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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Mercoledì 9 novembre 2022

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta orale:


   APPENDINO e IARIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato il 2 luglio 2020 il documento definitivo con le proposte per la «Strategia italiana per l'intelligenza Artificiale» sulla base di un lavoro del gruppo di esperti selezionati dallo stesso Ministero che hanno recepito le osservazioni pervenute a seguito della predefinita consultazione pubblica;

   il Consiglio dei ministri del 3 settembre 2020 aveva identificato la città di Torino come centro principale da cui far partire le azioni contenute nel documento strategico sull'intelligenza artificiale per il nostro Paese;

   il decreto-legge n. 73 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106 del 23 luglio 2021, istituiva la fondazione Centro italiano di ricerca per automotive, competente sui temi tecnologici e sugli ambiti applicativi relativi al automotive e aerospaziale, con sede a Torino;

   in particolare il comma 3 dell'articolo 62-bis del citato decreto-legge n. 73 del 2021, stabiliva, ai fini del rapido avvio delle attività della fondazione, la nomina, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, del Ministro dell'università e della ricerca e con il Ministro dello sviluppo economico, di un comitato di coordinamento con il compito di predisporre lo schema di statuto della fondazione;

   tale decreto, firmato in data 30 giugno 2022, ha nominato il comitato presieduto da Filippo Giansante, dirigente generale della Direzione VII del Dipartimento del tesoro (designato dal Ministro Franco), Giovanni Betta, professore ordinario di Cassino e del Lazio Meridionale (designato dalla Ministra Messa) e Mario Antonio Scino, vice Capo di gabinetto del Ministero dello sviluppo economico, (designato dal Ministro Giorgetti);

   il comitato correttamente costituito aveva il compito, entro novanta giorni dalla nomina (e quindi entro il mese di settembre 2022), di redigere lo schema di statuto della Fondazione che avrebbe dovuto dare vita concretamente al Centro per l'intelligenza artificiale di Torino, con un budget annuale di 20 milioni di euro;

   non risultano, agli interroganti, la predisposizione del previsto statuto e la conseguente adozione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con la Ministra dell'università e della ricerca e con il Ministro dello sviluppo economico, nonostante la sua oggettiva, rilevante e strategica urgenza -:

   quali siano le motivazioni di tali ritardi e le nuove tempistiche necessarie per la predisposizione dello statuto e la conseguente costituzione della fondazione Centro italiano di ricerca per automotive, competente sui temi tecnologici e sugli ambiti applicativi relativi al automotive e aerospaziale, con sede a Torino.
(3-00010)

Interrogazioni a risposta scritta:


   MORFINO, CARMINA, SCERRA, AIELLO, D'ORSO, AMATO, PAVANELLI, CANTONE, ILARIA FONTANA, QUARTINI, ASCARI, SPORTIELLO, TORTO, PELLEGRINI e ONORI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   nel comparto scuola, la ricostruzione di carriera è un diritto dei lavoratori della scuola e rappresenta il riconoscimento degli anni di servizio prestati antecedentemente all'immissione in ruolo al fine di procedere nelle fasce stipendiali. Il personale scolastico, dopo l'immissione in ruolo e superato l'anno di prova, a domanda chiede che gli siano riconosciuti i servizi prestati con contratto a tempo determinato al fine di progredire nei gradoni previsti nella carriera dei docenti. La norma prevede che di tutto il servizio prestato prima dell'immissione in ruolo siano riconosciuti solo i primi 4 anni per intero con l'aggiunto dei due terzi del servizio restante (es. a un docente che ha prestato 8 anni di servizio fuori ruolo nello sviluppo della sua carriera sono riconosciuti 6 anni e 8 mesi di servizio). In merito va detto che alcuni sindacati hanno promosso dei ricorsi al fine di far riconoscere tutto il servizio fuori ruolo;

   il decreto-legge n. 98 del 2011, nel fissare delle norme per la stabilizzazione finanziaria, al fine di reperire i fondi per le assunzioni di un alto numero di lavoratori precari, ha fortemente penalizzato il mondo della scuola, il quale ha visto diminuire il suo potere d'acquisto non solo con l'atavico blocco del contratto, ma anche con il blocco degli anni scolastici 2011, 2012 e 2013 nella ricostruzione di carriera e conseguentemente il ritardo nel transitare da una fascia all'altra dello stipendio;

   grazie ad una lunga battaglia anche sindacale, negli anni susseguenti e fino ad oggi, sono stati riconosciuti solo gli anni scolastici 2011 e 2012, mentre inspiegabilmente il 2013 ad oggi non è stato ancora validato, nonostante le petizioni di categoria e richieste di varia natura. Il decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 2013 emanato dal Governo Letta e fino ad oggi, nel dichiarare il non riconoscimento dell'anno 2013 nella ricostruzione di carriera, perpetra una disuguaglianza sostanziale tra lavoratori del comparto scolastico italiano e rispetto agli insegnanti degli altri stati europei;

   non risulta, agli interroganti, alcuna novità in merito alla possibile ed auspicabile restituzione dello scatto di anzianità congelato corrispondente all'anno 2013; l'unica possibilità oggi prevista per gli insegnanti è quella di ricorrere in via giudiziale per tentare di veder riconosciuto il proprio diritto –:

   quali siano le intenzioni e le iniziative necessarie che il Governo intende individuare per garantire il recupero di questa «sfortunata» annualità, quindi evitare un corposo e seriale contenzioso giudiziale, mediante un giusto accordo tra le parti sociali per ristabilire l'ordine progressivo degli anni di servizio effettivamente prestati, e senza far finta di nulla per l'ennesima volta in merito alla evidente disparità stipendiale anche rispetto agli altri colleghi docenti del vecchio continente;

   se sia intenzione del Governo, a fronte di tale disuguaglianza sostanziale subita dal corpo docente, prevedere, nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, iniziative idonee a un'equa ricostruzione della carriera scolastica a carattere strutturale, in ragione della fondamentale funzione che il sistema scuola riveste nel nostro sistema sociale e formativo.
(4-00053)


   GHIRRA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il sito di Sos Enattos a Lula (Nuoro), è stato individuato per ospitare l'osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione Einstein Telescope (Et), strumento ad altissima sensibilità che contribuirà in modo decisivo a migliorare la nostra conoscenza dell'universo e dei processi fisici che lo governano, captando e misurando il passaggio delle onde gravitazionali generate dalle collisioni di buchi neri e stelle di neutroni;

   il progetto Einstein Telescope è considerato dalla comunità scientifica europea un progetto strategico ed è sostenuto da diversi Paesi, tra cui l'Italia, che nel settembre 2020 lo ha candidato per la Roadmap 2021 di Esfri, il forum strategico europeo che individua quali saranno le future grandi infrastrutture di ricerca su cui investire a livello europeo;

   per catturare e studiare le onde gravitazionali è necessario costruire infrastrutture tecnologiche in luoghi silenziosi e isolati, al riparo da rumori di natura geofisica e antropica che possano inficiare le misurazioni; il sito di Lula-Bitti-Onanì, per le sue caratteristiche, è uno dei candidati ideali in Europa per la realizzazione della suddetta opera proprio per l'eccezionale «silenzio sismico» dell'area, requisito fondamentale all'operatività di Et, dal momento che l'estrema sensibilità dello strumento rischia di essere compromessa dal rumore sismico terrestre;

   la concorrenza a ospitare tale osservatorio è alta, specialmente da parte del sito al confine tra Olanda, Belgio e Germania, fortemente sostenuta dai paesi interessati;

   nella seduta del 10 ottobre 2022 il Consiglio dei ministri ha approvato tre progetti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, tra cui il parco eolico di Gomoretta, costituito da 13 aerogeneratori che verrebbero ubicati nel territorio dei comuni di Bitti e Orune (Nuoro), in prossimità del sito individuato per ospitare l'Einstein Telescope;

   la transizione ecologica e l'investimento strategico su impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili non sono più rinviabili, ma la loro installazione deve essere programmata attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e con ricadute positive e di sviluppo per i territori su cui insisteranno;

   nel 2020 sia la Commissione nazionale di valutazione ambientale che la Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio hanno espresso il loro parere negativo alla dichiarazione di compatibilità ambientale del parco eolico;

   nonostante tali pareri negativi e la contrarietà degli enti locali e dei soggetti privati interessati, il Consiglio dei ministri, il 10 ottobre 2022 ha sostituito la propria decisione ai provvedimenti di impatto ambientale, sia statali che regionali, esprimendo una decisione finale opposta rispetto ai citati pareri, decidendo che le deliberazioni adottate sostituiscono a ogni effetto il provvedimento di valutazione d'impatto ambientale (Via);

   la realizzazione del parco eolico di Gomoretta, oltre alle problematiche rilevate, è incompatibile con la realizzazione dell'Einstein Telescope, che rappresenta invece un'enorme opportunità per tutta la Sardegna e in particolare per il territorio di Lula, con un volume di affari pari a 4,5 miliardi, 36mila posti di lavoro in nove anni e ricadute importanti in ambito industriale;

   i sindaci del nuorese il 31 ottobre 2022 hanno rivolto un appello unanime al governo perché la realizzazione del parco eolico Gomoretta venga bloccata –:

   quali iniziative di competenza intendano assumere affinché venga valutata la possibilità di revocare la deliberazione di approvazione della compatibilità ambientale per il parco eolico di Gomoretta;

   quali iniziative intendano assumere per assicurare la coerenza di ogni altro progetto con l'Einstein Telescope;

   quali iniziative di competenza intendano assumere, in ogni sede e con ogni strumento disponibile, per sostenere la candidatura per l'Italia del sito ubicato nel territorio di Lula per la realizzazione dell'Einstein Telescope.
(4-00059)

CULTURA

Interrogazione a risposta scritta:


   DORI. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   il 3 settembre 2021 il comune di Brescia ha presentato pubblicamente un progetto per l'accesso meccanizzato al Castello di Brescia mediante un ascensore;

   con delibera n. 72 del 27 settembre 2021 il consiglio comunale di Brescia ha approvato il progetto preliminare e il piano economico dell'opera;

   il progetto prevederebbe la realizzazione di un ascensore per il trasporto di turisti e visitatori con accesso diretto all'interno della fortezza;

   il percorso dell'ascensore, lungo 112 metri, collegherebbe l'area tra il parcheggio di Fossa Bagni e il piazzale della Locomotiva adiacente alle mura del Castello, mediante lo sventramento di una parte della collina;

   con un emendamento, a firma dell'interrogante, approvato il 3 luglio 2020 in commissione bilancio alla Camera durante l'iter di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, è stato assegnato alle città di Bergamo e Brescia il titolo di capitali italiane della Cultura per l'anno 2023;

   i predetti lavori relativi all'ascensore del Castello di Brescia, pertanto, si svolgerebbero durante tale anno, comportando anche la presenza di numerosi cantieri in loco a danno della fruibilità dello stesso;

   il progetto ha destato la preoccupazione di comitati e cittadini, che ritengono l'opera inutile nonché dannosa, in quanto presenta forti criticità, tra cui i rischi per la stabilità delle mura storiche interessate e un rapporto costi/benefici negativo;

   la realizzazione dell'ascensore comporterebbe, infatti, una spesa quantificata in circa 5 milioni di euro, tra fondi pubblici regionali e comunali, oltre ad un costo di gestione annuo stimato in 160.000 euro a carico dei bilanci del trasporto pubblico locale. Di contro, non è quantificabile alcun beneficio in termini di miglioramento della mobilità di zona, atteso che è già possibile raggiungere il Castello con percorsi pedonali, in bicicletta e mediante autovetture;

   in particolare, si rileva che non sono state valutate soluzioni alternative, quale la creazione di un piccolo parco di bus navette elettriche utilizzabile anche da persone con disabilità, per salire in Castello al fine di fruire di eventi e manifestazioni per visitatori e turisti organizzate dalla concessionaria comunale Fondazione Brescia Musei e per visite guidate al Parco castello, al Museo delle armi e tecnologia già rinnovato, al Museo del Risorgimento in fase di ristrutturazione da 10 anni, alla Specola Cidnea, ai Sotterranei del castello con l'Associazione speleologica. Il parco di bus navette elettriche prevede, rispetto ai 5 milioni di euro previsti per l'ascensore, un investimento notevolmente più ridotto e quindi un minore impatto sulle risorse pubbliche, quanto il servizio sarebbe prenotabile a pagamento e utilizzabile anche per i percorsi del Parco delle Colline di Brescia che coinvolge altri comuni confinanti con la città;

   il comitato «I Mille di Brescia» promotore del referendum per la tutela del Parco Castello della città ha avviato una campagna di sensibilizzazione sul territorio per tutelare il Castello di Brescia quale bene di rilevanza storico-ambientale e ha avviato una raccolta firme per chiedere al Sindaco di Brescia l'avvio della procedura per indire un referendum consultivo cittadino a difesa del Castello;

   in un'intervista del 4 novembre 2022 il sottosegretario Vittorio Sgarbi, con riferimento al progetto di un ascensore in castello a Brescia, ha affermato: «Mi piace poco, sono sicuro che non lo faremo, darò al Ministero l'indicazione di non perdere tempo in ascensori... Non voglio dare giudizi al buio, ma a naso io direi di no: l'ascensore-funivia mi pare un'idea illogica» –:

   quali iniziative il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda porre in essere, in accordo col comune di Brescia, al fine di tutelare e conservare il Castello di Brescia, evitando che il progetto dell'ascensore possa compromettere un bene architettonico di grande rilevanza storico-artistica.
(4-00056)

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta scritta:


   DORI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 9 dicembre 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 206 del 2021 recante «Delega al Governo per l'efficienza del processo civile»;

   l'articolo 1, comma 32, della predetta legge delega ha modificato l'articolo 543 del codice di procedura civile aggiungendo, dopo il quarto comma, due nuovi commi;

   il nuovo quinto comma dell'articolo 543 del codice di procedura civile in vigore dal 21 giugno 2022, stabilisce che creditore, entro la data dell'udienza di comparizione indicata nell'atto di pignoramento, notifica al debitore e al terzo l'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo con indicazione del numero di ruolo della procedura e deposita l'avviso notificato nel fascicolo dell'esecuzione. La mancata notifica dell'avviso o il suo mancato deposito nel fascicolo dell'esecuzione determina l'inefficacia del pignoramento;

   tale previsione pone a carico del creditore procedente non solo un ulteriore oneroso adempimento, peraltro a pena di inefficacia del pignoramento, ma lo costringe di fatto a indicare una data di udienza di assegnazione delle somme pignorate abbastanza lontana nel tempo, considerato che, oltre a depositare nel fascicolo l'iscrizione a ruolo del pignoramento, il creditore procedente deve attendere l'attribuzione del numero di ruolo al fascicolo da parte della cancelleria, deve notificare sia al debitore sia al terzo pignorato l'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo con l'indicazione del numero e, infine, depositare nel fascicolo le notifiche eseguite;

   tale previsione più che agevolare la posizione del terzo pignorato sembra agevolare la posizione del debitore a discapito del creditore, rallentando il procedimento di espropriazione presso terzi;

   il Ministero della giustizia, con nota del 20 settembre 2022 IV-DOG/03-1/2022/CA concernente gli adempimenti imposti dal nuovo comma 5 dell'articolo 543 del codice di procedura civile, ha affermato: «Trattandosi di adempimenti che vanno a perfezionare l'intera procedura di pignoramento presso terzi, l'attività posta in essere dal funzionario UNEP/Ufficiale giudiziario va configurata nell'ambito dell'esecuzione forzata e i relativi atti di notifica dell'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo con indicazione del numero di ruolo della procedura al debitore e al terzo sono da iscrivere nel registro cronologico Mod C o C/ter con l'indicazione delle relative indennità di trasferta previste dalla normativa vigente per l'espletamento dei corrispettivi atti»;

   alcune associazioni forensi hanno manifestato contrarietà a tale nuova e onerosa incombenza e alla sua interpretazione. L'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) ha affermato: «non si può [...] tacere sul fatto che questa nuova interpretazione comporterà costi a carico dell'utenza e ritardi a carico della procedura che si pongono in antitesi con la ricerca continua di maggior efficienza del processo civile; e questo se si considera che alcuni grandi soggetti, quali Poste Italiane o alcuni Istituti di Credito, avevano già richiesto che la comunicazione ex articolo 543 venisse loro inviata a mezzo pec proprio per favorire una maggiore celerità nella gestione delle posizioni»;

   anche il Consiglio nazionale forense (Cnf) ha preso posizione contro l'interpretazione ministeriale, inviando il 26 settembre 2022 una nota al Ministero della giustizia a firma della presidente Maria Masi –:

   se il Ministro interrogato intenda, con iniziative di carattere normativo, prevedere l'eliminazione dell'incombenza prevista dall'articolo 543, comma 5 del codice di procedura civile messa a carico del creditore procedente e, in ogni caso, se intenda chiarire in modo definitivo e tempestivo l'interpretazione da dare al nuovo articolo 543, comma 5 del codice di procedura civile, escludendo che la notifica dell'avviso di avvenuta iscrizione arruolo sia da considerarsi un atto di esecuzione proprio dell'ufficiale giudiziario, prevedendo che tale incombenza possa essere espletata direttamente dal legale del creditore procedente anche a mezzo di notifica in proprio, se a ciò il legale sia espressamente autorizzato, ovvero a mezzo di notifica pec.
(4-00055)


   GIACHETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo a firma di Frank Cimini pubblicato l'8 novembre 2022 sul quotidiano Il Riformista e ripreso da altri siti di informazione online, nello specifico il portale www.dagospia.it e www.giustiziami.it, si riporta la vicenda che vede protagonista Dana Lauriola, alla quale è stato contestato il reato di associazione sovversiva (poi modificato dal riesame in associazione per delinquere) e per il quale la difesa ha presentato ricorso in Cassazione che sarà discusso nell'udienza fissata per il 24 novembre 2022;

   Dana Lauriola era stata condannata in passato a due anni di reclusione, senza sospensione della pena e quindi scontati in carcere, per aver utilizzato un megafono durante una manifestazione avvenuta in autostrada;

   nell'articolo citato si racconta dell'utilizzo di un'intercettazione ambientale dell'indagata, disposta dalla Digos di Torino nell'ambito dell'operazione denominata «Sovrano» sul centro sociale Askatasuna, e avvenuta nella camera da letto di Dana Lauriola il 7 agosto 2020, per il tempo complessivo di un minuto e 14 secondi, durante la quale l'intercettata «conversava» con il suo gatto di nome Tigro;

   la stessa Dana Lauriola racconta l'episodio in un post pubblicato sul suo profilo personale Facebook intitolato «Intercettazioni nella mia camera da letto»;

   dallo stesso articolo risulta che tale intercettazione sia stata allegata dalla Procura competente agli atti dell'inchiesta come documentazione utile ai fini del processo;

   a parere dell'interrogante una tale vicenda, che ha del tragicomico, oltrepasserebbe tutti i possibili confini della logica e del buonsenso anche in relazione a un abuso del metodo delle intercettazioni –:

   se il Ministro, a fronte dei fatti esposti in premessa, non ritenga di procedere, nell'ambito delle sue competenze, ad attivare i propri poteri ispettivi in relazione alle eventuali irregolarità, anomalie e/o omissioni da parte degli uffici giudiziari della Procura di Torino.
(4-00057)


   ASCARI, PAVANELLI, CAROTENUTO, CARAMIELLO, CAPPELLETTI, MORFINO, CHERCHI, AMATO, MARIANNA RICCIARDI, ILARIA FONTANA, CAFIERO DE RAHO, AIELLO, D'ORSO, FEDE, CARMINA, FRANCESCO SILVESTRI, ONORI, ALIFANO, BARZOTTI, CANTONE, ALFONSO COLUCCI, AURIEMMA, APPENDINO, SPORTIELLO, GIULIANO, ORRICO, BALDINO, LOMUTI, TUCCI, QUARTINI, PENZA, CASO, FENU, TODDE, PELLEGRINI, IARIA, BRUNO, SANTILLO, DELL'OLIO, L'ABBATE, SERGIO COSTA, LOVECCHIO, TRAVERSI, RAFFA e TORTO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   si è appreso da recenti fonti di stampa che siano andati persi alcuni atti di indagine relativi alle stragi di Firenze e Milano del 1993 nel transito dalla Procura di Firenze alla Corte di Cassazione;

   nello specifico, sarebbe sparito il fascicolo relativo alla richiesta di annullamento dell'attività di perquisizione effettuata nei confronti dei signori Graviano Nunzia e Benedetto, fratelli del boss Giuseppe Graviano, condannato per le stragi, contenente documenti provenienti dal cosiddetto dossier 4703 del 2020, informative della Direzione antimafia su Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi, entrambi attualmente coinvolti nell'inchiesta per le stragi del ’93, deposizioni sui rapporti tra mafia e politica di alcuni collaboratori di giustizia, nonché una consulenza recente di due «esperti in materia bancaria sui flussi finanziari dell'inizio della storia del gruppo Berlusconi negli anni settanta»;

   trattandosi di copie, il relativo fascicolo sembrerebbe, tuttavia, esser stato prontamente ricostruito;

   considerata la gravità del fatto, in entrambe le procure della Repubblica di Roma e Firenze, è stato aperto un procedimento penale per violazione e sottrazione di corrispondenza con aggravante di mafia;

   una simile vicenda desta molta preoccupazione e, ad avviso degli interroganti, è doverosa l'adozione di ogni misura idonea a scongiurare il rischio che possa accadere ancora –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza ritenga opportuno adottare, anche di carattere ispettivo, per garantire il corretto funzionamento della giustizia e scongiurare il rischio che possano verificarsi ancora simili fatti gravi.
(4-00058)

ISTRUZIONE

Interrogazione a risposta orale:


   CUPERLO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa risulta che in alcuni licei classici di Roma alcuni studenti con una certificazione di Dsa (disturbi specifici dell'apprendimento) e Bes (bisogni educativi speciali) non sarebbero stati accolti nel percorso didattico, ma incentivati a scegliere altri indirizzi di studio con riferimento ad altri istituti;

   in numerosi casi tali forme di esclusione si sarebbero tradotte nell'invito esplicito a scegliere il trasferimento presso scuole private o a ricorrere all'istruzione parentale, con ovvie conseguenze di aggravamento dei disturbi segnalati in precedenza;

   tali situazioni si sarebbero in particolare verificate nel liceo Bertrand Russell, e con maggiore evidenza all'interno del liceo Pilo Albertelli di Roma dove solo nell'anno scolastico 2021-2022 circa novanta allievi hanno fatto richiesta di nulla osta per il cambio di istituto, e dove risulta esservi per l'anno scolastico in corso (2022-2023) un vero e proprio crollo delle iscrizioni;

   parte dei genitori di ragazzi con certificazione di Dsa e Bes avrebbe segnalato all'Ufficio scolastico regionale per il Lazio la mancata applicazione della legge n. 170 del 2010 (con la quale si riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento) e le relative linee guida nonché la mancata applicazione del Pdp (Piano didattico personalizzato);

   in ragione delle forme di mancata inclusione e coinvolgimento nell'attività didattica alcuni ragazzi, come riportato da numerosi articoli pubblicati, avrebbero avuto bisogno di ricovero presso il reparto neuro-psichiatrico dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, mentre in altri casi si è dovuto ricorrere a terapie farmacologiche e di supporto psicologico, al punto che lo stesso Ministero dell'istruzione ha disposto, tra i mesi di maggio e giugno scorsi, un'ispezione presso il liceo Albertelli per verificare la situazione a seguito delle denunce presentate –:

   se, fermo restando il doveroso rispetto della privacy e il diritto all'anonimato degli studenti coinvolti, non ritenga opportuno far conoscere le risultanze dell'ispezione svoltasi tra i mesi di maggio e giugno 2022, nonché se non ritenga necessario verificare la piena e corretta applicazione della legge n. 170 del 2010, e le relative linee-guida, in tutti gli istituti romani, con particolare attenzione ai licei classici, al fine di tutelare il diritto allo studio di tutti gli studenti, inclusi quelli con certificazione Dsa e Bes, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione.
(3-00008)

SALUTE

Interrogazione a risposta orale:


   D'ALFONSO. — Al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   con il bando della ricerca finalizzata 2021, il Ministero della salute, ha inteso invitare tutti gli operatori del Servizio sanitario nazionale alla presentazione di progetti di ricerca di durata triennale, che abbiano un esplicito orientamento applicativo e l'ambizione di fornire informazioni potenzialmente utili ad indirizzare le scelte del Servizio sanitario nazionale medesimo, dei pazienti e dei cittadini;

   il comitato tecnico sanitario, sez. c), nella seduta del 28 ottobre 2022 ha approvato nell'ambito del bando per la ricerca finalizzata la graduatoria finale e l'attribuzione del finanziamento ministeriale alle tipologie progettuali «Giovani ricercatori» (Gr), «Starting grant» (Sg), «Ordinari di ricerca finalizzata» (Rf) e «Cofinanziati» (Co);

   a causa di un pregiudizievole inadempimento dell'ente Regione Abruzzo, destinatario istituzionale dei progetti presentati nell'ambito del bando in argomento, tutti i progetti presentati nell'ambito regionale sono stati esclusi in quanto non certificati secondo le modalità ed i termini del bando, ovvero del requisito 6.1.3 del bando della ricerca finalizzata 2021;

   l'assenza dei progetti pubblicati lede al sistema sanitario regionale, nonché alle intelligenze che hanno dedicato il loro tempo e la loro fatica per lavorare al meglio sui progetti oggetto del bando;

   l'immagine e la serietà scientifica della Regione Abruzzo risulta lesa nei confronti delle istituzioni extraregionali che si sono aggregate nella progettazione con operatori regionali e che di conseguenza sono state pregiudicate da questa scelta –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare per evitare che situazioni di distrazione istituzionale come quella in cui sarebbe incorsa la Regione Abruzzo possano pregiudicare il lavoro di operatori e ricercatori del sistema sanitario regionale;

   quali iniziative i Ministri interrogati prevedano di porre in essere per facilitare il rilascio delle certificazioni necessarie ai fini del finanziamento di cui al bando della ricerca finalizzata;

   se si possa consentire ai soggetti che hanno presentato iniziativa a valere sul bando di recuperare le eventuali inadempienze della Regione Abruzzo.
(3-00009)

Interrogazione a risposta scritta:


   PAVANELLI, AMATO, MORFINO, QUARTINI, ASCARI, PELLEGRINI, MARIANNA RICCIARDI, CARMINA e PENZA. — Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da numerosi articoli di stampa pubblicati in data 28 ottobre 2022 da diverse riviste online nazionali, l'interrogante ha appreso della denuncia effettuata da alcuni medici specializzandi della scuola di neurologia dell'ospedale di Perugia avente a oggetto le gravi e reiterate vessazioni subite da una loro docente;

   dal racconto degli specializzandi — suffragato da oltre venti ore di registrazioni — emergerebbe una situazione preoccupante in cui la docente sembra abusare del proprio ruolo — essendo la stessa a capo dell'intero dipartimento — per infierire sui medici in formazione;

   insulti e minacce quotidiane hanno ingenerato negli specializzandi una condizione di stress fisico e mentale non più sopportabile, aggravando una situazione già ai limiti della sopportazione in ragione dei turni di lavoro che si protraevano ben oltre rispetto a quanto previsto dai relativi contratti di formazione specialistica: dodici ore al giorno la media dei tabulati delle ore lavorate mensilmente; esasperati da questo clima di impotenza e terrore, gli specializzandi hanno deciso di chiedere aiuto all'Associazione liberi specializzandi, per mezzo della quale la denuncia, insieme alle relative prove documentali, è arrivata al rettore dell'università di Perugia, al direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia, al direttore sanitario, all'assessore regionale alla salute, nonché all'Ordine dei medici e alla Procura e all'Ispettorato del lavoro;

   i frequenti e gravi insulti, anche personali, sarebbero stati proferiti dalla docente anche davanti ai pazienti e ai rispettivi familiari, rimasti parimenti imbarazzati, sgomenti e spaventati;

   a seguito dell'esposto, parrebbe avviato un procedimento disciplinare nei confronti della docente sulla quale pendono le predette accuse;

   tale vicenda presenta preoccupanti similitudini con la tragica vicenda che ha riguardato Sara Pedri, ginecologa di Trento, scomparsa dopo avere subito mesi di vessazioni nell'ambiente di lavoro ospedaliero. Così come notevoli sono le somiglianze con la denuncia — in quel caso suffragata con dei video — delle gravi vessazioni subite dagli specializzandi della Scuola di specializzazione di ortopedia e traumatologia dell'Università di Salerno –:

   come intendano i Ministri interrogati, prevenire l'insorgere, presso ogni realtà ospedaliera, di situazioni analoghe a quelle descritte in premessa;

   se non intendano intensificare il numero di controlli, anche preventivi, da parte degli ispettori ministeriali finalizzati a valutare le condizioni di lavoro nei reparti ospedalieri italiani, con particolare riferimento ai medici specializzandi.
(4-00054)

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta in Commissione:


   FOSSI, SCOTTO, BOLDRINI, SIMIANI, GIANASSI, FURFARO e QUARTINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Gkn, multinazionale del settore della componentistica automobilistica e aerospaziale ha comunicato tramite mail il 9 luglio 2021 il licenziamento dei 422 dipendenti e la chiusura del sito industriale di Campi Bisenzio senza ricorso ad ammortizzatori sociali;

   tale decisione, improvvisa ed unilaterale, ha suscitato immediatamente sdegno da parte dell'opinione pubblica ed il sostegno di enti locali, sindacati e comunità locale ai lavoratori coinvolti;

   secondo l'azienda le ragioni sarebbero attribuibili al calo del mercato automobilistico e alla necessità di ridurre drasticamente i costi di produzione a causa della competitività dei mercati internazionali, mentre le organizzazioni sindacali hanno evidenziato come non sussista alcuna crisi aziendale e che il vero motivo sia invece la volontà della proprietà di delocalizzare la produzione spostandola dove il costo della manodopera è minore;

   nel mese di settembre 2021 il tribunale di Firenze si è espresso a favore del ricorso presentato dalla Fiom-Cgil contro i 422 licenziamenti via e-mail della Gkn di Campi Bisenzio, revocando la lettera d'apertura della procedura di licenziamento collettivo;

   nel mese di dicembre 2021 Qf Spa del gruppo Borgomeo ha comunicato di aver acquisito il 100 per cento di Gkn Driveline Firenze. L'azienda ha ritirato la messa in liquidazione mentre contestualmente è stata ritirata l'impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla precedente procedura di licenziamento;

   nel mese di gennaio 2022, e a seguito dell'accordo stilato dal gruppo Borgomeo, i lavoratori della Gkn hanno approvato, con un referendum, l'ipotesi di accordo quadro stilato al tavolo del Ministero dello sviluppo economico con oltre il 74 per cento dei votanti a favore;

   nonostante queste premesse incoraggianti e gli annunci della nuova proprietà sulla volontà di procedere a nuovi investimenti e di non ricorrere a licenziamenti, sindacati e lavoratori lamentano da mesi poche certezze rispetto alla reindustrializzazione annunciata. Gli incontri che si sono svolti nei mesi di marzo ed aprile 2022 presso il Ministero dello sviluppo economico non hanno chiarito tali dubbi;

   il 3 novembre 2022 si è svolta una nuova riunione al Ministero dello sviluppo economico in cui l'azienda ha comunicato di essere alla ricerca di nuovi investitori e che c'è bisogno di intervenire sull'accordo di gennaio 2022, per prolungare la cosiddetta «fase ponte»;

   «per stessa ammissione dell'azienda, il piano industriale non può essere messo sul tavolo. L'assenza di questo elemento impedisce al momento il possibile intervento di Invitalia e al contempo non consente il confronto necessario per l'ammortizzatore. In queste settimane poi abbiamo anche saputo che Qf è uscita dal Consorzio Iris Lab»: ha dichiarato sulla riunione al Ministero dello sviluppo economico Valerio Fabiani, intervenuto in rappresentanza della regione Toscana;

   il 4 novembre 2022 le Rsu hanno ricevuto una mail dalla proprietà in cui si annunciava il prossimo sgombero di «materiali, rottami e rifiuti» dallo stabilimento che sarebbe da mesi occupato illegalmente da alcuni lavoratori;

   per le associazioni sindacali, che hanno ribadito «la disponibilità a confrontarsi per lo smobilizzo dei materiali contestualmente alla condivisione di un piano industriale solido e concreto», questa operazione sarebbe «una inutile provocazione» che potrebbe inaugurare «l'inizio dello svuotamento dello stabilimento» e conseguentemente la conferma di dismettere le attività produttive;

   Fiom-Cgil ha dichiarato in merito che questa sia «l'ennesima azione della proprietà che tende a non affrontare i reali problemi della vertenza, nel tentativo di creare ulteriori tensioni nei confronti sia di tutti i soggetti impegnati a trovare una soluzione per il rilancio industriale del sito, sia dei lavoratori che sono in una condizione di forte preoccupazione poiché, da ormai oltre 12 mesi, non vedono prospettive per il loro futuro lavorativo»;

   sono in corso ulteriori manifestazione di protesta da parte dei lavoratori e delle associazioni sindacali;

   appare evidente che agli annunci da parte della proprietà non siano seguiti atti concreti e che dopo numerosi mesi si siano aggravate le incertezze circa il futuro dei lavoratori e sulla riconversione dell'attività produttiva –:

   i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se ritengano urgente e necessario adottare iniziative, per quanto di competenza e di concerto con gli enti locali interessati, al fine di promuovere una reale riconversione produttiva dello stabilimento di Campi Bisenzio e la tutela degli attuali livelli occupazionali.
(5-00015)


   FOSSI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nella zona della Valdelsa (tra le province di Siena e di Firenze e in particolare nei comuni di Firenze, Siena, Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d'Elsa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle) viene attualmente realizzato circa il 90 per cento dei camper prodotti in Italia, con 3.000 mila addetti diretti e 5.000 circa nell'indotto (8.000 in tutto);

   dopo un periodo di crisi acutizzato dalla diffusione della pandemia, la richiesta di camper ha avuto una crescita costante nell'ultimo biennio; il 2021 è stato infatti un anno da record per la camperistica in Europa: basti pensare che per la prima volta è stato superato il tetto dei 180.000 veicoli di nuova immatricolazione di cui il 13 per cento prodotto in Toscana, a fronte di un parco circolante di 6 milioni di veicoli;

   nonostante questo trend favorevole le aziende di camperistica della Valdelsa sono state costrette, nel corso della prima metà del 2022, a ricorrere alla cassa integrazione per circa 500 lavoratori (un dipendente su 5) prevalentemente a causa della cronica e prolungata carenza di materie prime, della componentistica e dei microchip che vengono prodotti quasi esclusivamente nelle nazioni del sud-est asiatico e la cui disponibilità è stata ridotta notevolmente a seguito della diffusione del Covid;

   queste criticità, aggravate anche dalle conseguenze della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, hanno portato il tempo di attesa per un veicolo di nuova produzione dai 18 ai 24 mesi;

   tale crisi è stata certificata anche dall'ultimo report di Intesa San Paolo sull'andamento dei distretti toscani, che ha reso noto come il settore della camperistica (nonostante un trend positivo di tutti gli altri comparti territoriali) abbia registrato nel primo semestre del 2022 una riduzione delle esportazioni (che valgono l'80 per cento del business) del 28 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021;

   nella seconda metà del 2022 le problematiche relative alla mancanza di componenti non sono state risolte e continuano a mettere a rischio la continuità produttiva delle aziende ed i livelli occupazionali, nonostante la paradossale crescita della domanda stimata in 3,5 miliardi di euro nei prossimi 24 mesi;

   anche ad agosto e settembre 2022 molte aziende hanno richiesto la cassa integrazione e negli ultimi mesi sono stati persi oltre 250 posti di lavoro mentre sono 420 i dipendenti con un contratto in scadenza: «È una fase davvero complicata da gestire, sia sul fronte sindacale che imprenditoriale. Se consideriamo che un camper è fatto da 3.500-4.000 componenti realizzati da fornitori esterni, dalla domotica alle luci, dagli elettrodomestici alle finestre, diventa difficile organizzare una filiera come questa», continuano a denunciare le associazioni sindacali;

   «stiamo perdendo un'occasione incredibile – dichiarano dall'associazione produttori camper – perché col Covid tante persone si sono avvicinate al mondo del camper e tutte le aziende hanno un portafoglio ordini ben nutrito che purtroppo non riescono a evadere per carenza di materiali»;

   i sindacati unitariamente rimarcano da mesi la necessità di salvaguardare i posti di lavoro lanciando l'idea di istituire un tavolo a livello nazionale (e poi europeo) per rendere la produzione indipendente dalle componenti e dalle materie prime provenienti dai Paesi dell'est asiatico. È stato richiesto, in questa direzione, l'inserimento del settore della camperistica nel tavolo di lavoro, attivato nei mesi scorsi presso il dicastero dello sviluppo economico e dedicato all'automotive e alla transizione energetica: tale istanza è stata condivisa e sostenuta anche dalla regione Toscana –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in permessa e quali iniziative di competenza urgenti intenda assumere al fine di salvaguardare la continuità produttiva ed occupazionale delle imprese del distretto della camperistica nella Valdelsa;

   se si intenda riattivare in tempi brevi il tavolo sull'automotive e sulla transizione ecologica inserendo al suo interno anche le istanze della camperistica, anche al fine di definire politiche nazionali e comunitarie per rendere la produzione indipendente dalle componenti e dalle materie prime provenienti dai paesi dell'est asiatico.
(5-00016)

Ritiro di un documento
del sindacato ispettivo.

  Il seguente documento è stato ritirato dal presentatore: Interrogazione a risposta scritta Cappellacci n. 4-00045 del 7 novembre 2022.