CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2022
21.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO
Pag. 47

ALLEGATO 1

DL 169/2022: Disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della NATO, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l'AIFA. Differimento dei termini per l'esercizio delle deleghe in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari. C. 664 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La II Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il provvedimento in titolo;

   premesso che:

    il provvedimento in esame, all'articolo 1, comma 1, dispone la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2022, della partecipazione di personale militare alle iniziative della NATO per l'impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), da ultimo prorogata, fino al 30 settembre 2022, dal decreto-legge n. 14 del 2022;

    il comma 2 dell'articolo 1 prevede – anche in questo caso riproducendo la precedente proroga – l'applicazione di alcune disposizioni della legge quadro sulle missioni internazionali, tra cui quelle del capo IV concernente le disposizioni penali, ovvero l'articolo 19 della legge n. 145 del 2016;

    a seguito di tale richiamo normativo, si definisce compiutamente il quadro giuridico relativo ai teatri delle missioni oggetto del decreto-legge, con particolare riguardo all'applicabilità del Codice penale militare di pace, all'applicazione delle cause di non punibilità del militare, ai poteri di arresto e di interrogatorio da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria militare, alla punibilità dei reati commessi dallo straniero nei territori in cui si svolgono le missioni e gli interventi militari in danno dello Stato o di cittadini italiani partecipanti alle stesse missioni, nonché ai reati di pirateria;

    l'articolo 2, comma 3-bis, esclude fino al 31 dicembre 2023, che possano essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario della regione Calabria, in ottemperanza alla sentenza della Corte costituzionale n. 228 dell'11 novembre 2022 richiamata nella medesima disposizione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 48

ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

ART. 149.

  Dopo l'articolo 149, aggiungere il seguente:

Art. 149-bis.
(Riparazione per ingiusta detenzione)

  1. Al codice di procedura penale:

   a) all'articolo 314, comma 1, le parole «o colpa grave» sono soppresse;

   b) all'articolo 315, le parole: «euro 516.456,90» sono sostituite dalle seguenti: «un milione di euro».

  2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 152, comma 3.
643-bis/II/149.01. Enrico Costa.

  Dopo l'articolo 149, aggiungere il seguente:

Art. 149-bis.
(Riparazione per ingiusta detenzione)

  1. All'articolo 315 del codice di procedura penale, le parole «euro 516.456,90» sono sostituite dalle seguenti: «un milione di euro».
  2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 152, comma 3.
643-bis/II/149.02. Enrico Costa.

  Dopo l'articolo 149, aggiungere il seguente:

Art. 149-bis.
(Aumento dell'ammenda per pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale)

  1. All'articolo 684 del codice penale le parole: «o con l'ammenda da euro 51 a euro 258» sono sostituite dalle seguenti «e con l'ammenda da euro 5.000 a euro 10.000».
  2. Le entrate derivanti dal comma 1 confluiscono nel Fondo per il rimborso delle spese legali degli assolti di cui all'articolo 1, comma 1020 della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
643-bis/II/149.03. Enrico Costa.

ART. 150.

  Dopo l'articolo 150, aggiungere il seguente:

Art. 150-bis.
(Modificazioni alle dotazioni organiche del personale dei ruoli della Polizia Penitenziaria)

  1. La tabella A allegata al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, recante dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria è sostituita dalla tabella A di cui all'allegato 1-bis della presente legge.
  2. Al fine di incidere positivamente sui livelli di sicurezza, operatività e di efficienza degli istituti penitenziari e di incrementare le attività di controllo dell'esecuzione penale esterna, fermo restando quanto previsto dagli articoli 703 e 2199 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, è autorizzata, con appositoPag. 49 decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o con le modalità di cui all'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l'assunzione straordinaria di un contingente massimo di 1.000 unità del Corpo di Polizia Penitenziaria, nel limite della dotazione organica, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, non prima del 1° ottobre di ciascun anno, entro il limite di spesa di cui al comma 3 e per un numero massimo di:

   a) 250 unità per l'anno 2023;

   b) 250 unità per l'anno 2024;

   c) 250 unità per l'anno 2025;

   d) 250 unità per l'anno 2026.

  3. Per l'attuazione delle disposizioni del presente articolo, è autorizzata la spesa di euro 1.533.625 per l'anno 2023, di euro 12.849.605 per l'anno 2024, di euro 24.165.585 per l'anno 2025, di euro 35.481.565 per l'anno 2026, di euro 45.263.920 per l'anno 2027, di euro 45.375.706 per l'anno 2028, di euro 45.822.851 per l'anno 2029, di euro 46.269.996 per l'anno 2030, di euro 46.717.141 per l'anno 2031, di euro 47.052.500 per l'anno 2032, di euro 47.162.969 per l'anno 2033, di euro 47.273.439 per l'anno 2034, di euro 47.383.908 per l'anno 2035 e di euro 47.494.378 per l'anno 2036, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 152, comma 3.

ALLEGATO 1-bis
(articolo 150-bis, comma 1)

Tabella A di cui al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, recante «Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1, della legge 15 dicembre 1990, n. 395.»

DOTAZIONI ORGANICHE DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA

RUOLI

QUALIFICHE

DOTAZIONE ORGANICA

UOMINI

DONNE

TOTALE

RUOLO

ISPETTORI

SOSTITUTO COMMISSARIO

590

50

640

ISPETTORE SUPERIORE

3.100

450

3.550

ISPETTORE CAPO

ISPETTORE

VICE ISPETTORE

RUOLO

SOVRINTENDENTI

SOVRINTENDENTE CAPO

4.820

480

5.300

SOVRINTENDENTE

VICE SOVRINTENDENTE

RUOLO

AGENTI/ASSISTENTI

ASSISTENTE CAPO

29.522

3.138

32.660

ASSISTENTE

AGENTE SCELTO

AGENTE

TOTALE

42.150

Pag. 50

*643-bis/II/150.01. Varchi, Bisa, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Vinci, Morrone, Matone, Bellomo.
*643-bis/II/150.02. Calderone, Patriarca, Bisa, Morrone, Matone.

  Dopo l'articolo 150, aggiungere il seguente:

Art. 150-bis.

  1. Al fine di fronteggiare la grave scopertura degli organici negli uffici giudiziari nonché garantire nel tempo gli effetti prodotti dagli interventi straordinari introdotti con il PNRR e assicurare la transizione digitale dei servizi giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato, nel triennio 2023-2025, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, a indire procedure concorsuali pubbliche e, conseguentemente, ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, nell'ambito dell'attuale dotazione organica, un contingente di 5.084 unità di personale non dirigenziale, di cui 2.000 di area funzionale II, posizione economica F3, 1.000 di area funzionale II, posizione economica F1 e 2.084 di area funzionale III posizione economica F1, da inquadrare nei ruoli dell'amministrazione giudiziaria.
  2. Per far fronte agli oneri assunzionali di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di euro 54.292.311 per l'anno 2023 e di euro 217.169.243 annui a decorrere dall'anno 2024. Per lo svolgimento delle relative procedure concorsuali è autorizzata la spesa di euro 3.000.000 per l'anno 2023. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 152, comma 3.
**643-bis/II/150.03. Varchi, Bisa, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Vinci, Morrone, Matone, Bellomo.
**643-bis/II/150.04. Calderone, Patriarca, Bisa, Morrone, Matone.

  Dopo l'articolo 150, aggiungere il seguente:

Art. 150-bis.

  1. All'art. 1, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) al comma 1016, le parole: «ripartito in tre quote annuali di pari importo, a partire dall'anno» sono sostituite dalle seguenti: «liquidato in un'unica soluzione entro l'anno»;

   b) al comma 1020, le parole: «euro 8 milioni annui a decorrere dall'anno 2021» sono sostituite dalle seguenti: «euro 8 milioni per gli anni 2021 e 2022 e di euro 15 milioni annui a decorrere dall'anno 2023».
   2. Per l'attuazione delle disposizioni di cui alla lettera b) del comma 1 è autorizzata la spesa di euro 7 milioni annui a decorrere dall'anno 2023, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 152, comma 3.
*643-bis/II/150.05. Varchi, Bisa, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Vinci, Morrone, Matone, Bellomo.
*643-bis/II/150.06. Calderone, Patriarca, Bisa, Morrone, Matone.

Pag. 51

ALLEGATO 3

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 149.

  Dopo l'articolo 149, aggiungere il seguente:

Art. 149-bis.
(Riparazione per ingiusta detenzione)

  1. All'articolo 315 del codice di procedura penale, le parole «euro 516.456,90» sono sostituite dalle seguenti: «un milione di euro».
  2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 152, comma 3.
643-bis/II/149.02. Enrico Costa.

ART. 150.

  Dopo l'articolo 150, aggiungere il seguente:

Art. 150-bis.
(Modificazioni alle dotazioni organiche del personale dei ruoli della Polizia Penitenziaria)

  1. La tabella A allegata al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, recante dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria è sostituita dalla tabella A di cui all'allegato 1-bis della presente legge.
  2. Al fine di incidere positivamente sui livelli di sicurezza, operatività e di efficienza degli istituti penitenziari e di incrementare le attività di controllo dell'esecuzione penale esterna, fermo restando quanto previsto dagli articoli 703 e 2199 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, è autorizzata, con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o con le modalità di cui all'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l'assunzione straordinaria di un contingente massimo di 1.000 unità del Corpo di Polizia Penitenziaria, nel limite della dotazione organica, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, non prima del 1° ottobre di ciascun anno, entro il limite di spesa di cui al comma 3 e per un numero massimo di:

   a) 250 unità per l'anno 2023;

   b) 250 unità per l'anno 2024;

   c) 250 unità per l'anno 2025;

   d) 250 unità per l'anno 2026.

  3. Per l'attuazione delle disposizioni del presente articolo, è autorizzata la spesa di euro 1.533.625 per l'anno 2023, di euro 12.849.605 per l'anno 2024, di euro 24.165.585 per l'anno 2025, di euro 35.481.565 per l'anno 2026, di euro 45.263.920 per l'anno 2027, di euro 45.375.706 per l'anno 2028, di euro 45.822.851 per l'anno 2029, di euro 46.269.996 per l'anno 2030, di euro 46.717.141 per l'anno 2031, di euro 47.052.500 per l'anno 2032, di euro 47.162.969 per l'anno 2033, di euro 47.273.439 per l'anno 2034, di euro 47.383.908 per l'anno 2035 e di euro 47.494.378 per l'anno 2036, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 152, comma 3.

Pag. 52

ALLEGATO 1-bis
(articolo 150-bis, comma 1)

Tabella A di cui al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, recante «Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1, della legge 15 dicembre 1990, n. 395.»

DOTAZIONI ORGANICHE DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA

RUOLI

QUALIFICHE

DOTAZIONE ORGANICA

UOMINI

DONNE

TOTALE

RUOLO

ISPETTORI

SOSTITUTO COMMISSARIO

590

50

640

ISPETTORE SUPERIORE

3.100

450

3.550

ISPETTORE CAPO

ISPETTORE

VICE ISPETTORE

RUOLO

SOVRINTENDENTI

SOVRINTENDENTE CAPO

4.820

480

5.300

SOVRINTENDENTE

VICE SOVRINTENDENTE

RUOLO

AGENTI/ASSISTENTI

ASSISTENTE CAPO

29.522

3.138

32.660

ASSISTENTE

AGENTE SCELTO

AGENTE

TOTALE

42.150

*643-bis/II/150.01. Varchi, Bisa, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Vinci, Morrone, Matone, Bellomo, Ascari, Cafiero De Raho, D'Orso, Giuliano, Dori, Fornaro, Gianassi, Lacarra, Serracchiani, Zan, Gallo.
*643-bis/II/150.02. Calderone, Patriarca, Bisa, Morrone, Matone.

  Dopo l'articolo 150, aggiungere il seguente:

Art. 150-bis.

  1. Al fine di fronteggiare la grave scopertura degli organici negli uffici giudiziari nonché garantire nel tempo gli effetti prodotti dagli interventi straordinari introdotti con il PNRR e assicurare la transizione digitale dei servizi giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato, nel triennio 2023-2025, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, a indire procedure concorsuali pubbliche e, conseguentemente, ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, nell'ambito dell'attuale dotazione organica, un contingente di 5.084 unità di personale non dirigenziale, di cui 2.000 di area funzionale II, posizione economica F3, 1.000 di area funzionale II, posizione economica F1 e 2.084 di area funzionale III posizione economica F1, da inquadrare nei ruoli dell'amministrazione giudiziaria.
  2. Per far fronte agli oneri assunzionali di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di euro 54.292.311 per l'anno 2023 e di euro Pag. 53217.169.243 annui a decorrere dall'anno 2024. Per lo svolgimento delle relative procedure concorsuali è autorizzata la spesa di euro 3.000.000 per l'anno 2023. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 152, comma 3.
**643-bis/II/150.03. Varchi, Bisa, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Vinci, Morrone, Matone, Bellomo, Ascari, Cafiero De Raho, D'Orso, Giuliano, Dori, Fornaro, Gianassi, Lacarra, Serracchiani, Zan, Gallo.
**643-bis/II/150.04. Calderone, Patriarca, Bisa, Morrone, Matone.

  Dopo l'articolo 150, aggiungere il seguente:

Art. 150-bis.

  1. All'art. 1, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) al comma 1016, le parole: «ripartito in tre quote annuali di pari importo, a partire dall'anno» sono sostituite dalle seguenti: «liquidato in un'unica soluzione entro l'anno»;

   b) al comma 1020, le parole: «euro 8 milioni annui a decorrere dall'anno 2021» sono sostituite dalle seguenti: «euro 8 milioni per gli anni 2021 e 2022 e di euro 15 milioni annui a decorrere dall'anno 2023».

  2. Per l'attuazione delle disposizioni di cui alla lettera b) del comma 1 è autorizzata la spesa di euro 7 milioni annui a decorrere dall'anno 2023, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 152, comma 3.
*643-bis/II/150.05. Varchi, Bisa, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Vinci, Morrone, Matone, Bellomo.
*643-bis/II/150.06. Calderone, Patriarca, Bisa, Morrone, Matone.

Pag. 54

ALLEGATO 4

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

RELAZIONE APPROVATA

  La II Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (C. 643-bis Governo);

   premesso che:

    gli articoli 42, 43 e 44 recano disposizioni in materia di definizione agevolata delle controversie tributarie;

    l'articolo 63, comma 1, prevede un incremento del finanziamento del Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, e che tale articolo, al comma 2, dispone un rifinanziamento di 2 milioni di euro per il 2023 e 7 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, del programma di emersione, assistenza e integrazione sociale attuativo del Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani;

    il Titolo XIV (artt. Da 147 a 150) prevede, inoltre, misure che riguardano il funzionamento della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (articolo 147), l'edilizia giudiziaria (articolo 148), interventi in materia di giustizia riparativa (articolo 149), nonché la disciplina relativa alla compensazione dei debiti degli avvocati (articolo 150);

    l'articolo 153 prevede misure di razionalizzazione della spesa e di risparmio relative:

     a) al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (comma 2), non inferiori a 9.577.000 euro per l'anno 2023; 15.400.237 euro per l'anno 2024; 10.968.518 euro annui a decorrere dall'anno 2025;

     b) al Dipartimento della giustizia minorile e di comunità (comma 3), non inferiori a 331.583 euro per l'anno 2023, 588.987 euro per l'anno 2024 e 688.987 euro annui a decorrere dall'anno 2025;

     c) alle spese di giustizia per le intercettazioni e comunicazioni (comma 4), pari a 1.575.136 euro annui a decorrere dal 2023.

    il provvedimento in esame autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella n. 5), spese finali, in termini di competenza, pari a 11.051 milioni di euro nel 2023, 11.036 milioni di euro per il 2024 e 10.814 milioni di euro per il 2025. In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 11.065,2 milioni di euro nel 2023, a 11.036 milioni di euro nel 2024 e a 10.813,9 milioni di euro nel 2025. Rispetto alla legge di bilancio 2022, i test in esame espone dunque nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell'anno 2023 e leggermente decrescente negli anni 2024 e 2025. In tale ambito, la Missione «Giustizia», che rappresenta il 98 per cento della spesa finale complessiva del Ministero, pari a 10.869,4 milioni di euro per il 2023, registra un aumento di 59,2 milioni di euro (+539,8 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2022);

    quanto agli stanziamenti previsti dalla Tabella n. 2 (Stato di previsione del Ministero dell'economia), per il programma 6.5 «Giustizia tributaria» sono stanziati 221,4 milioni di euro, in aumento rispetto alle previsioni assestate 2022; per il programma «Giustizia amministrativa», sono stanziati 206,2 milioni di euro, in aumento rispetto al bilancio assestato 2022 ma in leggera diminuzione rispetto al rendiconto 2021; per il programma n. 6.8 «AutogovernoPag. 55 della magistratura», che prevede i trasferimenti al Consiglio superiore della magistratura. Per il programma sono stanziati 32,5 milioni di euro;

    ulteriori capitoli del bilancio di previsione del Ministero dell'economia, non ricompresi nella missione Giustizia, sono: il capitolo 1312 (Somme da corrispondere a titolo di equa riparazione e risarcimenti per ingiusta detenzione nei casi di errori giudiziari) che presenta per il 2023 uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2023; il capitolo 1313 (Somma da corrispondere a titolo di equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo e per il mancato rispetto della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ivi comprese le spese legali e gli interessi), che presenta uno stanziamento per il 2023 di 70 milioni di euro; il capitolo 2134 (Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri destinata alle politiche in materia di adozioni internazionali ed al funzionamento della Commissione per le adozioni internazionali) che presenta uno stanziamento per il 2023 di 23,8 milioni di euro;

    nello stato di previsione del Ministero dell'interno (Tabella 8) figura il capitolo 2982, relativo al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici che presenta per il 2021 uno stanziamento a legislazione vigente di 35,4 milioni di euro, non inciso dalla manovra finanziaria;

    nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture (Tabella 10) figura il capitolo 7471, istituito nell'esercizio 2016 in applicazione dell'articolo 3, comma 12, del decreto-legge n. 133 del 2014 (c.d. Sblocca Italia). Tale disposizione ha infatti stabilito che le risorse disponibili sulla contabilità speciale del Commissario straordinario per le infrastrutture carcerarie siano versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze a uno o più capitoli di bilancio dello Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero della giustizia secondo le ordinarie competenze. Nel bilancio di previsione 2022 su tale capitolo si registrano residui pari a 58 milioni di euro e impegni di competenza per 37,4 milioni di euro;

   preso atto favorevolmente che:

    il Fondo per il finanziamento di interventi in materia di giustizia riparativa stato incrementato di 5 milioni di euro (articolo 149);

    l'articolo 150 rafforza lo strumento del gratuito patrocinio, consentendo la compensazione dei debiti anche con i contributi dovuti dagli avvocati alla Cassa Forense a titolo di oneri previdenziali;

    le misure previste dall'articolo 63 recano un sostegno al Piano strategico nazionale contro la violenza sulle donne mediante il rifinanziamento del Fondo per le misure anti-tratta;

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.

Pag. 56

ALLEGATO 5

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. C. 643-bis Governo.

RELAZIONE DI MINORANZA DEL GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO

  La II Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto;

   premesso che:

    l'economia italiana si avvicina alla recessione, l'inflazione è vicina al 12 per cento mentre le retribuzioni stanno crescendo di poco più dell'1 per cento, un crollo del potere d'acquisto dei salari e degli stipendi che allarga drammaticamente le disuguaglianze e genera una enorme redistribuzione di reddito a danno anzitutto delle famiglie più povere e più fragili;

    a fronte di questa situazione, il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo non solo non risponde alla crisi economica e sociale ma addirittura rischia di aggravarla, perché è inadeguato e iniquo: inadeguato ad affrontare efficacemente la crisi energetica e a scongiurare la recessione e fortemente iniquo perché segnato da scelte ideologiche ed elettoralistiche, come l'inasprimento già per il prossimo anno sul reddito di cittadinanza, l'aumento del tetto per l'uso dei contanti e l'innalzamento della soglia per i pagamenti con la moneta elettronica, il taglio delle pensioni;

    la verità emerge chiaramente dalla Relazione Tecnica: le norme di condono eufemisticamente denominate «misure di sostegno in favore del contribuente» costeranno oltre 1,1 miliardi di minori entrate nel 2023, mentre gli stanziamenti contro la povertà verranno ridotti di 743 milioni di euro rispetto a quanto previsto a legislazione vigente;

    i 21 miliardi stanziati per il caro bollette basteranno per il solo primo trimestre ed è lo stesso Governo a riconoscere di ignorare come e con quali risorse proseguire nell'azione di sostegno a famiglie e imprese a partire da aprile, mentre già da questo mese il prezzo della benzina e del gasolio aumenterà, poiché il Governo ha ridotto da 25 a 15 centesimi lo sconto sulle accise;

    nella manovra non c'è nulla per rilanciare la crescita, con misure troppo deboli per favorire gli investimenti e l'accesso al credito delle imprese, nessuna risorsa aggiuntiva per gli investimenti pubblici, nessuna strategia per la transizione energetica e una pericolosa incertezza su futuro del PNRR;

    sono largamente insufficienti gli stanziamenti per la sanità, la scuola e il trasporto pubblico, con il rischio che le disuguaglianze territoriali siano aggravate dal progetto di autonomia differenziata, che il Governo intende, peraltro, attuare espropriando il Parlamento, visto che l'adozione dei LEP viene demandata a DPCM;

    è necessario più coraggio per affrontare la crisi energetica e il crollo del potere d'acquisto dei redditi, con maggiori aiuti alle famiglie e alle imprese, un rafforzamento del taglio del cuneo fiscale, un potenziamento della quattordicesima pensionistica, l'accelerazione dell'attuazione del PNRR, il rilancio degli investimenti privati e pubblici, privilegiando quelli per la transizione ecologica, maggiori risorse sulla sanità, sulla scuola, sul trasporto pubblico e sugli enti locali, che la legge di bilancio rischia di mandare in forte sofferenza finanziaria, una seria azione di contrasto dell'evasione fiscale;

    il sistema carcerario italiano, infatti, è ancora caratterizzato da una pesante situazione di sovraffollamento: secondoPag. 57 l'ultima relazione presentata al Parlamento dall'ex Ministra della giustizia Cartabia, su 50.832 posti regolamentari, di cui 47.418 effettivi, i detenuti sono 54.329, con una percentuale di sovraffollamento del 114 per cento; si tratta di un fenomeno strutturale, stigmatizzato da anni dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che richiederebbe un serio impegno di spesa a sostegno di risposte altrettanto strutturali; al contrario i primi atti del Governo, ivi compreso il disegno di legge di bilancio, vanno in direzione esattamente opposta;

   considerato che:

    il disegno di legge di bilancio in esame prevede all'articolo 153 una serie di tagli significativi in diversi settori, in particolare in quello della giustizia;

    Il testo, infatti, all'articolo 153 prevede che «a decorrere dall'anno 2023, il Ministero della giustizia, Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, assicura, mediante la riorganizzazione e l'efficientamento dei servizi degli istituti penitenziari presenti su tutto il territorio nazionale, in particolare con la ripianificazione dei posti di servizio e la razionalizzazione del personale, il conseguimento di risparmi di spesa non inferiori a 9.577.000 euro per l'anno 2023, 15.400.237 euro per l'anno 2024 e 10.968.518 euro annui a decorrere dall'anno 2025»;

    inoltre, a «decorrere dall'anno 2023, il Ministero della giustizia, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, assicura, l'efficientamento dei processi di lavoro nell'ambito delle attività per l'attuazione dei provvedimenti penali emessi dall'Autorità giudiziaria e la razionalizzazione della gestione del servizio mensa per il personale, il conseguimento di risparmi di spesa non inferiori a 331.583 euro per l'anno 2023, 588.987 euro per l'anno 2024 e 688.987 euro annui a decorrere dall'anno 2025.»;

    in questo modo si interrompe, anzi si inserisce una pericolosa retromarcia, rispetto ad un grande lavoro, non certo scevro da difficoltà, compiuto negli anni, volto a colmare le gravi carenze di personale della giustizia, in particolare nel circuito penitenziario e ma ovviamente non solo;

    con le leggi di bilancio 2019 e 2020 e per il 2022 sono state previste infatti le assunzioni di centinaia di unità di personale del comparto funzioni centrali per il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, per la polizia penitenziaria, direzione, area giuridico pedagogica, e del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità;

    le significative riduzioni di spesa appaiono dunque suscettibili di incidere pesantemente sulla tenuta di un sistema già fragile, interrompendo il difficile percorso di risanamento avviato nella seconda fase della XVIII Legislatura. In particolare, rischiano di essere colpite le attività trattamentali delle persone detenute nell'ambito dei percorsi di reinserimento; e, allo stesso tempo, rischia di arrestarsi il percorso delle nuove assunzioni di personale, fondamentale per garantire la funzionalità degli istituti e, con essa, dignitose condizioni di vita delle persone private della libertà personale;

    come dimostrano tutti gli studi condotti sul tema anche a livello sovranazionale, europeo il contenimento del tasso di recidiva è strettamente collegato al percorso trattamentale che viene offerto ai detenuti, in attuazione dell'articolo 27 della Costituzione;

    si aggiunga, inoltre, che le riduzioni di spesa operano nel quadro di una manovra di finanza pubblica che non prevede alcuna altra misura relativa al comparto penitenziario, in particolare, laddove vengono previste risorse per l'edilizia giudiziaria, manca del tutto qualunque previsione in materia di edilizia penitenziaria e di gestione degli spazi a fini di riduzione del sovraffollamento e trattamentali;

    sempre maggiore rilevanza nell'azione dell'Amministrazione aveva assunto il coordinamento, da parte degli uffici di esecuzione penale esterna, dell'intervento degli enti, pubblici e privati e del volontariato nel reperimento delle risorse, per Pag. 58l'implementazione delle sanzioni di comunità e la condivisione sul territorio dei percorsi finalizzati al reinserimento sociale: lo sforzo consiste nel caratterizzare i programmi alternativi alla detenzione di contenuti concreti che non tralascino l'aspetto di natura sanzionatoria delle pene e che abbiano una necessaria implicazione riparatoria nei confronti della collettività e della persona offesa dal reato, con carattere di concretezza e possibile tenuta futura;

    di estrema importanza appare inoltre il mancato incremento del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici;

    manca inoltre un intervento in proroga per i termini per la chiusura delle sezioni distaccate delle piccole isole, in una particolare congiuntura che vede questi territori in una situazione di criticità dovuta ai cambiamenti climatici e alla loro peculiare fragilità geografica, che ha, purtroppo, portato il Governo ad intervenire con il decreto-legge 3 dicembre 2022, n. 186, Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell'isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022;

   rilevato che appare assolutamente necessario:

    a) ristorare l'intero comparto giustizia reintegrando integralmente le risorse tagliate destinate in particolare al personale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, anche incrementando le risorse per il personale penitenziario, penitenziario minorile, per gli uffici di esecuzione penale esterna;

    b) incrementare il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici di cui all'articolo 11 della legge 7 luglio 2016, n. 122, modificata dall'articolo 6 della legge 20 novembre 2017, n. 167 e dall'articolo 11, comma 4, legge 11 gennaio 2018, n. 4;

    c) prorogare i termini per la chiusura delle sezioni distaccate di Lipari, avente giurisdizione sul territorio dei comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina, nel circondario nel circondario del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto e la sezione distaccata di Portoferraio, avente giurisdizione sul territorio dei comuni di Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio nell'Elba;

    d) tutelare il rapporto tra detenute madri e figli minori, e di ad incrementare l'accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito in case-famiglia, anche incrementando il Fondo di cui all'articolo 1, comma 323, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 è incrementato di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025;

    e) istituire un Fondo per interventi straordinari sulle carceri e per l'edilizia e l'architettura penitenziaria, per interventi straordinari sulle carceri e per l'architettura penitenziaria, anche destinato al finanziamento di progetti volti, al recupero e al reinserimento dei detenuti e dei condannati, anche per mezzo di attivazione di percorsi di inclusione lavorativi e formativi, anche in collaborazione con le istituzioni coinvolte, con le scuole e le università nonché con i soggetti associativi del terzo settore, alla manutenzione straordinaria e degli istituti di pena, nell'ambito di progettualità;

    f) introdurre misure per il potenziamento della rete per l'assistenza vittime di reato;

    g) garantire e implementare la funzionalità e l'organizzazione degli uffici e delle strutture di esecuzione penale esterna e per la messa alla prova, anche al fine di favorire il decremento della popolazione penitenziaria e concorrere così a determinare positivi effetti anche in termini di complessiva sicurezza sociale in ragione della conseguente riduzione della recidiva, a potenziare ulteriormente il personale di Uffici di servizio sociale preposti all'esecuzionePag. 59 penale esterna dei minori (Uffici di Servizio sociale per minorenni) e degli adulti (Uffici per l'esecuzione penale esterna);

    h) contrastare più efficacemente la criminalità mafiosa, con particolare riferimento alla forza economico-finanziaria della criminalità organizzata, anche tramite l'aggressione degli ingenti patrimoni illecitamente accumulati, e facendo in modo che vengano restituiti all'utilità collettiva, e per una efficiente gestione dei beni sequestrati alle mafie, incrementare i finanziamenti per Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e le dotazioni di personale e organizzative dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata,

DELIBERA DI RIFERIRE
IN SENSO CONTRARIO

  Gianassi, Fornaro, Lacarra, Serracchiani, Zan.