Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XIX LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 156 di martedì 5 settembre 2023

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SERGIO COSTA

La seduta comincia alle 15.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ANNARITA PATRIARCA, Segretaria, legge il processo verbale della seduta del 28 luglio 2023.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 62, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Chiara Braga. Ne ha facoltà.

CHIARA BRAGA (PD-IDP). Grazie, signor Presidente. Cari colleghi, giovedì 31 agosto ci siamo svegliati apprendendo dalla radio e dalla televisione la peggiore delle notizie: 5 operai, 5 lavoratori, impegnati sulla rete ferroviaria nazionale, avevano perso la vita mentre erano impegnati nella sostituzione di binari presso la stazione di Brandizzo. Il pensiero di ogni italiana e di ogni italiano, quella mattina, è andato a quei lavoratori, a quelle vite spezzate, alle loro famiglie inconsolabili.

Con il passare dei giorni, allo shock e al dolore - che rimangono costanti perché non si può morire così, non si può morire lavorando - si è aggiunta la richiesta di individuare responsabilità e negligenze gravissime. Dal racconto della stampa, dalle numerose interviste al personale impegnato in quelle ore, anche nel passato recente e lontano, dalle prime indagini della magistratura sono emersi aspetti che vanno chiariti. Individuare le mancanze e accertare l'esatta dinamica dei fatti non è solo una questione giudiziaria e penale: significa rispettare quelle vittime e impegnarsi affinché non si ripetano incidenti fatali.

Per questo, come gruppo del Partito Democratico chiediamo, suo tramite, un'informativa urgente al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per dare immediato seguito alla richiesta, arrivata anche ieri con forza dai cittadini e dai sindacati scesi in piazza a Vercelli, di non caricare mai più sulla pelle dei lavoratori tempi ristretti e risorse ridotte degli appalti e di cambiare il sistema delle manutenzioni. Lo dobbiamo a Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorbillo, Giuseppe Saverio Lombardo e Giuseppe Aversa (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Onorevole Braga, la Presidenza accoglie la sua richiesta e si farà parte diligente, così come il Governo, che è presente in Aula.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Marco Grimaldi. Ne ha facoltà.

MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Intervengo per unirci alle richieste di un'informativa urgente del Ministro Salvini e, secondo noi, anche della Ministra del Lavoro Calderone. Vorrei ricordare proprio in quest'Aula che ieri, dopo giorni di agonia, si è spento Giuseppe De Vita, rider di 42 anni, vittima di un incidente sul lavoro a Napoli; vorrei altresì ricordare che, di fatto, la carneficina di Brandizzo sui binari della linea Torino-Milano è una strage del lavoro che si inserisce in una silenziosa guerra in un Paese in pace, in cui solo lo scorso anno sono morte più di 1.000 persone. Parliamo anche quest'anno di 3 morti ogni giorno sui binari, sui tubi innocenti, sui cantieri, nelle piazze e nelle strade di questo Paese.

Per questo continuiamo a credere che serva una procura nazionale proprio sugli incidenti sul lavoro. Crediamo che le Commissioni, che alla Camera e al Senato si riuniranno nei prossimi mesi proprio per indagare sulle troppe vittime e sui troppi incidenti sul lavoro, debbano in fretta non solo riunirsi, ma dare una risposta al Paese. Crediamo anche che il Ministro Salvini debba venire qui a riferire in Aula, perché ritengo che quello che è successo a Brandizzo sia figlio di una stagione che deve finire, una stagione che ha visto, nei tanti ribassi, negli appalti e nei subappalti, i lavoratori diventare merce. Si è fatto troppo spesso profitto sulla loro pelle. Ci sarà tempo. La procura di Ivrea, ovviamente, è già da giorni in campo per indagare sulle responsabilità, ma noi, qui, credo che dobbiamo fare un altro lavoro. Noi facciamo un altro mestiere: quello di capire perché queste vicende continuano ad accadere in Italia. E credo che il tema centrale sia quello della dignità del lavoro. Troppo spesso, prima di quegli incidenti e di quelle morti, si è calpestata quella dignità. Ed è per questo che l'incidente è successo. Quindi, ci uniamo a questa richiesta e speriamo che, nelle prossime ore, potremo ascoltare dal Ministro Salvini parole che tolgano dalla scena, soprattutto quella delle grandi infrastrutture e dei trasporti, quello che troppo spesso accade (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Onorevole Grimaldi, ribadisco anche per lei che ci faremo parte diligente per richiedere l'informativa da lei proposta.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Luciano Cantone. Ne ha facoltà.

LUCIANO CANTONE (M5S). Grazie, Presidente. Come gruppo MoVimento 5 Stelle vogliamo associarci alla richiesta di informativa urgente al Governo sulla questione della sicurezza sul lavoro. Chiediamo quindi un'informativa urgente del Ministro del Lavoro, ma anche del Ministro dei Trasporti, per avere massime delucidazioni sulle azioni che questo Governo vorrà porre in essere. Noi abbiamo sempre sostenuto che bisogna migliorare la sicurezza sul lavoro; c'è una nostra proposta, della scorsa legislatura, sulla procura nazionale del lavoro. È un tema che sentiamo molto, un tema importante e centrale per la nostra attività politica e per la sicurezza del Paese. Quindi, ci aggreghiamo alla richiesta dei colleghi (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Amich. Ne ha facoltà.

ENZO AMICH (FDI). Innanzitutto, come gruppo Fratelli d'Italia, ci associamo alle condoglianze alle famiglie di quei 5 ragazzi colpiti da questa tragedia. Mi sento anche di portare vicinanza ai macchinisti, a coloro che, comunque, sono stati toccati da questa tragedia che sicuramente li segnerà per sempre. Ne parlo per conoscenza dei fatti perché sono stato un macchinista e, quindi, conosco perfettamente l'incapacità, a volte, di poter fermare quel treno quando trovi un ostacolo in linea, soprattutto quando si parla di 5 ragazzi che stavano lavorando.

A testimonianza della volontà di capire cosa è successo, oggi, alle ore 16,30, si riunirà proprio la Commissione trasporti che, insieme alla Commissione lavoro, cercherà di capire le dinamiche. Ci saranno, in audizione, l'amministratore delegato di RFI e i sindacati, proprio per cercare di dare una spiegazione a quanto è accaduto, soprattutto perché questo non possa più accadere. Sono sicuro che riusciremo insieme a trovare il modo perché queste tragedie non avvengano più, perché questa è stata una tragedia, oltre ad essere stata una vera e propria strage (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

Organizzazione dei tempi di discussione dei disegni di legge di ratifica.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione dei disegni di legge di ratifica nn. 1001-A, 1040 e 1041.

Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi riservati all'esame dei disegni di legge di ratifica all'ordine del giorno è pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta del 2 agosto 2023 (Vedi l'allegato A della seduta del 2 agosto 2023).

Discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021 (A.C. 1001-A​).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1001-A: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021.

(Discussione sulle linee generali - A.C. 1001-A​)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.

Il presidente del gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle ne ha chiesto l'ampliamento.

Avverto che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.

Avverto inoltre che, con lettera trasmessa in data 29 agosto 2023, il presidente della Commissione affari esteri ha comunicato che il relatore Giangiacomo Calovini ha rinunciato al mandato e che le funzioni di relatore saranno svolte dal deputato Paolo Formentini.

Ha facoltà di intervenire il relatore, onorevole Paolo Formentini.

PAOLO FORMENTINI , Relatore. Grazie, Presidente. L'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e l'Ucraina, oggetto della presente ratifica, è stato firmato a Kiev il 12 ottobre 2021, pochi mesi prima dell'inizio della guerra, in occasione del 23° vertice congiunto Unione europea-Ucraina. Si era allora in un contesto di accelerato sviluppo del partenariato rafforzato con l'Ucraina.

L'Accordo regola le relazioni aeronautiche tra tutti gli Stati membri dell'Unione europea e l'Ucraina e si sostituisce agli accordi bilaterali sottoscritti tra l'Ucraina e i singoli Stati membri. Si viene così a creare un unico mercato del trasporto aereo, caratterizzato da eque opportunità commerciali per i vettori di tutti i Paesi partecipanti. Tuttavia, l'Accordo consente l'esercizio dei diritti di traffico esistenti scaturiti da tali accordi bilaterali e non coperti dall'Accordo stesso, a condizione che non vengano operate discriminazioni tra gli Stati membri dell'Unione europea e i loro cittadini.

L'Accordo è composta da 40 articoli e 7 allegati e regola i seguenti argomenti: diritti di sorvolo e di traffico e definizione della tabella delle rotte; modalità di designazione di vettori per operare i servizi concordati; tutela della concorrenza; disposizioni in materia di sicurezza e protezione; disposizioni in materia di tutela del passeggero; flessibilità operative e possibilità di accordi commerciali di cooperazione tra i vettori; disposizioni in tema di interpretazione, revisione, denuncia e contenzioso; rapporto tra l'Accordo e i preesistenti accordi bilaterali tra l'Ucraina e i singoli Stati membri.

Tra gli articoli di particolare rilievo si ricorda innanzitutto l'articolo 1, che individua gli ambiti di applicazione, e gli articoli 7 e 8, che disciplinano, rispettivamente, le condizioni con le quali le parti si conformano alle disposizioni in materia di sicurezza aerea e alle disposizioni in materia di protezione della navigazione aerea da atti illeciti. Per quanto riguarda questo secondo aspetto, è in particolare disciplinata la reciproca assistenza che le parti sono tenute a prestarsi per la prevenzione di atti illeciti contro la sicurezza degli aeromobili, dei loro passeggeri ed equipaggio, degli aeroporti e delle strutture di navigazione e contro qualsiasi altra minaccia alla sicurezza dell'aviazione civile o nell'ipotesi in cui si verifichino tali atti.

Nel caso dell'Italia, tali attività sono svolte in attuazione delle normative vigenti, che prevedono l'intervento di vari soggetti istituzionali, in particolare dell'ENAC e, per quanto di competenza, del Ministero dell'Interno.

Significativo è anche l'articolo 18, che stabilisce il principio generale secondo cui, una volta ricevuta una domanda di autorizzazione o permesso tecnico da un vettore aereo di una parte, le autorità competenti dell'altra parte riconoscono le decisioni in materia di determinazione dell'idoneità o della nazionalità adottate dalle autorità competenti della prima parte in relazione a tale vettore aereo come se tale decisione fosse stata adottata dalle proprie autorità competenti e senza effettuare ulteriori accertamenti.

Correlativamente, l'articolo 19 definisce i casi in cui le autorità competenti di ciascuna parte hanno il diritto di revocare, rifiutare, sospendere o limitare l'autorizzazione di esercizio ovvero di sospendere o limitare in altro modo l'esercizio di un vettore aereo designato dall'altra.

L'articolo 22 comprende, invece, una serie di norme relative a diversi aspetti dei servizi aerei e aeroportuali e per la salvaguardia della concorrenza nella prestazione dei servizi, quali: il diritto di aprire nel territorio dell'altra parte uffici e infrastrutture necessari alla prestazione dei servizi nell'ambito dell'Accordo; la previsione della possibilità che vi siano diversi fornitori di assistenza a terra negli aeroporti, come pure la possibilità dell'auto-assistenza a terra da parte del vettore; la previsione che l'assegnazione delle bande orarie negli aeroporti sia effettuata in modo trasparente e non discriminatorio; la previsione secondo cui i piani operativi dei vettori dell'altra parte possano essere richiesti a mero titolo informativo; la regolamentazione della vendita da parte di un vettore dei servizi di trasporto aereo e dei servizi ad essi collegati, per proprio conto o per conto di un altro vettore aereo, nel territorio dell'altra parte; la previsione della possibilità per i vettori di convertire in una valuta liberamente convertibile e di trasferire in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, verso il Paese di propria scelta, tutti i redditi locali eccedenti gli importi corrisposti in loco, senza restrizioni o imposizioni fiscali, al tasso di cambio applicabile al momento della richiesta di trasferimento, conformemente alla normativa valutaria vigente di ciascuna parte; la regolamentazione della possibilità per qualsiasi vettore aereo di stipulare accordi di cooperazione in materia di commercializzazione, come accordi di blocked-space, code-sharing, affiliazione commerciale, impiego del marchio e locazione finanziaria.

Nel complesso, l'Accordo in oggetto costituisce un elemento fondamentale della politica di vicinato dell'Unione e ai fini della creazione di un più ampio spazio aereo comune europeo, anche se sarà ovviamente superato con l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea. Se ne raccomanda, pertanto, l'approvazione.

PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo rinuncia ad intervenire.

È iscritto a parlare l'onorevole Caiata. Ne ha facoltà.

SALVATORE CAIATA (FDI). Presidente, colleghi, oggi ci troviamo a discutere in merito alla ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021. Un Accordo di notevole importanza sia per la sua valenza politica sia per quella geopolitica di gestione e controllo dello spazio aereo. Un tema che, all'indomani dei fatti di cronaca sulla morte del capo russo delle forze mercenarie della Wagner, conseguente alla caduta del suo aereo, si pone dinanzi ai nostri occhi con ancora più forza. Si tratta della necessaria regolamentazione dei rapporti concernenti lo spazio aereo, un ambito che coinvolge tutti i Paesi del continente europeo, nessuno escluso, e dal quale deriva anche la nostra sicurezza.

A distanza di due anni e dinnanzi all'impossibilità di determinare con certezza quando vi sarà la fine del conflitto russo-ucraino, tale Accordo acquisisce ancora più forza e importanza nella sua approvazione e conseguente ratifica. Per il fatto che il nostro Paese, in quanto Stato membro dell'Unione europea, in tutti questi anni abbia potuto tutelarsi da ingerenze esterne che potessero minacciare la sua integrità territoriale, all'indomani della barbara invasione dell'Ucraina da parte della Russia, mai tale progetto di adesione all'Unione europea ci è sembrato tanto indispensabile e non più ritardabile per quei Paesi che appartenevano all'ex blocco sovietico, tra cui l'Ucraina e la Moldova, per cui è necessario accelerare il loro ingresso.

Come presidente dell'Iniziativa Centro-Europea, nel corso di questi mesi, ho potuto più volte toccare con mano il desiderio vivo di questi Paesi di poter far parte dell'Unione europea. Allora, oggi, riprendendo le parole di Schuman: “L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme”, con questo progetto, che in primis risponde a un principio tanto economico quanto democratico, volto alla maggiore inclusività e integrazione dei soggetti coinvolti, noi tutti non possiamo fare a meno di renderci conto che tali istituti, estesi a un numero sempre più crescente di Paesi, non sono altro che la realizzazione di quello scudo, tante volte agognato, ma mai pienamente compiuto quando si parla di spazio aereo e di pace. A tale scopo, l'Accordo regola le relazioni aeronautiche tra tutti gli Stati membri dell'Unione europea e l'Ucraina e si sostituisce agli accordi bilaterali sottoscritti tra l'Ucraina e i singoli Stati membri, creando così un unico mercato del trasporto aereo, caratterizzato da eque opportunità commerciali per i vettori di tutti i Paesi partecipanti. Tali disposizioni prevalgono difatti sulle disposizioni in materia previste dagli accordi bilaterali vigenti relativi ai servizi aeri tra gli Stati membri e l'Ucraina, un Accordo che - è bene ricordarlo - è stato firmato il 12 ottobre 2021, in occasione del XXIII vertice congiunto Unione europea-Ucraina, tenutosi a Kiev e al termine del quale il Presidente ucraino Zelensky, il Presidente del Consiglio europeo Michel e la Presidente della Commissione europea von der Leyen hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui è stato riaffermato il costante impegno a rafforzare l'associazione politica e l'integrazione economica dell'Ucraina con l'Unione europea, sulla base dell'accordo di associazione e della sua area di libero scambio globale e approfondita.

Sono convinto che, da tale processo di scambio con l'Ucraina, l'Unione europea possa trarre spunto e vantaggio da un sistema modellato su condizioni normative ed evoluzioni sistemiche differenti dalle nostre. L'Accordo di oggi, con la sua approvazione e ratifica, porta il rapporto dell'Ucraina con l'Unione europea, ma soprattutto con l'Italia, a un livello successivo di fiducia e di cooperazione, ma segnatamente di solidarietà reciproca. L'uniformità dei settori nei diversi Paesi tra cui l'Ucraina è l'unica strada da percorrere per il completamento della costruzione di un comune tessuto normativo europeo, senza il quale verrebbe meno la stessa struttura dell'Unione europea e il rapporto di reciproca stima e convivenza tra i Paesi membri. Per questo, a fronte anche della solidarietà ogni giorno espressa dal nostro Governo nei confronti dell'Ucraina, questo Accordo fa crescere ancora di più la nostra amicizia e vicinanza nella gestione di uno spazio comune, quello aereo, tanto necessario, quando indispensabile, a rendere le distanze geografiche tra i nostri Paesi tanto brevi da farci sentire in ogni momento a casa nel perimetro del continente europeo.

Per tali ragioni e per le altre precedentemente espresse, Presidente, ringrazio il mio Presidente, Giorgia Meloni, il Governo, i colleghi e gli uffici che ci hanno supportato in questo lavoro, che presto, con la sua ratifica, consentirà a questo Accordo di produrre i suoi effetti e di esprimere le sue potenzialità (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.

(Repliche - A.C. 1001-A​)

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, deputato Paolo Formentini, ma vi rinunzia. Ha facoltà di replicare il Sottosegretario per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, ma si riserva.

Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge: S. 454 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018 (Approvato dal Senato) (A.C. 1040​).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 1040: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018.

(Discussione sulle linee generali - A.C. 1040​)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.

Il presidente del gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle ne ha chiesto l'ampliamento.

Avverto che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.

Ha facoltà di intervenire il relatore, onorevole Paolo Formentini.

PAOLO FORMENTINI , Relatore. Grazie, Presidente. La proposta di legge in esame, già approvata dal Senato lo scorso 22 marzo 2023, riguarda la ratifica dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018. L'Accordo in esame è stato firmato in occasione del vertice Asia-Europe Meeting del 19 ottobre 2018, insieme all'Accordo quadro di partenariato e cooperazione e all'Accordo di libero scambio. A tale proposito, va ricordato che Singapore costituisce il sistema economico più avanzato tra i Paesi del Sud-Est asiatico, vantando un reddito pro capite tra i più alti al mondo, un alto tasso di istruzione ed il tasso di innovazione più alto in Asia. Fra i membri fondatori dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico, Singapore costituisce un hub strategico commerciale, finanziario e logistico di assoluto rilievo e rappresenta la principale porta di accesso al Sud-Est asiatico per l'Unione europea e gli Stati Uniti.

L'Accordo oggetto della presente ratifica definisce una cornice giuridica per facilitare gli investimenti bilaterali reciproci, aumentando le garanzie degli investitori e assicurando specifiche garanzie a tutela del diritto delle parti a perseguire obiettivi di interesse nazionale, quali la sicurezza e la protezione della salute pubblica e dell'ambiente. In particolare, il testo garantisce che gli investitori non siano soggetti a trattamenti discriminatori e possano subire espropriazioni solo per ragioni di pubblico interesse e, in ogni caso, dietro pagamento di un indennizzo rapido, adeguato ed efficace. L'Accordo inoltre incorpora il nuovo meccanismo di risoluzione delle controversie sviluppato dall'Unione europea, che prevede la costituzione di un tribunale bilaterale ad hoc per gli investimenti, chiamato a giudicare sulle possibili controversie tra investitori di una delle Parti dell'Accordo e i Governi dell'altra Parte, in sostituzione del meccanismo tradizionale ISDS. A differenza dell'ISDS tradizionale, in cui spettava all'investitore e allo Stato individuare i componenti del panel di arbitri, con l'introduzione dell'ICS tale funzione è svolta dalle parti dell'Accordo, secondo numeri, formule e liste specifiche per ogni accordo.

L'Accordo si compone di 75 articoli, di 11 allegati e di 2 intese. Il Capo I delinea obiettivi e definizioni generali.

Il Capo II contiene una serie di norme di protezione degli investimenti, ribadendo il diritto delle Parti a legiferare nei rispettivi territori senza che ciò costituisca una violazione degli obblighi assunti con l'Accordo, per conseguire legittimi obiettivi politici.

Il Capo III contiene le norme relative alla risoluzione delle controversie, che dovrebbero essere risolte preferibilmente in via amichevole, attraverso la mediazione; in caso di mancato accordo, il ricorrente può presentare la domanda al citato tribunale bilaterale ad hoc.

Infine, il Capo IV contiene le disposizioni istituzionali generali e finali; in particolare si prevede l'istituzione di un comitato comprendente i rappresentanti delle Parti, che provvede al corretto funzionamento dell'Accordo, ne monitora l'attuazione e opera per risolvere i problemi che possono presentarsi nelle materie da esso disciplinate e per risolvere le controversie che possono insorgere per quanto riguarda l'interpretazione o l'applicazione dell'Accordo stesso.

Come si è detto, l'Accordo comprende inoltre 11 allegati e 2 intese, che disciplinano alcuni aspetti tecnici e procedurali e che recano codici di condotta e alcune specifiche.

Il disegno di legge di ratifica non presenta elementi di particolare rilievo. Merita segnalare l'articolo 3, che reca la clausola di invarianza finanziaria, essendo gli oneri derivanti dal Trattato posti a carico del bilancio dell'Unione europea.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, raccomando l'approvazione del disegno di legge in oggetto, dal momento che, per entrare in vigore, l'Accordo necessità della ratifica degli Stati membri, in conformità con le rispettive procedure interne. Al momento, segnalo al riguardo che l'Intesa è stata ratificata da 15 Paesi dell'Unione europea.

PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il Sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, ma vi rinunzia.

È iscritto a parlare l'onorevole Giangiacomo Calovini. Ne ha facoltà.

GIANGIACOMO CALOVINI (FDI). Grazie, Presidente. Colleghi e colleghe, siamo oggi qui ad esprimere il sostegno alla ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica di Singapore, firmato – come è stato detto poc'anzi - a Bruxelles il 19 ottobre 2018.

Prima, però, di addentrarmi nel mio intervento, desidero esprimere la riconoscenza nei confronti dei colleghi e delle colleghe che hanno lavorato per portare questo disegno di legge fin qui e al Senato per l'approvazione della stessa iniziativa.

L'obiettivo principale di questo Accordo è garantire un elevato livello di protezione degli investimenti tra le parti coinvolte, consentendo, al contempo, ad entrambe di perseguire legittimi obiettivi di politica pubblica, come la tutela della salute, della sicurezza e anche dell'ambiente. La Repubblica di Singapore è uno dei partner chiave dell'Unione europea nell'Asia sudorientale, ha un'economia altamente avanzata, con un reddito pro capite tra i più elevati del mondo e un tasso di innovazione con pochi eguali.

L'Accordo in oggetto è parte di un processo di approfondimento strategico delle relazioni tra l'Unione europea e Singapore, culminato nel dodicesimo incontro Asia-Europa che si è svolto a Bruxelles nel 2018, in cui sono stati firmati tre importanti accordi politici, commerciali e di sicurezza. L'Accordo sulla protezione degli investimenti è uno di questi e costituisce un passo significativo verso il consolidamento dell'influenza europea nell'ASEAN, una regione in rapida crescita, con oltre 600 milioni di consumatori. Dall'analisi dei dettagli contenuti nell'Accordo emerge chiaramente la volontà di proteggere gli investitori da trattamenti discriminatori e da possibili espropriazioni ingiuste. L'Accordo introduce, poi, anche un meccanismo di risoluzione, nelle controversie più trasparenti e prevedibili, come l'ICS, in sostituzione del meccanismo tradizionale. Questo passaggio è cruciale per garantire un approccio più equo e giusto nella risoluzione delle controversie tra investitori e Governi. Inoltre, sempre nel medesimo Accordo, troviamo una serie di norme specifiche relative alla protezione degli investimenti, alla risoluzione delle controversie e all'obbligo delle parti. È strutturato in modo da assicurare un quadro giuridico chiaro e bilaterale, che favorisce la fiducia degli investitori e promuove ulteriormente la cooperazione economica tra le parti. Dal punto di vista italiano, è importante notare che il nostro Paese ha un saldo commerciale positivo con Singapore e questo Accordo può ulteriormente consolidare e favorire le nostre esportazioni verso questa Nazione dinamica.

Concludendo, colleghi, ritengo che la ratifica e l'esecuzione di questo Accordo rappresenti un passo avanti positivo per l'Unione europea e i suoi Stati membri, Italia in primis, e possa rafforzare le relazioni con partner chiave nell'Asia. Questo, d'altronde, si pone anche in continuità con la rinnovata enfasi posta dal presente Governo sulla necessità di maggiore attivismo diplomatico italiano nella regione. L'Accordo promuove la protezione degli investimenti, la cooperazione economica e la stabilità in Asia. Pertanto, con responsabilità ed impegno, esprimo il mio sostegno a questa iniziativa e invito i colleghi a considerarla con attenzione durante il processo decisionale (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.

(Repliche - A.C. 1040​)

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, onorevole Formentini, che rinuncia. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo, che rinuncia.

Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge: S. 541 - Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999 (Approvato dal Senato) (A.C. 1041​).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 1041: Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999.

(Discussione sulle linee generali - A.C. 1041​)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.

Il presidente del gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle ne ha chiesto l'ampliamento.

Avverto che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.

Ha facoltà di intervenire il relatore, deputato Simone Billi.

SIMONE BILLI , Relatore. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, il provvedimento sul quale siamo chiamati ad esprimerci oggi è già stato approvato al Senato e autorizza la ratifica e l'esecuzione dell'Atto di Ginevra, che concerne la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, che è stato fatto nella stessa città svizzera il 2 luglio del 1999. Ricordiamo ora come il disegno di legge contenga 6 articoli ed altresì la circostanza che il terzo rechi misure di adattamento del diritto interno modificative del codice sulla proprietà industriale, il decreto legislativo 10 febbraio del 2005, n. 30. In base a quanto ora stabilito, le persone fisiche e giuridiche domiciliate in Italia potranno depositare le domande internazionali per la protezione dei disegni e modelli direttamente presso l'Ufficio internazionale oppure presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi. Sottolineiamo, inoltre, come l'articolo 4 fissi a 25 anni dalla data di deposito della domanda di registrazione del disegno o modello il limite della durata della protezione accordata a disegni e modelli. Non sono previsti nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato e del bilancio dello Stato.

Quanto ai contenuti dell'Accordo, l'atto si compone di 34 articoli ed è strutturato su 4 capitoli, dedicati, rispettivamente, alla domanda e registrazione internazionale dei disegni e dei modelli industriali, alle disposizioni amministrative, alle revisioni e modifiche ed alle disposizioni finali.

In particolare, mi preme osservare come il testo dell'Accordo disciplini anche l'organismo deliberativo dell'Unione de L'Aja - che è l'Assemblea -, composto da delegati designati dalle parti contraenti e predisposto a trattare tutte le questioni attinenti al mantenimento e allo sviluppo dell'Unione. A Palazzo Madama, il provvedimento è stato oggetto dell'esame congiunto, in sede referente, delle Commissioni esteri e difesa ed è stato, poi, approvato dall'Assemblea all'unanimità.

Pertanto, Presidente, nell'annunciare oggi la conferma del voto favorevole già espresso dalla Lega al Senato, esprimiamo l'auspicio che anche in questo ramo del Parlamento si possa riscontrare la medesima convergenza registratasi a Palazzo Madama. Grazie e buon lavoro.

PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo, che rinuncia. È iscritto a parlare il deputato Calovini. Ne ha facoltà.

GIANGIACOMO CALOVINI (FDI). Grazie, Presidente. Colleghe, colleghi, ci troviamo qui per esprimere il sostegno alla ratifica e all'esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio del 1999. È un'iniziativa che rappresenta un passo fondamentale per l'Italia in termini di tutela della proprietà intellettuale, semplificazione amministrativa e apertura verso nuove opportunità commerciali.

Innanzitutto, desidero sottolineare l'importanza di questa iniziativa per la tutela dei disegni e modelli industriali. L'Accordo, siglato nel 1999 a Ginevra, offre un meccanismo efficace per proteggere le creazioni intellettuali di designer e inventori in tutto il mondo. Con una sola domanda internazionale, redatta in una sola lingua, è possibile ottenere le protezioni in molti Paesi, semplificando notevolmente il processo e riducendo i costi associati. L'Atto di Ginevra rappresenta un importante passo avanti rispetto ai precedenti Accordi del 1934 e del 1960, estendendo il sistema dell'Aja a nuovi membri e stabilendo un collegamento tra il sistema di registrazione internazionale e i sistemi regionali, come quello dell'Unione europea e dell'Organizzazione africana della proprietà intellettuale. Questo collegamento offre opportunità significative per le imprese italiane, consentendo loro di estendere la tutela dei propri disegni e modelli industriali in queste aree nazionali e regionali attraverso un unico strumento: il deposito internazionale. Inoltre, è importante sottolineare che l'Atto di Ginevra del 1999 non solo agevola la protezione dei disegni e modelli industriali, ma contribuisce anche a promuovere l'armonizzazione delle normative internazionali in materia di proprietà intellettuale. Questo è fondamentale per garantire una protezione uniforme e coerenza nei vari mercati internazionali, il che, a sua volta, favorisce un ambiente commerciale più stabile e prevedibile per le imprese italiane. In un momento in cui l'Italia si trova in una timida, ma fondamentale ripresa, l'adesione a questo Accordo rappresenta un'opportunità concreta per promuovere l'innovazione, sostenere la competitività delle imprese e favorire la crescita economica. Sono convinto che questo passo potrà contribuire notevolmente a rafforzare il nostro sistema di protezione dei disegni e modelli industriali e a promuovere la creatività e l'innovazione nel nostro Paese. Pertanto, colleghe e colleghi, esorto questa Camera a sostenere la ratifica e l'esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja e ad adottare questa iniziativa nel migliore interesse dell'Italia, delle sue imprese e dei suoi cittadini. La protezione della proprietà intellettuale è cruciale per il nostro sviluppo economico e la nostra competitività a livello globale e questo Accordo rappresenta un passo significativo verso tale obiettivo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.

(Repliche - A.C. 1041​)

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, onorevole Simone Billi, che rinuncia. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo, che rinuncia.

Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Mercoledì 6 settembre 2023 - Ore 15:

1. Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata .

(ore 16)

2. Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge:

DORI e D'ORSO; PITTALIS ed altri; MASCHIO ed altri: Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo. (C. 536​-891​-910-A​)

Relatori: DONDI e DORI, per la II Commissione; MATONE e CIANI, per la XII Commissione.

3. Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Gabinetto dei Ministri dell'Ucraina sulla cooperazione di polizia, fatto a Kiev il 10 giugno 2021. (C. 922-A​)

Relatore: MURA.

4. Seguito della discussione della proposta di legge:

S. 377 - D'INIZIATIVA DEI SENATORI: BONGIORNO ed altri: Modifiche al decreto legislativo 20 febbraio 2006, n. 106, concernenti i poteri del procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell'articolo 362, comma 1-ter, del codice di procedura penale, in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere (Approvata dal Senato). (C. 1135​)

Relatrice: BISA.

5. Discussione della Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di Gianni Tonelli (deputato all'epoca dei fatti). (Doc. IV-ter, n. 12-A)

6. Seguito della discussione della proposta di legge:

DONZELLLI ed altri: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità 'Il Forteto'. (C. 336-A​)

Relatrici: La Porta, per la II Commissione; Loizzo, per la XII Commissione.

7. Seguito della discussione dei disegni di legge:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021. (C. 1001-A​)

Relatore: FORMENTINI.

S. 454 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018 (Approvato dal Senato). (C. 1040​)

Relatore: FORMENTINI.

S. 541 - Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999 (Approvato dal Senato). (C. 1041​)

Relatore: BILLI.

La seduta termina alle 15,40.