CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 maggio 2020
365.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai Paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (COM(2020)163 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminata la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (COM(2020)163 final);
   premesso che:
    la proposta di decisione è volta a fornire un'assistenza macrofinanziaria (AMF) ai seguenti dieci paesi partner dell'allargamento e del vicinato: Albania, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Giordania, Kosovo, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Tunisia e Ucraina;
    l'Unione europea mette a disposizione di tali paesi un'AMF per un importo complessivo di 3 miliardi di euro, sotto forma di prestiti a medio e lungo termine, che contribuiranno a coprire il loro fabbisogno di finanziamenti esterni per il periodo 2020-2021;
    la Commissione europea precisa, considerato che la crisi della pandemia dovuta al Covid-19 manifesta aspetti problematici anche in altri paesi, che l'AMF resta disponibile anche per altri paesi ammissibili in situazioni di difficoltà con la bilancia dei pagamenti che dovessero manifestarsi in seguito;
   valutato che:
    l'assistenza macrofinanziaria proposta dalla Commissione è attivata sulla base dell'articolo 212 del Trattato sul funzionamento dell'UE (TFUE);
    la proposta di decisione rispetta il principio di sussidiarietà in quanto gli obiettivi di ripristino della stabilità macroeconomica a breve termine e di efficienza dell'assistenza finanziaria ai beneficiari non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri e possono dunque essere conseguiti meglio a livello di Unione;
    la proposta della Commissione rispetta, inoltre, il principio di proporzionalità, atteso che si limita ad emanare le disposizioni minime per raggiungere gli obiettivi di stabilità macroeconomica a breve termine, attenuando il rischio di inadempimento;
   considerato che:
    la proposta di decisione si colloca nell'ambito delle iniziative avviate dall'UE per contribuire alla prevenzione e al contrasto della pandemia del Covid-19 presso i paesi terzi, che sono state annunciate lo scorso 8 aprile dalla Commissione europea e dall'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'UE con la comunicazione congiunta sulla risposta globale dell'UE alla pandemia di Covid-19 (JOIN(2020)11);
    l'attribuzione di tali risorse è avvenuta sulla base di una riallocazione di Pag. 440fondi esistenti, già stanziati per paese o area geografica e per obiettivi e finalità originariamente diversi rispetto a quelli della pandemia; pertanto non si prevede uno stanziamento di risorse aggiuntive rispetto a quelle già allocate a bilancio;
    sarebbe opportuno definire criteri condivisi per la ripartizione delle risorse, che tengano conto della differente situazione, del grado di rischio e del possibile impatto della pandemia sulle diverse aree geografiche; ciò anche al fine, per un verso, di valutare le effettive esigenze e, per l'altro, di fronteggiare le vulnerabilità future dei vari paesi che necessiterebbero di un sostegno finanziario;
    sottolineata l'importanza della cooperazione e del sostegno a favore dei paesi più prossimi alle frontiere dell'UE, e tenuto conto della rilevanza strategica della politica europea di partenariato con i Paesi dell'allargamento e del vicinato, in particolare verso i Paesi dei Balcani occidentali, al fine di garantire il consolidamento della democrazia, della sicurezza e della stabilità politico-economica ai confini europei e per rafforzare l'UE sia sul piano interno sia su quello internazionale, contribuendo altresì in maniera determinante ad affermare la presenza e la credibilità dell'Unione sulla scena globale;
    sottolineata, altresì, la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di acquisire dalle competenti istituzioni europee maggiori elementi informativi circa i criteri adottati per la ripartizione degli stanziamenti di cui alla presente proposta di decisione tra i differenti Paesi, in particolare per quanto riguarda le scelte di distribuzione prospettate dalla Commissione;
   b) valuti altresì la Commissione di merito l'opportunità di segnalare che, nelle competenti sedi europee, si definiscano criteri condivisi per la ripartizione delle risorse nell'ambito delle iniziative avviate dall'UE per contribuire alla prevenzione e al contrasto della pandemia del Covid-19 presso i paesi terzi, al fine di tener conto della differente situazione, del grado di rischio e del possibile impatto della pandemia sulle diverse aree geografiche e sui vari paesi, valutando, altresì, l'opportunità di privilegiare i paesi più prossimi alle frontiere dell'UE, nonché di stanziare risorse aggiuntive rispetto a quelle già allocate a bilancio.

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ALLEGATO 2

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai Paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (COM(2020)163 final).

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO LEGA

  La XIV Commissione,
   esaminata la Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai Paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (atto n. 163);
   considerato che:
    la proposta di decisione COM(2020)163 si colloca nell'ambito delle iniziative avviate dall'UE per contribuire alla prevenzione e al contrasto della pandemia del COVID-19 presso i Paesi terzi ed è volta a fornire assistenza macrofinanziaria a 10 paesi dell'allargamento e del vicinato: Albania, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Giordania, Kosovo, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Tunisia e Ucraina, per un totale di 3 miliardi di euro, sotto forma di prestiti a medio termine;
    la Commissione europea, avanzando tale proposta, intende sostenere la stabilizzazione esterna dei Paesi interessati, offrendo loro un margine di manovra per attuare misure volte a contrastare le ricadute economiche della crisi della Covid-19;
    la proposta di decisione relativa all'assistenza macrofinanziaria (AMF) mira ad aiutare i sopra citati Paesi partner a coprire parte del loro fabbisogno urgente di finanziamenti esterni nel contesto dei programmi dell'FMI, riducendo in tal modo le vulnerabilità a breve termine dell'economia in termini di bilancia dei pagamenti connesse alla crisi della Covid-19;
    la proposta prevede la messa a disposizione dell'importo complessivo di 3 miliardi di euro, sotto forma di prestiti a medio e lungo termine, che contribuiranno a far fronte al fabbisogno dei Paesi interessati di finanziamenti esterni per il periodo 2020-2021,
    i fondi saranno messi a disposizione per 12 mesi sotto forma di prestiti a condizioni molto favorevoli per aiutare questi Paesi a coprire le loro necessità di finanziamento immediate e urgenti;
    la Commissione europea ha adottato il 29 aprile 2020 una comunicazione – contributo della Commissione alla riunione dei Capi di Stato e di governo dell'UE e quelli dei Balcani occidentali che si svolgerà in videoconferenza il 6 maggio 2020 – sul sostegno ai Paesi dei Balcani occidentali nella lotta al COVID 19 (COM (2020) 315) nella quale indica che fino a ora l'UE, congiuntamente alla Banca europea per gli investimenti, ha mobilitato un sostegno finanziario a vantaggio dei Paesi dei Balcani occidentali di circa 3,3 miliardi di euro per affrontare le necessità immediate in ambito sanitario e le conseguenti esigenze umanitarie connesse alla pandemia di Covid-19 e a contribuire alla ripresa economica e sociale; Pag. 442
   segnalato altresì che:
    la sottoscrizione di quello che viene definito MES light dovrebbe aver portato alla definizione di un accordo completo su tutti gli aspetti con i dettagli dello strumento di sostegno per la crisi pandemica. L'accordo si basa su un'interpretazione estremamente ampia delle spese sanitarie che possono essere finanziate (quindi non solo per respiratori o terapie intensive), una maturità dei prestiti a 10 anni e un tasso d'interesse basso, poco sopra lo 0,1 per cento annuo. La linea di credito potrà essere usata per le spese sanitarie fino al 2 per cento del Pil;
    le scadenze e interessi saranno molto favorevoli, e la sorveglianza sarà semplificata e questo mette in luce che la condizionalità rimane, perché intrinseca nel trattato del MES che non cambia, anzi si rafforzerà. Il rischio che, passata l'emergenza, si arrivi ad un commissariamento del Paese esiste ed è concreto,

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   a) valuti il Governo l'opportunità di richiedere in sede europea la possibilità di utilizzo del meccanismo previsto dalla Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai Paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 anche per gli stati membri dell'Unione.