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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 7 luglio 2023

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: PDL N. 536-891-910 E PDL N. 418

Pdl n. 536-891-910 – Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo
e del cyberbullismo

Tempo complessivo: 19 ore, di cui:

• discussione sulle linee generali: 10 ore;

• seguito dell'esame: 9 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatori 1 ora
(15 minuti per ciascun relatore)
1 ora
(15 minuti per ciascun relatore)
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 17 minuti 1 ora e 20 minuti
(con il limite massimo di 11 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 7 ore e 13 minuti 5 ore e 40 minuti
Fratelli d'Italia 52 minuti 1 ora e 8 minuti
Partito Democratico – Italia democratica e progressista 50 minuti 48 minuti
Lega – Salvini premier 50 minuti 47 minuti
MoVimento 5 Stelle 49 minuti 41 minuti
Forza Italia – Berlusconi presidente – PPE 48 minuti 38 minuti
Azione – Italia Viva – Renew Europe 47 minuti 28 minuti
Alleanza Verdi e Sinistra 46 minuti 24 minuti
Noi Moderati (Noi Con L'Italia, Coraggio Italia, Udc e Italia al Centro) – MAIE 46 minuti 24 minuti
Misto: 45 minuti 22 minuti
  Minoranze Linguistiche 26 minuti 13 minuti
  +Europa 19 minuti 9 minuti

Pdl n. 418 – Introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale

Tempo complessivo: 13 ore, di cui:

• discussione sulle linee generali: 7 ore;

• seguito dell'esame: 6 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 20 minuti
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 20 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 8 minuti 55 minuti
(con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 2 minuti 3 ore e 55 minuti
Fratelli d'Italia 39 minuti 48 minuti
Partito Democratico – Italia democratica e progressista 36 minuti 33 minuti
Lega – Salvini premier 35 minuti 32 minuti
MoVimento 5 Stelle 34 minuti 28 minuti
Forza Italia – Berlusconi presidente – PPE 34 minuti 26 minuti
Azione – Italia Viva – Renew Europe 32 minuti 20 minuti
Alleanza Verdi e Sinistra 31 minuti 17 minuti
Noi Moderati (Noi Con L'Italia, Coraggio Italia, Udc e Italia al Centro) – MAIE 31 minuti 16 minuti
Misto: 30 minuti 15 minuti
  Minoranze Linguistiche 17 minuti 9 minuti
  +Europa 13 minuti 6 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 7 luglio 2023.

  Albano, Ascani, Barelli, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Calovini, Cappellacci, Carloni, Cecchetti, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Evi, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Pastorella, Pichetto Fratin, Prisco, Quartapelle Procopio, Richetti, Rixi, Rotelli, Rotondi, Scerra, Schullian, Francesco Silvestri, Siracusano, Sportiello, Tajani, Trancassini, Tremonti, Varchi, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 6 luglio 2023 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   ANDREUZZA ed altri: «Modifica al comma 746 e introduzione del comma 758-bis dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di applicazione dell'imposta municipale propria ai terreni agricoli posseduti e condotti da pensionati, nonché modifica all'articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di limite del volume d'affari dei produttori agricoli ai fini dell'esonero dal versamento dell'imposta sul valore aggiunto» (1282);

   CARRÀ ed altri: «Modifica all'articolo 1908 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di termini per la liquidazione e l'erogazione del trattamento di fine servizio del personale militare» (1283);

   BORRELLI: «Disposizioni per l'acquisizione dell'isola di Vivara, sita nel comune di Procida, nonché autorizzazione di una campagna di raccolta di fondi tra il pubblico per il concorso al finanziamento dell'espropriazione» (1284);

   BATTILOCCHIO ed altri: «Disposizioni per la prevenzione dei fenomeni eversivi di estrema destra e di natura anarco-insurrezionalista nonché dei fenomeni di radicalizzazione di matrice jihadista e istituzione di un Comitato parlamentare per il monitoraggio» (1285).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge MASCHIO ed altri: «Disciplina del volo da diporto o sportivo» (822) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Fabrizio Rossi.

  La proposta di legge VARCHI ed altri: «Modifica al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67, concernente l'accesso anticipato al pensionamento per i conducenti di automezzi speciali del Ministero della giustizia» (895) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Fabrizio Rossi.

  La proposta di legge LATINI e BAGNAI: «Modifica all'articolo 2 della legge 20 dicembre 2012, n. 238, concernente la concessione di un contributo all'Associazione Arena Sferisterio – Teatro di tradizione, per l'organizzazione del Macerata Opera Festival» (1127) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Loizzo, Miele e Sasso.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   II Commissione (Giustizia):

  GEBHARD: «Modifica all'articolo 192 del codice civile, in materia di rimborsi nel regime di comunione legale tra i coniugi» (800) Parere della I Commissione.

   VII Commissione (Cultura):

  MOLLICONE: «Disposizioni per il sostegno, la tutela e la promozione delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione storica» (988) Parere delle Commissioni I, V, VIII, IX, X e XII.

   VIII Commissione (Ambiente):

  NAZARIO PAGANO: «Modifica all'articolo 147 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato» (1056) Parere delle Commissioni I, V e XIV.

   XI Commissione (Lavoro):

  GEBHARD: «Modifiche all'articolo 13 del regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 luglio 1939, n. 1272, in materia di estensione del diritto ai trattamenti pensionistici di reversibilità ai conviventi di fatto» (801) Parere delle Commissioni I, II, V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria).

  CONTE ed altri: «Disposizioni per l'istituzione del salario minimo» (1275) Parere delle Commissioni I, II, V, X e XIV.

   XII Commissione (Affari sociali):

  NAZARIO PAGANO: «Modifiche al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e altre disposizioni in materia di riconoscimento della figura professionale del fisioterapista di famiglia nonché di assistenza fisioterapica domiciliare» (932) Parere delle Commissioni I, V e XI.

Trasmissione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha trasmesso un decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, di pertinenza della Direzione generale degli ammortizzatori sociali, autorizzata, in data 21 giugno 2023, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal Ministero della difesa.

  Il Ministero della difesa ha trasmesso un decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 22 giugno 2023, ai sensi dell'articolo 620-bis del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

  Questo decreto è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 6 e 7 luglio 2023, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 806/2014 per quanto riguarda le misure di intervento precoce, le condizioni per la risoluzione e il finanziamento dell'azione di risoluzione (COM(2023) 226 final) e proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2014/59/UE per quanto riguarda le misure di intervento precoce, le condizioni per la risoluzione e il finanziamento dell'azione di risoluzione (COM(2023) 227 final), corredate dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2023) 226 final), che sono assegnate in sede primaria alla VI Commissione (Finanze). Queste proposte sono altresì assegnate alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre, per ognuna delle proposte, dal 7 luglio 2023;

  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni, anche penali, per i reati di inquinamento (COM(2023) 273 final/2), corredata dal relativo allegato (COM(2023) 273 final – Annexes 1 to 2) e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2023) 164 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 6 luglio 2023;

  Proposta di progetto di bilancio annuale dell'Unione per l'esercizio finanziario 2024 – Introduzione generale – Stato generale delle spese – Stato generale delle entrate – Stato generale delle entrate e delle spese per sezione (COM(2023) 300 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea);

  Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2023) 337 final), corredata dal relativo allegato (COM(2023) 337 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea);

  Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (ST 11046/21 INIT; ST 11046/21 ADD 1), dell'8 settembre 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Irlanda (COM(2023) 373 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);

  Proposte di decisione del Consiglio relative rispettivamente alla conclusione, a nome dell'Unione europea, nonché alla firma, a nome dell'Unione europea, e all'applicazione provvisoria, del protocollo dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica araba d'Egitto, dall'altra, riguardante un accordo quadro tra l'Unione europea e la Repubblica araba d'Egitto sui principi generali della partecipazione della Repubblica araba d'Egitto ai programmi dell'Unione (COM(2023) 379 final e COM(2023) 382 final), corredate dai rispettivi allegati (COM(2023) 379 final – Annex e COM(2023) 382 final – Annex), che sono assegnate in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 6 luglio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del consiglio relativo all'Agenzia europea per la sicurezza marittima e che abroga il regolamento (CE) n. 1406/2002 (COM(2023) 269 final);

   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2009/16/CE, relativa al controllo da parte dello Stato di approdo (COM(2023) 271 final).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Chiarimenti in ordine alla realizzazione della diga foranea di Genova, alla luce di una recente pronuncia del giudice amministrativo e con riferimento all'avvio anticipato del cantiere rispetto alla conclusione della verifica di ottemperanza – 2-00149

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   il progetto della diga foranea di Genova è una delle opere più importanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza con un valore stimato in oltre 1 miliardo di euro;

   si tratta di un'opera del programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa del porto di Genova adottato dal commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera dell'autostrada A10 ai sensi dell'articolo 9-bis decreto-legge n. 109 del 2018 (cosiddetto «decreto Genova») a seguito del crollo del viadotto Polcevera, proposta dall'autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Adsp);

   il progetto è inserito nell'elenco dell'allegato IV del decreto-legge n. 77 del 2022 tra le dieci «opere pubbliche di particolare complessità o rilevante impatto» che beneficiano delle «semplificazioni procedurali in materia di opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto»;

   la nuova diga foranea è, quindi, un'infrastruttura strategica per Genova e per il suo porto perché permetterà di ospitare navi di ultima generazione, senza limitare gli accessi e gli accosti, contribuendo al polo logistico attivato con il prolungamento della linea ad alta velocità del Terzo valico fino al centro cittadino;

   la nuova diga foranea, lunga oltre un chilometro, sostituirà l'attuale allargando da 200 a 800 metri l'accesso al bacino portuale di Sampierdarena, permettendo così l'accesso alle navi anche di rilevanti dimensioni in sicurezza, con gru post-Panamax per caricare e scaricare i container, ai treni lunghi 750 metri che scaleranno il Terzo valico per togliere traffico stradale alla città, con tecnologie all'avanguardia per gestire l'entrata e l'uscita delle merci dal porto. La realizzazione dell'opera consentirà, quindi, le manovre di navigazione delle moderne grandi navi porta contenitori in sicurezza, con riferimento in particolare all'accesso e uscita dalle aree portuali, l'evoluzione nell'avamporto, l'accosto e la partenza dai terminali, il transito nel canale interno davanti ai terminali; l'intervento rientra nella tipologia di opere sottoposte a procedura di via in sede statale e la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale via/vas nel parere motivato n. 233 del 28 marzo 2022 ha espresso parere favorevole sulla compatibilità ambientale subordinato all'ottemperanza di numerose condizioni ambientali per le quali è prescritto il termine di avvio e conclusione della verifica di ottemperanza prima dell'avvio dei lavori di cantiere;

   in particolare, nel suddetto parere si dispone che «relativamente alla VIncA, (omissis) il progetto può essere approvato, subordinatamente all'ottemperanza delle condizioni ambientali riferite alla Vinca, di seguito riportate» che pongono in capo al proponente l'obbligo di predisporre misure specifiche su ciascuna delle 9 misure ambientali indicate, tra le quali si segnala la condizione n. 3, relativa alla rielaborazione ed implementazione del modello geologico-geotecnico al fine delle opportune verifiche circa le previsioni di impatto conseguenti alle scelte progettuali allo stato adottate;

   in seguito a tale parere è stato avviato il procedimento per la verifica di ottemperanza che dovrebbe concludersi il 15 giugno 2023; prima di tale data non è dato, quindi, sapere l'esito del procedimento e quindi se ci sarà o meno l'approvazione del progetto esecutivo;

   oltre al report di ottemperanza alle prescrizioni della valutazione di impatto ambientale, il commissario dell'opera, in un comunicato del marzo 2023, ha dichiarato che doveva essere perfezionata anche la consegna dell'ultima tranche di documentazione relativa alla progettazione esecutiva e che sarebbero giunte a conclusione alcune attività di indagine propedeutiche alla progettazione e all'avvio del cantiere;

   pur in assenza delle necessarie verifiche di ottemperanza e di ogni altra documentazione favorevole all'avvio del cantiere, la società contraente Webuild, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Liguria e l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale hanno organizzato una cerimonia di apertura dei cantieri il 4 maggio 2023 con la posa della prima pietra della nuova diga foranea, in anticipo rispetto alle risultanze della verifica di ottemperanza su un'opera così complessa; in pratica si annuncia il via all'opera senza aver verificato il progetto sulle reali condizioni del suolo e senza neppure aver concluso le indagini;

   si aggiunga che il 10 maggio 2023 il Tar della Liguria ha dichiarato illegittima l'assegnazione dell'appalto integrato per i lavori di realizzazione della nuova diga foranea al consorzio PerGenova Breakwater, guidato dal gruppo Webuild, accogliendo il ricorso presentato dal consorzio Eteria, scartata nel corso del dialogo competitivo. Anche se la disciplina prevista per le opere finanziate con il Pnrr consente di poter proseguire con i lavori – trovando applicazione l'articolo 125 del codice del processo amministrativo, per cui l'annullamento dell'affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato – l'illegittimità dell'atto ha valore ai fini risarcitori che si profilano essere milionari. Inoltre se venisse evidenziata l'illegittimità della gara scatterebbe anche la possibile accusa di danno erariale a carico dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale;

   in particolare, secondo i giudici, l'impresa Webuild per ottenere l'appalto dell'opera mise nel curriculum un maxi cantiere a Singapore in realtà affidato diverso appaltatore. Tale componente qualitativa dell'offerta ha poi assunto addirittura una importanza determinante e decisiva nelle valutazioni fatte dal collegio degli esperti nominato da Autorità di sistema portuale, stante la rilevante inferiorità dell'importo degli altri due lavori, presenti nel curriculum dell'impresa, rispetto all'importo a base di gara. Questa valutazione, secondo i giudici, inficiata da questo evidente travisamento, sulle capacità realizzative dei componenti del consorzio Webuild è stata poi fatta acriticamente propria dalla stazione appaltante –:

   se il Ministro interpellato ritenga che le contestazioni sollevate dal Tar sulla effettiva presenza della componente qualitativa dell'offerta in relazione ai requisiti necessari per l'assegnazione dell'appalto possano rappresentare, in generale, un rischio relativo all'effettiva capacità di realizzazione dell'opera;

   se il Ministro interpellato ravvisi, sulla base del riferimento normativo richiamato in premessa per le opere finanziate con il Pnrr, un rischio concreto di richieste risarcitorie milionarie e la possibile accusa di danno erariale a carico dell'Autorità di sistema portuale;

   quali siano le motivazioni che hanno determinato la posa della prima pietra della nuova diga foranea di Genova in anticipo rispetto alla conclusione della verifica di ottemperanza, senza l'approvazione dei progetti esecutivi e la conclusione delle verifiche del modello geologico-geotecnico propedeutiche all'avvio del cantiere e quali saranno i costi effettivi dell'opera a seguito della progettazione esecutiva.
(2-00149) «Ghio, Braga, Orlando, Barbagallo, Simiani, Bakkali, Casu, Morassut, Ferrari, Di Sanzo, Curti, Pastorino».


Iniziative di competenza per la salvaguardia e la valorizzazione del «Museo dello sbarco e Salerno Capitale» – 2-00171

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della cultura, per sapere – premesso che:

   il 9 settembre 1943 a Salerno sono sbarcati 200.000 alleati, facendo diventare il capoluogo campano luogo simbolo della Seconda guerra Mondiale, evento che ha portato la città di Salerno a divenire la prima capitale dell'Italia post-fascista;

   nel 2013 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 69° anniversario dello sbarco di Salerno, ha preso parte all'inaugurazione del Museo dello sbarco e Salerno Capitale;

   il museo, nato dalla volontà dell'Associazione Parco della memoria della Campania, raccoglie oltre 200 reperti storici tra materiale e divise belliche, e nel corso degli anni è divenuto polo attrattivo per prestiti inter-museali ed istallazioni, tra cui un vagone utilizzato per la deportazione di italiani ebrei ad Auschwitz. La regione Campania in data 28 settembre 2012, in occasione dell'allestimento del museo, ha concesso l'immobile dell'aula magna sita in via Clark presso l'edificio A, in affitto per un anno tacitamente rinnovabile;

   il museo ha valore non solo locale, bensì nazionale: tra gli altri eventi in collaborazione si ricorda anche la partecipazione alla rubrica sui musei non statali del Tg2;

   il museo si sostiene interamente mediante il contributo volontario per l'accesso alle mostre e con le risorse proprie e degli associati; non ha, né ha mai avuto accesso a fondi o elargizioni regionali;

   il museo versa in condizioni di precarietà economica, soprattutto a causa delle norme da contingentamento dovute alla crisi pandemica COVID-19, che rendono difficile il sostentamento del museo ed il pagamento dei lavoratori, con il risultato di dover continuare a mantenere orari di apertura ridotti;

   in data 30 maggio 2023 la regione Campania, attraverso il sollecito di pagamento indirizzato al presidente del Parco della memoria e firmato dal dirigente staff n. 91, ha intimato il pagamento di 9.020,16 euro per i locali del museo, specificando che: «l'immobile è occupato senza titolo e che se l'Associazione intende detenerlo è necessario procedere alla regolarizzazione dell'occupazione mediante stipula di un nuovo contratto»;

   il museo versa in tali condizioni di abbandono da parte dell'ente regionale da non giustificare la richiesta degli arretrati. Per opportuna memoria si ricorda che, per volontà regionale, il museo è stato costretto a rinunciare agli spazi esterni in quanto in condizione di abbandono e degrado e che gli spazi interni necessitano di urgente manutenzione in quanto mettono a rischio i reperti. La manutenzione, per altro, era stata avviata dall'associazione stessa;

   il museo risulta di importanza fondamentale per il comparto turistico-culturale per il patrimonio storico ivi contenuto, che ogni anno attrae numerosi ed entusiasti turisti, nonché scolaresche provenienti da tutta la regione;

   è fondamentale pertanto valorizzare e non abbandonare un luogo storico così rilevante per la memoria del nostro Paese –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto sopra espresso e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per salvare un museo di rilevanza storica non solo regionale, ma anche nazionale.
(2-00171) «Lupi, Bicchielli».


Iniziative di competenza per scongiurare investimenti pubblici e garanzie da parte di Sace a sostegno di progetti legati all'estrazione di combustibili fossili – 2-00185

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle imprese e del made in Italy, il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   la Sace SpA è controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze, specializzata nel settore assicurativo-finanziario. L'azienda è attiva nell'export credit, nell'assicurazione dei crediti, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring;

   mission e obiettivi sono: rafforzare le competenze tecnico-manageriali delle imprese nei processi di internazionalizzazione; contribuire ad aumentare la partecipazione delle donne a posizioni manageriali nel nostro sistema produttivo; sostenere lo sviluppo di imprese femminili che puntino ai mercati internazionali e presentino progetti caratterizzati da elementi innovativi in chiave digitale e green;

   Sace opera anche nel comparto dei combustibili fossili – il presidente è anche membro del consiglio di amministrazione di Eni – e potrebbe garantire un finanziamento di ben 500 milioni di dollari a una delle società più controverse dell'America Latina, Petroperù. Denaro destinato alla realizzazione del progetto di ammodernamento della raffineria di Talara, che Petroperù definisce un'opera green, ma che in realtà avrà pesanti impatti ambientali e soprattutto servirà per processare il petrolio proveniente da quattro blocchi a largo della costa settentrionale e in piena Amazzonia;

   Petroperù ha ripreso le attività di estrazione, dopo essersi dedicata negli ultimi anni principalmente alla raffinazione e al trasporto del greggio tramite le sue infrastrutture;

   per evitare l'ennesimo regalo al settore estrattivo, l'organizzazione internazionale Amazon Watch – supportata da ReCommon – e le comunità locali e indigene Peruvian Federation of the Achuar Nationality (Fenap), l'Autonomous Territorial Government of the Wampis Nation (Gtanw) e l'organizzazione dei pescatori di Cabo Bianco hanno scritto a Sace, chiedendo che il supporto finanziario non sia concesso in alcun modo perché avrebbe pesanti impatti sui territori abitati per l'appunto dalle comunità già menzionate;

   dei quattro blocchi da cui dovrebbe provenire il greggio per la raffineria, solo quello offshore è operativo, con una produzione però molto marginale: 480 barili al giorno;

   tuttavia Petroperù intende sviluppare altri sei blocchi a largo della costa, così da incrementare la produzione e giustificare un progetto, la raffineria di Talara, che ha il costo esorbitante di 5,3 miliardi di dollari;

   Petroperù ha una lunga storia di pesanti violazioni dei diritti delle popolazioni indigene, le sue attività sono state spesso segnate da gravi episodi di corruzione e da un bilancio perennemente «in affanno»;

   la società statale ha appena cambiato cinque presidenti nel corso di un anno, testimonianza che è contraddistinta da una fortissima instabilità, un motivo in più affinché Sace eviti il coinvolgimento in un progetto ad altissimo rischio socio-ambientale, che, oltre a pesare sulle tasche degli italiani, è in netta contraddizione con gli impegni presi dall'Italia per la lotta alla crisi climatica;

   Sace non è nuova a «corposi aiuti» all'industria fossile: fra il 2016 e il 2022 ha concesso la ragguardevole cifra di 15,1 miliardi di euro di garanzie a progetti di petrolio e gas, tutto ciò in violazione della Dichiarazione di Glasgow, sottoscritta dall'Italia, sulle foreste e sull'uso del suolo;

   il 20 marzo 2023 l'Ipcc ha pubblicato la sintesi del suo sesto rapporto sulla crisi climatica, dove l'Italia viene indicata tra i Paesi più vulnerabili alle conseguenze degli sconvolgimenti climatici. Durante la conferenza sul clima di Glasgow (Cop26), 34 Paesi, tra cui l'Italia, e 5 istituzioni finanziarie pubbliche hanno firmato un accordo che li impegna a terminare gli investimenti pubblici internazionali nei combustibili fossili entro la fine del 2023;

   le strategie fin qui adottate dall'Italia continuano però a confermarsi tra le meno coerenti e rispettose degli impegni presi alla Cop26: il sistema Italia continua a basarsi sul triangolo tra finanza privata, industria fossile e finanza pubblica. Il Governo italiano e la Sace, come si legge in un documento pubblicato dall'associazione ReCommon, si rimangiano di fatto gli impegni presi alla Cop26, continuando a finanziare progetti di carbone, petrolio e gas all'estero almeno fino al 2028;

   Sace si colloca al primo posto in Europa tra i finanziatori pubblici dell'industria fossili e, tra il 2016 e il 2021, ha emesso garanzie per i settori del petrolio e del gas pari a 13,7 miliardi di euro;

   in questo un ruolo importante in Sace lo esercita Filippo Giansante, visto che è anche membro del consiglio di amministrazione dell'Eni e il 31 marzo 2023 la Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze – l'onorevole Lucia Albano – in risposta all'interpellanza urgente n. 2-114, del gruppo AVS, ha del tutto evaso di rispondere sul palese conflitto di interessi del Giansante tra la carica di presidente del consiglio di amministrazione di Sace e membro del consiglio di amministrazione di Eni, visto che chi deve dare le garanzie economiche è anche il soggetto che poi le deve ricevere;

   inoltre, l'intervento della rappresentante del Governo ha sostanzialmente confermato che l'Italia non sta rispettando gli impegni che ha sottoscritto a Glasgow alla Cop26, ovvero terminare di finanziare, con investimenti pubblici, anche internazionali, i combustibili fossili entro il 2023. Tutti i progetti che Sace sta finanziando, infatti, vanno ben oltre;

   a questo punto, si confermano le profonde preoccupazioni degli interpellanti, ovvero che c'è un altro organismo che decide la politica energetica dell'Italia bypassando le indicazioni del Governo e del Parlamento –:

   quali iniziative di competenza urgenti il Governo intenda adottare al fine di risolvere il palese conflitto di interesse tra la carica di presidente di Sace e di membro del consiglio di amministrazione di Eni, a cui Sace dà garanzie assicurative e quindi economiche estremamente importanti, sospendendo nello stesso tempo gli investimenti pubblici e le garanzie Sace, per tutti i progetti legati all'estrazione e al trasporto di combustibili fossili;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare affinché il supporto finanziario non sia concesso in alcun modo ai progetti di Petroperù, evitando così il coinvolgimento del nostro Paese in un progetto ad altissimo rischio socio-ambientale, il cui fallimento certo peserebbe sulle tasche degli italiani, progetto, tra l'altro, in netta contraddizione con gli impegni presi dall'Italia per la lotta alla crisi climatica e con gli impegni presi in sede di Cop26.
(2-00185) «Bonelli, Zanella, Borrelli, Dori, Evi, Zaratti».


Iniziative urgenti per prevenire e contrastare la diffusione presso gli istituti scolastici di comportamenti intimidatori e violenti, riconducibili ad organizzazioni di estrema destra – 2-00179

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione e del merito, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   venerdì 19 maggio 2023, il rappresentante degli studenti del liceo classico «Augusto», nel quartiere Appio Latino di Roma, ha subito un'aggressione da parte di militanti dell'estrema destra;

   secondo le ricostruzioni fornite dal dirigente scolastico e dagli organi di stampa, il ragazzo, insieme ad altri compagni di classe, aveva aderito all'iniziativa «Roma cura Roma» e stava ripulendo il muro della scuola dalle numerose locandine affisse;

   tra queste locandine c'erano manifesti inneggianti al fascismo. A quel punto sarebbe stato avvicinato da un gruppo di coetanei appartenente all'organizzazione di estrema destra «Blocco Studentesco»: uno di loro, anch'egli studente del liceo classico «Augusto» lo avrebbe prima schiaffeggiato e poi minacciato;

   la dirigente scolastica del liceo si è schierata in prima linea per condannare fermamente il gesto diramando una circolare: «Il 19 maggio un nostro studente, eletto come rappresentante di Istituto è stato minacciato e schiaffeggiato prima di entrare a scuola. La Comunità Scolastica condanna il gesto violento e offensivo ed esprime vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia. Invito con forza tutti a rinnovare il comune impegno nella diffusione dei valori del rispetto, del dialogo e della solidarietà che costituiscono l'antidoto alla prepotenza e alla sopraffazione»;

   non si è fatta attendere anche la replica della Rete degli studenti medi, di cui fa parte proprio il rappresentante d'istituto del liceo «Augusto»: «Non è la prima volta che avvengono questi episodi a Roma e in Italia. Il clima di pressione e violenza neofascista presente soprattutto nelle scuole e nelle strade è figlio di una cultura revisionista che nega i valori democratici, antifascisti e repubblicani. È necessaria una risposta chiara e netta dalle istituzioni, a partire da quelle più vicine agli studenti, non è possibile occultare le ragioni di un tale clima di pressione, che gli studenti democratici e antifascisti vivono nelle scuole»;

   non è il primo caso di aggressione di stampo neofascista che si verifica nella Capitale e nel resto del Paese: la procura di Firenze ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di violenza privata aggravata nei confronti dei sei esponenti Azione Studentesca, che il 20 febbraio 2023 hanno colpito con pugni e calci due studenti del liceo classico Michelangiolo di Firenze;

   il Ministro interpellato, in riferimento a quanto accaduto venerdì mattina al Liceo Classico Augusto di Roma, ha dichiarato alla stampa: «Ogni violenza fisica e verbale è in contrasto con i principi di democrazia, libertà, rispetto della persona che stanno a fondamento della nostra Costituzione e pertanto va duramente condannata da chiunque provenga. Non solo: violenze e minacce devono essere anche punite senza se e senza ma. Noi staremo sempre dalla parte dei miti contro qualunque prepotente»;

   nelle condivisibili dichiarazioni del Ministro interpellato, tuttavia, non si fa riferimento ai gruppi che si rendono protagonisti delle aggressioni fisiche e verbali, gruppi che hanno una chiara provenienza politica e si atteggiano nei metodi e nel lessico agli squadristi del ventennio fascista, a cui si ispirano esplicitamente le organizzazioni a cui sono affiliati –:

   quali iniziative urgenti e opportune si intenda avviare al fine di prevenire e contrastare la diffusione di comportamenti intimidatori e violenti nei confronti di studenti e presso gli istituti scolastici, in relazione agli episodi richiamati in premessa, riconducibili ad organizzazioni di estrema destra che si pongono fuori dai dettami della Costituzione italiana e della civile convivenza.
(2-00179) «Morassut, Casu».