022
21.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
Pag. 194

ALLEGATO 1

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto;

   premesso che:

    come si evince dalla relazione illustrativa, il disegno di legge in esame si colloca in uno scenario macroeconomico contraddistinto da un elevato grado di incertezza, in ragione sia delle tensioni geopolitiche che derivano dal conflitto russo-ucraino, sia dell'aumento del livello dell'inflazione, ascrivibile principalmente all'incremento generalizzato dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime;

    in tale contesto la manovra di bilancio 2023, dell'importo complessivo di circa 41 miliardi di euro lordi, è orientata, sulla base di un approccio prudente e realista, a mitigare il più possibile gli effetti dell'incremento dei prezzi dell'energia sui bilanci delle famiglie, con particolare riguardo a quelle più fragili, e delle imprese, delle quali va garantita la competitività, anche sul piano internazionale, e la sopravvivenza;

    il suddetto disegno di legge è stato predisposto in modo coerente con gli obiettivi di finanza pubblica indicati della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2002, che prevede un livello programmatico di indebitamento netto in rapporto al PIL pari al 4, 5 per cento nel 2023, 3,7 per cento nel 2024 e 3 per cento nel 2025;

   rilevato che:

    il provvedimento contempla diverse misure volte al sostegno e al rilancio del settore delle imprese del comparto agricolo ed agroalimentare, tra le quali, in particolare: il riconoscimento di un credito d'imposta a favore delle imprese esercenti attività agricola, della pesca e agromeccanica pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto di carburante effettuato nel primo trimestre 2023, sia per trazione, sia per riscaldamento di serre locali adibiti ad allevamento degli animali (articolo 11); la proroga, anche per il 2023, dell'esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari, già prevista per gli anni dal 2017 al 2022 (articolo 20); la previsione di esoneri contributivi per favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo (articolo 57); l'istituzione del «Fondo per la sovranità alimentare», con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, al fine rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale attraverso interventi diretti a tutelare e valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione delle imprese agricole, sostenere le filiere agricole, gestire le crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari (articolo 76); l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del «Fondo per l'innovazione in agricoltura», con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 (articolo 77); l'istituzione di un apposito Fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2023, destinato a sostenere l'acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un ISEE non superiore a 15.000 euro (articolo 78);

   evidenziato che:

    appare necessario inserire nel provvedimento, che nel Titolo II reca disposizioni dirette a mitigare, quanto più possibile,Pag. 195 l'impatto del caro energia sui bilanci delle famiglie e delle imprese, interventi diretti a promuovere la produzione di energia da biomassa legnosa da parte delle aziende agricole, in modo da agevolare il contenimento dei consumi energetici;

    in particolare, andrebbe riconosciuta la possibilità per gli agricoltori, anche in deroga alla vigente normativa, di effettuare la raccolta di legname depositato naturalmente nell'alveo dei fiumi e dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare, in seguito ad eventi atmosferici o meteorici, mareggiate e piene, prevedendo, a tal fine, il finanziamento di specifici progetti pilota attraverso un apposito fondo da istituire nello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura;

    il finanziamento di tali attività di raccolta, oltre a contenere il consumo di energia, concorrerebbe sensibilmente a mitigare il rischio di dissesto idrogeologico nelle aree interne;

   considerato che:

    in considerazione del sensibile incremento dei costi di produzione e delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, appare necessario introdurre specifiche misure volte a sostenere i birrifici con una limitata produzione annua (cosiddetti birrifici indipendenti), attraverso la proroga al 2023 delle disposizioni agevolative in materia di accisa previste, per il solo 2022, dall'articolo 1, commi 985-987, della legge n. 234 del 2021;

   considerato altresì che:

    il settore primario è chiamato a svolgere un ruolo determinante nel conseguimento degli obiettivi delle strategie europee «Green Deal», «From farm to fork» e «Biodiversità»;

    in tale contesto, la possibilità di certificare le riduzioni di inquinanti generate dagli imprenditori agricoli e forestali ai fini della contabilizzazione delle emissioni in atmosfera costituisce un prezioso incentivo alla realizzazione di pratiche rispettose dell'ambiente e a basso impatto, per quanto riguarda sia gli input produttivi, sia il risparmio idrico;

    è pertanto indispensabile procedere al monitoraggio e alla certificazione dei crediti di carbonio forestali e consentire agli imprenditori agricoli che attraverso la coltivazione del fondo generano una riduzione consistente di emissioni inquinanti, la cessione di tali titoli senza perdere la qualifica di agricoltori;

   rilevato che:

    i settori della pesca e dell'acquacoltura costituiscono segmenti di importanza fondamentale del comparto primario, non potendo esserci sovranità alimentare a prescindere dall'apporto prezioso del cibo che essi forniscono;

    è indispensabile, pertanto, estendere gli interventi previsti dal Fondo di cui all'articolo 76, diretto al rafforzamento del sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche ai suddetti settori;

   ritenuto che:

    è indispensabile prevedere specifiche misure in favore delle imprese agricole di cui all'articolo 2135 del codice civile, ivi comprese le cooperative che svolgono attività di produzione agricola, che hanno subìto danni dall'eccezionale siccità, dalle eccezionali temperature e dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi nel 2022, e che non beneficiano della copertura recata da polizze assicurative a fronte dei rischi;

    a tale scopo, occorrerebbe ulteriormente incrementare, per il 2023, la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale di cui all'articolo 15 del decreto legislativo n. 102 del 2004, che il decreto-legge n. 115 del 2022 (decreto cosiddetto «Aiuti bis») ha già incrementato, per il 2022, di 200 milioni di euro;

   rilevato altresì che:

    tra le disposizioni di sostegno per il comparto agricolo, andrebbe inserita la proroga al 2023 delle percentuali di compensazione IVA di cui all'articolo 34, comma 1, Pag. 196del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, applicabili per gli anni 2021 e 2022 sulle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina nella misura del 9,5 per cento (articolo 1, comma 506, della legge n. 205 del 2017);

   preso atto, infine, con favore dell'impianto complessivo del provvedimento, che stanzia per il comparto agricolo complessivi 2,4 miliardi di euro per il 2023,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti condizioni:

   1) sia prevista l'istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per il finanziamento di progetti inerenti la raccolta di legname depositato naturalmente nell'alveo di fiumi e torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare, in seguito ad eventi atmosferici o meteorici, mareggiate e piene, riconoscendo agli imprenditori agricoli la possibilità di effettuare la suddetta raccolta anche in deroga alla normativa vigente;

   2) sia introdotta nel provvedimento una specifica disposizione diretta a sostenere la filiera della birra artigianale, prorogando al 2023 le agevolazioni in materia di accise, previste dalla legge di bilancio 2022 limitatamente all'anno in corso;

   3) al fine di sostenere le imprese agricole danneggiate dall'eccezionale siccità, dalle eccezionali temperature e dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi nel 2022, sia previsto, anche per il 2023, il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale-interventi indennizzatori di cui all'articolo 15 del decreto legislativo n. 102 del 2004;

   4) sia disciplinata la certificazione dei crediti di carbonio forestali attraverso l'istituzione, presso il CREA, del Registro dei crediti di carbonio e si provveda ad apportare le necessarie modifiche normative al fine di ricomprendere l'eventuale cessione di crediti di emissione di CO2 realizzati dagli imprenditori agricoli attraverso la coltivazione del fondo tra le attività connesse produttrici di reddito agrario, come evidenziato dalla Risoluzione della Agenzia delle Entrate n. 365/2020;

   5) si includano i settori della pesca e dell'acquacoltura tra i beneficiari delle misure del Fondo per la sovranità alimentare;

  e con le seguenti osservazioni:

   a) si valuti l'opportunità di inserire nel provvedimento in esame una disposizione diretta a prevedere il rifinanziamento, per gli anni 2023 e 2024, del «Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta in guscio», di cui all'articolo 1, comma 138, della legge n. 178 del 2020, da destinare all'attuazione di interventi sostegno delle forme associative di livello nazionale tra apicoltori, alla promozione della stipula di accordi professionali, all'incentivazione della pratica dell'impollinazione a mezzo di api, nonché della pratica dell'allevamento apistico e del nomadismo;

   b) si valuti l'opportunità di prorogare al 2023 la disposizione di cui all'articolo 1, comma 528, della legge n. 234 del 2021, che prevede interventi in favore degli operatori della filiera avicola danneggiati dal blocco della movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati a seguito dell'influenza aviaria degli anni 2021 e 2022;

   c) si valuti l'opportunità di disporre la proroga al 2023 delle percentuali di compensazione IVA di cui all'articolo 34, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, per gli anni 2021 e 2022, nella misura del 9, 5 per cento alle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina;

   d) si valuti l'opportunità di escludere l'energia prodotta da impianti alimentati da combustibili a biomassa dal tetto ai ricavi di cui all'articolo 9, posto che tali impianti sostengono costi di approvvigionamento sottoposti a forte variabilità che includono, tra l'altro, il valore di mercato dell'energia elettrica;

Pag. 197

   e) si valuti l'opportunità di riconoscere il credito di imposta di cui all'articolo 2, comma 2, anche alla spesa per energia elettrica prodotta dalle imprese e oggetto di autoconsumo nel primo trimestre 2023, al fine di sostenere le moltissime aziende agricole che hanno realizzato ingenti investimenti in impianti di cogenerazione.

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ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

RELAZIONE DI MINORANZA DEL GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO – ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA

  La XIII Commissione, esaminato per le parti di competenza il provvedimento in titolo,

   premesso che:

    l'economia italiana si avvicina alla recessione, l'inflazione è vicina al 12 per cento mentre le retribuzioni stanno crescendo di poco più dell'1 per cento, un crollo del potere d'acquisto dei salari e degli stipendi che allarga drammaticamente le disuguaglianze e genera una enorme redistribuzione di reddito a danno anzitutto delle famiglie più povere e più fragili;

    a fronte di questa situazione, il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo non solo non risponde alla crisi economica e sociale ma addirittura rischia di aggravarla, perché è inadeguato e iniquo: inadeguato ad affrontare efficacemente la crisi energetica e a scongiurare la recessione e fortemente iniquo perché segnato da scelte ideologiche ed elettoralistiche, come l'inasprimento già per il prossimo anno sul reddito di cittadinanza, i favori agli evasori fiscali con l'aumento del tetto per l'uso dei contanti e l'innalzamento della soglia per i pagamenti con la moneta elettronica, il taglio delle pensioni;

    la verità emerge chiaramente dalla Relazione Tecnica: le norme di condono eufemisticamente denominate «misure di sostegno in favore del contribuente» costeranno oltre 1,1 miliardi di minori entrate nel 2023, mentre gli stanziamenti contro la povertà verranno ridotti di 743 milioni di euro rispetto a quanto previsto a legislazione vigente;

    i 21 miliardi stanziati per il caro bollette basteranno per il solo primo trimestre ed è lo stesso Governo a riconoscere di ignorare come e con quali risorse proseguire nell'azione di sostegno a famiglie e imprese a partire da aprile, mentre già da questo mese il prezzo della benzina e del gasolio aumenterà, poiché il Governo ha ridotto da 25 a 15 centesimi lo sconto sulle accise;

    nella manovra non c'è nulla per rilanciare la crescita, con misure troppo deboli per favorire gli investimenti e l'accesso al credito delle imprese, nessuna risorsa aggiuntiva per gli investimenti pubblici, nessuna strategia per la transizione energetica e una pericolosa incertezza su futuro del PNRR;

    sono largamente insufficienti gli stanziamenti per la sanità, la scuola e il trasporto pubblico, con il rischio che le disuguaglianze territoriali siano aggravate dal progetto di autonomia differenziata;

    è necessario più coraggio per affrontare la crisi energetica e il crollo del potere d'acquisto dei redditi, con maggiori aiuti alle famiglie e alle imprese, un rafforzamento del taglio del cuneo fiscale, un potenziamento della quattordicesima pensionistica, l'accelerazione dell'attuazione del PNRR, il rilancio degli investimenti privati e pubblici, privilegiando quelli per la transizione ecologica, maggiori risorse sulla sanità, sulla scuola, sul trasporto pubblico e sugli enti locali, che la legge di bilancio rischia di mandare in forte sofferenza finanziaria, una seria azione di contrasto dell'evasione fiscale;

    in questo quadro difficile appaiono insufficienti le misure previste per il comparto agricolo. La manovra in questo ambito somiglia più ad una sommatoria di Pag. 199interventi spot che ad un disegno organico in grado di collocare l'agricoltura tra le priorità di intervento per sostenere e rilanciare uno dei settori strategici dell'economia italiana nel contesto della strategia europea della transizione ecologica;

    gli effetti dell'oscillazione dei prezzi dovuta alla crisi energetica conseguente al conflitto russo-ucraino hanno impattato duramente sulle imprese agricole (fertilizzanti, materie prime, energia, etc.) che avrebbero bisogno di maggiori risorse e strumenti per poter sopravvivere ad un'onda d'urto così grande;

    in particolare ci sarebbe bisogno di una risposta diversa attraverso il credito di imposta per sostenere l'acquisto dei prodotti agricoli, per l'investimento su mezzi agricoli, per l'acquisto di carburante, così come servirebbero misure per ridurre l'impatto sulle imprese agricole dovuti ai rincari dei prezzi prodotti dalla crisi energetica;

    servirebbe ad esempio esentare dal prelievo sugli extra profitti tutte quelle imprese agricole che hanno investito negli anni nella produzione di energia rinnovabile in particolare fotovoltaica, proprio per ridurre il rischio legato alla fornitura di energia, così come tutelare maggiormente i giovani agricoltori e l'imprenditoria femminile che rappresentano il futuro e rischiano invece di subire maggiormente gli effetti della crisi in atto;

    insufficiente, ai limiti dell'elemosina, la dotazione del Fondo di Solidarietà nazionale per rispondere adeguatamente alle diverse calamità naturali e patologiche che hanno devastato interi territori e colture di pregio in diverse regioni italiane;

    vi sono poi due comparti del settore come la viticoltura e la frutticoltura che necessiterebbero di risposte strutturali per rispondere alle diverse esigenze ed emergenze che li hanno coinvolti con effetti drammatici come per la flavescenza dorata che sta interessando tante regioni italiane distruggendo gli impianti in tutti i territori, mentre per le imprese frutticole serve una misura per garantire un sostegno alla manodopera qualificata che vada ben oltre la reintroduzione dei voucher;

    sull'aumento della tassazione dei prodotti da fumo serve rivedere drasticamente la misura introdotta in legge di Bilancio che rischia di pregiudicare il futuro dell'intera filiera del tabacco italiano, prevedendo altresì una riconfigurazione dell'aliquota specifica dell'accisa nonché dell'aliquota specifica sui prodotti del tabacco riscaldato, per avere un impatto adeguato e sostenibile dentro all'attuale congiuntura macro economica;

    inspiegabile e dannoso il definanziamento dei mutui ai consorzi di bonifica per l'opera meritoria che hanno svolto e continuano a svolgere in tutto il territorio nazionale sul tema della regimazione delle acque, gli invasi e l'approvvigionamento all'agricoltura, per i quali serve anche un intervento normativo per evitare la cancellazione dei residui attivi risalenti al quinquennio 2010-2015;

    nella manovra non c'è nessuna misura che accompagna l'avvio della nuova Pac che aiuti l'agricoltura a fornire un contributo molto più incisivo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo; tra gli obiettivi target da raggiungere entro il 2030 c'è quello di convertire almeno il 25 per cento delle superfici agricole europee al regime di produzione biologica. Sostenere attraverso misure ad hoc le nostre aziende biologiche sarebbe stato doveroso e necessario;

    infine ma non per importanza, come evidenziato anche nel question time in aula con il Ministro Lollobrigida, riteniamo necessario e doveroso prevedere maggiori risorse a disposizione delle Regioni per i piani di gestione e di prelievo selettivo degli ungulati, che stanno devastando colture in tutto il Paese e mettendo a rischio anche la sicurezza dei cittadini e degli agricoltori in particolare; così come chiediamo che venga riattivato il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale previsto dalla legge n. 157 per avere una sede di confronto tra Pag. 200i diversi portatori di interesse, la ricerca scientifica e le istituzioni, a tutti i livelli, anche al fine di adottare misure urgenti sulle diverse criticità e per valutare sulla base della relazione sullo stato di applicazione della legge n. 157 del 1992 in raccordo con la legge sulle aree protette n. 394 del 1991 le eventuali modifiche da apportare alla normativa nazionale,

DELIBERA DI RIFERIRE
IN SENSO CONTRARIO

  Vaccari, Forattini, Marino e Andrea Rossi.