CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 agosto 2020
421.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 86

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 agosto 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA.

  La seduta comincia alle 14.05.

Variazione nella composizione dei gruppi della Commissione.

  Alessia ROTTA, presidente, comunica che per il Gruppo M5S è entrato a far parte della Commissione il deputato Alberto Zolezzi, in sostituzione dell'onorevole Raphael Raduzzi, che cessa di far parte della Commissione.

Interventi a favore del pomodoro San Marzano.
Nuovo testo C. 229 Paolo Russo.

(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo,

  Generoso MARAIA (M5S), relatore, riferisce sul nuovo testo della proposta di legge recante «Interventi a favore del pomodoro San Marzano», ai fini dell'espressione del parere alla Commissione XIII Agricoltura.
  Il testo in esame – che modifica il provvedimento originario di iniziativa del collega Paolo Russo – è stato adottato dalla Commissione di merito su proposta della relatrice e non sono stati ad esso presentati emendamenti, essendosi evidentemente raggiunta una piena condivisione tra i gruppi.
  Rileva preliminarmente che, per i profili di competenza della Commissione, la versione iniziale del provvedimento – non mantenuta nell'attuale stesura del testo – esplicitava che «l'intera produzione del pomodoro San Marzano dell'agro sarnese-nocerino a DOP (...) assicura l'equilibrio tra crescita economica e sostenibilità ambientale. Essa concorre al contenimento dei fenomeni del consumo dei suoli e dell'abbandono dei terreni».
  Come riferito dalla stessa relatrice presso la Commissione Agricoltura, la proposta di legge originaria è stata arricchita di nuove disposizioni, concernenti, tra l'altro, Pag. 87la questione dell'utilizzazione delle terre destinate alla produzione del pomodoro San Marzano e l'istituzione del circuito delle strade e delle terre del pomodoro San Marzano.
  In particolare, l'articolato in esame indica la finalità della legge nella valorizzazione e sostegno della coltivazione del pomodoro San Marzano, di cui riconosce il valore sul piano del patrimonio culturale nazionale.
  Per tali finalità sono attribuite specifiche funzioni ai comuni dell'agro sarnese-nocerino, viene istituito il «circuito delle strade e delle terre del pomodoro San Marzano», si prevede che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali destini annualmente una quota delle risorse disponibili a valere sui piani nazionali di settore o di filiera di propria competenza, nel limite massimo di 500 mila euro, per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore del pomodoro San Marzano e possa destinare altri fondi al finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore.
  Ancora, si demanda al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria il compito di attivare un'apposita linea di ricerca nell'ambito del Piano triennale 2018/2021 finalizzata a studi e ricerche sul miglioramento genetico e l'innovazione agronomica relativi alla coltivazione del pomodoro San Marzano.
  Infine, si affida al MIPAF anche il compito di promuove specifiche campagne di informazione sulle qualità del pomodoro San Marzano.
  Conclusivamente, in relazione ai limitati profili di competenza della Commissione, se dal dibattito non emergeranno aspetti critici, preannuncia la proposta di esprimere un parere favorevole.

  Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

D.L. n. 83/2020: Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020.
C. 2617 Governo.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo,

  Umberto BURATTI (PD), relatore, riferisce sui contenuti di competenza della Commissione del decreto-legge n. 83 del 2020.
  Il provvedimento in esame – in connessione con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza, deliberata dal Consiglio dei ministri lo scorso 29 luglio 2020, che sposta il termine finale dal 31 luglio al 15 ottobre 2020 – disciplina le scadenze dei termini previsti da disposizioni di rango primario adottate in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19, le quali, proprio in quanto di rango primario, non sono vincolate al predetto atto amministrativo generale.
  Osserva che la competenza della Commissione non si radica in specifiche disposizioni, ma deriva dal contesto da cui il provvedimento origina, ovvero dalla riconosciuta emergenza di rilievo nazionale, che ha richiesto l'attivazione della Protezione civile nonché interventi conseguenti a eventi calamitosi, a partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza per sei mesi deliberata dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020. La citata delibera ha disposto che si provveda con ordinanze, emanate dal Capo del dipartimento della Protezione civile, acquisita l'intesa della regione interessata, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico.
  Il comma 1 dell'articolo 1 del decreto in esame proroga, dal 31 luglio 2020 al 15 ottobre 2020, il termine di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, ai sensi del quale con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri possono essere adottate specifiche misure di contenimento dell'epidemia tra quelle indicate al comma 2 del medesimo articolo Pag. 881. Come si ricorderà, l'elenco delle misure dettagliatamente elencate che possono essere assunte incidono, come noto, su molteplici aspetti della nostra vita lavorativa, sociale ed economica.
  Il comma 2 dispone la proroga, dal 31 luglio 2020 al 15 ottobre 2020, del termine previsto per l'applicazione delle ulteriori misure urgenti, recate dal decreto-legge n. 33 del 2020, ai fini del contenimento della diffusione del COVID-19 e della riduzione del rischio di contagio, riguardanti spostamenti, mobilità e assembramenti di persone nonché lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali.
  Il comma 3 prevede la proroga al 15 ottobre 2020 dei termini di cui alle disposizioni legislative tassativamente elencate nell'allegato 1 al decreto, (ad eccezione della disposizione di cui al numero 32 dell'allegato medesimo che ha un termine inferiore) e, conseguentemente, il comma 4 ribadisce che la proroga non si estende a termini fissati da altre disposizioni, ancorché connessi o correlati alla cessazione dello stato di emergenza: pertanto la loro scadenza resta riferita al 31 luglio 2020.
  Il comma 5 riguarda la vigenza dell'ultimo decreto del Presidente del Consiglio riferito a questa emergenza, ovvero il DPCM del 14 luglio 2020. Si prevede che esso continui ad applicarsi fino all'adozione del successivo e comunque non oltre 10 giorni. Per il successivo, è altresì specificato che dovrà essere adottato su proposta del Ministro della salute, sentiti il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e gli altri ministri competenti per materia, nonché i presidenti delle regioni interessate, nel caso in cui riguardino esclusivamente una regione o alcune specifiche regioni, ovvero il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel caso in cui riguardino l'intero territorio nazionale,
  La disposizione di cui al comma 6 modifica gli articoli 4, 6 e 7, della legge n. 124 del 2007 nella parte relativa alla disciplina del conferimento degli incarichi di direzione, rispettivamente, del DIS, dell'AISE e dell'AISI. In particolare, la modifica è volta a consentire che il rinnovo dell'incarico dei direttori degli Organismi possa essere disposto, fermo restando il limite massimo di ulteriori quattro anni, più volte con provvedimenti successivi, superando in tal modo la preclusione di legge che prevede che si possa procedere al rinnovo di tali incarichi per una sola volta.
  Tra le disposizioni indicate nell'allegato 1, si segnala, al numero 7, la proroga dell'articolo 5-bis, commi 1 e 3, del decreto-legge n. 18 del 2020, volte ad autorizzare il Dipartimento della protezione civile, i soggetti attuatori individuati dal Capo del Dipartimento della protezione civile e il Commissario straordinario ad acquisire dispositivi di protezione individuali (DPI) e altri dispositivi medicali, nonché a disporre pagamenti anticipati dell'intera fornitura, in deroga al codice dei contratti pubblici.
  Inoltre, al numero 34, si proroga il termine previsto dall'articolo 232, commi 4 e 5, del decreto-legge n. 34 del 2020, entro il quale gli enti locali possono procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori per gli interventi di edilizia scolastica durante la fase di emergenza da Covid-19. Viene, altresì, prorogato il regime di semplificazione procedurale, relativo all'assegnazione delle risorse – sempre in materia di edilizia scolastica – fissando in dieci giorni il termine entro cui le Amministrazioni centrali coinvolte nell'adozione dell'atto sono chiamate ad esprimersi. Decorso tale termine, il Ministero dell'istruzione dovrà indire, nei tre giorni successivi, apposita conferenza di servizi convocando tutte le Amministrazioni interessate e trasmettendo contestualmente alle medesime il provvedimento da adottare.
  Conclusivamente, si riserva di presentare la proposta di parere all'esito del dibattito.

  Tullio PATASSINI (LEGA), nel sottolineare l'importanza del provvedimento ai fini della prosecuzione delle attività conseguenti all'emergenza epidemiologica da Covid 19, stanti le limitate competenze Pag. 89della Commissione osserva tuttavia a livello generale che, in assenza di specifici dati sanitari che la motivino, viene disposta una proroga dello stato di emergenza. Ritiene, a tale riguardo, che vada sempre ribadito come i poteri del Governo e, in particolare, del Presidente del Consiglio dei ministri, debbano essere limitati e in ogni caso sottoposti al vaglio del Parlamento. Preannuncia pertanto una posizione critica del proprio gruppo in merito al provvedimento in esame.

  Tommaso FOTI (FDI), nel cogliere l'occasione per formulare alla presidente i migliori auguri di buon lavoro, invita a riflettere su quanto disposto con una recente sentenza del giudice di pace di Frosinone, che ha sostanzialmente negato il fondamento di legittimità costituzionale ai decreti del Presidente del Consiglio adottati negli ultimi mesi in relazione all'emergenza epidemiologica. In particolare, nella citata pronuncia giurisdizionale si esclude che le misure restrittive della libertà personale e le ulteriori misure che hanno profondamente inciso sui comportamenti dei cittadini durante la fase emergenziale potessero essere assunte con uno strumento giuridico che, invece, è stato usato in modo estremamente disinvolto dal Capo dell'Esecutivo.
  Deve quindi rilevarsi come le critiche mosse a suo tempo dall'opposizione, oltre che di natura politica, si rivelano fondate su ragioni squisitamente giuridiche e la strada assunta tardivamente dal Governo di ricorrere a norme primarie non sana il vulnus all'ordinamento prodotto dalle pregresse determinazioni mediante atti non legislativi.
  D'altra parte, la dichiarazione di emergenza risale addirittura al 31 gennaio 2020 e, quindi, vi sarebbe certamente stato il tempo di affrontare con adeguati strumenti giuridici una situazione emergenziale che si è evoluta nel corso del tempo per poi diventare effettivamente critica più di un mese dopo.
  In questo convulso contesto normativo non si ha adesso neppure certezza su quale sia l'organo competente a definire i confini delle cosiddette «zone rosse» e chi sia quindi responsabile dell'omessa decisione nei mesi scorsi con riguardo a specifici territori su cui erano attivi focolai dell'epidemia, circostanza che richiederebbe un chiarimento anche per il futuro.
  Conclusivamente, nella consapevolezza dei limitati profili di competenza della Commissione, ritiene che sia impossibile esprimere una valutazione sul provvedimento in questa sede che non tenga conto di queste tematiche di carattere generale.

  Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.