CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2022
21.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
Pag. 112

ALLEGATO 1

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

ART. 100.

  Sostituire il comma 3 con i seguenti:

  3. Ai fini dell'attuazione dei commi 1 e 2, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
  3-bis. Al fine di adeguare la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici in relazione alla complessità e alla gravosità delle attività che sono chiamati a svolgere all'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) al comma 340, le parole: «per l'anno 2023» sono sostituite dalle seguenti: «a decorrere dall'anno 2023»;

   b) al comma 341, le parole: «2020/2021 e 2021/2022», sono sostituite dalle seguenti: «2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023»;

   c) al comma 342, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e a decorrere dall'anno 2024, per un importo di 25 milioni di euro annui, mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190».

  3-ter. Al fine di evitare la ripetizione di somme già erogate in favore dei dirigenti scolastici negli anni scolastici 2019/2020, 2020/21 e 2021/22, una quota del Fondo unico nazionale della dirigenza scolastica (FUN), fino a un massimo di 20 milioni di euro per l'anno 2023, è destinata alla copertura delle maggiori spese sostenute per i predetti anni scolastici in conseguenza dell'ultrattività riconosciuta ai contratti collettivi regionali relativi all'anno scolastico 2016/2017 o, se più favorevoli, all'anno scolastico 2018/19. In nessun caso possono essere riconosciuti emolumenti superiori a quelli derivanti dalla predetta ultrattività. Per l'attuazione della disposizione di cui al periodo precedente, il FUN è incrementato di 20 milioni di euro per l'anno 2023 mediante corrispondente riduzione del fondo per le esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200 della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
643-bis/VII/100.1. Grippo, Boschi.

  Sostituire il comma 3 con i seguenti:

  3. Ai fini dell'attuazione dei commi 1 e 2, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
  3-bis. Le somme stanziate all'articolo 1, comma 123, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono incrementate di 20 milioni di euro per l'anno 2024, di 50 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026, e di 100 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027.
  3-ter. Il fondo di cui all'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, è incrementato di 5 milioni di euro per l'anno 2023, di 15 milioni di euro per l'anno 2024 e di 21 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025.
  3-quater. Il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è incrementato di 2 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024 e di 5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025.
  3-quinquies. La somma stanziata all'articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è incrementata di 2 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024 e di 15 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025.Pag. 113
  3-sexies. Le somme stanziate all'articolo 1, comma 158, della legge 15 luglio 2015, n. 107, sono incrementate di 8,8 milioni di euro per l'anno 2023, di 7,8 milioni di euro per l'anno 2024 e di 6,8 milioni di euro per l'anno 2025.
  3-septies. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui ai commi da 3-bis a 3-sexies, pari a 17 milioni di euro per l'anno 2023, 46,8 milioni di euro per l'anno 2024, 97,8 milioni di euro per l'anno 2025, 91 milioni di euro per l'anno 2026 e 141 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come incrementato dall'articolo 152, comma 3, della presente legge.
643-bis/VII/100.2. Boschi, Grippo.

  Dopo il comma 3, inserire il seguente:

  3-bis. Il fondo di cui all'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, è incrementato di 5 milioni di euro per l'anno 2023, di 15 milioni di euro per l'anno 2024 e di 21 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente comma, stimati in 5 milioni di euro per l'anno 2023, 15 milioni di euro per l'anno 2024 e 21 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
643-bis/VII/100.3. Boschi, Grippo.

  Dopo l'articolo 100, aggiungere il seguente:

Art. 100-bis.
(Contributo integrativo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità)

  1. Il contributo di cui all'articolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2016, n. 89, è incrementato di 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023.
  2. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente disposizione, pari a 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 152, comma 3, della presente legge.
643-bis/VII/100.01. Grippo, Bonetti, Boschi, Ruffino.

ART. 101.

  Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:

  3-bis. Per superare il precariato universitario e al fine di assicurare il rapido conseguimento degli obiettivi del PNRR nel campo della ricerca scientifica, missione 4 componente 2, le Università possono anticipare, dopo il primo anno del contratto di cui all'articolo 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, l'inquadramento a professore associato, previo esito positivo di una valutazione che comprenda anche lo svolgimento di una prova didattica nell'ambito del settore scientifico disciplinare di appartenenza del titolare del contratto e fermo restando il possesso dell'abilitazione scientifica nazionale. Per le finalità di cui al periodo precedente e per garantire l'accoglimento delle relative istanze da parte dei ricercatori a tempo determinato, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca è istituito un fondo con una dotazione iniziale di 8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023, che costituisce tetto di spesa. Le modalità di accesso e i criteri di ripartizione del predetto fondo da parte delle università sono disciplinate con decreto del Ministro dell'università e della ricerca, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, e le relative risorse sono vincolate all'accoglimento delle istanze. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 8 milioni di euro annui a decorrere dall'annoPag. 114 2023 si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 152, comma 4, della presente legge.
643-bis/VII/101.1. Boschi, Grippo.

ART. 108.

  Dopo l'articolo 108, aggiungere il seguente:

Art. 108-bis.
(Rifinanziamento del Fondo per il restauro e per altri interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico)

  1. Al fine di sostenere e garantire la tutela del patrimonio culturale privato soggetto a vincolo, il Fondo per il restauro di cui all'articolo 65-bis, comma 1, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, istituito nello stato di previsione del Ministero della cultura, è rifinanziato con un importo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

  Conseguentemente, alla Tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:

   2023: -10 milioni;

   2024: -10 milioni;

   2025: -10 milioni
643-bis/VII/108.01. Mulè.

  Dopo l'articolo 108, aggiungere il seguente:

Art. 108-bis.
(Aumento del tax credit per le produzioni culturali e cinematografiche)

  1. Alla legge 14 novembre 2016, n. 220, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) all'articolo 13, comma 2, secondo periodo, le parole: «750 milioni» sono sostituite dalle seguenti: «880 milioni»;

   b) all'articolo 15, comma 1, le parole: «40 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «50 per cento».

  2. Agli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni di cui al comma 1, stimati in 240 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per le esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
643-bis/VII/108.02. Grippo.

  Dopo l'articolo 108, aggiungere il seguente:

Art. 108-bis.
(Agevolazione IVA per i consumi culturali)

  1. Al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, Tabella A, Parte II-bis, dopo il numero 1-quinquies), è aggiunto il seguente:

    1-sexies) biglietti di ingresso o tessere di abbonamento per spettacoli, teatri, circhi, fiere, concerti, musei, zoo, cinema, mostre e altre manifestazioni o istituti culturali simili o accesso alla diretta streaming di tali manifestazioni o visite o entrambi.

  2. Agli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, valutati in 4.000 milioni di euro a decorrere dal 2023, si provvede attraverso le minori spese derivanti da interventi di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica. A tale fine, entro il 30 luglio 2023, sono approvati provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurino minori spese pari a 4.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023. Qualora le suddette misure non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati dal presente comma, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 settembre 2023, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte eventuali e ulteriori riduzioni dell'importo delle Pag. 115agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate pari agli importi di cui al presente comma, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, del diritto all'istruzione, dei contribuenti più deboli e delle famiglie.
643-bis/VII/108.03. Grippo.

  Dopo l'articolo 108, aggiungere il seguente:

Art. 108-bis.
(Misure in favore della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo per la realizzazione del Festival Donizetti Opera)

  1. Alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) all'articolo 2, comma 1-bis, le parole: «e di 2 milioni di euro per l'anno 2022» sono sostituite dalle seguenti: «di 2 milioni di euro per l'anno 2022 e di 2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023»;

   b) all'articolo 3, comma 1, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190».

  2. All'onere derivante dal presente articolo, pari a 2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rideterminato dall'articolo 152, comma 3 della presente legge.
643-bis/VII/108.04. Dori, Piccolotti.

ART. 110.

  Dopo l'articolo 110, aggiungere il seguente:

Art. 110-bis.

  1 All'articolo 1, comma 781, primo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) le parole: «per ciascuno degli anni 2022 e 2023» sono sostituite dalle seguenti: «per l'anno 2022 e di 3,1 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024»;

   b) dopo le parole: «in favore dell'» sono inserite le seguenti: «Istituzione teatro lirico sperimentale di Spoleto A. Belli e».

  Conseguentemente, all'articolo 152, comma 3, sostituire le parole: di 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023 con le seguenti: di 399 milioni di euro per l'anno 2023, di 396,9 milioni di euro per l'anno 2024 e di 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025.
643-bis/VII/110.01. Mulè.

Pag. 116

ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

RELAZIONE APPROVATA

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 643-bis Governo, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025;

   premesso che:

    il contenuto del disegno di legge di bilancio è condizionato dall'impatto di uno scenario macroeconomico caratterizzato da tensioni internazionali e dall'aumento dell'inflazione e che, pertanto, la manovra reca misure volte principalmente a contenere gli effetti del caro energia su famiglie e imprese;

   ritenuto che importanti misure sono specificamente adottate per raggiungere gli obiettivi del PNRR quali quelle contenute:

    nell'articolo 98 per promuovere e potenziare le competenze STEM in tutti i livelli del sistema educativo di istruzione e formazione, con particolare attenzione a favorire il riequilibrio di genere;

    nell'articolo 99 con il quale si intende dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel PNRR, tenendo conto del parametro della popolazione scolastica regionale;

    nell'articolo 100, comma 2, che istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito, un fondo di 150 milioni di euro per il 2023, finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico, con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica, nonché di quelle svolte in attuazione del PNRR;

    nell'articolo 101, comma 2, che stanzia 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, per finanziare l'assistenza informatica, i servizi professionali di assistenza tecnica per la trasformazione digitale, il data management, la definizione di strategie e soluzioni per il cloud e per la cybersicurezza nell'ambito delle attività di attuazione del PNRR e dei connessi adempimenti in tema di monitoraggio, rendicontazione e controllo degli investimenti facenti capo al MUR;

    nell'articolo 101, comma 3, che incrementa di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, da destinare agli studenti universitari e AFAM, anche al fine di dare continuità alle misure adottate nell'ambito del PNRR;

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:

   valuti la Commissione di merito l'opportunità di:

    a) favorire le dinamiche del lavoro nel settore dello spettacolo, caratterizzate da forte specificità, assicurando il raggiungimento di un adeguato livello di tutele, di remunerazione e di welfare per i lavoratori del settore, anche attraverso l'introduzione dell'indennità di discontinuità, e incrementando gli investimenti pubblici;

    b) rivedere le norme che presiedono l'iter di approvazione dei progetti per l'assegnazione delle risorse del FUS anche al fine di potenziare l'efficacia del sistema dell'erogazione di contributi nel settore dello spettacolo;

    c) adottare idonee politiche detrattive incentivanti dei consumi culturali e Pag. 117revisionare gli strumenti già esistenti, quali la Carta elettronica denominata «18app», il cui utilizzo ha dimostrato nel tempo forti elementi di criticità nonché adottare ulteriori strumenti a sostegno della domanda di cultura anche in considerazione del drastico calo dei consumi culturali emerso a seguito della crisi pandemica del 2020, aggravato peraltro da un crescente divario territoriale;

    d) sviluppare le potenzialità culturali della Nazione, prevedendo l'introduzione di un sistema misto pubblico-privato volto a valorizzare e promuovere spazi museali, monumentali e archeologici nonché le forme espressive caratterizzanti le tradizioni culturali nazionali, quali le rievocazioni e i carnevali storici e le tradizioni dei borghi anche attraverso il sostegno alla rete delle dimore storiche e più in generale al patrimonio culturale privato;

    e) rafforzare il settore del cinema e dell'audiovisivo che costituiscono strumenti formidabili per la rappresentazione e la conservazione delle identità culturali del popolo italiano e del suo territorio;

    f) adottare interventi diretti in favore dell'editoria libraria e giornalistica a supporto sia dell'offerta, sia della domanda di consumi librari, anche attraverso il sostegno alle biblioteche;

    g) trasferire all'Organizzazione nazionale antidoping NADO ITALIA le attività relative all'effettuazione dei controlli antidoping di cui alla legge 14 dicembre 2000, n. 376;

    h) rifinanziare il Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, gestito dall'Istituto per il Credito Sportivo, nonché adeguare l'assetto societario dell'Istituto medesimo agli standard europei anche stanziando risorse che consentano investimenti e pianificazione di interventi su un adeguato orizzonte temporale.

Pag. 118

ALLEGATO 3

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

RELAZIONE DI MINORANZA PRESENTATA DAI DEPUTATI MANZI, BERRUTO, ORFINI, SPERANZA E ZINGARETTI

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 643-bis Governo, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025;

   premesso che:

    l'economia italiana si avvicina alla recessione, l'inflazione è vicina al 12 per cento mentre le retribuzioni stanno crescendo di poco più dell'1 per cento, un crollo del potere d'acquisto dei salari e degli stipendi che allarga drammaticamente le disuguaglianze e genera una enorme redistribuzione di reddito a danno anzitutto delle famiglie più povere e più fragili;

    a fronte di questa situazione, il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo non solo non risponde alla crisi economica e sociale ma addirittura rischia di aggravarla, perché è inadeguato e iniquo: inadeguato ad affrontare efficacemente la crisi energetica e a scongiurare la recessione e fortemente iniquo perché segnato da scelte ideologiche ed elettoralistiche, come l'inasprimento già per il prossimo anno sul reddito di cittadinanza, i favori agli evasori fiscali con l'aumento del tetto per l'uso dei contanti e l'innalzamento della soglia per i pagamenti con la moneta elettronica, il taglio delle pensioni;

    la verità emerge chiaramente dalla relazione tecnica: le norme di condono eufemisticamente denominate «misure di sostegno in favore del contribuente» costeranno oltre 1,1 miliardi di minori entrate nel 2023, mentre gli stanziamenti contro la povertà verranno ridotti di 743 milioni di euro rispetto a quanto previsto a legislazione vigente;

    i 21 miliardi stanziati per il caro bollette basteranno per il solo primo trimestre ed è lo stesso Governo a riconoscere di ignorare come e con quali risorse proseguire nell'azione di sostegno a famiglie e imprese a partire da aprile, mentre già da questo mese il prezzo della benzina e del gasolio aumenterà, poiché il Governo ha ridotto da 25 a 15 centesimi lo sconto sulle accise;

    nella manovra non c'è nulla per rilanciare la crescita, con misure troppo deboli per favorire gli investimenti e l'accesso al credito delle imprese, nessuna risorsa aggiuntiva per gli investimenti pubblici, nessuna strategia per la transizione energetica e una pericolosa incertezza su futuro del PNRR;

    sono largamente insufficienti gli stanziamenti per la sanità, la scuola e il trasporto pubblico, con il rischio che le disuguaglianze territoriali siano aggravate dal progetto di autonomia differenziata, che il Governo intende, peraltro, attuare espropriando il Parlamento, visto che l'adozione dei LEP viene demandata a DPCM;

    è necessario più coraggio per affrontare la crisi energetica e il crollo del potere d'acquisto dei redditi, con maggiori aiuti alle famiglie e alle imprese, un rafforzamento del taglio del cuneo fiscale, un potenziamento della quattordicesima pensionistica, l'accelerazione dell'attuazione del PNRR, il rilancio degli investimenti privati e pubblici, privilegiando quelli per la transizione ecologica, maggiori risorse sulla sanità, sulla scuola, sul trasporto pubblico e Pag. 119sugli enti locali, che la legge di bilancio rischia di mandare in forte sofferenza finanziaria, una seria azione di contrasto dell'evasione fiscale;

  con riferimento alla Tabella 14: Stato di previsione del Ministero della cultura

   considerato che, il provvedimento in esame non interviene in nessun modo a sostegno del settore culturale;

   visto che, il solo intervento di cui all'articolo 108, prevede un incremento di 20 milioni di euro finalizzati a consentire al Ministero della cultura l'esercizio della facoltà di acquistare in via di prelazione i beni culturali, ex art. 60 ss. del Codice dei beni culturali;

   rilevato che, il provvedimento non fa alcun cenno ai diversi aspetti del settore culturale e che, inoltre, risultano assenti i maggiori interventi al sostegno dello spettacolo, del cinema, alla tutela dei beni culturali, alla promozione della lettura, all'arte e alla musica;

   considerato che, non risultano interventi di incremento alla dotazione del Fondo unico dello spettacolo;

   considerato che, non è previsto nessun finanziamento dell'indennità di discontinuità (di cui al comma 6 della legge del 15 luglio 2022), lungamente atteso e voluto da artisti e tecnici del settore e che l'assenza di qualunque previsione economica in dotazione a questa misura fa supporre che tutto il lavoro svolto nella scorsa legislatura rischia, a discapito dei tanti lavoratori del settore, di essere vanificato;

  con riferimento alla Tabella 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito,

   rilevato che, per il settore dell'istruzione si registrano importanti riduzioni di spesa che andranno ad impattare negativamente sul settore;

   visto che, il provvedimento introduce una serie di misure volte a promuovere e potenziare le competenze e le discipline STEM, riprendendo nel merito un lavoro già svolto e condiviso nella scorsa legislatura, senza prevedere alcun intervento finanziario;

   considerato, inoltre, che, l'articolo 99, comma 1, introducendo, a decorrere dall'a.s. 2024/2025, una nuova disciplina relativa alla determinazione dei criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni, determina, di fatto, un risparmio che impatterà negativamente su tutto il territorio, sugli alunni e le tante famiglie alle quali, a causa di un evidente dimensionamento delle strutture scolastiche, verrà negato il diritto allo studio;

   rilevato che, con tale norma sul dimensionamento si evince un calcolo non solo delle sedi che verranno a mancare ma anche sui dirigenti scolastici, che saranno quasi dimezzati rispetto ad oggi: si passerà dai 6.490 del 2024-2025, ovvero il primo anno in cui entreranno in vigore le norme della Manovra 2023, fino ai 3.144 del 2031-2032, quindi parliamo di 3.346 dirigenti scolastici in meno;

   visto inoltre che, dai dati tabellari risultano decurtati i fondi per la valorizzazione e il miglioramento dell'istruzione, di cui all'articolo 1, comma 202, della legge cosiddetta Buona scuola e il Fondo Inail destinato alle scuole innovative;

   considerato che, dopo l'emergenza sanitaria, sarebbe stato prioritario un intervento volto a incrementare, anche per il prossimo triennio, le forme di sostegno già avviate nella scorsa legislatura che hanno previsto risorse finalizzate a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e la povertà educativa, i cosiddetti Ristori educativi e finanziamenti a sostegno del personale delle istituzioni scolastiche statali, degli studenti e delle famiglie attraverso servizi professionali per l'assistenza e il supporto psicologico in relazione alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall'emergenza epidemiologica da COVID-19;

   rilevato, inoltre che, non risulta l'incremento per l'anno 2023 da destinare a Pag. 120spese per l'installazione, presso gli ambienti degli istituti scolastici, di impianti per la ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore e per l'acquisto di apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell'aria negli ambienti scolastici, provvisti di sistemi di filtraggio delle particelle e di distruzione di microrganismi presenti nell'aria;

   visto che, non risultano sostegni a favore degli interventi, sempre considerati prioritari per il settore scolastico, quali i libri di testo, il trasporto scolastico e contributi da destinare al servizio di ristorazione nella scuola primaria;

   considerato che, il provvedimento in esame destina solo 150 milioni di euro per l'anno 2023 finalizzati alla valorizzazione del personale e all'orientamento e nulla destina al rinnovo contrattuale dei docenti, per il quale intervento erano attesi 300 milioni a decorre dall'anno 2023;

   visto che, nel provvedimento non è possibile trovare nessuna risposta concreta sul tema del precariato dei docenti, sul potenziamento del sistema integrato 0/6, sugli strumenti di prevenzione del disagio e del bullismo, sull'edilizia e la dispersione scolastica;

   considerato che, non sono previsti investimenti significativi, non ci sono ulteriori risorse rispetto a quelle previste dal PNRR e che le risorse per il nuovo contratto sono insufficienti;

   considerato, inoltre, che gli interventi per il settore universitario e della ricerca non sono sufficiente a sostenere il settore;

   non rileviamo interventi a sostegno della riforma già avviata sui contratti di ricerca, nella scorsa legislatura;

   si considera, il contratto di ricerca una conquista fondamentale, frutto di molte battaglie innanzitutto dei ricercatori che giustamente hanno sempre visto nell'assegno di ricerca il grimaldello di precarizzazione dell'intero sistema;

   considerata, l'assenza di interventi a sostegno degli studenti fuori sede e di un incremento del fondo di finanziamento ordinario

  per quanto riguarda la Tabella n. 2 – Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze

   esaminate le materie del settore sportivo

   visto che, non risultano sostegni finalizzati a garantire la sostenibilità della riforma del lavoro sportivo, di cui all'articolo 1, comma 34 della legge 30 dicembre 2020, n. 178;

   considerato che, si tratta di una legge attesa da decenni da milioni di persone che finalmente vedranno riconosciute alcune tutele e diritti fondamentali e la propria dignità di lavoratrici e lavoratori del settore;

   per tali motivazioni, preoccupa l'assenza di un fondo che riteniamo necessario e che permetterebbe di ridurre ulteriormente l'impatto del costo del lavoro che le associazioni sportive dovranno sostenere,

DELIBERA DI RIFERIRE
IN SENSO CONTRARIO.