CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 luglio 2019
216.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Legiferare meglio: bilancio e perseveranza nell'impegno (COM(2019)178).

PROPOSTA DI DOCUMENTO FINALE PRESENTATA DAL RELATORE

  La Commissione XIV (Politiche dell'Unione europea),
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato delle regioni e al Comitato economico e sociale «Legiferare meglio: bilancio e perseveranza nell'impegno» (COM(2019)178);
   considerato che la Commissione europea nella suddetta comunicazione ha tracciato un bilancio delle iniziative condotte nell'ambito della qualità della legislazione europea per il periodo 2015-2018 e fornito indicazioni di prospettiva per il futuro, sulla base anche dei risultati della consultazione pubblica della Commissione europea che si è conclusa il 23 ottobre 2018;
   rilevato che l'introduzione di principi per legiferare meglio trae le proprie origini dalla volontà di conseguire una migliore governance europea e di ancorare lo sviluppo sostenibile all'elaborazione delle politiche dell'Unione attraverso un esame congiunto degli impatti economici, sociali e ambientali;
   osservato che legiferare meglio consiste nel prendere in considerazione modalità alternative per conseguire risultati, evidenziando che l'attività legislativa non deve mai essere fine a sé stessa e che le azioni a livello dell'Unione europea dovrebbero sempre comportare un valore aggiunto rispetto a ciò che può essere conseguito a livello nazionale, regionale o locale;
   considerato che le ragioni alla base delle iniziative per legiferare meglio sono divenute più importanti che in passato alla luce di un contesto globale caratterizzato dalla trasformazione ad un ritmo sempre più rapido delle tecnologie che rende sempre più importante comprendere gli effetti intersettoriali e identificare le possibilità di sinergie per elaborare e attuare le soluzioni politiche appropriate lungo l'intero ciclo di elaborazione delle politiche, dalla valutazione all'attuazione;
   rilevato che occorre garantire che: il processo decisionale dell'Unione europea sia aperto e trasparente; i cittadini e le parti interessate possano contribuire all'elaborazione e all'esecuzione delle politiche e dei processi decisionali dell'Unione; le azioni dell'Unione europea si basino su prove concrete e tengano conto dei relativi impatti; gli oneri normativi per le imprese, i cittadini e le pubbliche amministrazioni siano ridotti al minimo;
   ricordato che, ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 3, del Trattato sull'Unione europea, in applicazione del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva, l'Unione interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello Pag. 148regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell'azione in questione, essere conseguiti meglio a livello di Unione;
   auspicato che la nuova Commissione europea, che si insedierà a seguito delle prossime elezioni europee, dia pieno seguito alle iniziative fin qui condotte in tema di qualità della legislazione europea;
   rilevata la necessità che il presente documento sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
  esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) prevedere che nell'ambito della prossima legislatura europea, la Commissione europea prosegua, rafforzandole, le iniziative in corso volte ad aprire maggiormente il processo di elaborazione delle politiche dell'UE e che insieme al Consiglio dell'UE e al Parlamento europeo, in quanto co-legislatori, definisca una strategia comune, con obiettivi condivisi per l'intero ciclo del processo legislativo e decisionale europeo;
   b) migliorare, anche tenendo conto delle raccomandazioni della Task force sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, la qualità delle valutazioni di impatto per quanto riguarda i profili relativi ai suddetti principi;
   c) garantire, a livello europeo una maggiore visibilità e seguito ai contributi delle Regioni e degli enti locali, anche nel quadro delle attività del Comitato delle regioni dell'Unione europea in relazione al processo decisionale europeo e promuovere, a livello nazionale, un più forte raccordo tra Governo, Parlamento, Regioni ed enti locali, in particolare in sede di esame degli strumenti di programmazione legislativa a livello europeo al fine di rafforzare l'azione di sistema e di creare maggiore responsabilità delle politiche, con benefici in termini di qualità della legislazione a tutti i livelli;
   d) rafforzare gli strumenti di democrazia diretta e partecipazione dei cittadini al processo legislativo europeo e avviare una revisione dei trattati finalizzata a conferire iniziativa legislativa al Parlamento europeo;
   e) avviare, a partire dalla legislatura europea appena iniziata un dialogo periodico con i Parlamenti nazionali sul tema della qualità della legislazione al fine di promuovere una maggiore condivisione a livello dei parlamenti dell'Unione europea delle migliori prassi in tale ambito.