CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 luglio 2019
226.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Sulla riunione della LXI COSAC, svoltasi a Bucarest dal 23 al 25 giugno 2019.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  La XIV Commissione ha partecipato ai lavori della LXI Assemblea plenaria della COSAC, svoltasi a Bucarest dal 24 al 25 giugno 2019. La delegazione della Commissione è stata composta dal presidente, onorevole Sergio Battelli, dalla vice presidente, onorevole Marina Berlinghieri e dall'onorevole Alessandro Giglio Vigna, capogruppo della Lega. L'omologa Commissione del Senato è stata rappresentata dal presidente, senatore Ettore Antonio Licheri e dalla senatrice Elena Testor, rappresentante del gruppo di Forza Italia.
  Dopo l'apertura dei lavori e l'indirizzo di saluto del Vice presidente della Camera dei deputati della Romania, si è aperta la prima sessione di lavoro dedicata ai risultati della presidenza romena del Consiglio dell'Unione europea. In particolare, la Primo Ministro della Romania, Viorica Dăncilă, ha ripercorso gli sforzi della presidenza romena ed in particolare l'impegno del suo Governo per rafforzare il progetto europeo. Al riguardo, la Primo Ministro ha ricordato lo sviluppo dei negoziati sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, resi particolarmente complessi dallo svolgimento delle elezioni europee, nonché dagli sviluppi sulla Brexit. La Primo Ministro, inoltre, ha ricordato le numerose riunioni organizzate durante il semestre di presidenza, tra cui oltre 60 a livello ministeriale. Infine, la Primo Ministro ha sottolineato i risultati compiuti nella lotta alla disinformazione e alle notizie false, nonché gli sforzi compiuti nel campo della sicurezza energetica. La Primo Ministro ha quindi ricordato le conclusioni del Consiglio relative agli affari esteri e alla lotta al terrorismo, al cambiamento climatico, all'istruzione, alle strategie regionali sulla politica industriale. Inoltre, il Capo del Governo di Romania ha sottolineato gli eventi organizzati dalla presidenza per combattere l'antisemitismo, il razzismo, la xenofobia, i cosiddetti hate speeches e ha espresso il desiderio che tali azioni continueranno anche durante le successive presidenze. La Primo Ministro, infine, ha concluso ricordando come la presenza romena abbia consentito all'agenda europea di fare passi in avanti, in modo inclusivo, coeso e unitario, al fine di portare i cittadini più vicino al processo decisionale, e ha rassicurato che la Romania continuerà a supportare il processo di rafforzamento europeo e le politiche necessarie a promuovere la solidarietà e l'unità.
  Il Ministro per gli affari europei della Romania, George Ciamba, nel ripercorrere i risultati raggiunti dalla presidenza, pur nel quadro di un contesto molto complesso, ha sottolineato le azioni specifiche sostenute dalla presidenza al fine di assicurare libere e democratiche elezioni, per la lotta contro la disinformazione e per preservare quindi i valori europei. In proposito, il Ministro ha ricordato le modifiche alla legislazione elettorale finalizzate a combattere l'uso abusivo dei dati personali nel processo elettorale, richiamando recenti casi di uso abusivo di dati raccolti su internet. Con riferimento alla Brexit, ricordando la complessità di tale argomento dovuta in particolare alla situazione di incertezza, il Ministro ha evidenziato che sono state comunque assunte da parte dell'Unione europea tutte le misure legislative necessarie nel caso di ritiro del Pag. 160Regno Unito senza un accordo. Con riferimento al nuovo Quadro finanziario pluriennale, il Ministro ha sottolineato che il Consiglio affari generali ha raggiunto una posizione comune con il Parlamento europeo su dieci proposte legislative, mentre su altre dodici c’è un approccio parziale a livello di Consiglio. Il Ministro ha inoltre richiamato gli importanti progressi compiuti su altri dossier molto rilevanti, come l'energia, la lotta ai cambiamenti climatici, nonché il rafforzamento del mercato unico e l'economia digitale, l'intelligenza artificiale, la strategia industriale, la protezione sociale, la sicurezza e l'allargamento dell'Unione.
  Su tali temi sono intervenuti ventiquattro oratori, rappresentanti di diversi Parlamenti nazionali, che si sono focalizzati principalmente sulle politiche di coesione e sul nuovo Quadro finanziario pluriennale, sulla governance europea, sulla sicurezza e sull'allargamento dell'Unione, convenendo comunque sul riconoscimento degli sforzi compiuti dalla presidenza romena sul principali dossier.
  Per la delegazione italiana, l'onorevole Alessandro Giglio Vigna ha sottolineato la stretta cooperazione tra la Camera dei deputati italiana e l'Ambasciata di Romania in Italia, sottolineando la ferma volontà dell'Italia di rafforzare le frontiere esterne e di combattere il traffico di esseri umani.
  Agli interventi dei rappresentanti dei Parlamenti i nazionali ha replicato il Segretario di Stato presso il Ministero degli affari esteri di Romania, che ha evidenziato come molti degli interventi abbiano dimostrato la coincidenza tra gli obiettivi posti dalla presidenza romena e le priorità rappresentate dai Parlamenti nazionali.
  La seconda sessione ha avuto ad oggetto le prospettive per il commercio e per le relazioni commerciali internazionali dell'Unione europea e il futuro delle relazioni tra l'Unione europea e Regno Unito nel contesto della Brexit.
  Lord Whitty, presidente della sottocommissione per il mercato interno della Camera dei Lord del Regno Unito, ha espresso il suo disappunto per la posizione ancora non chiara del Regno Unito rispetto alla Brexit, premettendo che la delegazione del Regno Unito non include esponenti del partito conservatore attualmente al potere ed evidenziando quindi come le proprie posizioni potrebbero non coincidere con quelle del Governo del Regno Unito. Il presidente ha quindi osservato come, considerate la posizione dell'Unione europea di non disponibilità a cambiare il testo dell'Accordo sul recesso del Regno Unito e quelle della Camera dei comuni e del probabile futuro governo inglese, riluttanti ad accettare il medesimo accordo, allo stato sembra difficile che il recesso del Regno Unito sarà governato dall'Accordo di recesso. Lord Whitty ha quindi sottolineato l'importanza del confine irlandese nel contesto del recesso del Regno Unito, evidenziando come un confine aperto sia il prerequisito per supportare il processo di pace irlandese. Il presidente ha quindi evidenziato come ciò sia difficile da stabilire nell'ambito sia delle regole dell'Unione europea che del commercio internazionale, ricordando come tale argomento sia diventato un punto importante di divergenza, in parte perché la soluzione offerta nell'accordo di recesso era che o il Nord Irlanda, o l'intero Regno Unito, avrebbero continuato a mantenere un allineamento regolatorio con l'Unione europea. Il presidente ha quindi evidenziato che, allo stato, una soluzione che comporti un allineamento forte tra le regole dell'Unione e quelle del Regno Unito avrebbe più supporto rispetto ad un'altra che importi una maggiore divergenza. Il presidente quindi richiamato alla necessità di ulteriori negoziati diplomatici per avvicinare le posizioni delle parti.
  Luca Jahier, Presidente del Comitato economico e sociale europeo ha svolto un'analisi sulla posizione dell'Unione europea nel campo del commercio internazionale. A tal proposito, il presidente Jahier ha sottolineato che l'area economica europea, una delle più grandi del mondo, è stata una delle storie di maggior successo dell'Unione europea contribuendo ad una importante crescita della ricchezza europea e della capacità delle nuove generazioni Pag. 161di muoversi liberamente da uno Stato all'altro dell'area per lavorare. Il presidente ha inoltre ricordato la capacità dell'Unione europea di concludere accordi con Paesi terzi, richiamando in proposito i trentanove accordi già conclusi con oltre sessantanove Paesi nel mondo. Il presidente ha quindi evidenziato come l'Unione europea abbiamo avuto un ruolo importante per sviluppare nuove pratiche di commercio e nel promuovere migliori standard sociali e ambientali nel mondo, attraverso la stipula dei richiamati accordi commerciali. Jahier ha quindi sottolineato l'importanza, per i Paesi membri dell'Unione, di parlare con una sola voce e ha inoltre enfatizzato il ruolo della società civile nel promuovere le questioni ambientali e l'inclusione sociale. Inoltre, il presidente Jahier ha sottolineato che rispettare gli obiettivi dell'agenda per uno sviluppo sostenibile 2030 dovrebbe diventare una priorità fondamentale per Unione europea. Il presidente ha quindi auspicato un approccio costruttivo per condurre le trattative relative al processo di uscita del Regno Unito dall'Unione europea, rafforzando le connessioni tra i corpi intermedi della società.
  Al dibattito hanno partecipato ventinove parlamentari in rappresentanza dei Parlamenti nazionali. Nei loro interventi, gli oratori hanno espresso in particolare il loro supporto nei confronti di relazioni privilegiate tra il Regno Unito e l'Unione europea e hanno sottolineato la necessità di unità tra i restanti 27 Stati membri dell'Unione. I partecipanti hanno inoltre richiesto una soluzione che possa supportare il processo di pace irlandese e che non comprometta i principi del mercato unico. Si è quindi registrato un ampio accordo sul fatto che l'Europa debba giocare un ruolo più importante nell'ambito delle potenze economiche globali e sulla necessità di rimanere uniti per supportare un sistema commerciale multilaterale. Molti parlamentari hanno peraltro sottolineato che l'Unione europea dovrebbe promuovere accordi commerciali imponendo il rispetto di elevati standard sociali, ambientali e climatici.
  Nella sua replica, il Presidente del Comitato economico e sociale europeo ha sottolineato che, senza fiducia tra il Regno Unito e l'Unione europea, il quadro delle future relazioni potrebbe essere in pericolo. Inoltre, ha sottolineato il ruolo dell'Unione europea nel promuovere un ordine internazionale multilaterale e ha espresso la sua speranza che l'Unione europea e la Cina possano trovare un terreno comune nel difendere il multilateralismo.
  Lord Whitty ha quindi rilevato che il futuro Governo del Regno Unito vorrebbe ricercare modifiche nell'Accordo di recesso introducendo limiti al meccanismo di backstop irlandese, notando come tale soluzione potrebbe essere politicamente difficile da raggiungere nel Regno Unito, ma anche nell'Unione europea e infine ha espresso la sua speranza che l'Unione europea continui a porre i propri valori al centro della sua agenda commerciale.
  La terza sessione ha avuto ad oggetto un'area europea per l'istruzione come fattore trainante per riformare e rafforzare il mercato unico.
  Il dibattito è stato introdotto da Vanessa Debias-Sainton, capo dell'unità responsabile per l'alta educazione della Commissione europea, che ha richiamato gli ambiziosi obiettivi dell'Unione europea per costruire un'area europea dell'istruzione entro il 2025 con l'obiettivo di consentire a tutti i giovani di ricevere la migliore educazione e formazione e di trovare lavoro nell'intero continente. In particolare, la capo unità ha sottolineato come, tra gli obiettivi principali, vi siano quello di prevedere ordinariamente lo svolgimento di un periodo di studio all'estero, il riconoscimento dei titoli scolastici e dei diplomi di alta formazione in tutta Europa, assicurare la conoscenza di due lingue oltre la propria lingua madre, assicurare l'accesso ad una formazione di alta qualità per tutti a prescindere dalle condizioni socio economiche di partenza, assicurare che le persone sviluppino un forte senso di identità europea e della eredità culturale europea e delle sue diversità ed infine promuovere un apprendimento Pag. 162costante per tutta la vita, includendo nuove soluzioni e attenzione per la prima infanzia. La capo unità ha quindi richiamato l'articolo 165 del Trattato di Lisbona che stabilisce che l'Unione contribuisce allo sviluppo della qualità dell'istruzione incoraggiando la cooperazione tra gli Stati membri e, se necessario, supportando la loro azione pur rispettando pienamente la responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda l'insegnamento e l'organizzazione del sistema scolastico e culturale. Infine, la capo unità ha ricordato la proposta della Commissione europea di raddoppiare, nell'ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2017, fino a 30 miliardi di euro, i finanziamenti per il programma Erasmus e ha richiamato l'importanza della intelligenza artificiale e della tecnologia digitale per contribuire a una pedagogia innovativa e inclusiva e per colmare le distanze tra i sistemi di istruzione.
  Il professor Ioan Dumitrache, segretario generale dell'Accademia di Romania, ha quindi sottolineato la stretta connessione tra il sistema di educazione e la politica, sottolineando la necessità di un approccio olistico verso le sfide della nuova rivoluzione industriale che rappresenta la società digitale. Il professore ha quindi sottolineato l'importanza per il sistema di istruzione di andare incontro ai nuovi bisogni in vista del mantenimento della competitività europea e ha sostenuto l'importanza della transizione digitale e di una educazione che possa tenere in conto i paradigmi della nuova epoca.
  Al dibattito che ha fatto seguito sono intervenuti ventisei parlamentari sottolineando, in particolare, il loro supporto all'introduzione dell'area di istruzione europea, ma anche la responsabilità propria degli Stati membri su tali argomenti. Per la delegazione italiana sono intervenute la senatrice Elena Testor sottolineando il proprio supporto al processo relativo all'introduzione dell'area di istruzione europea, come un'importante priorità, nonché l'onorevole Marina Berlinghieri, che, ricordando il crescente dominio economico dell'area asiatica, ha evidenziato la necessità di rafforzare strategicamente il modello europeo attraverso i sistemi di istruzione.
  Nella sua replica la capo unità della Commissione europea ha evidenziato che il principio di sussidiarietà non è in discussione e ha assicurato che l'area europea dell'istruzione sarà in linea con quanto previsto dai trattati. Il professor Dumitrache ha inoltre ricordato che la prossima generazione di giovani lavorerà in una economia ed in una società digitali e ha quindi insistito sulla necessità di orientare l'educazione verso una digitalizzazione economica.
  A margine delle prime tre sessioni, si è svolta la riunione dei presidenti, durante la quale è stata discussa la bozza di contributo finale e di conclusioni sottoposte ai partecipanti. Nella discussione sono state esaminate le proposte emendative ed è stata accolta una proposta dell'Italia volta a chiarire l'importanza dell'accordo di recesso del Regno Unito al fine di poter negoziare future relazioni commerciali privilegiate con tale Paese.
  La quarta sessione è stata dedicata ad un'economia basata sull'innovazione e sul pregresso tecnologico, all'impatto sociale dell'Unione europea; al ruolo dei Parlamenti nazionali nel sostenere la nuova economia dell'Unione europea.
  La sessione è stata aperta dalla Commissaria europea per il mercato interno, l'industria, l'impresa e le PMI, che ha ricordato come l'economia odierna stia cambiando ad una velocità crescente. In particolare, la Commissaria ha sottolineato la necessità di creare nuovi posti di lavoro al fine di sostituire quelli persi nella transizione digitale. La Commissaria ha sottolineato quindi come i Governi nazionali, i sistemi di educazione e il mondo dell'impresa debbano fare in modo che le persone possano acquisire le necessarie competenze per trovare nuovi posti di lavoro. In secondo luogo, la Commissaria ha sottolineato l'importanza di adottare e guidare il cambiamento tecnologico facendo massa critica nell'ambito europeo, evidenziando che per tale ragione la Commissione europea intende supportare una Pag. 163più stretta cooperazione tra gli Stati membri e i partner industriali nelle catene di valore strategico. In questo contesto, la Commissaria europea ha sottolineato la decisione della Commissione di seguire un approccio simile a quello utilizzato per altri settori strategici, come quello delle auto, sempre più connesse, pulite e autonome, dell'industria a bassa emissione di inquinamento, nonché dei sistemi e delle tecnologie ad idrogeno. Infine, la Commissaria si è riferita alla sostenibilità e all'importanza di andare verso un modello di economia a basse emissioni rilevando l'importo e l'impatto del modello economico sull'ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici. La Commissaria ha evidenziato quindi l'importanza che sia l'Europa a guidare il cambiamento al fine di garantire migliori posti di lavoro per le generazioni future.
  Il professor Pricopie, rettore dell'Università nazionale di studi politici e pubblica amministrazione di Romania, ha evidenziato come innovazione e competitività possono essere affrontate sotto diverse prospettive. In particolare, ha ricordato che la competitività, dapprima considerata solo come relativa al possesso di alcune competenze della forza lavoro ha poi iniziato a riferirsi ad investimenti nella formazione della forza lavoro. A tal proposito, il professore ha ricordato l'importanza di programmi come l'Erasmus che hanno contribuito ad aumentare la competitività e la qualità, nonché il dialogo tra gli Stati membri e ha concluso con l'auspicio che la nuova Commissione europea possa porre l'istruzione tra le massime priorità della propria agenda.
  Il Ministro per il commercio e l'impresa della Romania, Stefan-Radu Oprea, ha ricordato i progressi effettuati durante la presidenza romena nell'ambito dei negoziati sugli accordi di libero scambio e protezione degli investimenti tra l'Unione europea e il Vietnam. Il Ministro ha quindi rilevato che attraverso questi strumenti i valori europei potranno inoltre essere esportati come esempio per quanto riguarda le questioni relative al trattamento dei lavoratori. Il Ministro inoltre ha sottolineato l'importanza dell'innovazione e il ruolo decisivo dei Parlamenti nazionali nell'economia e ha ricordato due iniziative particolarmente importanti intraprese durante la presidenza romena. In primo luogo, ha richiamato la proposta di rivedere lo small business act per includere tra i suoi principi la digitalizzazione al fine di portare le piccole e medie imprese in un territorio competitivo. In secondo luogo, il Ministro ha sottolineato l'importanza per le start up di svilupparsi in un mercato digitale e industriale creativo. Al fine di favorire che tali imprese restino europee, il Ministro ha sottolineato la necessità di creare un meccanismo di monitoraggio capace di selezionare le imprese con il migliore potenziale usando le reti esistenti, come la rete degli incubatori, e quindi attivare strumenti finanziari adeguati volti a sostenerne la capitalizzazione.
  Al dibattito hanno preso parte trentuno parlamentari che hanno sottolineato l'importanza dell'istruzione e dell'innovazione per lo sviluppo del sistema imprenditoriale, l'importanza dell'innovazione tecnologica e dell'economia verde, nonché la necessità di supportare l'innovazione attraverso investimenti consistenti partendo da quanto previsto nel nuovo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 proposto dalla Commissione europea. Altri intervenuti hanno evidenziato le sfide provenienti dall'innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione e molti hanno condiviso le esperienze dei propri Paesi.
  Nelle sue considerazioni conclusive, il Ministro ha sottolineato la qualità del dibattito che ha evidenziato che i punti chiave richiamati dagli oratori come la coesione, i diritti dei cittadini e la protezione dei dati personali erano stati alla base del suo stesso ragionamento.
  La riunione infine si è conclusa con l'adozione da parte della plenaria del contributo e delle conclusioni dell'assemblea.