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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 9 dicembre 2022

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta
del 9 dicembre 2022.

  Albano, Ascani, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Cappellacci, Carloni, Cattaneo, Cecchetti, Cirielli, Alessandro Colucci, Sergio Costa, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Latini, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Montaruli, Mulè, Nordio, Pichetto Fratin, Prisco, Richetti, Rixi, Scerra, Schullian, Serracchiani, Francesco Silvestri, Trancassini, Tremonti.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 7 dicembre 2022 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:

   RICHETTI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere» (692).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge DE MARIA ed altri: «Modifiche agli articoli 604-bis del codice penale e 2 del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, nonché introduzione dell'articolo 25-terdecies.1 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in materia di repressione della propaganda fondata sull'esaltazione dei metodi eversivi dell'ordinamento democratico propri dell'ideologia fascista o nazifascista» (395) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Baldino, Alfonso Colucci, Fratoianni, Riccardo Ricciardi e Toni Ricciardi.

  La proposta di legge DE MARIA ed altri: «Introduzione dell'articolo 4-bis della legge 23 giugno 1927, n. 1188, in materia di divieto di intitolare strade, piazze e altri luoghi o edifici pubblici a esponenti del partito o dell'ideologia fascista» (396) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Baldino, Alfonso Colucci, Fratoianni, Riccardo Ricciardi e Toni Ricciardi.

  La proposta di legge ASCARI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle sette» (471) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scerra.

  La proposta di legge ILARIA FONTANA ed altri: «Disposizioni per il censimento dei materiali contenenti amianto, per la bonifica progressiva e lo smaltimento sostenibile dei suddetti materiali nei luoghi pubblici e privati, per l'eguaglianza nell'accesso ai benefìci previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto, per l'istituzione del registro economico dell'amianto nonché per il recepimento della direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro» (488) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scerra.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante» (502) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Tremaglia.

  La proposta di legge ILARIA FONTANA ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati» (532) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Ascari e Scerra.

Adesione di deputati a proposte
di inchiesta parlamentare.

  La proposta di inchiesta parlamentare ASCARI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere» (Doc XXII, n. 4) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scerra.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):

  PANIZZUT ed altri: «Modifica all'articolo 5 della legge 3 marzo 1951, n. 178, in materia di revoca delle onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica italiana» (110);

  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MORASSUT: «Modifica all'articolo 44 della Costituzione concernente il recupero sociale e urbanistico delle periferie urbane e delle aree interne» (331) Parere delle Commissioni VIII e XII.

   II Commissione (Giustizia):

  DORI: «Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di prevenzione dei processi di correlazione tra gli abusi sugli animali e la violenza contro le persone» (468) Parere delle Commissioni I, IV, V, VII, XI, XII e XIII.

   III Commissione (Affari esteri):

  FORMENTINI ed altri: «Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione contro il doping, fatto a Varsavia il 12 settembre 2002» (585) Parere delle Commissioni I, V, VII e XII.

   VI Commissione (Finanze):

  CENTEMERO ed altri: «Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti» (107) Parere delle Commissioni I, II, V, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.

   VII Commissione (Cultura):

  BERRUTO ed altri: «Incremento delle aliquote dell'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell'attività sportiva» (534) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e XII.

   X Commissione (Attività produttive):

  DORI: «Disposizioni in materia di abilitazione all'esercizio della professione di guida turistica» (469) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII e XIV.

   Commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro):

  DI BIASE ed altri: «Norme per la promozione della parità tra i sessi nell'apprendimento, nella formazione e nel lavoro nelle discipline matematiche e tecnico-scientifiche» (357) Parere delle Commissioni I, V, IX, X e XIV.

Trasmissione dal Ministro dell'interno.

  Il Ministro dell'interno, con lettera in data 29 novembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 2-bis, del decreto-legge 22 agosto 2014, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 ottobre 2014, n. 146, la relazione sul funzionamento del sistema di accoglienza predisposto al fine di fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all'eccezionale afflusso di stranieri nel territorio nazionale, riferita all'anno 2021 (Doc. LI, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal Ministero della difesa.

  Il Ministero della difesa ha trasmesso un decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 29 novembre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo decreto è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.

  Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, con lettera in data 6 dicembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 54, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione sull'attività svolta dal Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione europea, riferita all'anno 2021 (Doc. LV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio), alla VI Commissione (Finanze), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 5 dicembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, secondo periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, un documento concernente la posizione del Governo nell'ambito della procedura di consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea su una migliore protezione dei passeggeri e dei loro diritti.

  Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 5 dicembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 389/2012 per quanto riguarda lo scambio di informazioni conservate nei registri elettronici riguardanti gli operatori economici che trasportano prodotti sottoposti ad accisa tra Stati membri per scopi commerciali (COM(2022) 539 final).

  Questa relazione è stata trasmessa alla VI (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti
dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 7 e 8 dicembre 2022, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione sullo stato della preparazione sanitaria (COM(2022) 669 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 669 final – Annexes 1 to 2), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione dal regolamento (UE) n. 549/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea (COM(2022) 694 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Comitato misto SEE riguardo alla modifica dell'allegato IX (Servizi finanziari) dell'accordo SEE (Depositario centrale di titoli – Liechtenstein) (COM(2022) 706 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 706 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo – Relazione sul meccanismo di allerta per il 2023 preparata ai sensi degli articoli 3 e 4 del regolamento (UE) n. 1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (COM(2022) 781 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).

  La Corte dei conti europea, in data 8 dicembre 2022, ha comunicato la pubblicazione della relazione speciale n. 25/2022 – Verifica del reddito nazionale lordo ai fini del finanziamento del bilancio dell'Unione europea – I rischi riguardanti la compilazione dei dati sono complessivamente ben coperti, ma vi sono margini per una migliore definizione della priorità delle azioni, che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettera in data 1° dicembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento del consiglio comunale di Albugnano (Asti).

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Richiesta di parere parlamentare
su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 7 dicembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 4 agosto 2022, n. 127, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2021/514 recante modifica della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (8).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VI Commissione (Finanze) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 18 gennaio 2023. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 29 dicembre 2022.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Elementi e iniziative di competenza in ordine alla sicurezza degli impianti di recupero/riciclo di rifiuti urbani e loro derivati, con particolare riferimento all'impianto affidato alla società MyRechemical e ad altri analoghi previsti dalla cosiddetta «Alleanza per l'economia circolare» – 2-00032

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, per sapere – premesso che:

   la regione Toscana ha bandito, tramite delibera n. 1232 del 22 novembre 2021, un avviso pubblico «per la manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero/riciclo rifiuti urbani e/o rifiuti derivati dal trattamento degli urbani». L'oggetto era quello di potersi avvalere di «impianti di recupero/riciclo di rifiuti urbani e rifiuti derivanti dal trattamento degli urbani», compresi gli impianti industriali che intendono utilizzare specifici flussi di rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani nell'ambito della propria attività, con esclusione dei cosiddetti termovalorizzatori (quindi, gli inceneritori). La delibera conteneva degli errori ed è stata quindi revocata e sostituita con la delibera n. 1277 del 29 novembre 2021 e relativo «Avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero/riciclo rifiuti urbani e/o rifiuti derivati dal trattamento degli urbani»;

   la stessa regione Toscana il 16 maggio 2022 ha dato comunicazione del numero di manifestazioni ricevute – 39 – e degli esiti di coerenza delle manifestazioni d'interesse. Fra queste, la proposta da Alia Servizi Ambientali per la produzione di prodotti chimici di base a partire da combustibile solido secondario, mediante impianto da erigersi a Empoli;

   su queste basi, si legge che Alia ha affidato oggi a MyRechemical – la società NextChem (gruppo Maire Tecnimont) dedicata alla tecnologia waste-to-chemicals – il contratto di ingegneria di base da completarsi «entro la fine del 2022». Un «distretto circolare» di tipo «waste to chemicals» in grado di «recuperare diverse frazioni presenti nei rifiuti impossibili da riciclare meccanicamente, con una tecnologia innovativa di conversione chimica». Sarebbe un contratto per un impianto di metanolo e idrogeno da rifiuti, con possibilità di gestire 256 mila tonnellate/anno di rifiuti, dai quali ottenere circa 125 mila tonnellate/anno di metanolo (impiegabile come combustibile alternativo per la mobilità sostenibile o come materia prima seconda nell'industria chimica e manifatturiera) e 1.400 tonnellate/anno di idrogeno (che può essere utilizzato nei processi industriali per decarbonizzare le industrie energivore e hard-to-abate);

   questo impianto, al pari degli altri previsti dalla cosiddetta «Alleanza per l'economia circolare», consiste in proposte e studi di fattibilità (oltre a quello di Empoli «Waste to methanol/H2», anche quello di Rosignano Marittimo: progetto «Waste to ethanol» e di Pontedera, progetto «Waste to methanol») che destano preoccupazione e richieste di chiarimenti nella popolazione per la mancanza di studi storici attendibili, a parte quelli «relativi ad impianti in Giappone che operano da oltre 20 anni» poco comparabili;

   è indubbiamente positivo che la gestione delle filiere della carta, plastica e vetro, in mano ad Alia, e quella della Forsu (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), oltre al trattamento del proprio rifiuto indifferenziato, abbiano una chiusura coerente, ma resta l'incognita dell'assenza di impianti di smaltimento finale, che oggi comporta l'invio a terzi, e sono pertanto necessarie opportune garanzie sulla sicurezza impiantistica e sui prodotti e sostanze emesse;

   le rassicurazioni sono infatti generiche, ed è assente un percorso trasparente e partecipativo, sebbene necessario e più volte sollecitato, sostituito dal rinvio a una serie di metodologie insufficienti –:

   se il Governo intenda adottare iniziative al fine di acquisire le opportune informazioni e dati relativi alla sicurezza dell'impianto di cui in premessa e di impianti analoghi presenti nel nostro Paese, alla natura delle relative emissioni e all'impatto sulla salubrità dell'aria, nonché agli effetti di medio e lungo termine sulla salute delle persone e sull'integrità delle matrici ambientali.
(2-00032) «Quartini, Riccardo Ricciardi, Auriemma».


Iniziative volte a garantire il diritto allo studio, con particolare riferimento ai servizi abitativi per le studentesse e gli studenti fuori sede e all'impiego dei fondi del Pnrr destinati agli stessi – 2-00031

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, il Ministro dell'istruzione e del merito, per sapere – premesso che:

   la passata situazione pandemica ha ridotto drasticamente le capacità economiche di molti nuclei familiari, costringendoli a dover rinunciare ad una serie di possibilità, tutt'altro che secondarie;

   fra queste, seppure tutelate costituzionalmente ex articoli 3 e 34 della Costituzione, vi è quella del diritto allo studio che riguarda le proprie figlie e figli, studentesse e studenti, costretti, per poter affrontare studi universitari, a soggiornare fuori sede;

   valutato come il mercato immobiliare privato, in relazione agli affitti, persegua il massimo profitto, incrementando le richieste di canone mensili, laddove, spesso le abitazioni o le camere fornite sono in condizioni precarie e il denaro è richiesto senza alcuna forma contrattuale, e senza rilasciare alcun documento, spesso nella più totale illegalità;

   il diritto di poter abitare in una stanza o appartamento, oltre ad essere costituzionalmente garantito, è servente a quello di poter studiare, stante la carenza di soluzioni alternative, quali le cosiddette «case dello studente» o alloggi finalizzati ad ospitare chi studia;

   l'articolo 3 della Costituzione affida alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La rimozione di tutti gli ostacoli costituisce premessa per l'attivazione di quanto previsto dal successivo articolo 34, terzo e quarto comma, secondo cui i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi;

   la Repubblica, dunque deve rendere effettivo tale diritto attraverso ogni mezzo; le regioni hanno in capo la potestà legislativa in materia di diritto allo studio universitario; lo Stato, però, mantiene competenza esclusiva nello stabilire e determinare nonché garantire su tutto il territorio nazionale (ex articolo 117, comma secondo, lettera m), della Costituzione) i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali;

   in un tale sistema complesso di competenze, Stato e regioni, in un sistema integrato di strumenti e servizi, devono collaborare per garantire il diritto allo studio, che si basa anche sulla effettiva disponibilità di servizi abitativi;

   se le regioni sono chiamate ad una disciplina di definizione, come prima cosa devono prendere atto che né la disciplina attuale sulle borse di studio, né le risorse proprie delle regioni stesse, o la possibilità di disporre ulteriori misure, sono sufficienti per assicurare una rete di alloggi di qualità;

   la legge 13 luglio 2015, n. 107, articolo 1, comma 181, lettera f) impegna il Ministero dell'istruzione a garantire, per quanto di sua competenza, la «garanzia dell'effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle competenze delle regioni in tale materia, attraverso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, sia in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio, sia in relazione ai servizi strumentali»; per quanto riguarda l'istruzione universitaria, la questione è quindi assai complessa;

   i servizi abitativi continuano a costituire un settore fondamentale e critico; l'articolo 13 del decreto legislativo n. 68 del 2012 aveva disposto un sistema di collaborazione fra soggetti offerenti servizi per il diritto allo studio, per potenziare l'offerta abitativa nazionale e per programmare in maniera integrata la disponibilità di alloggi pubblici e privati; ma già nel 2000, la legge 4 novembre 2000, n. 338 aveva pensato ad un metodo di cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. Recentemente, il decreto-legge n. 77 del 2021 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 108 del 2021: articolo 64, comma 8) ha portato al 75 per cento del costo totale, la quota massima di cofinanziamento da parte dello Stato;

   con decreto-legge n. 36 del 2022 (convertito, con modificazioni, da legge n. 79 del 2022) si è previsto l'indirizzamento di risorse del Pnrr volte ad incrementare il numero di «posti letto» per studenti universitari, anche finanziando interventi per adeguare le residenze universitarie agli standard europei; il decreto-legge n. 115 del 2022 (convertito, con modificazioni, da legge n. 142 del 2022) di integrazione e perfezionamento delle disposizioni attuative della Riforma 1.7 della Missione 4, Componente 1, del Pnrr («Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per studenti»), già adottate in forza dell'articolo 14, comma 6-vicies quater del citato decreto-legge n. 36 del 2022, è stato concepito anche per favorire la disponibilità di nuovi alloggi e residenze per studenti universitari. Ciò, però, rischia di non essere né efficiente, né sufficiente;

   il rimborso del canone di affitto a studenti universitari fuori sede, che è una delle opportunità connesse a questa ultima misura, potrebbe perdersi in assenza di un sistema organico di monitoraggio dei bisogni, della distorsione del mercato, e di supporto sistematico ai canoni per coloro che non possono trovare alloggio in strutture universitarie, anche nell'attesa che tali strutture siano aggiornate, ampliate o costruite in modo da poter soddisfare la domanda;

   il sistema attuale di supervisione sull'attuazione del diritto allo studio, per cui era stato istituito l'Osservatorio nazionale per il diritto allo studio universitario, prevedeva una presentazione annuale di una relazione a cui seguire, da parte del Ministro, la presentazione al Parlamento di un rapporto sull'attuazione del diritto allo studio. Ciò non pare aver portato però a risultati soddisfacenti –:

   se i Ministri interpellati siano a conoscenza dei fatti sopra esposti;

   quali urgenti iniziative intendano adottare in tutte le sedi utili e opportune per sostenere le famiglie di studentesse e studenti, oltre che studentesse e studenti stessi, nel pagamento del canone di locazione loro richiesto, in modo da garantire l'effettivo diritto ad uno studio superiore ed universitario di qualità, base formativa della società;

   quali iniziative si ritenga di dovere porre in essere per contrastare le disuguaglianze geografiche e di censo;

   quali iniziative intendano adottare per monitorare l'impiego dei fondi per il rinnovamento degli alloggi destinati agli studenti, ed il loro impiego, anche potenziando, attraverso linee guida omogenee, l'attività di rilevazione, assistenza, e organizzazione dei Dsu regionali;

   quali iniziative intendano compiere per prevenire e contrastare gli abusi compiuti nel settore privato delle locazioni.
(2-00031) «Orrico, Quartini, Caso, Amato, Cherchi, Cappelletti».


Chiarimenti ed iniziative di competenza in merito all'abbattimento dell'antico Ponte Garziolo avvenuto nell'ambito dei lavori di ammodernamento della strada statale Palermo-Agrigento – 2-00033

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della cultura, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   il Ponte Garziolo è citato e descritto sin dallo storico volume «Ordinazioni e regolamenti della deputazione del Regno di Sicilia, Cura de' ponti e delle strade del Regno appoggiata alla deputazione», Reale stamperia, Palermo 1782;

   il ponte in oggetto si trovava a cinquecento metri rispetto a un altro di pari epoca, denominato «della Spina» o «Leonessa», che permette di attraversare un affluente del torrente Azziriolo;

   nel mese di novembre 2022 Gaetano Lino e Salvatore Ferrara, membri dell'Associazione BCSicilia, hanno appurato l'abbattimento completo del Ponte Garziolo, con contestuale allocazione di gabbionate per la sistemazione dell'alveo del torrente, nell'ambito dei lavori di ammodernamento della statale Palermo-Agrigento;

   secondo quanto dichiarato dall'associazione BCSicilia, «già nell'agosto del 2014 era stato evidenziato il pericolo di danneggiamento o di demolizione». Con una lettera inviata all'Anas, al Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri, alla Soprintendenza di Palermo e ai sindaci di Mezzojuso e Ciminna venivano richiesti appositi chiarimenti;

   sempre secondo l'associazione BCSicilia, Anas s.p.a. nel 2014 aveva offerto rassicurazioni circa l'assenza progettuale di opere che avrebbero potuto comportare il danneggiamento delle due storiche architetture –:

   se la notizia corrisponda al vero e quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interpellati intendano assumere per appurare le responsabilità dell'accaduto, garantire un risarcimento per il danno provocato al patrimonio culturale e artistico italiano e impedire che azioni di questa natura possano ripetersi in futuro.
(2-00033) «Lupi, Romano, Cesa».