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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Giovedì 8 febbraio 2024

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta
dell'8 febbraio 2024.

  Albano, Amendola, Ascani, Bagnai, Baldino, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Cappellacci, Carfagna, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Comba, Enrico Costa, Sergio Costa, Deidda, Del Barba, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Giuliano, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Letta, Lollobrigida, Loperfido, Lucaselli, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Rizzetto, Roccella, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Francesco Silvestri, Simiani, Siracusano, Sportiello, Sudano, Tabacci, Tajani, Trancassini, Tremonti, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 7 febbraio 2024 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   D'ATTIS: «Istituzione della Giornata nazionale contro la violenza negli stadi, in memoria dell'ispettore capo della Polizia di Stato Filippo Raciti» (1692);

   BOLDRINI: «Modifica dell'articolo 609-bis del codice penale in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso» (1693);

   PITTALIS ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari» (1694);

   PAOLO EMILIO RUSSO: «Disposizioni per assicurare la riconoscibilità dei contenuti prodotti o modificati mediante sistemi di intelligenza artificiale» (1695);

   GRAZIANO: «Concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria dei caduti italiani di Nassiriya» (1696);

   ROSATO: «Modifiche all'articolo 13 della legge 6 luglio 2012, n. 96, in materia di sanzioni per il mancato deposito del rendiconto delle spese sostenute durante la campagna elettorale dai candidati alle elezioni nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti» (1697);

   GIRELLI ed altri: «Istituzione di un programma diagnostico di prevenzione delle malattie cardiache per la popolazione ultrasettantenne» (1698).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge PANIZZUT ed altri: «Modifica all'articolo 5 della legge 3 marzo 1951, n. 178, in materia di revoca delle onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica italiana» (110) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Furgiuele.

  La proposta di legge SERRACCHIANI: «Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche» (153) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Marino.

  La proposta di legge DORI: «Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di prevenzione dei processi di correlazione tra gli abusi sugli animali e la violenza contro le persone» (468) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Bonelli, Borrelli, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Zanella e Zaratti.

  La proposta di legge CIABURRO ed altri: «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della memoria storica dei martiri delle foibe» (708) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Maccari.

  La proposta di legge VARCHI ed altri: «Disposizioni in materia di riconoscimento dell'apnea ostruttiva nel sonno come malattia cronica e invalidante nonché per la diagnosi e la cura di essa» (765) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Battistoni.

  La proposta di legge SERRACCHIANI: «Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita» (1559) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Speranza.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   VII Commissione (Cultura):

  S. 924. – «Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale» (approvato dal Senato) (1691) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali):

  SPORTIELLO: «Introduzione dell'articolo 41-bis del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernente l'allattamento nei luoghi di lavoro» (1252) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;

  CIOCCHETTI: «Istituzione della professione di operatore shiatsu» (1456) Parere delle Commissioni I, V, VII, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali):

  «Delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria e di autorizzazioni di polizia» (1640) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VI, VIII, IX, X, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Presidenza
del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 5 febbraio 2024, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 8-ter, comma 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, che è stato autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite un contributo assegnato per l'anno 2014 in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo dei risparmi di spesa realizzati nell'ambito del progetto «Dall'emergenza umanitaria all'autosufficienza alimentare: tutela dei terreni irrigui e promozione delle coltivazioni orticole nella valle del Rio La Paz – Bolivia» dell'associazione Persone come noi.

  Questa comunicazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro
per i rapporti col Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti col Parlamento, con lettera in data 7 febbraio 2024, ha trasmesso la versione aggiornata, a seguito dell'approvazione definitiva della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026», della nota tecnico-illustrativa prevista dall'articolo 21, comma 12-quater, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 7 febbraio 2024, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la riattribuzione di compiti scientifici e tecnici all'Agenzia europea per le sostanze chimiche (COM(2023) 781 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dall'8 febbraio 2024;

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (CE) n. 178/2002, (CE) n. 401/2009, (UE) 2017/745 e (UE) 2019/1021 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la riattribuzione di compiti scientifici e tecnici e il miglioramento della cooperazione tra le agenzie dell'Unione nel settore delle sostanze chimiche (COM(2023) 783 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dall'8 febbraio 2024;

   Libro bianco sul controllo delle esportazioni (COM(2024) 25 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Comitato misto SEE riguardo a una modifica del protocollo 31 dell'accordo SEE sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà (EDIRPA) (COM(2024) 46 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 46 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Comitato misto SEE riguardo a una modifica del protocollo 31 dell'accordo SEE sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà (ASAP) (COM(2024) 47 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 47 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  La Commissione europea, in data 7 febbraio 2024, ha trasmesso un nuovo testo della proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione, dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica d'Albania relativo alle attività operative svolte dall'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica d'Albania (COM(2023) 397 final/2), che sostituisce il documento COM(2023) 397 final, già assegnato, in data 10 luglio 2023, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 7 febbraio 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4 e 6 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle sottoindicate Commissioni:

  alla V Commissione (Bilancio) la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:

   al dottor Gianfranco Tanzi, l'incarico di ispettore generale capo dell'Ispettorato generale di finanza, nell'ambito del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;

  alla VII Commissione (Cultura) la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito del Ministero della cultura:

   al dottor Angelo Crespi, l'incarico di direttore della Pinacoteca di Brera.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

PROPOSTA DI LEGGE: S. 317-533-548 – D'INIZIATIVA DEI SENATORI: ROMEO ED ALTRI; MENIA ED ALTRI; GASPARRI: MODIFICHE ALLA LEGGE 30 MARZO 2004, N. 92, IN MATERIA DI INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DELLA TRAGEDIA DELLE FOIBE E DELL'ESODO GIULIANO-DALMATA NELLE GIOVANI GENERAZIONI (APPROVATA, IN UN TESTO UNIFICATO, DAL SENATO) (A.C. 1457) E ABBINATE PROPOSTE DI LEGGE: CIABURRO ED ALTRI; DE PALMA ED ALTRI (A.C. 708-1496)

A.C. 1457 – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

  sugli emendamenti contenuti nel fascicolo.

A.C. 1457 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:

  All'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), capoverso 2-bis, terzo periodo, sostituire le parole: dall'anno 2023 con le seguenti: dall'anno 2024.

  Conseguentemente, al medesimo numero 1), capoverso 2-quater, apportare le seguenti modificazioni:

   sostituire le parole: dall'anno 2023 con le seguenti: dall'anno 2024;

   sostituire le parole: bilancio triennale 2023-2025 con le seguenti: bilancio triennale 2024-2026;

   sostituire le parole: per l'anno 2023 con le seguenti: per l'anno 2024.

  All'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), capoverso 2-ter, dopo le parole: della consulenza aggiungere le seguenti: a titolo gratuito e aggiungere, in fine, il seguente periodo: Per la partecipazione al comitato tecnico-scientifico non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.

  All'articolo 1, comma 1, lettera b), capoverso Art. 2-bis, comma 1, primo periodo, sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso Art. 2-bis, comma 3, sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026.

  All'articolo 1, comma 1, lettera b), capoverso Art. 2-bis, comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Per la partecipazione al comitato tecnico-scientifico non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.

  All'articolo 1, comma 1, lettera b), capoverso Art. 2-ter, comma 1, sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso Art. 2-ter, comma 2, apportare le seguenti modificazioni:

   sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026;

   sostituire le parole: bilancio triennale 2023-2025 con le seguenti: bilancio triennale 2024-2026;

   sostituire le parole: per l'anno 2023 con le seguenti: per l'anno 2024.

Sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sulle proposte emendative 1.3 e 1.1005, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sulle restanti proposte emendative in oggetto.

A.C. 1457 – Articolo unico

ARTICOLO UNICO DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 1.

  1. Alla legge 30 marzo 2004, n. 92, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) all'articolo 1:

    1) dopo il comma 2 sono inseriti i seguenti:

   «2-bis. Il Ministero dell'università e della ricerca indice, con cadenza annuale, un concorso nazionale in occasione del “Giorno del ricordo” di cui al comma 1, in collaborazione con le università italiane e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). Il concorso è rivolto ai laureandi sia del corso triennale che di quello magistrale delle facoltà di architettura, design, beni culturali, ingegneria e discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (DAMS), nonché dei corsi di primo e di secondo livello presso le istituzioni dell'AFAM e ai dottorandi afferenti alle Scuole di dottorato di ricerca in materie affini ed è finalizzato a premiare il progetto più meritevole per la realizzazione di un'installazione temporanea, opera d'arte in qualsiasi forma espressiva, da esporre per la durata di un anno in occasione del Giorno del ricordo in un capoluogo di regione, differente ogni anno. A tal fine è autorizzata la spesa di 200.000 euro annui a decorrere dall'anno 2023.
   2-ter. Con decreto del Ministro dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro della cultura, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, si provvede alla costituzione di un comitato tecnico-scientifico con la partecipazione di rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nonché delle università e delle istituzioni dell'AFAM, che si avvale della consulenza di storici dell'arte, per l'elaborazione del bando di concorso e per l'individuazione dei criteri di valutazione delle opere di cui al comma 2-bis, dell'eventuale premialità da riconoscere, nonché della città che annualmente ospita l'installazione artistica, nel limite della spesa autorizzata ai sensi del medesimo comma 2-bis.
   2-quater. Agli oneri derivanti dal comma 2-bis, pari a 200.000 euro annui a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell'ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'università e della ricerca»;

    2) al comma 4, le parole: «del presente articolo» sono sostituite dalle seguenti: «dei commi 1, 2 e 3»;

   b) dopo l'articolo 2 sono inseriti i seguenti:

   «Art. 2-bis. – 1. Nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito è istituito un fondo, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, per promuovere e incentivare, nel rispetto dell'autonomia scolastica, i “Viaggi del ricordo nei luoghi delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata e nelle terre di origine degli esuli” per gli studenti delle scuole secondarie, al fine di far maturare la coscienza civica delle nuove generazioni, nonché di favorire il dialogo interculturale rispetto alle grandi sofferenze patite dalle popolazioni dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia a causa della Seconda guerra mondiale, durante e dopo il passaggio di quelle terre alla Repubblica socialista federale di Jugoslavia. Al fine di garantire la piena comprensione delle vicende del confine orientale italiano, i Viaggi del ricordo sono organizzati a seguito di percorsi formativi rivolti ai docenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado del sistema nazionale di istruzione e formazione secondo le linee guida del Ministero dell'istruzione e del merito per la didattica della frontiera adriatica.
   2. Il Ministro dell'istruzione e del merito, con proprio decreto da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, previa consultazione del comitato tecnico-scientifico, istituito presso il Ministero dell'istruzione e del merito, al quale partecipano rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, definisce le modalità di utilizzo delle risorse di cui al comma 1, stabilendo al contempo la tipologia di spese finanziabili.
   3. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per il finanziamento di esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 199, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
   4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le occorrenti variazioni di bilancio.
   Art. 2-ter.1. È concesso un finanziamento di 300.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, di cui 75.000 euro annui a ciascuno dei seguenti beneficiari: la Lega nazionale di Trieste per la gestione del Sacrario del monumento nazionale della Foiba di Basovizza; l'Unione degli istriani di Trieste per la gestione del “Museo di carattere nazionale C.R.P. (Centro di raccolta profughi)” di Padriciano a Trieste; l'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI) per la gestione del Museo delle masserizie dell'esodo “Magazzino 18” del Porto vecchio di Trieste; la Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati per attività di formazione svolte d'intesa con il Ministero dell'istruzione e del merito.
   2. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 300.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell'ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero»;

   c) all'articolo 3, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente:

   «3-bis. In mancanza di parenti in vita o di un esplicito interesse da parte degli stessi, la domanda di cui al comma 1 può essere presentata altresì dal sindaco del comune di nascita degli infoibati o degli scomparsi di cui ai commi 1 e 2. Qualora il comune di nascita non rientri più nel territorio dello Stato italiano, il riconoscimento può essere richiesto dalle associazioni storiche e riconosciute degli esuli istriani, fiumani e dalmati e dalla Lega nazionale di Trieste».

PROPOSTE EMENDATIVE

ART. 1.

  Al comma 1, lettera a), numero 1), capoverso comma 2-bis, terzo periodo, sostituire le parole: dall'anno 2023 con le seguenti: dall'anno 2024.

  Conseguentemente, alla medesima lettera, medesimo numero, capoverso comma 2-quater:

   sostituire le parole: dall'anno 2023 con le seguenti: dall'anno 2024;

   sostituire le parole: bilancio triennale 2023-2025 con le seguenti: bilancio triennale 2024-2026;

   sostituire le parole: per l'anno 2023 con le seguenti: per l'anno 2024.
1.600. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

(Approvato)

  Al comma 1, lettera a), numero 1), capoverso comma 2-ter, dopo le parole: di rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati aggiungere le seguenti: , dei rappresentanti istituzionali riconosciuti delle minoranze italiane che vivono in Croazia e Slovenia, dei rappresentanti dell'ANPI e dei rappresentanti delle associazioni culturali di lingua slovena presenti in Italia.

  Conseguentemente, al medesimo comma, lettera b):

   al capoverso «Art. 2-bis», comma 1, primo periodo:

    dopo le parole: nei luoghi delle foibe aggiungere le seguenti: , delle complesse vicende del confine orientale, dei campi di concentramento e prigionia fascisti a cui furono costrette le popolazioni slave;

    dopo le parole: patite dalle popolazioni aggiungere le seguenti: del confine orientale italiane, slave e croate,;

    sostituire le parole: della Seconda guerra mondiale con le seguenti: delle persecuzioni e dell'italianizzazione forzata della popolazione autoctona dopo l'invasione fascista del regno di Jugoslavia, della Seconda guerra mondiale, prima,;

   al capoverso «Art. 2-ter», comma 1, dopo le parole: Porto vecchio di Trieste aggiungere le seguenti: e gli altri luoghi simbolici delle complesse vicende del confine orientale, nel cui contesto si inserisce la tragica storia delle foibe, tra cui i luoghi in cui furono allestiti campi di concentramento come i comuni di Gonars e di Visco, oltre alla Risiera di San Sabba.
1.1006. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera a), numero 1), capoverso comma 2-ter, dopo le parole: di rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati aggiungere le seguenti: dei rappresentanti istituzionali riconosciuti delle minoranze italiane che vivono in Croazia e Slovenia, dei rappresentanti dell'Anpi e dei rappresentanti delle associazioni culturali di lingua slovena presenti in Italia,.
1.1000. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera a), numero 1), capoverso comma 2-ter, dopo le parole: di rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nonché aggiungere le seguenti: degli istituti storici, delle fondazioni, delle associazioni e degli istituti di ricerca che si occupano di ricerca storica nel Friuli Venezia Giulia e.

  Conseguentemente, al medesimo comma, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 2, dopo le parole: rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati aggiungere le seguenti: nonché degli istituti storici, delle fondazioni, delle associazioni e degli istituti di ricerca che si occupano di ricerca storica nel Friuli Venezia Giulia.
1.1. Manzi, Orfini, Serracchiani, Berruto, Zingaretti.

  Al comma 1, lettera a), numero 1) capoverso comma 2-ter, dopo le parole: di rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nonché aggiungere le seguenti: delle principali istituzioni culturali riconosciute e sostenute dallo Stato in materia di memoria storica e.

  Conseguentemente, al medesimo comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 2, dopo le parole: di rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati aggiungere le seguenti: nonché delle principali istituzioni culturali riconosciute e sostenute dallo Stato in materia di memoria storica.
1.2. Manzi, Orfini, Zingaretti, Berruto, Serracchiani.

  Al comma 1, lettera a), numero 1), capoverso comma 2-ter, dopo le parole: della consulenza aggiungere le seguenti: a titolo gratuito.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Per la partecipazione al comitato tecnico-scientifico non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.
1.601. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

(Approvato)

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 1, primo periodo, sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026.

  Conseguentemente, alla medesima lettera, medesimo capoverso, comma 3, sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026.
1.602. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

(Approvato)

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 1, primo periodo, dopo le parole: nei luoghi delle foibe aggiungere le seguenti: , delle complesse vicende del confine orientale, dei campi di concentramento e prigionia fascisti a cui furono costrette le popolazioni slave.
1.1001. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 1, primo periodo, dopo le parole: patite dalle popolazioni aggiungere le seguenti: del confine orientale italiane, slave e croate,.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso, medesimo comma, medesimo periodo, sostituire le parole: della Seconda guerra mondiale con le seguenti: delle persecuzioni e dell'italianizzazione forzata della popolazione autoctona dopo l'invasione fascista del regno di Jugoslavia, della Seconda guerra mondiale, prima,.
1.1002. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 1, aggiungere, in fine, le parole: e nel rispetto della complessità della vicenda del confine orientale.
1.1003. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 2, sostituire le parole: presso il Ministero con le seguenti: con decreto del Ministro.
1.500. La Commissione.

(Approvato)

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 2, dopo le parole: fiumani e dalmati, aggiungere le seguenti: delle minoranze italiane che hanno vissuto e tutt'ora vivono in Croazia e Slovenia, rappresentanti dell'Anpi, del mondo accademico universitario italiano, sloveno e croato, delle associazioni di lingua slovena e croata presenti in Italia,.
1.1004. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-bis», comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Per la partecipazione al comitato tecnico-scientifico non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.
1.603. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

(Approvato)

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-ter», comma 1, sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026.

  Conseguentemente, alla medesima lettera, medesimo capoverso, comma 2:

   sostituire le parole: anni 2023, 2024 e 2025 con le seguenti: anni 2024, 2025 e 2026;

   sostituire le parole: bilancio triennale 2023-2025 con le seguenti: bilancio triennale 2024-2026;

   sostituire le parole: per l'anno 2023 con le seguenti: per l'anno 2024.
1.604. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

(Approvato)

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-ter», comma 1, dopo le parole: Porto vecchio di Trieste; aggiungere le seguenti: il comune di Gonars per l'area monumentale del campo di Concentramento, in cui dalla primavera del 1942 furono internati migliaia di civili rastrellati nei territori della Jugoslavia occupati dall'esercito italiano; il Museo Nazionale della Risiera di San Sabba; il comune di Visco per la memoria del campo di concentramento fascista;.
1.1005. Piccolotti.

  Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 2-ter», comma 1, sostituire le parole da: per attività di formazione fino alla fine del comma, con le seguenti: per le attività di studio delle vicende dell'esodo; la Società di studi fiumani per la gestione e lo sviluppo del Museo storico e archivio di Fiume e dell'Archivio Museo storico di Roma; l'Unione Italiana di Fiume-Capodistria per la gestione e l'implementazione del centro multimediale italiano di Capodistria, che promuova in Slovenia e in Croazia la conoscenza delle complesse vicende storiche del confine orientale e valorizzi il patrimonio culturale materiale e immateriale italiano in Istria, Quarnero e Dalmazia; il Centro di ricerche storiche di Rovigno e il circolo «Istria» che si adoperano per la promozione e la conoscenza del patrimonio storico, culturale e civile degli italiani dell'Alto Adriatico.
1.3. Manzi, Orfini, Zingaretti, Berruto, Serracchiani.

A.C. 1457 – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

   La Camera,

   premesso che:

    la proposta, in seconda lettura alla Camera, composta di un unico articolo, novella la legge n. 92 del 2004 recante Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, e prevede in via di estrema sintesi: l'indizione con cadenza annuale di un concorso nazionale in occasione del «Giorno del ricordo» finalizzato a premiare il progetto più meritevole; l'istituzione di un fondo per promuovere e incentivare i viaggi del ricordo; la concessione di un finanziamento alla Lega nazionale di Trieste; l'Unione degli istriani di Trieste, all'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI) e alla Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati; l'estensione della legittimazione a chiedere il riconoscimento di una apposita insegna metallica con relativo diploma, riconosciuta ai soggetti infoibati;

    come si evince dalle proposte emendative depositate dal Gruppo PD, pur condividendo le finalità della proposta, sarebbe stato opportuno soffermarsi sul rilievo delle iniziative in esame evidenziando l'importanza di assicurare il coinvolgimento degli istituti storici, delle fondazioni e degli istituti che si occupano di ricerca storica nel Friuli-Venezia Giulia nonché delle principali istituzioni culturali riconosciute e sostenute dallo Stato in materia di memoria storica,

impegna il Governo

al fine di assicurare alle giovani generazioni un'adeguata memoria dei fatti tragici, a coinvolgere le principali istituzioni culturali presenti nel Friuli-Venezia Giulia nonché le principali istituzioni culturali riconosciute e sostenute dallo Stato in materia di memoria storica.
9/1457/1. Manzi, Serracchiani, Cuperlo, Orfini, Berruto, Zingaretti.


   La Camera,

   premesso che:

    la proposta, in seconda lettura alla Camera, composta di un unico articolo, novella la legge n. 92 del 2004 recante Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, e prevede in via di estrema sintesi: l'indizione con cadenza annuale di un concorso nazionale in occasione del «Giorno del ricordo» finalizzato a premiare il progetto più meritevole; l'istituzione di un fondo per promuovere e incentivare i viaggi del ricordo; la concessione di un finanziamento alla Lega nazionale di Trieste; l'Unione degli istriani di Trieste, all'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI) e alla Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati; l'estensione della legittimazione a chiedere il riconoscimento di una apposita insegna metallica con relativo diploma, riconosciuta ai soggetti infoibati;

    come si evince dalle proposte emendative depositate dal Gruppo PD, pur condividendo le finalità della proposta, sarebbe stato opportuno soffermarsi sul rilievo delle iniziative in esame evidenziando l'importanza di assicurare il coinvolgimento degli istituti storici, delle fondazioni e degli istituti che si occupano di ricerca storica nel Friuli-Venezia Giulia nonché delle principali istituzioni culturali riconosciute e sostenute dallo Stato in materia di memoria storica,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di coinvolgere le principali istituzioni culturali presenti nel Friuli-Venezia Giulia nonché le principali istituzioni culturali riconosciute e sostenute dallo Stato in materia di memoria storica.
9/1457/1. (Testo modificato nel corso della seduta)Manzi, Serracchiani, Cuperlo, Orfini, Berruto, Zingaretti.


   La Camera,

   premesso che:

    i tragici avvenimenti che si sono abbattuti sui nostri connazionali al confine orientale italiano nella Seconda guerra mondiale;

    le stragi delle foibe, avvenute in seguito al collasso politico, militare ed istituzionale dello Stato italiano consumatosi l'8 settembre 1943. Il martirio di Norma Cossetto, di cui recentemente ricorreva l'80° anniversario: una studentessa di 23 anni sequestrata, violentata ed infoibata agonizzante da partigiani comunisti jugoslavi. I Quaranta giorni di occupazione jugoslava nella Venezia Giulia a guerra finita, con nuove epurazioni politiche, deportazioni e processi farsa, mentre il resto d'Italia celebrava la Liberazione del 25 aprile;

   ricorda che:

    tuttavia la sofferenza, la disperazione ed i lutti per quegli italiani erano appena iniziati;

    il Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 è stato uno spartiacque formale che ha sancito l'annessione dell'Istria, di Fiume e di Zara alla Jugoslavia, ratificando una situazione che sul campo già si era concretizzata. Nella Zona B definita dalla Linea Morgan nel giugno 1945 la Jugoslavia aveva ottenuto l'amministrazione militare, ma di fatto si era avviata l'annessione, con espropri, imposizioni di leggi e apparati della nascente dittatura ed era stato eliminato il Comitato di Liberazione Nazionale dell'Istria, il quale aveva raccolto le anime della Resistenza patriottica, ma perfino i comunisti istriani scrivevano a Botteghe Oscure denunciando le violenze ed i soprusi dei compagni jugoslavi degni del peggior nazionalismo italofobo. Nella Zona A sotto amministrazione militare anglo-americana si respirava maggiore libertà, ma fu comunque possibile che venisse realizzato, domenica 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla presso Pola, la più sanguinosa strage della storia dell'Italia repubblicana, con un centinaio di morti, tra cui tantissimi bambini, e centinaia di feriti. Una strage progettata per diffondere il terrore tra la inerme popolazione italiana di Pola, della quale, vergognosamente, per quasi 70 anni, i libri di storia non hanno riportato neppure un accenno. Ecco perché già tanti istriani, fiumani e dalmati fuggivano e cercavano riparo in Italia, dando seguito ad un esodo che aveva preso il via da Zara a guerra in corso. Il capoluogo dalmata risulta la città italiana che in percentuale ha avuto il maggior numero di vittime sotto i bombardamenti angloamericani (il 10 per cento degli abitanti), è stata la prima a scoprire cosa significa la «Liberazione» compiuta dalle truppe jugoslave nel novembre 1944 (circa 200 persone liquidate in quanto «nemici del popolo») ed ha visto esodare con mezzi di fortuna quasi tutti i superstiti a questa mattanza. Il Trattato di Pace consentiva ai residenti nelle province cedute alla Jugoslavia di optare per la cittadinanza italiana e così facendo prendere la via dell'esilio. In spregio al principio di autodeterminazione dei popoli, non ebbe luogo un plebiscito per determinare la sorte di quest'area di confine, così i nostri connazionali votarono con i piedi. Se ne andarono come potevano, dapprima incalzati dalle autorità jugoslave e poi rallentati poiché il regime di Belgrado era rimasto stupefatto di fronte ad un esodo così massiccio che svuotava città e campagne, coinvolgeva professionisti ed operai, impiegati e contadini, ma anche sloveni e croati che avevano sperimentato cosa significava vivere sotto una dittatura comunista. A fronteggiare questa emergenza umanitaria c'era un'Italia uscita devastata dal conflitto, martoriata dai bombardamenti e dai combattimenti e con le ferite di una guerra civile ancora aperte. Il Presidente del Consiglio De Gasperi cercò di far desistere giuliani e fiumani, confidando di poter in futuro ridiscutere il confine se la comunità italiana autoctona fosse rimasta in loco, ma fu tutto inutile. Le immagini che abbiamo tutti presente dell'esodo riguardano Pola, poiché nella città dell'arena l'amministrazione militare alleata consentiva a giornalisti e cameraman di raccontare quel che stava succedendo. I cinegiornali ci mostrano l'arrivo della motonave Toscana, ma poi la storia continua. Ed è la storia di quella stessa motonave che nel suo avanti e indietro per trasportare via dall'Istria quasi 30.000 polesani viene spesso accolta con insulti e sassaiole nei porti di Ancona e di Venezia, perché certa propaganda comunista descrive quelle intere famiglie con donne, anziani e bambini al seguito come fascisti in fuga dal paradiso socialista, e dunque famiglie senza diritti. A causa di quella vergognosa propaganda i bambini di pochi mesi, a bordo del treno con il suo carico umano proveniente dal confine orientale, non hanno diritto a fermarsi nella stazione di Bologna, quel gelido 18 febbraio 1947, per ricevere il latte che viene invece versato sui binari tra uno sventolio di bandiere rosse. Italiani, che davanti ai Campi Profughi in cui verranno alloggiati, sentiranno comizi in cui si dirà che la Sicilia era infestata dai bandito Giuliano, mentre qui erano arrivati i banditi giuliani. I Campi Profughi. Almeno 109 sparsi in tutta Italia, isole comprese. Legami famigliari e amicizie che si spezzano. Caserme, scuole o complessi industriali dismessi accolgono in condizioni igienico-sanitarie indegne 250.000 giuliani, fiumani e dalmati, mentre altri 100.000 circa sono riusciti a sistemarsi altrimenti. Enormi stanzoni suddivisi con coperte appese alle corde per creare ambienti angusti in cui accogliere un'intera famiglia con i pochi averi che si è portata dietro. Luoghi malsani, promiscui ed inospitali, con orari di entrata e di uscita, filo spinato sui muri perimetrali e controlli di polizia all'ingresso: vengono prese le impronte digitali, come si fa con i delinquenti. Disperazione. Alcolismo. Suicidi. Neonati che muoiono di freddo. Anni di attesa prima di ricevere un alloggio in una casa popolare. Diffidenza da parte di chi vede questi nuovi arrivati come pericolosi antagonisti nella lotta per il lavoro ed il cibo che sono scarsi. Italiani due volte ha definito Indro Montanelli gli esuli adriatici: italiani per nascita e per scelta, una scelta dolorosa che ha significato recidere le proprie radici, affrontare l'ignoto e trovare spesso un'accoglienza ostile e poco generosa. Migliaia decidono così di andare ancora più lontano, decidono di abbandonare l'Italia e di emigrare nelle Americhe o in Australia. In mezzo a tanta sofferenza e a mille umiliazioni ci sono anche molte storie di riscatto e di vittoria, di graduale ma dignitoso reinserimento nel tessuto sociale e produttivo, nello sport e nell'imprenditoria diventando icone di una rinascita dalle ceneri di una sconfitta che i nostri connazionali giuliani, fiumani e dalmati hanno pagato per tutto il resto d'Italia. Il Giorno del Ricordo ha ricucito una pagina di storia patria che era rimasta troppo a lungo strappata, nascosta, travisata, negata o addirittura pretestuosamente giustificata. Un esodo che ha sconvolto una società e che deve essere ricordato come una delle peggiori catastrofi che ha colpito la nostra comunità nazionale. Una catastrofe che richiede che a Roma vi sia un museo che sappia degnamente raccontare, spiegare ed illustrare soprattutto alle nuove generazioni che cosa sia stato l'Esodo giuliano-dalmata. Un museo dell'Esodo che restituisca la parola a chi è rimasto decenni in silenzio perché il suo vissuto testimoniava una sconfitta che non si voleva ammettere. Un Museo che racconti la cultura e la storia dell'italianità autoctona dell'Adriatico orientale sradicata con la violenza dopo secoli di convivenza e di sviluppo. Un Museo che porti alla luce le terribili condizioni che migliaia di civili hanno affrontato per conservare la libertà e l'identità nazionale. Un Museo che dia ulteriore lustro alle figure di spicco della diaspora adriatica, dallo stilista Missoni ai campioni olimpici Benvenuti e Pamich passando per tantissimi personaggi dello spettacolo, dell'imprenditoria e della cultura;

    ma la dispersione dei Centri Raccolta Profughi in tutta Italia richiede anche che in ogni regione vi sia un Museo (Casa degli Esuli);

    musei che elenchino e descrivano i C.R.P. che in quel territorio accolsero centinaia di connazionali in condizioni allucinanti. Musei che raccontino le pagine nobili e meno nobili dell'accoglienza e dell'integrazione degli esuli che lì arrivarono, soffrirono e seppero ricominciare da capo una nuova esistenza. Musei che spieghino che ci sono ancora i discendenti di quegli esuli che ricordano le proprie radici e le sofferenze patite, che guardano al futuro, ma hanno a cuore le loro origini e mantengono rapporti con le comunità italiane rimaste in Istria, nel Carnaro ed in Dalmazia. Musei che raccontino sconfitte e vittorie professionali ed esistenziali del popolo degli esuli nella loro nuova terra di adozione,

impegna il Governo

a promuovere e sostenere la realizzazione di una rete di Case degli Esuli, da realizzarsi nelle Regioni italiane per continuare l'opera di conoscenza e di riconoscimento delle tragedie del confine orientale italiano, avvalendosi della collaborazione delle Associazioni degli Esuli, florido patrimonio di memoria, testimonianze, documenti, ricordi e collaborazioni già avviate con storici e ricercatori qualificati. Una vera e propria rete di Musei per conservare e diffondere la cultura dell'Italia dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, per ospitare eventi per le scuole, convegni, dibattiti.
9/1457/2. Mascaretti, Amorese, Matteoni, Colombo, Mollicone, Di Maggio, Roscani, Maerna, Michelotti, La Porta, Pellicini, Raimondo, Coppo, Chiesa, Maccari, Cangiano, Fabrizio Rossi, Tremaglia, Maullu, Vinci, Vietri, Malagola, Zurzolo, Furgiuele.


   La Camera,

   premesso che:

    il testo, approvato in Senato, ha unificato 3 proposte dei senatori Romeo, Gasparri e Menia che prevedono l'istituzione di un concorso artistico per studenti universitari, la creazione di un fondo per far effettuare agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado il «viaggio del ricordo» e dunque visitare i luoghi della tragedia, il finanziamento di alcune associazioni di esuli affinché possano continuare la propria attività di divulgazione dei drammi e, non da ultimo, prevedere che la domanda per la concessione dell'insegna metallica riconosciuta a titolo onorifico ai congiunti dei soggetti infoibati, in mancanza di parenti in vita o di un esplicito interesse da parte degli stessi, possa essere presentata anche dal sindaco del comune di nascita degli infoibati o degli scomparsi;

    si tratta di iniziative mirabili volte ad assicurare che un simile evento non sia dimenticato e dunque non si ripeta mai più ma cosa furono realmente le Foibe e cosa sappiamo, utilizzando solo le fonti storiche, su quanto avvenne? Chi fu infoibato e per quale ragione? Quanti furono realmente gli infoibati? E per ultimo: si trattò realmente di un caso di pulizia etnica ai danni degli italiani o la questione è in realtà più complessa?;

    il dovere della memoria resta quanto mai attuale e prendendo le mosse dalle motivazioni politiche contingenti e dal contesto internazionale del secondo dopoguerra, che a lungo fece calare il silenzio su quei fatti, tranne che tra gli addetti ai lavori, ci sia consentito di esprimere qualche perplessità sui tentativi di strumentalizzazione politica dei fatti;

    forse l'unico punto di contatto è che un crimine resta tale, tanto che sia compiuto per ragioni politiche, quanto che lo si commetta per odio etnico o religioso, circostanze che spesso celano ben altre finalità;

    i fatti dell'Istria e della Venezia Giulia racchiudono al loro interno una serie di fattori dei quali non si può non tenere conto: il contesto storico, le vicende belliche, una serie di violenze che evocano la responsabilità di vari attori, le vicende del secondo del dopoguerra, con la rottura tra Tito e Stalin (1948) e la nuova collocazione internazionale della Iugoslavia socialista;

    in tal senso, il lavoro di indagine e accertamento, affidato agli storici e ai ricercatori, dovrebbe fondarsi anzitutto sulle fonti documentali, trascurando le mere opinioni;

    sono attualmente all'esame della Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati proposte di legge in materia di revoca delle onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intraprendere iniziative volte ad approfondire le vicende storiche di quel periodo con particolare riferimento alle violenze subite dalle forze dell'ordine e dal clero e di sostenere l'iter di approvazione delle proposte di legge richiamate in premessa, affinché siano poste le condizioni per rendere possibile la revoca dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita a Broz Tito Josip.
9/1457/3. Furgiuele, Panizzut, Matteoni, Ziello.