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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 9 novembre 2022

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta
del 9 novembre 2022.

  Albano, Bellucci, Bignami, Bitonci, Cirielli, Del Barba, Delmastro Delle Vedove, Fitto, Frassinetti, Freni, Gava, Gemmato, Giorgetti, Leo, Lollobrigida, Molteni, Mulè, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Rixi, Tajani.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 8 novembre 2022 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   BERRUTO: «Modifiche agli articoli 148 e 149 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di sicurezza stradale dei ciclisti» (526);

   DE LUCA: «Modifica all'articolo 2 della legge 27 maggio 1949, n. 260, concernente la festività nazionale del 4 novembre quale giorno dell'unità nazionale e delle Forze armate» (527);

   MULÈ: «Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali» (528);

   MULÈ: «Introduzione dell'articolo 72-bis e modifiche all'articolo 186 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernenti l'installazione di dispositivi per la misurazione del tasso alcolemico del conducente sui veicoli a motore di nuova costruzione» (529);

   QUARTAPELLE PROCOPIO: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il congedo di paternità obbligatorio e altre disposizioni in favore della genitorialità» (530);

   ASCARI ed altri: «Disposizioni e delega al Governo per l'arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati» (531);

   ILARIA FONTANA e SERGIO COSTA: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati» (532).

  Saranno stampate e distribuite.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali)

  MAGI: «Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea» (69) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III, V, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XII e XIV;

  MAGI: «Disposizioni in materia di introduzione di codici identificativi per il personale delle Forze di polizia impegnato in servizio di ordine pubblico» (89) Parere delle Commissioni IV e V;

  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MAGI: «Modifiche agli articoli 72 e 79 della Costituzione, in materia di concessione di amnistia e indulto» (156) Parere della II Commissione.

   II Commissione (Giustizia)

  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti» (4) Parere delle Commissioni I e X;

  MAGI: «Modifica all'articolo 8 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di stato giuridico dei nati a seguito di procreazione medicalmente assistita» (70) Parere delle Commissioni I e XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento);

  SERRACCHIANI e DI BIASE: «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori» (103) Parere delle Commissioni I, V e XII;

  MAGI: «Modifiche al codice penale, in materia di abolizione delle misure di sicurezza detentive per soggetti imputabili e di disciplina della libertà vigilata» (158) Parere delle Commissioni I, V e XII;

  CONSIGLIO REGIONALE DELL'ABRUZZO: «Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero» (360) Parere delle Commissioni I, V, XI e XIV.

   VI Commissione (Finanze)

  MARATTIN ed ENRICO COSTA: «Delega al Governo per la riforma fiscale» (75) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, X, XI, XII, XIII e XIV;

  SERRACCHIANI: «Delega al Governo per l'introduzione di agevolazioni tributarie per il secondo percettore di reddito nelle famiglie a basso reddito e in favore delle lavoratrici che riprendono il lavoro dopo la maternità» (174) Parere delle Commissioni I, V, XI e XII.

   VII Commissione (Cultura)

  FORNARO ed altri: «Modifica all'articolo 49 del testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, in materia di organizzazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale» (164) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, IX, XI e XIV.

   XI Commissione (Lavoro)

  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Misure a sostegno dei disoccupati e dell'uscita anticipata dal lavoro» (1) Parere delle Commissioni I, V, XII e XIII;

  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Misure a sostegno della maternità e della paternità» (2) Parere delle Commissioni I, II, V, X e XII;

  SERRACCHIANI: «Disposizioni in materia previdenziale in favore delle madri lavoratrici e dei padri lavoratori, dei caregiver familiari e dei soggetti che svolgono, senza vincolo di subordinazione, lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari» (152) Parere delle Commissioni I, V, X e XII;

  SERRACCHIANI ed altri: «Disposizioni in materia di determinazione della retribuzione minima applicabile ai lavoratori del settore privato» (210) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, X e XIV.

   XII Commissione (Affari sociali)

  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva» (3) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, XI e XIV;

  MAGI: «Disposizioni sulla sepoltura dei feti umani» (72) Parere delle Commissioni I, II e V;

  SERRACCHIANI e MADIA: «Istituzione dell'Agenzia nazionale per l'infanzia e l'adolescenza» (104) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VII, IX e XI.

Assegnazione di una proposta di inchiesta parlamentare a Commissione in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, la seguente proposta di inchiesta parlamentare è assegnata, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:

   XII Commissione (Affari sociali):

  FORNARO ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'uso dell'amianto e sulla bonifica dei siti contaminati» (Doc. XXII, n. 1) – Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VIII e XI.

Trasmissione di documenti
a Commissioni permanenti.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti documenti, di cui è stato dato annuncio nell'Allegato A ai resoconti dell'Assemblea delle sedute del 19, 24, 25 e 26 ottobre e 7 novembre 2022, sono trasmessi alle sottoindicate Commissioni:

   a tutte le Commissioni permanenti:

  Elenco delle procedure giurisdizionali e di precontenzioso con l'Unione europea, riferito al terzo trimestre del 2022 (Doc. LXXIII-bis, n. 1);

   alla I Commissione (Affari costituzionali):

  Relazione sul funzionamento del sistema di accoglienza predisposto al fine di fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all'eccezionale afflusso di stranieri nel territorio nazionale, riferita all'anno 2020 (Doc. LI, n. 1);

  Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, corredata dal rapporto sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferita all'anno 2019 (Doc. CLXIV, n. 1);

  Relazioni sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, corredate dei relativi rapporti sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferite rispettivamente agli anni 2020 (Doc. CLXIV, n. 2) e 2021 (Doc. CLXIV, n. 3);

  Comunicazione concernente il conferimento, al dottor Vincenzo De Lisi, dell'incarico di direttore della Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati, nell'ambito del Dipartimento della transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione;

  Comunicazione concernente il conferimento, alla dottoressa Giuliana Palumbo, l'incarico di direttore della Direzione generale di statistica e analisi organizzativa nell'ambito del Dipartimento della transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione;

  Comunicazione concernente il conferimento, al presidente di sezione del Consiglio di Stato Carlo Deodato, dell'incarico di Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri;

  Comunicazione concernente il conferimento, al presidente di sezione del Consiglio di Stato Francesca Quadri, dell'incarico di Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri;

  Documento concernente la posizione del Governo nell'ambito della procedura di consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea sulla revisione del quadro giuridico per le statistiche europee;

   alla II Commissione (Giustizia):

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Equitalia Giustizia Spa, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 3);

  Comunicazione concernente il conferimento, al dottor Vincenzo De Lisi, dell'incarico di direttore della Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati, nell'ambito del Dipartimento della transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione;

  Comunicazione concernente il conferimento, alla dottoressa Giuliana Palumbo, l'incarico di direttore della Direzione generale di statistica e analisi organizzativa nell'ambito del Dipartimento della transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione;

   alla III Commissione (Affari esteri):

  Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI), per l'esercizio 2021, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 1);

   alla IV Commissione (Difesa):

  Relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell'organizzazione delle Forze armate, riferita all'anno 2021 (Doc. XXXVI, n. 1);

  Decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa, autorizzate, in data 21 ottobre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

   alla V Commissione (Bilancio):

  Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI), per l'esercizio 2021, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 1);

  Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto italiano di studi germanici (IISG), per l'esercizio 2021, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 2);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Equitalia Giustizia Spa, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 3);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Rete autostrade mediterranee per la logistica, le infrastrutture ed i trasporti Spa, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 4);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del Centro internazionale radio medico (CIRM), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 5);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 6);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Associazione per lo sviluppo dell'industria del Mezzogiorno (SVIMEZ), per l'esercizio 2021, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 7);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali (CNPR), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 8);

  Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, corredata dal rapporto sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferita all'anno 2019 (Doc. CLXIV, n. 1);

  Relazioni sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, corredate dei relativi rapporti sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferite rispettivamente agli anni 2020 (Doc. CLXIV, n. 2) e 2021 (Doc. CLXIV, n. 3);

  Deliberazione della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti n. 50/2022 del 14 giugno-12 ottobre 2022, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente «Spese per l'informatica con particolare riguardo alla digitalizzazione del patrimonio culturale italiano (2016-2020)»;

  Decreto ministeriale recante variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di pertinenza del centro di responsabilità «Capitanerie di porto», autorizzata, in data 28 settembre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

  Decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di pertinenza del Dipartimento del Tesoro, autorizzate, in data 20 ottobre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

  Decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa, autorizzate, in data 21 ottobre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

  Decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di pertinenza della Direzione generale degli ammortizzatori sociali, autorizzata, in data 31 ottobre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

   alla VII Commissione (Cultura):

  Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto italiano di studi germanici (IISG), per l'esercizio 2021, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 2);

  Relazione concernente gli esiti del monitoraggio sull'attuazione delle prescrizioni del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, recante semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca, da parte degli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca, riferita all'anno 2022 (Doc. CXXXII, n. 1);

  Deliberazione della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti n. 50/2022 del 14 giugno-12 ottobre 2022, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente «Spese per l'informatica con particolare riguardo alla digitalizzazione del patrimonio culturale italiano (2016-2020)»;

  Rimodulazione e integrazione del piano degli interventi di adeguamento della viabilità statale in provincia di Belluno per l'evento sportivo Cortina 2021;

   alla VIII Commissione (Ambiente):

  Relazione sullo stato di attuazione della legge 2 maggio 1990, n. 102, recante disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche dei mesi di luglio e agosto 1987, riferita all'anno 2021 (Doc. CVIII, n. 1);

  Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, corredata dal rapporto sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferita all'anno 2019 (Doc. CLXIV, n. 1);

  Relazioni sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, corredate dei relativi rapporti sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferite rispettivamente agli anni 2020 (Doc. CLXIV, n. 2) e 2021 (Doc. CLXIV, n. 3);

  Relazione sulle attività svolte dall'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione e sullo stato della sicurezza nucleare nel territorio nazionale, riferita all'anno 2021 (Doc. CXCI, n. 1);

  Rimodulazione e integrazione del piano degli interventi di adeguamento della viabilità statale in provincia di Belluno per l'evento sportivo Cortina 2021;

  Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2022/2109, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per incompleto recepimento della direttiva (UE) 2019/520/UE, concernente l'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell'Unione;

   alla IX Commissione (Trasporti):

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Rete autostrade mediterranee per la logistica, le infrastrutture ed i trasporti Spa, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 4);

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 6);

  Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, corredata dal rapporto sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferita all'anno 2019 (Doc. CLXIV, n. 1);

  Relazioni sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, corredate dei relativi rapporti sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, di cui all'articolo 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, riferite rispettivamente agli anni 2020 (Doc. CLXIV, n. 2) e 2021 (Doc. CLXIV, n. 3);

  Decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di pertinenza del centro di responsabilità «Capitanerie di porto», autorizzata, in data 28 settembre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

  Relazione, predisposta dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, concernente il seguito dato dal Governo al documento finale delle Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 39, della XVIII legislatura) in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale (legge sull'intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell'Unione (COM(2021) 206 final);

  Relazione del Governo in merito alla proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013 (COM(2022) 384 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti;

   alla X Commissione (Attività produttive):

  Relazione concernente gli esiti del monitoraggio sull'attuazione delle prescrizioni del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, recante semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca, da parte degli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca, riferita all'anno 2022 (Doc. CXXXII, n. 1);

  Relazione sulle attività svolte dall'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione e sullo stato della sicurezza nucleare nel territorio nazionale, riferita all'anno 2021 (Doc. CXCI, n. 1);

  Relazione, predisposta dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, concernente il seguito dato dal Governo al documento finale delle Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 39, della XVIII legislatura) in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale (legge sull'intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell'Unione (COM(2021) 206 final);

   alla XI Commissione (Lavoro):

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali (CNPR), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 8);

  Decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di pertinenza della Direzione generale degli ammortizzatori sociali, autorizzata, in data 31 ottobre 2022, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

  Relazione, predisposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, concernente il seguito del documento finale della XI (Lavoro) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 40, della XVIII legislatura) in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali (COM(2021) 762 final);

   alla XII Commissione (Affari sociali):

  Determinazione e relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del Centro internazionale radio medico (CIRM), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge 21 marzo 1958, n. 259 (Doc. XV, n. 5);

  Relazione sullo stato sanitario del Paese, riferita agli anni 2017-2021 (Doc. L, n. 1);

  Relazione della regione Puglia sulle attività svolte per la realizzazione del progetto di ammodernamento tecnologico delle apparecchiature e dei dispositivi medico-diagnostici delle strutture sanitarie pubbliche ubicate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola (cosiddetto progetto «Area Taranto»), aggiornata al 31 gennaio 2022;

   alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

  Relazione, predisposta dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, concernente il seguito dato dal Governo al documento finale delle Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 39, della XVIII legislatura) in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale (legge sull'intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell'Unione (COM(2021) 206 final);

  Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2022/2109, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per incompleto recepimento della direttiva (UE) 2019/520/UE, concernente l'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell'Unione;

  Relazione, predisposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, concernente il seguito del documento finale della XI (Lavoro) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 40, della XVIII legislatura) in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali (COM(2021) 762 final);

  Documento concernente la posizione del Governo nell'ambito della procedura di consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea sulla revisione del quadro giuridico per le statistiche europee.

Annunzio di una proposta di modificazione al Regolamento.

  In data 9 novembre 2022 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di modificazione al Regolamento d'iniziativa del deputato:

  MOLLICONE: «Articolo 22: modifica della denominazione della VII commissione permanente» (Doc. II n. 2).

  Sarà pubblicata e trasmessa alla Giunta per il Regolamento.

Assegnazione di sentenze
della Corte costituzionale.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, le seguenti sentenze della Corte costituzionale, di cui è stato dato annuncio nell'Allegato A ai resoconti dell'Assemblea delle sedute del 13 e 25 ottobre 2022, sono inviate, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

   alla I Commissione (Affari costituzionali): Doc. VII, n. 11;

   alla II Commissione (Giustizia): Doc. VII, nn. 10, 19, 20, 21 e 24;

   alla V Commissione (Bilancio): Doc. VII, nn. 2 e 30;

   alla VI Commissione (Finanze): Doc. VII, nn. 12, 13 e 22;

   alla VII Commissione (Cultura): Doc. VII, nn. 3 e 17;

   alla VIII Commissione (Ambiente): Doc. VII, nn. 8, 9, 14, 25, 28 e 29;

   alla X Commissione (Attività produttive): Doc. VII, nn. 4 e 23;

   alla XI Commissione (Lavoro): Doc. VII, nn. 1, 15, 16, 18 e 26;

   alla XII Commissione (Affari sociali): Doc. VII, nn. 5 e 6;

   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive): Doc. VII, n. 27;

   alle Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali): Doc. VII, n. 7.

Trasmissione dall'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 28 ottobre 2022, ha trasmesso la comunicazione recante il programma di lavoro della Commissione per il 2023 – Un'Unione salda e unita (COM(2022) 548 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 548 final – Annexes 1 to 3).

  Questo documento è trasmesso a tutte le Commissioni permanenti.

Assegnazione di progetti di atti
dell'Unione europea.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, trasmessi dalla Commissione europea, dal Consiglio dell'Unione europea e dalla Corte dei conti europea, di cui è stato dato annuncio nell'Allegato A ai resoconti dell'Assemblea delle sedute del 19 e 24 ottobre e 7 novembre 2022, sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   alla I Commissione (Affari costituzionali):

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sullo stato di avanzamento dei preparativi per la piena attuazione dei regolamenti sull'interoperabilità a norma dell'articolo 78, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2019/817 e dell'articolo 74, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2019/818 (COM(2022) 524 final);

  Proposta di raccomandazione del Consiglio su un approccio coordinato dell'Unione per rafforzare la resilienza delle infrastrutture critiche (COM(2022) 551 final);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione sulla migrazione e l'asilo (COM(2022) 740 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 740 final – Annexes 1 to 2);

   alla II Commissione (Giustizia):

  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi (COM(2022) 495 final), corredata dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 317 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 17 ottobre 2022;

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla nomina dei membri del comitato di selezione previsto all'articolo 14, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2017/1939 (COM(2022) 564 final);

  Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2018/1696 per quanto riguarda il ricorso alla videoconferenza per le audizioni dei candidati (COM(2022) 565 final);

   alla III Commissione (Affari esteri):

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle misure di importazione, esportazione e transito di armi da fuoco, loro componenti essenziali e munizioni, che attua l'articolo 10 del protocollo delle Nazioni Unite contro la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco, loro parti e componenti e munizioni, addizionale alla convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità transnazionale organizzata (protocollo delle Nazioni Unite sulle armi da fuoco) (rifusione) (COM(2022) 480 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 480 final – Annexes 1 to 5) e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 299 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 4 novembre 2022;

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea nella 33a riunione della Conferenza della Carta dell'energia (COM(2022) 521 final);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Euratom nella 33a riunione della Conferenza della Carta dell'energia (COM(2022) 522 final);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, nonché agli Stati membri relativa a un accordo tra gli Stati membri, l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica sull'interpretazione del trattato sulla Carta dell'energia (COM(2022) 523 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 523 final – Annex);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di comitato direttivo regionale della Comunità dei trasporti in merito alla revisione del regolamento interno del comitato direttivo regionale e dello statuto del personale, nonché all'introduzione di un regolamento interno del comitato di conciliazione e di norme in materia di risoluzione delle controversie per il segretariato permanente della Comunità dei trasporti (COM(2022) 536 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 536 final – Annexes 1 to 3)

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di comitato direttivo regionale della Comunità dei trasporti su talune modifiche delle norme amministrative e inerenti al personale e sull'introduzione di un'indennità scolastica e di un regolamento relativo al distacco e agli esperti assunti a livello locale (COM(2022) 537 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 537 final – Annexes 1 to 3);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla revisione delle regole finanziarie per la Comunità dei trasporti (COM(2022) 538 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 538 final – Annex);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea alla quarantaduesima riunione del comitato permanente della convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa (COM(2022) 543 final);

  Proposta di decisione del Consiglio che stabilisce la posizione da adottare a nome dell'Unione europea per l'adozione di standard internazionali e modifiche o per la notifica di differenze rispetto agli standard internazionali di cui agli allegati 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 18 e 19 della convenzione sull'aviazione civile internazionale (COM(2022) 545 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 545 final – Annexes 1 to 2);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di sottocomitato per le questioni sanitarie e fitosanitarie istituito dall'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra, in riferimento alla modifica dell'allegato XI-B di tale accordo (COM(2022) 561 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 561 final- Annex);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di comitato APE istituito a norma dell'accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, per quanto riguarda la costituzione del sottocomitato APE per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (COM(2022) 566 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 566 final – Annex);

   alla V Commissione (Bilancio):

  Relazioni annuali della Corte dei conti europea sull'esercizio finanziario 2020, corredate dalle risposte delle istituzioni, e documento «Sintesi dell'audit dell'Unione europea – Presentazione delle relazioni annuali della Corte dei conti europea sull'esercizio 2021»;

  Proposta di bilancio rettificativo n. 4 del bilancio generale 2022 – Misure aggiuntive per rispondere alle conseguenze della guerra in Ucraina – Rafforzamento del meccanismo unionale di protezione civile – Riduzione degli stanziamenti di pagamento e aggiornamento delle entrate – Altri adeguamenti e aggiornamenti tecnici (COM(2022) 351 final);

   alla VI Commissione (Finanze):

  Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante modifica della decisione 2007/441/CE che autorizza la Repubblica italiana ad applicare misure di deroga all'articolo 26, paragrafo 1, lettera a) e all'articolo 168 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (COM(2022) 519 final);

  Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che autorizza la Bulgaria a introdurre una misura speciale di deroga all'articolo 287 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (COM(2022) 520 final);

  Posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere fra gli amministratori delle società quotate e relative misure (10521/1/22 REV 1), corredata dalla relativa motivazione (10521/1/22 REV 1 ADD 1);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo a norma dell'articolo 294, paragrafo 6, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea riguardante la posizione del Consiglio ai fini dell'adozione di una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere fra gli amministratori delle società quotate in Borsa e relative misure (COM(2022) 534 final);

  Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 389/2012 per quanto riguarda lo scambio di informazioni conservate nei registri elettronici riguardanti gli operatori economici che trasportano prodotti sottoposti ad accisa tra Stati membri per scopi commerciali (COM(2022) 539 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 25 ottobre 2022;

  Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante modifica della decisione di esecuzione 2013/805/UE, che autorizza la Repubblica di Polonia ad introdurre misure di deroga all'articolo 26, paragrafo 1, lettera a), e all'articolo 168 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (COM(2022) 569 final);

   alla VII Commissione (Cultura):

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro comune per i servizi di media nell'ambito del mercato interno (legge europea per la libertà dei media) e modifica la direttiva 2010/13/UE (COM(2022) 457 final), corredata dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 287 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 17 ottobre 2022;

   alla VIII Commissione (Ambiente):

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Accelerare la transizione verso la neutralità climatica per la sicurezza e la prosperità dell'Europa – Relazione 2021 sull'azione dell'Unione europea per il clima (COM(2022) 514 final);

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Qualità della benzina e del combustibile diesel utilizzati per il trasporto stradale nell'Unione europea (Anno di riferimento 2020) (COM(2022) 515 final);

  Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per fornire assistenza a Germania, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Lussemburgo, Spagna e Grecia a seguito di catastrofi naturali verificatesi in tali paesi nel corso del 2021 (COM(2022) 665 final);

   alla IX Commissione (Trasporti):

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a requisiti orizzontali di cibersicurezza per i prodotti con elementi digitali e che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 (COM(2022) 454 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 454 final – Annexes 1 to 8) e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 283 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 24 ottobre 2022;

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Il programma europeo di sicurezza aerea (COM(2022) 529 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 529 final – Annex);

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea nel Forum mondiale per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite sulle proposte di modifica dei regolamenti ONU n. 0, 13, 24, 34, 43, 48, 67, 83, 118, 125, 127, 129, 149, 151, 158, 159, 161, 162 e 163, su una proposta di un nuovo regolamento ONU relativo agli utenti vulnerabili della strada situati in prossimità della parte anteriore o laterale del veicolo, su una proposta di un nuovo regolamento ONU relativo all'omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda la visione diretta e su una proposta di modifica della risoluzione comune n. 1 (COM(2022) 532 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 532 final – Annex);

   alla X Commissione (Attività produttive):

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno strumento per le emergenze nel mercato unico e abroga il regolamento (CE) n. 2679/98 del Consiglio (COM(2022) 459 final), corredata dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 290 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 31 ottobre 2022;

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – COSME – Programma 2014-2020 per la competitività delle imprese e le PMI – Relazione di monitoraggio 2019 (COM(2022) 527 final);

  Proposta di regolamento del Consiglio che promuove la solidarietà mediante un migliore coordinamento degli acquisti di gas, scambi transfrontalieri di gas e parametri di riferimento affidabili per i prezzi (COM(2022) 549 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 549 final – Annex);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Digitalizzare il sistema energetico – Piano d'azione dell'Unione europea (COM(2022) 552 final);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Emergenza energetica – preparare, acquistare e proteggere l'Unione europea insieme (COM(2022) 553 final);

   alla XI Commissione (Lavoro):

  Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un Anno europeo delle competenze 2023 (COM(2022) 526 final). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, ha iniziato a decorrere dal 20 ottobre 2022;

   alla XII Commissione (Affari sociali):

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Costruire un futuro senza amianto: un approccio europeo nell'affrontare i rischi dell'amianto per la salute (COM(2022) 488 final);

  Decisione di esecuzione della Commissione del 18.10.2022 relativa alla richiesta di registrazione dell'iniziativa dei cittadini europei dal titolo «Iniziativa dei cittadini europei per un'alternativa vegana» a norma del regolamento (UE) 2019/788 del Parlamento europeo e del Consiglio (C(2022) 7418 final);

   alla XIII Commissione (Agricoltura):

  Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2023, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero e modifica il regolamento (UE) 2022/110 del Consiglio per quanto riguarda la fissazione delle possibilità di pesca per il 2022 applicabili nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero (COM(2022) 525 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 525 final – Annexes 1 to 8);

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione a norma del regolamento (UE) 2018/1091 relativo alle statistiche integrate sulle aziende agricole (COM(2022) 533 final);

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce misure di gestione, conservazione e controllo applicabili nella zona oggetto dell'accordo di pesca per l'Oceano Indiano meridionale (SIOFA) (COM(2022) 563 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 563 final – Annexes 1 to 6);

   alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Applicare il diritto dell'Unione europea per un'Europa dei risultati (COM(2022) 518 final);

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Prima relazione sull'applicazione del regolamento sulla protezione dei dati per le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione europea (regolamento 2018/1725) (COM(2022) 530 final);

   alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze):

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo che gravano sul mercato interno e relativi alle attività transfrontaliere (COM(2022) 554 final);

   alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive):

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle autorizzazioni all'esportazione comunicate nel 2021 a norma del regolamento relativo al commercio di determinate merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte, per la tortura o per altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (COM(2022) 567 final), corredata dai relativi allegati (COM(2022) 567 final – Annexes 1 to 8);

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo sulle attività e le consultazioni del gruppo di coordinamento sulla lotta contro la tortura di cui all'articolo 31 del regolamento (UE) 2019/125 relativo al commercio di determinate merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte, per la tortura o per altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (COM(2022) 568 final);

   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea):

  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sugli strumenti finanziari, le garanzie di bilancio, l'assistenza finanziaria e le passività potenziali – Situazione al 31 dicembre 2021 (COM(2022) 560 final);

  Lettera rettificativa n. 1 del progetto di bilancio generale 2023 – Misure aggiuntive volte ad affrontare le conseguenze della guerra russa in Ucraina – Rafforzamento del meccanismo unionale di protezione civile – Aggiornamento del fabbisogno stimato per le spese agricole – Altri adeguamenti e aggiornamenti tecnici (COM(2022) 670 final);

   alle Commissioni riunite IX (Trasporti) e XII (Affari sociali):

  Proposta di raccomandazione del Consiglio su un approccio coordinato riguardo ai viaggi verso l'Unione durante la pandemia di COVID-19 e che sostituisce la raccomandazione (UE) 2020/912 (COM(2022) 680 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 680 final – Annex);

  Proposta di raccomandazione del Consiglio che modifica la raccomandazione (UE) 2022/107 su un approccio coordinato per agevolare la libera circolazione in sicurezza durante la pandemia di COVID-19 (COM(2022) 681 final);

   alle Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali):

  Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un adeguato reddito minimo che garantisca l'inclusione attiva (COM(2022) 490 final).

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, trasmessi con comunicazioni del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, in data 13, 18, 20, 25 e 27 ottobre e 3 novembre 2022, di cui è stato dato annuncio nell'Allegato A ai resoconti dell'Assemblea delle sedute del 19, 24 e 26 ottobre e 7 novembre 2022, sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
  Nell'ambito dei medesimi documenti, il Governo ha richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati, in data 9 novembre 2022, alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a requisiti orizzontali di cibersicurezza per i prodotti con elementi digitali e che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 (COM(2022) 454 final);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno strumento per le emergenze nel mercato unico e abroga il regolamento (CE) n. 2679/98 del Consiglio (COM(2022) 459 final);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e finanziario e al Comitato per l'occupazione – Relazione sullo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) a seguito della pandemia di COVID-19 a norma dell'articolo 14 del regolamento (UE) 2020/672 del Consiglio SURE: due anni dopo (COM(2022) 483 final);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a misure commerciali eccezionali applicabili ai paesi e territori che partecipano o sono legati al processo di stabilizzazione e di associazione (codificazione) (COM(2022) 503 final);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Accelerare la transizione verso la neutralità climatica per la sicurezza e la prosperità dell'Europa – Relazione 2021 sull'azione dell'Unione europea per il clima (COM(2022) 514 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Applicare il diritto dell'Unione europea per un'Europa dei risultati (COM(2022) 518 final);

   Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante modifica della decisione 2007/441/CE che autorizza la Repubblica italiana ad applicare misure di deroga all'articolo 26, paragrafo 1, lettera a) e all'articolo 168 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (COM(2022) 519 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, nonché agli Stati membri relativa a un accordo tra gli Stati membri, l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica sull'interpretazione del trattato sulla Carta dell'energia (COM(2022) 523 final);

   Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2023, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero e modifica il regolamento (UE) 2022/110 del Consiglio per quanto riguarda la fissazione delle possibilità di pesca per il 2022 applicabili nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero (COM(2022) 525 final);

   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un Anno europeo delle competenze 2023 (COM(2022) 526 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Prima relazione sull'applicazione del regolamento sulla protezione dei dati per le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione europea (regolamento 2018/1725) (COM(2022) 530 final);

   Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 389/2012 per quanto riguarda lo scambio di informazioni conservate nei registri elettronici riguardanti gli operatori economici che trasportano prodotti sottoposti ad accisa tra Stati membri per scopi commerciali (COM(2022) 539 final);

   Proposta di regolamento del Consiglio che promuove la solidarietà mediante un migliore coordinamento degli acquisti di gas, scambi transfrontalieri di gas e parametri di riferimento affidabili per i prezzi (COM(2022) 549 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Digitalizzare il sistema energetico – Piano d'azione dell'Unione europea (COM(2022) 552 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Emergenza energetica – preparare, acquistare e proteggere l'Unione europea insieme (COM(2022) 553 final);

   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per fornire assistenza a Germania, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Lussemburgo, Spagna e Grecia a seguito di catastrofi naturali verificatesi in tali paesi nel corso del 2021 (COM(2022) 665 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione sulla migrazione e l'asilo (COM(2022) 740 final).

Trasmissione di documenti connessi
ad atti dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 18, 21 e 31 ottobre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4, commi 3 e 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le relazioni predisposte dalla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, riferite rispettivamente al periodo dal 6 al 14 ottobre 2022, dal 14 al 21 ottobre 2022 e dal 21 al 28 ottobre 2022.

  Questi documenti sono trasmessi alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e alle Commissioni individuate nella tabella allegata.

Richieste di parere parlamentare
su atti del Governo.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, di attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (1)(Atto n. 433 della XVIII legislatura), trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 settembre 2022, ai sensi dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, e dell'articolo 16 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, già assegnata nella XVIII legislatura alle competenti Commissioni, di cui è stato dato annuncio all'Assemblea, nella XVIII legislatura, nella seduta del 28 settembre 2022, e nella XIX legislatura, nella seduta del 13 ottobre 2022, è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio).

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza a favore delle città riservatarie per l'anno 2022 (2), trasmessa dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia, con lettera pervenuta in data 21 settembre 2022, integrata da successiva documentazione pervenuta in data 17 ottobre 2022, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 28 agosto 1997, n. 285, di cui è stato dato annuncio all'Assemblea nella seduta del 19 ottobre 2022, è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 29 novembre 2022.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 29 settembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (3).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali) e, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 9 dicembre 2022.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 26 ottobre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2022, n. 129, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288 (4).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali) e, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 9 dicembre 2022.

  Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con lettera in data 28 ottobre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2022, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (5).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 29 novembre 2022.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2022 E RELATIVA INTEGRAZIONE (DOC. LVII, N. 01-BIS E DOC. LVII, N. 01-BIS - INTEGRAZIONE)

Risoluzione sulla relazione di cui all'articolo 6 della legge n. 243 del 2012

RISOLUZIONE

   La Camera,

   esaminata la Relazione al Parlamento presentata ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243,

autorizza il Governo

ai sensi dell'articolo 81, secondo comma, della Costituzione, e dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, a dare attuazione a quanto indicato nella citata Relazione.
(6-00005) «Foti, Molinari, Cattaneo, Lupi».


Risoluzioni relative alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 e relativa integrazione

RISOLUZIONI

   La Camera,

   premesso che,

    l'integrazione alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 rivede le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica a legislazione vigente contenute nella Nadef approvata dal Governo Draghi, in considerazione di un quadro economico migliorato rispetto a fine settembre;

    grazie alla positiva azione del precedente esecutivo, nel terzo trimestre il PIL è aumentato dello 0,5 per cento sul periodo precedente, portando a un rialzo della previsione di crescita del PIL nello scenario tendenziale, da 3,3 per cento a 3,7 per cento, mentre per il quarto trimestre permangono incertezze e rischi. Pertanto, la previsione di crescita del PIL nello scenario tendenziale a legislazione vigente è stata rivista al ribasso per il 2023, a causa dell'intensificarsi delle tensioni inflazionistiche e dell'indebolimento del ciclo economico internazionale accompagnati dai rialzi dei tassi da parte delle principali banche centrali, dallo 0,6 per cento allo 0,3 per cento. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate e sono pari, rispettivamente, all'1,8 per cento nel 2024 e all'1,5 per cento nel 2025;

    le nuove stime del deficit tendenziale rimangono invece coerenti con quelle della NADEF di settembre relativamente al 2022 e al 2023, con l'indebitamento netto previsto pari, rispettivamente, al 5,1 per cento del PIL e al 3,4 per cento del PIL. Vengono riviste lievemente in rialzo le previsioni di deficit per il 2024, dal 3,5 al 3,6 per cento del PIL e per il 2025, dal 3,2 al 3,3 per cento;

    i margini di bilancio, quantificabili in poco più di nove miliardi, consentono all'attuale esecutivo di prorogare fino alla fine del 2022 le misure di mitigazione del costo dell'energia introdotte dal precedente Governo nel corso dell'anno, quali i crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti;

    è necessario, infatti, ricordare che il Governo Draghi già dallo scorso anno ha risposto all'aumento dei prezzi dei prodotti energetici con un pacchetto di provvedimenti adottati nei corso del 2021 e 2022 quantificabile in circa 63,1 miliardi (3,3 per cento del PIL) di cui 5,5 miliardi (0,3 per cento del PIL) per il 2021 e 57,6 miliardi (3,0 per cento del PIL) per il 2022;

    grazie alle misure temporanee mirate alle famiglie e alle imprese più vulnerabili agli aumenti dei prezzi dell'energia (cd. misure targeted), che rappresentano circa il 46,1 per cento di questo ammontare, si può stimare che l'aumento della bolletta energetica pagata da imprese e famiglie nel primo semestre di quest'anno si sia ridotto di almeno un quarto rispetto a uno scenario senza interventi;

    per quanto concerne gli anni 2022-2025, il Governo ha deciso di richiedere, altresì, con la Relazione al Parlamento 2022, redatta ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 243 del 2012, l'autorizzazione al Parlamento a fissare un nuovo sentiero programmatico per l'indebitamento netto della PA, anche in questo caso utilizzando i margini di bilancio creati dal precedente esecutivo;

    rispetto allo scenario programmatico previsto nel DEF di aprile, l'indebitamento netto è stato innalzato dal –3,9 per cento al –4,5 per cento nel 2023 (+0,6 per cento), dal –3,3 per cento al – 3,7 per cento nel 2024 (+ 0,4 per cento) e dal –2,8 per cento al –3 per cento nel 2025; il saldo primario passa dal –0,8 per cento previsto nel DEF di aprile allo –0,4 per cento della Nota in esame per diventare positivo nel 2024 e raggiungere un surplus nel 2025;

    pertanto, grazie al miglioramento del quadro economico registrato nel terzo trimestre e all'andamento dell'indebitamento netto tendenziale (-3,4 per cento nel 2023 e –3,6 per cento nel 2024), il Governo intende destinare, con il nuovo quadro programmatico, tutti i margini di bilancio a disposizione (1,1 per cento del PIL nel 2023 e 0,1 per cento nel 2024), pari a circa 21 miliardi di euro, ossia la manovra netta della prossima legge di bilancio, al rafforzamento del contrasto del caro energia per famiglie e imprese per il solo primo trimestre del 2023, rinviando alla predisposizione del prossimo DEF la valutazione della sussistenza dell'esigenza di ulteriori interventi di calmierazione delle bollette e di aiuti a imprese e famiglie nonché delle modalità di Finanziamento di tali interventi;

    gli effetti delle suddette misure sul quadro macroeconomico programmatico sono di modesto impatto, in quanto l'effetto positivo sulla crescita del PIL è valutato in soli 0,3 punti percentuali di crescita aggiuntiva in confronto allo scenario tendenziale nel 2023 e di 0,1 punti percentuali nel 2024;

    nessun passaggio della Nota in esame, tuttavia, è dedicato alla manovra lorda, ovvero agli ulteriori interventi di politica economica, con relative modalità di copertura finanziaria, che l'attuale governo intenderà adottare nella manovra 2023-2025, in violazione delle prescrizioni dell'articolo 10-bis, comma 1, lettera c-bis), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, di contabilità e finanza pubblica, secondo la quale la Nadef contiene «l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui alla lettera a)»;

    il Parlamento è, pertanto, tenuto a esprimersi su un Documento privo delle indicazioni essenziali sui contenuti della prossima manovra e ad apprendere dai mezzi di comunicazione gli orientamenti del Governo in merito a pensioni, fisco, reddito di cittadinanza, incentivi edilizi, in particolare il cosiddetto «superbonus 110 per cento»;

    sul fisco, segnatamente, il Governo sarebbe intenzionato ad innalzare il limite di ricavi e compensi, attualmente fissato a 65.000 euro, per poter accedere all'imposta sostitutiva del 15 per cento prevista dal regime forfetario, mentre è la stessa Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva, allegata alla Nadef, ad affermare che «l'analisi statistica sembra confermare per il 2019 un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di beneficiare dell'agevolazione prevista dal regime forfetario» anche a causa di «una tendenza a sottodichiarare i ricavi»: in sostanza, il Governo sarebbe orientato a rafforzare una misura che ha dimostrato di incentivare l'evasione;

    la lotta all'evasione deve, invece, costituire uno dei pilastri dell'azione pubblica, anche in considerazione del fatto che tra gli obiettivi quantitativi sottoposti a monitoraggio per tutta la fase di attuazione del PNRR è stata inclusa la «Riduzione del tax gap», con un obiettivo di riduzione della propensione all'evasione, calcolata per tutte le imposte ad esclusione dell'IMU e delle accise, di almeno il 15,8 per cento entro il 2024, e il 17,6 per cento entro il 2023;

    tenuto conto che,

    secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di ottobre 2022, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) ha registrato un aumento del 3,5 per cento su base mensile e dell'11,9 per cento su base annua («tendenziale»), portando l'inflazione acquisita per il 2022 all'8 per cento. Occorre risalire al marzo del 1984 per un tendenziale dell'indice generale NIC pari all'11,9 per cento;

    tali incrementi dei prezzi, colpiscono in modo regressivo, come confermato anche da un lavoro dell'UPB, principalmente: i) i lavoratori a reddito fisso, come gran parte del lavoro dipendente, compreso le fasce più deboli della popolazione, le famiglie a basso reddito e i lavoratori precari; ii) i risparmiatori che hanno investito, direttamente o indirettamente, a tassi di interesse fissi, che sono spesso risparmiatori meno sofisticati e con importi di risparmio limitati. Nella Nota in esame, l'attuale Governo non indica alcun provvedimento ulteriore rispetto a quelli legati al caro energia, per sostenere i soggetti maggiormente colpiti dall'attuale andamento dei prezzi, limitandosi a rinviare al prossimo DEF la valutazione di ulteriori interventi per imprese e famiglie;

    sul PNRR, il Governo, pur non citando il tema nella Nota in esame, ha in più occasioni manifestato l'intenzione di richiedere, nelle sedi istituzionali europee, un adeguamento del Piano per adattarlo alle necessità correnti. Si tratta di una iniziativa che rischia di compromettere il raggiungimento degli obiettivi e delle scadenze previste e il versamento delle rate spettanti al nostro Paese;

    l'andamento del mercato del lavoro, grazie all'azione del precedente esecutivo, ha continuato a rispondere con tempestività al ciclo economico, con l'occupazione che ha ripreso a crescere e il tasso di disoccupazione al 7,9 per cento ad agosto e a settembre, al livello minimo dal 2009 ad oggi. Tuttavia, in prospettiva, la Nota in esame evidenzia che la perdita di slancio dell'attività economica nel 2023 potrebbe portare a un'inversione di tendenza nel mercato del lavoro senza, tuttavia, indicare misure per interventi a sostegno dell'occupazione; la Nadef, inoltre, non indica quali sarebbero gli effetti, in termini di PIL e di occupazione, delle eventuali modificazioni che si vogliono introdurre;

    sul fronte delle spese, preoccupa fortemente il dato della spesa sanitaria che rimane confermata, nel quadro tendenziale, in diminuzione in rapporto al PIL negli anni 2023 (6,6 per cento) e 2024 (6,2 per cento), nonostante il nostro sistema sanitario sia ancora duramente impegnato dall'epidemia da Covid; nella Nota in esame non sono previsti, altresì, interventi in materia di scuola, pensioni e incentivi per gli investimenti,

impegna il Governo:

   in tema di energia e ambiente:

    a destinare alle misure anticrisi in favore delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie non solo le risorse della manovra netta ma anche quelle derivanti da ulteriori misure a carattere redistributivo, quali ad esempio quelle rivenienti dal rafforzamento della tassazione degli extraprofitti, al fine di:

     a) garantire che gli interventi previsti per fronteggiare il caro energia siano applicati per tutto il periodo che si renderà necessario; affiancare a tali interventi misure per sostenere i soggetti maggiormente colpiti dall'incremento dei prezzi di altri beni primari, a partire da quelli alimentari, che rischiano di colpire duramente i soggetti più poveri e, in particolare, le famiglie i cui redditi nominali non variano al variare dell'inflazione; adottare interventi per sostenere le imprese dei settori maggiormente colpiti dagli effetti negativi dell'incremento dei prezzi e dei tassi d'interesse; monitorare costantemente l'andamento della situazione del caro prezzi al fine di predisporre i necessari interventi;

     b) intraprendere le iniziative necessarie presso le sedi istituzionali europee al fine di concordare politiche e strumenti comuni di intervento orientati ad evitare che la persistenza dell'inflazione abbia ricadute negative sulla diseguaglianza sociale – in termini di distribuzione del reddito e della ricchezza – e sulla continuità operativa delle imprese, sull'occupazione e sulle famiglie;

     c) adottare interventi per la transizione ecologica, in linea con le misure decise nell'ultimo consiglio europeo; ridurre la dipendenza complessiva dai combustibili fossili e proseguire nell'azione di diversificazione delle importazioni di energia; adottare misure per aumentare l'efficienza energetica e la sicurezza sismica degli edifici, anche attraverso la previsione di misure a carattere strutturale e finanziariamente sostenibili, e ad affrontare la questione dei crediti fiscali incagliati; adottare misure per promuovere la mobilità sostenibile; promuovere gli acquisti aggregati di energia da rivendere a prezzo calmierato: superare le strozzature per accrescere la capacità di trasporto interno del gas; sviluppare le interconnessioni tra le reti di energia elettrica e accelerare il dispiegamento di capacità produttiva da fonti rinnovabili, anche favorendo lo sviluppo delle comunità energetiche; ridurre progressivamente i sussidi ambientalmente dannosi, prevedendo adeguate misure compensative per le famiglie e le imprese più vulnerabili;

     d) prevedere, in favore degli enti territoriali, risorse dirette a contenere l'aumento dei prezzi dell'energia anche mediante l'utilizzo di flessibilità di bilancio; a prevedere risorse a fronte delle maggiori spese sostenute per l'aumento dei prezzi dell'energia da parte delle strutture sanitarie e socio-sanitarie;

   in tema di lavoro, redditi e fisco:

    a sostenere il livello delle retribuzioni e il potere d'acquisto dei salari, in primo luogo attraverso la riduzione strutturale del cuneo fiscale gravante sul costo del lavoro, rafforzando il processo avviato nella scorsa legislatura e a introdurre una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito in famiglia, e non prevedere invece modelli di tassazione su base familiare che disincentivano l'offerta di lavoro femminile, ad ampliare il congedo di paternità, a presidiare la realizzazione degli asili nido, come previsto dal PNRR, con l'obiettivo di aumentare l'offerta di lavoro, dare impulso all'occupazione femminile, far emergere il lavoro nero e favorire il ritorno nel mondo del lavoro, dopo il congedo di maternità obbligatorio;

    a rafforzare l'assegno unico, prima misura universalistica e progressiva a tutela e a sostegno della natalità, della genitorialità e della famiglia, aumentando gli importi previsti, ampliando la platea dei beneficiari attraverso la modifica di quei requisiti di accesso risultati troppo stringenti e rafforzando le clausole di salvaguardia;

    a introdurre un salario minimo contrattuale, seguendo il modello tedesco, nei settori a più alta incidenza di povertà lavorativa, con una soglia minima affidata alla proposta delle parti sociali e che comunque rispetti i parametri della direttiva europea, garantendo altresì l'equo compenso in tutti i rapporti dove il committente non è persona fisica e che preveda la sanzione in capo esclusivamente al committente;

    a proseguire nell'azione di contrasto all'evasione, estendendo la tracciabilità dei pagamenti, incrociando le banche dati, potenziando le Agenzie fiscali, premiando maggiormente i contribuenti leali, e a non ricorrere a nessuna ipotesi di condono fiscale e di innalzamento del tetto dell'uso del contante; a garantire la salvaguardia della progressività nonché dell'equità orizzontale e verticale del nostro sistema fiscale;

    in materia di pensioni, a introdurre, per le nuove generazioni, una pensione di garanzia, che stanzi fin da subito le risorse necessarie a garantire una pensione dignitosa a chi ha carriere lavorative discontinue e precarie; a consentire l'accesso alla pensione a condizioni più favorevoli a chi ha svolto lavori gravosi o usuranti o lavori di cura in ambito familiare, anche rendendo strutturali APE sociale (da estendere agli autonomi) e Opzione donna; a rafforzare la previdenza complementare e gli strumenti che possono favorire il ricambio generazionale e la gestione delle crisi aziendali; ad aumentare il valore e la platea dei beneficiari della «quattordicesima» per rafforzare la tutela dei pensionati e delle pensionate di fronte al carovita;

    a rafforzare la componente di servizi alla persona in materia di reddito di cittadinanza, finalizzata all'attivazione di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà;

   in tema di welfare e istruzione:

    a proseguire nell'azione di incremento delle risorse disponibili, finanziarie e professionali, per il funzionamento e il potenziamento del sistema sanitario nazionale, compresa la domiciliarità, la medicina territoriale, l'assistenza e la terapia domiciliare, il potenziamento, l'adeguamento e rinforzo delle strutture ospedaliere e per il rafforzamento della governance territoriale di prossimità con i relativi costi aggiuntivi; a predisporre un nuovo patto per la salute per riportare il livello della spesa sanitaria stabilmente al di sopra del 7 per cento del PIL; a garantire la totale copertura delle spese legate all'emergenza sanitaria da Covid finora sostenuta dalle regioni;

    a prevedere misure volte a sostenere l'istruzione, l'Università e la ricerca, assicurando che le risorse liberate dalla riduzione della spesa per istruzione conseguente al calo demografico siano reinvestite nel medesimo settore a beneficio dei giovani e delle future generazioni, incrementando i finanziamenti per il rinnovo del contratto di lavoro, aumentando gli investimenti finanziari nel settore 0-6 anni;

   in tema di PNRR ed investimenti:

    a dare piena e rapida attuazione al PNRR, così come già concordato con le istituzioni europee, rispettando tutti gli obiettivi, le riforme da attuare e le scadenze temporali previste; a garantire la realizzazione delle opere messe a bando, anche prevedendo lo stanziamento di ulteriori risorse a copertura dei rincari dei prezzi dei materiali;

    a sostenere le imprese nella transizione ecologica; ad estendere il Piano Transizione 4.0 agli investimenti per la transizione ecologica, rendendolo maggiormente fruibile dalle micro, piccole e medie imprese; a riorganizzare gli incentivi fiscali per le imprese, con particolare riferimento a quelli per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione; ad attuare e potenziare i progetti del PNRR a sostegno della ricerca e dell'innovazione, a partire dal rafforzamento della ricerca di base e applicata: a sostenere i processi di innovazione e trasferimento tecnologico; a rafforzare le politiche industriali per i settori di pulita.
(6-00001) «Ubaldo Pagano, Braga, De Luca, Guerra, Malavasi, Manzi».


   La Camera,

   premesso che:

    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) rivede e integra quella approvata dal precedente esecutivo il 28 settembre, in cui venivano aggiornate le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica a legislazione vigente rimandando al futuro Governo il compito di elaborare lo scenario programmatico;

    il documento così integrato si presenta alquanto scarno di indicazioni anche in relazione all'imminente presentazione della manovra di bilancio 2023-25;

    il quadro economico, secondo quanto riferito dal Governo, risulterebbe mutato rispetto a fine settembre: le tendenze recenti dell'economia sono state più positive del previsto, giacché nel terzo trimestre il PIL è aumentato dello 0,5 per cento sul periodo precedente, smentendo le aspettative dei previsori e portando la crescita acquisita per quest'anno (sulla media dei dati trimestrali) al 3,9 per cento;

    la previsione di crescita del PIL nello scenario tendenziale a legislazione vigente è stata rivista al rialzo per il 2022, da 3,3 per cento a 3,7 per cento, mentre quella per il 2023 è stata ridotta dallo 0,6 per cento allo 0,3 per cento. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate, all'1,8 per cento e all'1,5 per cento;

    l'indebitamento netto tendenziale per il 2022 è previsto al –5,1 per cento (rispetto al –5,6 per cento programmatico presentato nel DEF 2022). Per il 2023 l'aggregato è previsto al –3,4 per cento del PIL e quindi migliore di 0,5 punti percentuali rispetto al DEF 2022. Negli anni 2024 e 2025 invece l'indebitamento netto tendenziale si prevede in peggioramento rispetto al DEF 2022;

    per quanto riguarda il saldo primario tendenziale si registra un netto miglioramento rispetto al quadro programmatico del DEF 2022 lungo tutto il periodo considerato. Anche rispetto alla NADEF di settembre, la Nota aggiornata registra un miglioramento, prevedendo un avanzo primario del 0,7 per cento del PIL nel 2023 (0,5 per cento previsto in settembre), 0,2 per cento nel 2024 e dello 0,8 per cento nel 2025 (0,7 per cento previsto in settembre);

    in considerazione dell'elevata incertezza del quadro economico e della necessità di continuare a contrastare il caro energia, per quanto concerne la manovra 2023-2025, il Governo ha deciso di richiedere, con la Relazione che accompagna la NADEF 2022 (ex articolo 6, della legge n. 243 del 2012), l'autorizzazione del Parlamento a fissare un nuovo sentiero programmatico per l'indebitamento netto della PA;

    lo scenario per gli anni 2022-2024 mostra infatti un sostanziale scostamento tra i valori tendenziali e quelli programmatici in ciascun anno dal 2022 al 2024. Solo nel 2025 l'indebitamento programmatico è inferiore al tendenziale;

    il confronto con il tendenziale aggiornato della NADEF evidenzia come i nuovi obiettivi generino uno spazio di bilancio pari all'1,1 per cento del PIL nel 2023 e allo 0,1 per cento del PIL nel 2024, mentre nel 2025 l'obiettivo di indebitamento netto è inferiore di circa 0,2 punti percentuali (al netto di arrotondamenti) alla stima tendenziale;

    i nuovi livelli programmatici di deficit in rapporto al PIL sono quindi posti al 4,5 per cento per il 2023 (+1,1 per cento), al 3,7 per il 2024 (+0,7 per cento) e al 3,0 per cento per il 2025 (-0,2 per cento). Nello specifico, con la Relazione ex articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012, gli obiettivi programmatici sono fissati a 4,5 nel 2023, 3,7 nel 2024 e 3 nel 2025, per cui, rispetto alla previsione tendenziale, si registra un margine di risorse da utilizzare pari a 21 miliardi per il 2023 e 2,4 miliardi per il 2024. In questo senso, la Relazione dà conto del c.d. extra gettito pari a 9,1 miliardi per il 2022;

    in ottemperanza alle norme della legge di contabilità e finanza pubblica sui contenuti obbligatori della NADEF, il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di competenza potrà quindi aumentare fino a 206 miliardi di euro nell'anno 2023, 138,5 miliardi nel 2024 e 116,5 miliardi nel 2025. Il corrispondente livello del saldo netto da finanziare di cassa potrà aumentare fino a 261 miliardi di euro nell'anno 2023, 180,5 miliardi nel 2024 e 152,5 miliardi nel 2025;

   considerato che:

    i prezzi dell'energia sono recentemente diminuiti, ma restano a livelli storicamente elevati e vi è il rischio di una nuova impennata durante i mesi invernali. Inoltre, l'approvvigionamento di gas dell'Italia si basa principalmente su flussi di importazione soggetti a rischi di varia natura nell'attuale contesto geopolitico;

    in tale quadro, il Governo dichiara di voler limitare quanto più possibile l'impatto del caro energia sui bilanci delle famiglie, specialmente quelle più bisognose, e di garantire la sopravvivenza e la competitività delle imprese italiane sia a livello globale sia nel contesto europeo, anche in considerazione dei corposi interventi recentemente annunciati da altri Paesi membri dell'Unione europea e non solo;

    le risorse aggiuntive che saranno rese disponibili con lo scostamento summenzionato e richiesto con la Relazione ex articolo 6, della legge n. 243 del 2012, non appaiono sufficienti a coprire la necessità di ulteriori e più estese misure di contrasto degli aumenti energetici, in supporto di famiglie e imprese;

    con un cambio di rotta rispetto a quanto sempre affermato dagli esponenti del Governo attualmente in carica, e dal Presidente del Consiglio in primis, seppure non formalmente nella NADEF, ma nello stesso Consiglio dei Ministri che ne ha approvato revisione ed integrazione, si è altresì anticipata la volontà di intervenire sulla questione del caro energia rivedendo i divieti in materia di approvvigionamento del gas naturale, secondo una modalità che non può assolutamente condividersi;

    sul fronte del mercato del lavoro, nel biennio 2023-2024, la maggiore espansione del PIL favorisce un aumento dell'input di lavoro e una crescita più accentuata dei redditi da lavoro che contribuiscono a sostenere i consumi delle famiglie. La dinamica più vivace dell'occupazione, inoltre, comporta un minor tasso di disoccupazione, che risulta inferiore di un decimo nel triennio 2023-2025 rispetto a quanto delineato nel quadro macroeconomico tendenziale fino ad attestarsi al 7,4 per cento a fine periodo;

    tale previsione conferma la bontà delle politiche adottate dai precedenti Governi in materia di politiche attive del lavoro;

    nel 2022 la pressione fiscale a legislazione vigente salirà al 43,8 per cento del PIL, un livello inferiore di 0,1 punti percentuali rispetto alla previsione di settembre. Dal 2023 al 2025 è atteso un calo medio di circa 0,4 punti di PIL all'anno, fino a raggiungere il 42,5 per cento del PIL a fine periodo;

    grazie anche ai modelli di compliance adottati negli ultimi anni si è osservata una diminuzione dell'evasione tributaria di circa 4,6 miliardi di euro nel 2018 e di quasi 4,5 miliardi ulteriori nel 2019, per un totale di 9,1 miliardi di euro;

    il calo di sommerso ed economia illegale può legarsi soprattutto ai maggiori controlli, nonché da alcune politiche per l'emersione del nero, come appunto il Superbonus 110 per cento o le misure del piano cashback,

impegna il Governo:

   1) in materia di politiche di incentivo alla transizione ecologica:

    a) con riferimento agli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici privati, a prevedere, compatibilmente con la normativa europea di riferimento, la proroga degli incentivi edilizi e, segnatamente, della misura del Superbonus 110 per cento, ivi inclusi il rinnovo del cosiddetto «sconto in fattura» e «cedibilità del credito», valutando di includere altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell'accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura;

    b) a prorogare il termine per usufruire del Superbonus 110 per cento attualmente previsto per le abitazioni unifamiliari;

    c) a valutare la possibilità di ulteriori cessioni dei crediti di cui all'articolo 121 del c.d. decreto Rilancio a soggetti diversi da banche, istituti finanziari e assicurazioni, consentendo la cessione non solo ad esaurimento del numero delle possibili cessioni attualmente previste, ma anche prima;

    d) a prevedere iniziative volte a consentire agli operatori di velocizzare l'avanzamento delle pratiche vecchie e nuove per l'acquisto di crediti di imposta ai sensi del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77, nonché misure di contenimento dei costi delle commissioni postali e bancarie al fine delle operazioni volte alla cessione del credito per il Superbonus 110 per cento;

   2) al fine di contrastare la prevedibile compressione dei consumi e, con essa, una spirale viziosa che rischia di deprimere l'intero sistema produttivo e commerciale, a utilizzare gli spazi derivanti dalla prossima manovra economica per nuove iniziative espansive:

    a) proseguendo nell'azione di contrasto del cosiddetto «caro-energia», attraverso un approccio organico, sostenibile e strutturale, volto a implementare politiche pubbliche che tutelino e mettano al riparo, da oscillazioni eccessive del prezzo dell'energia elettrica, microimprese e clienti finali, soprattutto civili vulnerabili o in condizioni di povertà energetica, anche mediante investimenti per l'efficienza energetica nell'edilizia residenziale e popolare, il ricorso a contratti di acquisto di energia rinnovabile di lungo periodo, la promozione dell'autoconsumo e delle comunità energetiche, nonché interventi per la riduzione della dipendenza energetica del Paese e per la diversificazione degli approvvigionamenti, nel rispetto del quadro definito dal Green New Deal europeo, nonché valutando di promuovere interventi a livello europeo per contenere gli effetti del rincaro dei prezzi delle materie prime e limitarne l'impatto sul rilancio del sistema produttivo nazionale e sugli investimenti finanziati con le risorse finanziate con il Recovery plan, scongiurando il pericolo che detto rincaro possa pregiudicare il conseguimento degli obiettivi stabiliti con il PNRR e le relative funzionalità anticicliche;

    b) operando un taglio del cuneo fiscale, utile a consentire un recupero quantomeno parziale della perdita di potere d'acquisto salariale, che si sta registrando vieppiù negli ultimi mesi e che non ha pari in Europa;

    c) assicurando la necessaria liquidità alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalle attuali emergenze, mediante la concessione di garanzie anche alla luce della comunicazione della Commissione n. 2022/C 131 I/01 sul nuovo quadro temporaneo degli aiuti di Stato;

    d) prevedendo, in favore degli enti territoriali, risorse dirette a contenere l'aumento dei prezzi dell'energia anche mediante l'utilizzo di flessibilità di bilancio; continuando a sostenere la risposta del sistema sanitario; adeguando i fondi destinati alla realizzazione di investimenti pubblici alla dinamica imprevista dei costi dell'energia e delle materie prime, sia per i lavori in corso di esecuzione che per quelli di prossimo affidamento, prioritariamente con riferimento ai progetti individuati nel PNRR;

    e) adottando misure di sostegno per il settore delle costruzioni su cui gravano gli aumenti dei costi energetici e la carenza di alcuni materiali, anche al fine di evitare che tale problematica possa incidere su una tempestiva ed efficiente attuazione dei progetti di investimento del PNRR;

    f) consolidando la crescita del PIL, stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR, in particolare mirando ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all'evasione, nonché indirizzando le risorse di bilancio verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione e sanità;

   3) a riformare i meccanismi di definizione del prezzo unico nazionale (PUN), superando il sistema attuale del cosiddetto system marginal price (SMP) e prendendo invece in considerazione il costo medio reale del parco di generazione disponibile;

   4) a perseguire ed incrementare, con una efficace e concreta modalità di riscossione, una politica fiscale volta alla tassazione dei c.d. extra-profitti delle imprese energetiche – che hanno conseguito utili eccezionalmente in rialzo –, al fine di sostenere il pagamento delle forniture di energia elettrica e gas in favore di utenti economicamente e/o fisicamente svantaggiati;

   5) a proseguire nell'attuazione del Green New Deal, in particolare;

    a) incrementando gli investimenti nelle fonti rinnovabili, che necessitano non esclusivamente di incentivi quanto di un quadro regolatorio certo, della semplificazione dei processi autorizzatori, e soprattutto del completamento delle regole del mercato elettrico, che in molti settori vede il predominio delle fonti fossili semplicemente perché mancano le regole per «gestire» le rinnovabili;

    b) individuando un piano industriale impiantistico del Paese, anche ponendo in essere interventi di semplificazione e accelerazione dei procedimenti autorizzativi per la realizzazione e l'esercizio di impianti da fonti rinnovabili, al fine di garantire il conseguimento e potenziamento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione fissati dal Piano nazionale integrato di energia e clima;

    c) assumendo idonee iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate a favorire la transizione ecologica, energetica e verso l'economia circolare, mediante la progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi e la tempestiva definizione di appositi indicatori per gli investimenti ecosostenibili;

    d) dando seguito all'impegno congiunto di porre fine al finanziamento pubblico per i progetti internazionali sui combustibili fossili entro la fine del 2022, adottato alla conferenza globale sul clima di Glasgow lo scorso anno, tenuto conto che l'Italia, secondo la recente ricerca pubblicata da Oil Change International e Friends of the Earth US, a cui hanno collaborato Legambiente e ReCommon, rimane il sesto maggior fornitore di finanza pubblica internazionale per combustibili fossili a livello globale, piazzandosi davanti ad Arabia Saudita e Russia;

    e) adottando ogni iniziativa, anche di carattere normativo, affinché, nell'ambito della pianificazione e gestione dei rifiuti vengano assunte scelte che prevedano la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento e che escludano nuove soluzioni impiantistiche basate sull'incenerimento dei rifiuti o comunque tali da incidere negativamente sulla qualità dell'aria e dei suoli, e la contestuale adozione di pratiche gestionali e soluzioni impiantistiche finalizzate alla riduzione della produzione di rifiuti, alla raccolta differenziata, alla tariffazione puntuale e alla promozione di filiere produttive volte al riuso, alla riparabilità, riciclabilità e compostabilità dei beni e materiali;

   6) a introdurre nel nostro ordinamento il c.d. salario minimo, ovverosia una soglia minima di dignità salariale sul monte ore, non inferiore a 9 euro lorde, al di sotto della quale non scendere, così rafforzando la contrattazione collettiva, stabilendo i criteri per individuare i cc.dd. contratti leader (siglati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative), contrastando il dumping salariale e la concorrenza sleale, nonché prevedendo la detassazione degli aumenti dei rinnovi contrattuali;

   7) in materia di dignità delle condizioni di lavoro sul mercato:

    a) a contrastare il precariato, continuando a prevedere incentivi volti a favorire le assunzioni a tempo indeterminato, nonché collegando strettamente le tipologie contrattuali a tempo determinato a specifiche causali;

    b) a inserire, nella prossima legge di bilancio, le disposizioni necessarie al completamento di un sistema di tutele in favore dei lavoratori autonomi, avviato con l'introduzione dell'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, attraverso l'estensione delle misure già previste per i lavoratori dipendenti;

   8) in materia di politiche attive del lavoro:

    a) a creare una piattaforma nazionale di domanda e offerta di lavoro che:

   1) raccolga tutti i dati dei beneficiari di prestazioni (non solo percettori di RdC, ma anche di Naspi, Discoll, Ds agricola, etc.);

   2) veicoli le informazioni alle imprese, in modo da favorire l'incontro della domanda da parte delle aziende e l'offerta da parte della forza lavoro nel mercato;

   3) consenta l'erogazione alle aziende delle varie agevolazioni, in termini di esonero contributivo, di cui godrebbero assumendo i percettori di RdC;

    b) a prevedere, nel primo provvedimento utile, una misura volta a riattivare i contratti dei Navigator, nonché a istituire presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un tavolo tecnico che, con la partecipazione delle associazioni sindacali e di categoria maggiormente rappresentative, definisca una strategia occupazionale per la figura dei Navigator sì da garantire la continuità lavorativa di tali figure professionali e, al contempo, non sprecare l'investimento effettuato negli anni per professionalità ormai acquisite e certamente valorizzandoli all'interno del sistema di servizi per il lavoro e l'inclusione sociale che il nostro Paese necessita;

   9) per far fronte alla emergenza povertà:

    a) ad adottare le iniziative necessarie a risolvere le emergenti problematiche di carattere sociale, rafforzando le misure per affrontare la povertà alimentare, ampliando anche il bonus sociale, e le crescenti disparità generazionali, di genere e territoriali, in particolare con interventi finalizzati a invertire il trend demografico del Paese e a favorire l'inserimento lavorativo dei giovani e delle donne, nonché rafforzando gli interventi a sostegno della ripresa economica nel Mezzogiorno e nelle aree interne e isole minori, al fine di evitare che la crisi innescata dall'emergenza sanitaria accentui maggiormente, negli anni, le disparità fra le diverse aree del Paese;

    b) a intervenire nella semplificazione del funzionamento del fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e del fondo per la morosità incolpevole, che muova da una preventiva azione di monitoraggio sulle modalità e sui tempi di utilizzo delle risorse e sull'efficacia della loro pregressa gestione, definendo criteri uniformi e omogenei nella quantificazione e nel riparto delle stesse e individuando modalità procedurali atte a renderne tempestiva l'erogazione nei confronti dei soggetti aventi diritto, al fine di porre in essere una effettiva azione di contrasto del disagio abitativo e pervenire a una adeguata definizione delle politiche abitative nel nostro Paese;

   10) al fine di attuare pienamente l'articolo 3, comma 2, della Costituzione, per l'uguaglianza sostanziale e la piena parità di diritti delle donne:

    a) a predisporre un piano straordinario di misure finalizzato al sostegno e all'incentivazione del lavoro femminile, adottando in particolare politiche di conciliazione temi di vita e lavoro, incrementando la dotazione di servizi di sostegno alla genitorialità, anche al fine di contrastare il problema dell'abbandono del lavoro da parte delle donne con bassi livelli di istruzione, soprattutto con figli a carico;

    b) ad adottare tutte le iniziative necessarie al raggiungimento dell'obiettivo n. 5 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze;

    c) a prevedere una «strategia nazionale per la parità di genere», per colmare i persistenti divari di genere nel mondo del lavoro, a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, e sviluppare il pieno potenziale femminile nelle imprese, nella politica e nella società, nonché di conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico;

    d) a istituire immediatamente l'osservatorio istituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per la valutazione dell'impatto di genere come prassi ordinaria nella fase ex ante progettuale di qualsiasi iniziativa legislativa, politica, strategica, programmatica, indispensabile per cambiare il metodo decisionale e superare diseguaglianze, valorizzando le diversità;

    e) ad assicurare la necessaria continuità ai finanziamenti, alle attività e al funzionamento dei centri e delle reti antiviolenza territoriali e dei centri e servizi per uomini autori di violenza, al fine di rafforzare la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e prevedere sempre maggiori azioni per il reinserimento economico e sociale, con particolare attenzione al mondo del lavoro, delle donne vittime di violenza che escono dai centri;

    f) a continuare a perseguire a livello europeo, ogni politica e misura finalizzata a promuovere la parità tra donne e uomini, sostenendola nell'ambito dei programmi strategici pluriennali a largo raggio e nella programmazione delle risorse, per colmare il divario in materia di occupazione, retribuzioni, pensioni e processo decisionale, eradicare la violenza di genere, aiutare le vittime e promuovere la parità di genere e dei diritti delle donne nel mondo, in primo luogo garantendo l'integrazione sistematica della dimensione di genere nelle politiche dell'Unione europea;

   11) in materia di sicurezza sul lavoro:

    a) a migliorare le ispezioni in quantità, qualità e frequenza, attraverso la giusta e necessaria riforma del livello istituzionale di indirizzo e programmazione, l'integrazione delle banche dati disponibili, lo sviluppo di tutti i servizi di prevenzione e per la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso assunzioni mirate e finanziamenti ad hoc e attraverso la realizzazione di una anagrafe di Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, anche sul territorio (RLS/RLST), consultabile e utilizzabile presso le sedi regionali dell'INAIL;

    b) a investire, tramite l'INAIL, risorse sulla ricerca, sia per proteggere i lavoratori e le lavoratrici utilizzando le tecnologie innovative di protezione passiva, sia per accompagnare le modifiche ormai veloci delle modalità lavorative, per mettere al centro la protezione della persona;

    c) a valorizzare la contrattazione come misura prevenzionale, attraverso la qualificazione delle imprese e la c.d. patente a punti, suscettibile di favorire la regolarità rispetto alle norme sulla sicurezza sul lavoro, la legalità e la piena applicazione dei CCNL;

   12) a rafforzare le misure volte a sostenere l'istruzione, l'Università e la ricerca, anche garantendo l'adeguamento dei trattamenti degli insegnanti ai livelli europei, l'assunzione di più psicologi e pedagogisti per fornire sostegno ai nostri ragazzi e a tutta la comunità scolastica, l'introduzione di una «scuola dei mestieri» per valorizzare e recuperare la tradizione dell'artigianato italiano, l'aumento dei fondi per Università e ricerca a favore di studenti, ricercatori e personale tecnico e amministrativo, l'accesso aperto ai risultati delle ricerche e la riduzione del numero chiuso per l'accesso all'Università;

   13) in materia di salute e sanità:

    a) a proseguire nell'azione di incremento delle risorse da destinare al funzionamento del Servizio Sanitario nazionale, sia in termini di risorse finanziarie che professionali, con particolare riferimento agli investimenti necessari per la medicina d'urgenza, al finanziamento dei cicli di specializzazione, della domiciliarità, della medicina territoriale, al potenziamento, adeguamento e rinforzo delle strutture ospedaliere e al rafforzamento della governance dei distretti socio-sanitari;

    b) a riformare il Titolo V della Costituzione, in particolare riportando la materia della salute nella competenza esclusiva dello Stato, così evitando le attuali disfunzioni dei 20 sistemi regionali, a maggior ragione emerse nel corso della pandemia Covid-19;

    c) a potenziare e rendere maggiormente accessibili le terapie innovative e avanzate;

    d) a sostenere con incentivi e sussidi i pronto soccorso, aumentare le retribuzioni per il personale sanitario, completare l'incremento delle pensioni di invalidità per le persone con disabilità, potenziare gli strumenti per i percorsi di vita indipendente delle persone con disabilità e non autosufficienti, dare attuazione alla legge delega in tema di disabilità, definire e potenziare le tutele per i caregiver, nonché prevedere misure volte al c.d. «silver cohousing» al fine di creare condizioni di vita migliori per gli anziani;

   14) in continuità con l'istruttoria già svolta nel corso dell'esame, nella passata Legislatura, della delega fiscale:

    a) ad adottare eventuali misure di riattivazione del programma Cashback, in un'ottica generale di riforma e di modernizzazione in senso digitale del sistema dei pagamenti;

    b) a trasformare gradualmente il sistema attuale delle fax expenditures in un sistema di rimborso diretto e tracciabile in tempo reale, con evidenti benefici anche per le complessive attività di gestione di competenza dell'erario;

   15) nell'ottica della collaborazione tra fisco e contribuente:

    a) ad adottare con urgenza misure in materia di riscossione dei carichi pendenti che, attraverso un piano di dilazione dei pagamenti, supportino i contribuenti, inclusi coloro che risultino decaduti da precedenti rateazioni, anche a valere sul medesimo debito inscritto a ruolo, tenuto conto della recrudescenza della crisi economica;

    b) a valutare l'opportunità di prevedere misure di definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo presso l'Agente per la Riscossione, al fine di agevolare lo smaltimento del magazzino dei crediti fiscali;

    c) a improntare la logica propria degli strumenti deflattivi del contenzioso anche alla valutazione delle effettive possibilità per il contribuente di far fronte al proprio debito erariale, per trovare il corretto punto di equilibrio tra interessi erariali e salvaguardia della continuità aziendale e al potenziamento del sistema di riscossione, attraverso la destinazione di maggiori risorse strumentali e di personale e di maggiori poteri di indagine e controllo periodico al soggetto riscossore, nonché prevedendo l'implementazione di banche dati interoperabili, aumentando anche la frequenza di aggiornamento di quelle già disponibili, evitando in tal modo l'incremento del magazzino dei crediti fiscali inesigibili;

    d) a prorogare i termini delle notifiche delle cartelle esattoriali che facciano riferimento al periodo della pandemia, e a consentire una «Rottamazione quater» per le cartelle esattoriali e il proseguimento «nell'azione di sostegno» a tutti coloro che sono stati più colpiti dalla crisi dovuta al Covid;

    e) a prevedere un'ulteriore proroga, di almeno due anni, in materia di rateizzazione delle cartelle, stabilendo che alla presentazione della domanda di rateizzazione consegua la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza e il divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive come già previsto dal decreto ristori (decreto-legge n. 157 del 2020);

   16) a garantire il rapido completamento della realizzazione delle opere infrastrutturali stradali e ferroviarie del Paese, sia longitudinali che trasversali, e il miglioramento nonché potenziamento delle infrastrutture esistenti e non adeguate a soddisfare la domanda di viabilità nelle aree interne;

   17) in materia di giustizia:

    a) a potenziare gli strumenti di contrasto alle mafie già esistenti, completare la riforma in tema di ergastolo ostativo, tutelare i principali presìdi antimafia come il 41-bis, le misure di prevenzione personali e patrimoniali;

    b) a proseguire nella lotta alla corruzione, in particolare attraverso l'adozione di misure volte a garantire maggiore trasparenza e controllo dei fondi del PNRR e l'implementazione delle tutele per il lavoratore che denuncia (c.d. «whistleblowing») e per i testimoni di giustizia;

    c) a proseguire nella politica di contrasto alle agromafie ed ecomafie, tutelando il diritto alla salute attraverso un efficace sistema di repressione delle attività della criminalità organizzata e dei reati ambientali in generale;

   18) a livello europeo:

    a) a promuovere una revisione sostanziale del meccanismo del Patto di Stabilità e Crescita, che tenga conto delle esigenze di ripresa socio-economica in ciascuno Stato membro, a partire dal mantenimento dell'attivazione della clausola generale di salvaguardia, ove necessario, anche nel corso del 2023, per consentire agli Stati membri di continuare ad adottare le necessarie misure di flessibilità di bilancio finalizzate a ridurre al minimo l'impatto economico e sociale della grave crisi economica;

    b) ad avviare con urgenza un confronto costruttivo per l'istituzione di un Fondo energetico europeo straordinario, quale strumento, a disposizione dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, a supporto della lotta al caro energia, al fine di garantire una maggiore autonomia sul fronte energetico;

   19) in uno spirito di collaborazione con il Parlamento:

    a) a proseguire nell'iter dei disegni di legge indicati nel DEF 2022, attribuendo priorità a quelli contenenti riforme abilitanti per il PNRR;

    b) a interloquire più appropriatamente e approfonditamente con il Parlamento, conformemente alla separazione dei poteri quali costituzionalmente previsti, in particolare prevedendo che, nell'adozione di un decreto delegato, ogniqualvolta il Governo non si conformi al parere espresso dalle Commissioni parlamentari, il Governo stesso ritorni in Parlamento per motivare specificamente la sua scelta e, solo dopo questo passaggio, sia possibile l'approvazione definitiva del decreto legislativo;

    c) a monitorare, in tempo reale, l'andamento della situazione macroeconomica e dei principali indicatori congiunturali al fine di valutare, qualora si verifichi un peggioramento dello scenario economico conseguente al perdurare degli effetti negativi, l'applicazione di quanto previsto dalla legge 24 dicembre 2012, n. 243, e quindi presentare al Parlamento una Relazione ai sensi dell'articolo 6, della citata legge, al fine di incrementare le risorse per una prossima manovra espansiva volta a sostenere famiglie e imprese rispetto alle conseguenze della perdurante crisi in atto e dell'impatto del caro energia, anche successivamente ai primi mesi del 2023, in modo del tutto simile a quanto fatto durante l'emergenza pandemica;

    d) a semplificare e render maggiormente trasparente e certo il processo di attuazione delle norme di rango primario ed il relativo monitoraggio compiuto dall'Ufficio per il programma di Governo, nell'ambito della Presidenza del Consiglio, in particolare accostando ai target quantitativi già assegnati alle Amministrazioni, ulteriori target qualitativi finalizzati a distinguere lo stato di attuazione di ogni provvedimento, con priorità in riferimento a quelli che includono norme di interesse per il PNRR.
(6-00002) «Francesco Silvestri, Dell'Olio, Fenu, Lovecchio, Torto, Conte, Aiello, Alifano, Amato, Appendino, Ascari, Auriemma, Baldino, Barzotti, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Cappelletti, Caramiello, Carmina, Carotenuto, Caso, Cherchi, Alfonso Colucci, Sergio Costa, Di Lauro, Donno, D'Orso, Fede, Ilaria Fontana, Giuliano, Gubitosa, Iaria, L'Abbate, Lomuti, Morfino, Onori, Orrico, Pavanelli, Pellegrini, Penza, Quartini, Raffa, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Santillo, Scerra, Scutellà, Sportiello, Todde, Traversi, Tucci».


   La Camera,

    in sede di esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 e relativa integrazione (Doc. LVII n. 01-bis e Doc. LVII n. 01-bis – Integrazione), degli allegati e del relativo annesso;

   premesso che:

    con l'integrazione alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 il neo Governo ha rivisto e corretto, nell'ambito di un quadro economico mutato le previsioni macroeconomiche e tendenziali di finanza pubblica varate il 28 settembre u.s. dal suo predecessore elaborando anche lo scenario programmatico per il triennio 2023-2025 che vede destinare per il 2023 circa 21 miliardi di euro alle misure di contrasto all'aumento dei costi energetici principale responsabile anche della vorticosa impennata dell'inflazione, risorse alle quali aggiungere circa 9 miliardi di euro derivanti dall'applicazione ai cosiddetti market player del settore energetico che hanno conseguito consistenti extra profitti a seguito del sensibile incremento dei prezzi sulle materie prime del contributo straordinario di cui all'articolo 37, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21;

    nello stesso documento la previsione di crescita del Pil nello scenario tendenziale a legislazione vigente è stata rivista al rialzo per il 2022, passando dal 3.3 per cento al 3.7 per cento, mentre quella per il 2023 è stata definita a 0,6 per cento. Per l'anno 2023 il documento indica una crescita programmatica dello 0.6 per cento mentre per gli anni 2024 e 2025 le previsioni sono rimaste invariate, all'1,8 per cento e all'1,5 per cento;

    riguardo alle stime del deficit tendenziale vengono confermate quelle di settembre: nel 2022 e nel 2023 l'indebitamento netto è previsto pari, rispettivamente al 5,1 per cento e al 3.4 per cento del Pil. Sono invece riviste lievemente al rialzo le previsioni di deficit per il 2024, dal 3,5 al 3,6 per cento del Pil, e per il 2025, dal 3,2 al 3,3 per cento;

    sul fronte del debito è prevista nei prossimi anni una discesa costante fino al 141.2 per cento nel 2025, mentre grandi aspettative sono riversate sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), da cui dipendono gli investimenti per rilanciare la crescita sostenibile dell'economia del Paese;

    nonostante il flebile abbassamento degli attuali prezzi dell'energia, gli stessi toccano livelli ancora assai elevati con il rischio di una loro nuova impennata durante i mesi invernali, circostanza aggravata dal fatto che l'approvvigionamento di gas dell'Italia si basa principalmente su flussi di importazione soggetti a rischi di varia natura nell'attuale contesto geopolitico;

    sulla base di tale scenario il Governo ha espresso la volontà di adottare nel breve periodo misure per liberare alcune estrazioni di gas naturale favorendo e ampliando le concessioni in essere e autorizzandone di nuove; in cambio i concessionari, che potranno scavare alla ricerca di nuove scorte di gas a partire da sole 9 miglia dalle coste, dove le attività estrattive erano vietate da 30 anni, dovranno mettere a disposizione delle aziende più energivore, uno o due miliardi di metri cubi di gas a prezzi calmierati;

    in tale contesto, l'obiettivo prioritario del Governo sembra essere quello di limitare quanto più possibile l'impatto del caro energia sui bilanci delle famiglie, specialmente quelle più fragili, nonché di garantire la sopravvivenza e la competitività delle imprese italiane sia a livello globale sia nel contesto europeo, anche in considerazione dei corposi interventi recentemente annunciati da altri Paesi membri dell'Unione europea e non solo, circostanze che hanno determinato il Governo nel confermare l'obiettivo di deficit per il 2022 del DEF pari al 5,6 per cento del Pil e di utilizzare una quota maggioritaria del risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell'energia, quali la riproposizione dei crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre;

    riguardo alla manovra finanziaria 2023-2025, stante l'incertezza del suddetto quadro economico e della necessità di continuare a contrastare il caro energia, il Governo ha deciso di richiedere con la Relazione che accompagna la Nadef 2022 l'autorizzazione del Parlamento a fissare un nuovo livello programmatico in rapporto al Pil per l'indebitamento netto della PA ponendolo al 4,5 per cento per il 2023, al 3,7 per il 2024 e al 3,0 per cento per il 2025. Quanto alle risorse della manovra netta, queste saranno impiegate per il contrasto al caro energia nei primi mesi del 2023, così come saranno monitorati su base continuativa nei primi mesi del 2023 andamento dei prezzi energetici e il loro impatto su imprese e famiglie saranno monitorati su base continuativa nei primi mesi del 2023 con la previsione di eventuali interventi di calmierazione delle bollette e di aiuti a famiglie ed imprese da esporre nel prossimo DEF 2023;

    le stime della spesa per la sanità non sono variate nella nuova Nota di aggiornamento, ma essendo variata al rialzo quella della crescita del Pil l'effetto è un ulteriore abbassamento del peso della sanità su quest'ultimo. La nuova Nota non cambia neanche le previsioni in valori assoluti della spesa sanitaria per il periodo dal 2022 al 2025 della Nota licenziata dal Governo Draghi che li aveva fissati a: 133,998 miliardi di euro per il 2022; 131,724 miliardi per il 2023; 128,708 miliardi per il 2024 e 129,428 miliardi per il 2025;

    la spesa sanitaria risente anche del diverso andamento del Pil a legislazione vigente che la nuova Nadef, come si è visto, prevede con stime riviste al rialzo per il 2022, dal 3,3 per cento a 3,7 per cento, mentre quella per il 2023 con stime al ribasso dallo 0,6 per cento allo 0,3 per cento. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate, all'1,8 per cento e all'1,5 per cento, questo comporta come conseguenza una nuova previsione dell'incidenza della spesa sanitaria sul Pil con un decremento dello 0,1 per cento, passando così dal 7,1 per cento della precedente Nadef al 7 per cento nel 2022, dal 6,7 per cento al 6,6 per cento nel 2023 e dal 6,1 per cento al 6,0 per cento nel 2025, mentre la stima del 2024 risulta invariata al 6,2 per cento;

    la pesante emergenza sanitaria ed economica derivante dal Covid ha segnalato la necessità del rafforzamento a tutti i livelli del Servizio sanitario nazionale pubblico da quello preventivo territoriale a quello di cura e assistenziale, non appare, quindi, condivisibile la previsione della Nadef in esame, che propone una riduzione della spesa sanitaria con una invarianza della spesa relegata al 2024, già avversata dalle regioni in occasione del varo della versione Nadef del Governo Draghi;

   valutato che:

    ad un primo impatto emerge che la nuova Nota di aggiornamento, che rappresenta il principale strumento di programmazione del bilancio dello Stato, è prevalentemente dedicata alle componenti negative della congiuntura economica (aumento dei costi dell'energia e inflazione, ribasso delle stime della crescita per il 2023, misero aumento del Pil, peggioramento della bilancia commerciale, battuta d'arresto della produzione industriale e mancato decollo del PNRR);

    l'inflazione prevista è vicina al 10 per cento, ma non si intravede traccia sui possibili effetti di una sua ricaduta sul potere d'acquisto dei salari e quindi sulla crescita di sacche di povertà e diseguaglianza. Tale ritorno dell'inflazione ha dimostrato quanto sia indifeso il lavoro davanti alla crescita dei prezzi, in assenza di un sistema che indicizzi automaticamente i salari e le pensioni all'aumento del costo della vita. La soluzione sarebbe il ritorno ad un sistema in cui a cadenza almeno semestrale si proceda automaticamente ad alzare i salari e le pensioni in proporzione alla crescita dell'inflazione, in assenza di accordi intervenuti in questo senso nel periodo fra le parti sociali. Allo stesso tempo occorrere prevedere nelle fasi di crescita dei prezzi indotta da meccanismi speculativi, la possibilità di blocco degli stessi, limitatamente ad un paniere di beni e servizi essenziali;

    ai suddetti e sconfortanti indici del rapporto deficit-Pil (oltre il 5 per cento) e del debito pubblico (oltre il 140 per cento nel 2025) va affiancato il temuto ritorno in vigore, nel 2024, dei vincoli del Patto di stabilità e di crescita, che si spera venga riformato in chiave meno restrittiva;

    la NADEF sembra consegnare al nuovo Governo una situazione complicata la cui strada obbligata da intraprendere per evitare l'impoverimento di una larghissima parte del Paese è quella di adottare politiche di giustizia fiscale, come del resto anche proposto da Philip Lane (capo economista della BCE), nella direzione di una tassazione dei patrimoni e dei redditi più alti, in favore di un alleggerimento della pressione fiscale dei redditi dei ceti medio-bassi e, soprattutto, politiche pubbliche volte a sostenere i redditi e a rafforzare i sistemi di welfare. Gran parte delle risorse potrebbero pervenire dalla lotta all'evasione fiscale. Su questo fronte grande ausilio lo offrirebbe la tecnologia grazie alla quale sarebbe possibile procedere alla tracciabilità assoluta dei pagamenti, anche promuovendo l'uso della moneta elettronica, il ricorso alle banche dati per incrociare i dati dei contribuenti, oltre al rafforzamento di strumenti come la fatturazione elettronica e lo split payment, soprattutto sugli acquisti on line e tramite POS;

    con riferimento al cosiddetto «contributo straordinario» di cui all'articolo 37 del decreto-legge n. 21 del 2022, esso appare un intervento una tantum su extra profitti realizzati market players del settore energetico in un arco temporale di soli sette mesi, ed è pertanto prevedibile che rapportando l'operazione all'intero anno, l'incremento della base imponibile sarebbe di gran lunga superiore ai 40 miliardi di euro stimati e, di conseguenza la percentuale di prelievo risulterebbe a consuntivo di molto inferiore a quella attuale fissata al 25 per cento. La risposta, inoltre, appare inadeguata alla dimensione delle sofferenze e dell'insostenibile aumento dei costi, palesando ancora una volta una triste realtà, ossia che la responsabilità sociale dell'impresa si ferma di fronte a extra dividendi maturati senza alcun merito. Di contro, la drammatica situazione avrebbe richiesto un prelievo più incisivo e coraggioso, in grado di generare un importante gettito erariale da destinare a misure atte a sostenere i soggetti maggiormente colpiti dall'impennata dei costi dell'energia e dalle conseguenze della guerra;

    una risposta adeguata da parte del Governo potrebbe arrivare, prima di ipotizzare uno scostamento del deficit dall'obiettivo programmato, elevando al 100 per cento la relativa aliquota (oggi fissata al 25 per cento) attingendo così al totale dei 40 miliardi di euro di extraprofitti accumulati dalle imprese del settore energetico, inspiegabilmente e colpevolmente recuperati soltanto in piccola parte, per mettere in campo interventi immediati per il taglio delle tasse o dei contributi sui redditi da lavoro e per i rimborsi dei maggiori costi per le imprese, così da proteggere il potere d'acquisto dei lavoratori e gli utili delle imprese in sofferenza;

    allo stesso tempo, al fine di fronteggiare l'eccezionale instabilità del sistema energetico nazionale derivante dall'impennata del costo del gas e dei prodotti energetici, per effetto della guerra in Ucraina e delle sanzioni economiche internazionali disposte nei confronti della federazione Russa, il Governo dovrebbe dare un forte impulso all'installazione diffusa di impianti di produzione di energia rinnovabile elettrica, le cui autorizzazioni rimangono ostaggio della burocrazia; le maggiori aziende elettriche italiane che aderiscono a Elettricità Futura, che riunisce oltre 500 imprese che operano nel settore elettrico e che rappresentano il 70 per cento del nostro mercato elettrico, aveva chiesto al precedente Governo di autorizzare entro giugno 60 GW di nuovi impianti rinnovabili, pari a un terzo delle domande di allaccio già presentate a Terna, da realizzare entro il 2024, che consentirebbe di risparmiare 15 miliardi di metri cubi di gas ogni o, ovvero il 20 per cento del gas importato;

    un'esigenza improcrastinabile sarebbe quella di ridurre le diseguaglianze che sempre più stanno lacerando la società italiana. Infatti, mentre quasi un quarto dei residenti in Italia versa in condizioni di povertà assoluta (cinque milioni di persone) o relativa (otto milioni di persone), tre singoli individui posseggono tanta ricchezza quanto il 10 per cento più povero della popolazione. Una polarizzazione spaventosa, un'ingiustizia odiosa e intollerabile: tanto più perché ingiustificabile anche alla luce della retorica dominante. L'accumulo di patrimoni ammontanti a decine e decine di miliardi di euro non è, infatti, frutto del merito dei loro titolari (semplicemente, non può esserlo), bensì della crescente ingiustizia di un sistema tributario che, da decenni, in aperta violazione del disegno costituzionale, sposta di anno in anno il peso del carico fiscale dai più forti ai più deboli;

    sul fronte del lavoro, i recenti dati divulgati dall'INPS non confortano. La pandemia ha infatti lasciato il segno nella distribuzione dei redditi ove si registra che la diseguaglianza oltre che essere aumentata, è pervasiva e attraversa tutte le dimensioni di genere, di età, di cittadinanza, di territorio, originando dal moltiplicarsi delle forme contrattuali (oggi pari a ben 1.011) molto spesso non rappresentative. Inoltre all'interno del lavoro dipendente la distribuzione dei redditi si è ulteriormente polarizzata, con una quota crescente di lavoratori che percepiscono un reddito da lavoro inferiore alla soglia di fruizione del reddito di cittadinanza, con il 23 per cento dei lavoratori che guadagna meno di 780 euro/mese, considerando anche i part-time, mentre l'1 per cento dei lavoratori meglio retribuiti ha visto un ulteriore aumento di un punto percentuale della loro quota sulla massa retributiva complessiva. Nel solo 2021 molti dei nuovi lavoratori immessi sul mercato sono impiegati per un numero ridotto di ore e percepiscono retribuzioni che non permettono ai singoli di vivere dignitosamente: guardando, infatti, alla generalità degli occupati, la metà più povera ha perso quote di reddito tra il 2005 e 2020;

    il nostro è diventato un Paese in cui 8 nuovi contratti di lavoro su 10 sono a termine, di questi, solo 1 su 100 dura più di un anno, 3 su 10 meno di un mese, 1 su 10 un giorno. Mille sono invece le forme di precarietà: tirocini, contratti a chiamata, staff leasing, tempo determinato, collaborazioni occasionali, partita iva a monocommittenza, etc. È del tutto evidente che in una simile situazione diventa impossibile per chiunque progettare il proprio futuro con serenità, come dovrebbe invece essere diritto di ciascuno. Occorrerebbe, invece, ritornare alla normalità del contratto a tempo indeterminato, con un tempo di prova iniziale o, in alternativa, al contratto a termine, ma solo per causali che ne giustifichino l'impiego;

    nel nostro Paese il 32 per cento dei pensionati vive con meno di 1.000 euro al mese, più precisamente da un'analisi del ventesimo percentile di reddito pensionistico (cioè fino a 10.000 euro nel 2021) emerge che solo il 15 per cento dei pensionati in questa fascia riceve un assegno sociale e il 26 per cento una pensione al superstite. Su un campione di 14 milioni di pensionati quasi il 60 per cento ha una pensione di vecchiaia o anticipata dal Fondo lavoratori dipendenti, un dato che riflette ampiamente il discusso fenomeno della cosiddetta povertà lavorativa e che induce a pensare che chi è povero lavorativamente oggi sarà un povero pensionisticamente domani;

    l'attuale sistema pensionistico non è socialmente sostenibile poiché costringe le persone a rimanere al lavoro oltre limiti di età compatibili con la propria sicurezza, contribuisce alla stagnazione della produttività, rappresentando in prospettiva un forte ostacolo al ricambio generazionale. D'altra parte, con l'esaurimento del sistema misto e il dilagare della precarietà, ci si prepara, come si è visto, ad un futuro di povertà certa per milioni di lavoratrici e lavoratori;

    il SSN ha subito un progressivo indebolimento tale da mettere in discussione il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione. Si è assistito, in particolare durante l'emergenza sanitaria nella fase pandemica, come il SSN si sia trovato impreparato, nonostante la generosità e il sacrificio del personale sanitario. Tutto questo perché negli anni si è determinato un progressivo definanziamento, il taglio dei posti-letto, senza un adeguato potenziamento della sanità territoriale e delle cure intermedie; una riduzione del personale ed, infine, ma non di minore importanza, una serie di politiche che hanno inciso negativamente sulla tenuta dei servizi territoriali e di prevenzione;

    anche con il precedente Governo, la sanità è tornata ad occupare la parte bassa della classifica delle priorità del nostro Paese, avendo visto maggiori finanziamenti, ma in relazione alla necessità di affrontare la pandemia;

    la pandemia ha messo in evidenza la necessità di una solida cornice unitaria dei servizi sanitari regionali e di un potenziamento della capacità – politica e tecnica – di indirizzo programmatorio nazionale, sarebbe pertanto indispensabile espellere il tema Sanità dalla eventuale attuazione dell'autonomia regionale differenziata;

    altra priorità è quella di avviare un rinnovamento strutturale del modello di cura, rendendolo effettivamente in grado di accogliere e accompagnare le persone nei percorsi di cura e promozione della salute, superando il vecchio modello centrato sull'attesa e sull'ospedale;

    la prevenzione primaria deve diventare una bussola per intervenire affinché le persone non si ammalino, agendo sui fattori di rischio legati all'ambiente di lavoro e di vita sui principali fattori di rischio delle malattie croniche dovute in particolare ad inquinamento, fumo, obesità, sedentarietà;

    il primo grande segnale concreto deve venire da un aumento del fondo sanitario di 10 miliardi di euro nei prossimi tre anni;

    è urgente un nuovo progetto per i Consultori Familiari, da anni oggetto di depauperamento progressivo. Il modello assistenziale di cura alla donna è negativamente impregnato di pregiudizi che ostacolano il cambiamento culturale verso scelte consapevoli e autonome in tema di salute femminile riproduttiva e sessuale, in tale contesto va affrontata la piena attuazione della legge 194 anche attraverso normative che consentano solo a personale infermieristico e medico non obiettore di partecipare ai concorsi pubblici. Così come è indispensabile che contraccezione, aborto ed esami ed eco in gravidanza siano realmente a disposizione in forma gratuita nei Consultori, e che il personale sanitario tutto sia formato alla medicina di genere;

    si deve procedere alla definizione di un Piano straordinario di investimenti pubblici per l'ammodernamento strutturale e tecnologico della sanità pubblica evitando complessi e costosi progetti di finanza privata, dando priorità alla messa in sicurezza delle strutture non obsolete;

    il 74 per cento degli spostamenti riguarda distanze entro i 10 km e viene soddisfatto per oltre il 62 per cento ricorrendo all'auto privata. Infatti, in relazione all'offerta di trasporto pubblico locale sussistono ancora molteplici carenze organizzative sia in materia di infrastrutture che di dotazione di mezzi, che ad oggi non garantiscono compiutamente una elevata qualità del servizio erogato;

    si ravvisa sempre più la necessità di avviare un «Piano straordinario del trasporto pubblico» anche attraverso la rimodulazione del fondo complementare del PNRR, che è pari a 30 miliardi di euro per destinarlo in via prioritaria agli investimenti sul trasporto pubblico favorendo al contempo lo smart working per tutti i lavoratori e lavoratrici la cui presenza non è richiesta fisicamente, prevedendo altresì che i trasporti pubblici locali e i treni regionali siano resi gratuiti per gli Under 30, così da promuovere concretamente nuovi modelli di mobilità fra le giovani generazioni nonché per studenti e lavoratori pendolari,

impegna il Governo:

  1) Sul fronte della Sanità:

   a) a prevedere l'incremento delle risorse disponibili per il finanziamento e il potenziamento del SSN incluse la domiciliarità e la medicina territoriale, rafforzando la governance dei distretti sanitari e promuovendo una rinnovata rete sanitaria territoriale attraverso modelli organizzativi integrati, nonché per superare le attuali carenze del sistema delle Residenze sanitarie assistenziali;

   b) ad individuare adeguate risorse per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale del comparto sanitario nonché per concludere la reinternalizzazione dei lavoratori impegnati nei servizi esternalizzati nonché per il superamento del precariato;

   c) ad aumentare nel prossimo triennio il fondo sanitario nazionale di 10 miliardi di euro;

   d) a prevedere un piano straordinario di investimenti pubblici per rammodernamento strutturale edilizio e tecnologico della sanità pubblica;

   e) a prevedere lo stanziamento di adeguate risorse per i consultori familiari, garantendo in tal modo la piena attuazione della legge n. 194;

  2) a valutare l'opportunità, nelle more della normalizzazione dei prezzi del gas, dell'energia elettrica e delle materie prime, di elevare al cento per cento la percentuale del contributo straordinario sugli extraprofitti realizzati dalle imprese operanti nel settore energetico, destinando il maggiore gettito ad interventi di sostegno alle famiglie e ai settori in crisi e ad adottare le necessarie iniziative normative finalizzate a dare continuità al periodo di riferimento della base imponibile;

  3) istituire un fondo per l'acquisizione, da parte dello Stato, degli immobili posti a garanzia di crediti deteriorati nel sistema bancario, al prezzo di cessione di questa categoria di NPL, al fine di acquisire rapidamente una quota importante del patrimonio immobiliare, senza contribuire al consumo di suolo;

  4) ad introdurre una legge sul salario minimo di lavoro;

  5) ad istituire un meccanismo per adeguare i salari al costo della vita, e tutelare i redditi più colpiti dall'aumento incontrollato dei prezzi;

  6) Sul fronte della Mobilità:

   a) a sostenere e favorire il trasporto pubblico attraverso la definizione di un Piano straordinario che determini nuovi modelli di mobilità e al contempo una progressiva e ulteriore rinnovamento della dotazione di mezzi e nello sviluppo delle metropolitane;

   b) a prevedere una rimodulazione del fondo complementare del PNRR per destinarlo prioritariamente sia agli investimenti sul trasporto pubblico nonché sostenendo tutte le iniziative che prevedono una mobilità alternativa all'auto e tra queste la previsione della gratuità del trasporto pubblico locale e dei treni regionali gratuito per giovani sotto i trenta anni per studenti e lavoratori pendolari;

   c) ad ampliare e mettere in sicurezza percorsi ciclabili e pedonali, nonché sostenere la digitalizzazione dei servizi di mobilità;

   d) incentivare il trasporto pubblico locale agendo anche nell'ambito delle tariffe con l'obiettivo di sostenere reali alternative di trasporto all'auto;

  7) Sul fronte della Fiscalità:

   a) ad abolire l'IMU e l'imposta di bollo sugli investimenti;

   b) ad istituire un'imposta ordinaria sostitutiva unica e progressiva sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500.000 euro derivante dalla somma delle attività mobiliari ed immobiliari al netto delle passività finanziarie, posseduta ovvero detenuta sia in Italia che all'estero, da persone fisiche, con aliquota crescente dallo 0,2 per cento fino al 2 per cento per redditi oltre i 50 milioni di euro;

  8) Sul fronte della transizione energetica:

   a) a prevedere la nomina di un Commissario straordinario per l'autorizzazione, in via d'urgenza, entro il 30 marzo 2023 di almeno 60 GW di impianti a fonte rinnovabile da realizzare entro due anni dalla data di rilascio dei titoli autorizzativi;

   b) a istituire nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica un apposito Fondo denominato «Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili», con l'obiettivo di garantire una parziale assicurazione ai crediti concessi dalle banche e da altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia per la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili, previste dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199;

   c) a istituite presso il Ministero dell'economia e delle finanze un fondo rotativo a tasso agevolato, finalizzato ad assicurare garanzie e tassi agevolati per l'accesso al credito per interventi sul patrimonio edilizio esistente, per l'efficientamento energetico e l'installazione di impianti elettrici e termici da fonti rinnovabili (solari, microeolico, ecc.), pompe di calore e sistemi di accumulo finalizzato ai quartieri a maggiore disagio socioeconomico;

   d) a prevedere che tutti i nuovi edifici e per gli edifici sottoposti a ristrutturazioni edilizia di cui all'articolo 3, comma 1, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), in particolare sui tetti piani di edifici pubblici, ospedali, scuole, centri commerciali, ipermercati, capannoni industriali e agricoli, siano dotati di tetti solari o altri impianti di autoproduzione di energia rinnovabili;

   e) a istituire presso il Ministero della transizione ecologica un fondo finalizzato all'erogazione di contributi per la realizzazione di infrastrutture elettriche per l'integrazione delle tecnologie di ricarica dei veicoli elettrici negli edifici residenziali con posti auto, nonché per l'acquisto e l'installazione di dispositivi per la ricarica di veicoli elettrici in ambito residenziale.
(6-00003) «Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Soumahoro, Zaratti».


   La Camera,

   premesso che:

    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF), ai sensi dell'articolo 10-bis della legge di contabilità 31 dicembre 2009, n. 196, consente di rivedere le previsioni economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il restante periodo di riferimento in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica rispetto a quelle utilizzate per il Documento di economia e finanza (DEF), aggiornando altresì gli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di recepire anche le indicazioni contenute nelle raccomandazioni formulate dalla Commissione europea;

   considerato che:

    lo scenario programmatico della NADEF assume il pieno utilizzo delle risorse rese disponibili con il Next Generation EU (NGEU), nell'ambito di un percorso di progressivo consolidamento delle finanze pubbliche e di riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL, assunto dal Governo come parametro di riferimento per l'impostazione della manovra di finanza pubblica;

    il DEF dello scorso aprile aveva definito un profilo programmatico dell'indebitamento netto pari al -5,6 per cento per l'anno 2022, -3,9 per cento per l'anno 2023 e -3,3 per cento per l'anno 2024;

   il 28 settembre scorso il Governo Draghi aveva approvato un quadro tendenziale di finanza pubblica prevedendo un livello dell'indebitamento netto pari al -5,1 per cento per l'anno 2022, -3,4 per cento per l'anno 2023 e del -3,5 per cento per l'anno 2024;

   il 4 novembre scorso il Consiglio dei ministri ha rivisto il quadro tendenziale, confermando i livelli di indebitamento netto per gli anni 2022 e 2023 e rivedendolo al rialzo per uno 0,1 per cento per l'anno 2024, e ha approvato un profilo programmatico che conferma l'indebitamento netto per l'anno 2022 e incrementa al -4,5 per cento per l'anno 2023 e -3,7 per cento per l'anno 2024;

   con la relazione al Parlamento del 4 novembre scorso il Governo ha richiesto l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento nell'anno 2022 per l'utilizzo del margine di 9,1 miliardi di euro, quale differenza tra l'andamento tendenziale e quello programmatico (pari allo 0,5 per cento),

impegna il Governo:

   a) a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al PIL, nonché il rapporto programmatico debito/PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella NADEF e nella Relazione ad essa allegata;

   b) a rispettare gli obiettivi qualitativi e quantitativi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza previsti per il 31 dicembre 2022 e per il triennio 2023-2026, nell'ambito di una complessiva strategia di riforme per accrescere la produttività totale dei fattori, migliorare la competitività del sistema-Paese e ridurre i divari territoriali sia tra aree interne e aree urbane che, complessivamente, tra Nord e Sud del paese;

   c) a provvedere con la prossima legge di bilancio ed entro l'esercizio finanziario 2023:

    1) a continuare a contrastare – con particolare riferimento a famiglie e imprese più vulnerabili – gli effetti dell'incremento del prezzo dei prodotti energetici, in particolare superando il sistema dei crediti di imposta e adottando un tetto massimo all'onere in bolletta, senza distorsione dei meccanismi di mercato; a proseguire con decisione sulla strada della realizzazione delle infrastrutture energetiche necessarie a garantire la fine della dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia e, in generale, un maggiore grado di differenziazione nell'approvvigionamento di fonti energetiche e l'aumento di produzione domestica;

    2) a realizzare una radicale riforma del reddito di cittadinanza, che includa quali elementi principali l'introduzione di un meccanismo di imposta negativa (contestualmente alla reintroduzione dei voucher) per i redditi da lavoro inferiori a 12.000 euro annui, l'eliminazione del sussidio per gli under-30, la decadenza del beneficio dopo il primo rifiuto di un'offerta di lavoro congrua e la piena e fattiva integrazione delle agenzie private nel meccanismo di incrocio tra domanda e offerta di lavoro;

    3) a destinare al Fondo per la riduzione della pressione fiscale di cui all'articolo 1, comma 2 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, l'intero importo di 3.119 milioni quantificato come maggiori entrate derivanti dal miglioramento dell'adempimento spontaneo ai sensi dell'articolo 1, comma 4 della medesima legge;

    4) a utilizzare la somma di cui al punto precedente per un primo modulo di un meccanismo di strutturale riduzione del carico fiscale e contributivo per i contribuenti under-30 e per impostare una riforma sistemica, coerente e radicale del sistema fiscale, sulla base del disegno di legge delega sulla riforma fiscale approvato dalla Camera nel giugno 2022 che – tra gli altri obiettivi – completi l'abolizione dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP); prosegua il percorso di semplificazione dell'Imposta dei Redditi sulle Persone Fisiche (IRPEF), di riduzione dell'aliquota media effettiva applicata e che applichi un sostanziale sconto fiscale per il secondo percettore di reddito familiare nell'ambito anche della progressiva applicazione della legge delega 7 aprile 2022 n. 32, cosiddetto «Family Act»; semplifichi l'Imposta sui Redditi Societari (IRES) a particolare vantaggio degli investimenti produttivi e della crescita;

    5) ad accedere alla linea pandemica del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) per realizzare un complessivo piano di ammodernamento del sistema sanitario nazionale finalizzato a migliorare le prestazioni, completare la digitalizzazione e ridurre le liste di attesa.
(6-00004) «Richetti, Marattin, Sottanelli, Benzoni, Bonetti, Bonifazi, Boschi, Carfagna, Castiglione, Enrico Costa, D'Alessio, De Monte, Del Barba, Faraone, Gadda, Giachetti, Grippo, Gruppioni, Pastorella, Rosato, Ruffino».


   La Camera,

   premesso che:

    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF), ai sensi dell'articolo 10-bis, della legge di contabilità 31 dicembre 2009, n. 196, rivede le previsioni economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il restante periodo di riferimento in relazione alle ulteriori informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica rispetto a quelle utilizzate per il Documento di economia e finanza (DEF), aggiornando altresì gli obiettivi programmatici individuati dal DEF;

    la presente NADEF aggiorna e integra quella approvata dal precedente Esecutivo il 28 settembre scorso, al fine di tener conto del nuovo scenario economico e fissare i livelli programmatici di finanza pubblica;

    il quadro economico risulta, infatti, mutato rispetto a fine settembre. Le tendenze recenti dell'economia sono state più positive del previsto, giacché nel terzo trimestre il PIL è aumentato dello 0,5 per cento sul periodo precedente, smentendo le aspettative dei previsori e portando la crescita acquisita per quest'anno (sulla media dei dati trimestrali) al 3,9 per cento;

    l'inflazione al consumo è salita nel mese di ottobre, mentre il prezzo all'ingrosso del gas naturale è recentemente sceso sia a livello europeo, sia, in maggior misura, sul mercato italiano, così da implicare un temporaneo sollievo per l'economia nell'immediato futuro;

    alla luce di questi cambiamenti la previsione di crescita del PIL nello scenario tendenziale a legislazione vigente è stata rivista al rialzo per il 2022, da 3,3 per cento a 3,7 per cento, mentre quella per il 2023 è stata ridotta dallo 0,6 per cento allo 0,3 per cento. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate e sono pari, rispettivamente, all'1,8 per cento e all'1,5 per cento;

    la previsione del deficit tendenziale in rapporto al PIL è pari al 5,1 per cento nel 2022, 3,4 per cento nel 2023, 3,6 per cento nel 2024 e 3,3 per cento nel 2025, corrispondenti in termini strutturali a 5,6 per cento nel 2022, 3,6 per cento nel 2023, 4,0 per cento nel 2024 e 3,8 per cento nel 2025;

    il livello programmatico di indebitamento netto in rapporto al PIL è fissato al 5,6 per cento nel 2022, 4,5 per cento nel 2023, 3,7 per cento nel 2024 e 3 per cento nel 2025, corrispondenti in termini strutturali al 6,1 per cento nel 2022, al 4,8 per cento nel 2023, al 4,2 per cento nel 2024 ed al 3,6 per cento nel 2025;

    il Governo ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 243 del 2012 con la Relazione presentata al Parlamento chiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento nell'anno 2022 per l'utilizzo del margine di 9,1 miliardi di euro, quale differenza tra l'andamento tendenziale (5,1 per cento) e quello programmatico (confermato al 5,6 per cento), da destinare prioritariamente al finanziamento di interventi di contrasto agli effetti negativi dell'incremento dei prezzi dei prodotti energetici. Con la stessa Relazione si chiede altresì l'autorizzazione alla revisione degli obiettivi programmatici di indebitamento netto, indicati nel precedente quadro programmatico fissato nel DEF 2022 e confermati con le successive Relazioni al Parlamento, per un importo in termini percentuali di PIL pari a 0,6 per cento nel 2023, 0,4 per cento nel 2024 e 0,2 per cento del 2025;

    tali obiettivi comportano la disponibilità di un ammontare di risorse, rispetto alla previsione tendenziale, di oltre 21 miliardi di euro per il 2023 e di circa 2,4 miliardi di euro per il 2024 che saranno impiegati con la prossima legge di bilancio;

    i nuovi obiettivi di deficit sono compatibili con un graduale miglioramento del saldo primario che diventerà lievemente positivo nel 2024, per poi raggiungere un surplus di circa l'uno per cento del PIL nel 2025. Il saldo strutturale migliorerà lungo tutto il triennio su un sentiero di graduale avvicinamento all'Obiettivo di Medio Termine;

    in relazione al debito pubblico, la proiezione tendenziale aggiornata di finanza pubblica comporta una discesa del rapporto tra debito lordo e PIL dal 150,3 per cento raggiunto nel 2021 al 145,2 per cento per l'anno in corso. Il rapporto debito/PIL passerebbe quindi dal 143,3 per cento del 2023 al 140,2 per cento nel 2025;

    nello scenario programmatico il rapporto debito/PIL scenderebbe al 145,7 per cento nel 2022. Nel 2023 e 2024, il debito lordo della PA in rapporto al PIL è atteso collocarsi rispettivamente al 144,6 per cento e al 142,3, mentre nell'anno finale della proiezione è atteso collocarsi al 141,2 per cento, leggermente al di sotto dell'obiettivo del 141,4 per cento del DEF;

    in ottemperanza alle norme della legge di contabilità e finanza pubblica sui contenuti obbligatori della NADEF, il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di competenza potrà aumentare fino a 206 miliardi di euro nell'anno 2023, 138,5 miliardi nel 2024 e 116,5 miliardi nel 2025. Il corrispondente livello del saldo netto da finanziare di cassa potrà aumentare fino a 261 miliardi di euro nell'anno 2023, 180,5 miliardi nel 2024 e 152,5 miliardi nel 2025;

    il quadro macroeconomico tendenziale è stato validato dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio con nota del 4 novembre 2022, al termine delle interlocuzioni previste dal Protocollo di intesa UPB-MEF del 13 maggio 2022;

    rispetto allo scenario a legislazione vigente, la manovra di finanza pubblica che sarà varata con la prossima legge di bilancio, in considerazione dell'elevata incertezza del quadro economico, destinerà integralmente il maggior deficit del prossimo anno al contrasto del caro energia nei primi mesi del 2023; sarà, inoltre, valutato il finanziamento delle politiche invariate e altre misure fiscali reperendo le corrispondenti risorse all'interno del bilancio; l'andamento dei prezzi energetici e il loro impatto su imprese e famiglie saranno, quindi, monitorati su base continuativa al fine di valutare i successivi interventi. In occasione della predisposizione del prossimo DEF, si valuterà se sussista l'esigenza di ulteriori interventi di calmierazione delle bollette e di aiuti a famiglie e imprese,

impegna il Governo:

   1) a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al prodotto interno lordo (PIL), nonché il rapporto programmatico debito/PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella NADEF 2022 nella versione rivista e integrata, deliberata nella seduta del Consiglio dei ministri del 4 novembre scorso e nella Relazione ad essa allegata;

   2) ad affrontare le sfide rappresentate dall'elevato costo dell'energia e dall'aumento dei prezzi delle materie prime al fine di proteggere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese;

   3) ad individuare specifiche risorse da destinare a spese in conto capitale, al fine di salvaguardare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e del PNC e di garantire un adeguato livello di investimenti, anche per la sicurezza nazionale tenendo conto degli impegni assunti in relazione alla grave crisi internazionale in atto in Ucraina;

   4) a considerare collegati alla manovra di finanza pubblica i seguenti disegni di legge:

    interventi a sostegno della competitività dei capitali;

    disegno di legge recante misure organiche per la promozione, la valorizzazione e la tutela del Made in Italy;

    delega al Governo per la realizzazione di un sistema organico degli incentivi alle imprese;

    misure in materia di semplificazione normativa;

    disegno di legge di revisione del Testo Unico degli enti locali;

    disegno di legge recante semplificazioni in materia scolastica;

    disegno di legge sulla disciplina della professione di guida turistica;

    disegno di legge in tema di sviluppo e competitività del settore turistico;

    disegno di legge in materia di disciplina pensionistica;

    disegno di legge in materia di misure a sostegno delle politiche per il lavoro;

    disegno di legge in materia di giustizia tributaria;

    disegno di legge recante interventi di rifunzionalizzazione degli istituti di prevenzione e pena;

    disegno di legge recante misure per il sostegno, la promozione e la tutela delle produzioni agricole nazionali e delle relative filiere agroalimentari e del patrimonio forestale;

    disegno di legge recante misure per la realizzazione delle infrastrutture di preminente interesse nazionale e di altri interventi strategici in materia di lavori pubblici;

    disegno di legge recante misure per il potenziamento del trasporto e della logistica;

    disegno di legge recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione;

    disegno di legge recante misure di sostegno alla filiera dell'editoria libraria;

    disegno di legge recante «legge quadro per le disabilità»;

   5) a favorire la crescita della produzione economica, anche individuando le più opportune misure di riduzione del carico impositivo.
(6-00006) «Foti, Molinari, Cattaneo, Lupi».