Camera dei deputati

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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Mercoledì 19 ottobre 2022

ATTI DI CONTROLLO

INTERNO

Interrogazione a risposta scritta:


   D'ATTIS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   domenica 16 ottobre 2022 poco prima dell'inizio della partita del campionato di serie D Nocerina-Brindisi le rispettive tifoserie sono state coinvolte in scontri violenti;

   in particolare, stando a una prima ricostruzione dei fatti, i tifosi del Brindisi avrebbero subìto un agguato dai tifosi della Nocerina in una delle strade che conduce allo stadio San Francesco dove si stavano recando per assistere all'incontro;

   nonostante l'intervento delle forze di polizia, durante i disordini due tifosi brindisini sono rimasti feriti;

   ad avviso dell'interrogante, si tratta di fatti ancor più gravi se si pensa che la partita era stata considerata ad alto rischio dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e, di conseguenza, erano state attivate diverse misure di sicurezza come la riduzione a 90 posti della capienza del settore ospiti –:

   se intenda adottare iniziative di competenza volte ad accertare le responsabilità della inefficiente organizzazione del servizio d'ordine e di sicurezza pubblica.
(4-00004)

ISTRUZIONE

Interrogazione a risposta orale:


   BARZOTTI. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:

   le cronache locali e nazionali hanno riportato la circostanza allarmante e molto grave che la giunta comunale di Pavia ha bloccato i corsi di inclusione nelle scuole, ritenendo non adatti quelli ai bambini delle elementari sull'orientamento sessuale nonché sull'identità di genere e la prevenzione del bullismo transfobico, termine che si riferisce «alla repulsione, all'odio, alla discriminazione e all'aggressione fisica e verbale nei confronti di individui di genere non conforme» (cfr. glossario medicina di genere, documento approvato in seduta plenaria dall'Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere in data 16 giugno 2022);

   i corsi nelle scuole pavesi, anche sul bullismo nei confronti di individui di genere non conforme, erano stati approvati dal comune di Pavia già nel 2013 e sono stati regolarmente svolti negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022;

   non si ha notizia che i corsi di inclusione contro il bullismo nei confronti di individui di genere non conforme svolti nelle scuole elementari di Pavia abbiano dato vita a proteste da parte dei genitori né che siano stati effettuati sui bambini degli studi di esito da parte di professionisti incaricati dal comune di Pavia che giustifichino l'improvviso ed inspiegabile cambiamento di rotta del comune;

   non risulta che il diniego al corso di inclusione della giunta di Pavia sia stato sorretto da uno studio sulle modalità con cui il corso è stato svolto gli anni precedenti e/o progettato per l'anno in corso;

   risulta, invece, che i corsi alle elementari sull'inclusione e contro il bullismo, anche transfobico, siano stati svolti negli anni precedenti sulla base di metodologia pedagogica vidimata dall'università di psicologia di Pavia;

   la censura del comune di Pavia è quindi incentrata non su approfondimenti fattuali sulle modalità del corso, ma sul preconcetto ideologico totalmente errato, dettato da ignoranza, che il corso sull'identità di genere e la prevenzione del bullismo nei confronti di individui di genere non conforme non sia adatto a dei bambini delle elementari;

   in realtà è pacifico nella comunità scientifica che l'identità di genere sessuale ciascuno la costruisce entro i primi 3 o 4 anni di vita;

   si nota che la condotta del comune di Pavia si pone agli antipodi di quanto dichiarato dal neoeletto Presidente della Camera nel discorso di insediamento, il quale ha detto: «L'omologazione è uno strumento dei totalitarismi»;

   è un dato di fatto che qualsiasi progetto inclusivo presuppone la conoscenza delle differenze fra individui, ne consegue che le ragioni volte a cancellare il corso di inclusione espresse dal comune di Pavia si risolvono in una mera petizione di principio e che la condotta della giunta pavese assume caratteri non solo censori ed oscurantisti, ma anche discriminatori ed in quanto tali dannosi per la comunità, le famiglie, per i bambini delle elementari a cui viene negato un diritto e una opportunità di formazione ed, in definitiva, dannosi per la democrazia e per la Repubblica, se è vero che l'omologazione è lo strumento dei totalitarismi;

   si ricorda peraltro che l'articolo 3, nello statuire il principio dell'uguaglianza, affida il compito alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. L'articolo 31, secondo comma, affida alla Repubblica il compito di proteggere la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo –:

   quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano intraprendere per assicurare il pieno rispetto dei valori della carta costituzionale, rinvenibili in particolare, nel dettato degli articolo 3 e 31 della Costituzione.
(3-00002)