Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 15 febbraio 2023

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 15 febbraio 2023.

  Albano, Ascani, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Cappellacci, Carloni, Cattaneo, Cecchetti, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Montaruli, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Patriarca, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Rotelli, Scerra, Schullian, Serracchiani, Francesco Silvestri, Rachele Silvestri, Siracusano, Sportiello, Tajani, Trancassini, Traversi, Tremonti.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Albano, Ascani, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Cappellacci, Carloni, Cattaneo, Cecchetti, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Montaruli, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Rotelli, Scerra, Schullian, Serracchiani, Francesco Silvestri, Rachele Silvestri, Siracusano, Sportiello, Tajani, Trancassini, Traversi, Tremonti.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 14 febbraio 2023 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   ORLANDO: «Modifiche al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, in materia di disciplina e organizzazione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale» (881);

   LOIZZO: «Riconoscimento dell'interesse storico, culturale e ambientale dell'area della Magna Grecia e disposizioni per la tutela e la promozione del suo territorio» (882);

   RIZZETTO ed altri: «Modifica alla legge 3 marzo 1951, n. 178, in materia di revoca delle onorificenze dell'Ordine “Al merito della Repubblica italiana”» (883).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di
inchiesta parlamentare.

  In data 14 febbraio 2023 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di inchiesta parlamentare d'iniziativa del deputato:

   SIMIANI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause e sulle responsabilità dell'incidente avvenuto presso Freginals, in Spagna, il 20 marzo 2016, nel quale morirono sette studentesse italiane» (Doc. XXII, n. 18).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge CIABURRO ed altri: «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della memoria storica dei martiri delle foibe» (708) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Padovani e Perissa.

  La proposta di legge LUCASELLI ed altri: «Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, in materia di assegnazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata» (803) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Filini.

Ritiro di proposte di legge.

  In data 14 febbraio 2023 la deputata Pavanelli ha comunicato, anche a nome dei cofirmatari, di ritirare la seguente proposta di legge:

   PAVANELLI e CHERCHI: «Istituzione del Fondo nazionale per il sostegno dei centri commerciali naturali nonché disposizioni per la loro valorizzazione» (779).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Assegnazione di progetti di legge a
Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali)

  DE LUCA: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo» (574) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V;

  MORASSUT ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi» (880) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), III e V.

   II Commissione (Giustizia)

  DE LUCA: «Disposizioni in materia di responsabilità penale e amministrativo-contabile dei sindaci» (575) Parere delle Commissioni I e V;

  DE LUCA: «Modifica all'articolo 358 del codice penale in materia di attribuzione della qualifica di incaricato di un pubblico servizio agli operatori ecologici nell'esercizio delle loro funzioni» (576) Parere delle Commissioni I e VIII.

   VIII Commissione (Ambiente)

  FOTI ed altri: «Disposizioni per favorire lo sviluppo di progetti di coabitazione per persone che hanno compiuto il sessantacinquesimo anno di età e di coabitazione intergenerazionale» (739) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XI e XII.

   XIII Commissione (Agricoltura)

  NEVI: «Norme per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva» (565) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VII, VIII, X, XI e XIV.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro)

  MARROCCO e D'ATTIS: «Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori nei servizi educativi per l'infanzia e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale» (248) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.

   Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive)

  DE LUCA ed altri: «Modifiche al codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernenti l'istituzione del registro delle autorizzazioni alle comunicazioni commerciali e la qualità dei servizi di comunicazione alla clientela» (579) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VII, VIII e XIV.

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettera in data 6 febbraio 2023, ha comunicato che la 4a Commissione (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro comune per i servizi di media nell'ambito del mercato interno (legge europea per la libertà dei media) e modifica la direttiva 2010/13/UE (COM(2022) 457 final) (atto Senato Doc. XVIII-bis, n. 1).

  Questa risoluzione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura), alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 10 febbraio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 48).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

Annunzio di progetti di
atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 14 febbraio 2023, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la proposta di raccomandazione del Consiglio sul rafforzamento del dialogo sociale nell'Unione europea (COM(2023) 38 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni riunite X (Attività produttive) e XI (Lavoro), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 14 febbraio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Rafforzare il dialogo sociale nell'Unione europea: sfruttarne appieno il potenziale per gestire transizioni eque (COM(2023) 40 final);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Obiettivi dell'Unione in materia di resilienza alle catastrofi: agire insieme per affrontare le emergenze future (COM(2023) 61 final);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa a un'autorizzazione da concedere alla Francia per negoziare un accordo bilaterale con l'Algeria su questioni inerenti alla cooperazione giudiziaria in materia di diritto di famiglia (COM(2023) 64 final);

  Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un'autorizzazione da concedere alla Francia per negoziare un accordo bilaterale con l'Algeria su questioni inerenti alla cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale (COM(2023) 65 final).

Trasmissione di documenti connessi
ad atti dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 3 e 13 febbraio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4, commi 3 e 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le relazioni predisposte dalla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, riferite, rispettivamente, al periodo dal 27 gennaio al 3 febbraio 2023 e dal 3 al 10 febbraio 2023.

  Questi documenti sono trasmessi alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e alle Commissioni competenti per materia.

Comunicazione dell'avvio di
procedure d'infrazione.

  Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, con lettera in data 9 febbraio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti comunicazioni concernenti l'avvio di procedure d'infrazione, notificate in data 28 gennaio 2023, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni, nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2022/2122, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione al mancato rispetto degli obblighi di cui agli articoli 12 e 18 del regolamento (UE) 2021/784, relativo al contrasto della diffusione di contenuti terroristici onlinealla II Commissione (Giustizia) e alla IX Commissione (Trasporti);

   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2022/2150, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione al mancato rispetto degli obblighi di cui agli articoli 30 e 31 della direttiva (UE) 2015/849, come modificati dalla direttiva (UE) 2018/843, relativi all'istituzione di un registro dei titolari effettivi – alla II Commissione (Giustizia) e alla VI Commissione (Finanze);

   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2023/0022, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per mancato recepimento della direttiva (UE) 2020/1828 relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE – alla II Commissione (Giustizia) e alla X Commissione (Attività produttive);

   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2023/0023, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per mancato recepimento della direttiva (UE) 2021/514 recante modifica della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale – alla VI Commissione (Finanze).

Annunzio di provvedimenti concernenti
amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettere in data 2 e 7 febbraio 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Rio (Livorno) e Scafati (Salerno).

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Posizione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale in relazione al conflitto tra Russia e Ucraina, alla luce di recenti dichiarazioni del presidente di Forza Italia – 3-00167

   FRANCESCO SILVESTRI, BALDINO, LOMUTI, PELLEGRINI e ONORI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 12 febbraio 2023 il senatore Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha rilasciato dichiarazioni di evidente rottura in merito alla posizione tenuta dal Governo sul conflitto in atto, esprimendo, a giudizio degli interroganti, come già avvenuto più volte sin dall'inizio dell'insediamento dell'Esecutivo, posizioni «anti-Ucraina»;

   facendo riferimento all'incontro tra la Presidente Meloni e il Presidente Zelensky a margine del Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio 2023, dichiara che: «Se fossi stato il Premier, non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili», continua poi: «bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico molto molto negativamente il comportamento di questo signore»;

   nel proseguire le dichiarazioni rinnega, altresì, la posizione sostenuta dalla Presidente Meloni, ossia che per arrivare alla pace bisogna che i vertici si equilibrino militarmente. Inoltre, per la prima volta dall'inizio del conflitto, un leader della maggioranza invita il Presidente Biden ad interrompere le forniture militari all'Ucraina, per imporre al Presidente Zelensky di trattare un cessate il fuoco;

   in una fase storica in cui la politica estera e di difesa assumono un valore strategico e identitario, tali dichiarazioni, oltre a rappresentare la negazione della linea tenuta sinora dall'Esecutivo, risultano amplificate dal fatto che il Ministro interrogato, Vicepresidente e Coordinatore nazionale di Forza Italia, nonché Vice Presidente del Consiglio dei ministri, si sia affrettato a precisare che: «Forza Italia è da sempre schierata a favore dell'indipendenza dell'Ucraina, dalla parte dell'Europa, della Nato e dell'Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di Governo rispettando il nostro programma»;

   le posizioni contrastanti espresse dall'Esecutivo sull'aggressione della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina destano non poca preoccupazione per l'evidente assenza di strategia che indebolirà il ruolo e il peso dell'Italia nei consessi europei e internazionali –:

   come ritenga di poter conciliare il ruolo di Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e quello di Vice Presidente del Consiglio dei ministri, in considerazione della ormai consolidata posizione in politica estera reiteratamente espressa dal leader del partito politico di cui il Ministro interrogato è Vicepresidente e Coordinatore unico nazionale, risultando evidentemente in aperto contrasto con l'indirizzo politico del Governo in merito al conflitto russo-ucraino.
(3-00167)


Intendimenti del Governo in materia di concessioni demaniali marittime, anche con riferimento alla relativa competenza nell'ambito della compagine governativa – 3-00168

   GNASSI, DE LUCA, PELUFFO, DE MICHELI, DI BIASE, ORLANDO, FERRARI, GHIO, CASU, FORNARO e AMENDOLA. — Al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

   la Commissione europea, nel 2009, ha trasmesso al Governo la lettera di messa in mora e aperto formalmente la procedura di infrazione in materia di affidamento delle concessioni demaniali marittime e da allora non sono mai state adottate norme che prevedessero modalità di assegnazione in linea con il diritto eurounitario, né è stato avviato un proficuo percorso volto ad individuare soluzioni permanenti per le concessioni balneari italiane, che tenga conto della loro specificità e dell'articolazione diversa in tutto il Paese di un settore di vitale importanza per il turismo italiano, che vede coinvolte decine di migliaia di imprese, centinaia di migliaia di lavoratori e tutti i comuni costieri del Paese;

   non poter contare sulla certezza normativa ha avuto e continua ad avere ripercussioni negative sulla produttività, sul lavoro, sulla programmazione territoriale degli investimenti, incertezza aggravata dalle ripetute proroghe delle vigenti concessioni demaniali marittime, che non danno alcuna prospettiva certa all'intero settore. La legge di bilancio per il 2019 ha stabilito che le concessioni demaniali marittime allora vigenti avessero una durata di quindici anni con scadenza al 31 dicembre 2033, ma il Consiglio di Stato, riunito in adunanza plenaria nel novembre 2021, ha stabilito in via definitiva che le norme nazionali che hanno disposto la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime risultano in contrasto con il diritto comunitario e, pertanto, non devono essere applicate né dai giudici, né dalla pubblica amministrazione;

   in attuazione di ciò, la legge per la concorrenza 2021 ha stabilito che le concessioni demaniali marittime continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023 e comunque, qualora emergano ragioni oggettive che impediscano la conclusione selettiva entro la data di cui sopra, non oltre il 31 dicembre 2024;

   ad oggi, tuttavia, invece di individuare il Ministro a cui affidare la delega relativa alle concessioni balneari ed emanare i decreti legislativi per riordinare e semplificare la disciplina, sono stati approvati alcuni emendamenti al «decreto milleproroghe» che vanno contro le regole europee e le sentenze del Consiglio di Stato: la proroga a luglio 2023 della delega al Governo per realizzare la mappatura delle concessioni esistenti e quella delle concessioni al 31 dicembre 2024;

   il Gruppo del Partito democratico ritiene urgente, alla luce di quanto esposto finora e considerata la trasversalità della materia, di sapere le intenzioni del Governo in merito al futuro delle concessioni demaniali marittime –:

   come il Governo intenda affrontare il tema delle concessioni balneari e se sia stato deciso quale Ministro ne abbia la competenza.
(3-00168)


Iniziative in ordine all'erogazione della maggiorazione dell'assegno unico e universale anche ai nuclei familiari monogenitoriali – 3-00169

   MOLINARI, PANIZZUT, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, DAVIDE BERGAMINI, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, BRUZZONE, CANDIANI, CAPARVI, CARLONI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MACCANTI, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MINARDO, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PIERRO, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO, ZINZI e ZOFFILI. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 4, comma 8, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, riconosce una maggiorazione dell'assegno unico e universale fino a «30 euro mensili» per «ciascun figlio minore» nel caso in cui «entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro»;

   la maggiorazione di cui alla disposizione sopra citata spetta in misura piena – quindi, 30 euro mensili per ciascun figlio minore – in caso di indicatore della situazione economica equivalente (Isee) pari o inferiore a 15.000 euro, mentre per i livelli di Isee superiori si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro;

   secondo la ricostruzione fornita da diversi articoli di stampa, la maggiorazione in oggetto è stata inizialmente riconosciuta dall'Inps anche ai genitori vedovi che, al momento della presentazione della domanda, hanno dichiarato di essere titolari di reddito da lavoro;

   sulla base di questa interpretazione della norma ispirata a criteri di ragionevolezza e buon senso, numerosi nuclei familiari monogenitoriali, per la maggior parte composti da genitori lavoratori vedovi e relativi figli, hanno potuto beneficiare della maggiorazione in oggetto, equiparandosi per identità di ratio la loro situazione a quella prevista dalla disposizione citata, riguardante letteralmente i casi in cui «entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro»;

   a partire dal mese di ottobre 2022, tuttavia, l'Inps avrebbe avviato le procedure per il disconoscimento e il recupero della maggiorazione erogata nei confronti dei nuclei familiari monogenitoriali, portando i relativi importi in compensazione sulle mensilità successive dell'assegno unico che, quindi, hanno subito o stanno subendo decurtazioni, anche in misura consistente;

   a quanto consta, ad essere interessati dal conguaglio attualmente in corso sull'assegno unico sono principalmente 1 milione e 82 mila genitori vedovi;

   è di tutta evidenza la necessità di assicurare un adeguato sostegno ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà, proseguendo l'azione di perfezionamento della disciplina sull'assegno unico e universale avviata con l'approvazione dell'ultima legge di bilancio –:

   se e quali iniziative di competenza intenda adottare per risolvere la criticità esposta in premessa e ripristinare l'erogazione della maggiorazione, di cui all'articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230 del 2021, anche a beneficio dei nuclei familiari monogenitoriali.
(3-00169)


Iniziative volte al rilancio delle adozioni internazionali – 3-00170

   BICCHIELLI, LUPI, CAVO, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   in Italia negli ultimi dodici anni si è registrato un progressivo calo delle adozioni internazionali, dovuto a diversi fattori, con un picco negativo toccato nel 2020 a causa della pandemia e delle relative misure sanitarie che hanno limitato/vietato gli spostamenti verso i Paesi di origine dei minori;

   analizzando il fenomeno nel suo complesso, si registra un calo del numero dei conferimenti di incarico agli enti autorizzati da parte delle coppie aspiranti all'adozione che hanno ottenuto il decreto di idoneità;

   tra i fattori di criticità si rilevano i tempi delle procedure, i costi elevati delle adozioni, nonché, in maniera decisiva, le crisi economiche che hanno caratterizzato a più riprese i decenni trascorsi, da ultima quella connessa alla pandemia;

   numerosi bambini rimangono, di fatto, in istituto e all'adozione internazionale vengono destinati sempre più minori «più grandi», con fratrie e /o con patologie, ossia special needs, come definiti dalla Convenzione de L'Aja del 1993 sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale;

   giova evidenziare come tra le cause della crisi delle adozioni, soprattutto in questi ultimi anni, vi sia il rafforzamento di sentimenti nazionalistici che inducono alcuni Paesi, in virtù di un'opzione meramente ideologica, a privilegiare il legame di sangue, nonché ad assumere atteggiamenti contrari all'adozione internazionale, preferendo far rimanere i minori abbandonati all'interno degli istituti fino alla maggiore età;

   stando alle informazioni a disposizione degli interroganti, esisterebbero delle criticità in alcuni Paesi dell'Est europeo e dell'Asia nel portare a compimento le procedure adottive –:

   quale sia la situazione attuale delle adozioni internazionali, con particolare riguardo ai Paesi con cui si riscontrano le maggiori criticità, e quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere al fine di superare le criticità esposte in premessa e consentire un rilancio delle adozioni internazionali.
(3-00170)


Tempi di adozione dei decreti attuativi del cosiddetto Family Act, con particolare riferimento alle misure di sostegno all'educazione dei figli, e iniziative per rifinanziare le attività educative e i centri estivi promossi dai comuni – 3-00171

   GADDA, D'ALESSIO, BONETTI, DEL BARBA, ENRICO COSTA, GRIPPO, MARATTIN e SOTTANELLI. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   la legge 7 aprile 2022, n. 32 (cosiddetto Family Act), ha rappresentato una tappa storica con cui il nostro Paese ha intrapreso una riforma strutturale e sistemica delle politiche per la famiglia, mettendo al centro le nuove generazioni e la promozione delle pari opportunità;

   al fine di affermare il valore sociale delle attività educative dei figli, la legge prevede il riconoscimento di agevolazioni fiscali o la messa a disposizione di una somma vincolata per le spese sostenute dalle famiglie, nonché l'introduzione di misure che favoriscano l'individuazione dei servizi offerti alle famiglie, anche da enti del terzo settore;

   più nello specifico, si prevede, da un lato, il rafforzamento dei servizi socio-educativi per l'infanzia e per l'adolescenza su tutto il territorio nazionale; dall'altro, l'introduzione di misure di sostegno alle famiglie mediante contributi destinati a coprire, anche per intero, il costo delle rette relative alla frequenza dei servizi educativi e delle scuole per l'infanzia, secondo i requisiti di accreditamento previsti dalla normativa vigente, nonché mediante l'introduzione di servizi di supporto, anche individuale, presso le rispettive abitazioni per le famiglie con figli di età inferiore a sei anni;

   sono, inoltre, previste misure di sostegno alle famiglie per le spese sostenute per i figli in relazione a viaggi di istruzione, all'iscrizione o all'abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine, nonché alla frequenza di corsi di lingua, arte, teatro e musica;

   per completare l'attuazione delle misure sopra citate è necessario stanziare risorse adeguate, oltre alle coperture previste all'articolo 8 della legge n. 32 del 2022, con particolare riferimento al fondo dell'articolo 1, comma 339, della legge n. 160 del 2019;

   inoltre, non sono state stanziate apposite risorse per i centri estivi, mentre nella XVIII legislatura erano stati destinati a tale scopo ai comuni 150 milioni di euro nel 2020 e nel 2021 e 58 milioni di euro per il 2022 per il finanziamento di iniziative in collaborazione con enti pubblici e privati;

   al Senato, nel corso dell'esame in Commissione del «decreto milleproroghe», è stato approvato un emendamento proposto dal gruppo di Azione-Italia Viva che proroga di ulteriori 12 mesi (fino al 12 maggio 2024) il termine per esercitare le deleghe recate dal Family Act –:

   in che tempi si intendano emanare i decreti attuativi del Family Act, con particolare riferimento all'articolo 2 della legge n. 32 del 2022, recante misure di sostegno all'educazione dei figli, e, in attesa di tali decreti, se si intenda rifinanziare anche per l'anno 2023 le attività educative e i centri estivi promossi dai comuni con il terzo settore.
(3-00171)


Iniziative per il contrasto al fenomeno della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica – 3-00172

   POLIDORI, CATTANEO, DEBORAH BERGAMINI e MARROCCO. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   secondo i dati del Ministero dell'interno raccolti dal servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 in Italia si sono registrati 300 omicidi, con 120 vittime donne. 97 di loro sono state uccise in ambito familiare o affettivo;

   di queste, 57 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner; numeri ancora allarmanti che hanno bisogno della massima attenzione da parte delle istituzioni al fine di assicurare il miglior contributo in termini di prevenzione, di indagine e d'informazione affinché le donne siano finalmente libere da stereotipi e violenze, ma anche perché gli uomini si facciano carico di un problema che li coinvolge come figli, compagni, padri, amici e colleghi;

   nonostante l'impegno quotidiano delle forze di polizia e dell'autorità giudiziaria, è necessaria una crescita culturale che presuppone un'approfondita conoscenza della dimensione del fenomeno, della sua natura e delle sue tendenze evolutive;

   in questo quadro, il lavoro dell'Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica presieduto dal Ministro interrogato e recentemente convocato assume sempre più un ruolo centrale nell'analisi e nell'approfondimento di quelli che potrebbero essere gli strumenti da utilizzare al fine di mettere in campo un'azione globale che possa arginare i cosiddetti femminicidi;

   giova evidenziare come, accanto all'introduzione da poco più di 3 anni del cosiddetto «codice rosso» (legge 19 luglio 2019, n. 69), che ha introdotto nuove fattispecie di reato e perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime, attraverso specifiche previsioni finalizzate a rendere più celeri le indagini e l'instaurazione del procedimento penale, un ruolo chiave nel contrasto al fenomeno sia rappresentato dal Piano strategico nazionale sulla violenza maschile sulle donne di cui all'articolo 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 –:

   considerate le finalità previste dal predetto piano, quali azioni intenda assumere come prioritarie, anche alla luce della recente convocazione dell'Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica e del comitato tecnico scientifico in seno allo stesso.
(3-00172)


Iniziative per il contrasto al fenomeno della denatalità, con particolare riferimento a misure di sostegno alle famiglie e al potenziamento della rete dei servizi per l'infanzia – 3-00173

   FOTI, MESSINA, GARDINI, ANTONIOZZI, RUSPANDINI, VIETRI, CIANCITTO, CIOCCHETTI, COLOSIMO, LANCELLOTTA, MACCARI, MORGANTE, ROSSO, SCHIFONE e LUCASELLI. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   anche le più recenti rilevazioni dell'Istat continuano a evidenziare numeri molto preoccupanti con riferimento ai dati sulla natalità nella nostra Nazione: nel 2021, infatti, le nascite della popolazione residente sono state 400.249, ancora 4.500 in meno rispetto al 2020, segnando un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità;

   complessivamente, dal 2008 in Italia le nascite sono diminuite di 176.410 unità, pari al 30,6 per cento, una diminuzione attribuibile per la quasi totalità alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani, 314.371 nel 2021, quasi 166 mila in meno rispetto al 2008;

   il calo della natalità rappresenta un fenomeno di rilievo, riconducibile perlopiù all'incertezza economica e lavorativa e alla carenza di servizi alle famiglie, che va contrastato avviando un processo culturale di sensibilizzazione e di riorientamento che metta al centro i bisogni e il benessere delle famiglie e possa combattere la denatalità;

   il gruppo di Fratelli d'Italia considera da sempre il tema del sostegno alla genitorialità una priorità assoluta, che deve essere affrontata culturalmente ma anche attraverso sostegni economici alle famiglie e il potenziamento della rete dei servizi per l'infanzia sui territori, secondo un modello di welfare integrato;

   la legge 29 dicembre 2022, n. 197, legge di bilancio per il 2023, ha già destinato un miliardo e mezzo alle famiglie con l'obiettivo di promuovere la natalità, ma molto ancora rimane da fare per arrestare il calo delle nascite;

   occorre considerare, inoltre, che la crescita demografica è strettamente correlata anche al sistema previdenziale e il calo delle nascite nel lungo periodo rischia di determinare la non sostenibilità economica del sistema pensionistico –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda porre in essere per contrastare l'allarmante fenomeno della denatalità, anche attraverso un sostegno adeguato alle famiglie e il potenziamento della rete dei servizi per l'infanzia.
(3-00173)


Intendimenti del Governo in ordine al disegno di legge in materia di autonomia differenziata recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, anche alla luce delle rilevanti criticità evidenziate da enti territoriali ed esponenti della società civile – 3-00174

   BORRELLI. — Al Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa. — Per sapere – premesso che:

   il 2 febbraio 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario non ancora trasmesso al Parlamento;

   il disegno di legge, in attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, definisce i «principi generali per l'attribuzione alle regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» e le «relative modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una regione»;

   la bozza presentata consentirebbe di trasferire poteri e risorse imponenti in ventitré materie fondamentali, tra cui, su tutte, l'istruzione, la sanità, la tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali, la protezione civile e la materia della tutela e della sicurezza sul lavoro;

   sotto il profilo finanziario, resisterebbe ancora il criterio della spesa storica nel trasferimento delle risorse economiche alle singole regioni, e solo per alcune materie la concessione di ulteriori forme di autonomia sarebbe vincolata all'adozione del livelli essenziali delle prestazioni, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione; inoltre, le regioni alle quali verrà riconosciuta maggiore autonomia avrebbero inoltre la possibilità di trattenere parte del proprio gettito fiscale al fine di finanziare le funzioni trasferite dallo Stato, a danno dei principi di solidarietà e perequazione tra i territori;

   con le norme proposte risulterebbe svilito il ruolo centrale del Parlamento, sia nell'ambito dell'iter per la concessione di ulteriori forme di autonomia, sia quale luogo deputato a realizzare il raccordo e la compensazione della differenziazione in funzione di riequilibrio unitario;

   le innumerevoli competenze legislative attribuibili ad alcune regioni pregiudicherebbero l'assetto non solo del regionalismo italiano, ma anche costituzionale ed è alto il rischio di sancire la condanna definitiva alla diseguaglianza delle regioni meridionali nei servizi essenziali, a partire dal comparto della sanità;

   alcune regioni e innumerevoli enti locali hanno adottato risoluzioni nettamente contrarie al disegno di legge, chiedendone il ritiro o una profonda riformulazione per scongiurare i paventati effetti della riforma che non può prescindere dal definire preliminarmente tutti gli strumenti perequativi e di riduzione delle attuali disuguaglianze, come previsti dalla Costituzione;

   parimenti allarmanti sono le considerazioni e gli appelli di tantissimi intellettuali, giuristi, rappresentanti della società civile, del sindacato e dell'associazionismo –:

   se il Governo non intenda ritirare il disegno di legge sull'autonomia differenziata o, in subordine, modificare sostanzialmente il testo proposto ascoltando e accogliendo le allarmanti considerazioni provenienti dalle istituzioni e dalla società civile.
(3-00174)