CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 ottobre 2020
452.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020
(Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminata per le parti di competenza la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   richiamati i rilievi espressi alla V Commissione, il 29 settembre 2020, in sede di esame dello schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund;
   preso atto che – nel contesto di una preesistente previsione al ribasso delle stime sull'andamento per il triennio 2020-2022 in considerazione del persistente rallentamento del ciclo economico mondiale – relativamente all'anno in corso la Nota mette in rilievo l'impatto senza precedenti sull'economia italiana degli effetti della pandemia da Covid-19 che, diffusasi su scala globale, ha interessato in misura più severa l'Italia già nella seconda metà di febbraio, provocando a marzo, tra le misure volte a circoscrivere la diffusione del virus, la chiusura delle attività commerciali e produttive non essenziali;
   sottolineato che, a livello internazionale, nonostante interventi straordinari adottati a livello governativo e misure di politica monetaria introdotte dalle banche centrali, si è determinata una contrazione del PIL e del commercio mondiale, rispettivamente, del 3,5 e del 2,7 per cento nel primo trimestre dell'anno rispetto al trimestre precedente, contrazione che si è andata accentuando nel secondo trimestre, con un calo del 5 per cento del PIL e del 12,5 per cento del commercio mondiale;
   segnalato, tuttavia, che, seppur in un contesto internazionale pressato da tensioni protezionistiche esercitate dai maggiori attori globali protagonisti del commercio internazionale, la Nota evidenzia, rispetto alle previsioni riportate nel DEF di aprile, una ripresa dell'economia nel corso del 2021, con un significativo effetto di trascinamento sul 2022, in considerazione, principalmente, delle ingenti manovre di supporto e di stimolo all'economia introdotte con i decreti-legge c.d. «Rilancio» di maggio e c.d. «Sostegno e rilancio» di agosto;
   nel perdurare di rischi elevati associati ad un deterioramento ulteriore del quadro internazionale, in relazione all'evoluzione della pandemia e a fattori geopolitici ormai sistemici come la persistente tensione nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, il difficile processo di negoziazione per la Brexit in vista dell'approssimarsi dell'uscita effettiva del Regno Unito dall'Unione o l'aggravarsi del quadro macroregionale in connessione con il deteriorarsi delle relazioni diplomatiche dell'UE con la Russia e la Turchia;
   sottolineato l'ampio programma di investimenti nel campo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione, di cui dà conto la Nota, da cui emerge il ruolo che potrà svolgere anche la Farnesina nella ripartenza dell'economia nazionale attraverso la leva della rete estera in comparti essenziali come il sostegno all’export, all'internazionalizzazione delle imprese italiane, la promozione culturale o la cooperazione allo sviluppo; Pag. 43
   apprezzato l'impegno del Governo sui temi della transizione ecologica, per conseguire gli obiettivi dello European Green Deal, mediante la limitazione delle emissioni, la riduzione dell'inquinamento locale, specialmente del suolo e delle acque, e l'aumento dell'efficienza energetica, soprattutto nell'edilizia e nell'uso delle fonti energetiche in vista dell'obiettivo della neutralità climatica dell'UE, da conseguire entro il 2050;
   essendo a tal fine necessario un riorientamento della politica estera del nostro Paese nelle sue varie declinazioni verso parametri di maggiore sostenibilità, tenuto conto degli impegni assunti in sede internazionale con la sottoscrizione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo sostenibile, anche nell'obiettivo di invertire processi di delocalizzazione del sistema produttivo e attrarre investimenti diretti esteri;
   essendo, infine, essenziale, proprio alla luce del ruolo determinante delle esportazioni nel sostenere i tassi di crescita del Paese, il rafforzamento degli strumenti di promozione integrata del Made in Italy e dell'internazionalizzazione delle imprese, a partire dal potenziamento del c.d. Patto per l’export, sottoscritto nel giugno del 2020, anche attraverso la previsione di incentivi a sostegno della transizione verde,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.